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vol. I Pag.51 - Da ABORTITO a ABRAXEA (26 risultati)

della vulgata abortire, che ha sostituito il più antico abortàre, entrambi denominali di

riuscito male. nievo, io: il suo naso aquilino rincagnato, adunco e

14-37: le fu da tanta doglia il cor trafitto, / che gravida disperse ed

, che inducono i governi a ristringere il freno in vece di allargarlo. e.

volgar., ii-71: l'abortivo, il quale è gittato dal ventre della madre

abortivo è la creatura che nasce innanzi il dovuto tempo. idem [s. gregorio

stato come un abortivo nascosto, come il feto che non ha veduta la luce,

, e viva molti anni, talché il tempo della sua vita sia grande,

me come all'abortivo. perciocché io sono il minimo degli apostoli, e non son

sm. interruzione della gravidanza prima che il feto sia formato e vitale; sconciatura.

sconciatura. redi, 16-viii-45: il suo utero... non può trovarsi

impedisca ora l'aborto, ora faciliti il parto. d'annunzio, iv-1-539:

, iv-1-539: le aderenze che univano il feto alla matrice dovevano esser deboli.

più in condizioni di aver figli, il suo viso riprese come una luce di

di un caso di aborto epizootico, il sindaco... ordina l'isolamento

... ordina l'isolamento e il sequestro dell'animale malato. 2

2. feto privo di vita, il prodotto dell'aborto. dotti, iii-252

cionchi e stenti aborti di dromedarii che il secolo abbia mai visto. tecchi, 8-18

sonno, finch'io non avessi fatto il parto, o l'aborto che egli

l'aborto che egli si sia, il quale mando chiuso nella lettera. c.

trovarmi svogliatissimo, non m'imaginava che il mio viaggio potesse fornir parole per otto

pigliai le cose ab ovo e intavolai il sistema delle digressioni e degli episodii.

decrescenti e disposte a triangolo (sicché il vertice in basso era costituito dalla sola

, 1-209: di questi amuleti classici, il più comune era l'abracadabra. visitando

dell'anno solare e nel sistema gnostico il 'mondo intermedio '. le si attribuiva

art. poet., 147), il verbo impuro di basìlide, / ha la

vol. I Pag.52 - Da ABREAGIRE a ABUNA (24 risultati)

ti palesa / il suo commercio con gli eresiarchi, / il

il suo commercio con gli eresiarchi, / il giura mento suo con gli

. lat. formula con cui il battezzando, o il padrino per lui,

con cui il battezzando, o il padrino per lui, all'atto

abrenunziazióne, sf. disus. il rinunciare, l'astenersi.

per tutto. botta, 4-378: il beatissimo padre paolo v avere richiesto dalla

per ora non si parli di abrogare il decreto. manzoni, 390:

y abolire non sempre ha questa idea. il tiranno abolisce le buone leggi più sovente

annullamento. -abrogazióne tacita: il venir meno di una norma giuridica per

niun valore. manzoni, 1030: il progetto portava una espressa abrogazione di tutti i

arrighetto, 238: tempo è di ricogliere il frutto della vite: ella die'abrostino

i-518: e così vergine imbottarlo [il vino], e in su quella vinaccia

consonante iniziale sentita come articolo. per il suff. cfr. ligustus, ligusticus

e sottigliativa e apritiva molto, e il suo impiastro rimove l'attrazione dei nervi alle

abrotino ha odore giocondo e grave, e il fiore è di color d'oro:

e di poggio: con quello indichiamo il maschio, con questo la femmina; l'

che tenendosi un ramo d'esso sotto il piumaccio, s'infiamma la lussuria. soderini

al fuoco, sette giorni interi vi sta il calore. = voce dotta,

un'estremità la navata centrale (o anche il transetto). targioni tozzetti

comete che girano intorno al sole prendono il nome di afelio e perielio, gli

superiore del suo abside tempera [il pianeta giove] la malizia di saturno,

absidiole con umiltà francescana rannicchiate contro il coro. ojetti, i-772:

e nell'absidiola l'altare dov'egli aveva il diritto di dir messa vólto ai

di dir messa vólto ai fedeli come il papa in san pietro. =

vol. I Pag.587 - Da APPRESTATO a APPREZZAZIONE (38 risultati)

sulla spalliera della seggiola e vi poggiò sopra il capo nell'attitudine di chi s'

viani, 14-19: mio nonno attizzava il fuoco, le figlie si apprestavano a

, le figlie si apprestavano a dire il rosario. bocchelli, 1-ii-508: s'apprestavano

, 1-ii-508: s'apprestavano a sbarcare il matto legato e ululante. de pisis,

che può essere messo a prezzo; il cui prezzo può venire calcolato; calcolabile

.]. paoletti, 1-1-390: il prezzo trova naturalmente il suo termine..

, 1-1-390: il prezzo trova naturalmente il suo termine... nell'abbondanza

: per quel medesimo capo, per cui il signore è più amabile, più apprezzabile

certa cosa è, che non può il salvadore chiamar mai dolce la croce

apprezzabile di questa operazione è di rendere il vino, starei per dire, quanto si

le uditrici l'arte con cui è composto il nodo della mia cravatta sarà assai più

apprezzaménto, sm. l'apprezzare; il dare il giusto prezzo, l'attribuire

sm. l'apprezzare; il dare il giusto prezzo, l'attribuire un pregio a

apprezzamento. segneri, i-517: fa che il giusto riconoscendo quanto sia dio meritevole per

un suo filo di pensieri, per cui il mio apprezzamento del giornale doveva apparire superfluo

[apprèzzo). assegnare, fissare il prezzo; valutare. boccaccio, dee

quindi gli fece una spada cignere, il cui guernimento non si saria di leggeri apprezzato

donde ci dà contezza / che sempre il meglio apprezza, / disama il peggio

sempre il meglio apprezza, / disama il peggio. dante, par., 5-21

libertate. aretino, vi-43: più apprezza il mio nome il lasciar viva cotal memoria

vi-43: più apprezza il mio nome il lasciar viva cotal memoria, che non apprezzarla

tasso, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer

di natura. massini, iii-278: egli il volare, egli il cantare apprezza;

, iii-278: egli il volare, egli il cantare apprezza; / de'miei pensieri

cantare apprezza; / de'miei pensieri il volo io pregio e 'l canto,

la geometria. muratori, 5-i-17: il petrarca mostrò di non apprezzar molto i poeti

poeti siciliani. baruffaldi, 43: il mondo oggi l'apprezza, / l'accarezza

. goldoni, iii-191: chi apprezza il ritratto, farà conto dell'originale. pananti

di apprezzarle, era nato proprio per fare il signore. sbarbaro, 1-13: ora

e titoli vani sono più a noia che il morbo, e più m'apprezzo de

è quello, per cui si ama il bene con più di stima. borsieri,

, agg. valutato, calcolato (il prezzo di una cosa). vangeli

allora s'adempié quello che aveva detto il profeta ieremia: eglino presono i trenta

incaricato a riceverle ne fu nel tempo istesso il tesoriere, il ricevitore, l'apprezzatore

fu nel tempo istesso il tesoriere, il ricevitore, l'apprezzatore. boccardo, i-170

apprez- zatore di verlaine crede indispensabile esprimere il suo lamento sulla sregolatezza di lui.

d'una statua o d'un libro, il cui valore dipende da considerazioni scientifiche od

da apprécier 'apprezzare, valutare; assegnare il prezzo *.

vol. I Pag.588 - Da APPREZZO a APPROFITTARE (34 risultati)

dello epicuro. masuccio, 23: io il farò qui de presente venire, e

e con approbata verità racontare sì corno il fatto particularmente è successo. 2

. 2. dir. colui il quale, nei contratti con lo stato

opera ha avuta tanta approbazione da tutto il mondo, e è ora ita per

. sarpi, i-1-55: le mando il titolo copiato di riga in riga,

riga, insieme con l'approbazione ed il principio della dedicatoria. =

compagni, e questo qua portando / il vento e l'onda, approcciar feo.

. f. frugoni, xxiv-1005: or il maledicono [il sa- trapa],

frugoni, xxiv-1005: or il maledicono [il sa- trapa], esecrandolo come diffìcile

non [le] sfuggì... il cambiamento d'umore del suo ospite,

, sm. disus. l'approdare; il momento dell'approdo. boccardo

attender, fino / che de'nocchieri il core ne conforti. d'annunzio,

i-371: com'era di quel pezzente il qual si sognava, che quante navi

riva solitaria. stuparich, 2-553: il vaporetto, che tutti i giorni approdava

-con la particella pronominale. buonarroti il giovane, 9-266: insaiutante, insalutata

e darda- nelli, / e quasi il caso là invii, s'approda / dov'

13-67: e come alli orbi non approda il sole, / così all'ombre quivi

., 13-67]: non approda il sole, cioè non s'approssima la luce

moglie, che ormai non sentiva più il freno né conosceva ragione. palazzeschi, 1-70

uno vento pericoloso incontro a me, il quale m'hae approdato e condotto qui

. pulci, 21-136: e tutto il petto al saracino intruona, / tanto

bene guemita a difesa, e vedendo che il loro stallo poco approdava,..

firenzuola, 650: i'fo come il porco; i'meno, i'meno,

b. davanzali, ii-254: passandosi il verno senza paura, ciascuno guardava il

il verno senza paura, ciascuno guardava il suo, i nimici nulla approdando.

ti mando l'ultimo capitolo pariniano, il più letterario. mettivi per entro l'occhiolino

bontempelli, 9-208: si sentì battere il cuore come chi approdato a una spiaggia

appròdo, sm. l'approdare, il giungere a riva. g.

usate tramutazioni. boccardo, i-170: il capitano, qualunque sia il luogo del

i-170: il capitano, qualunque sia il luogo del suo approdo, o volontario o

... obbligato a far vidimare il suo giornale di bordo. d'annunzio,

come chi è prossimo all'approdo e sogna il paese strano. panzini, ii-115:

secondo piano senza approdo possibile, ché il dondolar del canapo lo teneva lontano dal

in quella scuola. redi, 16-viii-313: il signor marco... a fine

vol. I Pag.589 - Da APPROFITTATO a APPROPOSITO (33 risultati)

