. sinisgalli, 6-149: egli poneva il problema dell'architettura in termini non accademici
. idem, 5-316: e come il puro amore per la parola e per la
la grammatica conduce alla rettorica, così il mero esercizio della tecnica mena diritto alla
in un altro, che noi, il primo lasciato, in sul ragionare delle
deserte / e che tomi improvvisa sotto il cielo d'allora / la donnetta seduta in
ed eziandio delle libere e contingenti sanno il come e il quando de'loro accadimenti.
libere e contingenti sanno il come e il quando de'loro accadimenti. b.
desiderio non sono già conciliati ma prendono il loro posto come particolari fatti ed eventi
b. croce, i-1-34: il mondo dell'accaduto, del concreto,
dello storico, è ciò che si chiama il mondo della realtà e della natura.
di continuo rischiarata dalla distinzione critica tra il reale e il possibile, l'accaduto e
dalla distinzione critica tra il reale e il possibile, l'accaduto e l'immaginato,
, cioè rapisca: a dinotare che il barattiero rapisce le pecunie d'altri di
154-124: e ristorò e'tempi perduti il meglio che poteo, stando fermo con la
a questo pescare / si pone vario il nome: / arrappare, accaffare, affardellare
e del noioso tacer mio / se non il loco ov'i'son, ch'è sì
fanno quelle persone, che o negando il peccato, o escusan- doli, o
narra... in che maniera il veleno, del quale questa innocente giovane,
, ed eziandio la donna: ma pure il frate ne fu più accagionato. s
stata una peste non conosciuta prima, il popolo... crede sempre che
frezzi, 1-4-2: e quando [il raggio] è così sparso, / non
è così sparso, / non accagiona il caldo intenso e spesso. crescenzi volgar.
. crescenzi volgar., 2-19: il sottile umido, dal quale s'accagionano i
disimpacciate che si possano desiderare: sicché il governo dei preti non va accagionato di
lo stempra [l'olio], e il troppo freddo lo fa accagliare. targionitozzetti
1446: si accaglia, si coagula il latte col quaglio. ma coagulare dicesi d'
come il sangue; accagliare, del latte soltanto.
latte soltanto. vieni, 4-46: il sangue pareva si fosse accagliato nelle vene.
esistevano le mie ossa, solo esisteva il mio scheletro fasciato di carne. e nello
vita s'aggrumava, s'accagliava come il sangue che non scorre più. era
alle fredde pareti. viani, 13-199: il fiatare dei campi acquitrinosi si accagliava sui
. trinci, 1-148: si attacchi il fuoco, acciocché riscaldi bene la stanza,
: nei piatti, c'era accagliato il grasso. idem, 19-275: sulle
strinse la testa fra le mani, come il latte accagliato per fare il cacio.
, come il latte accagliato per fare il cacio. landolfi, 7-95: si poteva
landolfi, 7-95: si poteva scorgere il suo viso, e il largo squarcio della
poteva scorgere il suo viso, e il largo squarcio della gola, donde una gran
machiavelli [tommaseo]: perché il freddo, se sia capace di fare
somministrare la polpetta avvelenata al cane che il giorno innanzi avevano preso alla lacciaia,
. (accalàppio). acchiappare con il calappio, con il laccio (specie i
. acchiappare con il calappio, con il laccio (specie i cani randagi senza
« non è mica vero » pareva dire il bestiolo « che mi abbiano accalappiata;
. albertazzi, 384: la tormentava il dubbio di non poter accalappiare un marito per
laccio. viani, 13-281: il canile ove chiudono i cani randagi accalappiati
accalcata si strippava tra l'uscio e il muro, nella sala c'era la
ritte impalate. idem, 19-440: il treno che li conduceva fu fermato..
). comisso, 1-148: il vino zampillava dalle botti, il fuoco
1-148: il vino zampillava dalle botti, il fuoco della cucina ardeva, la gigia
lei gestiva un po'accaldata di lietezza il volto. pavese, 63: lavorano
po'i muratori, / fin che dura il mattino. ogni tanto rimpiangono / quando
i-80: non deve parer ch'egli [il poeta] lo faccia così [pensatamente
ma solo naturalmente, e così portando il filo del suo discorso, e l'accaloraménto
, sentì tutto sbollirsi, quasi che il suo accaloraménto fosse stato meccanico.
sgraziato. panzini, ii-20: accalorandosi il discorso, le parole vennero fuori.
6-126: ella aveva rimesso fuor delle lenzuola il suo caro viso un poco accalorato da
lungo senz'aria. barilli, 6-163: il treno era tutto pieno di conversazioni accalorate
guardarsi dall'orinare contro l'arcobaleno: il getto arcuato del liquido somigliando e riflettendo
gialla. calvino, 1-32: presero il largo a testa bassa e braccia arcuate.
tu, giusto, che sia stato il mio che son sì nobile creatura, nello
, contenenti sagre reliquie venute poco dopo il mille da costantinopoli. = lat
dioscoride], i-622: lo arctio, il quale chiamano più presto alcuni 'arturo
che sono più pelose e più ritonde. il fusto è lungo e tenero, e
fusto è lungo e tenero, e il seme picciolo, simile al cornino; la
praticano, acciò che secchino subito. il medesimo fa quell'uccello chiamato ardea,
chiamato ardea, che anch'ella fa il nido su gli alberi altissimi che stanno
ombra dell'airone. e le era rimasto il bel nome italico: ardea; e
italico: ardea; e nel nome il proposito di volare sopra la nube.
è scritto, in varie lingue, il nome della purpurea ardea. = voce
da secura parte avrò diletto / mirar il fumo e la favilla ardente. morando
morando, iii-232: par che diluvi il cielo influssi ardenti / e in pelago
ardenti / e in pelago di fiamme il mondo avvampi. magalotti, 9-1-10:
dalle mura accese / di troia ardente il suo gran figlio enea. -figur
, ne i vostri cuori? chi spegnerà il grande incendio? tasso, 9-11:
lutto e ceri accesi, vi si espone il cada vere prima della sepoltura
soleva mutar letto, or per fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio
fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio. anguillara, 4-186:
rivi, o fonti, / mentr'arde il sole i monti, e i colli
oltre l'usato ardente / gli omeri il sole al suo leon premea, / sempre
, ii-24: già dal meriggio ardente il sol fuggendo / verge all'occaso. carducci
ii-209: era ai primi di settembre; il sole ancora ardentissimo saettava le straducce deserte
nelle febbri ardenti in alcuni casi dava il vino. paolieri, 2-97: batteva
apparve sopra la montagna un lupo, il quale con ardente fame correva sopra la
. tasso, 937: tal è il tuo canto a noi, divin poeta,
, / qual sopra l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già stanco
dissetammo! e tanto era soave / il dissetarsi che desideravamo / l'ardente sete
magno volgar.], 1-7: il granello della senape... quando si
22-3: mi parve, che sopra il capo mi fusse una donna apparita degna
tasso, 7-42: infiamma d'ira il principe le gote, / e ne gli
raggio ardente, / come per nube il sol puro e sottile. baldi, 1-9
e sottile. baldi, 1-9: il vigilante servo / sorger veggia e cader le
furato appar convinta, / si castighi il suo crin, ch'egli è nocente;
/ se di mia vita ancisa, il ciglio ardente / paghine il fio. dotti
vita ancisa, il ciglio ardente / paghine il fio. dotti, iii 246:
. saba, 14: all'orizzonte il sol calato / faceva i vetri delle case
2-70: pregava fervidamente e guardava il suo crocifisso doloroso... gli
amore, / scioglie, quasi cometa, il crine ardente, / per minacciar la
giallo ardente. deledda, ii-950: e il naso ardente che la luce complice della
colsi su prode o boschi segreti / il lor colore di un bel viola ardente
figur. violento, veemente (ed esprime il grado più intenso di un sentimento,
/ quel ardente desio / che nacque il giorno ch'io / lassai di me la
, xxi- 975 (41): il demonio... gli mise addosso sì
morante, 2-157: così profondo era il silenzio nella casa che, a volte,
'l minor cane ardente / di rabbia il cielo ancor nascendo àttrista / con l'infelice
in vece forse de la lingua, il guardo / manifestava il foco onde tutt'
de la lingua, il guardo / manifestava il foco onde tutt'ardo. d.
. d. bartoli, 40-ii-9: lasciò il luogo a succedergli guansufù, tanto ardente
fronte / molle, e di ardente lagrimare il viso. colletta, i-266: molti
anguillara, 4-42: vivea dunque secreto il lor amore; / i cenni, i
grazia o leggiadria alcuna, ma esprimono ancora il troppo ardente ingegno del pittore. bar
un carattere ardente... come il mio, non mi sia mai accaduto di
ma si conviene a te, cui fatto il corso i de le cose e de'
, / impor colà de'tuoi consigli il morso / dove costui se ne trascorre ardente
fiero e troppo ardente, l'etade il domerà di giorno in giorno. pananti
spesseggerà l'uso del correre, diventerà il cavallo agevolmente più ardente e arrabbiato e
a irritarsi. redi, 16-iv-405: il signor bonomo è un poco arden- tetto
della pecunia. guicciardini, iii-362: il cardinale sedunense, che ardentissimamente confortava il
il cardinale sedunense, che ardentissimamente confortava il perseverare nella guerra, cominciò con caldissime
vostre soddisfazioni. segneri, 5-294: il papa ha desiderati con tanta ardenza gli
: la madre suor innocenzia prese a trattare il negozio con l'istesso fervore e ardenza
vivace. nievo, 489: il frasario non era troppo squisito; ma quanto
coll'ardenza. carducci, ii-8-192: il tuo caro foglio, baciato e ribaciato con
sua fede, aveva voluto rinnovel- lare il sacrificio di abramo appiccando il fuoco a un
rinnovel- lare il sacrificio di abramo appiccando il fuoco a un pagliericcio su cui giacevano
roma, tagliando i parenti et uccidendo il fratello e sparando la madre. compagni,
sparando la madre. compagni, 1-16: il popolo trasse al palagio del podestà con
la cenere messa in preziosi vasella, e il rimanente arsero e soppelliro. boccaccio,
fumo abominevole a le stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, /
un tempo / forse l'euganea chiostra il vampo ardea / de la vulcania fiamma
sa che i guelfi tentarono di tórre il suo cadavere [di dante] dal
644: gli nereggiava di grande ira il cuore; / e per tutto egli uccise
con tutti i balestrieri / e far contento il parcitade? -per simil.
