chi dicesse un invito nelle palpebre, il più stemperante, il più edulcorante invito
nelle palpebre, il più stemperante, il più edulcorante invito. edulcorare,
temperato. gramsci, 7-46: vogliono che il normale parlamento funzioni come una costituente ridotta
per iscopo di togliere ad una sostanza il suo sapore acre e disgustoso, od
una sostanza di cui si vuole addolcire il sapore. 2. disus.
: le dee, ch'hanno in guardia il rio castalio, / richiamar gode da
'i-178: di quà rinnovasi / il quarto edulio / sol di pinguedini, /
da siena, i-80: quando verrà il dolce tempo delle morte, la virtù
del perfetto, educendo dalla grossolanità primigenia il garbo del capo, del corsaletto e
, e anche le loro donne hanno il corpo efebico. emanuelli, i-15:
; interamente nuda... aveva il corpo efebico, di donna giovane e sportiva
silenzioso col quale lasciò che i legionari, il giorno del suo trionfo, rievocassero,
loro più mordace e osceno stile, il ricordo dell'amore efebico per il re
, il ricordo dell'amore efebico per il re di bitinia. = voce
se ben non più decoro, / è il canto, socio alla scurril licenza,
: ah, lulù! temo proprio che il tuo leggiadro corpo di efeba non lo
landino [plinio], 567: il cauco, altrimenti efedra, e da
e dannole maravigliosa virtù ch'ella ristagni il flusso del sangue..., chi
senza antagonista e che stando seduto aspettava il momento di combattere coll'ultimo vincitore.
nel ridere e nel bere, / e il volto quadro, senza sopracciglia, /
, era tutt'altro che bella, il viso pieno d'efelidi. jovine, 34
jovine, 34: i raggi frugavano il petto implume di gentile fin sotto la pelle
convalli. soderini, ii-169: il giglio delle convalli, detto efemito,
trapiantasi col suo pane ove non batta il sole e sia buono il terreno. in
ove non batta il sole e sia buono il terreno. in questi lati vive,
quattro principali concilii... cioè il niceno, il costantinopolitano, l'efesino
concilii... cioè il niceno, il costantinopolitano, l'efesino et il calcedonico
, il costantinopolitano, l'efesino et il calcedonico, e dannò quell'eresie, per
zuola, 542: per acquistare fama pose il fuoco nel tempio della efesia dea
. mattioli [dioscoride], 658: il lesbio [vino] agevolmente si
tiepida e, opposta al sole, accende il fuoco in materia atta a riceverlo.
ed intelletto, e manco rischio de perdere il credito, parer più savii che gli
, dal gr. ècpextixós 'che sospende il giudizio '(deriv. da ècpexxó
da ècpexxó? 'su chi si sospende il giudizio ', da èrcéxco 'tengo
b. croce, 1-2-300: il risultamento di tutto questo processo è.
! che suonar ladro! / impicciate il bemmì coll'effautte, / ed il dela-
impicciate il bemmì coll'effautte, / ed il dela- solré coll'elafà. rosmini,
dell'alfabeto italiano: f (e anche il segno grafico che la rappresenta)
non vi fu mo'né verso / che il medico volesse / che per via si
memoriale diceva 4 fiat fiat ', il che per brevità costumarono di dimostrare con
, come ad indicare colui che tiene il posto d'altri, che ne fa le
m. ricci, ii-284: sostenta il re più... di dugento persone
di ventinove anni che scorsero per preparar il nascimento a questo concilio, né meno quelli
confesso poi che m'è grande pena il non sapere il nome degli altri collaboratori
che m'è grande pena il non sapere il nome degli altri collaboratori a queste effemeridi
ville. carducci, iii-19-312: oggigiorno il vocabolo 'patria 'è l'ingrediente di
immediate degli avvenimenti d'ogni giorno, il loro soccorso era indispensabile.
