. s trapar ola, 1-3: il prete, trovati tre buoni sacconi di
. zanon, 2-xix-256: si semina il lino estremamente fisso ed i gambi più
. rovani, ii-592: nello slacciarsi il busto, s'incontrò in un nodo
resta, strapiombando un po'di fianco, il cappello in mano, ad esporsi quant'
. f. peruzzi, 1-85: guarda il ciel quando si volge adorno, /
, fisse e gli altri poli, / il sol, che sì veloce par che
/ dando e togliendo a'nostri occhi il giorno. savonarola, 8-i-9: una sola
e le terre non; de quali segni il secondo è più sensibile che il primo
segni il secondo è più sensibile che il primo. galileo, 3-4-294: il più
che il primo. galileo, 3-4-294: il più, che voi potete avere inteso
di lume così vivo e folgorante che il lor piccolo corpi- cello non si può
: volve a te pur d'intorno il seminato / d'astri fissi e d'erranti
fisse è la beatitudine dei misericordi e il dono della pietà. -astrol.
o fisse, / né risposta d'inferno il ver predisse. sarpi, i-2-48:
par che tutta arda, / tra il gemini e il cancro tanto viva, /
arda, / tra il gemini e il cancro tanto viva, / che venus pare
come la luna. vico, 514: il predominio degl'influssi, che sono creduti
in un posto. -stabile (il domicilio, la dimora, la residenza)
residenza); consueto, abituale (il luogo di ritrovo). milizia,
al ciel 10 segue quanto / basta il veder. marino, 4-275: psiche
occhi fissi al paiolo, che venisse il momento di scodellare. fogazzaro, 4-36
rettangolo nero. brancati, 3-199: il cocchiere rimase con la mano aperta e
e distorto, lasciò fisso sul cliente il suo faccione riboccante disprezzo. -con
guardando a sé dinanzi, me, il sedile, il giovane catanese, e ridendo
dinanzi, me, il sedile, il giovane catanese, e ridendo: felice.
nido. carducci, iii-24-16: oh tra il grigio polveroso dei rami, e nei
burchiello, 93: io mostro avere il capo tra gli ufici, / e
(lo spirito, la mente, il cuore, l'attenzione); attento,
semplicetta al varco / ebbi pur dianzi il cor fisso e la mente. sarpi,
mente. sarpi, ii-197: ebbe il pensiero fisso alle cose che inanzi il pontificato
ebbe il pensiero fisso alle cose che inanzi il pontificato... disegnato aveva.
quella fissa applicazione che suol cagionare in essi il soverchio diletto del mangiare. serra,
di mai non l'amar fisso avea il chiodo. guicciardini, i-32: come
insidie opportuni, con incredibile dissimulazione copriva il fisso desiderio di tornare nella primiera grandezza la
mani lunghe; e, se ha fisso il chiodo, come l'ha fisso,
quel gran politico che è, che il signor duca di nivers non metta le radici
non metta le radici in mantova, il signor duca di nivers non ce le metterà
bartolini, 5-289: gli dirà, il solerte editore, e glielo dirà allo scopo
tutte aveva sentito una scontrosa malinconia e il sentimento fisso dei loro nati.
di far quel che poi fece, il traditore. carducci, ii-1-157: io aver
fisso in me di tradurre in versi il terzo libro di virgilio. -con uso
; ma el caldo dal lume e il lume della vita depende. -idea
: « sonò alquanto male, » dice il bailly, « l'espressione di rappresentanti
fissa. de sanctis, 7-41: il delirio è un'idea fissa che empie il
il delirio è un'idea fissa che empie il cervello. d'annunzio, iv-2-342:
cervello. d'annunzio, iv-2-342: il mio pensiero fisso era che, una notte
mi avrebbe trucidato. comisso, 12-148: il suo male consisteva nell'idea fissa di
libera. carducci, iii-20-142: scemò il numero delle rime, limitandole ad alcune sedi
, un decreto, una legge, il destino, la sorte). dante
valle, 212: già è fisso il consiglio; e qual ei sia / ben
; e qual ei sia / ben tosto il sentirà la testa altiera, / che
, 1-421: è fisso / irrevocabilmente il mio destino: / o regno o
un punto fisso, beato chi ha trovato il suo centro. negri, 2-799:
sorgere per via / la libertà, il miracolo. -con uso neutro.
d'argento ch'ella sia, riunito il pregio di tutte le cose del mondo,
). pecchio, ii-1-68: il prezzo d'ogni cosa è fisso, quindi
fissi. e. cecchi, 8-45: il treno porta il vagone ristorante; con
. cecchi, 8-45: il treno porta il vagone ristorante; con desinare, o
moneta nazionale (a cui fa riscontro il sistema di cambio flessibile); nella
un'impresa che non mutano qualunque sia il numero dei beni prodotti, incidendo con
10. determinato con grande precisione (il tempo, la data, l'orario
d'azeglio, 2-340: io sono il polo opposto del tipo impiegato, e
[nell'orario degli omnibus], il servizio è fatto non da stracchi e mal
egli avesse un'amicizia fissa, come il signor padrone, la vorressimo veder bella.
che bastavano a mangiare in brev'ora il grano in erba e anche le terre.
per lungo tempo. gli capitò invece il contrario. buzzati, 6-328: lui ti
sul guadagno del capo di casa: e il lavoro di lui consisteva nell'« alluminare
copertine, segnalibri di cartapecora, a dozzine il giorno; un lavoro fisso, a
andrea. pavese, 1-88: se il vecchio credeva di prendermi fisso per lavorante
e malagevole o forse impossibile cosa essere il potergli smuovere da quel proponimento. n
n. da ponte, lii-9-424: ha il pensiero fisso al regno. berni,
da rispondere; ed è che né il re né la patria m'hanno detto d'
della robbia, 1-300: chi considerava il boscolo, si vedeva con grande intensione
idea, come fuori del mondo e contro il mondo. -intensamente applicato con i
/ alle sue note; ed ecco il veglio onesto / gridando: « che
, non può seguir con lo sguardo il tutto, che costa di parti. e
iii-2-1004: lo schianto era avvenuto, il distacco era stato sofferto, il passato aveva
avvenuto, il distacco era stato sofferto, il passato aveva già preso il suo aspetto
sofferto, il passato aveva già preso il suo aspetto fisso, e l'enigma era
. -chiaro, preciso (il discorso, la parola). anonimo
. aretino, 1-17: che sia il vero, il destino non ci rimescolò due
1-17: che sia il vero, il destino non ci rimescolò due volte, che
. carducci, ii-9-33: vedi che il lavoro non manca; e forse è
un reale travaglio fisso, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago,
fisso, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago, il * ré ver
ricordar troppo e il pensar vago, il * ré ver 'in somma, che
attributivo. boiardo, 1-13-4: fu il cavai fatto per incantamento, / perché
: per acquistar grazia col novo amico, il primo dì che gli parlano giurano non
spinto avea un lupo ove si passa il fiume, / con ricca sella fuor
agrumi vi nascono in gran copia, il pesce è buonissimo e le frutte fuor
a la donzella / che for natura il suo senno paresse, / a me
, 314: fuor della vita è il termine / del lungo tuo martir. landolfi
landolfi, 8-56: chiunque abbia visto il forte fuori stagione, conosce l'immenso
estimo né soperchio né fuor di tempo il raccomandarmi ad un signore ed amico. pea
un gioiello. alvaro, 11-265: il puparo recita a memoria le parti che gli
a memoria le parti che gli tramandò il padre, in un italiano un poco astratto
sociale. b. croce, ii-9-150: il concetto di una filosofia sopra e fuori
siano, fuori della zona glaciale, hanno il cielo in tal modo collocato che nasce
che nasce loro e tramonta ogni giorno il sole. beccaria, i-70: dassi la
: dassi la tortura per discoprire se il reo lo è per altri delitti fuori di
partiti, guardate a quel che dice tutto il popolo, fuori le ire partigiane.
. d. battoli, 20-155: il vide sì finito di forze, che non
clignì... si crede che sia il più ricco prelato di sue entrate che
da pochissimi in fuori), se il genio non fosse stato inceppato da troppe
di marmo. pascoli, 552: il molle nido pieno di musco! /
e seco ogni baldanza. / trionfa il falso e 'l ver non surge fora.
tasso, 4-1: qual tauro ferito il suo furore / verso mugghiando e sospirando
sp., 20 (348): il primo uso che fece delle poche forze
, le parole e'suoi fatti ricordandoci, il dì, la notte, a disinare
notte fuori per i prati, ed il giorno andavano insieme a schiera a uso
teatro e al corso / ruttar plebeiamente il giorno intero! scalvini, 2-57:
buio. tozzi, i-48: trovava il pretesto magari d'andare a comprarsi un francobollo
trifoli e carette. botta, 4-406: il duca di savoia... malvolentieri
: fuori stridea per monti e piani il verno / de la barbarie. idem,
. idem, ii-10-155: dovrò partirmi il 20 di maggio e star fuori un
tenga di quel che si dica fuori il popolazzo? rosa, 1-72: esporrò fuori
popolazzo? rosa, 1-72: esporrò fuori il quadro del democrito nella festa di san
fuor... /... il viso mostra. g. stampa,
più d'un segno / dimostri fuore il mal celato sdegno. proverbi toscani, 20
, gli affetti guasti, per non confessare il puzzo che hanno dentro, lo accusano
la sua carta fuora / a mezza nave il ous parer risolve. busini, 1-107
cittadini a vita; quaranta ne facessi il papa e quaranta il consiglio, il
; quaranta ne facessi il papa e quaranta il consiglio, il quale si ristringessi in
il papa e quaranta il consiglio, il quale si ristringessi in cinquecento per creare i
tre o quatro giorni, racon- tandogli il tutto. de'mori, x-953: licenziatasi
pippolini bianchi pareva che risplendesse: per il riflesso della luce fuori nel cielo o per
/ in casa è meglio, poich'è il fuor dannoso. gentile, 3-59:
fuor dannoso. gentile, 3-59: il dentro è soltanto la negazione del fuori
che ha spartito / l'entro e il fuori di sé, dividendolo / come un
iii-198: ciascun capitano avesse cinquanta giuli il giorno e zimarra per casa e manto per
7-61: nello scudo di fuori era scritto il nome di catuno cavaliere. guittone,
innamora, / non pur di fuora il tuo volto sereno. lorenzino, 120:
intepedir l'aura si sente, / produce il tuo calor ne la mia mente /
saggia che sa ritener sì / dentro il parer suo / che alcuno di fuor non
laudando s'incomincia udir di fòre / il suon de'primi dolci accenti suoi. boccaccio
la stanza era piena del fumo che il vento di fuori respingeva per la canna
2-9): uscir di for alcuna volta il giorno, / gittando de la neve
villani, 4-8: ivi difuori si facea il mercato de'buoi. testi fiorentini,
fuori. grazzini, 2-246: aspettava il tempo... quando arrighetto andassi
conv., ii -canzone, 22: il cor ne trema che di fuori appare
che viltà di fuor mi pinse / veggendo il duca mio tornare in volta, /
in volta, / più tosto dentro il suo novo ristrinse. sennuccio del bene
sennuccio del bene, ix-53: rimase il foco chiuso, e sanza posa /
: quello che non si esprimeva, il cuore lo 'ntendeva con seco, in sé
di fuore, / dentro ha di fango il core. morando, iii-226: il
il core. morando, iii-226: il mio cor... /..