: approfittarono di un giorno in cui il babbo di lei era assente per fare una

terrazza del forte centrale era stato preparato il cannocchiale, se mai il signor colonnello

era stato preparato il cannocchiale, se mai il signor colonnello avesse voluto approfittarne. soldati

lui e io ne approfittavo per stringermi con il mio corpo contro il suo. cassola

per stringermi con il mio corpo contro il suo. cassola, 3-147: ora m'

... e questo in essi era il maggior segno di essersi approfittati. salvini

avessi le sue braccia, vi romperei il ceffo. lasciatelo stare! perché è

: dell'anima così stanca e confusa il corpo se n'approfitta per distendere a suo

montecuccoli, 2-202: a null'altro [il giannizzero] ha da pensare, che

, che a ben combattere; conciossiaché tutto il resto del lavoro, l'approfondare,

, l'approfondare, l'allargare, e il ricoprir gli approcci, dai guastatori vien

s'esamina, più s'approfonda [il piacere], men si trova e si

cosa. gobetti, i-49: il misticismo iniziale è integrato dal francese con

misticismo iniziale è integrato dal francese con il concetto di tradizione e l'approfondimento del

-figur. beltramelli, ii-28: il cielo si approfondiva nell'ombra, si

delcdda, ii-648: aveva paura d'approfondire il suo male col solo parlarne. era

di cui non si pronunzia mai chiaro il nome. 3. figur.

profonda e oscura ', cioè tutto il rovescio di quel che si vuol significare.

b. croce, ii-6-164: così il cittadino, che si fa poeta, filosofo

fu. ugolini, 36: il cesari disse: « uomini sperti e ben

tommaseo [s. v.]: il pozzo va approfondito dell'altro perché l'

alla cuoca; e mentre questa approntava il bisognevole, stava pazientemente aspettando coi gi

[ella] tornerà fra poco e appronterà il mangiare. 2. ant.

/ sortita cotal prova, / cioè il disio ch'appronta / di passare acheronta

approntata disponga,... morto il sapere ne rimarrebbe, e senz'anima.

ariosto, 39-57: aveasi astolfo apparecchiato il vaso / in che il senno d'orlando

astolfo apparecchiato il vaso / in che il senno d'orlando era rinchiuso; /

, / che nel tirar che fece il fiato in suso, / tutto il votò

fece il fiato in suso, / tutto il votò. 2. intr.

le acque] in modo per tutto il piano si sparsono, che il campo,

per tutto il piano si sparsono, che il campo, non che si potesse appropinquare

. firenzuola, 285: già si appropinqua il tempo dell'atroce risposta. chiabrera,

rispondetemi approposito, e confessate per me il mio debito. paoletti, 1-2-129: non

vol. I Pag.590 - Da APPROPRIABILE a APPROSSIMAMENTO (40 risultati)

gocciolargliela in bocca. lastri, 1-3-104: il mediocre [pascolo] che è molto

legno. boccardo, i-171: il secondo carattere, per cui le cose

comune. or puoi tu farti proprio il sole? dante, par., 6-33

... arrivò in ispagna, e il re pietro s'appropiò il tesoro.

, e il re pietro s'appropiò il tesoro. zanobi da straia [s.

sua maniera. giordani, ii-58: il corpo ha due mani, colle quali s'

tommaseo, 1-465: veneziani s'appropriano il fare d'altre genti, e rimangono veneziani

si parlava d'indurre maria teresa ad appropriarsi il friuli veneto assicurandole il favore e la

teresa ad appropriarsi il friuli veneto assicurandole il favore e la cooperazione della nobiltà terrazzana

diede fuori della porta parecchie bastonate. -disse il signore: -sozzo rubaldo, sì che

. serra, i-29: si appropriò il dolore, le angustie, le piccole

. villani, 11-3: noi dovemo appropriare il singolare diluvio a'particolari peccati, siccome

piante. cellini, 3-108: non debbe il valente artefice schifare di saper tutte quelle

d. bartoli, 28-19: [il sole]..., rimirando ciascun

alle tragedie. giordani, ii-113: forse il rimedio non è bello; ma a

g. villani, 5-30: ebbono il castello di simifonti, e fecionlo disfare

simifonti, e fecionlo disfare, e il poggio appropiare al comune. m. villani

puossi appropriare l'allegrezza al gauo. il gallo s'allegra, e canta secondo il

il gallo s'allegra, e canta secondo il corso dell'ore del dì, e

uno di questi animi virtuosi, che il lor sapere non appropriano ad altro che

. plutarco volgar., 135: il quale isguardo signorile e reale discendea per

sempre si dee riferire a colui che il bello ha saputo darle. 3.

la generazione. ariosto, 20-139: il mastin che con furor s'aventa / adosso

, motti appropriati. guicciardini, ii-97: il valentino, col vigore dell'età e

può, ogni volta che si piglia il latte, raddolcirlo con un poco di zucchero

le giornate d'inverno, nelle quali il termometro sta sotto il grado 6,

, nelle quali il termometro sta sotto il grado 6, sono appropriatissime per tagliare i

: ancora vogliono esser le parole, il più che si può, appropriate a

de los latrones. nomi appropriatoli, il primo per la grandissima quantità delle barchette,

.. et a pochi ne danno il cambio, e perciò sono anche chiamati ladroni

caterina da siena, ii-95: venne [il verbo] con la potenzia che è

; simile. sacchetti, ii-187: il loto è apropriato a la lussuria,

apropriato a la lussuria, però che il loto fa una macchia puzzolente e fastidiosa.

poiché i prodotti del lavoro umano, essendo il risultato di una appropriazione antecedente, e

. dir. appropriazione indebita: reato contro il patrimonio; si differenzia dal furto,

si differenzia dal furto, poiché presuppone il possesso della cosa da parte dell'agente

dalla proprietà. arila, 35: il reato che commette colui, il quale rivolge

35: il reato che commette colui, il quale rivolge in uso proprio e con

altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui

cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso è punito, a querela della persona

vol. I Pag.591 - Da APPROSSIMANTE a APPROVARE (33 risultati)

crescenzi volgar., 4-50: il vino,... che è presso

. m. buondelmonti, ii-18: il calcolo, o esatto o approssimante, dei

cui, come morti, s'era fatto il mortorio. fiacchi, 191: la

di pietro delle voci confuse. arrestò il cavallo per un attimo. le voci

che era sempre stato quello di approssimarsi il più che si potesse alle forme naturali

si potesse alle forme naturali apparenti, cambiò il giorno in cui si vide una macchina

9-6: e dopo questo, approssimandosi il tempo freddo, s'ammaestri in cotal

indifferenza; e, più s'approssima il minuto del distacco, più gli s'

19-408: si approssimava la notte e il calore era soffocante. 3. matem

una di quelle [parole] che il fidanzato le aveva fatte imparare per la

di governo, la demagogia nazionalista e il pericolo clericale, il partito socialista italiano

demagogia nazionalista e il pericolo clericale, il partito socialista italiano non potè, neppure

col primo gusto, si sforza il riconoscimento per l'approssimazione del delet-

cielo e del fuoco, e cerca il centro ch'è più lontano dal

. -approssimazione successiva: procedimento mediante il quale è possibile trovare, fra due

e collocare una colonna giacente, fare il calcolo del suo peso, per non

poco dall'altro, credette di avere sciolto il problema. ma fatto è ch'ei

approvato, lodevole. buonarroti il giovane, i-533: quantunque non di rado

da s. c., 3-8-3: il biasimo de'rei è grande approvaménto di

approvaménto di consuetudine d'un'arte, il fornirsi di vocaboli brevi.

sue approvanti. pallavicino, 3-465: il decreto si facesse... con

sinodi: 'pio papa quarto, approvante il sacro concilio'. salvini, 36-96:

salvini, 36-96: degl'iddii il voler compiessi, giove approvante.

10-conci. (511): se voi il mio consiglio approvate, io mi serverò

nuova, / poi ci accorgemmo che il vitruvio elvetico / per cosa galantissima l'

1-128: egli meditava certo di riaprire il negozio di suo padre: aspirazione nobilissima

poteva che approvare. 2. esprimere il proprio consenso, la propria adesione;

477: fu lodato messer rinaldo, e il consiglio suo approvò ciascuno. della casa

tacque, e concorde de gli augelli il coro, / quasi approvando, il

augelli il coro, / quasi approvando, il canto indi ripiglia. l'aurora,

indi ripiglia. l'aurora, i-166: il popolo approvò [la costituzione] con

agli undici, e a'dodici si stipulò il contratto. targioni tozzetti, 12-8-279:

imbriani, 2-70: la camera approvò il progetto, con uno emendamento, che

vol. I Pag.592 - Da APPROVATIVO a APPRUAMENTO (26 risultati)

, defensione, / ed approverò falso il lor [degli uomini] sermone,

anima] dal buono e reo angelo, il quale secondo l'oppinioni de'santi,

in molti modi e in molti casi il dei provare anzi che l'approvi per verace

averne giusta cagione, per non poter tollerare il continuo fastidio del cianciare di sua moglie

vuole stare, / la 'mpromessa aspettando, il mio volere / ho sommesso al soffrire

dite: colla volontà approvativa iddio vuole il non rivelarsi dal confessore il segreto, e

iddio vuole il non rivelarsi dal confessore il segreto, e colla volontà permissiva vuole

. giacosa, 164: terminava [il dialogo di un pappagallo] con un rauco

proverbi son parole approvate, conviene che il più de le volte siano vere.

. l. salviati, ii-1-221: secondo il testimonio di approvati scrittori. stelliola,

gli esami, ed era approvato, aveva il suo diploma. approvaióre,

). che approva; che dà il proprio consenso, la propria lode.