dei benefizi, si avesse da ricercar il consenso o licenza, che si chiama
. de sanctis, ii-15- 523: il governo italiano sotto nome di riforma civile si
di riforma civile si prepara ad annullare il giuramento dei vescovi, a rinunciare all'
loro sedi. panzini, iv-240: secondo il diritto ecclesiastico, 'exequatur 'indica
diritto ecclesiastico, 'exequatur 'indica il permesso del sovrano di porre in esecuzione
exequatur 'per i vescovi è abrogato per il concordato fra lo stato fascista e la
24: sono aboliti 1'* exequatur', il regio 'placet ', nonché ogni
(di una persona); ed è il nome dato a eti chette
'ex officio 'a servire il podestà. leggi di toscana, 7-90:
, quel- l'aver temuto gli accresce il diletto. allegri, 131: per la
esternamente. bruno, 3-477: il giù è loco inferiore di questa terra
si trova aggiunto * extra ', il che significa che quei titoli fuora del
nuovo, con elaboratissimi lisci e contropeli, il povero parrucchiere rimaneva inerte. si rodeva
. dir. condizione di ciò che ha il carattere giuridico di « fuori commercio »
ii-203: ai 14 gennaio del 1847, il papa fu complimentato di tutti questi iniziamenti
questo elemento extradialettico... costituisce il largo campo della personale influenza di socrate
si avesse riservato com'estradotali, si facesse il nuovo aumento. 2.
dal celoma, che si distende oltre il solco limitante per circondare il tuorlo,
distende oltre il solco limitante per circondare il tuorlo, e che partecipa alla formazione
un errore credere che per quella via il giudizio da estetico e soggettivo diventi extraestetico
, ii-9-311: l'idealismo metafìsico e il positivismo l'avevano a gara asservita e straziata
, 6-1-261: i colonnesi adoprarono con il papa tutte le istanze più assidue e più
giannone, 1-iv-19: concede [il re] di vantaggio che i suoi magistrati
, tutte quelle alterazioni indegne tra il giudice e l'accusato. =
2-320: non spiegato dal procuratore il mandato, il pro curatore
: non spiegato dal procuratore il mandato, il pro curatore, e non
pro curatore, e non il principale resta obbligato, e ciò pro
cede anche nel caso, che il contraente col procuratore sapesse estragiudicialmente il
il contraente col procuratore sapesse estragiudicialmente il mandato del principale. praga,
in formale interrogatorio, farò di esaminare il curato privatamente ».
: illegale. manzoni, 1043: il giorno seguente, vennero a farsi riconoscere
proceda astrattamente a priori: fichte), il quale non si trova nello spirito se
se non come momento negativo, come il vuoto del pensiero logico effettivo. =
trova in una situazione per la qnale il costo di produzione risulta superiore al prezzo
a lavorare in perdita o ad abbandonare il mercato. = voce dotta, comp
.. ma voi m'insegnate che il mercato è fermo non corre una lira
sillogismo, l'universale da cui esce il particolare. b. croce, ii-2-122
, lett. it., ii-237: il medio evo aveva per base il soprannaturale
: il medio evo aveva per base il soprannaturale e l'estramondano: bruno lo ammette
. rosmini, xxvii-291: il che sicuramente si deve intendere nel caso
ordine naturale, che lo trascende; il soprannaturale. b. croce, i-4-89
ristrettissima base elettorale, riteneva per sé il governo escludendone la grandissima parte del popolo
tra gli uomini che prendono come emblema il lavoro, fuori dei quadri dei politici puri
inficia una sentenza civile, quando con essa il giudice pronuncia su questioni o materie estranee
tremori o da movimenti involontari (come il morbo di parkinson, la corea,
b. croce, ii-8-29: il sentimento nella sua autonomia extrapoetica non è
non osavo dirgli la verità, tutto il lavoro erano stati il saccone e la barba
verità, tutto il lavoro erano stati il saccone e la barba e il far fronte
erano stati il saccone e la barba e il far fronte alle bestemmie bergamasche di enzo
dinieghi di valute sono uno strumento economico il cui risultato è quello di creare monopoli
. profitto su possa punire il re; perché la nazione non esiste più
periore a quello normale. il diritto extrasociale che non appartiene ai poteri della
del soggetto, non può infine distruggere il rapporto stesso, per porre innanzi al
che spetta al comandante di una nave, il quale, non essendo stato ultimato
quale, non essendo stato ultimato il carico durante il termine di controstallia
non essendo stato ultimato il carico durante il termine di controstallia, rinunci al
suo diritto di partire senza aspettare il completamento del carico.
