senza vigore e senza coraggio, radenti il suolo. fisioterapìa (disus. fisicoterapìa
, l'idroterapia, la cinesiterapia, il massaggio, ecc.).
/ tenete l'occhio fiso, / mirate il doce viso, / di gesù nostro
beata parola aspettan, fiso / tenendo il guardo al prence a mensa assiso. carducci
di gentile aspetto. petrarca, 48-11: il sole abbaglia chi ben fiso 'l guarda
chiabrera, 93: quell'ardor che il cor gli strugge, / gli occhi accende
, / gli occhi accende e infiamma il viso, / del bel sen le brine
nel sole? pascoli, 39: tace il bambino, aspetta sino a sera,
novellino, 94 (153): il lupo si fece sotto e guardava fiso.
. rucellai, 93: non t'inganni il verde e bel ramarro, / ch'
erranti stelle ed ogni segno fiso / toglie il più bel dal vostro casto seno.
ornai la quercia ombreggia e rado / il cignal fruga, / terre pensose in
torvo aere greve. -profondo (il sonno). - anche con uso avverb
pur fizo, / dell'alma imaginai il suo diletto / e concedetti amore illei fermando
giunse nella sala, dove lo re il più del tempo facea residenza; e tro-
isaia profeta che gli è disopra, il quale, stando molto fiso ne'suoi
ritratto ad emular natura, / tutto il fior, tutto il bel d'un vago
natura, / tutto il fior, tutto il bel d'un vago viso / celatamente
/ altro dolce non ho, che il fuggitivo / fantasma, in sogno, dell'
non oda. serra, i-189: il buon dicitore ha trovato, insieme con la
intensa attenzione a un oggetto determinato (il pensiero, il sentimento); vigile,
un oggetto determinato (il pensiero, il sentimento); vigile, sollecito.
: alla morte ogni giorno / tenete il pensier fiso, / e voi non morirete
stazione di b. non era breve. il capitano jung la percorse...
: fiso in tua mente ti rimanga il giorno / che 'l deponesti, e
sebben tu ti scosti, / manda spesso il pensiero a quella cava. manzoni,
persona d'uomini idioti, per servare il costume, ma che nessuno imiterà, salvo
costume, ma che nessuno imiterà, salvo il bisogno di un egual caso ».
famiglia di celenterati idrozoi, che comprende il genere fisofora. = voce
-nell'arte del disegno e della pittura, il renfisoidromètra (fisoidrometrìa), sm.
senza vela sono le barchette in generale, il sandolo, la pescaressa, la fisolara
, la pescaressa, la fisolara, il battello, la piatta, i porti da
, che, per gran fortuna che il mar abbia, vanno a due a due
nome popolare di uccelìi acquatici, quali il colimbo, il tuffetto, lo smergo
uccelìi acquatici, quali il colimbo, il tuffetto, lo smergo, il gabbiano
, il tuffetto, lo smergo, il gabbiano. guglielmotti, 705: usato
c. e. gadda, 2-94: il caos, mesi e mesi, generò l'
generò l'organismo: « fabbrica per il fissaggio dell'azoto atmosferico in sali fertilizzanti
2. fotogr. trattamento chimico mediante il quale, dopo lo sviluppo della negativa
effetti della luce. - anche: il bagno, a base di iposolfito di
cadde e, immobile, guardava fissamente il suo assassino coi dolci occhi, sorridendo
immobilità della terra, concludentissima dimostrazione è il vedere come stamani non saranno a desinar
fissamente si persuadeva, com'anche tutto il consiglio di spagna, che i mali di
pallavicino, i-327: non aveva forse il nunzio ragione di rallegrarsi che gian- federigo
amori egli [l'amor proprio] è il più antico;...
di fisso. fissaménto, sm. il fissare; il rendere fermo, stabile
fissaménto, sm. il fissare; il rendere fermo, stabile, immobile.
di quel fissamento dei significati che è il sospiro di molte anime candide, riesce
un bagno di iposolfito sodico per sciogliere il sale d'argento che non sentì l'azione
alcun movimento. galileo, 4-2-113: il solido ab non tocchi il vaso, ma
, 4-2-113: il solido ab non tocchi il vaso, ma stia, come s'
, 7-v-160: si può credere originato il nome di cardinalis 'dal verbo cardinare '
ne l'ansia de l'attesa, il pulsar rapido delle nostre vene.
della flanella asciutta, promovendo questa operazione il moto de'liquidi interni e impedendo il
il moto de'liquidi interni e impedendo il loro fissamento. fissante (part
, dove, vieppiù temperandosi e colando per il pilloro agl'intestini già fatte calde,
pilloro agl'intestini già fatte calde, esercitavano il suo lodevole uffizio e la loro benigna
fuor di natura, o per indicare il numero dei fiori. fissare (ant
monti, x-3-402: di'che l'asta il franco marte / ancor fissa al suol
serao, i-133: finendola di pettinare, il parrucchiere le aveva fissato fra i neri
brillanti. cicognani, 2-122: si fissa il monocolo all'occhio destro. bocchelli,
pelo / amor e morte han fixo il suo stendardo. salvini, 39iii- 222
/ mi manchi? -un chiodo, il saggio gli rispose, / la ruota per
raddoppia la vita. ti fissa sopra il fucile? te la toglie. nondimeno,
/ tu fra le fitte tenebre veder sapesti il sole. / tu fissasti alle scene
i cittadini nella patria è di aumentare il ben essere relativo di ciascheduno. jahier
dove avevano le possessioni, e vi fissarono il loro domicilio. casti, ii-u-93:
7- 116: come puoi comprendere il mio matrimonio verrà celebrato a roma dove
p. verri, i-251: quando il vaiuolo principalmente fissa la sua sede nel
. milizia, iii-122: fecero insieme il viaggio di germania e si fissarono in italia
pea, 7-84: dice che tutto il mondo è paese e che quando si dovesse
, 6-1-42: non ha molto giovato né il ridurre il suo modo di vivere ad
non ha molto giovato né il ridurre il suo modo di vivere ad un più parco
più regolato,... né il lungo uso del sugo di cicoria, né
indispensabile nella esposizione, essendo necessario intuire il fatto che si narra non già fuggevolmente
folto della conversazione, mettendo a nudo il muscolo d'un argomento, fissandolo in
in un paradosso o in una definizione tra il bonario e il corrosivo. -schizzare
in una definizione tra il bonario e il corrosivo. -schizzare, abbozzare.
milizia, ii-2: l'abbozzo è il primo lavoro d'un'opera già determinata
un'ombra. 4. provocare il passaggio di un corpo da uno stato
è riuscito difficile, come agli alchimisti il fissare il mercurio. d. bartoli,
difficile, come agli alchimisti il fissare il mercurio. d. bartoli, 40-i-150
. bartoli, 40-i-150: si distillano il cervello intorno al mercurio del volgo,
stinga, non si cancelli o alteri, il che si ottiene per mezzo di qualche
fissare facea: / il sol rifugge di fissarvi l'occhio, /
occhio, / e volge altrove spaventato il cocchio. manzoni, pr. sp.
1 (9): poi alzava il viso, e, girati oziosamente gli occhi
di greco io non conosceva altro che il puro alfabeto, e non arrivava neppure ai
terrore. pascoli, 344: il frate udì, fissando i milioni / d'
, fissando i milioni / d'astri, il vagito d'un agnello sperso / là
; / le mani ti cercai, sopra il cucito, / e te le strinsi
strinsi lungamente. govoni, 3-3: fissando il vuoto senza batter ciglia, / lancio
, / lancio al fuggente lido umano / il manoscritto dentro la bottiglia. pavese,
. pascoli, 78: racconta [il vecchio] al sole (i buoi fu-
facciata bianca d'una casina che fissava il sole, e il sole non riusciva
una casina che fissava il sole, e il sole non riusciva ad abbagliarla. bacchelli
non vide più che le fiamme e il chiarore, molesto come erano molesti nella
un tempo. bontempelli, 8-22: il suo sguardo... vide, certamente
.. vide, certamente vide, il mondo circostante, la valle il monte il
vide, il mondo circostante, la valle il monte il verde dei prati e degli
il mondo circostante, la valle il monte il verde dei prati e degli alberi l'
. 7. figur. rivolgere il pensiero a un oggetto -fissare la carne
un oggetto -fissare la carne: darle il fermo con la bollitura determinato; concentrarvi l'
genovese. baldi, zione (il viso, la faccia). - anche
cor e la mente / innalzò il volto. 0. rucellai, 2-2-12:
: mossa da fissando in esse il pensiero senza distraimento veruno? la
milizia, iii-74: lo spettatore scorre il suo sguardo con filiastro, né
. i-948: l'attendere e il riflettere non è altro che il fissare
attendere e il riflettere non è altro che il fissare bruno, 3-585: giove
fissati gli turbidi la mente o il pensiero, il fermarlo. occhi
la mente o il pensiero, il fermarlo. occhi al volto:
139: negli eventi futuri io fisso il guardo; / che nulla giova il rallentar
fisso il guardo; / che nulla giova il rallentar la corda, / verità
impresquando l'arco di già scoccato ha il dardo. monti, x-3-219: sione)
o nella memoria (una percezione, il terribil suo sguardo di paura / la bianca
mani, per darci a coglierne in eterno il buono o mal frutto.
e non altrimenti, dover poterne corre il desiato frutto. -consumazione di una
-consumazione di una relazione amorosa; il piacere che vi è connesso.
un suo amante prima a sentir d'amore il frutto condotta che i fiori avesse conosciuti
/ deh! perché del gioir sì brieve il tempo? bandello, 1-7 (i-100
maledetta fortuna mi toglie di poter raccogliere il frutto dell'amore che io conosco certo
, 7-193: veggendogli d'amor rapire il frutto / seno a seno congiunti e
e scabro. -frutti d'imeneo: il matrimonio e le gioie che esso porta
sospir loquaci / rinfacciargli, tacendo, il proprio danno. io. dir.
che s'impoverisce va scemando di frutto il denaro. g. gozzi, 1-14:
foscolo, xv-511: mi contenterei di pagare il frutto anche del io per 100.
