fatta elettivamente da chi sovrasta, risiede il principio popolare della società cristiana. oriani
l'ultima forma imperiale d'italia fu il papato rimasto sempre elettivamente italiano dopo adriano
libero atto della volontà; che esplica il libero arbitrio. -anche: preferito,
di maria] ebbe per suo principio il decreto elettivo che di lei fece il
il decreto elettivo che di lei fece il gran padre a tanta grandezza; la seconda
per legge un giudicio, che fusse il padrone universale: dove tutte le sentenze
: due mesi sono passò all'altra vita il prencipe di lesbo, onde gli elettori
apollo. davila, 223: [il re] giudicando non di meno non doversi
giudicando non di meno non doversi trascurare il regno ereditario di francia per l'elettivo di
come si vuole, non fa che il suo dovere facendo ai governati tutto il
il suo dovere facendo ai governati tutto il bene che può. cattaneo, iii-4-277:
magistrati. de roberto, 2-45: il ministro fece la presentazione: 0 l'on
non ti illudere, la libertà, il regime di pubblica concorrenza elettiva ai posti
bel numero eletto, / per adomar il dì festo et altero, / subito
festo et altero, / subito scorse il buon giudicio intero / fra tanti, e
tanti, e sì bei volti, il più perfetto. boccaccio, dee.,
secondo la qualità del morto vi veniva il chiericato, ed egli sopra gli omeri
questo un ercol bentivoglio / fa chiaro il vostro onor con chiare note, /
da febo eletto. alamanni, 5-1-115: il misero bifolco al tempo eletto / tardi
altrui campo vicin solcato e lieto, / il suo vedovo e sol. tasso,
: gli araldi, eletti / a prescriver il tempo a la tenzone /..
la tenzone /... / stabilirò il mattin del giorno sesto. alfieri,
questo, ma ogni uomo non avrà il riposo ch'elli promette, però che non
, però che non si fatica secondo il suo piacere. e però si dice per
eletti ». frezzi, iii-8-154: il nome suo commise al vaso eletto, che
parlò: -bene ti sia; / il signore sia teco; ave, maria.
; ave, maria. - / e il fremito de l'alte ali contenne.
per ricordare l'uscita dall'egitto, ma il ritorno di ada: una superazione,
ho detto, / con speme di trovare il guerrier forte / del liocorno, al
popolo, che non cesserà di essere il supremo tribunale al quale i giudicati potranno
, 7-6: intanto nello stesso giorno il 'corriere 'rivelava che in italia,
. g. villani, 6-74: il reame di boemia era in discordia,
... avvocato... il quale poscia in que'tumulti di guerra fu
francia,... fu creato il medesimo anno arcivescovo. colletta, 1-68
del nemico le speranze, i mezzi, il disegno. cattaneo, iii-4-313: la
o meno intera del diritto che ha il popolo d'amministrare per mano delli eletti
avrebbero giurato fedeltà al re, e il re era l'italia, e l'italia
22: a te concesse / euterpe il cinto, ove gli eletti sensi / e
e le immagini e l'estro e il furor sacro / e l'estasi soavi e
, ma sono la parte più eletta il fiore dell'anima, sono l'anima stessa
bocchelli, 5-132: [guardò] il ritratto firmato e dedicato al « conte
espressioni sull'autorità dei dizionari: ma il senso esquisito della bellezza intrinseca dei termini
de roberto, 350: pochi godevano il privilegio di poterlo accostare, di stringergli
/ e puro argento son le braccia e il petto, / poi è di rame
: sapete trovar sotto qual onda / il color rosso di conciligli eletto, / che
oro. marino, 239: sparso il morbido letto / di spiriti odorati /
arabi fiati; / e per tutto esalava il nobil tetto / sospir di fumo eletto
parini, xix-63: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde
/ conocchia d'ór le porse, ed il paniere / ritondo sotto, e di
»? appunto perché con lo scrivere e il poetare ci si stacca dall'immediato e
cor bello e pudico / v'avete fatto il mondo e 'l ciel sì amico,
mattioli [dioscoride], 377: e il vero succo [di aloe] condensato
ciò è arenoso, che pare essere il fondaccio dell'elettissimo: e l'altro è
dalla sua lettera... che il serenissimo sig. elettore è stato alle
; inerente alla facoltà di manifestare con il voto la propria scelta politica; che si
monti, iii-146: era mia intenzione il partire al principio del corrente, e
per la nomina delle magistrature civili di tutto il regno non mi avessero obbligato a restar
perché i collegi fossero intenzionati a far il male, ma perché erano nell'impossibilità
ma perché erano nell'impossibilità di fare il bene, perché non conoscevano le persone
eleggevano e perché spesso eleggevano persone che il popolo non conosceva. pecchio, conc
. de sanctis, 7-289: divide il corpo elettorale in tre classi: grandi
l'agitazione elettorale, passo quasi tutto il giorno e gran parte della notte fuori di
coscienza creata dal diritto elettorale, neppure il più lontano sospetto: lo stato largito
che è, però, sempre, il disprezzo de'buoni, e seggan, pure
in parlamento e n'esca, pure, il nome, contemporaneamente, da molte urne
elettoralismo, sm. neol. il preoccuparsi esclusivamente o quasi dei risultati elettorali
elettorali (trascurando i propri doveri verso il paese o gli elettori); le
, serio, quasi elegante, è il linguaggio che abbiamo venerato negli autori venuti
pensato di liberare della lunga prigionia giovanfederigo il vecchio duca di sassonia,..
la città, entra nel fiume albi, il quale passando per dresda, metropoli dell'
, 5-222: dessesi alla repubblica cisalpina il ducato di guastalla, al duca di
al duca di parma la toscana; finalmente il gran-duca di toscana si compensasse con un
dovere) del cittadino di manifestare con il voto la propria scelta in occasione delle
la campana a deputato, / svegliando il cittadino e il contadino / all'alto ufficio
deputato, / svegliando il cittadino e il contadino / all'alto ufficio dell'elettorato.
dell'elettorato. 3. il complesso dei cittadini aventi diritto di voto
de sanctis, 7-274: rosmini ha messo il dito nella piaga. egli vuol ricostituire
dove al potere assoluto s'è sostituito il costituzionale, creare un elettorato religioso come
su entrambi splenderebbe, quasi stella polare, il papato. oriani, x-19-317: i
elettorato politico, arrivarono sino ad invocare il suffragio universale, sperando ingannevolmente di dominarlo
prìncipi, laici ed ecclesiastici, aventi il diritto di eleggere e di deporre l'
impe- radore; di questi resta ancora il nome all'elettore del palatinato, e
nome all'elettore del palatinato, e il titolo di conte tra noi tanto diverso da
non è ancora nominato, e manda il miltitz, subalterno ed astuto diplomatico,
per sedurre l'elettore, e trarre il nuovo eresiarca a roma. 2
chi ha la facoltà di esprimere mediante il voto la propria scelta. -in partic
propria scelta. -in partic.: il cittadino che gode del diritto di partecipare
elezioni dei pubblici rappresentanti. -anche: il cittadino nell'atto di esercitare il diritto
: il cittadino nell'atto di esercitare il diritto elettorale; il cittadino che in
atto di esercitare il diritto elettorale; il cittadino che in occasione di una determinata
di una determinata consultazione elettorale ha esercitato il suo diritto elettorale; chi, senza
due mesi sono passò all'altra vita il prencipe di lesbo, onde gli elettori
papi, 2-3-78: per poter dare il voto nelle primarie assemblee, per essere
: elettore vuol dire che uno ha il diritto di andare all'adunanza che si tiene
tiene a posta, e può con il suo voto nominare quello che gli pare
assiduo. gobetti, 1-42: dopo il '7o, su 27 milioni di abitanti,
era una lettera di poche parole che il luogotenente mandava ai suoi grandi elettori.
alzare la fiamma: accendere, alimentare il fuoco. -intr. con la particella
volgar.], 14-7: giammai il fuoco non risplende, se egli non genera
i'modo che vi s'appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio
s'appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se ne leva fiamme grandissime
grandissime di diversi colori; e dura il fiammeggiare quanto dura il vino. michelangelo,
; e dura il fiammeggiare quanto dura il vino. michelangelo, i-126: s'
, 6-11: cominciò a soffiare sotto il fascio di rami. bastò poco per far
villani, 10-56: tutto menò a fiamma il paese. p. f. giambullari
e fiamma. giusti, 3-195: il popolo concitato..., messe le
: ancora visse. a tempo per vedere il belgio,
più la fiammicèlla di misero candeliere, ma il sole stesso. = dal
fiamma parimente vien detta da noi [il succiamele], perché... le
fra le biade. si conosce facilmente per il colore rosso scuro delle spighe. tramater
o meno considerevolmente, secondo che si mette il punto d'appoggio più o meno alto
. fiamme 4 lancetta chirurgica '(per il veterinario), dalla forma anteriore fiieme
-quel giorno ero appeso come al gancio il quarto d'agnello. i primi. spiccati
di gesù la bontà: nel cuore che il dolce redentore sopra l'altare, aprendosi
figur. morando, iii-232: arsiccio il suo con tante bocche e tante /
e tante / quant'apre in lui caverne il fiero ardore, / chiede invan refrigerio
al ciel fiammante. manzoni, 11: il sol quando più avvampa, / e
: s'era incendiato e ardeva fieramente il magazzino dei tabacchi. da mesi non pioveva
dei tabacchi. da mesi non pioveva, il tabacco è materia asciutta e fiammante.
nave / per l'aerea marina / il sole al basso inchina / loco dove si
, e le palme, / e il tempo ove col sol bevvi la morte!