ben sì, ma dentro molle ha il frutto; / tu sei molle nel
, che sono cagioni de'sogni, è il modo del giacere quando altri dorme.
], ii-182: come fue seppellito il suo figliuolo nobilissimo,...
seguiam ora, fingendosi ch'egli oda il suon delle voci di fuori e ne
delle voci di fuori e ne intenda il significato. varano, 1-346: perché
contende e toglie / a scellerato core / il dolce aspetto e la beltà di fuore
si fecero attorno domandando di dove erano, il loro nome, poi vollero sapere le
di fuori, overo accatteria, sanza tutto il consiglio o la maggiore parte. ser
ariosto, 28-47: la lunga absenzia, il veder vari luoghi, / praticare altre
disacerbi e sfoghi / de l'amorose passioni il core. guicciardini, vii-27: questi
gente di fuori! carducci, ii-12-29: il contatto col mondo di fuora mi fa
di fuore / a tutto consentir parve il migliore. -ant. chiaro, evidente
che tenga luogo dopo le bestie colui il quale, legate le mani e i
la chiovatura, come si dee, il di fuori dell'unghia si tagli infino alla
. davanzali, ii-231: tennero dunque il didentro alla ercinia, reno e meno,
, fiumi, gli elvezi; e il difuori i boii: gente gallica ambi.
2-31: fariseo cieco, netta prima il didentro della coppa e del piatto,
della coppa e del piatto, accioché il difuori ancora sia netto. s. maffei
5-5-241: in questo corridore dalla parte verso il di fuorr son prima gli esiti architravati
fuori quasi uguale a dimoiti. buonarroti il giovane, 9-358: ma se la dipintura
e la passione, la quiete e il moto, la contrazione e la dilatazione,
e la dilatazione, 11 didentro e il difuori. cicognani, 2-194: la moglie
rasoio se l'immagine non desse più il didentro che il difuori. bonsanti,
l'immagine non desse più il didentro che il difuori. bonsanti, 2-296: egli
: egli conosceva bene l'amico, il difuori e il didentro di lui, la
bene l'amico, il difuori e il didentro di lui, la facciata visibile per
paesi d'italia ad accogliere da principio il buono, poi anche il cattivo, dal
da principio il buono, poi anche il cattivo, dal difuori.
., 2-5 (172): posto il petto sopra l'orlo dell'arca,
sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in fuori, e dentro mandò le
tasso, 15-42: ove si curva il lido e in fuori stende / due larghe
: spingendo i gomiti in fuori e arrotondandosi il cavo delle mani sul petto, fece
da lui. tozzi, i-296: dietro il muro di una chiesa, c'è
/ siccome le locuste, e sopra il petto / la lana avea, qual di
grosso. lorenzo de'medici, ii-30: il cappellaio vien drieto, e seguitallo /
amore / lunge m'inspiri o nascondendo il viso, / fuor se nel sonno il
il viso, / fuor se nel sonno il core / ombra diva mi scuoti.
ciò che ne potè portare e abbandonò il luogo. lippi, 1-12: non fa
/ gare scia- pite; / fuori il puntiglio, / fuori il vanume, /
; / fuori il puntiglio, / fuori il vanume, / fuori il chiarissimo /
, / fuori il vanume, / fuori il chiarissimo / pettegolume. carducci, 369
baruffaldi, ii-149: fuora, fuora il 'libro d'oro', / dal tesoro /
, xvii-350: uscivano gli attori a incominciare il terz'atto, ed erano respinti dal
coltura? fuori la rivoltella! e ringraziasse il suo dio che le informazioni assunte gli
come impazzito. « vediamo chi ha il coraggio di affermare davanti a me una
', averlo dato per riceverne poi il rimborso in contanti o altrimenti. *
/ ecco di punta. or balza fuora il morto. comisso, 5-325: l'
me ciascun s'annidi, / sonando sempre il bai dell'ar- ganora.
dar fuori. targioni tozzetti, 12-7-2: il fiume di camaiore aveva dato fuori ed
inondate bellissime pianure adiacenti. -sbagliare il tiro, fallire il bersaglio. -in
. -sbagliare il tiro, fallire il bersaglio. -in senso generico: sbagliare
canti carnascialeschi, 1-435: la maestria è il corre, / passar ben dentro,
note al malmantile. 4-7: quando il male dà in fuora, cioè quando manda
entusiasmo). baldinucci, 2-6-328: il re medesimo, venuto in qualche apprensione
mesta divide, / et io do fuora il mio figliuol alcide. -produrre (
non riposa mai, pagando ogni mese il suo tributo, con dar fuori di bellissimi
fecero grande impressione. in italia, il romanticismo si trasformò subito in maniera.
libro). magalotti, 24-51: il libro è fuora, e nessuno degli
ingombranti, di persone sgradite. -per il significato di 4 uccidere *: v
. si fa piazza pulita per veder chiaro il grosso pezzo che verrà. bernari,
riserva, -diceva oreste. -perché non cambi il guardaboschi? pasolini, 1-146: si
fuora a guardare la porta, vidde tutto il rimanente. -fuor fuori (anche
valore attributivo. varchi, 18-2-246: il nostro gli pose la mira al petto,
de'villani e de'malcreati. buonarroti il giovane, i-335: partiti furo gli
4-55: entrati in camera, e passato il duca, che dormiva, o faceva
iii-3-194: allora io mi scaglio contro il capitano della cavalleria, e con una
una lanciata trapasso fuor fuora lui e il cavallo. d'annunzio, v-1-417: le
, 9-263: isti tuito il sigillo per assicurare coloro che ricevevano il
tuito il sigillo per assicurare coloro che ricevevano il danaro fuori degli occhi del maestro
fuor di luogo a quella guisa che il procuratore li aveva in quel momento.
avermi ritrovato persona. dovila, 458: il re non disperava del tutto che egli
volere, di chi non ha più il dominio dei sensi e della ragione,
, fuori di sé, volgendo verso il viale i suoi occhi pallidi che parevano dilatati
i-147: quel poeta, volendo affrontare il malagevole dei concetti e delle rime, è
camino del monte menalo,... il misero clonico si volse accomiatare da
, fuori tempo: non seguendo il ritmo della musica. de marchi
attributivo. leopardi, i-537: prendiamoci il piacere di leggere a caso un foglio
senza difficoltà. bocchelli, 1-i-123: il mulino si consuma, deperisce, va fuori
/ la mesta pompa ell'è, che il semivivo / corpo accompagna. govoni,
: menate a noi fuori questo uomo, il quale è entrato in casa tua,
sai., 7-145: fuore / porgerò il piè, e dirò: tu non
un'eruzione. loria, i-iio: il freno così frapposto funzionò con estrema violenza.
d. bartoli, 40-iv-357: uccise il rimedio datogli per guarirlo: perocché a
che ne spremè e menò fuori tutto il buon sugo, e gli spiriti e
2-254: l'operazione con la quale il sole manda fuora e sparge i razzi o
superbi con la compunzione e mandranno fuori il fumo delle lacrime, perché il fumo
fuori il fumo delle lacrime, perché il fumo fa le lacrime. bembo, i-32
ella [la vite] manderà fuore il frutto da alcuno luogo e tralce duro.
fior novelli. soderini, ii-186: il ligustro... manda prima fuora il
il ligustro... manda prima fuora il fior bianco e di buon odore e
. papi, 2-1-128: il discredito in cui erano cadute le carte
,... aveva fatto alzare il prezzo di tutte le cose.
una figura, / non fori ha posto il tuo un argomento. boccaccio, iii-3-27
parte graziosi, parte frizzanti: così passavano il tempo e la fatica. rovani,
maledettamente ridicolo per non sapere metter fuori il più meschino complimento. -pubblicare (un
mandò fuori tiziano in istampa di legno il trionfo della fede con una infinità di figure
legge sontuaria. giusti, 3-215: il municipio mandando e rimandando e non venendo
capo di nulla... mandò fuori il manifesto seguente. carducci, ii-7-69:
poiché a catella parve tempo di dovere il conceputo sdegno mandar fuori, così di fervente
« de'miracoli » a lasciar fuora il racconto del caso succeduto a quel genovese
moschea de'saraceni. manzoni, 333: il silenzio di que'cronisti, anche sui
maniera. moravia, ix- 157: il tedesco puntò il mitra e disse che doveva
, ix- 157: il tedesco puntò il mitra e disse che doveva fare una
.. così le stoffe saltarono fuori e il tedesco le caricò sul camion con il
il tedesco le caricò sul camion con il quale era venuto e se ne andò
che senza l'aria il fisico / corrompesi, mio caro, e
, 179: scappa fuori a dire che il rimedio contro la 'peronòspora 'l'
la vertù d'ariete / per adomare il mondo, e morta è l'erba.
come veduto / fu da lunge venirne il popol franco. pirandello, ii-1-455:
trarla fuori e svergognarla, prende per il collo caravani e gli stropiccia la faccia
. m. villani, 8-81: il forsennato re, per torsi dinanzi i
e matte e sgrammaticate borghesemente », il signor zendrini tira fuori dante.