. imitazione di cristo, i-24-2: il fuoco infernale che altro arderà, se
,... è l'olocausto; il sacrifizio in cui è arsa tutta la
isaac volgar., 1-89: e siccome il forte gelo arde li novelli germogli delle
pinge e vagheggia, / or che il sol bacia sirio e ne fiammeggia / ed
scala del paradiso, 9: sopravenendo il sommo calore del mezzo dì, che
,... / gli arsero il core e gli avvampare il volto. tasso
gli arsero il core e gli avvampare il volto. tasso, 5-64: la
, 1-46: cruda / necessità di sangue il core irato / t'arderà sempre.
occhi ridenti / arsero d'immortal raggio il mio core. carducci, 46
tutto lo ardeva e, sebbene celasse il suo struggimento, pure dagli occhi tra-
chiaramente risplendere. passavanti, 23: il legno vecchio e torto più tosto si
, 7-2 (158): non fo il dì e la notte altro che filare,
motto fe'credere, lui aver dato il segno di metter fuoco in cremona che già
tasso, 947: questo, questo fu il pomo / ond'arse troia alfine /
1042: non brucia la carta bianca il trapassante lume per l'ampolla, s'
lume per l'ampolla, s'unisce il globo dentro e per piramide spandesi in
lento m'arde e fioco a capo il letto, i... i orbo
le fiamme. verga, i-357: accese il fuoco, fra i due sassi del
una fiammata. deledda, ii-107: il fuoco ardeva nel focolare, e la buona
, e la buona vecchia preparava melanconicamente il pasto della sera. 6. intr
inaridirsi, divenire secco, arido (per il troppo calore). morando,
). morando, iii-232: manca il rio, secca il prato, ardono
, iii-232: manca il rio, secca il prato, ardono i campi.
/ d'alto incendio di guerra arde il paese. 7. intr.
bollire. morando, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa
, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa il volto, /
sen, nuda il braccio, accesa il volto, / sottilissime fila egle traea /
velo, / ch'a l'aura il vago e biondo capei chiuda, / tal
: e tremo a mezza state, ardendo il verno. idem, iii-1-127: che
ch'or che in alto sta il sol, ch'egli arde il giorno,
alto sta il sol, ch'egli arde il giorno, /... / qui
sì come suol nevosa falda / dov'arda il sole o tepid'aura spiri,
nemea rabida fera, / che il cor sente da febre oppresso e vinto;
torride fascie intorno cinto / arde il cielo e nel cielo arde ogni
pellico, ii-no: la testa e tutto il corpo mi dolevano: ardea dalla
carducci, 141: bianco ardeva il cielo! / né aspetto d'uomo od
: quella notizia gli fece ardere il sangue nelle vene come se l'avessero schiaffeggiato
corpo rabbrividiva. idem, iv-2-102 6: il sole ardeva d'un ardore così
inceneriva. deledda, ii-96: il sangue gli salì al capo; le orecchie
, 7-8 (198): e spento il lume che nella camera ardeva, di
s'uscì. idem, i-ii: sopra il suo venerabile corpo edificarono un grandissimo tempio
venerabile corpo edificarono un grandissimo tempio, il quale del suo nome intitolarono, ardendo
: ma nella vista ancor l'era il baleno / ardendo sì, ch'alfin
dallo spaventò / fermò l'andare, e il cor le venne meno. settembrini,
. ella arde tutta, a traverso il suo velo d'acqua. panzini,
lume che ardeva davanti alla madonna, il re vide gelsomino che era pallido e stravolto
carducci, 71: dolce ardea di giovinezza il lume / nel tuo sorriso. idem
: 11 caldo era intenso, e il volto della fanciulla ardeva, bellissimo nella
aver più loco, / che mesuratamente il mio cor arda, / ma che
3-8 (342): mi donerete voi il vostro amore e fare- temi contento di
mai d'una donna valente, / ardeali il core come fuoco acceso. fioretti,
, canz., 71: il suave tacer, il stare altero, /
71: il suave tacer, il stare altero, / lo accorto ragionar,
stare altero, / lo accorto ragionar, il dolce sguardo, / il pellegrin dansar
ragionar, il dolce sguardo, / il pellegrin dansar ligiadro e novo, /
55: ardeno li miei spiriti, il mio cuore si consuma, e la mia
, 37-53: non men di questa il giovene tanacro / arse, che 'l suo
presente ella arde d'un giovane, il quale è sommamente bello. caro,
ardesse anch'ella; / ma tiene il foco in seno, e sì noi sente
/ porto nel seno onde s'infiamma il foco. marino, 5-93: tosto ch'
5-93: tosto ch'a quella luce il volto volse, / arse di pari ardor
infuriare. ariosto, 16-71: spronò il cavallo, e dove ardea più fiera
immensa battaglia intorno ad alesia, e il momento è supremo. 13.
duce eletto. manzoni, 28: tacque il labro, ma il volto ancor pregava
28: tacque il labro, ma il volto ancor pregava, / qual d'uom
rade casupole di legno, rosse come il loro tetto d'ardesia. boine, ii-61
come, / sotto le volte scialbe, il lastrico del tempio, / giaceva,
tempio, / giaceva, morto, il lago, appiè del suo colle ancor vivo
vento. civinini, 1-236: sotto il cielo nuvoloso i monti di tivoli avevano
. m. -ci). che ha il colore grigio-azzurrognolo dell'ardesia. ardiglióne
era arrugginita e l'ardiglione non trovava il buco. dessi, 6-172: la corta
* hard 4 filaccia '(cfr. il ted. haar con lo stesso senso)
la carcere. boccaccio, i-151: il cavaliere che là dimora è di sì fiero
che con lui combattesse. girone il cortese volgar., i-134: da cuore
/ la bocca aprir, con tutto il viso applaude / e par che voglia
tasso, 3-52: ei, crollando il gran capo, alza la faccia / piena
qual ben munito cinto o chiusa terra / il passo serra a un ardimento insano?
? leopardi, 8-m: oh contra il nostro / scellerato ardimento inermi regni /
pigli maggiore ardimento chi, bene armato il petto e il capo, le fedite
ardimento chi, bene armato il petto e il capo, le fedite non teme.
ch'i'prendo ardimento / di dirle il mal ch'i'ho sentito e sento
. { ardisco, ardisci). avere il coraggio, avere l'animo di compiere
sì vili, che non ardirono a tagliare il ponte. simintendi, 2-46: e
sua donna del caduto vino scrivendo primieramente il nome di lei, appresso scriveva: «
ridente e bella, / ardisce aprire il seno al sol la rosa. ariosto,
20-71: tal ne la piazza ho il tuo valor provato, / che s'io
qualunque uom ardisca d'affermare / che il murtola non sa ben poetare. magri
di presentare a v. e. il mio libro della generazione degl'insetti,
, e romper non ardisco / pure il mio stame, che ogni dì si
ardiva. tasso, 9-10: così racquisti il regno? e così i tuoi /
a i ripari suoi / di notte opprimi il barbaro tiranno. d'annunzio, iv-1-430
s'ardisce. caro, i-286: il terzo rimedio non si ardirono a fare perciocché
annunzio, ii-196: e coglierlo [il fiore] noi non ci ardimmo.
. * hardir, di cui è documentato il part. agg. bardi, dal
rotti e inviliti come paurose femmine, il loro superbo ardire mutarono in vilissima codardia
le parole; / e s'avampa il desio, la lingua agghiaccia. carducci,
petrarca, 23-143: piansi molt'anni il mio sfrenato ardire. paolo da certaldo
ardire. paolo da certaldo, 24: il maggiore ardire che sia e 'l più
francesco da barberino, 224: lascia ardire il modo c'ha tenuto / nel suo
, iii-7-56: e d'altra parte vide il folle ardire, / lusinghe e ruffiania
idem, iii-421: bravi ardire, il quale giova molto ad ottenere quello che
può venire da savio consiglio; e il savio consiglio non concede mai altrui se non
altrui se non quello di che vede il fine; ma delle cose che l'uomo
la man che vi tocca / tutta tremante il delicato seno, / mentre di bocca
di ardire. ojetti, ii-684: il vero gusto non è fatto solo di discrezione
ti dia tanto ardire, / essendo il sopra capo d'ogni pecca? canti carnascialeschi
sì fieri in giostra, / ci dà il vin talvolta ardire. segneri, ii-296
l'ho castigata vivendola. / fin dove il cuore mi resse / arditamente mi spinsi
da ardire1 (dal part. ardito con il sufi, -anza, comune nel provenz
arditezza nobile, disse ad alta voce come il fatto andò, e fu subito ucciso
con la camicia nera,... il teschio ricamato dalla parte del cuore,
non v'è nulla d'improprio. il suo frasario spira talora la felice arditezza
combinazioni di natura e di opere umane il suo occhio nuovo, ne penetra,
è utile molto di cavalcarlo spesso [il cavallo] per la cittade, e spezialmente
., 8-90: allor chiusero un poco il gran disdegno, / e disser:
recare, o con più ardita fronte il suo disio dimandare. alamanni, 6-20-
. alamanni, 6-20- 21: il parlar timoroso, il fatto ardito / ne'
21: il parlar timoroso, il fatto ardito / ne'miglior ca- valier
battista, iii-398: farò, s'arride il cielo all'opra ardita, / da'
carducci, 378: a te disfrenasi / il verso ardito, / te invoco,
spengere con un sorriso, rendendolo banale, il complimento più ardito. 6.
che ardire. panzini, iii-325: il più ardito progresso si può trovare dove
bianca la coda con qualche penna scarlatta, il corpo di linea ardita e colore dello
]. baldinucci, 2-6-165: replicò che il serenissimo padrone faceva troppo onore a quella
braccio alle due porte, dove si mette il bronzo: e quel terzo di braccio
fare andare tanto più ardito, quanto il maestro vorrà che la fornace abbia più
ricciolo sulla fronte, le maniche rimboccate, il seno ardito su cui si apriva la
sarebbe l'infinito affetto / che governa il cor mio, se non l'avesse /
se non l'avesse / fatto ardito il morir. -farsi ardito: prendere
a dir questo, perché oramai veggio il suolo di arcadia di sì robuste
-essere ardito a fare qualcosa: avere il coraggio. dante, par.,
pregovi, siate arditi / pascendo insieme il vostro, e mio desiro.