morte! nencioni, vi-1033: oggi il sole e il sereno arco de'cieli,
, vi-1033: oggi il sole e il sereno arco de'cieli, / e l'
e la quieta luna, / e il bel verde de'campi, e le raggianti
forte. tommaseo, 7-259: oh il fervor della gioia celeste! / oh 'l
avete sposato tro- tona: ho riconosciuto il vostro anello nel suo dito: l'ho
con le braccia allargate, erto e supino il capo verso il cielo, sbarrati gli
, erto e supino il capo verso il cielo, sbarrati gli occhi fisi e fiammanti
e chiamasi giallo-pagliato: la terza è il giallo che tira molto sul rosso. qui
qui col dire giallo oro-zecchino s'accresce il quarto giallo, ch'è vivo e fiam
, 1-i-48: or le donne da mezzo il 1700 in su vestiano ricchissimo, e
carducci, iii-18-409: nella sua poesia [il pétoefi] è tutto il sole della
poesia [il pétoefi] è tutto il sole della pusta selvaggia, è il fremere
il sole della pusta selvaggia, è il fremere del cavallo ungherese, e il
il fremere del cavallo ungherese, e il fuoco dell'ungherese vino fiammante, e
arancio, / bianche, fuggiasche per il cobalto cupo / sognava. baldini,
gli altri ornamenti, le pitture, il pennoncello fiammante sull'albero, e specialmente
in fondo alle più lontane sue memorie, il giorno dello statuto ed il 14 marzo
memorie, il giorno dello statuto ed il 14 marzo erano associati all'idea di
balcone centrale. deledda, i-46: il gran santo severo, quasi truce,
mese. e. cecchi, 7-43: il costume era di vecchi pigiama a strisce
dell'ignicolore, lo smeraldo l'ocra il celeste il bianco il fucsia il nero dei
, lo smeraldo l'ocra il celeste il bianco il fucsia il nero dei colibrì e
smeraldo l'ocra il celeste il bianco il fucsia il nero dei colibrì e dei pap-
ocra il celeste il bianco il fucsia il nero dei colibrì e dei pap- pagalletti
xv-332: per quel dì mi sono messo il mio abito nuovo fiammante. carducci,
dai nostri fucili nuovi fiammanti, comperati il giorno avanti. moravia, i-355: ogni
due milioni di fiorini d'oro fiammanti che il duca si vantava d'aver dato in
grandezza e pesantissima. tremando ne sconficcò il coperchio, e la trovò piena di
russo. de marchi, i-918: il libro nuovo, fiammante, meno alcune
, onde gli sieno corretti e raffazzonati il meglio che si potrà; ed usate a
di schifanoia. viani, 14-290: il maestro, con uno strattagemma degno del
in uno stile ardito e fiammante, il bisogno, con tutto che sembri,
s. bernardino da siena, contenente il nome greco di gesù abbreviato (ihs
. pe 'l ruscello / di sue rime il mio nome / passò fiammando, come
un carboncello. rebora, 76: il dolor viva come buona madre / che trae
dal penar la sua speranza, / il dolor fiammi come la lanterna / che
come la lanterna / che dal nostro il cammin svela degli altri. 2
... / come si mena il corso antiquo in giri, / così,
. pananti, ii-28: mentre tutto il paese è una brinata / e soffia quell'
a mezza gamba. -stasera, -gli diceva il nonno, -la maruzza ci farà trovare
, iv-2-705: si volse ad attizzare il fuoco, aggiunse molta legna, alzò
ai rottami. moravia, ix-190: il secondo aeroplano dell'ultimo gruppo diede una
, irradiazione. barilli, 3-54: il sole, balenando cade nel tevere, e
quella idea gli splendè nell'anima, quando il papa, nella sua allocuzione concistoriale del
si è stati fuori nel tempo che cade il copioso e pregiudiciale crepuscolo. lastri,
all'azione dell'aria esterna prima che il sole sia ricomparso sull'orizzonte, né
bel ritrovato di ieri, di portare il resto sulla piazza, e di farne una
figur. ardente, fervido, appassionato (il sentimento, l'atteggiamento, il discorso
(il sentimento, l'atteggiamento, il discorso). leggenda di s.
volgar., xxi-1169: di subito il servo di dio bernardo, colla faccia tutta
fallire accorto. fiammeggiaménto, sm. il fiammeggiare; fuoco, incendio; splendore
del fiume; e s'intravedeva al fondo il fiam- meggiamento delle acque tra i fusti
medici, i-235: priega, canzon, il bel figlio di venere / ch'ormai
strai fiammeggiante. leone ebreo, 319: il fiammeggiante fuoco e il fulgente oro e
, 319: il fiammeggiante fuoco e il fulgente oro e le lucide e preziose gemme
e d'una natura le parti e il tutto senza diversità proporzionata. folengo,
razzo. giusti, 2-154: tale il paator di ietro /... /
albertazzi, 607: con fracasso il tetto precipitò; l'abituro si sfasciò
e fumante. papini, 26-33: il frammento fiammeggiante della stella madre, divenne
come oggi lo vediamo, l'abitazione e il regno dell'uomo. 2. per
, 8-4-887: in questo mese è fiammeggiante il sole / oltre misura, e meno
rai. parini, 512: il fiammeggiante / sol declinando porta l'alba e
fiammeggiante / sol declinando porta l'alba e il zelo / dell'opre a gente ch'
/ fiammeggianti. cagna, 1-132: il sole tramontava rapidamente; l'enorme suo
sembrano più fiammeggianti le stelle, quando il cielo traspare per la nascente alba.
/ cui presso un fragil vetro assembra il nostro. manzoni, 34: intorno a
stuolo, / mille celesti strinsero / il fiammeggiante volo. -risplendente di luce
., 1-95: la regia casa il sereno aer fende, / fiammeggiante di gemme
/ per un terso cristal varcando, il lume / ne'vari suoi color si spieghi
guardie di palazzo... levavano il feretro e lo trasportavano entro la chiesa
altare fiammeggiante. -torrido, canicolare (il clima, la temperatura); luminoso
, la temperatura); luminoso (il cielo); abbacinante (la luce)
sonno tranquillo. nievo, ioo: il cielo fiammeggiante ci si specchiava dentro,
chioma non altrimenti fiammeggiante che si faccia il sole. equicola, 315: le vesti
le vesti iacin- tine son fiammeggianti benché il iacinto si trova bianco, ceruleo e
, i-306: antesignano poi di tutto il campo con un fiammeggiantissimo stendardo generale,
di un libro aperto, fu dichiarato il famosissimo giovan francesco pico, conte della
: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in ima sola enorme caruncola
tralucer vidi. carducci, ii-2-352: ancor il fiammeggiante occhio disvia / su la terra
sguardo fiammeggiante. buzzati, 3-242: il carrettiere si fermò e alzò in alto la
arcangeli. -coperto di rossore (il volto); accalorato per anormale afflusso
piangi, o pingi in qualche parte il volto / di fiammeggiante e pallido colore?
brusoni, 6-389: lisa allora, sparso il dilicato e candido volto d'un nuovo
. alfieri, 18: non più scomposta il crine, 11 guardo orrendo, /
orrendo, / in fuoco d'ira fiammeggiante il volto, 1... i
tramontano mai. muratori, 5-ii-300: il poeta fa risaltar le cose..
morte fiammeggiante. soffici, v-i-86: il poeta... inizia una ricerca di
purg., 29-52: di sopra fiammeggiava il bello arnese / più chiaro assai che
buon cibo fa prò di verno, se il focolar non fiammeggia. tasso, 18-48
de * numi ad arder nato, / il tesoro dell'api. cattaneo, iii-1-304
, 3-131: mostrava ai suoi ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della
la terra. tasso, 8-5-1551: fiammeggia il seme acceso, e 'l sacro fumo
spira. verga, i-13: non comprendevo il linguaggio del cepperello che scoppietta dispettoso,
stufa. bocchelli, i-63: tra il fracasso, apparizione orrenda, nereggiò e
, apparizione orrenda, nereggiò e fiammeggiò il castello. -sprizzare scintille. monti
, 3-6-33: com'è scosso colui che il dito allunga / al leidense vetro che
, inf., 19-28: qual suole il fiammeggiar de le cose unte / muoversi
i'modo che vi s'appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se
appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se ne leva fiamme grandissime
fiamme grandissime di diversi colori; e dura il fiammeggiare quanto dura il vino. carducci
; e dura il fiammeggiare quanto dura il vino. carducci, iii-10-134: impallidisce
. carducci, iii-10-134: impallidisce [il tramonto] innanzi al vermiglio fiammeggiar dei
dei doppieri. bocchelli, 10-49: il termosifone non aveva fatto rinunciare ai vecchi
stelle / vo lagrimando e disiando il giorno. c. rinuccini, ix-257:
i naviganti, / e domandar © il mar tranquillo e pace / con umidi occhi
, i-118: stella, che fiammeggiando il ciel rischiari, / oro, ch'il
il ciel rischiari, / oro, ch'il sole in oriente affine, / son
stelle. pascoli, ii-75: ammiravo il poeta che così altamente concepiva il peccato
ammiravo il poeta che così altamente concepiva il peccato degli uomini, raffigurandolo in quel primo
primo eterno drama, dentro e fuori il paradiso deliziano, dove sonava la voce
porta, xxi- 11-427: non basterà il cielo a scamparlo dalle mie mani,
fiammeggia. cesarotti, ii-70: fiammeggiava il prato / del fulgor di lor arme
, appoggiato a l'albero maestro, guardava il fiammeggiare della grande lanterna infitta su l'
. -farsi torrido, canicolare (il clima); avvampare (l'atmosfera
l'atmosfera); ardere, dardeggiare (il sole). bandello, 1-27 (
cielo fiammeggia. tasso, 6-i-70: il sole a mezzo il giorno / viepiù che
tasso, 6-i-70: il sole a mezzo il giorno / viepiù che nel mattino arde
miri, / saettato dal sole, il mar lampeggia. stigliani, 2-469: come
stigliani, 2-469: come vario fiammeggi il grembo d'iri, / e 'l gel
. cassola, 1: come fiammeggi il sol, scintillin gli astri: / qual
, senza posa. viani, 19-459: il sole fiammeggiò spietato, gli uccelli non
più, le acque dei canali persero il corso, foglia non si muoveva.
sì che de gli occhi tuoi vinco il valore, / non ti maravigliar. landino
giallo brillante) che ricordano la fiamma e il fuoco. - anche: spiccare,
, risaltare. epicuro, 26: il prezioso, vago e bel lavoro / che
pomi d'atalanta. redi, 16-i-9: il mio labbro profanato /..
meggia. giocosa, 106: il più bel panno scarlatto che fiammeggi
1-255: sulla lamiera contusa che appena ripara il suo cuore, fiammeggia, ultima
penna, 118: già fiammeggia il cocomero. la sera / cade più densa
. p. brusantini, lvi-114: il balenar degli occhi e delle ciglia, /
degli occhi e delle ciglia, / il fiammeggiar di quelle treccie bionde. baldi,
: e tela, o benedetto, il viver nostro / di varie fila e disuguali
intesta: / ond'or l'illustra il fiammeggiar de l'ostro / ed or
nelle onde sospirose del tuo nudo / il mistero rapisci. sorridendo / nulla,
rapisci. sorridendo / nulla, sospeso il respiro, più dolce / che udirti
chiudeva gli occhi, le rimaneva dentro il fiammeggiare confuso di quei colori.