. bibbia volgar., iv-104: il popolo, ch'era in quella [
. - anche: avviarsi ad affrontare il nemico in campo aperto. anonimo
aperto. anonimo senese, xxviii-497: il fondere traie la bragia del forno quando
10-152: quegli di modana, conoscendo il luogo, uscirono fuori francamente. petrarca
tornai in firenze... per studiare il verno e poi uscire fuori a la
: per bocca e naso uscia fuora il cervello, / ed ha la faccia di
i-62: ed ecco uscire fuori donatello, il brunel- leschi, il ghiberti, il
fuori donatello, il brunel- leschi, il ghiberti, il filarete, i rossellini,
il brunel- leschi, il ghiberti, il filarete, i rossellini, i poliamoli,
, i rossellini, i poliamoli, il verrocchio; e produrre sì belle opere in
, che parvero alcune volte avere toccato il sommo dell'arte e pareggiati gli antichi.
traduzione del leopardi? -sorgere (il sole); spuntare (il giorno)
-sorgere (il sole); spuntare (il giorno). g. stampa,
stampa, 14: quando i'veggio apparir il mio bel raggio, / panni vedere
mio bel raggio, / panni vedere il sol, quand'esce fòra. a.
tremula. d'annunzio, i-436: quale il vin da le coppe auree di giove
di giove, / tal da que'cerchi il suon trabocca fuori. -uscito
suo, dicesse: dormi meco. il quale, lasciato il vestimento nelle sue mani
dormi meco. il quale, lasciato il vestimento nelle sue mani, si fugge
novella piova. buzzati, 3-181: il bisonte non venne fuori, ma soltanto
e con un viso tra l'attonito e il disgustato. panzini, 341: mi
-sorgere, levarsi (il sole). leopardi, 395:
leopardi, 395: ecco vien fuora il sole, / e '1 canto
prima e al secondo parto viene fuori il maschio. -vedere la luce (
interrogatori, se non che da principio il « niente » veniva fuori asciutto, e
asciutto, e rotondo; poi verso il mezzo veniva fuori con voce dispettosa e tremante
così semplicemente! brancoli, 3-98: il dottore aveva trovato luisa molto malata; vedete
vien fuori che, sulle tre, sotto il sole feroce, se n'è andata
e fóràs, che furono in origine il locativo plur. e l'accusativo plur.
fuoribordismo, sm. sport. neol. il complesso di gare, competizioni, esercizi
del bastimento da ogni lato. così il bompresso, il pancone delle parasartie ed
da ogni lato. così il bompresso, il pancone delle parasartie ed i palischermi si
poppa. 'fuoribordo ', sarebbe veramente il motore, poi la nave. negri
presto di voi. moravia, xiii-31: il motore del fuoribordo... si
calcio che, nel momento in cui il pallone viene giocato, si venga a
calco dell'ingl. outlaw, giunto per il tramite del cinema. nel periodo nazifascista
chiesetta fuorimano. landolfi, 2-44: il luogo,..., era scomodo
fuorimano. dessi, 3-63: essendo il campo così fuorimano poca era la gente
sostant. linati, 16-76: il nostro paesaggio fuoriporta, ebbe oltre i
s'arrivava soletti, ordinavamo come sempre il mezzo con l'impegno di bere anche per
rassegnare a tenervi [in siffatte storie] il posto di un'escrescenza, un posto
loro una moina fuoriscèna che faceva venir il latte alle vecchie. = comp.
costruito in serie, per la forma, il materiale, le rifiniture (con
, le potenti fuoriserie con al volante il quarantenne sanguigno tirato a lucido. moravia
govoni, 9-45: questo / è il camino padano a bottiglione / schiacciato delle
, al di fuori delle strade normali (il percorso di una gara automobilistica o moto-
che durò qualche secondo, ossia finché il cantante non si decise a interrompere la sua
riviere fumanti. palazzeschi, 3-178: il petto della cantante agitavasi in tumulto in
, 153: tutti gli indizi proclamavano il delitto e le mani insanguinate della vittima
della poltrona indicavano... che il commendatore bove si era difeso con accanimento
tempo). bontempelli, 19-182: il viaggio da cisterna di roma a terracina
l'accostamento d'un mistero, è quasi il graduale svolgersi di un sortilegio, una
vive solo. cinelli, 1-29: il mi'uomo è fuorivia, dalle parti della
e di fortuna; la sua solitudine, il suo carattere fantastico e nostalgico, e
: da monte oliveto si pò vedere [il tempio] fuoravia chiaramente. g.
popolari, i-479: è un errore il credere che si danneggi l'interesse del
eterno di risa. landolfi, 8-58: il [cane] maschio era capitato un
f. negri, 145: il camino solo è di pietra o cotta o
non cede alle impietose loro mani il suo male). = comp
oltremodo. marnioni, i-xx: il panteismo ha gradito, fuormodo, a
gioberti, 7-347: iddio e il bruto sono adunque i due concetti
massa. montale, 1-55: là fuoresce il tritone / dai flutti.
lore spreg.); il complesso dei fuorusciti politici; l'
loro, fu guglielmo della scala, il quale, fuoruscito, si trovava nelle mani
a. verri, ii-299: contemplo il suo principio [di venezia] assai più
di venezia] assai più glorioso che il nostro [di roma]: l'una
, che intende di riscattare col sangue il servaggio della sua terra. bocchelli,
fiorenza. guicciardini, ii-146: promesse ancora il re, a distanza sua, la
quivi alloggiati a l'osteria di piazza, il detto lamentone andò a trovare alcuno de'
, i-iv-i7: dalie- discordie crebbe tanto il numero de'fuorusciti per tutto il regno
tanto il numero de'fuorusciti per tutto il regno, che non potendosi sopportare, bisognò
, che non potendosi sopportare, bisognò che il re provvedesse a modo di guerra.
e alla letteratura creativa, dunque, il fascismo. solo dai fuorusciti ci si
e s'argomenta di vincere coll'ingegno il suo duro padrone. pea, 1-21:
suo duro padrone. pea, 1-21: il seno di lei spiombava quasi fuoruscito dalla
fuoruscito, tirandolo in casa, quando il geloso n'esce. a. cattaneo,
: in ciò... consiste il marcio della superstizione, perché si trasferisce
. gramsci, 9-258: incapacità che il salvemini, in comune con tutti i
simile, nella quale la corrente o il flusso scava a maggior profondità.
lumaca, / la furace formica, il grillo infesto, / il frigido scorpion,
formica, il grillo infesto, / il frigido scorpion, l'audace serpe.
f. giambullari, i-15: teneva anche il destro piede sopra la testa della furace
i furti non disonorano... il furare e rapire è una di quelle virtù
spagnola. d'annunzio, ii-85: il lor fiato perverso / appesta fin l'aer
/ intorno alla scitica rupe / onde il tuo nemico furace / nauseato vomisce /
cattaneo, vi-1-13: allora si ambiva il possesso di una copia delle scritture sacre
e data al duca alessandro, rendendo il suo cartone al bettino. =
. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione. furano,
carbuncolo supra de sé de infinito valore, il quale ad un greco suo compagno,
ingorda pica, / l'importuna cornice, il corvo impuro, /...
. bernardino da siena, iii-193: quando il ladro è nascosto e nascostamente t'à
essene ito con esso, e poi il nasconde, or va'e ritruovalo tu.
che erifilla si chiama, / difende il ponte, e sforza e inganna e fura
, ella con bel modo magiormente fura il frate. -occupare, conquistare,
l'usato orgoglio / furando a bleda il regno, il trasse a morte, /
/ furando a bleda il regno, il trasse a morte, / spento in
a morte, / spento in buda il fratei, l'unghero soglio / volle arrichir
baltea meno guardati, furò agl'inimici il passo del fiume. -catturare.
-catturare. botta, 4-205: sopravvenne il barbaro e gli furò otto galee.
sì ricca preda furare, ponendo a sacco il paradiso. -assol. iacopone
a furare. aretino, 1-29: il furare a se stesso non è furto.
altri in guerra capitati? / se fura il capo, or che faran le mani
: quando la mia fatica mi procaccia il farro, o ladra degna di forche,
farro, o ladra degna di forche, il modo dii furare procaccia a te le
cose dii re. salviani, 12: il bel furare fa alle volte l'uomo
nelle braccia, che significano aver reiterato il furare. gioberti, 1-iv-446: il furare
reiterato il furare. gioberti, 1-iv-446: il furare e rapire
negl'infimi. pascoli, ii-62: il centauro caco, essendo posto in altro cerchietto
caco, essendo posto in altro cerchietto per il furar frodolente che fece, ossia per
m. ricci, i-140: gli domandò il governatore se era vero che il padre
domandò il governatore se era vero che il padre aveva furato quel putto che stava all
/ l'avea furata; e disse il quando e il come. -di animali
avea furata; e disse il quando e il come. -di animali. ariosto
animali. ariosto, 2-39: così il capace nibio furar suole / il misero
: così il capace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, /
bertoldino, che ne avesse cura acciocché il nibbio non li furasse. -portar via
così fu troppo dannoso e caro / il foco che furasti nella ferula. dolce,
bacchetta ch'esso aveva in mano, il fuoco e primo lo portò in terra.