. viani, 19-263: l'ardito aveva il viso crivellato, accapponito dal vaiolo;
lavoro doppio in egual tempo: semina il grosso dietro di sé, la vedi lontana
-arditétto. galileo, 3-3-184: il voler contrastare di una cosa, senza
ardóre, sm. l'ardere, il bruciare; incendio; fuoco, fiamma
'l bianco more. boccaccio, i-427: il fuoco fu acceso, e l'ardore
chiaro baleno. ungaretti, ix-17: il giorno della candelora / con il riapparso
: il giorno della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle
/ del mio sol, ch'ammira il cielo, / spira or senso d'alta
succede. idem, 937: tal è il tuo canto a noi, divin poeta
poeta, / qual sopra l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già
, 354: quella fiamma ond'acceso arde il mio core, / de l'infernal
morando, iii-227: povero è d'ombra il suolo, il rio d'umore;
: povero è d'ombra il suolo, il rio d'umore; / fatto
tanto ardore. idem, iii-232: manca il rio, secca il prato, ardono
iii-232: manca il rio, secca il prato, ardono i campi. / perché
l'ardore, e che procacci / il verno co'suoi ghiacci. carducci, 14
14: tu, mesta peregrina, il dolce nido / lasci e de l'aér
nido / lasci e de l'aér nostro il novo gelo: / t'invita più
'l globo a lui dà vita / il perenne ed antico ardore interno. verga,
i-34: e le sembrò che tutto il vino che aveva bevuto le montasse alla
nelle vene. d'annunzio, iv-1-995: il sole canicolare feriva la ghiaia..
canicolare feriva la ghiaia... il promontorio levava nell'ardore la sua aridità
dei morti. panzini, iii-383: il sole della primavera, morente già nell'estate
pane, posto sopra lo stomaco, il suo ardor mitiga. libro degli adornamenti delle
per le finissime chiome, pareva vaporare il misterioso ardore della sua gioviezza. ojetti
. ojetti, 24: nel fatto il bene può venire dal bene quanto dal
e dall'ardore dei sensi può essere raffinato il sentimento, e dal fervore del sentimento
sentimento, e dal fervore del sentimento acceso il senso. palazzeschi, 1-110: il
il senso. palazzeschi, 1-110: il mio amore non può essere nutrito dalle
cose, esso vive nei miei sensi per il loro sterile ardore. 6
(224): la quale come il giovane vide,... sentì con
cuore l'amoroso ardore, per che il polso più forte cominciò a battergli che
meno / si mostrò di tancredi invitto il core, / però ch'altro desio gli
/ però ch'altro desio gli ingombra il seno, / né vi può loco aver
indugiar le turbe accoglie / e rincora parlando il vile e 'l lento; / e
de le sue stesse voglie / accende il campo a seguitarlo intento. idem, 6-i-5
, 5-93: tosto ch'a quella luce il volto colse, / arse di pari
. l. casaburi, iii-441: vinci il fior ch'additò d'aiace il lutto
vinci il fior ch'additò d'aiace il lutto, / ch'ei di vendetta
costrutto. bar etti, i-135: il mio ardore per gli studi è scemato
ardore che ora lo bruciava era come il fuoco che si sarebbe spento solo dopo
si sarebbe spento solo dopo aver incenerito il tronco. 7. figur. desiderio
smisurato, quasi che ogni attimo gli sembrasse il supremo ed egli stesse per dipartirsi dalla
pratolini, 9-795: gli occhi accendevano il suo viso di un ardore che se ancora
commozioni consiste la vita e queste sono il suo dolce tepore e il suo fiero ardore
queste sono il suo dolce tepore e il suo fiero ardore, fiero e pur
tasso, 1-32: qui tacque il veglio: / or quai pensier, quai
ottimo, ii-39: qui seguendo il poema, tratta dell'ar
per entro co'lampi e la bufera / il dio ven- dicator. idem, 1054
puzzo, ingombro, grida. e il cielo così arduo e tanto immacolato! viani
un arduo ponte sotto le cui arcate il serchio, fra olmi, frassini e pioppi
baretti, ii-95: so quanto riesca arduo il conservare illibata l'antica fratellanza quando l'
era un'altra ardua impresa quella d'assicurare il servizio e la subordinazione. pellico,
si propone le più ardue difficoltà per aver il piacere di superarle. panzini, ii-113
carducci, 960: o petrarca, il tuo librato verso, / lento ne
d'annunzio, iv-2-910: alzandosi contro il vento [i pellicani], cangiano
): essendo già quasi per tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno di
autori latini così alla grossa, cioè il capire i loro pensieri, non è cosa
cerchio. s. maffei, 5-5-15: il circo massimo, lungo tre soli stadi
due terzi dell'area adibita alla pesca, il pesce si potrebbe concentrare nel rimanente.
). panzini, i-414: ma il fisco mise la sua tassa sul giardino
la guerra s'era messo a fare il costruttore, e aveva sempre tre o
a forma di anello, vi si costituisce il primo abbozzo di circolazione sanguigna; area
detto area di un triangolo? buonarroti il giovane, i-578: la metà
stati, un continente, in cui il reddito medio di ciascun abitante è molto
, iv-2-920: comperava dal mercante il croco purpureo, la mandorla dell'
, lat. scient. areca, attraverso il portogh. areca dall'indiano merid
l'arena, la quale male multiplica il suo seme. boccaccio, i-269:
. crescenzi volgar., 2-1: se il luogo fortemente sia adusto, sarà diserto
austro suol tonde marine, / mesce il turbo spirante. dioscoride italiano, 5-160
umore / per due vetri cadente, il tempo e tore / misurava, ora
illiriche risplende. arici, 290: dove il pasco inverdia, sterile io vidi /
di piuma,... sopra il quale si riposa il grazioso re co'dissoluti
... sopra il quale si riposa il grazioso re co'dissoluti membri oppressi dalla
, iv-39: egli non ha brievemente il mare tante arene, né il cielo
ha brievemente il mare tante arene, né il cielo stelle, quante cose dubbiose e
aprica / ha tante arene ove più il mar s'implica, /...
dorate e preziose arene / limpido non trascorre il bel permesso, / non può le
moderati argenti / chiusi da giusta arena il mare e i fiumi. artale,
colpo con tal pena, / eh'il capo gli fe'batter su l'arena.
di sabbia. soderini, i-125: il sabbione maschio e l'arena domandata carbonaia
l'uso di spargervi di sabbia il suolo, affinché non isdru- ciolassero
ciolassero i combattenti, e perché il sangue ne restasse assorbito. metastasio
colà dintorno alla festiva arena / il popolo raccolto. d'annunzio, iii
2-321: e per lo spasimo / il vivo cadde prima dell'esa
gli elei tutti / vincitore gridarono il cadavere / e poi lo coronarono ancor caldo
caldo. idem, iv-2-931: il polo del cielo era sgombro, in forma
qualche giorno di tali scompigli mi parve il lago diven tato una squallida
da ballo. ojetti, ii-535: il giallo dell'arena è così tenue che
5-9: te l'echeggiante / arena e il circo, e te fremendo appella /
te fremendo appella / ai fatti illustri il popolar favore. gioberti, 11-66:
vedi che sia d'alto furor capace / il personaggio che produci in scena. monti
entrerò armato di bile, lasciando a parte il pungolo del ridicolo, che richiederebbe mente
dentro all'arena / scese, e nullo il seguì. = voce dotta, lat
, arrestarsi. leopardi, iii-26: il pubblico non le calcola [le difficoltà]
non posava la forchetta che per attirare il giornale; s'arenava, lo scostava
i quali arenano le derrate e ne aumentano il prezzo. = deriv.
bituminoso, ecc. (da cui il suo diverso colore: grigio, giallo,
di talco. idem, iv-2-1085: dileguò il colle delle pomarance coperto dai lastroni d'
sole: più rosea dove l'arenaria lascia il posto al mattone. beltramelli, iii-709
sull'arco d'un muro di cinta, il trionfo d'un vaso d'arenaria che
di ferro rugginoso. baldini, i-605: il torrione rotondo del faro e l'antemurale
che macchia e rode l'arenaria e il cuore / dei telamoni lugubri, riversi /
l'erba. sinisgalli, 7-267: il tempo su queste arenarie, su queste
d. bartoli, 30-170: ma il non avanzar delle navi quasi arrenate e
alfieri, ii-260: tentato invano di stendere il carlo i rimasto arrenato al terz'atto
e facevano quartier generale nel caffè presso il teatro. arenazióne, sf. sabbiatura
. sarpi, ii-305: riprendeva [il pontefice] l'arenga del canoelliero come
origine germanica,... indicante il ballatoio o la ringhiera da cui si
, 3-116: vedete che cos'è il poggiuolo, all'arengario di como o al
ed ecco di lì a poco venir fuori il sagrestano del paese, su d'un
con certi affrettamenti e certe pose, il che dicevasi sonare ad aringo o arengo,
o maiola, forse da malleus, il martello con cui si percuoteva. carducci,
/ ché non anche risurto era il palagio / su'gran pilastri, né l'
campana. pascoli, 1008: serpeggia il rovo dove fu la chiesa, / l'
arengo. d'annunzio, iii-2-5: appare il pubblico arengo, il cuore operoso della
iii-2-5: appare il pubblico arengo, il cuore operoso della città novella che il popolo
, il cuore operoso della città novella che il popolo libero dei pròfughi...