dizionario di marina, 981: decorso il termine delle controstallìe (stabilito anch'
contratto e dagli usi), il noleggiante che, invece di far partire la
è sua facoltà) preferisce di aspettare ancora il carico, ha diritto ad una
anche per questo maggiore indugio, il quale prende il nome di 'extra
maggiore indugio, il quale prende il nome di 'extra stallìa
b. croce, ii-6-418: posto il concetto di una verità ferma ed extrastorica
8-17: se in voga ritorna qualcuno è il solo mario missiroli,...
solo mario missiroli,... il maestro infallibile di un credo che non
: l'extratemporalità dell'atto artistico esclude il prima e il poi. = voce
dell'atto artistico esclude il prima e il poi. = voce dotta, comp
. croce, i-2-160: l'intuizione e il concetto si sono mostrati come due forme
la sua propria ragione d'essere, il vento dell'acque extra-terri toriali
giuridico extraterritoriale. -diritto di extraterritorialità: il complesso di immunità, esenzioni, prerogative
agenti diplomatici. sifone, 4-35: il loro arrivo significava già, in un
fuori della zona tropicale (la vegetazione, il clima, un ciclone, ecc.
mai. gobetti, i-52: ha ragione il gentile affermando che tra l'immanenza della
aver ragione: lo psicologo non meno che il teologo; il gran pittore intravertito [
psicologo non meno che il teologo; il gran pittore intravertito [leonardo] non meno
particolarmente diffusi nell'italia meridionale, contenenti il preconio pasquale; erano lunghi rotuli che
'esultare ', con la quale inizia il preconio pasquale. exurònico, agg.
della sacrestia. viani, 14-49: il tempio si lasciava aperto tutta la notte
eziam ch'ella è una soverchieria vituperosa il servirei contr'esse d'un'arme che
questo modo, che dicesse: io il fo, come fanno i cristiani. dante
cavalca, ii-233: anche eziandio pure il parlare disonesto, che l'uomo facesse
: subitamente un fiero accidente la soprapprese, il quale fu tale e di tanta forza
alle dame alcuni cavalieri: ed anche il giudizio era rimesso a soli cavalieri e
che l'uomo non debba maladire eziandio il demonio. zanobi da strata [
in firenze né eziandio del tempo che il primo fu concetto, ché non ci
venne in animo che la padella fusse il più bello istrumento che sia in questo
in questo mondo, non eccettuando eziamdio il liuto o il ganascione. de sanctis
mondo, non eccettuando eziamdio il liuto o il ganascione. de sanctis, i-61:
stando le cose in questi termini, il vostro libro non solo non è lavoro
, non è però da giudicare, perciocché il peccato si giudica secondo 'ntenzione. bibbia
e con qual dottrina debba far capace il suddito quando contende seco, eziandio contro
esser ingrata, / eziandio se giove il comandasse. b. cavalcanti, 2-418:
volerli miniare, eziandio se fosse con tutto il vago de'colori dell'aurora, s'
può impedire. pisacane, iii-110: se il concetto di una federazione di stati italiani
giugnerlo (che non se'), tu il dovresti fuggire. s. bernardino da
con dio; ed eziandio dormendo lei, il suo cuore sempre era a dio.