salvini, 13-56: ma l'ingannò il buon figliuol d'japèto, / furando dal
spoglia / e, dai fracidi teschi il crin furando, / al suo l'intesse
per che queste ingorde, / furando il cibo alle profonde e vere, /
. anguillara, 1-40: per dargl il pane, a la sua bocca il fura
dargl il pane, a la sua bocca il fura. -separare, distaccare;
ti fura? berchet, 17: guizza il fuoco, divampa; son arse /
/ le reliquie de'padri; ed il vento / già ne fura le ceneri
alcune proprietà mirabili,... come il rinascere nelle fiamme, della fenice:
rinascere nelle fiamme, della fenice: il furare il ferro et il vagheggiar la
nelle fiamme, della fenice: il furare il ferro et il vagheggiar la sua stella
della fenice: il furare il ferro et il vagheggiar la sua stella, della calamita
voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie. maestro alberto,
nuvola le fura. molza, ix-575: il ciel vago e sereno / miro qual
faccia d'intorno fura / a le campagne il sol. l. martelli, 1-64
: in lui par che s'allumi / il ver, ch'a gli altri ombrosa
. d'eredia, 26: è questo il crin che a l'aure ondeggia e
in ciel la notte oscura / sopra il carro stellato andare in volta / apollo,
volta / apollo, ad una vecchia il volto fura, / ch'esser custodia a
bel ritratto ad emular natura, / tutto il fior, tutto il bel d'un
natura, / tutto il fior, tutto il bel d'un vago viso / celatamente
. 7. avanzare, risparmiare (il tempo). f. villani,
f. villani, i-409: tutto il tempo che dalla dottrina dei fanciulli poteva
i-22-84: anzi [amore] odia il sol che a'suoi diletti corte / fa
diletti corte / fa l'ore, e il tempo col venir gli fura. foscolo
l'anima fusse grata e cognoscente verso il suo creatore,... non si
... non si lasserebbe fuggire il tempo fra le mani; ma con fame
; ma con fame della virtù furerebbe il tempo. pulci, 25-315: dormendo il
il tempo. pulci, 25-315: dormendo il coccodrillo, il tempo fura, /
, 25-315: dormendo il coccodrillo, il tempo fura, / e in corpo gli
. figur. togliere, impedire a qualcuno il godimento di un bene materiale o spirituale
, 1766: l'invidia, che il mondo no abbandona / e fura la virtù
persona. / manduca l'alma distruggendo il core. s. agostino volgar.,
s. caterina da siena, i-55: il sangue di cristo, che è dato
torto, / avermi dato e poi furato il core. molza, i-240: o
liberiate e speme, / e fura il pregio d'onestà sovrano, / di
ii-33: della lingua stessa cercano di furarci il dominio. tasso, ii-64: a
i-57: lo so, questo è il momento / delle vendette tue: sfoga
momento / delle vendette tue: sfoga il tuo sdegno, / or che ogni altro
sdegno, / or che ogni altro sostegno il ciel mi fura. alfieri, 1-647
. -superare notevolmente l'eccellenza o il merito altrui; offuscare, eclissare.
eclissare. marino, 6-134: avvi il vago tulippo, in cui par voglia
foglia, / ch'ai broccati di persia il pregio fura. -far
bonagiunta, lxiii-75: tanto li agradisce il vostro regno / che mai da voi
/ ch'è anche l'estremo, ed il fral suo velo / sciolt'ha dal
velo / sciolt'ha dal spirto anzi il cangiar del pelo. canti carnascialeschi,
grazie, ansciando e tutto affannato [il garzone] dirà: padrone, io
lo cor furato, / ond'affannato il tien a dismisura. bibbia volgar.
mirar gli animi fura, / m'aperse il petto, e 'l cor prese con
, 141: questa, qual calamita il ferro, fura / le voglie de
ventura. poliziano, 123: rendimi il cor, che me 'l furasti in
tasso, 13-i-263: ché, se furommi il core, / fia 'l mio furto
voglio anch'io / che chi mi fura il cor sia furto mio. -attrarre sentimentalmente
6-185: -fa'che tue sapi dove tiene il cuore / questo malvagio, che mi
fura, / ch'io non le rompa il suo disegno e meco / non ti
la innamorata vedova,... considerando il giovane essersi
in condizioni tali che non abbia più il dominio delle sue facoltà. mostacci
: scuoti, meschin, del petto il cieco errore, / ch'a te stesso
, 2-79: sicché da te medesmo il duol ti fura? 11.
fero, / c'a fastidiosi vermi il corpo furi. tasso, 1-8-32: di
, e sue leggere / membra a'colpi il fellon sottragge e fura. piazzi,
. piazzi, 12-54: questi veloce arretra il destro / piede e all'aspra percossa
destro / piede e all'aspra percossa il corpo fura. pananti, i-2
capace d'ogni nobil cura / ha il nostro sesso: or qual potente inganno /
, x-1-112: di ritroso fanciul tenendo il metro, / quando la madre a'
/ quando la madre a'suoi trastulli il fura. -impedire, ostacolare;
in un tempo sùbita mi fura / il sonno e sé e mia merzé, fuggendo
al confin che cangia e fura / il volere e 'l poter, così prometto,
dura / han le membra robuste e fermo il petto? marino, 208: almen
! monti, 10-29: fura agli occhi il sonno / l'egro pensier de'periglianti
tu frapponevi, ecco, gli ha sciolti il tuo / braccio; ogni scusa il
il tuo / braccio; ogni scusa il tuo valor ti fura. 13.
afferrato che giuoco forza gli era cedere il furto. garzoni, 1-806: favoriti
i predetti e simili casi basti che il valore della cosa furata o il danno
che il valore della cosa furata o il danno della falsità ascenda alla metà delle sopraddette
i... i faccian ricco il terren che 'ntorno giace, / e lor
letto e letto, s'accorge [il poema] non essere altro che uno spoglio
cor furato appar convinta, / si castighi il suo crin, ch'egli è nocente
; / se di mia vita ancisa, il ciglio ardente / paghine il fio:
ancisa, il ciglio ardente / paghine il fio: fu da'suoi dardi estinta.
avrebbero dovuto intendersela fra loro, essendo tutto il resto un'egual feccia di spensierati e
furbacchioni. de marchi, iv-213: il fattore aveva portata la cosa al sor
pellinetta e quell'altre furbacchiuole si dieno il minimo pensiero del consumarsi che tanti stolti
tommaseo, 3-i-194: è furberia alquanto grossolana il far le viste di credere semplice inavvertenza
far le viste di credere semplice inavvertenza il divario che corre tra il linguaggio che
semplice inavvertenza il divario che corre tra il linguaggio che adesso tengono i greci verso
, 10-77: rispondeva che la furberia, il tirare a campare, hanno tanto levigato
c. e. gadda, 132: il mito della furberia è un ignobile e
dei caratteri del nostro tempo, e forse il dominante, è la furberia. crediamo
furberia senza limiti, per aver sinora evitato il laccio dell'accalappiacani; ma forse è
è un cane magato; e ha il potere di rendersi invisibile davanti al pericolo.
caro, ma non posso » rispose il padre, e continuò ridendo con una
furti avendo commessi, li pareva meritare il capestro, temeva che il peccato vecchio non
pareva meritare il capestro, temeva che il peccato vecchio non fusse degnio di nuova
: ma quello, che m'accresce il sospetto, è che in questo intrigo
in questo intrigo se ci trova intrigato il trinca, che è il maggior trincato,
ci trova intrigato il trinca, che è il maggior trincato, furbo, allievo di
le altre furberie è stato mezzano affinché il detto marchese di caluso faccia l'amore colla
. grandissima furberia, donde n'uscì il vituperoso titolo di viso di i,
scuola { di molière] s'apprende il più dannoso galantiare con mille furberie e
. non volete che sappia trovar lui il bandolo d'aiutarci, meglio che non
iii-3-243: come avviene non rare volte, il giovane... promette, promette
suo satellite, sarlione, a pigliarne il governo furbescamente. settembrini [luciano],
signora orrenda di là: esso diventò il nomignolo, con cui nel contado si
quattro zampe, con la testa e il busto d'uomo e le braccia? »
, fabbricar contrachiavi, dar ad intender il falso per il vero, e simili
, dar ad intender il falso per il vero, e simili sottili invenzioni furbesche
sanno fare. gioberti, iii-57: il dialetto schiettamente plebeio, misto sempre più
si parla di mare o furbeschi quando il fatto è accaduto tra i teppisti.
'quel luogo dove i furbi alzano il fianco, quando hanno che rodere. garzoni
denari chiamandogli cucchi e asti. buonarroti il giovane, 9-299: quel lor parlar
* vetriuola 'in lingua furbesca significa il bicchiere. l. bellini, i-99
i-99: e'dicea più; ma perché il forestiere / fatto avea intanto certi suoi
dei nostri comici: l'uno è il « miccheggiare », vale a dire «
», termine col quale vien chiamato il sciocco amante che si lusinga d'essere
jonadattica per la morale filosofica, ma palesò il vero schietto di forme quale è di
altri segni e cenni, utilissimo per il lavoro di vigilanza contro le sorprese.
non essere intesi, io ancora farò il medesimo col giudice. -letter.