einaudi, 1-311: si decidono a correre il rischio garantendosi, gli avventurieri, con
fatica a scrivere, avete anche goduto il frutto di questo capitale. foscolo,
mi resta per dare a mia madre il frutto de'capitali ch'ella da tanti anni
bisogna farle coll'intenzione di ripigliarci sopra il frutto e l'usura. -dir
di dio quanto quel frutto / che fa il cor dei monaci sì folle. cavalca
ricogliono. luigi mocenigo, lii-10-29: il presente pontefice ha riaperta la strada ai
iv nel 1561 concesse a filippo ii il sussidio sopra li frutti delle metropolitane cattedrali
. 11. locuz. -amare il fiore e non il frutto; volere
. locuz. -amare il fiore e non il frutto; volere frutti e non fiori'
: per indicare rispettivamente l'amore e il disprezzo verso ciò che ha effettivo valore
errore / ch'oggi non s'ama il frutto ma sì il fiore. tasso
oggi non s'ama il frutto ma sì il fiore. tasso, i-133: il
il fiore. tasso, i-133: il duca mi ha fatto molti favori: ma
eccitati a conoscere e riconoscere con frutto il beneficio ricevuto. luini, xxiii-153: alle
per conoscere con frutto gli uomini e il mondo. d'azeglio, 1-116: nell'
ii-32: mi era grato / qui il rezzo d'un leggiadro arbor da frutto
trinci, 1-294: si pratichi poi tutto il contrario ne'rami da frutto, lasciando
loro saranno inutili. boccaccio, iii-4-77: il mio adoperare è sanza frutto. panigarola
. sarpi, vi-1-32: conoscendo che il replicare più oltre era senza frutto, si
corniolo] fa solamente frutto ella, e il maschio è sterile, e non fa
5. caterina de'ricci, 283: il seme, bene che buono, non
a cento. targioni tozzetti, 12-1-114: il terreno della fattoria tempo fa rendeva pochisimo
facilmente comprendere quanto poco frutto abbia fatto il figliuol vostro in padova. baldinucci,
a voi per far buon frutto / è il dispensare il vostro a'poveretti.
per far buon frutto / è il dispensare il vostro a'poveretti. -fare
9: pensate che frutto gli può fare il medicarsi, stando con codesta afflizione al
un'attività a suo favore e con il suo concorso. bibbia volgar.
/ ch'io le ponessi in grazia il duca mio. c. campana, iii-122
scuola di grammatica, non vi ebbe mai il capo, e per conseguenza non vi
le stagioni. cardarelli, 3-39: il rito conviviale suggella ogni lavoro fatto in
giunto alla maturità (una persona, il suo ingegno, ecc.).
dovila, 315: aveva spedito in germania il signore di clerevant a maturare i frutti
, iii-929: lo stipendio glielo serbava il padrone, che lo metteva a frutto.
considerano così fatte mancanze, come se il signore nel suo giudizio avesse solo da
, / e non fa più di lodi il traffichino. bacchetti, 1-i-401: la
1-i-401: la ragazza, l'aveva il capitale, e d'altro che di
a infame guadagno: lei lo aveva il capitale! -rendere frutto a qualcuno
prematuramente, prima di avere prodotto il frutto (una pianta). s
, / per mille ingrati un sol ristora il tutto. sarpi, vi-7-199: non
frutto. fogazzaro, 5-201: anche il letto grande fu sfatto e frugato senza frutto
.. che difficile mi sarà ora il trar da voi quel frutto ch'io desidero
potrà cavarsi frutto. -volere il frutto maturo: volere le cose già
: dico che questi tai voglion maturo / il frutto, e non in erba.
cattaneo, iii-4-91: invitammo anche [il governo] a inviare in ogni distretto
= deriv. da frutto con il suff. chim. -osio, che indica
fructuosi arbori. soderini, iii-209: taglisi il legno per la terza parte che si
a rinvergar ne la vicina / pianta maschile il fruttuoso seme. targioni tozzetti, 12-9-130
ranza, i-205: mandati per tutto il mondo a spargere il seme della dottrina
mandati per tutto il mondo a spargere il seme della dottrina evangelica, si attennero a
, 8-194: distrugge e disfa [il cinghiale]... / poi senza
e fruttuose gregge. lastri, 1-5-68: il bestiame grosso, stato introdotto in qualche
egli [cristo] è quel frutto, il qual tu ci donasti, / che
salsa tagliata, son di parere che il medicamento sia per esser più efficace e
, 1-231: morirò con la certezza che il mio sangue sarà fruttuoso di bene al
aprico colle, i con gran dolcezza il petto a sé riceve. 6
., 6-376: uno porto marino, il quale per addietro era stato a quelli
, che nobilissime chiese non vedessero mai il suo vescovo, per esser occupato o in
nenciale, 1-144: io t'ho scambuiato il colombaio / e fruzzicato al buco dell'
ftala [concarbonico] (acido organico il cui etere etilico dà per riduzione lo baiacene
dà per riduzione lo baiacene) con il suff. chim. -ene, che indica
; normalmente con questo termine si intende il nitrile dell'acido ftalico.
lo schisto siliceo, secondo hauy, il * kieselschiefer 'dei tedeschi. =
uomo animali che mangiano il corpo. vallisneri, i-346: gl'inghiottiti
c. e. gadda, 7-328: il povero giacomino soffriva di ftiriasi. anch'
la maggior parte de'moderni semplicisti, che il fu sia la valeriana maggiore. idem
: vogliono che la valeriana minore sia il vero e legitimo fu di dioscoride.
fermò; gli era forse venuto in mente il bastone del fu don alessandro. pirandello
caro mio... io sono il fu mattia pascal ». 2.
. pavese, n-i-105: la tenga come il documento umano di un suo fu-scolaro e
è verosimile che la forma italiana interpreti il fr. feu (sec. xii-xiii)
sec. xii-xiii) * che ha compiuto il proprio destino '(dal lat.
di liniamenti operiendo extra per omni modo il fabricato. = voce dotta, lat
.. i veleni ond'è fucata, il minio / che le insanguina l'unghie
eburneo collo, le marmoree spalle ed il petto alabastrino, d'onesto vermiglio colore con
: funzioni automorfe, che, per il loro carattere di periodicità, si presentano
archibuso. monti, ii-107: si voleva il simultaneo arresto di parecchi individui, ma
altra, la quale sarebbe di fucilare il primo che movesse tumulto su questo punto
. d'azeglio, 2-352: è [il ramorino] sotto consiglio di guerra;
capi della rivolta. pratolini 6-7: il marito glielo avevano fucilato i partigiani.
, evviva che conchiudono in fucilai contro il suo palazzo. rovani, ii-463: sebbene
bastare dopo una fatica di dodici ore sotto il solleone e co'piedi nell'acqua marcia
leggendo le vostre stampite, vi sorprende il rombo della fucilata di gibellina, il bagliore
sorprende il rombo della fucilata di gibellina, il bagliore dell'incendi di calvaturo, il
il bagliore dell'incendi di calvaturo, il rantolo del bruciato vivo di bitonto?
nella notte si udirono delle fucilate verso il rotolo, e lungo tutta la spianata,
. cassola, 6-11: a un tratto il silenzio della campagna fu rotto da una
, « andare a far foglie per il letame ai boschi d'isacco ». vi
-sostant. imbriani, 2-101: il colpo di grazia che si spara nell'orecchio
agonia. bocchelli, 1-i-22: agitando il cappello piumato sulla salma del fucilato in
de sanctis, 7-341: carlo alberto era il traditore del ventuno, il fucilatore del
alberto era il traditore del ventuno, il fucilatore del 1832, come allora lo chiamavano
: « carogna! », e dentro il fiume scaricarono l'arma.
fucilare. fucilazióne, sf. il fucilare. -in partic.: esecuzione
persone di riguardo. manzoni, 1073: il gio vane duca
una banda di esecutori rivoluzionari. consolidandosi il governo proletario finite le fucilazioni sommarie e
s'accendea, com'esca / sotto il focile. libro di sydrac, 171:
fuoco escie poi. boccaccio, viii-3-166: il fucile è uno strumento d'acciaio a
stoppposi, che vi s'attacca dentro il fuoco dalle faville della pietra focaia battuta
la dura selce / spesso ripercotendo, il seme ardente / de la fiamma ne trasse
piedi sonnacchioso e piglia / l'esca, il fucil, la pietra e 11 zolfanello
e si eccitano le scintille per accendere il fuoco. d. sestini, 62:
li dispose sul focolare, trasse dalle tasche il focile, e suscitò un bel fuoco
: pesantissimi colpi ed infiniti / mena il buon febo, e ben mille fucili /
dell'animo. petrarca, 185-6: il tacito focile / d'amor tragge indi un
/ ove per consumarme amor nasconde / il foco e l'esca, e 'l
14-76: subito va in parte / dove il suo seggio la discordia tenga: /
tenga: / dille che l'esca e il fucil seco prenda, / e nel
, / e nel campo de'mori il foco accenda. varchi, v-832 (
del fare la rissa e d'accender il fuoco dell'ira. tasso, 13-i-319:
qual focil meraviglioso, amore, / il mio bel foco hai desto, / e
, / e di qual selce tratto il vivo ardore? bracciolini, 1-17-28: la
grave, / per diffonderlo poi batte il fucile, / e il zolfo suo,
poi batte il fucile, / e il zolfo suo, ch'apparecchiato ell'ave,
apparecchiato ell'ave, / subito apprende il nuovo ardor sottile. buonarroti il giovane
subito apprende il nuovo ardor sottile. buonarroti il giovane, i-55: oh quanto,
per questo fuoco celestiale, purché il focil della penitenza percuota fortemente la selce
quando egli beccò su l'esca e il focile. della porta, 1-313: or
porta, 1-313: or sì, che il focile arde ed il martello lavora.
sì, che il focile arde ed il martello lavora. 2. balist
cellini, 1-99 (233): abassai il fucile in sul mio archibuso: voltomi
fucile fosse da contrapporre, di cui il duca federico achille di virtemberga ne fa
o a fucile. magalotti, 20-284: il fucile di esso [archibugio],
. campitoli delle milizie toscane, 14: il capitano d'infanteria possa...
essenziali: la canna, la cassa, il calcio, il meccanismo di sparo.
canna, la cassa, il calcio, il meccanismo di sparo. -in partic.