sf. chim. composto che forma il nucleo fondamentale della clorofilla. = voce
). -per estens.: sbiadito (il co lore), pallido
anamnesi, indagata l'eziologia, meditato il complesso sintomatolo- gico, afferrata la diagnosi
, fissato 11 metodo dietetico e predisposto il profilatico, passai alle indicazioni terapeutiche e
una curiosità d'uomo ricercatore, [il medico] disse molto lentamente: -credo
spirante sorda, che si pronunzia accostando il labbro inferiore ai denti superiori (e
quali è lo s..., il g, 10 f, pare che
f, o con l'u consonante, il fatto suo par dubbioso. redi,
par dubbioso. redi, 16-vi-155: il vocabolario della crusca va camminando, e
forte-piano). carducci, iii-28-105: il dott. alberto bacchi della lega,
5. filos. nella logica formale indica il modo della prima figura del sillogismo feria-
una superficie; nella geometria differenziale indica il secondo coefficiente della prima forma quadratica fondamentale
che si premette al numero che esprime il valore dell'apertura di diaframma. =
) dell'alfabeto greco che propriamente indicava il suono consonantico. fa1, sm
maggiore (e venne in uso durante il secolo xi insieme con 1'affermarsi del sistema
dal di fuori. landolfi, 3-185: il fa sovracuto dell'eccelsa soprano buliceva pare
-scala di fa maggiore: quella che ha il fa naturale come tonica e i semitoni
tonica e i semitoni che cadono fra il terzo e il quarto grado e fra il
semitoni che cadono fra il terzo e il quarto grado e fra il settimo e
il terzo e il quarto grado e fra il settimo e l'ottavo (ha un
-scala di fa minore: quella che ha il fa naturale come tonica, ma i
tonica, ma i semitoni cadono fra il secondo e il terzo grado, e fra
i semitoni cadono fra il secondo e il terzo grado, e fra il settimo
secondo e il terzo grado, e fra il settimo e l'ottavo nel movimento
e l'ottavo nel movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento discendente
movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento discendente (ha quattro
perché un gelido / presentimento m'opprimeva il cuore? = deriv. dalla
parola lat. famuli, che inizia il quarto semiverso dell'inno di paolo diacono
fabbisógno, sm. quanto occorre, il necessario; il complesso di beni necessari
. quanto occorre, il necessario; il complesso di beni necessari per svolgere una
per conseguire uno scopo, per assicurare il buon andamento di un'azienda, per
bisogni di una persona. -anche: il valore o l'entità di questi beni
un ente. -fabbisogno di scena: il complesso degli oggetti che occorrono in uno
italia si riforniva in parte notevole per il suo fabbisogno di frumento in russia vi
adesso voleva a peso morto, per il fabbisogno giornaliero ai reggimenti più vicini.
al suo posto. martini gli presentò il fabbisogno spese per la giornata. piatene,
(letter. fàbrica), sf. il fabbricare, l'edificare, il costruire
. il fabbricare, l'edificare, il costruire (un edificio, un insieme
.); costruzione. -anche: il modo in cui un edificio è costruito.
dove si mettano pali a far su il fondamento. ariosto, 40-15: avea
40-15: avea biserta da duo canti il mare, / sedea dagli altri duo nel
fabrica eccellente e singulare / fu antiquamente il suo muro construtto. da porto, 1-110
206: come avviene parimente dell'architetto, il quale tutto che non muri con le
, 16-viii-239: rappresentai... il bisogno grande che avevano queste povere monache
e stromenti, che vi aveva adoperato il duca. fogazzaro, 7-319: ripararono
grande sforzo, e posto in asia il foco, / quando sia poi di
quando sia poi di sì gran moti il fine / non fabriche di regni, ma
ma ruine? montano, 92: il compito è già glorioso abbastanza di faticare
possa far differenza tra chi ha in mano il badile e chi gli è toccato la
, e che tiene sopra le spalle il prenominato prencipe. g. bentivoglio, 4-899
in detta città. ordini e poeti concernenti il beneficio e il buon governo dello spettabile
ordini e poeti concernenti il beneficio e il buon governo dello spettabile territorio veronese [rezasco
sono distribuzioni, o sono tenui, potesse il vescovo convertir in quelle la terza parte
delle prebende. volle pel medesimo fine il concilio, che i vescovi potessero.
restaurare le chiese parocchiali, costringendo anche il popolo alla fabbrica. -ammin.