delle ruine. idem, iii-2-5: il seggio tribunizio di rozza pietra è nel
a slanciarsi attraverso l'arenile, verso il grigiore agitato delle onde. ojetti, i-795
onde. ojetti, i-795: anche il mare mi piace così, incivilito, e
: non si sente che... il mugolare delle libecciate che orlano di spume
salvatica,... specialmente se il luogo si converta e muti ad arenositade
. alberti, 66: dove e'veggono il terreno tufoso, arrido, o
e trito. campanella, i-1-128: il ferro ancora nato di terra liquefatta conversa
arenoso di tre o quattro giornate, per il quale fa de bisogno portar da bere
: i fiumi, perciò che hanno il fondo cretoso,... sono più
gaiestrose. leopardi, 34-255: esplora il corso / del temuto bollor, che
mosto. d'annunzio, ii-218: il tuo bel corpo / era immune d'
come l'ottime spiche / arente sotto il mai curvo / tuo capo d'oro.
travaglio e più di diletto; come il dispensare areole all'appio ortense ed all'
colore particolare, al cui centro è il capezzolo. 3. bot. spazio
veggio perché, quasi nuovo areopagita, il frate domenicano dovesse contra me incrudelire:
la causa? salvini, 39-iv-180: il qual passo citò s. paolo nella predica
, e subito li fa tacere, vietando il frascheggiare innanzi al senato, e il
il frascheggiare innanzi al senato, e il ravviluppar le cose nelle parole, acciocché
parole, acciocché gli areopagiti veggano nudo il fatto. = voce dotta,
senza far conoscere la sua persona, secondo il costume del giudicio areopagitico. salvini,
, 39-i-232: amavano, come dice il suavissimo oratore isocrate degli ateniesi, nell'
anche areopago), sm. stor. il più antico tribunale di atene (che
prendendolo [san paolo], sì il menorono [gli ateniesi] a quella contrada
chiama areopago (perché ivi si adorava il dio marte), e dis- songli
iii-3-16: tirando quasi una cortina sopra tutto il rimanente, come costumavano anticamente i giudici
delle leggi e ne'giudizi criminali presso il popolo ateniese. manzoni, 98:
[luciano], ii-3-33: anche il senato dell'areopago, che giudica delle
solone, per quelli che non dicono tutto il necessario nell'areopago, ma tacciono alcuna
, i-760: per rendersi conto che il vestito è quasi tutto le bastava figurarsi
al vostro magnanimo / figlio di mirti il crine / cingete al suo tornar.
l'aretino ', da sé, addita il nome di quel pietro, infamia de'
oltre al credere d'avere in pugno il paese, fanno un perpetuo sbraitare contro le
dell'ancora. viani, 19-197: il barcone scricchiolava l'ossame, e l'
altezza del petto di un uomo, il quale entra fra due braccia e facendole
un'apertura di cui si vuole impedire il passaggio alle bestie od ai carri.
l. bellini, 5-100: comincia [il picchio] a girare pian piano un
da un tamburo su cui si avvolge il cavo e che viene manovrato a mano,
argano che gira a ritroso spaventevolmente abbandonando il canapo o le catene. panzini
come una secchia. viani, 19-333: il ritmo possente degli argani, il cigolìo
: il ritmo possente degli argani, il cigolìo delle catene, lo stridere roco dei
estrema difficoltà. allegri, 50: il vedovo,... ad ogni poco
la benedett'anima della sua colei. buonarroti il giovane, 9-501: gente accorsa
fatica nel discorso, stiracchiarla. buonarroti il giovane, 9-400: gli argomenti dal simil
, dal gr. òpyavov, attraverso il plur. neutro con l'articolo incorporato
frondi intagliate come l'anemone: il fiore rosso, e la testa, nella
è la radice sua ritonda, e il suo succhio di colore di zafferano e di
a trasmissione, arganide l'anemone divise, il fiore nel gambo puniceo. a
ariosto, 11-41: l'orca a seguire il canape è constretta / da quella forza
è un cilindro perpendicolare all'orizzonte, il quale si muove per alcune stanghe.
, e con ciò si fa muovere il peso... per una fune che
modo d'appio, e nel gambo ha il capo di papavero salvatico. dioscoride italiano
argentale, agg. ant. che ha il colore, lo splendore dell'argento.
, sguisciando fuor d'acqua, argentavano il cielo. idem, 14-469: groppi
: i fulmini abbisciavano, abbaglianti, il cielo, argentavano la boscaglia.
sta, nella città del sole] il stratagemmario, il campione, il ferrario
nella città del sole] il stratagemmario, il campione, il ferrario, l'armario
sole] il stratagemmario, il campione, il ferrario, l'armario, l'argentario
ferrario, l'armario, l'argentario, il monetario. d'annunzio, iv-2-151:
del cielo. 2. che ha il colore e la lucentezza dell'argento;
, 18-13: oh quante belle / luci il tempio celeste in sé raguna! /
celeste in sé raguna! / ha il suo gran carro il dì; l'au-
raguna! / ha il suo gran carro il dì; l'au- rate stelle /
. idem, 314: biondo è il color del manto, / ma fosca è
ma fosca è l'ampia fronte, / il cui fosco però rischiara e fregia /
di nebbia ragnati dal sole, e il velivolo li attraversa con l'allegrezza d'
superficie di alcuni metalli (special- mente il ferro, l'acciaio, il piombo,
mente il ferro, l'acciaio, il piombo, lo stagno, l'argentone
spilli. 2. che ha il colore, lo splendore bianco-metallico dell'argento
armi. alfieri, 52: qui il pratello, che pare opra di maga,
indistinta, / intra l'alighe e il musco. zanella, ii-i: luccica ad
/ d'argentea benda appiè de'boschi il lago. carducci, 617:
. idem, 818: le ville e il verde piano d'argentei / fiumi rigato
, ii-72: deponeva l'anfora sotto il filo argenteo della fontana gorgogliante. idem
le chine biancheggiavano di asfodelo fiorito, il verbasco argenteo striava il verde vivo delle
di asfodelo fiorito, il verbasco argenteo striava il verde vivo delle felci. civinini,
più stretta vicinanza, confondendosi ancora bene il nuovo argento con le antiche dorature.
luccicava argenteo. malaparte, 10-50: il pallido spettro del vesuvio affondava a poco
classificazioni manualistiche della letteratura latina, il periodo che va dalla morte di augusto a
* fatto d'argento, che ha il colore dell'argento '. argenterìa,
argenteria, arredo, servitù. buonarroti il giovane, 9-467: un lavoro, una
l'avevano nascosta. collodi, 379: il palazzo era pieno di meraviglie:.
: costui dunque passeggiando un dì davanti il suo banco posto in una strada chiamata
povero sarto un ducato vineciano. buonarroti il giovane, 9-593: fecesi notte;
1-290: l'argentiere, per ripulir meglio il vaso, l'imbratta tutto con la
. ojetti, ii-545: ogni pezzo ha il marchio dell'argentiere e la data.
= deriv. da argento (per il colore argenteo del dorso delle foglie
agg. simile all'argento; che ha il colore, la lucentezza, lo
pellato che dalla castagna medesima prende il nome, e questo è foderato
fior. pascoli, 253: tra il verde luccica, e tra chiare / brecce
nell'argentina traccia / che di sé lascia il flutto più recente. idem, iv-1-219
delle polle. slataper, 1-47: il bel ragno vellutato dalle secche zampe che
secche zampe che sfilava nell'aria tremula il suo filo argentino perché s'incollasse sulla
. chiaro, squillante, sonoro (come il timbro che dà l'argento).
solo volentieri ascolto / e m'empie il cor di melodia divina, / ch'ha
salutava la sera. nievo, 95: il mormorio dell'acqua rendeva armonico il silenzio
: il mormorio dell'acqua rendeva armonico il silenzio, e raddoppiava l'incanto delle
sentiva persino a momenti, quando cessava il picchio argentino del fabbro che batteva il
cessava il picchio argentino del fabbro che batteva il ferro sull'incudine. beltramelli, iii-72
(che, molto diffusa, costituisce il minerale più importante per l'estrazione)
altro corso fu dall'ariento al rame; il terzo fue dal rame al ferro:
altrove cenerognola. non può cuocere senza il piombo nero o senza vena di piombo
una voce, un fulgore d'oro, il candore dello ariento. leonardo, 2-377
isperienza si vede l'ancudine notare sopra il bronzo fonduto, e l'oro e
doni, 3-231: che debbe fare il sapiente, se per infino al pazzo si
al pazzo si rallegra dell'oro? il martel d'argento spezza le porte di ferro
proprie puri l'oro, l'argento, il rame, l'argento vivo; assai
argento vivo; assai più di rado. il ferro e il bisemuto, quasi non
assai più di rado. il ferro e il bisemuto, quasi non mai lo stagno
, quasi non mai lo stagno o il piombo. galileo, 4-4-202: supponiamo
: tratto avea solo in disparte / il medico sigonio; e in pagamento /
alzi pur i d'oro e cinga il letto intorno / scolpito argento. campanella,
l'arco d'argento, e disarmando il fianco / de l'aurata faretra, /
39: non è più in credito / il bianco argento. algarotti, 1-448:
argento, l'oro, la cocciniglia, il cacao. collodi, 31: [
azzurrognolo. deledda, ii-14: aveva il naso d'argento perché 11 vero glielo
gran cresta. viani, 14-137: il signore dall'apparenza notarile ha dato lire
lire dieci d'argento all'accattarotto, il quale lo ha ringraziato, ma col
. argento o d'argento', a indicare il colore biancheggiante, la lucentezza, lo
specie per l'acqua, la canizie, il riflesso lunare, ecc.; anche
, / donna, de'be'vostr'occhi il lume spento, / e i capei
questo puro argento / che non perturba il vento. barberini, iii-270: arresta
, e intento / in mille guise il bel limpido argento / mira cader del
], / e con lubrico guizzo il molle argento / frange e rincrespa a la
questi puri e limpidi ruscelli / ch'attraversano il prato? preti, iii-174: frenava
prato? preti, iii-174: frenava il mio bel sol vago destriero, /
destriero, / ch'avea di neve il manto, il crin d'argento; /
ch'avea di neve il manto, il crin d'argento; / movea veloci
moderati argenti / chiusi da giusta arena il mare e i fiumi. p. casaburi
i. neri, 5-56: arresta il rivo i fuggitivi argenti. spolverini, xxx-
pardi, 39-8: spandeva il suo chiaror per ogni banda / la
capelli d'argento. prati, ii-228: il silenzio del ciel, quando v'ascende
del ciel, quando v'ascende / il notturno e solingo astro d'argento. carducci
aere la luna, / e largamente il cielo inalba, e il muto / colle
e largamente il cielo inalba, e il muto / colle riveste e 'l nudo
argento. d'annunzio, ii-752: ha il gran torace azzurro come il glastro /
: ha il gran torace azzurro come il glastro / ma l'argento sul dorso gli
, 2-998: vedevo, dalla finestra, il cielo farsi d'un grigio strano,
argento puro. idem, ii-555: il pescatore era appena tornato e scaricava un cestino
ispida e tonda. beltramelli, iii-1049: il tempo le aveva dato [alla
[alla casa] le sue macchie e il suo color d'ombra fra il grigio
e il suo color d'ombra fra il grigio e l'argento vecchio. bontempelli,
saltò sull'erba, su quel cielo il corpo gocciolava argento. palazzeschi, 1-96
sono dei vecchi cadenti che non sopportano il peso della loro vita, e il vento
sopportano il peso della loro vita, e il vento non riesce più a far luccicare
riesce più a far luccicare d'argento il colle. sbarbaro, 1-13: la
poi fatto non s'era mai levato il cappello. ora scoprivo con infinita pietà l'
infinita pietà l'argento che le incorniciava il capo. fracchia, 564: e.