-letter. cauto, circospetto (il passo). e. cecchi,
gabellier con mille trame, / mostrandogli che il nero era turchino, / e computi
tributo piccolino, / gli avevano usurpato il suo reame. alfieri, v-1-784: godo
, ma non di puro fuoco, / il babelico regno pol- lacchesco, / che
proprio così come vi dico », riprese il barcaiuolo con un piglio furbesco che significava
, con una gaiezza irresistibile che travolgeva il sogno, con qualcosa di furbesco nell'
pavese, i-285: in fabbrica, il tornitore ammiccava, furbesco. bocchelli,
proverbi toscani, 45: prima furbizia è il non parer furbo: il contadino che
furbizia è il non parer furbo: il contadino che passa la porta, quando ha
credeva virtù in altri, ne beffava il sapere, rideva dell'ingegno, non pregiava
attenzione dell'asino. calvino, 2-102: il bassotto, trafelato, col suo trotto
.. sorrise adunque con patema furbizia il nostro coriolano e disse: - so
giorno? / oggi, oggi che il vento / balza, corre nell'allegria
non si camuffa. aretino, 1-65: il giuocatore or cena da satrapo e or
l'ondeggiamento di quel popolo, ripigliò il discorso quel buon uomo et esecrò con
gentile che mi facesse qualche focaccia, il furbo, in vece di farina di grano
n'è seguito che il bere a questo modo sia divenuto bere
le sirene sbarco, / dico là dove il furbo viver nacque. -furbo bollato
2. che sa cogliere con astuzia il proprio utile, il proprio vantaggio;
cogliere con astuzia il proprio utile, il proprio vantaggio; che sa agire con accorta
a. f. doni, 2-9: il gaglioffo del gobbo sposo si rallegrava ch'
un sbirro, e sapea dove / il diavolo teneva la scarpetta. moneti, 33
è stimato; /... / il gabbare nel mondo le persone / arte
pare accorta, / è furba come il diavolo e fa la gatta morta. manzoni
di credersi furbissimi. verga, ii-269: il vecchio era un furbo matricolato, il
il vecchio era un furbo matricolato, il quale cantava sempre miseria. c. e
, e disse assai, / che il corvo d'ambizion gonfiato e pregno / crede
negri, 324: l'armellino è il più gran furbo de'quadrupedi. ruba tutto
la furba volpe / di politiche massime il veleno, / fatai semenza di funeste
ella fe', non riuscille / d'imbeverne il discepolo imbecille. -con valore enfatico
, furbo. - ma io veggo il padrone, che mi debbe aspettare.
viii-846: ora sono scontento. ho scoperto il furbo; non son chi sono,
di grande altezza, e percosso pericolosamente il capo, divenne, guarito che fu,
vive. pascoli, 1402: ultimo il capo del branco movea per uscirsene,
buono. p. verri, i-29: il nostro demetrio era tutto in faccende,
, 4-91: si limitavano a sorridere tra il furbo e il sibillino.
limitavano a sorridere tra il furbo e il sibillino. 5. locuz.
. 5. locuz. -fare il furbo: far fìnta di niente,
cinzia non vuol mangiare, ha perso il cervello, o fa la furba. nievo
, 1-258: cominciò egli a far il furbo, recitando a voce alta certe
. moravia, ix-94: gli tocca fare il fesso per forza, lui che aveva
forza, lui che aveva voluto sempre fare il furbo. -farsi furbo: approfittare
un'opportunità; imparare ad agire secondo il proprio tornaconto. jahier, 125
6. prov. -il furbo mangia il cacio nella trappola: l'uomo astuto
savi la godono;... il furbo mangia il cacio nella trappola.
godono;... il furbo mangia il cacio nella trappola. -più furbi
. bracciolini, 7-2-6: non dica il furbétto: io tiro a caso, /
sul destro canto fra i labbri, dàvano il moscadello. -furbettèllo. - anche
: due palmi 'n su sta a case il fur- bettello, / e se vuoi
bettello, / e se vuoi sano il cor, sana il cervello. redi,
e se vuoi sano il cor, sana il cervello. redi, 16-ii-78: tu
bacciotto / ch'era di quella squadra il capitano. dottori, 1-226: seicento
che la provvidenza se la mangiavano inutilmente il sole e l'acqua. bocchelli,
'forbire, nettare ', in quanto il ladro « pulisce » le tasche
va furcifer con furcifero, / poi che il diavol vuol tentar lucifero. pasqualigo,
quella dea che si chiama venere, il quale con uno de suoi strali..
. a. verri, i-236: il furente conquistatore calpesta le nazioni, e anela
foscolo, xviii-98: facendomi, ripetendo il mio nome a gran voce, riconoscere
cognata; sono stato io l'incauto, il malaccorto, il furente. bocchelli,
stato io l'incauto, il malaccorto, il furente. bocchelli, 1-i-424: sarà
la stalla del toro. tambureggiano contro il dorso che si reclina gli zoccoli del
vile. c. gozzi, i-240: il gratarol... ha tentato colla sua
, 28 (490): s'aprì il lazzeretto, si licenziaron tutti i poveri
gran mischia furente... tutto il fiume era pieno di furore. barilli
. monti, iii-65: con tutto il furente suo rapporto alla polizia generale,
le bufale. i loro occhi furenti e il loro temutissimo ringhio smantellarono in un battibaleno
3. che soffia impetuosamente (il vento). boccaccio, iii-3-27:
su gli appoggi / de'morbidi guanciali il capo stanco / cade alla queta voluttà del
. varano, 103: furente donna il vicin tetto salse, / e in
della vita e costumi di quel tristo il quale stese la face sacrilega al santuario
. ariosto, 18-36: così furendo il saracin bizarro, / si volge al
corrispondente. -per estens.: il locale stesso in cui svolge la sua
: furiere. frocchia, 517: il sergente di fureria gli aveva preparato un
= deriv. da furiere (per il n. 2 la voce è registrata
albertazzi, 368: affaticati a raccogliere il combustibile..., furettavano dappertutto
crescenzi volgar., 10-34: il cacciatore pone... una reticella
altro buco mette un animai domestico, il quale si chiama furetto, acciocché aprir
di martole o di faine è ancora il furetto chiamato da i latini viverra.
... facevano subito indovinare in ercole il cacciatore che si curava soltanto di fucili
, 2-97: lo cucì da sé [il giubbotto] con pezzi di pelli di
astuta. verga, 4-108: il canonico... si rivolse a donna
', per la sua capacità di cacciare il coniglio nella tana. cfr. isidoro
. casti, i-1-349: il cadaver di lupi esca e di cani /
cani / rimaso ivi saria, se il suo nipote, / sapendo che temer tratti
le genti. bacchelli, i-206: il nome della famiglia era mancino di dio;
doni, 1-48: in fine gli è il diavolo a lasciare di scannar minestre,
minestre, dormire, furfantare, torcere il collo, imbeccare i colombi come le civette
per pubblico editto che niuno in tutto il suo imperio stesse ozioso, né avesse ardire
. lettere di vari, i-iv-2-196: il maggiore seguita di darmene più che mai
scudi furfantato / vi ti ha imbastito il de che meglio suona; / sei giovan
aretino, 8-235: mi viene in mente il giergo furfante, da furfanti a furfantati
legato con una vitalba, che se tutto il mondo fusse andato a saccomanno, non
, 2-7 (315): venuto il giorno, io guardai il ditto anello,
): venuto il giorno, io guardai il ditto anello, il quale era un
giorno, io guardai il ditto anello, il quale era un diamantaccio sottile, il
il quale era un diamantaccio sottile, il valore d'un dieci scudi in circa
fermate la carrucola, e spiegate / il canapo, e costui dietro legate. t
, / infame barattier, non vendo il fumo. c. gozzi, 4-299:
casa, dall'alto al basso, il terribile tocco fece la stessa impressione. de
sanctis, ii-15-363: in pubblico anche il furfante arrossisce; a quattr'occhi tutti
. guerrazzi, iii-250: pareva che il vecchio omobono, quantunque fosse quel furfante
gl'impedisse di rompere su quel subito il silenzio. imbriani, 3-70: gualtiero è
/ porca, ribalda, che ti mangi il canchero. l. salviati, 20-90
mala fortuna sua, era, come il più delle volte si truovano, un
non perse pure una sillaba di tutto il parlare del duca. varchi, 18-1-376:
. doni, 74: parendoli a costui il plebeo esser diventato signore, si deliberò
discerner i nobili da'furfanti. buonarroti il giovane, i-129: -appuntami tu 'l
galante. -figur. buonarroti il giovane, i-378: che, se l'
5-164: che pensi ch'io non scorga il tuo furfante genio. -menzognero
. prov. dare v udienza che dà il papa ai furfanti: non credere,
mi darà / l'udienza che dà il papa a'furfanti. lippi, 10-46:
dato / l'udienza, che dà il papa a'furfanti. note al malmantile,
: * dar l'audienza che dà il papa a'furfanti ', che in sostanza
come un fantasma da teatro, reggeva il sacco ad un uomo sui cinquanta.
, cotesto furfantino, cotesto impiegatorio è il sollecito che commove le volontà che si
guarda se quel furfantin d'amore sogioga il dio marte, la spada converte in
, la spada converte in rocca, il cimiero in cuffia,... in
può dire quanto faccia smascellar dalle risa il vedere un bel paio di que'furfantaci
e spiegare gli acuti unghioni, e graffiarsi il muso. de marchi, ii-488:
). commettere azioni disoneste, fare il furfante. alfieri, 8-267: ogni
.]: 'furfanteggiare 'avrebbe il senso di * fare il furfante '
furfanteggiare 'avrebbe il senso di * fare il furfante 'alla moderna; mestiere non
ribalderia. aretino, 1-61: ecco il cordoglio e il lamento, ecco la
aretino, 1-61: ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la
paura e la viltade, che ischerzano con il sciagurato della disgrazia, con il sobrio
con il sciagurato della disgrazia, con il sobrio della penuria, e con il pidocchioso
con il sobrio della penuria, e con il pidocchioso della furfanteria. berni, 252
: ma se tu vuoi non pagare il prezzo e avere la merce, questa si
efeso, che sono le più massicce, il sommo della tua frenesia, la cima
la vergogna, i la fame, il freddo e la malinconia, / le beffe
e la malinconia, / le beffe, il scorno, il scherno e la rampogna
/ le beffe, il scorno, il scherno e la rampogna: / in terra
a quella porta se così fussi trovato il vero, fecero venire subbito quella guardia
, xxi-n-248: è uno che sa dove il diavolo tien la coda, e fa
apprendo per furfanterie. baretti, 1-192: il signor manni... lascia passare
della porta, 1-132: ho fatto il tutto a vostro modo; in questo
in questo solo vo'che voi secondiate il mio: ho tolto il barilotto e
che voi secondiate il mio: ho tolto il barilotto e gli altri intrighi per empirli
una burla, non ci vogliamo perdere il presente, e noi restassimo i burlati.