i-20: seguendo in questo platone, il quale in ciò fu gentilmente imitato da marco
la fabbrica della composizione che scrivere dee il poeta de'romanzi; per la quale
e parti loro / gli usi accertati, il mirabil lavoro i pòn, saggio autor
], 4-161: anzi se troppo il guardi, il sol t'accieca, /
4-161: anzi se troppo il guardi, il sol t'accieca, / perché molto
, ed insieme gagliardissime. frisi [il caffè], 307: sentendo a dire
fabbrica, e ne fabbricò un altro il seguente giorno. -figur. fondamento
fabbrica di santo loy, e dov'è il corpo suo. bibbia volgar.,
3-217: era cosa incredibile a vedere il governo suo; tutti i sudditi sua
e società che a loro profitto ne intraprendano il compimento. bonsanti, 2-11: difaccia
difaccia alla fabbrica centrale della locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto
doveremmo sempremai far buon fondamento, ma il nostro principale ha da esser quello che disse
serba: / le fabriche del tempo il tempo atterra, / et adeguasi al suol
5-i-150: essendo però più lodevole impresa il fabbricar del suo questi drammi, senza
è dimostrato che l'unione delle idee è il cemento che forma tutta la fabbrica dell'
dell'intelletto umano, senza di cui il piacere ed il dolore sarebbero sentimenti isolati
, senza di cui il piacere ed il dolore sarebbero sentimenti isolati e di nessun
splendori mondani, ora si consolava con il miraggio della capitale. dove la sua
, simile alla formica che, crollato il nido, si dà subito attorno per
fortune. -in partic.: il corpo umano. a. f.
fabbrica delvuniverso, fabbrica del firmamento: il mondo, l'universo, il firmamento
firmamento: il mondo, l'universo, il firmamento. meliini, 17:
separa dal fabbricato nuovo, dove è il refettorio maschile, l'altra parte più
1-3-3: si riempia della più forte fabbrica il resto delle fondamenta.
vasari, ii-499: fece condurre di fabbrica il campanile di santo spirito in fiorenza,
sporgeva su la chiesa e guardava tutto il bel golfo di napoli. 5.
,... e fabbricando venne il diavolo in forma d'una bella femmina
fabbrica, dove s'usa di fare il ferro. passavanti, 262: il villano
il ferro. passavanti, 262: il villano sogna l'aratro e'bovi,
aratro e'bovi,... il fabbro la fabbrica, la 'ncudine, il
il fabbro la fabbrica, la 'ncudine, il martello. leonardo, 2-560: quand'
leonardo, 2-560: quand'io facevo il gran cavallo di milano, me ne
compagnia pervenne a una fabbrica di fondere il ferro. tasso, 17-20: ove nascon
nel tempio di giunone spalancato, perché il popolo vedessi il fatto suo. magalotti
di giunone spalancato, perché il popolo vedessi il fatto suo. magalotti, 1-25:
. settembrini, 1- 205: tutto il giorno e gran parte della notte io non
udivo altro che « don costabile », il gracidare dei ranocchi, e il rumore
, il gracidare dei ranocchi, e il rumore dei telai che in ogni casa tessevano
altri migliori ». papini, 6-103: il mio revolver è di fabbrica belga:
la formazion di sì bel corpo è concorso il sangue de l'uno e l'altro
un detto popolare dei luoghi, quando il signore, alla fine ultimi dieci anni,
avanzati, e con quelli fece il carso. -non avere la fabbrica di qualcosa
le periodici popolari, i-556: il giuoco è finito e se ottiene fabriche
petito ', arguta locuzione per il è certo che nella mente d'omero
è certo che nella mente d'omero il modello avrà prece sogno fisiologico
per la duto la fabbrica, come il * canone 'di policleto la statua.
e tra le anche lui [il vento] le chiome agli alberi / fruga
dimin. fabbrichétta; fabbricùccia. il * pastorfido 'e le migliori opere del
e a loco. / il padre fabro ha la sua fabrichetta / e
pera al figliol de'berettoni; / poi il lascia volar via senza opificio.