: a seconda che si carichi introducendo il proiettile dalla bocca della canna o dalla
parte armata di fucile invece di moschetti, il che in tempo di pace serve al
: ogni fantaccino impara egualmente a maneggiare il remo che il fucile. c. gozzi
impara egualmente a maneggiare il remo che il fucile. c. gozzi, i-60:
e della bandiera. mazzini, 3-240: il fucile di calibro deve appuntarsi, a
cappelletti fulminanti. idem, 1-142: il fucile ad ago prussiano, emendato dal
principale è l'arme di getto, il fucile, codest'arme più potente di quante
si susseguono automaticamente e a raffica finché il tiratore preme sul grilletto. bocchelli,
. correvano le strade col triciclo e il furgoncino. sinisgalli, 8-46: vide un
: vide un paracadutista tedesco risalire lentamente il tritone deserto, col fucile mitragliatore nelle
or alti or bassi, / vedrà il vigil custode a se d'intorno. pananti
e vile: / mentre fuggi che il diavolo ti porta, / ecco arriva una
in cui due canne, saldate contro il nastrino, sono incastrate in una sola
e 'l tuo fucil di certi / colpi il silenzio ad or ad or feria /
tre canne. buzzati, 3-34: il suo fucile da caccia famoso, fabbricato
canna un apparecchio ottico che, avvicinando il bersaglio alla vista, favorisce un tiro di
al capo opposto a un galleggiante; il pesce, colpito, trascina nella fuga
pesce, colpito, trascina nella fuga il galleggiante e può venire catturato facilmente.
per tre notti sulla piazza è andato il ballo, e si sentivano le macchine,
fìbula. beccaria, i-79: vi vuole il fulmine per abbattere un feroce leone,
fucile. de sanctis, 7-403: il movimento è fallito, vergognosamente fallito,
si udì un colpo di fucile, ed il cavallo di sinistra cadde imbrogliandosi nei fornimenti
imbrogliandosi nei fornimenti. montale, 1-50: il cuore che ogni moto tiene a vile
a fare per molto o per poco il suo servizio di stocco o di daga
fucilata. cattaneo, iii-4-82: il rintuono di due batterie vicine e il
il rintuono di due batterie vicine e il grandinare dei fucili si udivano soli in quella
fucili. idem, 7-i-175: dove il braccio termina con la palma della mano presso
: voglio che tu cominci a ritrarre il primo osso dello stinco della gamba,
stinco della gamba, qual si chiama il fucile maggiore... di poi aggiugnerai
a quello l'altro fucile minore, il quale si è un osso che è
tranno due ossi chiamati i focili, il minor de'quali sta nella parte superiore del
sta nella parte superiore del braccio e il maggiore nell'inferiore. salvini, ix-13:
: fucile a fòlaghe, sciaguattando nello specchio il pointer, focile... appresso
e del braccio, di cui vi è il maggiore e il minore. vien 7.
, di cui vi è il maggiore e il minore. vien 7. vezzegg. fucilino
. vezzegg. fucilino. detto tibia il maggior della gamba ed il minore fibula.
detto tibia il maggior della gamba ed il minore fibula. il tommaseo
maggior della gamba ed il minore fibula. il tommaseo [s. v
focile maggiore del braccio è chiamato ulna ed il minore pea, 5-159: si
latta per gioco da giormente temono il confronto della perfezione: dico il
giormente temono il confronto della perfezione: dico il ragazzi. « fucile
anni, e si diverte a farne scattare il grilletto. d. bartoli,
di solito tartarughe marine, cioè il femore e tutti quanti i fucili del colle
di filippo suo padre, ma ancora tutte il canto. d'annunzio, v-1-757: m'
pisacane, iii-149: l'italia trionferà quando il conta fucilièra, sf.
. -caricare (o ricaricare) il fucile: introdurvi tommaseo [s.
per l'esperienza fatta su lo zio, il quale -quantunque prete -era terribilmente focoso:
compagnie dalla mano sinistra, nel caricare il fucile. moravia, ii-23: di
di fucilieri e di balestrieri, sotto il capitan pietro de dentro la baracca,
de dentro la baracca, ritta contro il banco, sullo sfondo barba.
, apri -gettare, buttare il fucile: arrendersi, disertare. vano
si sciupa la roba, o butta il fucile, nell'idea di fare un totalmente
truppe da sbarco im -imbracciare il fucile: appoggiarlo alla spalla barcate su navi
-fuciliere esperto: quello che appartiene alla il coraggio e la paura, se lanciarsi a
luogo dove si arro ciava il fucile con la dimestichezza del soldato.
e si lavora, sia -mettere il fucile in spalla o sulla spalla a
per mezzo di magli e di presse, il qualcuno: obbligarlo al servizio militare
le mani un uomo giovine -portare il fucile: compiere il servizio miche stava
giovine -portare il fucile: compiere il servizio miche stava con un amiamolo che
2-14: fuor del letto nel portar il fucile, pensa d'arrolarsi volontario. cantar
/ ridurmi, -pulire o ripulire il fucile: eseguire con ape tutto il
il fucile: eseguire con ape tutto il giorno pesta e dalli. f. negri
varii metalli. beccaria, i-506: il vedere su i dorsi ruvidi olio
è di profilo, assorto; sta ripulendo il le nere fucine,..
manzoni, 309: dagli -puntare il fucile: dirigerlo verso il beratrii muscosi
-puntare il fucile: dirigerlo verso il beratrii muscosi, dai fori cadenti,
/ alvaro, 12-140: bandi puntò il fucile alla feritoia, un volgo disperso repente
quell'atto si ricordò delle esercitazioni del tiro il buio e il fragor della fucina, /
ricordò delle esercitazioni del tiro il buio e il fragor della fucina, / e mi piace
agire per gioco, e nello stesso tempra il ferro; / la polverosa sua faccia ferina
. d'annunzio, v-3- -scaricare il fucile: sparare tutti i colpi; 222
dall'arma tutte le cartucce. non rugge il fuoco; perché gli arnesi, gli ordegni
al modo in cui può colpire la lepre il cacciatore il quale, ella fu
in cui può colpire la lepre il cacciatore il quale, ella fu colpita da
entrato nel bosco, scarichi a caso il suo fucile. a fitti
pisacane, iv-115: il numero delle fucine deve esserne tale da
, 26-199: lampeggia una nuvola e il tuono, che ne rimbomba, avvisa che
la più terribile delle sue armi, il fulmine. monti, x-3-151: dove
e i fulmini roventi? / dove il tuon? dove il turbo? e la
roventi? / dove il tuon? dove il turbo? e la divina / ira
, bronte e arge, che forgiavano il tuono e le folgori per zeus.
... tiene i luoghi ove nacque il padre mio. poliziano, st.
, 1-104: nello estremo, se stesso il divin fabro / formò felice di sì
a la fucina in mongibello / fabbrica tuoni il demonio vulcano. caro, 8-643:
de'ciclopi ignudi / a la fucina il rozo stuol travaglia. pindemonte, 8-363
travaglia. pindemonte, 8-363: repente il sole, che la colpa vide,
arcobugio prendi. aretino, 9-10: il ferro tratto della fucina si vede sfavillare.
cintola del magnano, questi arroventa sul fuoco il ferro, che poi lavora sull'incudine
da fucina. soffici, v-2-184: il fabbro... stava tirando con una
la catena di un mantice per attivare il fuoco della fucina. -con significato
gli ferri, ch'erano quasi arrugginiti, il pose nella fucina. oddi, xxi-ii-285
sotterra questa forma vicino alla fucina dove il bronzo si fonde e puntella sì che il
il bronzo si fonde e puntella sì che il bronzo non la sforzi. a.
. a. neri, 1-187: mostro il modo di cavare tutti i colori da
incendio, conoscono quanto sia mal fatto il peccar ne la vita. battista, vi4-
. boccaccio, vii-182: rotto è il martello, rott'è quella 'ncugge / che
un quadro grande, di figure quanto il vivo, d'una venere con le
. bartoli, 9-292- 73: essendo il cuore la fucina del calor naturale, per
fucina del calor naturale, per cui il sangue adunato nelle mammelle si ricuoce e si
tasso, x-29: sent'ella farsi il còr nuova fucina, / e crescervi
stigliani, 2-51: fatto è quasi il mio petto / una viva fucina, /
di desiri. pallavicino, 7-214: il raffrenar la gola, fra gli altri massimi
contro alla virtù due gagliardissimi nemici, il tatto co'suoi ardori, la fantasia co'
. serdonati, 10-191: pare che il prencipe della celebre milizia aiutasse con presente
dietro, / fucina ove fa tarme il gran rubello: / ov'è il mal
tarme il gran rubello: / ov'è il mal di diamante e il ben di
/ ov'è il mal di diamante e il ben di vetro; / laberinto d'
al sommo bene avverse, / di nuovo il tempri in immortai fucina. alfieri,
». cantoni, 638: il fuoco sacro, non mai spento, dava
1043: ecco... / il martellar d'una fucina immensa, / e
martellar d'una fucina immensa, / e il rugginoso anelito, e il singhiozzo /
/ e il rugginoso anelito, e il singhiozzo / del sangue, e il chiaro
e il singhiozzo / del sangue, e il chiaro alto latino squillo. / libertà
ed una focinola del diavolo da attizzare il fuoco suo. bibbia volgar., iv-
vato da terra, nel quale si rifonde il ferraccio. = deriv. da
fucinare, tr. lavorare a caldo il ferro e altri metalli; foggiare
dossi, 507: fa'che il governo comperi all'estero un cartoccio di
. e. gadda, 7-61: sbozza il fucinato d'un pignone. 2.
quali, lascia perciò, il « fucinatore », delle pinne. c
ligula corta e inadatta ad assorbire il nettare, con la conseguente inetti
tudine a produrre la cera e il miele; in ogni alveare si
, i quali non l'aiutano e consumano il mele. lorenzo de'medici, i-229
medici, i-229: altra [ape] il vii fuco spigne, / che invan l'
non volare a'fiori, e non raccorre il mele? algarotti, 2-516: suol
ferve e l'odorato timo / spira il liquido mel, lunge animosa / da'
frutto / l'inerte fuco riparando, il fora / non visto, e l'oleoso
lunghe noie / del giorno s'ode che il ronzar de'fuchi. moretti, 84
i-102: bisognerebbe che voi non foste come il fuco, che non fa mèle e
guisa di fuco tra l'api, il regno teneva. salvini, 13-133:
senza oprar mangiando lograno / delle pecchie il travaglio. soffici, iii-547: si aggiravano
. leopardi, 3-28: s'impedisca il sopravvenire di nuovi fuchi, si vadano
periodici popolari, ii-653: anziché guadagnare il pane coll'onorato sudore della fronte, arrideva
fronte, arrideva [ai cenciosi] il mestiere di chiedere, di limosinare..