p. pino, l-1-136: sopra il tutto aborrisca il pittore tutti li vizii,
, l-1-136: sopra il tutto aborrisca il pittore tutti li vizii, come l'avarizia
parte vile e vituperosa dell'uomo, il giuoco pemizioso e forfantésco. marino,
. cerca in tutto l'azione e il movimento, ti gitta fin dal principio
convenne che dominio alto e possente / avesse il furfan- tesimo 'ab antico '.
o fare la furfantina: tremare per il freddo battendo i denti. -per estens
i denti. -per estens.: fare il pitocco, il vagabondo. lippi
estens.: fare il pitocco, il vagabondo. lippi, 2-55: tal
'far la furfantina', cioè fare il giuoco, che fanno questi furfanti,
suono molto gagliardo, che, rassomigliando il battimento della bocca d'uno che trema,
suff. chim. -ico che indica il massimo grado di ossidazione.
un nuovo stabilimento per estrarre dalle sanse il fur- furolo, costruito a gioia tauro
anche * furgoncino ', come chiamano il piccolo furgone chiuso, con cui nelle
che 'forgone ', volendo ripetere il fr. fourgon, che vale 'carro
, stridendo sulla curva male unta, il tram / strepita come una folla di cento
= dal fr. fourgon (verso il 1640), che designava una specie
senso di * attizzatoio, frugatoio 'per il fuoco: cfr. ital.
3-131: quasi pareva ch'egli avesse il diavolo addosso: in tanta furia era
tal'onta. varchi, 18-1-90: il gran diavolo, per la sua incomparabil
verità molto discreto in mezzo alle sue furie il dolor d'assiana, s'esso la
cagne scatenate. bocchelli, 1-i-26: il tumulto feroce,... persuadendo la
folla che qualcosa o qualcuno volesse impedire il passaggio, istigava la furia, la
a riosto, 2-8: sciolto che fu il pagan con leggier salto / da l'
, xxx-4-334: stava a mirar intento il porco /..., / temendo
furia e dal dolore, afferrò co'denti il braccio di un'infelice donna. piovene
di pazzia, e quando questa furia il pigliava si stracciava e si guastava tutte
... / basta ch'ei batté il ceffo. forteguerri, 27-81: van
. forteguerri, 27-81: van scendendo il monte con tal furia, / che sembran
stoviglie. viani, 14-218: dalla furia il volume gli cadde in terra e andò
g. villani, 8-89: poi il comune, perch'aveano sonato, volea
, perch'aveano sonato, volea tagliare il campanile da piè e disfeciame di sopra
una furia di affari me ne tolse il tempo. svevo, 1-121: erano
. m. villani, 8-88: tutto il popolo si levò a rumore...
.. e in quella furia giunsono il proposto e tagliaronlo a pezzi. velluti
così poco allegra; e non aver nemmeno il tempo di masticarla, che addosso quella
birboni. nievo, 1-501: toccarono il molo ed ebbero addosso una furia di
ne la iniqua / stagione, infermo il piede, / tra il fango e tra
, infermo il piede, / tra il fango e tra l'obliqua / furia de'
contro alla castità è la lussuria; / il qual è vizio di molte maniere,
, 6-194: avendo... il capitano, sferzato dalle furie dell'invidia,
mia gioia. d'annunzio, i-528: il cuor ne 'l petto / con
6-457: ciascuno... prova il bisogno irragionevole di rovesciar le furie del
lavoro, c'è la furia, e il disprezzo, il fanatismo degli anarchici di
è la furia, e il disprezzo, il fanatismo degli anarchici di barcellona.
-esaltazione. alberti, i-353: il giuoco, simile a uno di quelle furie
: qui, dopo tanta furia feconda, il tintoretto sembra alleviarsi inspirato dalla santa alba
ha già cantato per la seconda volta il gallo della rinnegazione. pavese, 8-64
. giovanni da lizzano, i-157: il forte de'cherici ch'hanno i danari in
. gozzi, 1-38: si mette [il cane] a cercare qua e là
7-138: appena gli uscì dalla bocca il nome di ciancarella, una furia di male
feconda. serdonati, 10-37: come il grano è maturo, la furia delle
delle gocce. de marchi, i-87: il conte lavorava di braccia,..
apice di furia / vicino non intesi farsi il sonno. alvaro, 11-165: la
di grandini combattè molto... il galeone. alvaro, 8-65: gente va
g. gozzi, 1-19: nel replicare il giuoco rovinarono sbilanciati con tanta furia che
si scaraventò addosso con tanta furia che il milord si ritrasse al muro spaventato.
estivi sulle mura / della curia ha il grigio dei portali. -l'infuriare
. pirandello, 6-330: ma era il momento, la furia cieca del momento,
... potuto a quell'ora finir il suo camino. g. bassani
g. bassani, 1-140: il tendone giallo... stentava maledetta-
. buzzati, 4-525: ed ecco il morbo ridestarsi con esacerbata furia.
siede / tacito seme: e d'improvviso il desta / una furia funesta / de
: così la moglie conducesse panne / il suo marito alla tremenda buca; / se
come furie, poiché non san conoscer il bene quando l'hanno. galileo, 3-4-503
ponete in cielo. delfino, 1-91: il cerbero e le furie in terra sono
e le furie in terra sono / il dolore e le cure, / che flagellano
/ con sì ree furie fu comprato il trono. varano, 51: oh mie
violenta. tasso, 19-21: terribile il pagan più che mai soglia, /
due voglie, anzi due furie, entro il cor mio / seggon. d'annunzio,
fed. della valle, 212: il mio sangue / spenga l'ingorda sete /
1-463: l'inumano eccesso / d'uomo il nome mi toglie, / e mi
brandiva un crocifisso nero guidando e incitando il suo manipolo. gozzano, 498: ebbe
nelle iridi chiare, per un attimo il balenìo infernale d'una furia. moravia
rappresentata in modi diversi, ha sempre il volto mostruoso. 13. locuz
principi gelosi / son del nostro edifizio il doppio perno. bocchelli, i-61:
un agamennone in furie..., il pazzo quadrupede aveva sorpassato a rompicollo la
folla). malispini, 1-552: il principe... veggendosi così oltraggiare
furia. cesarotti, ii-457: dovei renderle il debito a tutta furia. verga,
risoluzione). bellincioni, i-33: il principio di guerra è in nostre mani
mani, / ma fortuna per sé riserba il fine: / però i partiti in
: innumerabil concorso di gente che difficultava il passo;... cazichi e
: a furia avanti / si caccia [il mare] i verdi fiotti spumanti.
pendio una corsa di faggi che assaliva il monte a gran furia fin quasi alla
metter carne a fuoco, non s'avrà il pane a buon mercato. deledda,
loro addosso. davila, 199: il corpo dell'ammiraglio, cavato a furia
tristi. carani, 5-65: il quale, avendo pochi soldati, diede
ricevute da certi grandi si levò in furia il popolo minuto d'ancona e fece romore
fretta a bisdosso, e, martellandole il collo co'pugni, e facendo sproni
corriate a furia. g. rucellai il vecchio, 17: a me non piace
alterazione che diede nelle furie e perdette il cervello, e morì in quattro giorni
, 2-176: sono nella furia del finire il mio lavoro. -essere sulle
furia, l'altro tratteneva per raffreddare il giovane. redi, 16-iv-467: non faccia
furie ultrici e fiere, / ch'il dì e la notte avea d'intorno oreste
oreste, / dacché nel sen materno il ferro mise. dossi, 469: sono
-spreg. furiàccia. buonarroti il giovane, 10-947: passata che l'è
* infuriare '. nel significato mitologico il lat. furiae è il corrispondente del
nel significato mitologico il lat. furiae è il corrispondente del gr. 'epivóeg * erinni
, 1-38: fuor dei laghi inferni / il reo demone uscire e tener forma /
consigli a quel deliro, / cui né il passato né il futuro assenna, /
deliro, / cui né il passato né il futuro assenna, / perdon la mente
... volge gli occhi furiali torcendo il busto. -crudele. correnti
ci dicono come debba essere stato orribile il martorio. 3. che rende
, 234: poi che... il male furiale del serpente è disceso al
femmine e maschi, nelle cui vene avvampa il furiale liquore, confusi in amplessi ribaldi
e con mesto e flebil canto predice il tempo cattivo e le furiane. =
inverno, con dei furiani terribili attaccava il cavallo, e veniva qui a coprire
/ con forza da pertutto flagellando / il corpo colla coda. d'annunzio,
sm. antico ordinamento sardo che regolava il diritto di mettere al riparo gli animali
: anco t'aspetta / veder talvolta il mio signor gentile / furiando agitarsi,
misurava a gran passi e quasi furiando il pavimento polveroso della biblioteca. -sostant.
sagre, poi ch'udito bacco / intentamente il santo sacrificio, / ogni tre anni
boccaccio, viii-3-91: « vid'io il minotauro far cotale », cioè senza
erasmo da valvasone, 1-3-93: geme steso il rivai sopra l'arena, /.