3-438: l'appruovatore sostiene l'atto, il quale senza la di lui appruovazione rovinerebbe

di sentire i miei amici milanesi approvare il mio discorsuccio al signor di voltaire. conosco

discorsuccio al signor di voltaire. conosco il mondo presente quanto basta per non lusingarmi

senza espressioni mordaci, ma anche senza il minimo cenno d'approvazione né d'invito

i-7: se mi parli di città, il cui governo sia già stabilito presso gli

. avvantaggiarsi, ritrarre utile. buonarroti il giovane, 9-126: io mi protesto /

16-170: aspetta ch'io ti rechi il dolce / vino melato, affinché..

bere. fagiuoli, 3-1-57: del resto il nome di rubare è morto, /

), sm. l'approvvigionare, il fare provvista di derrate alimentari, di

di 'provviste ', e quindi significante il complesso delle derrate e delle cose provvedute

l'incarico degli approvvigionamenti. ero insomma il capo della famiglia, provvedevo i viveri

la commissione degli approvvigionamenti accumulava, per il macero, vecchie tessere stampate in soprannumero

di approvvigionamento. calvino, 3-72: il cavaliere ispezionava i lavori d'ascia dei

potevano sperare quelli ardimenti strategici che sconcertano il nemico, costringendolo a mutar subitamente l'

vol. I Pag.593 - Da APPRUARE a APPUNTARE (25 risultati)

ella sia fatta. gelli, 5-3-174: il quale, chente e come fatto egli

de quegli. / e'srebbe appuntamente il fatto mio. buonarroti il giovane,

e'srebbe appuntamente il fatto mio. buonarroti il giovane, 10-924: così la tancia

appunto. appuntaménto1, sm. il fare a punta, l'aguz

cappuccini, 16: se appuntamento (come il verbo appuntare) si usò frequentemente,

, accordo, convenzione ', senso che il vocabolario pone il primo con esempii parecchi

', senso che il vocabolario pone il primo con esempii parecchi, non irragionevole è

primo con esempii parecchi, non irragionevole è il passaggio della parola nell'uso moderno da

insensata pro messa che rimpiccioliva il desiderio nelle meschine proporzioni di un volgare

entrò nel mio studio, che era quello il suo primo appuntamento furtivo. tombari,

introdottasi nel linguaggio delle pubbliche segreterie sotto il francese regno d'italia. boccardo,

novellino, 95 (154): il discepolo, mostrandosi d'accon- ciarlo da

la sommità della testa, per fermare il velo; e le sue dita bianche

percoteva ficcandoli per quell'acqua. buonarroti il giovane, 10-919: piglio un fuscel di

59-27 (v-78): ma pur sigieri il saracino avanza: / la spada a

un palmo ne l'arcione. buonarroti il giovane, 10-880: col suo spillo amor

appuntò l'avversario alla cintura / sotto il torace, e colla man robusta /

alle volte aggrottava le ciglia, appuntava il mento, e sembrava che un gran

uno e l'altro sopracciglio come per fermare il pensiero. b. croce, iii-23-484

5. appuntare gli occhi, il volto: rivolgere lo sguardo, aguzzare

: -dov'è questa spiaggia benedetta? -domandò il vecchietto... appuntando gli occhi

bigi. moravia, v-104: aveva soddisfatto il suo desiderio, ma egualmente restava,

tenderle con estrema attenzione. buonarroti il giovane, 9-557: però fia di mestier

compagnia parte si scema / invidia move il mantaco a'sospiri. idem, par.

. monti, 167: ivi queta il suo volo, ivi s'appunta / in

vol. I Pag.594 - Da APPUNTARE a APPUNTATURA (30 risultati)

il cor tace / e tutta perde del desio

sottile... -a loro! -comandò il barone. b. croce, ii-9-

una cassa, / su la carta appuntando il suo sentiero, / a lume di

fecero a mia richiesta osservazioni di tutto il transito di quella [macchia solare]

di giorno in giorno, nell'ora che il sole si trovava nel meridiano. d

provincia, ne ha disteso in carta il disegno, appuntativi a giuste misure i

santa pazienza di riveder... il lavoro, da cima a fondo, a

2. registrare, inscrivere. buonarroti il giovane, i-278: doman vi pago:

in caso che non vi si trovasse il numero sufficiente, possa e debba appuntare

sia appuntato per la prima volta, il ducato della sua paga. lippi,

6-74: mi par ch'e'suoni / il nostro tabellaccio del senato; / sicché

: restarono in conclusione... che il concilio si facesse in vicenza, sì

botta, 4-1122: credendo, che il papa nulla potrebbe appuntare coll'imperatore.

, rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato, e aguzzando gli occhi infossati

infossati. collodi, 80: [il serpente] aveva la pelle verde, gli

. bartoli, 40-i-319: ne guarda il passo con un terribile filare d'artiglierie

apparizione lontana con una intensità che moltiplicava il senso pel prodigio. cicognani, 3-255:

: esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor diletto e spezialmente quello che altri cogli

suoi medesimi vede; e non hanno presto il: -non fu così..

ago). boccaccio, 1-28: il velo mosso dalla sommità della testa,

parte. d'annunzio, iv-2-1089: il gran mazzo di mammole doppie ch'ella

pomo d'adamo. palazzeschi, 4-29: il corpo conservava una elasticità serpentina cedendo spesso

grassa, in grembiule di satin nero e il distintivo fascista appuntato sul petto.

parlare appuntato: con affettazione. buonarroti il giovane, 9-222: hai veduto / s'

egli avea male,... il suo dire [era] aperto e appuntato

26-7 (59): aver vuol [il sonetto] quattro piè [= quattro

a. segni, 2-3: venuto il giorno appuntato per la funzione, si adunarono

pubblica sicurezza, che viene subito dopo il vicebrigadiere. c. e. gadda,

dritto. pratolini, 2-129: tuttavia il brigadiere ricorda che ventanni fa (allora

1847], 44: appuntatore, colui il quale appunta le artiglierie. =

vol. I Pag.595 - Da APPUNTATURA a APPUNTO (42 risultati)

acconceriano le cose, e che eglino il trovavano di molte appuntature debitore. instruzione

di tavola sotto, perché non tocchi il ghiaccio. segneri, 3-79: scavata

l'allegria dei mietitori / che appuntellavano il lettone d'oro / con i lunghi tridenti

sotto. appuntellatura, sf. il puntellare, il sostenere con puntelli;

appuntellatura, sf. il puntellare, il sostenere con puntelli; puntellatura. -anche

ben presto, / perché e'non paghi il sabato appuntino. a. f.

7-87: aveva curiosità di sapere appuntino il tempo del cominciamento di quello scirro.

voi... potete sapere appuntino il nome e cognome di ciascuno che da

figurata. nievo, 171: il fattore aveva eseguito tanto appuntino gli ordini

confidente di cavour. panzini, iii-744: il riso era cotto così appuntino che anche

, di viso non troppo tondo verso il mento... così forse di naso

svevo, i-148: di là vedeva il vasto altipiano muto e deserto con le

: una terrazza da cui si godeva il panorama... dei vicini

manzini, 11-63: finalmente s'allunga [il bruco] convinto di curiosità per il

il bruco] convinto di curiosità per il mio dito. la simpatia che subito si

la simpatia che subito si stabilisce fra il suo corpo e il mio indice mi rallegra

si stabilisce fra il suo corpo e il mio indice mi rallegra tanto, che

-per simil. landolfi, 1-53: il pizzicore rinforza fisso e appuntito. 2

marino, v-41: come facesti ad ottenere il vanto / fra gli ingegni più fini

13-19: or tu se'savio e 'ntendi il caso appunto. leonardo, 2-269:

sito per causa della nave, quanto il peso proprio d'essa nave appunto.

/ in questo luogo a punto io farò il colpo. tesauro, 495:

vecchiezza: non perché ci spinge verso il sepolcro, no; ma perché ci toglie

; ma perché ci toglie per lo più il desiderio di piacere altrui, quando appunto

quando appunto ve ne sarebbe di più il bisogno. cattaneo, iii-4-159: pregavano i

: pregavano i cittadini che si demolisse il castello di milano... il casati

demolisse il castello di milano... il casati parlava di mozzar solo i due

di quel colpo di mano come se il merito fosse appunto loro e non del

caso. b. croce, i-3-204: il pensiero è tale, appunto perché afferma

b. davanzali, i-299: il che si riseppe poi tanto per l'appunto

di que'tempi contano, che [il veleno] gli fu dato in su gli

: alla qual sentenza risponde per appunto il nostro volgar proverbio: 4 iddio fa

non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe

l'opposto non può essere se non il distinto; ma l'opposto è per l'

che tu appunto appunto ci racconti tutto il tuo pellegrinaggio fatto agl'indiani.

far tostamente, ecco che appunto arriva quivi il cardinale. i. nelli, 8-2-1

viene / la principessa appunto; ecco il momento / di far la prova estrema.

, 2-122: ebbe almeno qui fine il discorso? -appunto! anzi a tal risposta

inchiesta, prendere degli appunti, organizzare il materiale raccolto ed esporre i risultati.

ai quali lui rispondeva pur prendendo tutto il tempo appunti. pratolini, 2-128:

tempo appunti. pratolini, 2-128: il brigadiere non gli ha tolto gli occhi

preso i suoi appunti facendo scorrere alla cieca il lapis sulla carta. calvino, 1-473

vol. I Pag.596 - Da APPUNTONARE a APRILE (65 risultati)

... le zie non aspettavano più il nipote né alla finestra né a lavorare

finestra né a lavorare; né osavano il minimo appunto su questo fenomeno. idem

. idem, 4-235: non dava loro il più piccolo consiglio, non muoveva un

i-172: appunto è la somma che forma il saldo o il bilancio d'un

somma che forma il saldo o il bilancio d'un conto; dicesi, per

misura del cerchio] n'hanno colto il più appunto, ch'anno potuto;.

restare; delle mie, a dirvi il vero, non so il giorno appunto.