, alcune delle quali, per il notevole contenuto di iodio e di
mattioli [dioscoride], 573: il fuco marino è di più spezie
altro lunghetto e rosseggiante, ed il terzo, che nasce in candia, bianco
soderini, iii-650: farà allegri gli ulivi il dar loro al piede i gambi
del fuco marino. salvini, 21-n7: il rosseggiante fuco ancor vi getta /
che a uscirne poi mai non trovasse il buco. vallisneri, iii-406: cavavano
cavavano anticamente le donne da detta pianta il colore con cui le gote tignevansi;
cui le gote tignevansi; d'onde tirò il nome di fuco tutta quella materia con
con cui ora alcune donne s'imbellettano il viso. d'annunzio, i-478: le
di lontano. idem, 1-686: il suo pallore colorì di fuchi / preziosi.
con fuco e simulazione, voluto difendere il moto della terra. f. f.
stesso, l'amico del vero, il bello e casto parlatore, l'odiator de'
del gruppo dei carotenoidi, che forma il pigmento giallo-bruno delle alghe brune.
= da fucsia l, per il colore. fucsiammina, sf.
mordenzatura con tannino e tartaro, il cotone. -fucsina acida: si
fumante; tinge in rosso la seta e il cotone. tommaseo [s.
che si prepara dall'anilina e che trae il suo nome dal colore che ha
: 'fuettare ',... il flettersi eccessivo della lama agitata per aria
rigoroso e uomo di dovere era stato il padre, quanto riuscì licenzioso e divagato
padre, quanto riuscì licenzioso e divagato il figlio. il generale non aveva trascurato correzioni
riuscì licenzioso e divagato il figlio. il generale non aveva trascurato correzioni, a
camicia, che sbuzzava fuori di tra il vuoto del gilet e dei pantaloni, onestamente
fufu, quattro chioccate di mano sotto il palazzo, e se il giorno dopo gli
mano sotto il palazzo, e se il giorno dopo gli picchia un povero all'
un povero all'uscio, gli s'aizza il cane per tutta elemosina. cagna,
si rifaceva da nulla: era giallo come il fuffù e tra- luceva come lo spermaceto
(ant. fugga), sf. il fuggire; partenza improvvisa e precipitosa,
mannaia o laccio / con pronta fuga il capo reo sottrasse. a.
; accusatore di me stesso, denudai il collo alla vostra mannaia ultrice. arici
arici, i-40: lei più non vide il tardo espero o il sole / lentar
più non vide il tardo espero o il sole / lentar l'insana e disperata fuga
fermarsi per dare un'occhiata e cogliere il momento opportuno alla fuga. svevo, 5-27
cervo, nel cui fianco è rimaso il ferro di chi lo ferì, affretta il
il ferro di chi lo ferì, affretta il suo fine. redi, 16-vi-187:
viaggio compiuto dalla sacra famiglia per sottrarre il messia alla persecuzione di erode. -anche
, 9-330: varcato lo stretto per il ponte si ritirarono con veloce fuga a'
la fuga / che la pugna, il pugnar grato si rende. foscolo, 1-52
si rende. foscolo, 1-52: il campo / me per or non vedrà.
que'numi suoi / che alla fuga il sospingono, tra poco / lo irriteranno alla
provò: la gloria / maggior dopo il periglio, / la fuga e la vittoria
e la vittoria, / la reggia e il triste esiglio. carducci, 999:
triste esiglio. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone / dietro
fughe e le carceri hanno spopolato ormai il paese. testi, i-289: ei con
fuga felice / di vestigia infedeli imprime il lido. casti, ii-1-72: tutto per
, ii-1-72: tutto per ordin raccontògli il vero, / della lor fuga la cagion
la cagion gli espose, / e il sesso di zelmira, il suo pensiero /
/ e il sesso di zelmira, il suo pensiero / di sposarsi con lei
dove la sua vita sarebbe trascorsa secondo il suo cuore. pea, 11-125:
. verri, i-115: solo mi spiace il dolore che la tua assenza reca al
. moravia, 12-199: sebbene avessi il cuore lacerato la convinsi a restare, a
262: cento volte e cento / il gran dio de'pastor stupido il vide
cento / il gran dio de'pastor stupido il vide / de la damma e del
. negri, 94: ritrovano i lapponi il modo per attrappar il velocissimo rangifero silvestre
ritrovano i lapponi il modo per attrappar il velocissimo rangifero silvestre, nell'atto stesso della
che vince la fuga de'lampi ed eccede il volo de'venti. milizia, iii-41
come lampo, troppo lento sarìa forse il pennello. dossi, 300: si
, 5-120: immenso e terribilmente vuoto il cielo dell'esistenza, per cui passano
fondo di noi. moravia, ii-116: il cielo se ne andava tutto verso ponente
ove fermarsi. prati, 1-54: il fragoroso / suonar d'un cocchio; e
vi-336: già non m'assale disperato il duolo, / ma della fuga di sì
amendue gli oriuoli servirono al re dentro il suo palagio; perocché a quel da torre
[la terra], più giorni lacrimosa il volto / e '1 seno
regio trono. cicognani, 9-55: il babbo aveva tenuto la bocca sopra la
tale dolcezza. lubrano, 2-10: il moto misura le fughe del tempo,
moto misura le fughe del tempo, il tempo segna le mutazioni del moto. frisi
idea. d'annunzio, i-363: reclinando il capo, non altro sentii che l'
sentii che l'interna / vacuità fra il rombo della tua fuga, o
respinge l'errore, la volontà reprime il vizio, il cuore si distacca dagli affetti
, la volontà reprime il vizio, il cuore si distacca dagli affetti terreni;
quando con l'odio e abolizione si giunta il timore, succede la fuga de la
l'umiltà non era / vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era
mare - / e mi pareva d'essere il casanova nei piombi. e. cecchi
/ da questa fragil salma / fe'divorzio il mio spirto! ed in qual guisa
ei s'awolse, / felice fuga il tolse! / o come allor divisa /
varie parti, riproducendo e intrecciando alternamente il tema o frammenti di esso, sembrano
e fugge e rapida diletta. buonarroti il giovane, i-494: noi veg- giamo
/ di rosignoli. savinio, 10-161: il linguaggio segreto della musica, la sua
linea dell'orizzonte; punto di fuga: il punto della retta di fuga sul quale
varcano i ponti snelli con fughe d'archi il fiume. pascoli, 984: egli
. pascoli, 984: egli avanzava per il luogo sacro, / tra un'infinita
: la fuga delle gambe orchestrava tutto il suo corpo in un ritmo gioioso.
periodo di inflazione molto avanzata, quando il pubblico, persa ogni fiducia nella stabilità
stabilità della moneta, tende a investire il denaro in sempre nuovi acquisti, per lo
pervertimento dell'istinto di conservazione, per il quale la persona si allontana dal luogo
a fianco finché non soltanto gli toglieva il pallone ma addirittura ne rovesciava la traiettoria
(fuga risolutiva) a raggiungere isolatamente il traguardo. 16. locuz. -
lett. it., ii-48: il medio evo ne'suoi diversi aspetti è in
rifatto laico. landolfi. 7-43: il fantasma, vistosi preso di mira, s'
era isforzato e sminuiva di ogni ora il suo esercito. gosellino, 266
, beffare (romagna). -dare il piede alla fuga, volgere il dorso in
-dare il piede alla fuga, volgere il dorso in fuga: fuggire precipitosamente,
i membri vostri? / date in fuga il calcagno; e anch'ei sia sano
, / or frene- ralla di vergogna il morso; / poiché per non mostrar le
livid'onte / non oserà volgere in fuga il dorso. -di fuga: frettolosamente
, approssimatamente. marino, i-270: il libretto delle sue rime mi pervenne in
amministrazioni avranno presentato colla superiore an- nuenza il proposto progetto. foscolo, xvi-180: mi
, aveva tutto l'andare e tutto il fare, tutta la forma del padre cristoforo
padre cristoforo. rovani, ii-iii: il quale padre, lo diremo così di fuga
e dilucidazioni ad altro tempo, era il conte achille s. carducci, ii-7-26:
tanto di cuore valzania, e anche il saladini, che ho conosciuto così un
tenne dietro zitto zitto e non chiese il perché. -in fuga: fuggendo;
menta. leopardi, 9-36: preme [il rivo] in fuga l'odorate spiagge
cielo. barilli, 2-113: tutto il terreno... è coperto di tracce
alla fuga. saba, 537: il treno / in fuga volge nella corsa folle
di vittorio presero la fuga trascinando seco il compagno. -cercare un diversivo,
, 3-97: tentò la fuga [il velivolo], volando basso e diritto,
77: sopra l'orlo del mare il passo ha fitto / l'ebreo fugace
in moglie, / e a me solo il dovei, però ch'io vile /
bracciolini, 1-2-55: fia nelle tue braccia il tuo fugace / dopo lungo cercar da
maggior, quant'è più caro / il sapor dolce a chi gustò l'amaro.
xxx-5-59: s'adira, e d'ira il freddo sangue acceso, / arresta entro
tosto tosto l'anima fugace, / lasciato il corpo, se n'andrà sotterra.
caro, 1-509: leggera e sciolta, il dorso affaticando / del fugace destrier,
l'allodoletta la passera accompagna, / il fanello fugace il pigro tordo. spolverini,
passera accompagna, / il fanello fugace il pigro tordo. spolverini, xxx-1-143:
pigro tordo. spolverini, xxx-1-143: il fugace / rapido beccaccin dal lungo rostro.
rostro. monti, x-3-245: indi il cervo ramoso ed il leggiero / daino
, x-3-245: indi il cervo ramoso ed il leggiero / daino fugace, e mille
: spedito, scattante, affrettato (il passo, la corsa); svelto,
la corsa); svelto, celere (il piede, l'ala).
al suon de'miei sospiri / fermar il piè fugace. tasso, 7-85:
fugace. tasso, 7-85: minaccia il del con l'arme e poi s'asconde
. verri, i-153: da te rivolge il piè fugace / quell'ingrato garzon che
piè fugace su le intatte nevi / il passaggio dei monti. d'annunzio, v-2-811
-agile (la danza); vorticoso (il volo). firenzuola, 429:
arte etnisca... sapeva cavare il valore figurativo anche dai fugaci moti d'
nostri lidi. / or ora io stessa il vidi / verso 1 legni fugaci /
la magia. -rapido (il corso di un fiume). bembo
trascorse mi rammenta. -impetuoso (il vento). g. b.