, con violenza distruggitrice; imperversare (il fuoco, una superficie d'acqua, la
). -in partic.: spirare (il vento); scorrere impetuosamente (un
. alamanni, 4-1- 319: smarrita il mar la sua tranquilla pace, /.
l'orrido verno infin dell'imo / il flutto furiando agita e scuote. marchetti,
petti. viani, 19- 515: il « polifemo » in zavorra era facilmente soverchiato
nel ricolmo de'loro pericoli e furiate, il viceré colla sola ostensione d'un drappo
, / dove mancando l'aria, il mare abbonda; / e onde eolo vago
/ corse in vulcano e sì gl'incese il mento, / che 'l volto d'
palazzo, e ferocemente gridava a tutto il senato morte. carducci, ii-18-100: quella
-di animali. boccaccio, iv-43: il furioso toro ricevuto il mortai colpo furibondo
boccaccio, iv-43: il furioso toro ricevuto il mortai colpo furibondo si leva saltando.
ministra. verga, 1-453: il can di guardia latrava furibondo, correndo lungo
di movimento, da degradarne donatello e il poliamolo dove sono più sfrenati e furibondi
: nissun poeta poteva essere grande senza il furore (benché un furibondo arde più incredibilmente
, 5-82: vidi l'altr'ieri il furibondo marte, / che con la suora
de'cinquecentisti. perticari, i-431: il passavanti non era certamente un furibondo e
spirata la giornata finalmente in nulla tutto il romor risolveasi. 3. figur.
de amicis, i-597: aveva ricevuto il dì dopo una lettera di otto pagine
d'antipatie furibonde. -focoso (il carattere, il temperamento). folengo
. -focoso (il carattere, il temperamento). folengo, ii-246:
per risposta cotanto mordace grandemente si alterò il re enrico, per se stesso genio furibondo
retaggio dei deboli e dei vinti / il gesto furibondo, / il cieco sasso,
vinti / il gesto furibondo, / il cieco sasso, degli incendi il lume
, / il cieco sasso, degli incendi il lume / sanguigno, e il pazzo
incendi il lume / sanguigno, e il pazzo urlare. bacchelli, 13-271:
. che esprime furore, violenta eccitazione (il volto, lo sguardo, un gesto
di sinodoro in vista furibonda / seguiano il padre. ariosto, 12-74: come alzirdo
un ritratto di cristo nostro signore, il quale ha due facce; una d'uomo
prima. fogazzaro, 5-48: gittò via il foglio, strinse i pugni, si
del padrone. levi, 2-246: il cane... riprese il suo grido
2-246: il cane... riprese il suo grido furibondo. pratolini, 2-149
furibondo. pratolini, 2-149: agitò il bastone, lanciò uno sguardo furibondo.
insano / con furibonda mano / squarciossi il manto e lacerossi il volto. forteguerri,
mano / squarciossi il manto e lacerossi il volto. forteguerri, 17- 35
: con la spada furibonda / le mozza il capo. c. e. gadda,
feroce delle cose furibonde. -irto (il pelo). panzini, iii-115:
panzini, iii-115: lo vidi [il cane], con la gola spalancata
, in partic., la pioggia, il vento, ecc.).
: torrente furibondo, / che gonfio ha il sen di liquefatta brina, / scende
chinatosi repentinamente, vibrò una martellata contro il topo, con impeto furibondo, schiacciandogli
topo, con impeto furibondo, schiacciandogli il cranio come una noce. -tumultuoso,
parini, 427: sulla vistola afflitta il furibondo / marte semina strage ampia e
loria, 1-101: le donne durante il pasto dei maschi, si davano a un
dell'africa,... non sono il lento lavoro del tempo, ma l'
. s. cattaneo, i-xi: il concento frigio era furibondo, acuto,
furibondo, acuto, impetuoso, per il che si adoperavano solamente alle battaglie,
ci romba lo spavento degli osanna: -dilatasi il concento per i mondi in echi furibondi
frugare. citolini, 49: sotto il tatto sarà il toccare, palpare,
citolini, 49: sotto il tatto sarà il toccare, palpare, fregare,
ne teneva la contabilità (e precedeva il grosso dell'esercito nei luoghi in cui
passare, per provvedere e sistemare tutto il necessario); oggi è un soldato
/ e 'l furierò manzol fu il duca loro. salvini, v-465: furieri
maggiore (anche furier maggior e): il responsabile dei servizi di fureria.
de'serenissimi granduchi,... che il padre fontebuoni molte cose dipinse in quei
allog- giamento, quando mi venne incontro il furier maggiore col libro degli ordini.
visita di un mio carissimo amico, il furiermaggiore brescia. -nella marina militare
parente. lippi, 3-65: fa il cavaliere nelle cavalcate, / e va
guerra di esterminio! è supponibile che il grande stato maggiore tedesco abbia stabilito di
stabilito di mandare avanti, come furiere, il terrore ottenebrante. g. raimondi,
incapaci e inetti a trovare i motivi e il sentimento d'essere poeti o scrittori dalla
xii) 'foraggiatore, chi procura il foraggio': deriv. dal fr. ant
, 483: altro non fanno che portare il loro / furi- gello ora all'ombra
pea, 1-323: -gli occhi furini -dicea il « pappino » - non hanno più
acuminato e intimò al viandante di posare il sacco. = forse da furino1 (
bibbiena, 387: voltando furiosamente uno il cavallo drento ad una machiola se infilzò
la piazza, co- minciossi a battere il borgo furiosissimamente. segneri, ii-474:
. fogazzaro, 5-33: preso furiosamente il proprio piatto a due mani, lo spezzò
, i-20: ferì l'indomito toro, il quale... furiosamente fuggì verso
sì... che l'alpi et il reno trapassò tra dì e notte.
collenuccio, 32: comandò che riparassino il fiume e furiosamente scorressino e occu- passino
fiera veduta campa da loro. buonarroti il giovane, 9-745: che segno se
far andare lo stivale in capo, e il cappello in gamba, in somma ogni
dovuto luogo, quanto la fretta e il dettare furiosamente prima d'aver disposti i
, 5-94: corse furiosamente a cercare il moccichino. c. e.
grande, e miservi fuoco dentro, il quale colla forza del vento ardeva furiosamente
. doni, ii-189: l'acqua ha il moto continuo; noi ci moviamo sempre
che fanno la traversata ballando furiosamente fra il lezzo nauseabondo della sentina. stuparich,
della sentina. stuparich, i-245: il cuore batte furiosamente. g.
volta la moglie, levatiglisi allo 'ncontro il ritennero. boiardo, 1-18-25: così dicendo
ritennero. boiardo, 1-18-25: così dicendo il principe animoso / stringe fusberta, il
il principe animoso / stringe fusberta, il suo tagliente brando, / e vien
inalzare insieme un alto grido e prendere il fuoco di su tare e ardere le navi
-per sineddoche. frezzi, iii-4-53: il drago, che nel cor occultamente /
di animali. boccaccio, iv-43: il furioso toro ricevuto il mortai colpo furibondo
boccaccio, iv-43: il furioso toro ricevuto il mortai colpo furibondo si leva saltando.
furioso cinghiale. quasimodo, 2-54: il ciclope si alza... come toro
.. con alienata mente, siccome il pianto e la paura volle, divenute furiose
al caldo, / nudo va dicorrendo il piano e 'l colle. tasso, iii-133
era nello stato di un febbricitante furioso: il giorno faceva il diavolo a quattro
febbricitante furioso: il giorno faceva il diavolo a quattro, e la notte sognava
non si può abbandonarlo un istante, è il più furioso di tutti e la
giudicio. scala del paradiso, 186: il furioso è preso volontariamente dal demonio.
, 2-2-16: a piede stassi armato il furioso: / dalla sinistra ha di ferro
ha di ferro un bastone, / il flagello alla destra sanguinoso; / batte la
stretta bocca, / quando si desta, il furioso scocca. boccalini, 1-196:
furioso scocca. boccalini, 1-196: il concedere ad un ambizioso libertà di poter
, 5-ii-76: non è cosa da furioso il voler morire con una presta morte,
1-68: la divina commedia, il furioso, il duomo di san pietro,
la divina commedia, il furioso, il duomo di san pietro, il giudizio,
furioso, il duomo di san pietro, il giudizio, il mosè, la trasfigurazione
di san pietro, il giudizio, il mosè, la trasfigurazione, la scienza nuova
, quale che sia della mia morte il modo, dovunque il misero spirito se
sia della mia morte il modo, dovunque il misero spirito se n'andrà, di
non altramente che siano le vergini dopo il ricevuto apollo. -che è proprio
mostrarono così furiosi, come tal volta il fiero cane... seguendo la preda
senza alcun ritegno. bambagiuoli, 59: il signore non debb'essere furioso ma temperato
un mortale -gli porgesti, pietosa, il frutto della felicità -io lo strinsi avido,
si oscurò la vista e non discerse più il vero. - focoso;
): io avevo un cavalletto sotto, il quale andava di portante furiosissimo.
furore; che rivela un carattere violento (il volto, lo sguardo, la voce
patini, giorno, ii-710: ora il distingue / risibil gobba, or furiosi
2-60: han costoro le gole, il collo accesi, le fronti furiose,
. dottori, 93: non cadde il toro al primo colpo esangue, /
delle belve del prossimo giardino zoologico diacciavano il sangue delle vene. 5
è furioso, / e quanto più il disio corre fervente, / tanto lo 'mpedi-
io m'immagino i furiosi battimani e il mormorio d'ammirazione in che scoppiò il dotto
e il mormorio d'ammirazione in che scoppiò il dotto auditorio. de amicis, i-775
animali. soderini, iv-163: dopp'il furioso correre [il cavallo] si
, iv-163: dopp'il furioso correre [il cavallo] si dee a pian passo
. osasse mandare lo sguardo desideroso e il pensiero giudice... su i
12-340: una furiosa paura gli irrigidì il corpo. -focoso (il carattere
irrigidì il corpo. -focoso (il carattere, il temperamento). bartolomeo
. -focoso (il carattere, il temperamento). bartolomeo da s.