. tosi, 2-17: altra il re avea stabilita in san leucio. manzoni
che di pochissimi pezzi di che il direttore della fabbrica d'armi di charleville gli
. cattaneo, iii-4-11: l'austria disfece il nostro mil'uomo robusto] mettigli una
, lo stato maggiore, l'artiglieria, il una fabbrichétta gentile, con dilicati muscoli,
. pasolini, 3-298: la fabbrichétta sotto il d'armi e di panni,
fantasia di m'awiai verso il tergesteo. ma poi m'imbattei in can
); nostre fabbriche / con il prete meccanico senz'anima, poi
', perciò 'costruzione ', con il / il fosso immondo dello spurgo
costruzione ', con il / il fosso immondo dello spurgo chimico / per sagrato
urlo del fischio. pavese, 119: il mattino è tra fabbricàbile,
da me fabbricabile. baldini, 3-319: il bello fezionarsi in modo tale da sostenere
fabbricaménto, sm. ant. il fabbricare; fab private.
congegno. l'industria è legato il concetto di « macchina ». è anche
bibbia volgar., vi-134: il fabbricaménto delli idoli è legata la
è un cominciamento di fornicazione; il trovare quelli idoli è aspetto dell'
universo... non riconosce se non il caso brica. pea, 8-13
pericolo, e coprendo ogni 2-17: il temporale alto sull'orizzonte /...
era della vainiglia, le dirà il fabbricante quanto: la voglio tal quale.
corse in circuito, che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su tre
e l'ardire, avendo fiutato il favor popolare pel nuovo gioco circense. viani
produzione cinematografica, anche senza volerlo, il suo istinto e la sua lunga pratica di
amor di patria. = per il senso moderno (n. 2),
. fazio, i-19-50: i'dico che il mio nobil campidoglio / fabbricar fece,
mio nobil campidoglio / fabbricar fece, il qual per una testa / lo nome
libri sì per la loro conservazione, il simile ancora per onore di messer giovanni,
. machiavelli, 769: farai parare il palco di drappi di seta e d'
sono ivi fabbricate le fucine per fonder il rame, e ima buona abitazione del pretore
45: da gli orti del mondo il cor diviso, / fabriche- rassi al
: essendo... più lodevole impresa il fabbricar del suo questi drammi, senza
cielo e terra cospirassero a fabbricare per me il più magnifico edifizio di felicità che si
: perché anche gli uccelli si fabbricano il talamo espressamente e convivono con legge di matrimonio
9-6: è utile molto di cavalcarlo [il cavallo] spesso per la cittade,
, a forza di fabbricare alle cure: il quartiere nòvo venuto di moda.
vorrei ch'ella fabricasse tanto alto su il debolissimo ghiaccio del mio giudizio. baldi
timorato di dio, non fabbrica sopra il fondamento della grazia di lui. marino
, / persuado lo scoglio e prego il vento. / a l'aspe egizio
armena / scopro la piaga mia, narro il tormento. loredano, 1-88: il
il tormento. loredano, 1-88: il mare è indomito, e sa fabricar
di lui. muratori, 8-ii-72: il semplice erudito ammassa; il vero distribuisce
8-ii-72: il semplice erudito ammassa; il vero distribuisce; quegli fabbrica senza calce;
. fabbricare con dati incompetenti, ecco il frutto di questo istinto. pananti,
la face che illumina, non è il fuoco che scalda e vivifica. foscolo,
forgiare, modellare in metallo; lavorare il ferro, dargli la forma voluta;
appare che natura è a dio siccome il martello al fabro, che ora fabrica una
greci s'aguattino inchiusi in questo legno [il cavallo], overo che questa composizione
villani, 11-2: i pisani sentendo il fabbricare degl'ingegni, e la raunata di
ad uno di quei maestri da navi, il quale era eccellente in quell'arte,
caro, 2-257: or mi rispondi il vero / di quel ch'io ti
un altro [telescopio] più perfetto, il quale sei giorni dopo condussi a venezia
. pascoli, 268: prima il fabbro fabbricò la vanga / dalle due ali
, 1-98: ma che pregiudizio riceve il sole, se una nube importuna si
, 31-68: ben se ha trovato il più legiadro seggio / amor, che
e catene per tutta la poesia, solo il madrigale dichiararono sciolto da ogni legge.