. esprimere (o apparire), attraverso il contegno, l'atteggiamento e soprattutto lo
dovunque e passi move, on gira il viso, / fiamegia un spirto sì vivo
caldo mena. ariosto, 43-38: ma il veder fiammeggiar poi come fuoco / le
poi come fuoco / le belle gemme, il duro cor fe'molle. straparola,
143: bevete, occhi, bevete / il nettar, che 'l sereno / di
, 1-139: offuscavagli la grande / ira il cor gonfio, e come bragia rossi
giallastro. d'annunzio, iii-2-128: il proposito violento, esaltato dall'ebrezza,
, fiammeggia nei suoi occhi giallastri che il sospetto e la minaccia incupiscono. deledda
a i suoi bei raggi volto / il guardo, non restiate arsa fenice, /
talor la man schermo felice, / contra il lume soverchio e l'ardor molto.
ma che dico io pur sciocco? anzi il divino / fiammeggiar si raddoppi e opposta
indarno / caggia la man confusa e il timor seco. tasso, 13-i-237:
incontro fiammeggiar comprende / nel vostro volto il foco, il tempio e vesta. baldi
/ nel vostro volto il foco, il tempio e vesta. baldi, 267:
scottare. slataper, 1-31: quando il sole è alto nel luglio,..
., 26-1 (412): tutto il suo animo inchinoe e convertio nell'amore
d'iddio. boiardo, 2-15-27: il cuor gli fiammeggiava come un foco /
sdegno. monti, x-3-453: sereno / il cor nel petto mi fiammeggia al suono
festa / da'vetri del palagio, ove il beato / de la libera patria ordin
percossi da una chiara luce fiammeggiavano tutto il circustante aere. sacchetti, vi-62:
. pulci, 14-81: èvvi, il serpente, superbo, arrogante, / che
occhi, stava in atto di scagliare il piccolo perfido lica giù per la scalinata
colori tutti diseguali; e, attraverso il fiammeggio del calore, che tremolava dalla
. leonardo, 2-109: rallegrandose il foco delle secche legne che nel focolare
la fiammella d'una candela s'inclina sotto il vento e sembra distaccarsi dal lucignolo ma
che sùbito riarderà e si rialzerà se il vento cessi. bocchelli, 6-109: sulla
acceso la fiammella ad alcool per scaldare il latte ed attendevo esso schiumasse. moravia
acetilene. -anche: la lampada, il fornello a gas. verga,
di gas per i corridoi, e il lampione di un fiacre che si riverberava
l'ottobre avanza fra promesse di amore, il crollo della sua sostanza e le fiammelle
poi a la fiammella / che segue il foco là ovunque si muta, / segue
oggimai, e lo confesso, che il mio corpo è prostrato; potesse almeno rialzarsi
stelle. bruni, iii-328: così svanisce il tutto, e le ruine / si
, / di nere macchie ad annebbiare il giorno. di capita, no:
monti, x-5-219: quando di sirio il sol l'ire disfrena, / e
a la prima gente. / goder pareva il ciel di lor fiammelle: / oh
/ così delle fiammelle / sue chiare il sol più non t'indori ornai. marino
lampi. forteguerri, 8-34: frattanto il sol con le sue fiammelle spente / appoco
lor dispare. monti, x-3-277: svelaro il volto incognito / le più rimote stelle
subito ch'aggiorna; / così, quando il mio sol di sé mi priva,
sé mi priva, / mi leva incontra il rio timor le corna. firenzuola
corna. firenzuola, 811: è cagione il prence delle stelle, / che la
. achillini, 1-64: con tanto impeto il sorbo suo disserra / che ercule vide
soverchio calor la terra pregna, / il ciel dintorno di fiammelle armato, / chiamon
ginestre in fiore. pavese, 8-305: il primo sboccio delle foglioline è un divampare
di bandiere, / del cui bianco il bruno lume fa / un sudario, il
il bruno lume fa / un sudario, il verde acceca, annera / il rosso
, il verde acceca, annera / il rosso come di vecchio sangue. arista
io, ch'a le fiammelle / acceso il cor, di cui sì dolce ardete
: al folgorar di placide fiammelle / [il dolce pensier] furia fassi, e
furia fassi, e ribelle / contro il povero core..., / del
toma saetta. deledda, i-613: il padrone, i cui occhi s'erano accesi
bocca, e singolarmente la mattina dopo il sonno, colla lingua arida e secca,
alma a virtù non rubella / nasce il soave ardor e la fiammella / ch'è
non mai ci seducano, come per il passato non ci hanno sedotto, le fusioni
tu sei quella / che sola puoi il mio foco attutare, / o dolce luce
. varano, 254: e dopo il grave sovruman comando / [l'angelo]
l'etereo sentier torme segnando, / il puro aer, che avea forme sì belle
forme sì belle, i dintorno replicò il festevol eco: / date loco a francesco
ma è dotato di particolare attrezzatura per il pronto intervento ai treni profilati in caso
paure che si hanno da bambini, quando il vano delle porte s'empie di flammei
flàmmea mole. landolfi, 3-230: il fuoco scosse impaziente 1 suoi flammei capelli
tramonti, e del veloce / sole come il candor flammeo si oscuri. carducci,
si oscuri. carducci, 906: già il mostro, conscio di sua metallica /
sbarra; immane pe 'l buio / gitta il fischio che sfida lo spazio. d'
89: o fiero [mare] inciti il giorno sui flammei cavalli, agitando /
rebora, 57: nella sommersa pace il guardar mio / sembra che in flammei pòllini
379: u colore flammeo, come è il candore del sole, è la carità
bertola, xxii-771: non d'isabella il flammeo / occhio dell'alma pien,
e fatti angeli-eroi, / sfar tutto il terrestre / in cieli e in orchestre.
frutto. marino, vii-181: tu sei il flammeo, il vel purpureo, che
vii-181: tu sei il flammeo, il vel purpureo, che secondo l'antico rito
: la sposa... viene coperta il volto di velo rosso, quasi esprimendo
volto di velo rosso, quasi esprimendo il 'fiamme 'dell'età passata.
tu, vereconda, umile, entro il vermiglio / flammeo chiusa, torme seguitando
erbe raccolte di sua mano; velata il capo, la chioma tutto il viso,
; velata il capo, la chioma tutto il viso, nel roseo flammeo; fatta
flamine e di dieci testimoni, dopo il sacrificio, partì con lo sposo il pane
il sacrificio, partì con lo sposo il pane del farro sacro; aspetta la
fuoco pigliando, ma di quello il quale le stelle pas sano
sua occhi belli, / m'accese il cor in più di mill'ardori.
fiamma1, n. 23). il lessico dell'inventario di alfonso secondo d'este
6-487: conobbe i segni premonitori che il suo credito diminuiva presso gli istituti finanziari,
lui e uno con ivar kreger, il ciclopico fiammiferaio svedese. fiammifero,
che risalgono al principio dell'ottocento, il fuoco si otteneva immergendo la capocchia infiammabile
. cattaneo, iii-3-269: gli indigeni barattavano il loro pesce con granelli di vetro,
di fiammiferi sciolto nell'acqua; e il genitore, salvatala, dovrà darle il marito
e il genitore, salvatala, dovrà darle il marito che ella vuole e pagare la
legno e lo sdrasciavo in terra perché il muro era stato ripulito quando ci tomai
, l'umiltà non era / vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era
, un po'agretta qualche volta, ma il fondo è proprio eccellente. bartolini,
', nel gergo di caserma, il 4 fantaccino ', ma con senso di
essendo lei sola immobile e fìssa, il tutto vegna a svoltargliesi circa.
che porta la fiamma, che trasmette il fuoco; acceso, igneo, incandescente.
. l. moro, 272: giusta il modo, che veggiamo tenersi tal volta
industria dei fiammiferi cominciò in italia verso il 1830, e i fiammiferi fosforici o
, fiamminghétta. luraschi, lxvi-2-335: il rimanente fatelo friggere al butirro e,
fatelo friggere al butirro e, preso il color d'oro, unitevi la salsetta di
m. -ghi). delle fiandre (il luogo, la popo lazione
, la popo lazione, il governo, i costumi, la lingua:
tra i fiumi lys e schelda e il mare del nord, oppure,
fiamminghi erra e serpeggia, / tocca il forte odenardo, e 'n tomo a gante
, straziando a poco a poco / il fazzoletto di fiamminga trina, / in vano
oro / fodrata d'armellini; / e il mantello fiamengo, / gli zoccoli d'
dei più fini. gobetti, ii-276: il problema lontano è di sapere se lo
tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che inver lor s'avventa,
aveva egli mostrato poi sempre di congiungere il gusto suo proprio nel servirsi di loro
maneggi. pascoli, 1524: « il buon fiammingo! egli convien che mangi
1-ii-220: l'invalsa opinione si è che il bruges fiammingo il primo fosse a ritrovare
opinione si è che il bruges fiammingo il primo fosse a ritrovare quel modo di colorire
1-1103: a monaco imparai a conoscere il rubens, il quale si studia là
a monaco imparai a conoscere il rubens, il quale si studia là così bene come
a bruxelles e ad anversa, e il grande fiammingo tanto mi meravigliò con la sua
almeno alti otto dita, / racchiuse il volto a fin di facilmente / non
l'un dopo l'altro a conquistare il cielo magnifico, taluni giallicci come i
di nero, col collo serpentino e il gran becco ricurvo come un naso aristocratico.
aveva tratto mai la flammivoma chimera, il meraviglioso mostro dell'infinito? = voce
acutezza, dal che s'ha ella acquistato il nome di fiammola. garzoni, 1-187
, la pulsatilla, la savina, il cardone, il cardo. 0. targioni
, la savina, il cardone, il cardo. 0. targioni tozzetti, ii-491
virtù ornata / tu sarai dopo il fiammóre. berchet, 412: alla camera
fiammóre. berchet, 412: alla camera il fuoco ella ha messo, /
d'arme che protegge vano il cavallo dalla spalla alle cosce.