, vide rilucere un umido velò: il lieve sudor della pena, ch'ella
. alvaro, 2-196: avevamo risalito il poggio, e il paese ci si parò
: avevamo risalito il poggio, e il paese ci si parò davanti divenuto color
d'argento e a bruto tremò tutto il cuore. papini, 28-166: all'improvviso
caro, i-320: scosso un tratto il sacchetto della moneta,... abbracciò
.. abbracciò e baciò driante; il quale veggendo tanto argento, quanto non avrebbe
e da'regali, promette di dare il veleno. carducci, ii-16-215: venerdì,
, fatto una sua valigia, sopra il più mirabile cavallo che fosse in stalla
argenti rubati a pregio disfatto, rivendendogli il doppio: qualche volta e altra i calici
oro). -nozze d'argento: il venticinquesimo anniversario del matrimonio. pavese
mi porse un piccolo anellino d'oro, il quale era tutto imbrattato d'ariento vivo
sparsa, gettano l'argento vivo sopra, il quale tutto l'abbraccia e unisce seco
et ancora l'argento vivo, con il quale ancora loro s'aggirano per fermarlo
orsino, iii- 290: fugace come il foco il vivo argento, / dal nascer
iii- 290: fugace come il foco il vivo argento, / dal nascer al
... fuor che l'oro, il quale solo si ritrova descendente nell'argento
. (143): era un fiumicello il quale... cadeva giù per
minutamente sprizzasse. borgese, 4-281: il luccichio grigio- salino della petraia era vertiginoso
, 19-325: le eliche aravano tramescolando il fondo impastato e lo frangevano in argento
. sbarbaro, 1-89: la rete deposita il suo carico d'argento vivo. nella
. nella barca che approda nottetempo spio il bruno ammasso che palpita e traluce.
tirare in ballo, se potessero, tutto il genere umano. nievo, 137
inpressum corpori lineas nigras reddat ». per il n. 7, lat. argentum
di rame dorati. viani, 14-8: il bicchierino, sigillo di vetro, sul
. diodati [bibbia], 1-765: il capo di questa statua era d'oro
d'argilla. targioni tozzetti, 12-1-60: il secondo [strato]...
oramai, mentre ti veste / silenzioso il lume della luna, / siena che
pian piano appoggio sopra due mattoni / il nero testo di porosa argilla. d'annunzio
vimini, eran pienate di argilla che il vento e il sole avevan fatto screpolare qua
pienate di argilla che il vento e il sole avevan fatto screpolare qua e là
, 81: confrontai la pomice / e il diaspro, la sabbia e il sole
e il diaspro, la sabbia e il sole, il fango / e l'argilla
, la sabbia e il sole, il fango / e l'argilla divina. levi
decrepita argilla non ci resta che ricoprire il fondo d'una verità umana che nella vita
uguale carattere. pea, 6-175: il demonio è fatto della stessa argilla nostra
buona. cavalieri, i-295: essendo che il sale è una specie di terra che
terre argillose, si purifichi da quello, il quale resta nella terra. paoletti,
s'ordinano e fassene arginale, sopra il quale s'ordinano legni con istanghe,
arginaménto, sm. l'arginare, il chiudere con argini. viviani,
: è necessario arginare bene e forte il fiume sisto alla sinistra. viviani, 1-23
.. l'arginare potentemente a sinistra il fosso d'aiolo, per porre al coperto
: ciò però è vero qualunque volta il fiume, prima di essere stato arginato,
7-122: si vedono i poggi che arginano il corso dell'acqua. idem, 7-621
, che argina sì, e abbraccia il mediterraneo, a frenarlo. bocchelli, i-213
, 14-437: via guidiccioni, lunga quanto il muro dell'orto dei frati francescani che
1-47: i muriccioli di sabbia con cui il filo d'acqua s'argina maestosamente.
i... i seppe il fondo asciugarsi, / e pur quasi arginarsi
ombrone. guglielmini, 1-49: se il piano delle campagne è tanto alto,
, i-167: nulla giovando che si profondi il fondo de'canali, se questi non
suoi poderi. nievo, 17: il lembo orientale della provincia di venezia,
arginatura, sf. l'arginare, il chiudere con argini (l'alveo di
dal po al luogo donde si taglierà il reno dover fare arginatura alta e grossa
e grossa. perelli, i-217: il prolungamento della linea dal po, mediante
arginature di taglio e di porto viro, il fiume reale discende tra veli lontani delle
discende tra veli lontani delle nebbie a spengere il lungo travaglio della sua corsa.
già l'inimico argine, / né serra il corso dell'antico margine. leonardo,
l'argine. machiavelli, 517: perché il po era uscito de'suoi argini,
era uscito de'suoi argini, rendeva il passarvi non che difficile, impossibile.
d. bartoli, 34-148: dove ghiaccia il mare, incomincia da'lidi: dalle
d'interrarli e riempirli; uno si è il terreno ed il fango che vi portano
riempirli; uno si è il terreno ed il fango che vi portano tanti fiumi e
tanti fiumi e torrenti, l'altro è il mare tempestoso, il quale nel tempo
l'altro è il mare tempestoso, il quale nel tempo degli scirocchi vi spinge tanta
. meninni, iii-432: l'acqua risveglia il suon tra'gorghi ondosi / l'argine
. montanari, i-499: dopo che il fiume piave fu... condotto per
umana industria... frenò con argini il corso delle acque e lo diresse.
diresse. idem, iii-4-268: accampato il re sul ponte del basso ollio..
acqua per le sue bestie e per il prato? l'acqua è di tutti.
d'acqua. deledda, ii-887: il vento passava di sopra i grandi platani
grandi platani, e non la molestò finché il viale non si restrinse in una strada
s'era sfondato. pea, 7-610: il diluvio si scatenò improvviso, e la
cogli occhi desiosi la pianura, dove il rosso delle cave e il verde degli
pianura, dove il rosso delle cave e il verde degli argini traspariva da un fumo
di vapori. fracchia, 499: il fiume, sotto gli alti argini, scorreva
l'argine reggeva bene dappertutto, ma il fiume cresceva angosciosamente, sempre più giallo
sulle bocche delle chiaviche, che sono il punto più debole. c. e.
bastone di comando onde si sostiene [il padrone] lungo gli argini, cotto
la scarpa. alvaro, 9-333: il ruscello scorreva là sotto, tra una vegetazione
ti s'aprirà / sugli argini solenni ove il brusìo / del tempo più non affatica
12-282: me ne andai umiliato lungo il bisenzio, le cicale stridevano rauche nel
a cantare. rivede / lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati / che in
argini, che andava calmo e veloce sotto il ponte. -figur. segneri,
là, verso la piccola pineta, lungo il bell'argine della via ferrata. alvaro
dei campi. idem, 9-319: il suo lavoro era di percorrere tutto il
il suo lavoro era di percorrere tutto il giorno su e giù un tronco di linea
, 21-29: se fosse vero, che il peso di tutta la soprastante regione aerea
le vai, / di dolcissima gioia il sen mi passi. algarotti, 3-73
misurare la forza del proprio errore verso il figliolo senza potervi opporre un argine.
taceva; sulle labbra le si prolungava il sapore amaro di quelle lacrime e insieme
è alzato e fortificato un argine sopra il fiume dal lato d'entro. machiavelli,
poco d'argine e di riparo che il nimico faccia, rimane sicuro, e tu
gagliarde, che davano loro tempo, e il terreno tenace e attissimo a rizzare argini
o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo? 5.
toscani quella specie di sentiero rialzato, il quale, fuor di città, costeggia alcune
l'arginetto del solco, e si pareggi il terreno. idem, ii-179: si
-lat. volgar. arger -èris, per il lat. class, agger -iris
argiopodi, diffuso in italia: il maschio è assai piccolo, la
£pyupo? * argento ', attraverso il fr. argyrisme. argirite,
nuotano rapidamente nell'acqua col dorso verso il basso, affinché uno strato d'aria
, i-515: e narrò come degli argivi il primo re fu inaco, e de'
così seco parlava / stupido in vista il navigante argivo. gaudiosi, iii-459:
, viii-89: ei procedea, come fa il cieco; innanzi / tentando l'aura
io trovato! / debbe aver alto il lardo in su l'argnone. d'annunzio
ventraia cava / l'argnon focoso e il fegato possente. = voce d'ambito
[donne] guarderebbe né argo né il sole quando le sono di cattiva razza
a i più casti / verginei alberghi il guardo altrui portasti. bruno, 3-498:
onde non son più occupati a spendere il rimanente della lor vita ad intendere
moneti, 218: talpa si fa per il suo genio odioso / colui ch'è
ariosto, 14-107: con occhi d'argo il figlio di pipino / previde ove assalir
terra, avesse gli suoi solleciti predatori il mare? spolverini, xxx-1-139: i due
galliformi (argu- sianus argus), il maggiore della sottofamiglia dei fagiani: il
il maggiore della sottofamiglia dei fagiani: il maschio misura più di un metro di
tommaseo [s. v.]: il più non è argomentabile dal meno.