). g. b. strozzi il vecchio, ix-430: so ben di tua
. marino, 3-8: l'olmo, il pino, l'abete, il faggio
olmo, il pino, l'abete, il faggio e l'orno, /.
e si dissolve, / e seco il porta aura fugace e vento.
cibi fugaci, è vera favola; / il tantalo son io tra i beni altrui
3. che trascorre velocemente (il tempo, una epoca, una stagione
, sempiterna. g. b. strozzi il vecchio, ix- 413: bronzi
orsino, iii-290: fugace come in foco il vivo argento, / dal nascer al
d'un mattin d'aprile / puro è il sorriso de le belle, quando /
l'età fugace chiudere s'affretta / il nono lustro. d'annunzio, iii-2-191:
messi che non tornano / perché recare vollero il messaggio / così lungi che, a
d'un giorno / fugace, trapassarono il confino / d'eternità e senza riconoscerlo /
, e un fugace rossore le rischiarò il viso. boine, ii-82: pensò
luci belle / da quel balen fugace il cor si svelle. d'annunzio, v-3-712
fugacissimo negli occhi sbarrati e vitrei. e il delirio la trascina alla morte. palazzeschi
sguardo fugace alle due donne che eseguivano il loro esame senza incertezze. fracchia,
una volta almeno / rimirar non fugace il suo bel volto. -agitato,
sì benigno giogo / rotto abbia o sciolto il vostro amor fugace. b. tasso
e sì fugace, / così lungo il dolore e sì mortale; / che l'
di aspetto vaghissime, ma fugaci come il momento che le ha create. fogazzaro,
a chieder acqua, or ch'è mietuto il grano, / per il granturco:
ch'è mietuto il grano, / per il granturco: e nel pregar sommesso /
e indegna, / ch'a mercé prende il nodrimento e 'l cibo, / fra
d'esequie onor fugace / non abbia il mio morir, né 'l cener mio /
, iii-196: de la tua guancia il don fugace / tosto svanisce, e più
la beltà fugace / ti membra, e il giorno dell'eterna pace. cattaneo,
troppo ligia alla parola, esprime troppo il senso letterale della frase fugace, dimenticando
senso letterale della frase fugace, dimenticando il sentimento ch'è nel cuore di chi parla
annunzio, v-3-98: come nell'orchestra il motivo passa per le famiglie degli strumenti
trasformandosi, così mi pareva udir passare il mio tema fugace nell'infinita sinfonia dei
l'immenso mare accoglie, in quante il dio / cangiar vedrai; fugace arbore,
creatura fugace. carrieri, 4-63: il mio corpo mi porta via / e
pisacane, iii-182: il comitato sorgeva per sostituirsi a quel trono
del mondo non potevano interrompere che fugacemente il corso delle mie preoccupazioni. 2
premessa: si trattava anzitutto di porre il freno a una secolare discesa.
non m'inganno, non vuole dinotare il petrarca in questo sonetto che la fugacità
in cui la storia si muove è il senso per la realtà, e in questo
per la realtà, e in questo sono il sentimento della fugacità dell'esistenza nel tempo
sogni. serra, i-206: poi il nulla torna a esser corpo, sostanza
labile come le cose che appaiono fra il vetro e l'ombra, ferme fin
tanto più da questa pressione quanto più il suo comportamento termodinamico si differenzia da quello
feste che si celebravano nell'antica roma il 24 febbraio in memoria della cacciata dei
, / e ti diè nome d'azio il buon romano. tasso, 8-13:
scagliavano... con le baionette contro il nemico, « a ferro freddo »
cecco d'ascoli, 74: fuga [il sole] ciò che non può'lor
stesso, che si dava a credere il dio marte: e questi sono quelli che
: e questi sono quelli che fanno il colpo, lo confondono, lo spaventano,
in corruccio. faldella, 3-112: il padre la fugò, rimandandola a dormire con
. c. bini, 1-75: il grido della madre che fuga il leone e
1-75: il grido della madre che fuga il leone e gli cava il figlio di
che fuga il leone e gli cava il figlio di bocca. viani, 19-391:
di uccelli rapaci. baldini, 3-124: il suo passo ecco che desta e fuga
luna] fuga le nubi sì che luce il mondo, / per qual chiarezza l'
. achillini, 50: chi incanta il tempo con croce de oliva / per fuggar
, 2-21: fugar suole / brine il foco, ombre il lume e nubi
fugar suole / brine il foco, ombre il lume e nubi il sole. moniglia
foco, ombre il lume e nubi il sole. moniglia, 1-1-136: da sì
fulgide facelle / d'ogni orror fugato il velo, / teco un dì sul tosco
più belle. monti, 1-631: fugato il sole dalla notte, ei diersi /
angeliche ondeggianti nell'azzurro infinito, a richiudere il cielo, sopravvenne... la
le cime. linati, 30-67: il giorno ha ormai conquistato la vecchia chiesa
reggaci sul fianco lasso, / fugando il gelido senile orror, / presso a quell'
violenze, le duecento persone che componevano il « mondo » non si stancavano d'
spalle. 5. impedire o interrompere il sonno. marino, vii-489: fugando
queste nubi e quelle, / [il sole] per le spiagge spargea lucide,
rose. soffici, iv-167: il sonno era stato fugato da codeste fantasticherie.
. bilenchi, 192: non continuò il discorso sembrandogli di fugare ogni speranza.
maestria / ed a la tigra lascia il mal doglioso. zito, iii-381: s'
fugò da brando acceso, / fatto esule il primo uom dal paradiso, / e
paradiso, / e s'addossò delle miserie il peso, / qui di giunger gli
, / qui di giunger gli avesse il fato arriso, / ciò che perduto avea
ricevuti. tausilio, 77: ecco il turco fugato, africa presa. tasso,
lega fugata e disordinata avea lasciato libero il campo a'nemici. nomi, 4-58:
, 4-58: così deciderà chi sia il più forte / il numer degli estinti e
deciderà chi sia il più forte / il numer degli estinti e de'fugati.
: c'era in quegli anni per il mondo un vero e proprio personale errante della
. fuggito. abati, 120: il fisico applica alle volte ad un membro
note della sinfonia di benedetto marcello, il cui movimento fugato rivelava sùbito il carattere
, il cui movimento fugato rivelava sùbito il carattere del grande stile. -per simil
pote- stati de'demoni fugatori gli è il luogo dato. b. davanzali,
ora temete di venire alle mani. buonarroti il giovane, 9-452: vagatori notturni,
nebbie, fantasmi). buonarroti il giovane, 9-488: giurò pel sole,
, n-145: andava infine procedendo [il nostro cuore] verso la sua unica
una fiera. piovene, 5-39°: il direttore del museo... ha sorpreso
denti mordevano l'acqua, come fa il veltro quando per lunga cacciagione ha corso il
il veltro quando per lunga cacciagione ha corso il fuggente animale. alamanni, 7-ii-66:
allora a freno sciolto, / e misto il vincitor va tra'fuggenti. salvini,
, e impaurito, / perseo di danae il volo distendea. alfieri, 1-909:
al grido, accorre in folla / il popol già. manzoni, 310: sopra
fuggente navilio. leonardo, 2-414: quando il sol s'innalza e caccia le nebbie
fuggenti. verga, i-13: io lascio il mio corpo su quella poltroncina..
dietro la fuggente nave: / argo, il suo cane: ma non già l'
: ma non già l'udiva / tuffato il cuore d'odisseo nel sonno. fracchia
nel sonno. fracchia, 805: rivedeva il biliardo, ed era come se le
dal boccafomo, irradiarono ad ogni palata il loro alito fuggente, nella fuggente notte
, ove un natio ruscello / possa il fuggente piè drizzar intorno, / come il
il fuggente piè drizzar intorno, / come il bisogno vuol, per ogni calle.
ogni calle. alfieri, 52: qui il pratello, che pare opra di maga
i fuggenti vani / de le colonne adorano il divino i sole i cedri, li
, x-3-276: fosco di là profondasi / il suol fuggente ai lumi; / e
in piedi sul sedile, e guardava attraverso il vetro del finestrino la campagna fuggente.
capigliatura). aleardi, vi-565: il fuggente crin dei serafini / che dal
e le fuggenti trecce, / e il fluttuar degli scomposti veli / ei divorava!
solo un attimo (la luce, il calore); istantaneo. foscolo,
gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'ultimo sospiro /
fuggenti tenebre / appare, e il suo viaggio / orna col lume dell'eterno
. arici, i-84: vide [il navigante]... /..
spesso / irradiava e di terror pingea / il fuggente baleno. leopardi, 33-17:
che dianzi gli fu duce, / saluta il carrettier dalla sua via. carducci,
l'arte resta. cicognani, 6-205: il malato non moveva membro né lamento;
non moveva membro né lamento; quando il dottore gli s'era accostato, egli
bocca. 4. sfuggente (il modo di guardare, l'occhio stesso
fiamma). pirandello, 7-1020: il nuovo arrivato lo seguì ansioso, guardingo
sanctis, iii-250: nerina e silvia sodo il tipo più accentuato delle donne sparenti.