. degli arienti, 420: il credenziere, per spaventare don ateon, serviva
cieco, 4-88: a chi porta via il petto, a chi il fiancale,
porta via il petto, a chi il fiancale, / a chi fende il mostaccio
chi il fiancale, / a chi fende il mostaccio, a chi ha spiccato /
, ecc.). buonarroti il giovane, i-583: fa come un muratore
corso da veruno. fucini, 267: il verdiani, nero come era, gli
di pugna, di fiancate / fa il salto del montone, / e mi scaglia
si rovesciò. d'annunzio, iii-2-365: il cavallo paventò. / una fiancata pronta
tuor sollazzo de miei dolori, dimmi il vero, e non mi dar queste fiancate
di seiano. marino, i-73: il caro da lodovico castelvetro, il tasso dall'
i-73: il caro da lodovico castelvetro, il tasso dall'infarinato della crusca..
bandello, 1-40 (i-470): il barbagianni le diede una gran fiancata.
. jahier, 3-37: c'è il pendone e le fiancate particolarmente adibiti ad
fianco. fiancheggiaménto, sm. il fiancheggiare, lo stare al lato (
lato (di persone o cose); il marciare di fianco (a persone)
agg. che fiancheggia; che forma il lato di una fortificazione, di uno
completo, e al momento dell'azione il palpitante e fiancheggiante commento, fatto di
i-46: quattro belle stanze quadrate fiancheggiano il salone ai quattro lati che rimangono.
7-356: è poco... il traffico nella via car- raiola che fiancheggia
traffico nella via car- raiola che fiancheggia il borgo e lo tiene in linea da una
sola parte. alvaro, 2-219: il sole obliquamente illuminava i palazzi che fiancheggiavano
scortare. alfieri, v-1-858: mercurio il fiancheggia, tutto ricci / gli aurei
compagnie. -assicurare, fortificare, proteggere il fianco (di una fortezza, di
g. bentivoglio, 4-858: verso il fiume aiutava grandemente la fortificazione del luogo
i nemici avevano molto bene ancor fiancheggiato il ricinto. 4. archit.
. f. frugoni, iv-234: il centro della notte più opaca, che seppelliva
centro della notte più opaca, che seppelliva il mondo assopito in un silenzio profondo,
, fiancheggiò la loro cautela, francheggiò il loro saccheggiamento. redi, 16-ii-51:
non potrò esporvi cotesta dottrina con tutto il corredo delle dimostrazioni e de'computi che
baretti, 1-176: per tema che il suo pensiero non sorprenda troppo con la
.: soldato o truppamolestava... il retroguardo inglese, quantunque i capitani
serpeggiare intrighi, e fianquilla: né il mio ragionamento interiore poteva esser cheggiarsi di
carrozza funebre, dentro alla quale si vedeva il feretro di velluto rosso, fiancheggiata da
. montecuccoli, 176: la mattina faccio il giro della fortificazione di genova, la
salvini, v-474: 'e far tremare il palco mal sull'anche'. mal in
. a. lamberti, 12: il resto poi, fiancheggiati dal posto e dalla
1-195: veloce sulla sua stampella accorreva il barcucci fiancheggiato dai suoi ragazzi, disperse
marino, 15-133: sol per sentiero obliquo il corso sciorre il mesto convoglio in marcia,
: sol per sentiero obliquo il corso sciorre il mesto convoglio in marcia, coi suoi fiancheggiatori
/ fiancheggiando si la sua retroguardia, sotto il più bel sole di maggio. priva
fianchétta, sf. disus. il lato degli abiti femminili a vita e
fianchétto, sm. apertura nella quale il giocatore di scacchi fa avanzare di una
di scacchi fa avanzare di una casa il pedone che precede il cavallo, e
di una casa il pedone che precede il cavallo, e occupa il posto libero
pedone che precede il cavallo, e occupa il posto libero con l'alfiere corrispondente.
l'ardore / ch'elli acquistavan ventilando il -fianco. buti, 3-811: quando
fu lanciata una corta lancia manesca la quale il percosse alla giuntura della corazza e accoglisi
ora in là, dimenando così un poco il fil delle rene, si moveva così
e vi fa grande / piaga, onde il sangue tepido si spande. b.
, / che non ben li copriva il molle fianco. parini, giorno, ii-1278
sperai di passare inosservato nascondendomi quasi sotto il gomito del talare maestro, al di
, 1-52: se di serti devoti unqua il leggiadro / tuo delubro adomai, se
leopardi, 27-54: abbandonando all'alba il corpo stanco, / se beato chiamò
chiamò s'indi giammai / non rilevasse il fianco, / né tornasse a veder
l'amara luce! carducci, 677: il fianco baldanzoso e il restio / seno
, 677: il fianco baldanzoso e il restio / seno a i freni del vel
veramente / de le magiche frode seppe il gioco. buti, 1-533: era costui
ella, che 'n essi mira aperto il core, / prende, vedendo ciò,
, / e sul lor fianco adopra il rio timore / di gelosia per ferza e
calda se la piglia, / perché il timor gli spinge e sprona i fianchi.
iv-77: l'onore è quello che arma il fianco alle persone ben nate.
nate. 2. letter. il lato del corpo ove si trova il
. il lato del corpo ove si trova il cuore. -per metonimia: il cuore
trova il cuore. -per metonimia: il cuore stesso (come sede degli affetti
: fuor d'ogni pietà m'aperse il fianco / nel tempo che frondisa.
amaro e dolce al tormentato fianco / il miglior non distingue, afferma e nega,
/ né vuol, ch'io spenga il principiato affetto. -l'intero corpo dell'
da i rabbiosi denti, / traendo il fianco già piagato e rotto, / di
/ mi scorse, onde a gran pena il fianco trassi. baldi, i-19:
cani / e vai di servii turba il fianco armato, / e folle chiedi a'
, / e folle chiedi a'chiromanti il fato. marino, 241: chi del
covile / a riposar da le fatiche il fianco. parini, xii-33: ed ecco
fianco. parini, xii-33: ed ecco il debil fianco / per anni e per
/ vai nel suolo pur anco / fra il danno strascinando e la paura. foscolo
molle e caldo letto / dolce è il fianco posar fra le tranquille / coltri
essi, dal giorno / che le alleviàro il dili- cato fianco, / non la
figli. foscolo, 1-24: grav'ebbi il fianco / d'un frutto più infelice
forse infecondo di tal madre or langue / il glorioso fianco? imbriani, 1-33:
donna filomena. d'annunzio, v-1-504: il tuo fianco fecondo non è fatto pel
3-326: nessuno si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'tetto, il farseli
si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'tetto, il farseli compagni alla
vergogna il ricettarli sotto il su'tetto, il farseli compagni alla mensa, l'averli
dei basettoni e l'altro, il pomero perché rosso di pelo, uno per
fianco, ed era come si aprisse il vuoto davanti a loro. -figur
con questa occasione mutandosi, o crescendosi il disegno, vi aggiungono non so che stanze
l'opaca stanza. carducci, 514: il sangallo a la fortezza i fianchi /
sui davanzali delle finestre, infuocava tutto il fianco signorile della camerata. piovene,
là dove più ch'a mezzo muore il lembo. getti, 15-i-289: questo
questo primo cerchio dell'inferno, nel quale il poeta mostra essere sceso dietro a virgilio
più ignudo e scarso / di sementa il terren mostri alcun fianco) / [
stanno ai due fianchi della lombardia yerso il piemonte e la venezia. d'annunzio
finora. onofri, 11-24: pulsa il fianco del mare sul granito / come un
settimane di tempo sfogava da ogni parte il suo fiotto impuro fermentato a lungo nei
fianchi delle nubi. idem, xi-14: il tram della circolare apparve...
attaccai anch'io e toccai senza volerlo il fianco di metallo del carrozzone: scottava.
, atti... a sostenere il peso de gli archi postivi sopra come
medesimi ponti; loro ufizio è di sostenere il peso degli archi, che vi si
ponti sono le parti estreme che sostengono il peso degli archi. -ripa, sponda
stanco / nocchier col legno afflitto, e il lito prese,
, / di molta età, per quanto il crine bianco / ne dava indicio.
lo scettro d'un urto [eolo] il fianco aperse, / onde repente a
a'fianchi. pindemonte, ii-502: il capo annoso / ergon due bruni scogli
/ ergon due bruni scogli / mostrando il fianco ingiuriato e roso. foscolo,
non ha un'altra luce, / il manto dei tuoi fianchi ampi, appennino.