]: nelle dispute scolastiche c'era il primo, il secondo, il terzo argomentante
dispute scolastiche c'era il primo, il secondo, il terzo argomentante.
c'era il primo, il secondo, il terzo argomentante. argomentare (ant
dee., io-io (309): il dire che voi vi crediate a'costumi
idem, 12-24: ma, perché il re conosce e i suoi furori,
e i suoi furori, i celargli il parto al fin si riconsiglia: / ch'
voi che non la terra, ma il sole, sia nel centro delle conversioni
s'argomenta un bene certo, e il contrario è la diffidenza. alfieri, i-34
2-47: con una rapida occhiata, il parigino, e meglio ancora la parigina
, argomentano non solo la vostra età e il vostro sesso, come i volgari osservatori
all'ugual battaglione di bersaglieri che scortava il convoglio. imbriani, 2-8: nessuno
più felici si fanno gli effetti / quando il volere natura argomenta. 4
per via di ragionamento; ragionare; esporre il proprio pensiero con logica serrata; addurre
: certo assai vedrai sommerso / nel falso il creder tuo, se bene ascolti /
avverso. boccaccio, i-303: assai il tuo argomentare ci piacerebbe, se tu
d'altrui. savonarola, iii-373: il cognoscere in universali e il discorrere e
iii-373: il cognoscere in universali e il discorrere e argumentare apartiene solo allo intelletto.
b. cavalcanti, 2-524: adornisi il nostro argomentare ora con una, ora con
di argomentazioni. tasso, iii-257: il filosofar non consiste ne la sottigliezza de
e da le cose vere / distingue il falso. c. dati, i-391:
niente si fa sanza causa, dunque il male della pena non è sanza causa
la prima causa è dio. adunque il male della pena viene da dio. settembrini
(161): giannello, il quale appieno non aveva quella mattina il
il quale appieno non aveva quella mattina il suo disidèro ancor fornito quando il marito venne
mattina il suo disidèro ancor fornito quando il marito venne, veggendo che come volea
turbato e fiero / si spinge e scorre il piano, e cerchia il muro,
e scorre il piano, e cerchia il muro, / e d'entrar s'argomenta
industriarsi; darsi da fare per provvedere il necessario. dante, purg.,
, 292: pareva loro che dai nobili il governo dovesse cader in loro per naturale
argomenti in tale maniera: imprima menomi il cibo e 'l bere, e usi di
per via d'argomentazioni; che segue il metodo deduttivo. anonimo fiorentino
metafisica. talentoni, i-ii4- 37: il primo di questi [prologhi], ipotetico
piacerà che lo dica scolastico? buonarroti il giovane, 9-231: pon mente a
, discorrendo da una cosa nota secondo il senso o la raggione, procedono alla
alla notizia d'altra cosa ignota, il qual discorso è chiamato argumentazióne. segneri
animo dell'uditorio come sia e come il discorso lo debba disporre; il discorso
come il discorso lo debba disporre; il discorso stesso, quali le argomentazioni.
verisimili si possa provare e fare credere il detto o 'l fatto d'alcuna persona,
del vero formando argomenti, / riguarda il fine della vita tua / e con
nullo va cercando con argomenti se ci sia il mondo nuovo dopo che il colombo il
ci sia il mondo nuovo dopo che il colombo il ritrovò. idem, 2-253:
il mondo nuovo dopo che il colombo il ritrovò. idem, 2-253: pian piano
, si va scoprendo che sia falso il volgare argomento che tutte le cose non
ognuna delle parti non faceva che replicare il suo proprio argomento. idem, pr.
don abbondio stava a capo basso: il suo spirito si trovava tra quegli
messi in campo dalla signora per persuadere il marito ad avventurarsi colla carrozza due volte
bontà del suo avversario di accettare per buono il suo argomento. d'annunzio, iv-2-417
alla memoria gli argomenti danteschi a dimostrare il buon diritto della dominazione romana. bocchelli
., 10-4 (429): il non avere al presente parlato è non piccolo
rassicurato, sentendosi pur chiamare, fattosi il segno della santa croce, andò a lui
gregorio magno volgar.], 7-24: il pentimento di queste felicità è argomento di
a me pare un grande argomento d'innocenzia il suo richiedere il giudice. tasso,
grande argomento d'innocenzia il suo richiedere il giudice. tasso, ii-199: grande argumento
immobili a mezz'acqua è concludentissimo argomento, il composto della lor mole corporea agguagliar la
[deità] molti vollero che fossero il sole e la luna... e
d'avere la più leal donna ed il più fedel servidore che mai avesse alcun
. ariosto, 43-10: e ti dirò il principio e l'argu- mento / del
giorni dopo, passata l'ira e saputo il re che tutti i cristiani stavano sossopra
di diletto / e d'occulte paure, il mar sorgea / dinanzi all'uom.
uom. manzoni, 167: se [il giusto] cade, ne prende argomento
argomento, aveva trovato in quelle voci il naturale suo pascolo. b. croce,
: ella, che 'n essi mira aperto il core, / prende vedendo ciò novo
/ e su 'l lor fianco adopra il rio timore / di gelosia per ferza e
lui a cantare era per quel secolo il più interessante, il più elevato,
era per quel secolo il più interessante, il più elevato, il più profondamente religioso
più interessante, il più elevato, il più profondamente religioso, il più popolare
più elevato, il più profondamente religioso, il più popolare di quanti argomenti potessero venire
poi molte lettere di cui voi eravate il solo argomento. deledda, ii-52: parlava
parlava pochissimo di sua madre, mentre il mugnaio lo tirava sempre su quell'argomento
1-67: ho lasciato scorrere quasi tutto il tempo sfiorando appena l'argomento. palazzeschi
espressione. -entrare in argomento: affrontare il tema di una discussione; trattare il
il tema di una discussione; trattare il problema, le questioni fondamentali.
argomenti frivoli. svevo, 1-187: il primo capitolo quantunque saltasse a piè pari in
vera cura. idem, 1-55: il capitano stringeva gli assediati con ogni argomento
la cenere. arici, 184: il più fiero di quanti infestan morbi, /
sedare quella pericolosa esasperazione di animi; ma il rimedio era peggiore del male.
al marito ferri ed altri argomenti da rompere il muro della torre, e se ne
tesauro, 61: un avaro uomo dando il suo tesoro in serbo alla fraude;
tale argomento di dentati ferri; che il ladro cupidamente piegatosi per involarlo, e
dunque essere avvenuto, che, essendo il serviziale il più frequente di tutti i medicamenti
avvenuto, che, essendo il serviziale il più frequente di tutti i medicamenti,
sia rimaso a esso serviziale in particolare il nome di argomento. 12.
sofista essere disputatore borioso e malizioso: il quale con rin- volture di argumentuzzi,
con rin- volture di argumentuzzi, mostra il falso per il vero. -spreg
volture di argumentuzzi, mostra il falso per il vero. -spreg. argomentacelo.
sono quei primi argonauti che tentarono risalire il fiume amo. = voce dotta
ottopodi: con otto tentacoli): il maschio non si differenzia molto da un
, 499: non ne sia oltre dentro il petto l'argonave de l'avarizia,
. boccaccio, 1-100: subitamente il cuor ferito intese / il ben di
: subitamente il cuor ferito intese / il ben di quelle sì come provato, /
sue offese. savonarola, iii-464: il primo modo, quando gli uomini cavano
. segneri, iv-7: quello è il sapere arguir da'suoi giri il rivo,
quello è il sapere arguir da'suoi giri il rivo, e non sapere arguire dal
, e non sapere arguire dal rivo il fonte. baretti, i-237: ad onta
. leopardi, iii-445: io credo che il negozio sia ormai ineseguibile, e così
affatto immaginarie. baldini, 4-140: il resto dello stabile, per quel che si
del principe. varchi, 18-2-272: il combattere di notte quando altri non è veduto
di dire iperboliche... tolgono il credito a quello che si dice e arguiscono
. boccaccio, iv-50: con tutto il mio argomentare mai non mi potè dell'
intelligenza. d'annunzio, iv-1-99: il cane... ergeva verso di lei
cane... ergeva verso di lei il muso lungo e sottile come quel d'
/ di cui lo spigo tremolante e il mirto / segna il confine.
spigo tremolante e il mirto / segna il confine. = comp.