col terzo oggetto, ch'era presente: il tratto di muro che rimane a indicare
falso acuti strali, ed ora / il ver fuggente afferro, or delle cose /
bocchelli, 4-91: io, fece il nostro cercando di chiappar per le falde qualcuna
in piano, con la loro torre, il loro portico, il loro campanile,
la loro torre, il loro portico, il loro campanile, raccolgono un poco quella
dietro di sé un solco, per il quale si mettono le anime che vogliono
che 'l figliuolo d'agenor ebbe cercato il mondo..., fuggevole schifa la
. per estens. malsicuro, insidioso (il terreno). manzoni, 3:
orma vacillante, e prono / tra il sozzo fimo e il sacro sangue ei giacque
prono / tra il sozzo fimo e il sacro sangue ei giacque. / ma non
avea tutto infiammato, nel lontano, il fuggevole dosso de'tifati si raccoglieva in
-depresso, inclinato all'indietro, sfuggente (il volto, la fronte).
d'annunzio, iii-2-147: altri hanno il ceffo bestiale, il collo grasso,
iii-2-147: altri hanno il ceffo bestiale, il collo grasso, le mascelle enormi;
seno d'un'altra giovane lieto trascorre il fuggevole tempo, né di te si cura
si cura. bembo, 1-32: il sole già verso il vespro s'inchina e
, 1-32: il sole già verso il vespro s'inchina e a noi forse non
ruota di cocchio che giri, paragona il corso di nostra fuggevol vita. rovani,
la fuggevole / vita ristora, / che il dolor proroga, / che amor ne
ne incora. pascoli, 813: dopo il fuggevole giorno / deu'unicò piccolo sole
accenderà l'anima / in tanto che il giorno dirupa? cardarelli, 1-93:
, 1-93: precipitoso e lieve / il tempo ci raggiunse. / di fuggevoli
com'è fuggevol cosa in cuor giovanetto il dolore! de sanctis, ii-19: fedra
la gran fiera d'ogni agitazione, il teatro d'ogni passione tumultuaria e fuggevole
aveva poi fatto non s'era mai levato il cappello. alvaro, 12-95: non
d'annunzio, v-3-732: stamani ricompare il delegato, l'uomo ambiguo dalla bocca
si disegnano, / e amore e il pallido viso fuggevoli / tra il nero
amore e il pallido viso fuggevoli / tra il nero velo arridono. fogazzaro, 5-117
nero velo arridono. fogazzaro, 5-117: il vino è appunto quel giusto, virtuoso
virtuoso amarone che l'aroma annuncia e il signor giacomo lo sorseggia nel desiderio che non
cigni candidissimi. bontempelli, 8-63: il sole batteva nel tremolio dell'acqua e
noi più fuggevole che 'l cuore, il quale tante volte da noi si parte
, a cui dio ha dato in mano il governo degli uomini, acciocché alla vera
di romanzo che poi tennero e tengono il campo, cadendo e sparendo via via,
fatto elemento principale di vita quello ch'è il più piacevole ma il più fuggevole dei
quello ch'è il più piacevole ma il più fuggevole dei pregi: la novità.
, 17-60: a testa alta, impennato il corpo sul carosello / dondolavi, vorticavi
i-605: se questa gravità, che è il carattere generale della letteratura romana, divenne
italiani, fu ad altri difesa contro il vano, il caduco, il fuggevole,
ad altri difesa contro il vano, il caduco, il fuggevole, diede il buon
contro il vano, il caduco, il fuggevole, diede il buon gusto,
, il caduco, il fuggevole, diede il buon gusto, preparò l'immortalità.
* bellezze naturali ', giustificano anche il luogo inferiore che ad esse si assegna
e saputo e avuto campo di paragonare il tempo all'eterno e riappariscon portando,
d'amor cerca e si lagna: / il suo fuggevolìo tra pianta e pianta /
, in ritmo, batte / fuggevolmente il musco montanino. slataper, 2-50:
, rapidamente. pascoli, i-5: il giovane in vero di rado e fuggevolmente
di tristezze e di pene aggravassero fuggevolmente il suo volto ignaro. manzini, 8-138:
volto ignaro. manzini, 8-138: fra il loro monotono andirivieni, s'inserivano fuggevolmente
andirivieni, s'inserivano fuggevolmente, per il breve tratto compreso fra un isolato e
fra un isolato e l'altro, rasentando il muro, rari, frettolosi passanti.
, iii-25-188: intrawederla fuggevolmente, percepire il suono della sua voce, incontrarla per caso
). dossi, 509: segnare il profilo, anche fuggevolmente, di tutti
delle botteghe. alvaro, 9-188: il figlio avanzava con la sua forza nuova
1-565: di gioia / mi balza il cor dell'impugnarti, o brando,
/ che, se a fuggiasca gente il tergo sdegni / ferir, di sangue or
sp., 16 (278): il nostro fuggitivo aveva fatte forse dodici miglia
[ediz. 1827 (278): il nostro fuggiasco aveva fatte forse dodici miglia
fuggiasco. barilli, 2-132: passando il fazzoletto sul vetro appannato del finestrino guardavo
tra lochi inabitati ermi e selvaggi, il giorno dopo, sul mezzo giorno, la
iv-132: fanno [i tiepidi] come il cane che va drieto a l'odore
cavalli fuggiaschi. -per antonomasia. il ghibellino fuggiasco: dante. foscolo
174: tu prima, firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al
occhi sporgenti. -impetuoso (il vento). foscolo, gr.
occhio). baldini, 3-19: il gigante gli s'era rivolto con la faccia
dai raggi fuggiaschi. -oscurato (il sole, un astro). ojetti
, 6-43: voglio che almeno dentro il funebre covo della mia memoria / rimanga un
veduta del mondo, per paura di perder il merito. 4. incostante, volubile
in questo nostro atto verso cesare, il solo, noi siamo i tre unici liberi
d. bartoli, 22-116: ebbe il male avveduto padre di stanislao ad oltraggio
che detesta la fatica, che evita il lavoro; pigro, fannullone.
intendervi tra voi soli, udite un po'il cristianello fuggifatica! marnioni, 9-107:
, tumulto. pesci, ii-1-440: il tumulto e il fuggi fuggi si sparsero
pesci, ii-1-440: il tumulto e il fuggi fuggi si sparsero in un baleno
tranquillamente per la sua strada, sotto il baldacchino,... accadde un parapiglia
generale. palazzeschi, 4-94: quando dopo il fuggi fuggi del trasbordo si furono sistemate
colazione fuggi fuggi e continuò in fretta il viaggio. 3. locuz.
per questo tragetto / a fuggi fuggi il contadin m'ha detto, / ho
insane, / la testa esercitante, avente il cuore / orrido, gorgicida, fuggi-letti
). fuggiménto, sm. il fuggire; fuga, allonta
2. in senso attivo: il cacciare, il mettere in fuga;
. in senso attivo: il cacciare, il mettere in fuga; espulsione. -
3-306: se detta bacchetta penderà inverso il fuggimento dell'acqua, correrà il fiume più
inverso il fuggimento dell'acqua, correrà il fiume più di sopra che di sotto
: l'uomo dee raccogliere e ritenere il fuggimento del tempo. 5.
genere e superiori nel grado a quelle il fuggimento delle quali è la sua essenza.
caduta la sorella mia, che ha perduto il senno ed è furiosa come le bestie
logge, nelle sale,... il fuggimento delle prospettive e mille suoi adornamenti
di pittura lo scortare e lo sfuggire. il borghini parla del fuggimento delle prospettive.
sé le fiamme accese, / che prende il figlio, e fugge, e non
morelli, 394: e fortificorono il populo e corsono al palagio del signore
temuti e nominati, / che come il grido tra la turba fia, / e'
fuggite, e senza indugio / tagliate il fune e v'allargate in mare. serdonati
suo, dicesse: dormi meco. il quale, lasciato il vestimento nelle sue mani
dormi meco. il quale, lasciato il vestimento nelle sue mani, si fugge
. seneca volgar., 2-43: il capitano non induce i suoi cavalieri alla
tesoro. pananti, ii-223: bisognerebbe che il gran scellerato non sperasse fuggire al braccio
. giusti, ii-5: mi fa paura il fresco eccessivo della sera, dal quale
peste. montano, 331: ora è il tempo che una gente freddolosa, fuggendo
fugge. forteguerri, 1-71: e il cervo cominciò tosto a fuggire, /
/ donna, da gli occhi mie'il tuo fugire / non mi faria la mente
s. degli arienti, 266: seguendo il fugire, arrivò nella via de sancta
/ -avvezzi la mano. / -eserciti il piede. alfieri, 1-301: appien dispersi
ali al fuggire. alvaro, 9-331: il ballo è un vecchissimo rito..
... esso è niente altro che il saltare antico, l'antico fuggire,
4-84: abbiendo paura dario che, rotto il ponte del fiume istro, non fosse
aspetto, / morì fuggendo e disfiorando il giglio. g. villani, 7-9:
. forteguerri, 9-109: regina, il nostro campo / egli è disfatto;
razzo o lampo, / in verso il mare e pe'sentier più corti.
, iii-1-511: bastardo, / oggi è il tuo giorno; / non t'è
gieno, / anzi sparivon come fa il baleno. p. f. giambullari,
d'annunzio, iii-1-13: appena udì il suono della prima domanda ch'ella gli rivolse
. brancoli, 3-171: quando insomma il diavolo mise le coma per tutto,.