've era la prua, / girossi il fianco. tasso, 7-98: e par
, 2-176: già del gran giove il nono anno si volge / da che
fendono [le nubi] leggère / talune il cielo come le galere / un ellesponto
in disarmo. 11. milit. il lato esterno di un'unità nella sua
livio volgar., 5-195: nudato il sinistro fianco, presero a girar l'
27: le mosse dei napoletani minacciano il fianco del vice re che poteva resistere
peschiera e vai- leggio stringere ai fianchi il corpo nemico che si era avventurato al
squadre di coppola e sant'anna aiutarono il successo con una fucilata ai fianchi del
. baldinucci, 127: edifizio marittimo [il porto] fatto per ricevere le navi
, stando sopra nel mezo, si chiama il serraglio; gli altri, da i
gli altri, da i fianchi, finiscono il resto dell'arco a guisa di costole
ragione di questo sconcerto provenne, perché il peso della colonna non faceva forza sul
concludiamo adunque; ogni corpo di difesa, il quale deve fiancheggiare una cortina,.
di cinque fianchi reali, che già il re per assicurar meglio quella frontiera verso
per propriamente fiancheggiare la strada coperta, il fosso, il balloardo. magalotti, 7-15
la strada coperta, il fosso, il balloardo. magalotti, 7-15: il fianco
, il balloardo. magalotti, 7-15: il fianco del baluardo fa angolo ottuso con
maffei, 5-4-185: la forza e il fondamento della difesa consiste pur tuttora ne'
dalla porta a san miniato per tutto il poggio. -opera o disposizione difensiva in
. vasari, i-275: per avere il duca cosimo... intorno intorno
uscita a combattere. tasso, 1-7-2: il re pur sempre e queste parti e
, 77: fianco a fianco, entro il lume lunare, avrèbbero passeggiata la solitaria
/ dama al fianco s'assida, il cui marito / pranzi altrove lontan,
non sappia affrontare serenamente la miseria e il pericolo? banti, 8-12: egli
ne veniva ernesto con la giacchetta sotto il braccio. -allontanarsi, distaccarsi,
mai dal suo fianco. -alzare il fianco, i fianchi: v. alzare
. b. davanzali, i-217: il principe fece morire due, i più
al fianco / m'era, parlando, il mio possente errore. carducci, iii-n-65
a sé combatter tanti, / non aspettò il chiamare, e diè per fianco.
tratto di terreno per tentare di raggiungere il torrente e assalire di fianco la banda.
n'abbia a'fianchi. -battere il fianco, battere i fianchi: ansare.
che par che per morir battano il fianco. forteguerri, 20-70: disteso pel
disteso pel bosco e ruminante / stavasi il gregge; e dibattendo i fianchi / i
caldo stanchi. -battersi, percuotersi il fianco: flagellarsi; ostentare dolore,
dolore, rincrescimento, pentimento. buonarroti il giovane, i-276: ma se non frena
sue voglie scempie, / s'ingoia il tutto in sei dì, né pensa
pensa al fine, / si batte il fianco poi, pela le tempie. a
che tu mi illuminasti, io percossi il mio fianco.
ampia cervice o cangia fianco / sotto il gran peso stanco / e dal destro
. bocchelli, 10-23: quando lo destò il lamentoso ululato delle sirene, cambiò fianco
livio volgar., 5-190: stringendoli il nemico già da due lati, quelli
a guisa di buon marinaro prenda per fianco il vento, che per poppa gli è
che per poppa gli è contrario. buonarroti il giovane, 9-10: essendo ufizio nostro
i-113: seduta di fianco, si vedeva il suo profilo chinarsi e sollevarsi, ogni
: come se quel fragore toccasse realmente il toro, questo cade di fianco,
egli si scansi. alvaro, 9-164: il maestrale soffiava da padrone, e i
. drizzavano la prora per non prendere il vento di fianco. comisso, 12-66
. bentivoglio, 5-ii-16: fra lui e il cancelliere passa l'antica emulazione, e
x-1-146: perché l'uom surga e il suo tiranno uccida, / uop'è,
timor torgli la guida. -esporre il fianco: mettere a repentaglio la vita
nemiche / teco non schiverei d'esporre il fianco. -essere, mettersi,
lo per- siegue passo passo in tutto il corso della sua giornata. carducci,
sua giornata. carducci, iii-30-37: il barbera è molto invogliato del — l'
b. croce, iii-22-38: il bismarck, anziché farsi crociato e campione
caporali, ii-112: avete misto / anche il sangue aragon col sangue vostro, /
fianco alla città di lione, accrebbe il peso di lei più d'un milione di
insieme in casa la signora. buonarroti il giovane, 9-173: dove se nulla di
destri fianco sinistr!): comando con il quale si comanda a una schiera di
calda, dissolve la colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza
questo quando avevi le renelle, quando il fianco e quando il canchero che ti
renelle, quando il fianco e quando il canchero che ti venga. galileo, 1-2-214
che ti venga. galileo, 1-2-214: il vino nimicis- simo alla testa ed agli
che par ch'abbian la doglia o il mal di fianco. -mettersi le
, ii-24: poi quando a casa toma il gran tonante / l'altera giuno con
-porgere, prestare, offrire, scoprire il fianco: esporsi a un pericolo,
va stanco, / e pur offre nudo il fianco / allo strai d'amore acceso
uomo deve per una indispensabile incolpabilità presentare il fianco disarmato al ridicolo. de sanctis
it., ii-337: metastasi porse il fianco alla critica, e sorsero dispute se
tragedie. de roberto, 8-68: il censore non aveva dunque di che stupirsi
non aveva dunque di che stupirsi se il poeta prestava troppo il fianco alle sue
che stupirsi se il poeta prestava troppo il fianco alle sue frecciate. b.
. b. croce, ii-2-158: scopre il fianco, e talora tutta la persona
alla porta del fianco. -reggere il fianco a qualcuno, di qualcuno:
parini, xviii-109: quella [mano] il mio fianco resse, / insigne aprendo
stimolato, aizzato, pungolato. -pungere il fianco con gli sproni, spronare il
il fianco con gli sproni, spronare il fianco: stimolare, aizzare, eccitare
/ le triste membra e sì spronato il fianco, / c'appena posso ritornar
posso ritornar meco, anco / bagnando il petto con lacrime molte! busini,
d'annunzio, i-714: bianco è il letto, che fu già nuziale,
al figur. perticari, ii-216: il buon sapiente si tiene a'fianchi la
l'altro possa scoprire e difendere tutto il fondo della fossa. = dalfr.
un fiandron guadagna, / che fa il tagliacantoni, e lo smillanta; / ma
. ed in questo senso lo piglia il poeta nel presente luogo; sebbene scherza
i'vo'sfiondare: / ché questo è il privilegio de'fiandroni. -sf.
. fra giordano, 5-56: il fiare del mele ha in sé due
cose, cioè cera e mele. il mele si è purgato, ma il fiare
. il mele si è purgato, ma il fiare del mele sì è mescolato mele
[dafni e cloe] mettevano a comune il latte, il vino e tutta la
cloe] mettevano a comune il latte, il vino e tutta la vettovaglia, che
fedel veggo dagli omeri, / sfido il destino e di fortuna ridomi. carducci,
di lacrime amare. nieri, 121: il mi'zio per far la burletta,
al bagliore della terra, e aspettano il giorno della discesa al piano, quando
incanto alcune case si apersero: e il vino trafugato dalle vecchie cantine di malfuta
nel cortile per piantarvi un albero, il negro... vi ritrovò colla zappa
intr. (fiaschéggio). acquistare il vino a fiaschi. tommaseo [s
4 fiascheggiare', si dice del comprare il vino a fiaschi, or in uno,
22: come vi fu adagiato, il balmet gli diede la fiaschetta dell'acquavite
sulle spalle. pea, 3-36: il pellegrino domandò al casellante dell'acqua per
cuoio appesa alla bandoliera, nella quale il soldato conservava le cartucce. -recipiente di
son passato su quella strada cantando, con il mio fucile a pietra sulla spalla,
fiaschette dei pallini e della polvere, se il fucile era da caricarsi a bacchetta e
. = dimin. di fiasco; il nome deriva dalla forma del nido.
= propriamente accr. di fiaschetta; il nome deriva dalla forma del nido.
piccolomini, 92: stempro di nuovo il tutto con acqua di frassinella, e mettolo
2. per estens. col complemento indicante il contenuto. -anche: il contenuto stesso
complemento indicante il contenuto. -anche: il contenuto stesso del fiasco (per lo
o la manna; / e riprendendo il rito saracino, / gran tazze e
dia un fiasco o due di latte puro il giorno, che gli scorra alle radici
fiaschi di picolit e di refosco perdevano il collo. saba, 357: se per
saba, 357: se per un toscano il padre crede / mandarlo, per un
anfora, la botte... il quarto, la lira, il fiasco,
. il quarto, la lira, il fiasco, ecc. varchi, 18-2-72:
fiasco, ecc. varchi, 18-2-72: il barile del vino è venti fiaschi,
occhi, / ch'i'non conosca il calabron nel fiasco, / perché non
a mezzo giorno. bracciolini, 1-18-8: il fiasco il vo'per me, qui
. bracciolini, 1-18-8: il fiasco il vo'per me, qui mi perdone /
gli altri un cappellano / dottor, ma il suo saper fu buccia buccia; /
delle mescite, o alla tavola giuocando il fiasco. moravia, ii-197: il fiasco
il fiasco. moravia, ii-197: il fiasco fece il giro della barca e
. moravia, ii-197: il fiasco fece il giro della barca e anche agostino dovette
, 2-408: la tua lettera, oltre il piacere ordinario, me n'ha fatto
ha fatto uno straordinario; ed è stato il sapere che il mio quadretto non era
; ed è stato il sapere che il mio quadretto non era dispiaciuto. e io
un capocomico, dopo aver letto e accettato il vostro lavoro, vi piglia per la
» -voi potete contare che... il vostro fiasco comincia fin da quel momento
più consumate. soffici, v-1-178: poiché il primo fiasco come scienziato non l'aveva
, 3-45: nemmeno nel gruppo lettere il mio comportamento era risultato pari alla reputazione
pari alla reputazione di cui godevo. il grosso fiasco, comunque, l'avevo
una piccola cateratta, o foro, il quale serve per ricevere la sola acqua d'
[ecc.]. -appiccare il fiasco a qualcuno: ingannarlo, frodarlo
pataffio, 1: egli t'appiccò il fiasco il ciabattiere, / e pranzerebbe volentieri
1: egli t'appiccò il fiasco il ciabattiere, / e pranzerebbe volentieri a squacquera
per molte false ragioni è appiccato loro il fiasco. -attaccare il fiasco: porre
è appiccato loro il fiasco. -attaccare il fiasco: porre un fiasco o una figura
lippi, 1-76: scarica in piazza il vino; ed un barile / a
ne manda alla regina. / poi vende il resto a prezzo tanto vile, /
ha in cantina, / per rivenderlo altrui il fiasco attacca. note al malmantile,
: coloro i quali in firenze vendono il vino a fiaschi alla propria casa, attaccano
mentre eneo ha fatto fiasco. -levare il vin dai fiaschi; togliere folio dai
fiasco di vino, e pagarne ripartitamente il valore, per mettere insieme la cricca
far le veste a fiaschi. buonarroti il giovane, i-316: il tesser poesia /
. buonarroti il giovane, i-316: il tesser poesia / non è fiaschi vestir
. -vino a sboccatura di fiasco: il vino che esce per primo quando si
sera è guasto; e così dice il proverbio antico. sacchetti, 65-5: essendo
è guasto ». savonarola, iii-130: il bene del tiranno è fatto come il
il bene del tiranno è fatto come il vino di fiasco, che la sera è
dimin. fiaschétto. -in partic.: il fiasco di un litro o di tre
tu avessi alcuno che t'aiutasse portare il mantello, e 'l fiaschétto, e 'l
caro. pulci, 18-114: tu sia il ben venuto; / ecco ch'io
e con essa si lavò molto bene il viso e la gola per infino al petto
con un fiaschétto della quale si fa ballare il re tre ore d'oriolo. foscolo
sul tavolino, al luogo solito, il fiaschétto del vino prediletto di don abbondio,
longa. papini, 20-325: essa rompe il collo del fiaschétto d'alabastro e rovescia
sacchetti, 163-48: sedendo al banco, il detto ser buo- navere giugne col fiaschettino
la tasca, e chi di vino empie il fia- scotto, / chi 'l bacia
241: io voglio andare ad empire il fiascóne / e la tasca di carne e
i-394): forse che non è tale il viver suo, e tale nel bere
, e tale nel bere e mangiare il suo valore, e sì fatta la forza
non portar chianti, che mi serra il gozzo: / ma di palaia arrecane un
nieri, 190: quand'hanno davanti il fiascaccio del vino o la bottiglia della
fiasco -ònis 'recipiente piuttosto ampio per il vino '(registr. da ennodio nel
». fiat, sm. il comando col quale dio, secondo il
il comando col quale dio, secondo il racconto biblico, diede inizio alla creazione.