diviene egli ridicolo! idem, 39-v-196: il ridere ne'prati dissero i latini,
e grave. castiglione, 278: riuscì il motto argutissimo e risibile. idem,
e risibile. idem, 310: il quale [volto] quant'è più
che fosse ladro, non li parrebbe il tratto arguto. c. fioretti, 1-52
c. dati, 3-26: il duca francesco di guisa era garbatissimo, ed
magistrale de'letterati. pellico, 182: il mio dire era energico, grave
a proposito del questionare: se vuoi scoprire il forte o il debole d'un parlatore
: se vuoi scoprire il forte o il debole d'un parlatore, lascialo dire senza
ai piaceri! boine, ii-28: il nonno, certo, arguto vecchietto
celimi, 1-105 (244): veduto il ditto frate che non potette ottenere il
il ditto frate che non potette ottenere il corromperai: per via delle sue argutissime
.. con ragioni argute / mitigando il dolor che la tormenta, / le rannodano
; ardimentoso. giamboni, 7-90: il doge che colle schiere dell'oste dee
versi: « qui, d'atropos il colpo ricevuto, / giace di roma
guaiva a tuoni una levriera, e il capo / arguto distendea, l'occhio
erte. panzini, i-660: [il muratore] alza la faccia arguta. ojetti
, i-452: vedo davanti a me il professor lustig, padrone di casa e gran
16-42: e de le trombe udir fé il suono arguto. caro, 7-20:
marino, 7-30: canta tra questi il musico pennuto, / l'augel, che
: colpito allor da brivido / religioso il core, / fermerà il passo, e
/ religioso il core, / fermerà il passo, e attonito / udrà del
sibilar. manzoni, 22: or tace il plettro arguto, e ne'miei boschi
arguto canto. carducci, 354: il cigolar de'rami / sotto il peso ineguale
354: il cigolar de'rami / sotto il peso ineguale affaticati / e del gel
affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. pascoli, 62
, / canta sì dolce, che il spirto confonde. leopardi, ii-737:
vivono nella società. -pungente (il vento). maestro alberto, 59
regola avuta. beltramelli, i-36: [il languore] l'aveva stretta d'improvviso
: / -per mille volte tu sia il mal venuto! idem, 31-32: quando
mal venuto! idem, 31-32: quando il re carlo l'udirà sonare, /
assai fredda. leopardi, ii-730: il vino, il cibo ecc. dà
. leopardi, ii-730: il vino, il cibo ecc. dà talvolta una straordinaria
nel penetrare, nel vedere l'interno, il lontano, l'arguzia, nel disputare
grotteschi e selvaggi per ardimenti originali, il tumido per il sublime, le acutezze per
per ardimenti originali, il tumido per il sublime, le acutezze per arguzie. d'
, 5-123: de la tragedia sua stendono il tema, / la facezia e l'
: io avrei voluto aggravare giustamente sopra il tesauro, e dire che i concettimi e
: ècci ancora l'ari... il bianco ha due gambi, l'altro
è patria del virtudioso, com'è il mare de'pesci, e come tutta l'
terra, / dove mancando l'aria, il mare abbonda. leonardo, 2-581:
davanzali, 3-14: non è altro il vento che aria mossa. tasso, 1-73
l'aria sia grave, mentre avete il testo chiaro di aristotile che afferma,
primo luogo, che l'aria abbia il suo peso a cagione dei vapori ed esalazioni
terra e dall'acqua, e circondano tutto il nostro globo terracqueo. arici, 253
ingenerarsi / alternamente: uscir dall'aria il foco, / quella da questo;
del liquido spruzzato di lassù, contro il muro. jovine, 2-62: l'
con maravigliosa potenzia comportava la prova, il caldo, il freddo. sacchetti,
comportava la prova, il caldo, il freddo. sacchetti, 210-33: il
il freddo. sacchetti, 210-33: il tetto [del casolare] che era di
vaso / d'acqua, ch'essendo il ciel notturno e scarco / di nubi,
rovetti, iii-221: ride l'alba, il sol, gli augelli / lieti e
lieto giorno. tozzi, ii-527: il sole ci stava poco all'uscio della casa
g. m. cecchi, 1-2-419: il poterci [in firenze] / i
. 4. spazio libero verso il cielo (opposto alla terra);
'ntanto lagrimando sfogo / di dolorosa nebbia il cor condenso, / alor ch'i'miro
viso mi diparte. 6. il cielo. m. villani, 10-93
cima del cielo / con saette argentate il denso velo / feria de l'aria bruna
tutta l'aria imbruna, / torna azzurro il sereno. fanzini, i-557: alla
a lungo cercai tra quelle penne di trovare il segreto della sua ferocia [del falco
appoggiarsi alla finestra con la fronte contro il vetro, scostò la cortina e vedeva
91: volendosi illuminar l'aria tutta oltre il prospetto, vi andrebbe troppa spesa di
bene stare de'corpi umani, quanto il mutare molte arie successivamente. deledda,
tortora; ha sempre le febbri e il dottore ci ha mandate qui per l'aria
giaccia colui per lo cui verso / il meanio cantor non è più solo.
inverno. pavese, 4-181: mettemmo il naso nella porta dell'osteria. c'
dell'esplosivo ossilignite, e per ottenere il vuoto (per es., nelle lampadine
-aria infiammabile: l'idrogeno; anche il metano o altri idrocarburi gassosi naturali.
termico terrestre. 11. milit. il complesso delle forze aeree di una nazione
air inventato dai pittori impressionisti: indica il tono pittorico che si ottiene cercando di
né carico. linati, 8-45: il sole si corica laggiù alle colline be-
aria noi lo chiamiamo respirare, o fare il respiro... egli è dunque
respiro... egli è dunque il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o
egli è dunque il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o introduzione di lei
molto dissimile dall'introduzione del cibo dentro il medesimo. -non andare in un
meteorismi. pratolini, 9-830: il suo fiato era greve ora ch'egli le
bruciando un po'di zucchero o altro. il petrarca, poverino, rompeva l'aria
-all'aria o in aria: volto verso il cielo, in alto, all'insù
oppur d'altrui. negri, 2-795: il naso all'aria mi ricordava il detto
: il naso all'aria mi ricordava il detto popolare, udito mille volte dalla
, 120: chi sa se il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato
, con quattro bestemmie, / alto il naso nell'aria. / ci pensano
. / ci pensano tutti / aspettando il lavoro, come un gregge svogliato.
gregge svogliato. calvino, 3-46: il cozzo delle prime linee era dunque tutt'
naviga lento, pesante, diritto verso il sud. e. cecchi, 6-21:
righe di nebbia a mezz'aria sfumano il grigio della terra in riposo. fracchia,
, 4-72: * guardavo... il ferro incandescente oscurarsi a poco a poco
sull'incudine, dondolare a mezz'aria il ipartello che mersiade stringeva nel pugno,
nel pugno, come indeciso se riprendere il lavoro interrotto. pavese, 4-160:
non fiata vento, per leggermente che il faccia, che non ne lievi e porti
aria. baretti, ii-164: ecco il mio viaggio ito tutto per aria, ché
adoperato per tant'anni senza mai poter alzare il capò, e il pensare a tante
mai poter alzare il capò, e il pensare a tante mie probabili speranze andate tutte
speranze andate tutte in aria, e il trovarmi vecchio... è un pezzo
mia famiglia. -buttare per aria il cappello: in segno di entusiasmo,
lui le mani e buttato per aria il cappello. -buttare, mandare alvaria
dalla sua tristissima sorte, bisognava trovasse il verso di mandare all'aria ogni cosa.
, si alzò e mandò all'aria il pesantissimo tavolo. palazzeschi, 3-151: una
gli scrupoli dell'avvocato mandavano all'aria il ritmo sbrigativo con cui s'era buttato
brutta fine. panzini, ii-61: il primo a saltare in aria sarebbe lui.
in segno di gioia e per annunziare il loro prossimo arrivo i galantuomini impugnavano il
il loro prossimo arrivo i galantuomini impugnavano il fucile che avevano a tracolla e..
i due o tre colpi di rivoltella che il biondino aveva sparato in aria.
321): crede che in questo caso il miglior ripiego sia di far cambiar aria
me non consuona né che antonia prestasse il suo nome a cosa tanto in aria
, come troviamo nelle memorie, che il pane del lazzeretto fosse alterato con sostanze
. bertini, 7-76: s'accorga pertanto il mondo qual fede meriti quel che voi
indovinare. collodi, 399: [il re] capì per aria le ragioni che
, ad andarsene. -anche a indicare il desiderio di porre termine a una situazione
. bacchetti, 1-i-236: con me il lavoro ha da andar così. chi
vada: non lo trattengo io, il mondo è largo. pratolini, 9-865:
. petrarca, 122-13: vedrò mai il dì che pur quant'io vorrei /
pic- ciola grazia quella di quel pittore il quale fa bone arie alle sue figure
): con tanta venustà e grazia il tutto faceva, ch'ogni cosa, ogni
arte rappresentar che bastasse l'atteggiamento, il sembiante, l'aria dello stupore?
maggior coltura. idem, ii-439: [il linguaggio] poetico italiano...