, a dirvi il vero, non so il giorno appunto. v. borghini,

scrittore molto appunto e scrupoloso, che il maggior peccato che egli avesse era il non

che il maggior peccato che egli avesse era il non aver peccato nessuno. =

le partite comprese nel conto appurato, il quale ne riceve così una sanzione,

nobili dibattimenti viensi ad appurare e cernere il vero. alfieri, i-58: io debbo

cosa con l'amico... il quale non poteva non essere stato a parte

breve mia strana mistura, / ove il genio francese almo si appura.

l'umanità? che tendono ad appurare il costume? arici, 189: si

arici, 189: si spinge [il mercurio] / dove non giugne altro rimedio

dove non giugne altro rimedio, e il sangue / addolcisce appurando, e tutto assorbe

: quando un conto è * appurato 'il creditore 10 'chiude ', se

'chiude ', se ne fa pagare il 1 reliquato *, e dar * qui-

in lei con tutta la spontaneità ed il profumo dell'età virginale. apputidare

fece ardere incontanente in uno fuoco, il quale fece uno sì fiatoso fummo, che

: uno sepolcro non può appuzare se non il corpo, e costui apuza il corpo

non il corpo, e costui apuza il corpo e l'anima. tasso, 18-84

odore appuzza, assorda 11 bombo e il tuono. viani, 19-7: e che

che vuoi che ne faccia di me il babao celeste: n'appuzzerei tutto il paradiso

me il babao celeste: n'appuzzerei tutto il paradiso! 2. per

giamboni, 6-100: va per mezzo il mercato... guardandosi d'intorno

le piante quando son piccole. buonarroti il giovane, 10-875: cecco, 'l morbo

amor tanto m'apuzza, / che il guarirne sarà diffidi cosa. soldani,

. - anche al fìgur. buonarroti il giovane, 9-430: per darci poi nel

. trattato delle virtù, 93: il chiavello forante è fatto a me chiave

. industr. macchina usata per aprire il cotone pressato nelle balle e scomporlo in

, che si chiudeva per lasciar passare il treno. calvino, 1-433: era

in quella valle / andrai, dov'è il mio cor, ch'è sempre aprica

ch'è sempre aprica, / sopra il fresco ruscello. idem, 1-39z:

in qualche dolce piaggia aprica / secondo il vento par or verde, or bianca.

piagge apriche, / ricordate a narcisso il suo dolore. ariosto, cinque canti

aprica, / né quando n'apri il dì né quando il serri, / né

né quando n'apri il dì né quando il serri, / né al solstizio,

aprico. idem, 6-i-96: oltre il mar vasto, ove gli aprici campi /

vasto, ove gli aprici campi / scaldano il verno più temprati soli, / drizzan

tempo de le bionde spiche, / quando il pianeta fervido di deio / i raggi

ren pinge e vagheggia, / or che il sol bacia sirio e ne fiammeggia /

sarà, né degli aprichi / campi il sereno e solitario riso, / né degli

riso, / né degli augelli mattutini il canto /... i commoverammi il

il canto /... i commoverammi il cor. idem, i-1124: la

703: mormorando per l'aprico / verde il grande adige va. idem, 899

bel correr d'acque, / nasce il sospir de'cuori che perdesi ne l'infinito

stagione aprica, / allor che primavera il verno caccia, /... /

caccia, /... / dimostra il cielo assai benigna faccia. ariosto,

luna. idem, 11-40: e intanto il guardo / steso nell'aria aprica /

steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, / dopo

sol che tra lontani monti, / dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua

dilegua. 3. che ama il sole, che cerca il sole (pianta

. che ama il sole, che cerca il sole (pianta, animale).

bisce. marino, 7-105: avvi il mandorlo aprico ed avvi il pome. e

: avvi il mandorlo aprico ed avvi il pome. e. stampa, iii-243

margo, e dall'eterea porta / il mattutino albor. = voce dotta,

) aprilante, quaranta dì durante: il tempo che fa il quarto (o

quaranta dì durante: il tempo che fa il quarto (o il terzo) giorno

tempo che fa il quarto (o il terzo) giorno d'aprile durerà per i

quaranta dì dinante; si vuole che il dì 3 aprile faccia il prognostico di altri

si vuole che il dì 3 aprile faccia il prognostico di altri 40 giorni successivi.

nel calendario giuliano e gregoriano): il primo della primavera. m

punto, / su l'ora prima, il dì sesto d'aprile, / nel laberinto

vol. I Pag.597 - Da APRILINO a APRIRE (39 risultati)

molle amorosa / vita seco ne mena il suo diletto. idem, 16-15: così

d'un giorno / de la vita mortale il fiore e 'l verde; /

, i-134: l'altra era fosca il crine, / ed il volto simile /

era fosca il crine, / ed il volto simile / a viole che aprile

mondo e fra i respiri, / figliava il dì d'aprile in mezzo ai fiori

a te perenne aprile / veston di verde il campo e la collina. idem,

intirizzito aprile. govoni, 3-46: il sottile chiacchierìo / dei passeri là fuori /

giammai più dolce raggio / non spiega il sole in un fiorito maggio / di

i-90: ma se di nostra vita / il così caro aprile / ha da voltarsi

sacrosanto urbano. monti, iv-205: il bell'aprile delia mia vita è passato da

cenere e terra, o giovanetta, è il breve / tuo casto aprile. rajberti

carducci, 138: correa co'freschi venti il suo pensiero / de l'anno e

aprilis (che nell'antica roma era il secondo mese dell'anno): di etimo

bocca. crescenzi volgar., 9-78: il lor latrare sia grave, e con

e stando all'orazione, l'accidia il sommerge [il monaco] nel sonno

all'orazione, l'accidia il sommerge [il monaco] nel sonno, e cogl'

, sbadigliando, gli toglie e rapisce il verso di bocca. leonardo, 1-163

. pallavicino, 3-93: determinò [il papa] in concistoro, che l'aprimento

specie di cabala, si osserva con superstizione il numero degli esempi, si suppone una

. filos. l'essere a priori, il non dipendere dai dati empirici.

e aperte. ariosto, 9-29: il fulmine, ove passa, / ciò che

): nel scudo d'osso il gran colpo risuona, / e da la

: al fiero colpo / s'aperse il teschio. tasso, 9-38: gli aprì

corsaletto. salvini, 15-2-148: e quando il cane, portator del caldo, /

fa oggi delle granate, che avendo il fuoco a tempo, come melagrane poi s'

poi s'aprono, onde hanno sortito il nome. targioni tozzetti, 1-92: una

tozzetti, 1-92: una saetta aperse il muro della cupola del coro. quarantotti gambini

, 7-22: forando con qualche arnese il muro, ch'era di mattoni,

fue / morta la gente a cui il mar s'aperse, / che vedesse iordan

tolto..., e minacciando il cielo crudelissime tempeste, spesso aprendosi con

nemico empio / dell'umana natura, il qual del telo / fu l'inventor,

, un canale: costruire, spianando il terreno, rimuovendone gli ostacoli. -anche

in mezzo all'acque / perché vi passi il tuo trionfo. ojetti, ii-47:

dominate dal vento. baldini, i-525: il primo tronco di quel tracciato fu aperto

potuto sostenere, se non fosse ettor, il quale era nel più folto de'nemici

27-66: apre l'ardito degli armati il cerchio / com'irato cinghiale apre la

: in tal sembianza / termo- doonte il bellicoso stuolo / de l'amazzoni sue vide

palco i suonatori. landolfi, 1-58: il cacciatore che cerca d'aprirsi un cammino

forza. manzoni, 70: e il nostro / ufizio sia con impeto serrarci

vol. I Pag.598 - Da APRIRE a APRIRE (66 risultati)

solito, di mano in mano sotto il loro serpeggiante riparo prima alle batterie e

avidità di gloria apre ben spesso / il precipizio a non mature imprese. targioni tozzetti

keplero, cartesio, in diverse direzioni aprirono il primo solco al pensiero moderno.

. con la particella pronom.: indica il fendersi della terra per lo spalancarsi di

terra per lo spalancarsi di voragini, il prodursi di fossi, di pozze. -anche

di pozze. -anche lo screpolarsi, il formarsi di crepe nei muri di una casa

1138: mi meraviglio non poco come il mare sostenne tante mie iniquitadi, e

impeto a ferirsi, / che parve il ciel cader, la terra aprirsi. berni

[gran benefizio ci fa] colui, il quale con incredibil arte ferma un palagio

isola tremando / s'aperse, e il gran gigante in sé chiudeo. marino,

chiudeo. marino, 348: allor il duro sasso, / sdegnoso de l'indugio

e cupe. arici, i-326: il repentino / di laghi aprirsi par tremoto.

giocosa, 182: se si aprisse il molo, se smottasse il monte,

se si aprisse il molo, se smottasse il monte, sevi travolgesse la valanga.

i campi non lavorati, considererai se il campo è umido o secco.

. lastri, 1-1-104: vangato così il campo, si divide e si apre in

assolcare. beltramelli, iii-37: continuate il lavoro sotto la luna? -..

; navigarli. caro, 5-207: il mar di schiuma / s'aperse intorno e

della notte. 6. squarciare il corpo umano, produrvi una ferita.

gli animi fura, / m'aperse il petto, e 'l cor prese con mano

romana, che col ferro / aprì il suo casto e disdegnoso petto. boccaccio,

dee., 8-7 (291): il sole, il quale era ferventissimo,

8-7 (291): il sole, il quale era ferventissimo, essendo già al

feriva alla scoperta e al diritto sopra il tenero e dilicato corpo di costei..

b. tasso, 27-34: all'uno il capo tutto apre e la faccia, /

e la faccia, / all'altro il petto la spada famosa. grazzini, 2-211

, egli con un pugnale l'aperse il petto e nel mezzo del cuore ferendola

misero arrigo. d'annunzio, ii-765: il vento parea piaghe / subite aprire nel

bubbone). campana, 106: il battito forte nei fianchi del bastimento confondeva

battito forte nei fianchi del bastimento confondeva il battito del mio cuore e ne svegliava un

, si vide quando fu aperto [il corpo], che gli trovarono il core

[il corpo], che gli trovarono il core tutto rappreso e soffocato nel sangue

i battenti di una porta, levando il coperchio a un vaso, a una scatola

con un'altra compagna e non conobbe il fratello, ma egli ben conobbe lei

a un sorriso, / che s'apra il paradiso / co'labbri vermi- glietti e

si conviene che, quando s'apre il vaso, si ragguardi il nascimento delle stelle

s'apre il vaso, si ragguardi il nascimento delle stelle, imperocché allor si

anni erano state chiuse, / onde il fetore e l'ingordigia emerse, / ch'