8-28: non potevo pensare, come il cantù, a ripigliar pari pari i sette
pari i sette giorni degli ebrei e il fiat e il paradiso terrestre. bisognava
giorni degli ebrei e il fiat e il paradiso terrestre. bisognava raccontare il principio
e il paradiso terrestre. bisognava raccontare il principio dell'universo non già secondo mosè
fiat! », come quello che pronunziò il signore. -potere, soffio creativo
cui ella avrebbe messo la favilla, il pensiero, il soffio, il fiat?
messo la favilla, il pensiero, il soffio, il fiat? e. cecchi
favilla, il pensiero, il soffio, il fiat? e. cecchi, 5-197:
dava il senso d'un atto davvero creativo, d'
avversario,... per darsi il piacere di gettarle giù con un soffio,
: in un fiat versò l'acqua e il sublimato. jovine, 2-176: se
di prendere tutti i decotti che le dà il fratello, guarirebbe in un fiat.
aggettivo di quantità indica l'unicità 0 il ripetersi di un atto, il verificarsi di
0 il ripetersi di un atto, il verificarsi di una stessa situazione in momenti
sempre di tre sillabe: così ne parla il vocabolario. parini, giorno, iv-390
ultima forse) / era, ch'io il piè fuor d'albion portava. cantù
albion portava. cantù, 279: invocava il nome del signore, e lo supplicava
sola, per un solo momento rivedere il suo sposo, il suo figliuoletto.
un solo momento rivedere il suo sposo, il suo figliuoletto. de sanctis, i-94
non abbiamo curiosità di rivederlo, ed il poeta non ve lo pone in iscena
nessuno si ricordava di avere mai perduto il cappello. -ant. preceduto da un
occhi vostri pace / v'aggio proferto il cor. bembo, 1-275: vaghi
novo colore / mille fiate già fermaste il piede / con segno di pietade e di
pianto amore, / che così male il mio parlar ascolta, / mille fiate il
il mio parlar ascolta, / mille fiate il dì, non una volta, /
: altra fiata / in altra guisa il fio mi pagherete / del fallir vostro.
iii-406: adorata mia sposa, quest'è il cuore ch'io vi dono. l'
: con lussurioso occhio rimira lunga fiata il piè di lei. caro, 1-1157:
la novità dell'internai soggiorno / stette il buon leccafondi, e dell'andata /
dell'andata / la cagione obbliava ed il ritorno. savinio, 10-248: quando
pesci mangiare. caccia, 1-13: onde il cor s'in- namura / e per
questa fiata / a chi m'ha intieramente il cor donato. f. malavolti
non servon le leggi che per assistere il forte contro del debole. -tutta
apprestare la tavola, avendo tutta fiata il cor tremante. bottari, 3-2-89: quantunque
, sicché con difficoltà si può raccogliere il fiato. ho fatto la salita di
venuta la fiataccina. pea, 7-4: il ragazzo... dopo aver ripreso
fiataménto, sm. ant. il respirare; soffio; flusso.
da s. c., 21-3-6: il male aere tratto per continuo fiataménto corrompe
male aere tratto per continuo fiataménto corrompe il corpo. magalotti, 20-31: producasi
. che soffia, che spira (il vento). guido delle colonne volgar
tempo? fiatare, intr. emettere il fiato, il respiro; respirare;
fiatare, intr. emettere il fiato, il respiro; respirare; alitare; soffiare
2-62: ai loro agnelli già non noce il fascino; / o che sian erbe
che fiatate, / da tutto quanto il mondo mi guardiate. scrdonati, 10-90
10-90: quando vien loro a noia il vivere, si calano in una grotta
quel loro dio, o più tosto il diavolo. dottori, 1-279: sentia
pena conquistato, basta, nella calca, il più affo che ti fiata nel collo
, e attirava la mia testa contro il proprio petto, stringendola forte, con
fiata. -ant. spirare (il vento). testi fiorentini, 191
'l dì si paregiano insino a mezo il mese di giugno; e in questo
da s. c., 40-7-6: il ramo degli arbori, che sono in affo
ciò mestieri ne averebe, che se il vento non fosse, la terra lo suo
22): conosceva... filotete il nocchiere il corso delle stelle e lo
: conosceva... filotete il nocchiere il corso delle stelle e lo movimento;
;... e però, fiatando il buon vento, tanto lungamente navicoe,
. padre passava, fecesegli innanzi così sopra il volto per vedere e per udire se
fiatare. m. villani, 7-81: il popolo... stette due dì
postumo, cui sprovveduto e senz'arme, il centurione pur coraggioso appena finì. tiberio
volete dunque farvi lecito voi di mettere il nome e la persona mia in campo,
matrimonio. giusti, iii-320: finattantoché il guerrazzi rimase in alto, nessun fiatò.
loro [i preti], avevano il governo dalla loro, e guai a chi
galera questa vita! » / ma il cavallo non fiata, / curva lento
cavallo non fiata, / curva lento il collo magro, / fiuta la polvere secca
. tr. mandar fuori, esalare (il respiro, l'anima, ecc.
scoppieranno. pea, 7-146: pare il suolo fiati caldane in su, a confronto
cose furono quell'unica morte, / e il cielo una bocca d'abisso che fiata
: un giorno, ricordo, concepii il disegno di recarmi ad acquistare (a
coscienza, un ignoto... fiatando il suo alito caldo negli orecchi di
contro una robusta fragranza d'aglio, il raibolini impallidì. 6. figur
ceffo una fiatata. collodi, 121: il burattino sentiva dietro di sé, alla
, 7-98: la brezza lo ravviva [il mare] di piccoli strappi, subito
i bagnanti sono andati a letto, il mare si ricorda d'esser lui..
salgono dall'abisso oscene fiatate, come il fortore d'un limo primordiale, brulicante
, agg. emesso; esalato (il respiro, un vapore, ecc.)
manzini, 8-148: dalla finestra seguivo il venditore con gli occhi; e poiché
perdevo di vista, immaginavo che, dietro il fumo fiatato dalle sue ballotte, in
alita l'uomo, / vien congregato il fiato e tutto saldo. marco polo volgar
): tengono fasciata la bocca e il naso con begli drappi di seta,
de gli occhi,... il fiato interrotto e spesso maggior che 'l
che 'l solito. ariosto, 18-17: il fiato tuttavia più se gl'in- grossa
or c'ha vigore e in tutto il corpo è sano, / vorrà da tempo
e due nel collo / gli racchiusero il fiato. metastasio, 1-66: eh!