, 2-887: la quiete spirituale e il sano nutrimento del collegio non valgono a rifarle
381: tutti hanno l'aria stanca, il passo grave e strascicato. malaparte,
cennini, 31: guarda di pigliar sempre il migliore [dei maestri] e quello
: l'affettazione di un linguaggio tra il diplomatico e il figurato, che talvolta prende
di un linguaggio tra il diplomatico e il figurato, che talvolta prende l'aria
quelle tue belle risa che mi rinfrescavano il cuore; tu ritroverai quelle tue arie
aria da professore! ojetti, i-19: il soffitto non poggia sui quattro muri,
, 1-50: le cose, per il loro colore, non mi avranno notato,
l'aria di venir fuori a salutare il buon papà, il sole. ojetti,
venir fuori a salutare il buon papà, il sole. ojetti, 1-402: il
il sole. ojetti, 1-402: il cielo pallido e gelido ha l'aria di
pallido e gelido ha l'aria di tener il broncio. paolieri, 2-185: filtrava
cagion della loro forma a pagnotta, che il sole cuoce. papini, 1-145:
2. non ebreo (secondo il significato assunto durante la campagna antiebraica condotta
séguito, e tra gli altri arrio, il cui errore tenne molti imperadori e altri
per profumi e oli, ovale, con il collo stretto e una sola ansa.
cioè secca. tasso, 8-3-82: disse il gran dio: « l'acqua,
faccia, le cavità della faccia; e il teschio ne traspariva, e da tutta
portamento. d'annunzio, iv-1-67: il ricordo d'un gesto, d'un
lieto. firenzuola, 567: per il quale discorso, voi potrete conoscere apertamente
certi uccellacci di questi cittadini intorno tutto il dì, che non mi piacciono;
e che si sia dat'aria d'essere il maggior letterato del mondo. collodi,
, mi davo arie da forestiero e il popolo veneziano me le concedeva. -darsi
. panzini, ii- * 459: il figlio della vedova potrebbe darsi meno arie
0. rucellai, 2-6-3-204: perché almeno il più che si poteva gli rendesse aria
volti, delle figure, atteggiamento con il quale le loro teste sono eseguite.
di quei versi, ma avea nel capo il suono di essi, ciò è l'
suono acerba e dura, / che il ballo esser parea de'spiritati. tommaseo-
aria che tu già conosci, ed il seguito di questo pezzo è diverso da quello
uditori chiamavano arie da sorbetto perché segnavano il momento d'andare in fondo al palco
tranquilli un gelato. 3. il componimento in versi che viene cantato su
su una data aria. buonarroti il giovane, 9-857: scherzano, saltano,
. b. doni, 2-100: sotto il qual nome [di madrigale] si
. note al malmantile, 630: il numero io, 13, 20 e 28
metallica del cielo. gobetti, ii-16: il rigorismo morale dello scrittore...
aridezza di cuore. gobetti, 1-192: il futurismo sarebbe stato dunque l'annuncio ebbro
crescenzi volgar., 7-1: e se il lor sito sarà tanto alto, che
vivo, / mio dio; / il mio verde squallore! 3.
. d. bartoli, 37-7: il considerarla [la religione di s.
canz., 149: or che sotto il leon più boglie il cielo, /
: or che sotto il leon più boglie il cielo, / aridi i fiumi e
e sterile. molza, ix-578: arido il sangue ed a le guance tolto,
con pentito core / veggio e non nego il vaneggiar mio stolto. caro, 15-i-128
campanella, i-1-128: sendo frangibile il rame per la sua porosità avvenutali dall'ar
morando, iii-231: rotto del verno antico il fosco velo / di nuova gioventù
incolti. arici, io: non maturo il frutto / dalle povere frondi arido
la pianta è secca, perduto il verde; arida, perduto ogni umore;
ogni umore; riarsa, quando il legno fu preso da gran calore; adusta
aride e desolate ne'cui seni occulti il mare piangeva senza tregua. panzini, ii-179
cardarelli, 1-113: in quell'arida terra il sole striscia / sulle pietre come un
un serpe. ungaretti, i-25: fuggì il branco solo delle palme / e la
». aveva la gola arida, il palato di cartasuga. montale, 1-122
molaparte, 4-74: faceva caldo, il riverbero del fiume mi accendeva la fronte
lo stelo: / sola, se ben il sole ha nel sembiante / serba filli
un pallore di morte: io mi sentiva il cuore arido come il legno. pascoli
io mi sentiva il cuore arido come il legno. pascoli, 877: parevano un
/ par che si disconvenga. buonarroti il giovane, 9-180: selve infeconde,
privazioni. cavalca, 16-1-97: aveva il corpo attenuato e arido per la molta
astinenza. marsilio ficino, 2-75: ove il caldo sopravanza molto, il corpo è
: ove il caldo sopravanza molto, il corpo è arido e piloso: ove abbonda
è arido e piloso: ove abbonda il freddo, è duro. d'annunzio,
ne'portici appresso alla piscina, significa il populo peccatore pieno d'ogni infirmità di
: e considerò l'attitudine di lei verso il giovine in quella notte, la taciturnità
via della persuasione e ha dovuto filosofare il possibile nella vita. 9. figur
, 102: ciascuno lauda e vitupera secondo il parer suo, sempre coprendo il vicio
secondo il parer suo, sempre coprendo il vicio co1 nome della propinqua virtù,
8-3-678: come è propio de l'acqua il freddo, e 'l caldo / del
/ e sì come al muggire è noto il tauro, /... così
sempre all'orlo delle vigne, dove il coltivo finisce e più nulla matura se
arieggiaménto, sm. l'arieggiare, il dare aria; aerazione.
pari a dio, polifémo, o il correttore / de'popoli driante, e chi
alle sopracciglia, lasciando arieggiare sotto esse il bianco azzurrognolo dell'occhio, avrebbero vinto
: un respiro che sembrava arieggiarle tutto il corpo dalla gola al pollice del piede scalzo
li attizzava con le dita morbide, riabbassava il capo sul libro. 2
per incarnato quella tinta meridionale che arieggia il croceo dell'aurora. panzini, ii-467:
. onofri, 21: arieggia, il tuo gesto ilare, / l'ombra dorata
; cercare di riprodurre gli atteggiamenti, il modo di essere di una persona,
l'artista originale arieggia ancor più sovente il fare de'grandi artisti, le cui
fresco luminoso. govoni, 2-234: il tuo ricordo in me è così arieggiato
. - anche al figur. buonarroti il giovane, 9-860: voglio urtarlo, e
/ veloce, e penso arietargli il petto. nomi, 5-34: e pigliata
l'ha potuto sbarrare [il masso]. manzoni, pr. sp
. salvini, 23-1-205: tra loro avvi il lione spaventoso, /..
corna. carducci, 527: egli [il mio cuore] è tenero e duro
puzzo incomportabile. montale, 2-86: il carro sonoro / di bassareo riporta folli mùgoli
circa ottanta stelle. nell'emisfero boreale il sole appare nella costellazione dell'ariete dal
dell'equatore celeste, con l'eclittica per il quale passa il sole nell'equinozio di
con l'eclittica per il quale passa il sole nell'equinozio di primavera. anticamente
. testi fiorentini, 191: quando il sole entra in aries, cioè a mezzo
è un altro. sta in ariete il sole da mezo marzo infino a mezo aprile
aprile, e in questo tempo tutto il mondo si rifà bello di fiondi, di
145: e quelli segni che partono il zodiaco per sesto, che son lontani sessanta
: è ragionevol dunque che, quando il mondo ebbe principio il sole fosse in ariete
che, quando il mondo ebbe principio il sole fosse in ariete. bruno,
gli gemini de la male familiaritade, il toro de la cura di cose basse,
/ dita ridendo noveri / quante volte il celeste / a visitare ariete / dopo
celeste / a visitare ariete / dopo il natal mio dì febo tornò? idem,
ma nel giocondo ariete / non venne il sole ancora. quasimodo, 4-15: oggi
tu amore stacchi / ai suoi colpi il vento d'inverno / dal tuo orecchio.
= lat. aries ariètis. il nome deriva dalla disposizione delle stelle,
un ariete. anticamente ebbe anche il nome di 'giove'. cfr. isidoro
foggiata a testa di ariete (donde il nome). era posta in azione a
e dura: / temon le porte il cozzo, e l'alte mura. idem
parete, / che fosso alcun non comportava il sito. grossi, 1-200: un
salì l'alto della breccia, ruppe il mezzo delle lance e degli spagnuoli.
tubatura. abitualmente si evita regolando opportunamente il tempo di apertura e chiusura della saracinesca
apertura e chiusura della saracinesca posta fra il termine della condotta e la turbina da
. -ariete idraulico: macchina che utilizza il colpo d'ariete, per fare risalire
lat. aries ariètis, dalla similitudine con il montone cozzante. cfr. isidoro,
'. l'etimologia popolare, per cui il nome deriva dalla forma (a testa
brevi e di carattere leggero. buonarroti il giovane, 9-220: 'n tonando un'arietta
più tarde. redi, 16-i-163: il mettere in musica ariette, o canzoni
che un intonarle, cioè dare loro il tuono nella prima stanza. marcello, 24
prima stanza. marcello, 24: ricercherà il poeta moderno, prima di compor l'
essi, e quei fabbri che battono il ferro e'paiano i ciclopi fabbricatori del fulmine
che per compiacere altrui è sovente costretto il poeta ad innestarvi, e che pure sono
, i-65: qui cosa abbiamo? il finale, l'arietta; / scioccherie,
dell'amore. verga, i-14: il pecoraio si mise a suonare certa arietta
metastasio, e dei suoi imitatori, il brano musicale su due strofe, alla
nel suo mare; poi gli ci mancava il maestrale e gli ci mancavan l'
, 19-488: « arilà » disse piano il conducente e col frustone frisò appena la
-ci). chim. che contiene il radicale arile. arillo, sm
esterno ai tegumenti normali, che avvolge il seme di alcune piante. =
manifesta in alcuni semi, dal micropilo verso il basso. è detto anche falso arillo
, sf. stor. in epoca feudale il censo (reale e personale) dovuto
di proprietà ereditaria e inalienabile, per il suo mantenimento. in origine gli arimanni
pane: ella è più spessa che il farro, e di maggiore spiga, e
dimensioni- (lunghezza massima 30 cm), il colore è azzurro verdastro sul dorso,
profondità della loro abituale dimora. si vede il mare talora per diverse miglia di seguito
aringhe, le spalle mal composte, il naso pieno di graffiature e di macchie.
montano, 75: nature morte dove il posto dei cammei e dei broccati era
(in un torneo). -correre il primo aringo: essere designato dal sorteggio
sorteggio a partire per primo; muovere il primo assalto contro l'avversario.
che, nel mezzo de l'arringo il destriere del conte d'universa cadde. m
aringo impingendo la lancia contra pari, sì il ferio. berni, 2-47 (i-50
: quivi rimase vincitore in campo / il forte oggieri, e l'arringo difende.
tasso, 6-28: inanzi allor spinse il destriero / e ne l'arringo voto entrò
, i-221: fu rinnovato in pisa il vecchio arringo del ponte, ma senza
. manzoni, 11: men rifulge il sol quando più avvampa, / e
del novellare, d'esser colei che corre il primo aringo. bembo, 1-117:
si ferir di bacio ardente. buonarroti il giovane, 9-599: pon mano,