, i-221: la finestretta / apriva il montanaro e, sporto il capo, /

finestretta / apriva il montanaro e, sporto il capo, / guatava il giorno ancor

, sporto il capo, / guatava il giorno ancor profondo. carducci, 518:

profondo. carducci, 518: aprite il vaticano. io piglio a braccio / quel

danno su quella intimità misteriosa incontra non il muro, ma -precauzione suprema -uno specchio

non seppero aprirsi. bonsanti, 2-217: il cavaliere bettigalli, di nuovo innanzi allo

idem, 1-197: aprì con esagerato rumore il portone di casa. quarantotti gambini,

sì serrato che, come egli il tocca non s'apra. biringuccio, 1-57

ventola, quale s'apriva quando veniva il vento; e quando non, cascando si

e farete / che non vi vegga il medico. -aprire ad alcuno:

. forteguerri, 21-43: corre / verso il palazzo, e va gridando: aprite

picchi per farsi aprire. e prima che il caporale di guardia l'abbia sentito,

e si sia mosso, ed abbia trovato il buco della serratura, ed abbia aperto

entrare anch'essa e, senza dargli il tempo di aprire, si precipitò come una

anni lacrimata pace, / ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, / dinanzi

e tentavano di vedere e di passare il fummo, il quale punto loro non si

vedere e di passare il fummo, il quale punto loro non si apriva. berni

, 49-20 (iv-173): poiché il conflitto fu durato un poco, / e

la nebbia cominciossi aprire, / cominciò anche il paventoso gioco / de'dispietati colpi ad

c. bartoli, 1-310: sopra il tetto della loggia, rincontro al mezzo

alto finestre, per le quali entrava il sole e i lumi molto gagliardi nel

un vuoto. luzi, 9: il volo è lento, penetro a fatica /

camere davano su un corridoio stretto, lungo il quale, un tempo, si aprivano

[gli armenti] due volte aprire il giorno, e menare all'acqua.

5-13: la mia moglie ha aperto il desco, / e hammi posto il beccaio

il desco, / e hammi posto il beccaio. gelli, iii-69: voglio

mercato vecchio. boccalini, i-9: il negozio che l'università de'politici per

passata fu concluso e stabilito. buonarroti il giovane, 9-25: tra lo spedai non

vol. I Pag.599 - Da APRIRE a APRIRE (55 risultati)

della poesia. 16. aprire il rubinetto dell'acqua, del gas (famil

famil.: aprire l'acqua, il gas): far scorrere l'acqua,

far scorrere l'acqua, far uscire il gas, girando la chiavetta. -aprire la

a coordinarsi in nuovi organismi espressivi: il « far vela * doventa « aprire l'

un pacco. bonfadio, i-i: il tramezzino mi diede la lettera vostra,

per ventura mi ci trovai, che apriva il plico. loredano, 1-117: nell'

. loredano, 1-117: nell'aprire il viglietto, vide che diceva così.

terone a me diretto. non conobbi il carattere della soprascritta e perciò l'apersi

l'apersi. loria, 1-67: aprì il foglietto e glielo passò da leggere.

leopardi, 1-33: giove lo porta [il brachiere] ed è per lui giocondo

cielo / portò su l'alie, per il grave pondo. 20. allargare

1-31: aprendo l'arco, vi adatta il bolzone. fra giordano [crusca]

6-80: de le sue ricche penne [il pavone] / il superbo gemmaio in

ricche penne [il pavone] / il superbo gemmaio in giro aperse, / ed

aprì, pur come un occhio, il cielo. orsino, iii-288: apria

, / e per gran giubilo getta il bastone. g. gozzi, 4-27:

i gomiti all'indietro, / e il ventaglio apre e chiude. parini, giorno

a te soavemente i lumi chiuse / il gallo che li suole aprire altrui.

siccome a la tua dea, / il bel pavon l'occhiuta coda apria /

appena, e se ne andò aprendo il parasole. idem, i-274: gli

gli presi le dita e cercai di aprirgli il pugno a forza. idem, i-296

. idem, i-296: si aprì il sipario e ciò salvò la conversazione. quarantotti

punte, che da una parte apra il doppio dell'altra. 23.

., 12-7: quando è posto il nocciolo [delle pesche], di po'

fiore, / cui l'aura dolce e il sol tepido e il rio / corrente

l'aura dolce e il sol tepido e il rio / corrente nutre, aprir tra

che germoglie: / là s'apre il giglio, e qui spunta la rosa.

spigo; tondo / s'apre nei campi il fior dell'elianto. ungaretti, iv-40

fiorita, / e la sanguigna rosa e il bianco ziglio. caro, 3-348:

bianco ziglio. caro, 3-348: il quarto giorno / vedemmo alfin, quasi

tasso, 6-v-2-97: se tu ridi, il dolce riso / m'apre il ciel

, il dolce riso / m'apre il ciel di primavera. battista, iii-391:

un mare, / ma i labbri aprirò il bel tesor dei denti. leopardi

, 16-95: a me sempre benigno il tuo cospetto / sarà per queste piagge,

dove nudi dormono / fanciulli, forza il puledro sui campi / umidi d'orme di

d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli alberi.

gli avviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse. leopardi,

vide a cinquanta passi circa, dove il viale finiva, aprirsi un'aia davanti alla

mondo si apriva? calvino, 1-91: il bosco non gli lasciava vedere intorno.

più segreti pensieri, le proprie intenzioni, il proprio animo). giamboni,

volgare. fra giordano, 3-295: come il maestro, che sale in su la

: più non t'è uopo aprirmi il tuo talento. idem, inf.,

comincia a conoscersi, ed a aprire il peccato, che prima soleva difendere, e

alcuno indugio darebbe opera a fare che egli il suo piacere avrebbe. idem, dee

passato, me ne curerò meno d'aprirvi il vero d'ogni cosa. ariosto,

/ so che v'avrei sì aperto il valor mio / ch'avresti il fin già

sì aperto il valor mio / ch'avresti il fin già di ruggier previsto. idem

un'oca, / ch'apria de'galli il periglioso agguato. v. borghini,

. marino, 326: -figlia sì come il centro / del cor più volte dal

/ de le leggi immortali ha scritto il fato. morando, iii-228: con

iii-236: allor che io le apersi il mio martire / voltommi il tergo e fé

io le apersi il mio martire / voltommi il tergo e fé * da me partita

me più presso, e nudo / aprimi il ver. saba, 295: tutto

ver. saba, 295: tutto il suo dolore ei m'ha svelato, /

-rifl. malispini, 1-507: il detto papa in segreto e in palese

vol. I Pag.600 - Da APRIRE a APRIRE (51 risultati)

più che cosa gl'impasticciassi, fra il desiderio d'aprirmi e il timore di parergli

, fra il desiderio d'aprirmi e il timore di parergli un sac- centello.

intorno apristi, / siccome allor che il siculo terreno / dall'uno all'altro mar

e luminosi sorrisi che raramente le aprivano il viso serio, dai muscoli duri provati

, illuminarsi; rasserenarsi, rischiararsi (il cielo). - per estens.

sp., 4 (68): il volto del frate s'aprì a una

o stella, che serri ed apri il die. salvini, 15-1-100: annua cura

quando colle dorate / corna apre l'anno il tauro. idem, 30-1-482: suole

nostra... darsi ad alcuno il carico d'aprire, come si dice,

del giorno. panzini, ii-279: [il presidente della camera] non aprì il

il presidente della camera] non aprì il parlamento dicendo: signori! la seduta

: enea dal sonno / si scosse; il giorno aprissi. ed ei col sole

te, darammi dio / ch'ivi il mio dì si chiuda ove s'aprio.

guerriero; una folla di popolo annunciava il ritorno d'èrcole che entrava in cocchio

del romanticismo. montano, 67: il libriccino discordanze, dal quale sono state

le poesie con le quali si apre il presente volume. alvaro, 9-419: era

debito. gorgona, / dove il bel fiume de amo apre la foce,

foce, / un aspro scoglio ha il nome che me coce. 36

, / quasi cercando oltre la terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo

raccolti i loro arnesi, con tutto il campo se n'andarono. ariosto, 43-96

. -aprire la strada, la via, il passo: sgombrarli, renderli liberi.

donde passar si potesse, se prima il carro e l'altre bestie, passando,

ferro / sgombrerò 'l passo e t'aprirò il sentiero. g. bentivoglio, 4-422

determinati, o d'aprirsi col ferro il passo, o di perdere in quello sforzo

diversità de'pareri. dottori, 165: il caso / d'accidenti tra noi padre

sé fa scudo / dovunque alma ragione il passo aprille. forteguerri, 20-79: e

-aprirsi la via, vadito, il passo, il varco, verso un

la via, vadito, il passo, il varco, verso un dato luogo:

. g. bentivoglio, 4-727: apertosi il passo a viva forza tra alcune compagnie

prese a fischiare disperatamente aprendosi adagio adagio il varco fra una folla enorme. idem

: le prime foglie tenerissime avevano compiuto il prodigio di aprirsi un varco tra le zolle

varco tra le zolle. -aprire il passo ad alcuno: lasciarlo entrare,

soglie, / a la diletta moglie il passo aprite, / di cui per grazia

, la via, voccasione: offrirgli il destro, la possibilità di compiere una

la sua sagacità fuggì [la moglie] il perieoi soprastante, ma s'aperse la

cose di fuor. botta, 4-555: il visconte di turena, usando la occasione

partenza del gatta da colegno, penetrò il giorno appresso col soccorso appre -aprire

giorno appresso col soccorso appre -aprire il campo: offrire la possibilità, dare

6-45: alle ambizioni dei privati s'aprì il campo d'una proprietà senza restrizioni né

g. m. cecchi, 1-1-195: il giovane venuto qui a studiare, /

m. villani, 1-51: il traditore gli aperse la porta, ed

la porta, ed entrato dentro [il re] con grande sforzo, preso maometto

, e incarcerato, in pochi dì il fece morire. livio volgar.,

. livio volgar., ii-1-23: il re de'sabini la corruppe per moneta,

sfrenata voglia, / e tardi doppo il danno li ochi apersi. lettere e

giusto de'conti, i-89: maledico il dì, che gli occhi apersi. chiabrera

gli occhi di colui che ha peccato, il quale per mezzo de'vizi per la

questo non era, avrebbe certo storpiato il povero paziente. goldoni, iii-75: voi

compiaceva di ripetere come fosse stato invece il ranzoni ad « aprir gli occhi a lui

v'apersi, / vidil seder sovra il grado soprano. b. davanzali, i-260

marino, v-60: la quaresima men che il carnevale / conviènti aprir ben ben gli

vol. I Pag.601 - Da APRISCATOLE a APROCHEILO (59 risultati)