, 1-139: è caldo e furioso il sangue, del quale sei tutto pieno.
porci feriti. de marchi, i-424: il furioso sangue dei santafusca fu lì lì
: fu... èmpito e furioso il maladetto fuoco col conforto del vento a
al forte nemico. boccaccio, iv-59: il sole, più che l'usato caldo
, e per forza cacciarono a'saracini verso il fiume. g. brancati [plinio
ritirarsi danzando a lo 'ndietro, finiscono il ballo. serdonati, 10-91: si levò
e si mossero tonde tanto furiose, che il giunco ora s'alzava alle stelle,
: non acque- tossi però sì presto il sibilo risonante e la rabbia furiosa del
cessare della musica fece uno strano effetto il battere della pioggia furiosa contro i vetri
battiture fanno loro [ai bambini] il buon prò. berni, 15-23 (ii-36
gli uscitte / da l'altra orecchia il furioso acciaro. boc chelli
si succedevano di continuo a far sì che il baccanale non dovesse arrestarsi un solo istante
: quell'altra furiosetta mi attorcigliava il collo colle mani. = voce
, cadenze, ecc., usando il passo di minuetti nei balli di schiavi,
un anziano dalla gran faccia vermiglia batteva il tempo di furlana, accompagnando il suono
batteva il tempo di furlana, accompagnando il suono con urla di gioia.
e si pose una mano sul cuore il quale ballava una sua indemoniata furlana.
villa, alla vista della fumana che fa il bullicame. 3. dimin.
del pulci: vera furlana che illustra il grasso detto veneziano ma sa cantare qualche
in fantasia, e quel che gli detta il capriccio del cervello che va del continuo
, / a cui brama dormir verso il mattino, / imperocché il furlon ch'egli
dormir verso il mattino, / imperocché il furlon ch'egli disserra / tamburo è
pare che tulio lo lodi là ove il vitupera, dicendo che fosse furo in perciò
che delle scritte d'altri maestri fece il suo libro. fra giordano, 5-282
5-2-9: la preda chiama e invita il furo. dante, inf., 21-45
magno volgar.], 5-23: quello il quale non entra nell'ovile della pecora
furo e pazzo. caro, 16-74: il digiun, la scabbia o 'l duolo
amore. bibbia volgare, x-200: il dì del signore così verrà subitamente, come
del signore così verrà subitamente, come viene il furone di notte. benvenuto da imola
subito ed inconsiderato,... il quale, ogni ragion cacciata, e
100: rinaldo, poi che gli passò il furore, / di questo giovinetto gl'
mano / non si passasse in quel furore il petto. castiglione, 440: tutti
e sostien ch'io / disfoghi infuriando il mio furore. tasso, 6-48:
e l'arte, / e le forze il furor ministra e cresce. battista,
amici, andiamo! / non soffre indugi il mio furor. baretti, 2-323:
mio furor. baretti, 2-323: il tuo matto furore contro di me è di
... nella quale si sentiva il furore contro il nemico scoperto. d'
nella quale si sentiva il furore contro il nemico scoperto. d'annunzio, i-684
. bibbia volgar., viii-299: cercate il giusto, cercate il mansueto, se
viii-299: cercate il giusto, cercate il mansueto, se per alcuno modo voi sete
cieco, 1-95: l'odio, il disdegno, il furor e la rabbia,
1-95: l'odio, il disdegno, il furor e la rabbia, / tutti
qua or là svolazza: / percotesi il furor con man la coscia. ariosto,
le furie / i ferrati covili, il furor folle. forteguerri, 14-34: ma
orrido e nero / pinge di serpedonte il volto fiero. 2. pazzia
ti mena? ariosto, 23-132: il quarto dì da gran furor commosso /
: non volle mica dare a conoscere il suo amore per un furore, cioè
. vasco, 301: noi abbiamo generalmente il furore di ammirare i romani il quale
generalmente il furore di ammirare i romani il quale ci fa poi lodare persino le
biasimevoli loro azioni. foscolo, iv-300: il savio stesso compiangerebbe in me, anziché
savio stesso compiangerebbe in me, anziché il consiglio del forte, il furore del
, anziché il consiglio del forte, il furore del forsennato. rajberti, 2-160:
la lingua benigna... spegne il furore de'nimici. fatti di cesare,
fida spada, / e con tanto furor il coreier mosse / che 'l bosco folto
può la disciplina nella guerra più che il furore. guicciardini, 1-66: in italia
vere, non era nervo da sostenere il furore franzese. grazzini, 2-31:
palagi e sotto i dorati tetti, il furore tragico ancora alberga. tasso,
uscir non vieto; / e reprimi il furor di quel fellone. testi, ii-40
. testi, ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte
primi / al rio furore esterno / il valor, la modestia ed i consigli.
, 319: minacciosi / li fa il terror; né soffriran che a questo /
gran mischia furente... tutto il fiume era pieno di furore. govoni,
gittatoli morti per terra, sforzò [il cignale] un pezzo di rete, che
si aggirava solitario intorno alla villa, suscitando il furore dei cani. -ant.
da l'alto la saturnia giuno / il furor di didone, e tal che fama
prova intendo: / sua irresistibil forza, il furor suo, / tutto conosco.
conosco. foscolo, iv-360: tutto il furore e l'estasi dell'amore mi
vivi felice. alvaro, 9-434: il nostro tempo si inganna forte,.
el magistrato, estimando quel che era il vero, cioè che tal movimento fussi
la terra d'ilia, / ch'avea il furor profetico congiunto, / con studio
/ d'orribil tuoni: e come il suo furore / era da febo raffrenato o
.. / sciogliea la lingua e disgombrava il petto. vasari, 1-153: dal
dolse ch'inspirassero [le muse] il nobilissimo furor poetico in certi ignoranti. marino
rapisce e disvia. lancellotti, 3-165: il furore poetico... si è
5-i-285: non può con arte acquistarsi il furore o estro poetico, ma fa di
furore repubblicano e rivoluzionario, io sentivo il bisogno di traboccare il mio idealismo nell'
, io sentivo il bisogno di traboccare il mio idealismo nell'azione. faldella, 4-155
e la libertà. panzini, iii-78: il brivido panico, il furore dionisiaco investe
panzini, iii-78: il brivido panico, il furore dionisiaco investe le turbe e passano
investe le turbe e passano là dove vuole il poeta. barilli, 1-47: ohimè
, 1-47: ohimè, ché caduto è il lirico furore, e gli applausi di
testi, i-42: d'ilio predisse il duro caso amaro / cassandra, e
caro, 8-499: quinci di guerreggiar venne il furore, / l'ingordigia d'avere
stimasi un tesoro, / tanto è il furor dei fichi e dei meloni. a
e dei meloni. a. verri [il caffè], 135: nel
', nacque in italia con esse il furore de'commenti e delle interpretazioni. foscolo
sep., 137: ove dorme il furor d'inclite geste /...
di zeri. rovani, ii-792: il suo non fu l'amore che deriva dalla
! d'annunzio, iv-2-852: quando il furore della gloria ci prende, noi crediamo
, / se con le sue dolcezze amor il tempra, / diviene a l'opra
da'grandi. nerli, 55: furono il dì del caso e in quei tumulti
la chiesa a quelli de'popoli contro il loro principe. cesarotti, i-392: la
la stessa democrazia diventa tirannide, quando il popolo, preso ad un furore epidemico
] / tutti, e d'italia il rio destin redense. colletta, ii-43:
accendevano con la parola chiamata di dio il furore civile. carducci, iii-25-10: un
. carducci, iii-25-10: un poeta, il la- martine, oppose per intiere giornate
per intiere giornate la sua eloquenza ed il petto ai furori di piazza. alvaro,
furori di piazza. alvaro, n-80: il delitto della folla di andria..
tendano pezze di ciliccio, le quali rifrenano il furore delle saette. m. villani
e maravigliose cose che ne'passati secoli il furore e la rabbia della guerra ha
di ponente, / e dopo lui il gagliardo garbino; / venne levante poi
e furore dell'acque furono impediti di passare il fiume. caro, 5-962: ma
ne'baloardi. tasso, 7-9: il furor di peregrine spade / sol de'gran
ad ora ad ora / di fiera luce il cielo, e già facendo / a lume
e non aveva udito / della terribil polvere il furore, / che insegnò satanasso ad
un romito. baretti, 1-135: il molo... per molti e molt'
molt'anni aveva massicciamente sostenuto e represso il pesantissimo furore delle
quotidiane maree. parini, xii-40: né il sì lodato verso / vile cocchio ti
furore d'applauso. carducci, 38: il nauta ride i furori / d'euro
v-1-13: è calda ancóra. ancor ritiene il furore della fornace. e. cecchi
. cecchi, 6-9: la vampa e il riverbero... esplodono con tale
di virtù, 35 (96): il signore si levò uno dì a furore,
cellini, 1-104 (243): il papa era venuto in tanto furore..
a furore, / ciascun credendo di dare il peggiore, / sanza mezzan sare'fatto
, 2-6 (189): quando il romore contro al re si levò nella terra
contro al re si levò nella terra, il popolo a furore corse alla prigione.
. davanzati, 3-24: sturandolo, il fiato n'uscirà con gran romore e strido
che non vi riguardano -ribattè in furore il capitano. -a gara. pulci
in tumulto. compagni, 3-20: il medesimo dì, a furore di popolo,
casa messer corso. velluti, 160: il dì d'ognie- santi cacciati de'bardi
furore di popolo, perché voleano rompere il popolo. b. segni,
di calci fuor dell'ovile avevano cacciato il pastor loro. botta, 4-385:
, 4-385: se non fosse stato il governo, che tutelava gl'igna- ziani
vasari, ii-422: non niego che il lavorare a furori e quando se n'
quando se n'ha voglia non sia il miglior tempo; ma biasimo il non
sia il miglior tempo; ma biasimo il non voler lavorare mai, o poco.
cavalca, 16-1-34: allora udendo [il diavolo] ricordare gesù, a grande
era venuta, onde e'gli crebbe il core. boiardo, 1-2-3: e'si
d'azeglio, 2-237: m'è arrivato il dono d'una traduzione inglese di fieramosca
. rovani, ii-122: e per il suo talento drammatico, e per le sue
concitarsi a furore: sollevarsi furiosamente (il popolo). giamboni, 4-100:
4-100: per difendere la loro libertade, il popolo si mosse a furore. g