/ versan fonti indiscrete, / onde il vapor s'aggira, / e col fiato
umani ingombra le stanze e supera e preme il caldo riflesso del gaz: l'anima
394: non vedeva che a se stesso il fiato / cerulo, ognuno, e
/ cerulo, ognuno, e s'ascoltava il gemito / arido, nel silenzio inabitato
un vento / profumato d'amore, il suono intento / che muove la tua
. meravigliato dico: « ahò, il fiato ce l'hai? » pure,
ci ho buon cuore, gli porgo il pacchetto. pavese, 7-14: dando un
, 4-7 (441): era sotto il cesto di quella salvia una botta di
; / ed alcun su nel cibo soffia il fiato, / alcun per fretta va
. guanni, 74: s'ella il core / ha di duro macigno, indarno
bocca i negri fiati, / tale il fetore e le faville sono. garzoni,
altro. savinio, 2-124: sentì il fiato dei visceri più profondi battergli la faccia
gola; / e di lussuria fuggirai il fiato. giovanni da samminiato [petrarca]
, di cui sereno e lusinghiero è il guardo che col dolce suo fiato tiene
/ di quelle labbra alla cui voce il seno / si squarciò dell'abisso fecondato,
, / dove andar l'innocenza ed il sereno / della pura beltà, di
le fosche cime. dossi, 835: il caldo fiato dell'umanità ha sciolto i
umanità ha sciolto i ghiacci del polo: il formicaio d'adamo nereggia sulla fulva arena
come un fiato dalla zolla / profonda che il tuo calice disserra: / farfalla in
osservazione e un'efficacia da dare quasi il senso di un'invenzione della natura,
invenzione della natura, da far sentire il fiato della creazione. piovene, 5-578
/ ricciardetto di man, di corpo il fiato; / e nel cader fece tremar
; / e nel cader fece tremar il prato. aretino, iii-195: illustri spettatori
dei miei. dolce, l-1-183: certo il colorito è di tanta importanza e forza
tanta importanza e forza, che, quando il pittore va imitando bene le tinte e
: giaci [anima] come / il corpo, ammutolita, tutta piena /
non è vero, mia anima, se il cuore / si fermasse, sospeso se
fermasse, sospeso se ci fosse / il fiato. g. raimondi, 3-146:
te, darammi dio / ch'ivi il mio dì si chiuda ove s'aprio;
, / dolci aure i fiati estremi, il morir vita, / e gioie immense
, 118: fa poi una girata il cacciatore ad un dei lati, e procura
tanto che dalle profonde ferite in gran copia il sangue fa perder a poco a poco
, ed i suoi biasimi sacrileghi coritra il cristianesimo. pascoli, 1256: se alcun
, 1256: se alcun mi promettesse il paradiso / quando fossi per dar l'ultimo
letter. soffio, folata di vento; il vento stesso; venticello leggero, aura
». maestro alberto, 54: quando il bosco il fiato ha raccolto / del
alberto, 54: quando il bosco il fiato ha raccolto / del tepido zaffir,
si move un fiato / che fa securo il navigar senz'arte, / e desta
chiabrera, 450: qui, dappresso il mare, / sovra uno scoglio io
/ tepidi d'austro, sicché sprezza il verno. durante, iii-183: con la
ardenti / l'auree lane al monton batte il gran lume; / né fiato
per l'ampie correnti / che fasciano il mondo, / si volve lo spirito
si volve lo spirito / che innova il creato / col pronubo fiato. d'annunzio
fiato. d'annunzio, iv-2-400: il primo fiato della primavera appena tiepido,
li legni e istrignendo la pelle, il fiato esce delli spiragli e accende il
il fiato esce delli spiragli e accende il fuoco. -per simil. e
, purg., 11-100: non è il mondan romore altro ch'un fiato /
ogni fiato leve / chi male oprando il verbo mio riceve. alfieri, 79:
mio riceve. alfieri, 79: ma il tristo fiato, ch'ogni fiore uccide
del poeta è al culmine. il torbido che velava le sue pupille, s'
i suoi occhi sfavillano di nuovo. tutto il suo corpo è come trasformato miracolosamente da
parigi. landolfi, 3-188: circa il calore, le note appaiono in generale dotate
bocca quello apostèma, onde gli ha corrotto il fiato e toltogli la facoltà di poter
ha lui chi di lascive / canne loda il concento e i molli fiati. ciro
al mio corpo esausto di riprendere su il suo fagotto: la vita. landolfi,
, 2-170: nelle feste pirotecniche, il fiato vigoroso d'una granata, al suo
d'atene e orecchi e naso / il vostro salso e libero aristofane.
legno o di metallo, in cui il suono è prodotto dalla vibrazione dell'aria
, i-297: gli è suono vocale, il quale esce della voce; ed è
si sono ingannati coloro che han tratto il nome della melodia alle tibie e agli
, corde e fiato,... il sorbo che a questo è attissimo,
è attissimo, e 'l corniolo et il silio. tassoni, vu-563: costantino
non s'era mai più veduto, il quale, essendo fatto di canne di stagno
essendo fatto di canne di stagno, riceveva il fiato da certi mantici e si sonava
rima. verga, 1-59: sotto il seminario, vicino * porta marina', in
ballavano. d'annunzio, iii-2-136: il canto s'afforza. i ceteratori vestiti di
sinistra accennava di far piano, come il direttore accenna ai fiati di smorzare il
il direttore accenna ai fiati di smorzare il suono. alvaro, 7-134: il muscolo
il suono. alvaro, 7-134: il muscolo del labbro superiore s'è rinforzato
, e più corrompe che non fa il cibo malvagio, secondo che così fatti fummi
. giov. cavalcanti, 124: il fiato del sangue, col puzzo delle tante
della biacca. scalvini, vi-82: il corvo che a gracchiar dal vicin bosco
oro che fuma dalla primavera palustre, il sacro stelo splende d'uno straordinario lume
, / la finestra ne accoglie anche il fiato. -vampa (di calore
, 3-31: e tutte queste cose, il fiato del fuoco, lo sbuffar della
divamparono tutti. d'annunzio, v-1-235: il tumulto ha il fiato di una fornace
annunzio, v-1-235: il tumulto ha il fiato di una fornace, l'ànsito di
, l'ànsito di un cratere vorace, il croscio di un incendio selvaggio. alvaro
. pavese, 6-158: mi colpì subito il sentore dell'aria, un misto di
riarsi, terra e sole, e il fiato ardente dell'asfalto. vittorini, 4-10
. crescenzi volgar., 2-13: il monte del letame dee avere il suo
2-13: il monte del letame dee avere il suo luogo abbondante d'umore, e
suave odore. gelli, 15-i-366: il suolo della terra di quel cerchio, che
e cattivissimo. marino, 239: sparso il. morbido letto / di spiriti odorati
: scivola, in fluidi tafferugli, il vento / che ruba il fiato fresco delle
fluidi tafferugli, il vento / che ruba il fiato fresco delle acace / per offrirlo
, enormi mucchi di foglie che esalavano il loro fiato di morte. caproni, 5
/ è un frutto appena sbucciato. / il fiato del fieno bagnato / è più
-sentore. onofri, 21: ma il tuo dolce brio forse allude / al fiato
fino quaggiù / i paesi che cela il sole, / nelle lontananze gelate.
che da se solo in- nanimava tutto il campo reale. magalotti, 24-60: succede
sublime maniera. forteguerri, 26-47: il vostro dio è di potenza mira;
, 180: a proposito sai chi è il dracone velenoso? è il detrattore che
chi è il dracone velenoso? è il detrattore che sempre avelena col fiato delle sue
, cagionatogli dal gran patire che faceva il suo cuore al pestilente fiato di que'
lo spirito santo. beicari, 5-63: il magno dio con la potenza pia /
. diodati [bibbia], 1-4: il signore iddio formò l'uomo della polvere
potuto far credere a primissima vista che il suo mondo poetico consistesse tutto in un
tuo amico. foscolo, xiv-78: partito il quartier-generale non ho più le razioni,
sono stati un fiato di dolore, per il bene a cui aspirano. tecchi,
, 2-129: bisognava metter in ordine il salotto, spolverar bene le sedie di velluto
velluto, pulir benissimo i mobili ché il nonno era capace di andar a ficcare
nonno era capace di andar a ficcare il naso, anche negli spigoli più riposti,
lontano i lumi della sospirata nostra città e il loro immobile splendore riverberante un giallo alone
gozzi, i-24-90: -t'assetterei per modo il copertoio, / che vento non v'
: alcuni altri [attori] nel ripigliare il fiato in principio di una parola che
13. locuz. -andare, uscire il fiato: morire. dolcibene, 1-12
morire. dolcibene, 1-12: allora il viso al petto ebbe chinato; /
/ ond'io conobbi che n'er'ito il fiato. leggende di santi, 3-296
licore, incontanente pareva che ne andasse il fiato. ricchi, xxv-1-230: ben sapeva
! oh! / che m'esce il fiato. b. davanzali, i-409:
: fanno a chi più prega che il suo fiato esca tosto, per lasciare gli
. casti, 2-66: fu pertanto il lion re proclamato / dall'assemblea quadrupede
dall'assemblea quadrupede elettiva; / e il cane allora a perdita di fiato /
tutti con isforzo di polmone, / viva il lion gridar, viva il lione.
/ viva il lion gridar, viva il lione. -attaccare fiato: lanciarsi
inseguimento della selvaggina fiutandone l'odore (il cane da caccia). nieri
lepre] e lei a salti via per il colle! -a tutto fiato:
. leggenda aurea volgar., 287: il detto giuliano, avendo ancora del fiato
altrui peccato. rosa, 1-97: il cielo vi facci felice nella guisa che desiderate
, e del resto mentre avrò fiato il mondo mi conoscerà sempre parziale del vostro
: la volontà di giacinta, dopo il colpo di testa di uscir dalla casa
., xxi-638: un poco hoe il fiato quando ispargo l'anima mia dinanzi da
lo pensare di te. -avere il fiato grosso: respirare con difficoltà,
/ a cui non parlo, perché il fiato ò grosso, / ma conoscermi
. giusti, iii-345: ho di continuo il fiato un po'grosso, se poi
, ii-1-146: salgo e salgo; avevo il fiato grosso e mi fermai alla terza
322: avea le gambe flosce, il fiato grosso. -avere, trovare
. -avere, trovare fiato o il fiato di far qualcosa: averne il
il fiato di far qualcosa: averne il coraggio, l'ardire, la forza,
che or risicava di cadere e fracassarsi il cranio sulle pietre degli scalini, ritrovava
compagno francese i torti che ha verso lui il milanese e compagno ed amico. collodi
, 18: ma disgraziatamente lo colse il grillo per l'appunto nel capo, tanto
per l'appunto nel capo, tanto che il povero grillo ebbe appena il fiato di
tanto che il povero grillo ebbe appena il fiato di fare cri-cri-cri. nievo,
cristofolo si fece bianco bianco, e il mento gli cadde sul petto, e non
i miei compagni, che hanno appena il fiato per trascinarsi dal dormitorio fin qui
fiato di rispondere al tenente, che agitando il cappello piumato sulla salma del fucilato in
, a mezzo fiato. -cavare il fiato a qualcuno: farlo morire,
-oh diavolo! che gli vogliate cavare il fiato? voletela voi morta? -morta
-morta l'arei, quando n'avessi solamente il corpo. -cessare il fiato
solamente il corpo. -cessare il fiato a qualcuno; cadere di fiato
(127): a me è cascato il fiato che tanta fatica n'ho durata
/ alla quale in quel punto cascò il fiato, / il fegato, la milza
quel punto cascò il fiato, / il fegato, la milza e le budella;
al malmantile, 2-787: * le casca il fiato '. si perde d'animo
perde d'animo. e soggiungendo: 'il fegato, la milza e le budella'
passati mi sono troppe volte sentito cascar il fiato ascoltando queste genti parlar di lettere
prima fetta presi per me. mi cascò il fiato: la crema a quel mo'
panico. -che gli possa cadere il fiato: che possa morire (come
- pur lo dicesti, che te caschi il fiato! / -doh,
sposo, che gli possa / cader il fiato. -col fiato ai denti:
. verga, 4-52: poi [il canonico lupi] corse di sopra a
ansimando. pea, 7-4: il vecchio... seguitò a salire faticosamente
sui sassi della mulattiera, sicuro che il ragazzo si sarebbe fermato dopo un poco
è costretta a seguirne la corsa con il fiato grosso. -col fiato in
stomaco: per indicare l'affanno e il senso di soffocamento, di incapacità di
ridente di maddalena m'eccitava sempre, il suo fare spigliato mi comunicava un'ebrezza
. -col fiato sospeso: trattenendo il respiro (per emozione, meraviglia,
sbarbaro, 4-24: in via serra, il fuoco morde dei cornicioni con sibilo di
di via assarotti, ignorando che mascherano il vuoto; solo per qualche finestra, il
il vuoto; solo per qualche finestra, il cielo. col fiato sospeso m'affaccio
una nave. -con tutto il fiato dei polmoni: con la voce
, fischiai -fischiai con tutto il fiato dei miei polmoni e tutta la
giardino; a chiamare aiuto con tutto il fiato dei propri polmoni, se la
cattaneo, iii-2-280: è falso che il maresciallo avesse necessità d'armistizio, per
buio che appena in fuoco / liberava il tuo volto. -dar fiato a
ironica, per sottolineare l'azione e il modo con cui viene compiuta).