, 8-22: assai ben conosco che ancora il raggio della vera luce non è pervenuto

ardimento / la bocca aprir, con tutto il viso applaude, / e par che

la bocca mai dall'altare per istruire il popolo. giusti, 2-244: volea parlar

volea parlar, ma non le dette il cuore / d'aprir la bocca. palazzeschi

labbra non s'aprono per dire / il patto ch'io vorrei / stringere col destino

(14): iddio è colui, il quale apre la bocca a'mutoli,

cardinali (da parte del pontefice) il permesso di parlare. pallavicino, 3-93

: è da biasimare l'avaro, il quale chiude sì la mano a sé e

biasimato colui, che è guastatore, il quale apre la mano in tale modo

grida verso lui. boccaccio, i-456: il quale [cervo]...,

s'aperse nelle braccia, e vibrando il dardo, col forte braccio quello lanciò

speme accendi. -aprire vanimo, il cuore, il petto ad alcuno:

-aprire vanimo, il cuore, il petto ad alcuno: confidargli.

che tu abbi a cui tu apra il tuo petto. della casa, 615:

della casa, 615: e perché il favellare è uno aprir l'animo tuo a

animo tuo a chi t'ode; il tacere per lo contrario pare un volersi dimorare

, per vanità o per leggerezza aprire il nostro cuore. metastasilo, 1-3-201:

cuore. metastasilo, 1-3-201: apri il tuo cuore a tito, / confidati all'

amico. manzoni, 144: il reo sfugge la società di quelli che non

teme superbi della loro virtù: aprirà egli il suo core a loro, che ne

comunichiamo insieme col pensiero, apriamoci scambievolmente il nostro animo, conversiamo. palazzeschi,

la gola martoriata dal dolore, aprì il cuore alle sorelle nelle quali, a

accoglievano la confidenza attraverso quella si esauriva il rancore. -rivelare i più riposti

nel suo tempio. -aprire vanimo, il petto a qualche cosa: accoglierla in

, 25-67: apri alla verità che viene il petto. boccaccio, dee.,

àpraci l'anima / quei ch'agli apostoli il labbro apriva. -aprirsi a mezza

riserve mentali. magalotti, 20-255: il secondo [passo] è stato l'aprirmene

di ciò un altissimo segreto. -aprire il cuore: provocare emozione, commozione;

, / ove amor co'begli occhi il cor m'aperse. boccaccio, dee.

(448): quel cuore, il quale la lieta fortuna di girolamo non

, i tigli di porta venezia ti aprono il cuore. -figur. aprire la

per l'addietro composi... il vettori veramente m'ha aperto un po'

rozza gente l'intelletto aprite. -aprire il volto a un sorriso: sorridere, dando

serena. panzini, ii-20: aprì il volto ad un sorriso pieno, sereno,

sereno, quasi infantile. -aprire il riso: mettersi a ridere, a sorridere

ridere, a sorridere. -aprire il riso ad alcuno: farlo ridere, sorridere

25: ma pur sì pio / aprivi il riso, e non so che di

redi, 16-vi-317: mi parve espediente il sabato mattina farle aprire la vena del

collo aprirongli la vena. -aprire il volo: prendere il volo, involarsi.

. -aprire il volo: prendere il volo, involarsi. fontanella,

lor sonar la valle! -aprire il fuoco: sparare; dare inizio a una

fucileria. beltramelli, iii-1179: il nemico aveva aperto un fuoco d'

carri fecero ca pire che il nemico apriva il fuoco contraereo.

pire che il nemico apriva il fuoco contraereo. -aprire un problema

storico... apre innanzi a me il problema della civiltà ellenica. -aprire

: apriti cielo: quel raglio suscitò il delirio nella folla accalcata sotto il torrione.

raglio suscitò il delirio nella folla accalcata sotto il torrione. -prov. i

hanno aperto gli occhi '. buonarroti il giovane, 10-930: che ormai aperto ha

ogni mucino. fagiuoli, 3-2-156: onde il proverbio nato n'è da questo,

n'è da questo, / che il dire che i mucini han gli occhi

tu ti credesti, per ciò che il marito non c'era, che la

e dei ranocchi, 1-1-23: rodipane è il mio padre,... /

l'eccidio generai delle pagnotte, / il famoso apritor d'ogni uscio chiuso.

: con ispesse apriture di bocca [il dragone] mandava fuori fiamme. capellano

non mancai, pregato, di comporre il solito prologo in versi, da recitarsi

quando s. tomaso vi poteva mettere il dito. testi fiorentini, 83: avea

si richiuse. serdonati, 6-421: il perché la nave... fu percossa

. d. bartoli, 34-251: il freddo... né ha mestieri d'

da un luogo, dove appena si vede il sole fuori per alcune apriture di monti

vol. I Pag.602 - Da APRONE a AQUILA (28 risultati)

archeol. tempio greco che non ha il porticato a colonne sui due lati.

vicino (nella toscana nord-occidentale, fra il corso del serchio e la pianura costiera

carducci, iii-18-68: paese ove cresce il faggio e matura l'olivo e il

il faggio e matura l'olivo e il cedro fiorisce, e le selve dei castagni

vaso etrusco! / in te amo il divin marmo apuano, / l'umile rusco

siccome l'acciaio temperato sconsacra e smiracola il generale colla spada di suo nonno tagliò

generale colla spada di suo nonno tagliò il corso del fiume in due.

riflessi porporini, la testa fulvo-rossiccia, il rostro di color nerastro, robusto,

la sua piccolezza (50 cm) e il color bianco del petto; l'aquila

reale, da cui si differenzia per il color bianco-giallognolo della testa, della gola

è mestieri de rascione ch'elli [il vultur volans] significhi molte generazioni d'avvoltoi

1-12: quello re è da lodare, il quale s'assimiglia all'aquila, e

fioretti, xxi-977 (42): il quale viaggio, se fusse suto aquila,

sue rote andava, / guardando fiso il sol, com'ella è avvezza,

, 89-3: i'mi credetti, il primo giorno ch'io / mira'tante bellezze

secura / e sorvolando ir tanto a presso il sole / che nulla vista più la

la vista acuta per mirar di lungi il serpe che ha da magnare e li

marino, 7-21: l'aquila imperiale il sol vagheggia, / col rostro il petto

il sol vagheggia, / col rostro il petto il pelican si fere, /

sol vagheggia, / col rostro il petto il pelican si fere, / va 'l

alfieri, 81: l'adunco rostro, il nerboruto artiglio, / le poderose rapide

le poderose rapide sonanti / ali, e il fiso nel sole ardito ciglio, /

fiumi precipitarono ove dianzi l'aquila ergeva il suo volo. pellico, 11-86:

venti, / truce istinto di zuffa il ciel le diede; / e sul ciglion

e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo solenne. idem, 1027

, / a te ritorna, cadore, il cantico / sacro a la patria.

l'aquila s'abbatté sul sasso prona / il petto, aperta l'ali i crude

che strepitarono sul sasso, / erta sùbito il rostro alla difesa. idem, iv-2-923

vol. I Pag.603 - Da AQUILARIA a AQUILINO (48 risultati)

si libra su la vastità dell'ali rimontando il filo del vento. negri, 2-914

d'aquila, ricorda i profili umani che il tempo scolpisce nella roccia sulle creste dei

barilli, 2-185: quando fa bello il sole guazza, affoga nella salsa grigia

. moravia, vii- 355: il padrone... urlava come un'aquila

. vi siete affaticato correndo a vedere il paese col volo e l'occhio dell'aquila

egli ne rilevò con un'occhiata da aquila il concetto generale. 2. insegna

, i-49: intorno all'aquile fu il travaglio, le quali né portare si

/ l'antico nido, e rotto il fiero artiglio. alfieri, 81: forse

l'aquile tonanti, / che vincitrici fero il ren vermiglio, / portaro un dì

bellicose, e coll'artiglio / sfrondano il franco tricolor bastone. carducci, 712

passò. idem, 1007: sotto il falcato voi de le fischianti / al sol

in testa. d'annunzio, iv-2-224: il barone militava sotto il primo napoleone.

, iv-2-224: il barone militava sotto il primo napoleone...; egli stava

sempre assente da casa, poiché seguiva ovunque il volo delle aquile imperiali. idem,

cose sublimi. baretti, ii-149: il tuo cervello d'aquila aggiungagli a tutto questo

. parini, giorno, ii-976: ma il mio signor, com'aquila sublime,

aquila sublime, / dietro ai sofi novelli il volo spieghi. foscolo, gr.

atto / e quei ch'ebber nel cuore il sogno intatto; / né si vede

intatto; / né si vede che il seme lor ralligni. quasimodo, 4-20:

ornato di ricchissime pietre preziose, sopra il quale un'aquila con tale aperte di

al suo posto un'altra; ma il cuore resta sempre uguale e infido. c

quindeci stelle, oltre sagittario, verso il polo? idem, 498: lungi da

. l'aquila de l'arroganza, il delfino de la libidine, il cavallo de

arroganza, il delfino de la libidine, il cavallo de l'impacienza.

in cui questa figura a manritta non ha il pileo, ed ai piedi ha di

pesce); gli antichi ritenevano che il nome derivasse dall'agg. aquìlus * bruno

forse è l'inverso. l'aquila era il simbolo di giove, trasformata in costellazione

simbolo di giove, trasformata in costellazione dopo il ratto di ganimede. la forma aguila

aquilaria agallocha e l'aquilana sinensis forniscono il legno d'aloe aromatico, che viene

una voce indigena indiana àghil, attraverso il portoghese aguila, accostato al lat.