: i conigli si prendon così: il cacciator facendo suono e strepito, gli fa
rustico, vi-180 (42-1): tutto il giorno intorno vo fuggendo, / credendomi
, o fratei mio, gemendo / il fior de'tuoi gentili anni caduto. tecchi
anni caduto. tecchi, 3-11: il vecchio magistrato... era fuggito di
-di animali. boccaccio, iii-1-38: il cinghiar c'ha sentiti / nel bosco
alfieri, i-iio: correndo dietro il cavallo che accennava di voler fuggire pel
redini. moravia, ix-60: con il candeliere in mano esaminai il letto: alla
ix-60: con il candeliere in mano esaminai il letto: alla luce della fiammella vidi
, ii-64: fuggirà di sora / il fosco re, se di fingallo il braccio
/ il fosco re, se di fingallo il braccio / rassomiglia al cuor. monti
, i-752: lo rese celebre [il monastero] per esserne fuggita, e
dal papa. alvaro, ii-164: il povero bracciante fugge nell'emigrazione. moravia,
e venne a giano, / perché il figliuol noi prendesse a le reti.
dee., 5-10 (91): il che la donna udendo, e vedendo
delle cose sue più care, attraversò il frutteto e se ne fuggì per la piccola
5. allontanarsi di corsa; affrettare il passo, svignarsela. francesco da
si accorga; né fugga, s'ella il vede, im- mantanente, ma,
. 6. disertare, abbandonare furtivamente il proprio reparto o il posto di combattimento
, abbandonare furtivamente il proprio reparto o il posto di combattimento. - anche con
al fortunato augusto / ne'marittimi rischi il suo fedele. dovila, 495:
. lippi, 4-27: uno, che il soldato a far s'è messo,
quello sventato, fuggitosi per non portar il fucile, pensa d'arrolarsi volontario.
. buzzati, 1-60: mentre veniva il buio, si impadroniva nuovamente di drogo
buio, si impadroniva nuovamente di drogo il desiderio di fuggire... ora doveva
1 * 3-167: so, seguendo il mio foco ovunque e'fugge, /
ai vento foglia, / e mille volte il dì vuole e disvuole: / segue
, 1-60: da la madre fuggendo iva il figliuolo / quasi bandito e contumace intorno
/ del gregge adulator, che adora il trono, / non il monarca. infin
che adora il trono, / non il monarca. infin ch'è il ciel sereno
/ non il monarca. infin ch'è il ciel sereno, / tutti gli siete
e lo seguite; / se s'intorbida il ciel, tutti fuggite. giusti,
mentre fuggiva da te a precipizio lungo il fiume, / non vide, la fanciulla
morte, / nell'alta erba, il serpente che abita le rive.
. bibbia volgar., vi-201: il principio della superbia dell'uomo si è fuggirsi
: insomma, quel che s'abbia il ciel disposto / de'nostri figli, è
scimitarre ignude, essi, invece di porgere il collo, volterebbon le spalle e si
celeste). -anche: tramontare (il sole, la luna). petrarca
i poggi, e te ne porti il giorno, / e fuggendo mi toi quel
, ii-24: già dal meriggio ardente il sol fuggendo / verge all'occaso.
vaporiera / mentr'io così piangeva entro il mio cuore. pascoli, 485: la
e grigio... fugge fumigando verso il sud. alvaro, li-in: il
il sud. alvaro, li-in: il mare era torbido... il cielo
: il mare era torbido... il cielo maligno, percorso da veli grigi
. montale, 1-58: nulla paga il pianto del bambino / a cui fugge
pianto del bambino / a cui fugge il pallone tra le case. -con
ond'egli è chiuso, / impetuoso il fulmine, e sen fugge. tassoni,
e sen fugge. tassoni, vii-124: il verno il caldo naturale dell'aria cacciato
fugge. tassoni, vii-124: il verno il caldo naturale dell'aria cacciato dal freddo
la sopravenuta ombra della terra, levando il colore alle cose, mi lievi e
vaghezza che n'arde et inquieta / il tornar e 'l fuggir del gran pianeta /
orlando non so che cosa, cadde il lavoro di mano. [ediz. 1827
orlando non so che pannolino, fuggì il lavoro di mano]. -emanare
, torrenti, ruscelli); sgorgare (il pianto, le lacrime); sprizzare
. - anche: ritirarsi, abbassarsi (il mare). dante, par.
soccorso. bibbia volgar., v-481: il mare vide e fuggitte; il giordano
: il mare vide e fuggitte; il giordano si convertì adrietro. palladio volgar
, qui presso una città difende / il po fra minacciose e fiere corna; /
dizion di qui si stende / fin dove il mar fugge dal lito e toma.
velocemente per diversi rivoletti, sendo già il fango in più parti scoperto. durante,
, iii-183: strisciando angue di vetro il rio gelato / fugga, e con
lui fuggan le nevi, e mora / il verno fier, ché 'l bell'aprile
, i-191: fuggia dagli occhi involontario il pianto; / ma di pietade non
: che giova stagnare alcuna goccia / se il cuor lascia fuggirsi / tanto flutto che
cuor lascia fuggirsi / tanto flutto che il mondo n'è vermiglio? valeri
svolte dei canali. pavese, 8-105: il dolore è nel petto, che mi
tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che inver or s'avventa,
io non beva. -confluire (il sangue al cuore: per una violenta
). cantari cavallereschi, 255: il sangue al core tutto le fuggiva.
d'annunzio, v-3-42: se [il macchinista] lascia fuggire un filo di
un tratto. -soffiare impetuosamente (il vento). giamboni, 8-i-118:
; / marsilio e gli altri lasciorno il marchese, / perché tutti d'orlando hanno
, / fuggon le nubi, e il fiero stuol veloce / dei venti fugge alle
lontananze e riservare i colori brillanti per il davanti. si possono usar i colori
la verità lo esige, come se il sole è all'orizzonte, e pure gli
opera più assurda del bernini; basti il dire che, passeggiando sotto i portici
portici, ad ogni momento fugge di vista il tempio per cui la piazza fu fatta
del fiume; e s'intravedeva al fondo il fiammeggia- mento delle acque tra i fusti
pioppetti. baldini, 3-19: uscendo il sole dalle nuvole su quel lucente paesaggio
, 2-530: gode la ciurma in rimirare il lido / a le spalle fuggir,
al- l'indietro (la fronte, il volto). abba, 1-31:
volto). abba, 1-31: il bagliore di quelle fiamme rossicce, dava
, come se ci avesse sempre avuto il vento in faccia. -sfilarsi (
velocemente, volgere rapidamente al termine (il tempo, gli anni, le stagioni,
innanzi, sì che di lontano / conobbi il tre molar de la marina
punto. petrarca, 30-13: vola il tempo e fuggon gli anni, / sì
un giorno vecchio. folengo, ii-102: il quinto- decim'anno de l'imperio /
fuggito. alamanni, 5-1-334: fuggito il giovinetto tempo, / così fatta crudel
preste / e col tempo fugace il viver manca. foscolo, xiv-175:
leopardi, 13-30: ecco è fuggito / il dì festivo, ed al festivo il
il dì festivo, ed al festivo il giorno / volgar succede. pascoli, 16
4-299: quello che contava era il presente: attimo che fugge. montale,
tuttavia! alamanni, 7-i-91: volge veloce il ciel, l'età si fugge.
fuggir de tore, / e come il tempo con l'usato artiglio / crespar le
gente!... -esclamò sottovoce il cugino, guardando di qua e di là
amico, come l'ombra con colui il solo fiede, tra'quali se alcuna nube
14-78: fuggon le nubi e torna il ciel sereno. b. tasso, i-131
b. tasso, i-131: vesti il mondo / di luce, onde ne fugga
tasso, 19-106: de le fiorite guancie il bel vermiglio / ov'è fuggito?
/ ov'è fuggito? ov'è il seren del ciglio? marino, 2-113:
. /... / or vinto il giglio è da la rosa, or
da ogni lato. pascoli, 63: il gallo canta, fuggono le larve.
, alla tenebra che fuggiva, e il silenzio che seguì parve solare.
, 22-17: della qual cosa non fugìo il nostro catone né lelius né, al
né lelius né, al ver dire, il loro discepolo affricano. abbracciavacca, xxviii-96
la sua setta. passavanti, 46: il nemico più crudelmente perseguita coloro i quali
, / fuggi: ché l'empia il precipizio addita. cesarotti, i-287:
precipizio addita. cesarotti, i-287: il ferro e il veleno conservano maggior dignità,
cesarotti, i-287: il ferro e il veleno conservano maggior dignità, sono indizi
pure confusamente, in che cosa consistesse il peccato. -distrarsi, divagare,
/ d'una miseria estrema / fugge il pensiero, inorridisce e trema. carducci,
. carducci, 934: chinom- misi il capo tra 'l sonno / in riva di
sonno / in riva di scamandro, ma il cor mi fuggì su 'l tirreno.
su 'l tirreno. alvaro, 11-48: il carnevale, come usava un tempo,
se stesso, essere un altro, abolire il presente, fuggire nel passato, un
mi fugge l'animo e mi palpita il cuore disarmato di quel fortissimo usbergo che
sentito un giorno di aprile, quando il nostro cuore era una fontana di gioia,
. tasso, 13-58: dalle notti inquiete il dolce sonno / bandito fugge. landolfi
che gli fuggiva qua e là per il cervello provocando piccoli strappi e cercando di
stanca vita. barberini, iii-267: quaggiù il diletto in un momento / da noi
, ii- 89: sotto un velo il piacer si sta riposto, / quel piacer
che gentile anima sugge; / togliete il vel misterioso, tosto / l'eterea
/ sarammi allato, e sarà giunto il fine / della sventura mia;..
9: noi vecchi ci sentiamo fuggire il mondo. carducci, ii-7-101: veggo
. tasso, 11-74: si ristagna il sangue; e già i dolori /
in mezzo a due preghiere, e il male, dopo ventiquattr'ore, fuggiva
, ii-320: fuggati de la mente il don che fai, / quel che ricevi
non possono fuggire. galileo, 1-1-195: il mio copista ci aveva errato quasi sempre
a'suoi trastulli. manzoni, 66: il tuo consiglio / le mille volte a
/ le mille volte a me medesmo io il diedi; / e sempre all'uopo
forza nella mente, da cui fuggono il giorno dopo. -essere pronunciato o
, come suole accadere a tutti coloro il di cui pensiere, scrivendo, velocemente
su le gote / con le lagrime sparso il duol trabocca. niccolini, i-359:
nello stringerlo al nodo di prendere il battesimo, egli, con sottile astuzia,
.. messe nelle banche, fuggono verso il nord, dove trovano investimenti fruttuosi.