volte a lui / balenando a sinistra il ciel rispose, / segno di pace,
la morte di carlo duodecimo, o il terremoto di lisbona. pascoli, i-162
. quasimodo, 22: è ancora il richiamo dell'antico / corno dei pastori
dai pianori d'acquaviva, / dove il plàtani rotola conchiglie / sotto l'acqua fra
: gli stanzoni di largo fiato, dove il riposo è veramente riposo del corpo e
libera ». cattaneo, iii-4-135: il decreto del 13 maggio impose d'un
pure sul censo, una sulle arti e il commercio. d'annunzio, iii-2-147:
d'azeglio, 1-345: la religione e il clero d'oggidì saldano gli arretrati di
è chiaro però che se ha già determinato il tempo e la strada, tutto ciò
giustizia è fiato sprecato. -essere il fiato di qualcuno: essergli carissimo.
1-38: circa a ristoro, egli era il fiato di matteo suo suocero.
notevoli sforzi. pralolini, 1-130: il male alla testa gli era quasi passato,
era quasi passato, e anche se il suo corpo continuava a dolersi un po'
la sua fronte erano un fuoco, il suo spirito era fresco, bob si sentiva
leda dipinta da lui, che abbraccia il cigno, e castore e polluce che
con felice agevolezza. -gettare il fiato al vento: fare un discorso inutile
. l'altro tacque comprendendo di gettare il fiato al vento. -in
cortigiana in un fiato con dire: il mondo è guasto, e quando fosse bene
un fiato, / tutto balzava su verso il sereno. pea, 7-412: appena
d'umiltà sparivano in un fiato, dietro il combaciare del pesante battente.
giraldi cinzio, 4-8 (1977) 'il sabato a mezza notte, mandò fuori
. brusoni, 6-173: gli partecipava il funesto avviso che doralice, caduta due giorni
castello degli avi miei! -mettere il fiato: spendere energia, dedicare molto
pure la prosa nostra, dappertutto dove il boccaccio, il machiavelli e monsignor della casa
nostra, dappertutto dove il boccaccio, il machiavelli e monsignor della casa non traspongono
alla latina,... dove il caro ci mette il fiato e le gomita
... dove il caro ci mette il fiato e le gomita...,
da un pezzo. -perdere il fiato: spendere inutilmente le forze,
che sparte i campi, i'vi perdevo il fiato. baretti, 3-35: ché
rideranno e lasce- ranno che si perdano il fiato e la lena senza poter cagionare
fiato e la lena senza poter cagionare il minimissimo danno alle navi nel porto, alle
spargere, buttare, gettare, sprecare il fiato: sgolarsi, arrochire, farsi venir
discorsi). straparola, 1-3: il marito indarno s'affaticava in sparger il
il marito indarno s'affaticava in sparger il fiato, percioché la misera alma era partita
orecchini e pendenti de le sue orecchie il prezzo e la valuta voi sapete,
solo le vostre facultà, ma ancora il proprio fiato. baretti, 3-124:
baretti, 3-124: senza però buttare il fiato in declamare contra l'istituzione di
ad altro che ad accrescere d'uno il numero di que'miserabili mozzorecchi decorati costà
. tommaseo, i-260: se sperdiamo il fiato in parole, ci verrà meno a
assurdi che, anche solo a gettare il fiato per confutarlo, mi par di
egli fu, si può dire, il mio primo amico; e se io sprecai
io sprecai molto fiato nel volergli scuotere il timpano colle mie parole, n'ebbi
in ogni stanza: -signori, prego, il copia- lettere del tale e tale giorno
. -smise quest'uso perché perdeva anche il fiato. nessuno rispondeva e qualcuno sorrideva
dopo un tempo più o meno lungo durante il quale si è trattenuto il fiato;
lungo durante il quale si è trattenuto il fiato; fermarsi un attimo per respirare
della voce, una fatica); riprendere il ritmo normale della respirazione, riposarsi,
: quelli indiani che andavano nuotando per il mare, non si lassando vedere per
, talora dall'altra, per repigliare il fiato, e subito si rituffavano, essendo
/ li saluti dismessi, / lasciato il domandar benedizione, / gridò come se fosse
53: dovrà parimente in tal caso [il virtuoso] ripigliar fiato più d'una
baretti, 1-71: che vuol mo'dire il bonfadio con questo periodo di dodici intieri
alcuna pausa, che non lasciano riavere il fiato? carducci, iii-14-34: con
parole interrotte, ripigliando a mala pena il fiato. imbriani, 1-82: siede
per riprendere fiato, senza pur togliersi il cappellino, senza alzarsi il velo. sbarbaro
pur togliersi il cappellino, senza alzarsi il velo. sbarbaro, 1-176: due
giesù inverso di lei s'immollò tutto il viso con le lagrime. cellini, 2-31
lasciare istare, non avendo ancora ripreso il fiato da quello inistimabil pericolo, che
, 1-115: o'miei troiani, ripigliate il fiato, / ed ornai cessi il
il fiato, / ed ornai cessi il vostro batticuore. giusti, 2-309: il
il vostro batticuore. giusti, 2-309: il grullo, l'ebete, il porco
: il grullo, l'ebete, il porco beato, / lo spensierato, ed
iv-330: l'italia doveva riprender fiato dopo il magnifico sforzo patriottico della guerra di libia
fiato. -raccoglier fiato, tirare il fiato: inspirare con forza.
: un tal... / raccolse il fiato, e ben turassi il naso
raccolse il fiato, e ben turassi il naso, / e cominciò a ragghiar.
tommaseo-rigutini, 3241: * tirare il fiato 'è l'atto dell'inspirare ed
ed espirare l'aria, ma segnatamente il primo; e, di chi non ha
abituale, dicesi che non può tirare il fiato. -restare, essere senza fiato
sp., 13 (224): il meschino girava di stanza in stanza,
senza fiato. -rendere, spirare il fiato: esalare l'ultimo respiro,
: veggonsi i ladroni in croce rendere il fiato, e l'anima del buono essere
con allegrezza dagli angeli. -rimettere il fiato a qualcuno in corpo o in
corsini, 2-664: ardire, che rimesse il fiato in corpo a quegli altri,
11-127: la lor venuta m'ha rimesso il fiato; / così m'aveva la
capo a'piedi tutto sconturbato. -risparmiare il fiato: riservare le energie fisiche per
inutili. palazzeschi, i-146: risparmia il fiato per miglior causa. baldini,
. baldini, i-620: « risparmiatevi il fiato e le gambe per il ritorno
risparmiatevi il fiato e le gambe per il ritorno, ragazzi! », badavamo a
farli stare un po'fermi fu aperto il sacco della merenda. bacchelli, 1-i-27
bacchelli, 1-i-27: farebbero meglio a risparmiare il fiato e a spogliarsi prima d'entrare
d'entrare nel fiume. -rompere il fiato: stancare, affaticare il respiro.
-rompere il fiato: stancare, affaticare il respiro. - anche al figur.
denti e di catene, atta a rompere il fiato e le zanne a quel rigido
dai mari glaciali. -scappar il fiato da basso: emettere scorregge.
presto così gran fracasso, / ché il fiato ai trombettier scappò da basso. note
note al malmantile, 3-32: * il fiato ai trombettier scappò da basso',
: / udranno, udranno almeno / il mio dolor le piante, / che men
doversene tanto amaramente dolere. -spirare il fiato: emettere il respiro. ariosto
dolere. -spirare il fiato: emettere il respiro. ariosto, 43-108: chi
batte gli occhi, e a pena il fiato spira. -tanto avessi
ha ingegno. nomi, 9-77: il nostro sangiovese e il canaiolo / ei darebbe
, 9-77: il nostro sangiovese e il canaiolo / ei darebbe a trincare a'
intisichir dentro i polmoni. -tenere il fiato coi denti: v. dente,
14. -tenere, ritenere, trattenere il fiato: trattenere il respiro, smettere
ritenere, trattenere il fiato: trattenere il respiro, smettere per un tempo più o
spaventar con lo strepito, ma ritieni il fiato fin che ti dà. garzoni,
istruiscono alcuni ragazzi e gli usano a tenere il fiato e sbadelar gli occhi e torcer
sbadelar gli occhi e torcer la bocca e il collo e cambiarsi di colore, facendoli
, affine che i spiriti abbiano impedito il transito per fartene da scendere alle mani,
, per far apparere ch'abbiano perso il polso. manzoni, pr. sp.
, con l'orecchie tese, tenendo il fiato: il rumore più forte era il
orecchie tese, tenendo il fiato: il rumore più forte era il martellar che