. a forma d'aquila; che ha il segno dell'aquila.

aquila. panzini, iii-608: il gran fascio littorio, con la scure

salvini, 3-75: non è privo [il cielo] dell'aquila, ma

agg. simile all'aquila; che ha il volo e la potenza dell'aquila.

condotta da mille / vittorie che armavano il cielo / d'un fremito aquìleo, nube

mi basta, diss'io, anco se il solo occhio destro veggia aquilinamente; ché

aquilino2. aquilino1, sm. il piccolo dell'aquila; aqui

massimamente ne'lor capi. e quando il detto aquilino avrai, ad alcun palo

non molto dal nidio rimosso, il leghi: questi griderà, il padre verrà

il leghi: questi griderà, il padre verrà e la madre, e

là ella [l'aquila] spia il pasto, gli occhi suoi mirano da

lontano. i suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, e dove sono corpi morti

penne aquiline e potessi alzarmi per tutto il cielo..., ch'io posta

allora l'anima del divino amore, il sole divino contempla con occhio d'aquilina

? forteguerri, 22-6: anzi che il corso suo [del cavallo] per niun

s'inganna a partito. dante fu il vero cavaliere del medio evo. d'

, primo a scoprire la nuvola, il vento, il nido. comisso, 12-19

a scoprire la nuvola, il vento, il nido. comisso, 12-19: tra

vol. I Pag.604 - Da AQUILINO a AQUILONE (62 risultati)

2. naso aquilino: che ha il profilo del rostro d'aquila; adunco

..; del mezzo de'quali il non camuso naso in linea diritta discende

discende, quanto ad aquilino non essere domanda il dovere. idem, viii-32: il

il dovere. idem, viii-32: il suo volto [di dante] fu lungo

[di dante] fu lungo, il naso aquilino. vasari, iii-634: è

, ha i capelli avvolti, il naso aquilino e d'aspetto sensitivo.

aspetto sensitivo. salvini, 19-iv-2-304: il naso tirava all'aquilino, che è

e certo io sarò tanto picchiata che il mio naso diventerà camuso o aquilino.

o aquilino. panzini, iii-549: il naso si eleva con un'insensibile curva

nera, la fronte bassa, corrugata, il naso aquilino che gli dava un'aria

lanieri, giovanissima ma non bella, il naso aquilino spropositato, e il viso come

bella, il naso aquilino spropositato, e il viso come unto e sempre sudato.

. carducci, 621: oh se il turbine cortese / sovra l'ala aquilonar

scatti di leon che non si posa e il desiderio dei turbini aquilonari. gozzano,

turbini aquilonari. gozzano, 43: il gigantesco rovere abbattuto /...

/ flutto castiga. bocchelli, 9-169: il bosco selvoso che la cinge, solitaria

solitaria e aquilonare,... è il primo a sentir l'inverno.

da s. c., 36-5-13: il vento aquilone toglie via le piove

penne strette / d'estate, perché regna il suo ne mico, /

li discaccia. boccaccio, 1-123: il robusto cerro cura poco i sottili zeffiri

cura poco i sottili zeffiri, e il giovane pioppo non può resistere a veloci

1-35: non fa sì gran muglia il tempestoso mare, quando il settentrionale aquilone

gran muglia il tempestoso mare, quando il settentrionale aquilone lo ripercuote. imitazione di

3-474: era de l'anno / compito il giro, e i gelidi aquiloni /

, e i gelidi aquiloni / infestavano il mare. betussi [boccaccio], 82

nembi e i tuoni, / e fiocca il ciel sempr'adirato e piove / a

sorgono impetuosissimi gli aquiloni; e pure il mondo inaridito e addiacciato dal rigore di quei

piume / e di volo nevoso ingombri il cielo, / cresca il monte a

volo nevoso ingombri il cielo, / cresca il monte a le stelle irto di gelo

di gelo, / fissi a la sponda il piè stupito il fiume. lancisi,

/ fissi a la sponda il piè stupito il fiume. lancisi, i-709: in

, i-709: in questo io ho proposto il vento austro e suoi collaterali essere di

cioè nascer dal basso e, radendo il terreno, salir sempre verso l'alto

insieme a sostener d'eccelso / edificio il comigno, agli urti invitto / degli

dallo spiraglio aperto nell'azzurro entravano egualmente il soffio caldo dello scirocco, e i

pascoli, 50: che mai diceva il querulo aquilone / che muggìa nelle forre

uomo avrà diritto di proclamarsi... il re della natura. montale, 1-131

montale, 1-131: or che aquilone spiana il groppo torbido / delle salse correnti e

delle crociate, in cui si vedeva il vento aquilone, rappresentato come un arcangelo

., 4-60: ben s'avvide il poeta ch'io stava / stupido tutto al

, 4-60]: ii polo artico il quale si è appellato aquilone. g.

, correndo dalla parte d'aquilone verso il meriggio con grande chiarore. ugurgieri,

/ che di verso aquilon la chiude il reno / e appennin da levante fa il

il reno / e appennin da levante fa il simile. boccaccio, i-ii: passò

fa fare più frutto alle vigne ma il meriggio il fa più nobile. fioretti

fare più frutto alle vigne ma il meriggio il fa più nobile. fioretti, xxi-926

altra inverso l'occidente, la terza inverso il meriggio e la quarta inverso l'aquilone

magno], 251: si sta [il falcone] sopra gli alberi lungo i

dalla parte d'aquilone sia solamente [il balenare], il dì che viene

aquilone sia solamente [il balenare], il dì che viene significa acqua. tasso

, /... / insin che il sol, quanto più può, s'

nevoso. galileo, 1042: il qual movimento vegghiamo sensatamente esser, nella

nella parte superior del globo, inclinato verso il mezo giorno, e quindi, verso

scioglier di nuovo la corsa giù per il campo agonale dell'imperatore, emulo di

corsa ima schiera di monelli, dietro il volo d'un aquilone che prendeva vento

. idem, 3-194: vi innalzerei il fresco giocattolo / sforbiciato d'un aquilone

da aquiloni. serra, i-22: è il fruscio degli aquiloni che salgono e brandiscono

moretti, 35-105: ricorda... il primo giorno di primavera, e gli

urbino e l'aquilone palpitante che ruba il filo alla mano del bimbo. palazzeschi,

polvere lo coprirà, / un giorno il vento lo porterà via. comisso,

1-563: correva lungo una spiaggia, tenendo il filo di un aquilone. e l'

come le code degli aquiloni, nascondevano il soffitto. = deriv. da aquila

vol. I Pag.605 - Da AQUILOTTO a ARABICO (36 risultati)

aquilòtto, sm. il piccolo dell'aquila. fra giordano

l'aquila allora solamente intenta a procacciare il pasto ai suoi aquilotti del nido.

: gli aquilotti, se non dà loro il cuore di seguitar le madri fin sopra

., almeno s'invogliano di abbandonare il nido, e arrischiarsi al volo.

incitandoli a disertare, come aquilotti, il nido materno, la roccia solitaria. viani

. gli batteva presso gli occhi come il palpito d'una vena. gli occhi

nelle gabbie roventi? perché guatano verso il sud e non spiccano il volo?

perché guatano verso il sud e non spiccano il volo? 3. aquilone.

, provincia della francia meridionale), il sinus aquitanus è l'odierno golfo di

de'numi ad arder nato, / il tesoro dell'api. foscolo, sep.

sangue. zanella, ii-112: scorge il buon vecchio un primo sguardo, un'ara

or donna accorta, / che di figli il fe'lieto onesti e saggi. carducci

per andare a san giusto a compiere il rito di ricevere la bandiera offerta dalle

unità delle misure superficiali agrarie, secondo il sistema metrico, equivalente alla superficie d'

a 100 metri quadrati; e così il metro quadrato è un centiaro; ed un'

, 2-13: l'ara dove si trebbia il grano deve esser esposta al sole,

spazio di terra, dove si batte il grano, che debbe dirsi aia.

si protese starnazzando dal trespolo, aperto il becco adunco, in un furore grottesco

15 [dì] appresso si è il termine del pagamento della detta fiera.

grido haro! haro!, con cui il mercante fiammingo interrompeva l'esposizione delle merci

rabbia. masuccio, 325: il cavo de squatra, che ciò con rencri-

guardano dai vetri gocciolanti / arabescarsi il vero. viani, 14-355: il fogliame

arabescarsi il vero. viani, 14-355: il fogliame dei castagni arabescava d'ombre

storie. idem, 19-480: il sole di primo mattino, intagliato dal

abito arabesco fosse, pure dopo alquanto il raffigurò. giraldo giraldi, 1-81:

ornato e ricco. segneri, iii-3-300: il dipinger le navi, l'indorarne la

la poppa, l'intagliarne la prua, il fregiarne di bizzarri arabeschi tutte le sponde

ornato arabesco. panzini, ii-567: il suo dito disegnò arabeschi come con un

svolazzo intrecciato. bontempelli, 8-63: il sole batteva nel tremolio dell'acqua e

, diventavano due neri bizzarri arabeschi contro il cielo viola. bartolini, 16-82:

foggia del vetro [delle bottiglie], il colore del contenuto, l'arabesco e

. bruno, 3-631: veggio il mio alato nume spuntar da quel

col caduceo in mano, fender il cielo a le mia volta,..

altra [chiocciola]. ha il dorso di color bianco livido; è scorsa

bianco livido; è scorsa per il lungo da spesse e minute linee bionde,

. redi, 16-viii-256: sono stato il segretario in capite delle sue lettere;

vol. I Pag.606 - Da ARABILE a ARAGNO (22 risultati)

verghe estolle in alto. / d'etiopia il balan qui si nutrica, / colà

qui si nutrica, / colà di siria il virtuoso asfalto. = voce dotta,

gloria. marino, 239: sparso il morbido letto / di spiriti odorati /

arabi fiati; / e per tutto esalava il nobil tetto / sospir di fumo eletto

piume. idem, 311: sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'

sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì come

: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre un sacro

e sol di due / picciole lagrimette il cener bagna, / ultimo onor, più

arabe lande / l'aspro cammello e il grande / dromedario le armate orde seguir.