. 20. sport. allontanarsi verso il traguardo, da solo o in piccolo
o in piccolo gruppo, distanziando notevolmente il plotone (nelle corse); lanciarsi da
bombagiuoli, 19: ogni tesoro avanza il vero amico, / però ch'egli
/ né chiede guiderdone: / ma il falso segue sol prosperitade / e fugge il
il falso segue sol prosperitade / e fugge il tempo dell'av- versitade. m.
/ ché sforzar posso, egli è pur il migliore / fuggir vecchiezza e'suoi molti
diletti per diverse schiere prendevano, fuggendo il caldo aere che li delicati corpi offendeva.
solea mutar letto, or per fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio
fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio. castiglione, 133: panni
sia necessario proporsi ad imitar uno, il quale di consentimento di tutti sia estimato
a san massenzio per mutar aria e fuggire il contagio delle febbri maligne. lippi,
lippi, 3-46: non ch'io fugga il perieoi di morire. delfino, 1-446
vendersi. algarotti, 3-130: vuotatosi il paese di anno in anno di contadini
anno in anno di contadini che fuggivano il giogo straniero, diminuì la coltura della
mostra natura / di quanto ha forza il suo mirando instinto, / perché ti veggio
noi più frale, / ma nel celar il suo desio più scaltra. baldovini,
tendo, odio lui, lo cerco e il fuggo. leopardi, 22-33: m'
ne vai / mamma? non fuggi il lebbroso anche tu? saba, 15:
, e come vola / a me il mio tempo, allegro e immaginoso.
, 1-27 (73): per fuggire il com- merzio, spaventato dalla peste,
pagolino. campanella, 1-8: se tutto il mondo è come casa nostra, /
morte campiam. nievo, 1-496: fuggo il paese natale, dove i beni del
sardegna, i cui abitanti tendono a fuggire il mare. -di animali.
simintendi, 1-30: l'agnello così fugge il lupo, la cerbia così fugge lo
220: l'osignuolo... fugge il bosco e la selva poi che è
e la selva poi che è giunto il freddo. caro, i-288: si davano
sfiora / fugge de l'ape trina il giusto artiglio. e. cecchi, 3-90
artiglio. e. cecchi, 3-90: il toro non mostrava di temerli o fuggirli
. giganteggiava nell'arena; e levando il muso pareva fiutasse un vento di libertà dalle
, i quali, come grano che fugge il correggiato che lo trita, son voluti
loro. soderini, ii-310: fugge [il rosmarino] i luoghi ombrosi, eccetto
e finalmente ogni cosa va a trovar il simile e fugge il contrario. d'
cosa va a trovar il simile e fugge il contrario. d'eredia, 22:
sembrava dire: io più non fuggo il sole, / ma le bellezze vostre
liquido, e vano tanto che fugga il senso. accetto, iv-149: non
, iv-149: non tanto la natura fugge il vacuo quanto il costume dee fuggir il
tanto la natura fugge il vacuo quanto il costume dee fuggir il falso, ch'è
il vacuo quanto il costume dee fuggir il falso, ch'è il vacuo della
costume dee fuggir il falso, ch'è il vacuo della favella e del pensiero.
, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore. gelli, 15-i-33:
è armonioso. parini, 524: fuggono il mondo e le sue pompe ladre,
/ che non v'impiaghi / a morte il core. sestini, vi-179: belva
. si gettò nel rogo per fuggire il dolore di rinunziare alle proprie idee. d'
. d'annunzio, i-414: fuggite il triste inganno. / non amate già mai
non amate già mai. -evitare il combattimento. giamboni, 7-105: se
noi, giovani e vecchi, commesso il male, cerchiamo occultarlo; accusati,
carità e povertà, seguendo in tutto il santo vangelo di cristo e fuggendo ogni delizie
: santo gregorio... fuggio il papato. simintendi, 2-2-130: minos fuggì
insieme, e more; / come il danno si segue e 'l ben si fugge
. d'eredia, io: fuggo il mio bene e del mio affanno godo.
-allontanare da sé la lode o il biasimo. compagni, ii-220: donzello
. parini, 263: ma della lode il suono / non fuggiam però. qual
tempi passati l'arma de'pontefici fu il ricorso alli concili, così adesso la sicurezza
formarne un'altra nuova, alla quale il nome di commune consegnate, per darci
., 24-4-10: la sposa di cristo il vino fugga per veleno. ariosto,
generosi e puri: ma soprattutto si fugga il soverchio bere del vino. g.
11 cuore. carducci, 580: è il fanciulletto mio, che a la romita
erede. ariosto, 28-84: ma il saracin, che fuggia udire
il vero, / lo minacciò con viso crudo
per timor tacere. nardi, 97: il senato fuggiva che si vedessero le scritture
fosse voluto, ma certamente si voleva il disfacimento di questo casino della viola.
crudel fanciulla, che m'ha preso / il core. cellini, 2-64 (413
di non volere fare tale cosa, il duca con tante belle piacevolezze mi vi faceva
prese e tienle perché paghi la gabella e il frodo. la intenzione nostra è che
altra molestia. pulci, 27-261: il palazzo era per tutto guardato, / acciò
. 28. marin. fuggire il tempo: allontanarsi nella direzione della burrasca
dizionario di marina, 276: 'fuggire il tempo': di nave che, durante
che, durante un fortunale, trovando eccessivo il tormento recato dall'andatura di coppa all'
., 9-72: dinanzi polveroso va [il vento] superbo, / e fa
farlo fuggire dal salone. -fuggire il sonno: vegliare. s. degli
. degli arienti, 255: per fugire il diurno dormire voi avete facto una bellissima
-fuggirla per un piccolo pertugio, per il rotto della cuffia: salvarsi a stento
piccol pertugio, ancor mi trema / il cor, né fan l'ufficio suo le
suo le gambe. -non fuggire il paragone: non reggere il confronto.
-non fuggire il paragone: non reggere il confronto. fr. colonna,
che, al par di queste, il paragon non fugia. -sentirsi fuggire
.]: 'fuggita 'diciamo anche il luogo donde si può fuggire.
, avranno in conto di gran mercé il suggettarsi alle leggi e prendere ogni partito
narro i fatti di quello uomo, il quale fuggitìo prima venne delle contrade di
sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri, 1-1108: poche
, 2-9: rinaldo in tutto abbandonava il freno / seguendo drieto a questi fuggitivi.
don abbondio, dopo avere invano richiamato il fuggitivo. carducci, 732: longwy
sarebbero state sprangate, a covare nel buio il pianto e la desolazione. -di
/ e la cerva selvaggia e fuggitiva / il dianzi nato ancor tenero parto? marino
3-55: impietra d'un tratto sulle dune il fuggitivo sciacallo. montale, 5-99:
dal fasto cittadino / fuggitive han fermo il piede / le virtù che a dio
amor del retto, / de'celesti il pio rispetto. leopardi, 29-2:
: toma dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante, aspasia. o fuggitivo
nel sangue di quei miserabili satelliti che il poter fugitivo lasciò nelle nostre mani. soffici
agostino volgar., 1-2-42: enea fondòe il pellegrino e fuggitivo regno. -adatto
bibbia volgar., viii-391: cacciarono il popolo d'israel in luoghi nascosi e
mostruosa e strana, / e lascia il cibo sensitivo e vero, / per seguir
: confessa, mentitor fallace, / il vero a me, se vita brami e
vieni, ov'era dritto / dianzi il tuo corso errante e fuggitivo. filicaia
mondo. d'annunzio, v-3-6: il mare appariva tutto quanto sereno, d'un
odore e ti chiamo, / il mio saluto è in questo / tremare che
fuggitiva. -che spira lievemente (il vento). parini, ii-64:
mercede, / di questa fuggitiva italia il lito / ecco ho già tocco, e
agile, leggero (un membro, il piede, la mano, l'ala)
non trova la cara melode / in che il soperchio del sentir deriva. c.
): la sua gente m'ha dato il mio signore: / tutto lo stato
machiavelli, 344: avendo ogni alloggiamento il numero degli uomini determinato, è facile
, 4-480: si cominciò a fabbricare il processo e contro i carcerati e contro
, 28: quando a te s'appressa il vano / desìo, per entro il
il vano / desìo, per entro il cielo fuggitivo / te vedo incerta vision fluire
d'annunzio, i-420: tutto s'accende il lido fuggitivo / a lo splendor vermiglio
. di costanzo, 91: o quando il fuggitivo / tempo, che l'ale
. monti, iv-iii: desidero che il momento di abbracciarti sia presto, ma
vi scorgerete una lacrima d'oro per il fuggitivo autunno. saba, 410:
occasion fuggitiva, e trasportandoli arditamente verso il loro punto di mira. manzoni,
verga, 2-29: sembravagli sentir tremare il braccio di lei e che vaghi rossori
. tornasi di lampedusa, 140: il più fuggitivo sorriso di un nobiluomo era
pavese, 49: la bambina inesperta annusava il sentore / del tabacco e del fieno
un giorno. / ivi, accusando il fugitivo raggio, / a le lagrime triste
. g. b. strozzi il vecchio, ix-413: quasi un fugitivo raggio
benché vicini, se non in quanto il funesto beneficio de'lampi con striscia fugitiva
fortunati giorni. valeri, 3-211: il mio bene è su questa lunga riva /
del sole. banti, 6-9: il fuoco... ha tenuta accesa quella
b. maccari, vi-381: s'ode il canto fuggitivo e fioco / dell'avaro
avaro villan che in sulla via / vende il tristo lupino. d'annunzio, iii-1-25
sostant. maestro alberto, 146: il pauroso e fuggitivo le cose non paurose
nessuna cosa è in me più fuggitiva che il mio cuore. tolomei, i-91:
mio cuore. tolomei, i-91: il petrarca chiama la sua donna ora fiera
. marino, vii-218: seguendo adunque il nostro divino amante.
sanctis, 1-8: al sensismo succede il criticismo, siccome alla poesia fuggitiva e
del nulla: le forme mutano; il dubbio resta. c. e. gadda