: mi è venuto a ritrovare / il mio compagno arabo / che s'è ucciso

altra sera. piovene, 5-664: il principale carattere della sicilia d'oggi è

come arabo, ma seguendo con istudio il dimostrante. cicognani, 2-95: l'avvocato

spagna. d'annunzio, iv-1-240: il sole entrava a traverso le tendine di

membrana intermedia delle tre meningi che avvolgono il tessuto nervoso del cervello (meningi cerebrali

fa rugghiamento nelle budella, e costrigne il cavallo a mandar fuor lo sterco indigesto e

, i-163: già secca aragna, il tuo buio covile / n'hai per tomba

n'hai per tomba, e per pompa il tuo lavoro. vasari, iv-230:

che gli è sopra, pescia con il fiume della nievole e della pescia, con

tarantole dal loro paese appellano, sotto il cocentissimo sole estivo. 2.

: quella di pallas fu più bella; il che veggiendo aragne per dolore s'impiccò

, anzi la convertì in ragnolo, il quale, non avendo la sua arte dimenticata

iacopone, 25-16: or ov'è il capo cusì pettenato? / con cui

vol. I Pag.607 - Da ARAGNOLO a ARANCINO (44 risultati)

ben ben sottili, che l'aria, il vento e 'l sole la trapassano.

di tele d'aragni e tremoli per il vento, sarà pioggia repentina. loredano,

pioggia repentina. loredano, 1-97: il maggior pregio d'amore è di prendere e

dea pallas era in odio l'aragnolo, il quale fae opera sottile e tele

carne è bianca, assai pregiata; il corpo è diviso in cefalotorace e addome

lentamente la tenaglia delle branche guardando fisso il maschio con i piccoli occhi rotondi,

egli sa la storia e l'araldica e il nome d'ogni penna e d'

. o così o nulla. ecco il significato formale e il motto araldico della sua

nulla. ecco il significato formale e il motto araldico della sua indole. d'

d'annunzio, iv-1-139: talvolta appariva [il mare] tutto azzurro, d'un

araldico. panzini, i-780: ecco il motto araldico di quel mio antenato:

araldiche. ojetti, i-803: [il gallo] è di ferro, ritto su

della futa. civinini, 1-293: il leone è salito appunto all'onore di rappresentante

stemma. pratolini, 5-132: facesti il piazzista di un ufficio araldico: bussavi

è qui. leopardi, i-302: il rispetto e l'immunità degli araldi, considerati

368: aveva sentito i tamburi e il bando degli araldi d'. arme.

antica grecia: pubblico ufficiale che aveva il compito di rendere note le disposizioni e

pascoli, 751: giungemmo: è il fine. o sacro araldo, squilla

, 27-139: tu vuoi saper di margutte il ribaldo: / sappi che egli è

nove genti / araldo, italia, il campidoglio ascendi. idem, 1028:

o di banditore, cercherò di rispondere il più chiaramente che potrò. tombari,

iii-431: del verno aquilon rigido araldo / il già verde tesor disperse al piano.

porte. -araldo del giorno: il sole. rosa, 166: presi

1 essere potente '), da cui il lat. mediev. haraldus, heraldus

infiorescenze a ombrella o a capolino; il frutto è una bacca dolce e sugosa

petali valvati, l'ovario infero e il frutto drupaceo o bacciforme. comprende

lo più tropicali; in italia è spontaneo il solo genere edera; molte araliacee sono

grande aiuola ovale tra l'aranciera e il viale lungo il lago. tombari, 2-37

tra l'aranciera e il viale lungo il lago. tombari, 2-37: il

il lago. tombari, 2-37: il pollaio era presso l'arancera, tutto recinto

agli occhi di dolcezza, quando è il tempo della fioritura. bartolini, 16-84:

grandi alberi di colorati aranceti discendevano verso il mare, che all'orizzonte risplendeva del

dondolanti. onofri, 21: lo senti il sapore dell'aria, stamani! /

con un'arancia in mano, abita il prato / un fanciullo di luce e

odori d'incenso e di rinchiuso, il colore vivido delle arance fece provare ad

edicola di un venditore di cocomeri e il banco di un venditore di aranciate. pavese

i-97: -adesso poi che aspetta il bambino le fa male anche solo l'

aranciato, agg. che ha il colore dell'arancia matura.

.. si disegnava nera sotto il limpido cielo aranciato. d'annunzio,

aranciati. viani, 19-397: tutto il corpo egli aveva tatuato di figure geometriche

aranciate; mentre quelle lontane parevano come il mare o quasi bianche. serra,

nel cuore. slataper, 1-165: il sole strabocca aranciato sul rettifilo grigio dei

è proprio dell'arancia, che ha il colore (o il sapore) dell'arancia

, che ha il colore (o il sapore) dell'arancia. c

vol. I Pag.608 - Da ARANCIO a ARARE (55 risultati)

o seminarvi un arancino della cina. buonarroti il giovane, 9-234: e sostengon vaselli

: lo fico senza fior ci porge il frutto: / l'arancio aulisce tutto /

e da tutte queste provincie hanno sortito il nome, e si descrivono di questa maniera

6-247: ognuno che di flora / riverente il nume onora, / ascolti odorosissimo decreto

odorosissimo decreto, /... / il fior d'arancio d'ogni fiore è

, odorifero ricinto / vive e germina il cedro e a fin matura / l'

/ l'agro limon suoi parti e il biondo arancio. zanella, i-166:

, d'oro. alvaro, 2-92: il sole bucava e infocava il cielo disperdendone

, 2-92: il sole bucava e infocava il cielo disperdendone i vapori, e tutto

avanza verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine, / ride

zana d'aranci, che la porterà il moro. mattioli, 1-269: gli aranci

e molto più amara; la polpa e il succhio, di cui sono copiosamente pieni

aranci di un medesimo sapore. buonarroti il giovane, 9-234: o belle

), da cui spagn. naranja (il frutto) e naranjo (l'albero

], i-200: « affaticasi agramente il brasavola... in volere esporre donde

. in volere esporre donde sia tratto il vocabolo degli aranci, e come che molte

, agg. e sm. che ha il colore dell'arancia (fra il giallo

ha il colore dell'arancia (fra il giallo e il rosso). trattati

dell'arancia (fra il giallo e il rosso). trattati antichi, 66

, a strisce. idem, iv-2-67: il sole caldo di arancio la prendeva tutta

, agg. e sm. che ha il colore vivo dell'arancia.

pane ben cotto. deledda, ii-699: il chiarore arancione del sole che sorgeva sui

civinini, 1-270: qua e là il roseo si sfuma in toni ambrati, qua

2769: l'aranea che ha più sottile il tatto / tessendo e ritessendo la sua

l'albugineo umore. gelli, 8-30: il primo pannicolo [dell'occhio],

primo pannicolo [dell'occhio], il quale è congiunto coll'umore albugineo, e

2-3-10: non è diritto quando il bue disidera freno e sella d'oro e

sella d'oro e adorne coverte, e il cavallo disidera di stare ad arare

inf., 26-30: quante il villan ch'ai poggio si riposa, /

coglie fiore [idem, 228: il villano lavora la terra...]

: arasi la terra, gettasi il seme, considerasi il tempo, il seme

la terra, gettasi il seme, considerasi il tempo, il seme gittato in

gettasi il seme, considerasi il tempo, il seme gittato in terra riceve nutrimento

agricola o versano intorno alle persone, come il lavorare il terreno, ammaestrar la

alle persone, come il lavorare il terreno, ammaestrar la gioventù...

arare la prima volta e rompere il terreno, lasciando zolle grosse. pascoli,

fa sorgere la spalla sinistra e torcere il busto. deledda, ii-93: egli rivede

busto. deledda, ii-93: egli rivede il paesaggio melanconico vigilato dai pini sonori,

suo padre ara la terra per seminare il frumento del padrone. -per simil.

, iii-364: de la chioma sua bionda il campo adorno / col rastrello d'avorio

. 2. per estens. smuovere il terreno, solcare il suolo.

per estens. smuovere il terreno, solcare il suolo. d'annunzio, iv-2-912

a sollevare la polvere e ad arare il suolo. viani, 14-114: quando

suolo. viani, 14-114: quando il mare è d'acciaio freddissimo, s'immergono

i pescatori] fino al petto, arando il fondo del mare per delle ore.

, 19-325: le eliche aravano tramescolando il fondo impastato e lo frangevano in argento vivo

3. per simil. solcare, percorrere il mare. caro, 2-1261: che

gran ferdinando i più spalmati / arano il mar tra le volubil spume. e.

in cala. montale, 2-76: oh il ronzìo / dell'arco ch'è scoccato,

/ dell'arco ch'è scoccato, il solco che ara / il flutto e si

scoccato, il solco che ara / il flutto e si rinchiude! -anche

si rinchiude! -anche: solcare il cielo (gli aeroplani). viani

gli aeroplani con l'ala diagonale aravano il firmamento: l'elica lo frantumava in vertigine

4. figur. percorrere con la penna il foglio, ccrivere. indovinello veronese

m. villani, 11-3: avemo arato il foglio con lungo sermone di lieve materia

vol. I Pag.609 - Da ARATIVO a ARATURA (19 risultati)

boccaccio, iv-122: con tagliente unghia il viso, piaciuto agli occhi falsi,

volgar., 1-82: tutto il volto si venne arando con lanciuole e con

sul fondo l'ancora, staccatasi per il vento e il moto del mare.

ancora, staccatasi per il vento e il moto del mare. boccaccio, 3-2-328

l'àncora fondo da potersi aggrappare, ed il vento movendo la nave, questa àncora

la nave, questa àncora seguendola, ara il fondo tanto, che per ventura ella

diritto: comportarsi bene, fare scrupolosamente il proprio dovere. b. davanzali,

nel suo. botta, 5-437: aggiunse il sire, che gli avrebbe fatti arar

avrebbe a far con lui. -arare il mare: fare un lavoro inutile.

proprie forze. ariosto, 454: il mio padron ara col bue e con l'

e che ella sia alla finestra, tutto il dì arano in su e 'n giù

su e 'n giù, e fanno il meschino. = lat. arare-,

e non arato o culto, / meraviglie il terren produce e serba, / e

rustico sedile, / onde bruno si mira il piano arato! camerana, v-259:

cantare. rivede / lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati / che in agosto

susseguiva la distesa di poggi brulli. il terreno arato non si distingueva da quello

. per simil. percorso, solcato (il mare). caro, 3-534:

, iii-396: nice, di solchi annosi il volto arata, / dentro a reggia

e di rughe / deformi arato ho il volto? slataper, 1-8: un solo