gli [a dio] fu spiacevole il peccato, che del corpo dell'umile e
, non solamente si è poi regolato il calendario, ma si fabbricarono le tavole
ricamo. galileo, 3-4-138: sopra il qual minimo difetto, se a sorte
tempo e fatica stata posta in fabbricare il resto tanto pulitamente. verdinois, 275
cucitrice? ». « non era: il che esclude che potesse cucire per conto
unguenti, profumi); fare (il pane, il vino). -anche,
profumi); fare (il pane, il vino). -anche, per estens
, con riferimento alle api che producono il miele. redi, 16-viii-269: dalla
qualche giorno di tempo a fabbricarlo [il giulebbo]. lemene, 460: amor
, / ch'erano intente a fabricare il mele. s. maffei, 151:
la strada incontrano una donna che fabbrichi il pane, o fornaio che lo rechi
in conto di augurio felice, e il marito è bello e fatto, e il
il marito è bello e fatto, e il giovine che le ama sarà lo sposo
1-76: ben vede la signora marchesa che il dritto, che pare che abbia così
dritto, che pare che abbia così unicamente il distretto di lisbona, di poter fabbricare
qualcuno più grave; ne era causa il fatto che la macchina era stata fabbricata
. poi aveva intrapreso a fabbricarli moltiplicando il danaro in maniera miracolosa. -per
: egli fabbrica delle novelle perché è il suo mestiere, come un altro farebbe dei
per essere intorno a cose, che il nostro razionale intelletto fabrica con la
. galileo, 3-4-132: di sopra il sarsi si andava da per sé fabbricando i
era così. de sanctis, ii-118: il poeta spezza la terra in frammenti e
ne fabbrica i suoi mondi; talché il lettore, guardando il tutto, può ben
mondi; talché il lettore, guardando il tutto, può ben dire: -mi
nuovo. dossi, 138: tosto, il cervello di lui si die'a fabricare
svevo, 1-92: dacché era impiegato, il suo ricco organismo, che non aveva
, 4-177: in firenze 'fabbricare il processo ', che altro non è che
volete processi, a patto però che il malfattore sia impiccato prima di desinare.
ma, sì come egli è diffidi cosa il fabricare un tal periodo, così gli
lo muto e lo sordo, e il vedente e il cieco? chi altri,
e lo sordo, e il vedente e il cieco? chi altri, se non
in tanto che maggior gloria ti è il giustificare un sce- lerato che non ti
un sce- lerato che non ti fu il partir gli elementi, ordinare i cieli
/ che in essa sono, ha fabbricato il sole, / e la luna e le
sono. verga, 3-15: per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come
fabbricano ancora ad aci trezza, e il dottore della leva, quando si vide
di giovanotto, gli disse che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su
, 7-175: non possono capire. il padreterno li ha fabbricati in un modo
si fabbrica un figliolo, vedrai che il permesso ce lo dànno per forza.
e di spirito, non ad altro il dovettero che all'arte eccellente di
mia indignazione; e soffierò in te il fuoco del mio furore, e darotti
questo regno. loredano, 1-95: il ragno fabrica a se stesso la morte,
? se fosti solo / a fabbricarti il danno, / solo al riparo tuo pensa
la macchina con cui gli uomini fabbricano il loro avvenire. serra, iii-420: ognuno
di fabbricativi. viani, 13-413: siccome il vecchio cimitero sta per diventare terreno
77o: monsignore delle dighiere aveva preso il forte fabbricato dal duca vicino a gra-
nopoli, e, tagliato a pezzi il presidio, l'aveva spianato sino alle
.). malispini, 1-30: il quale palazzo era molto forte, e
era disgraziatamente abruciato in una notte tutto il luogo dove abitavano li cinesi e giapponesi,
tant'è vero che i capitalisti trovano il loro conto a convertire i propri capitali
se non è ingiusto, scuopramisi dove il caro figliuolo di voi sì subito sia volato
maligno / che ruinar per te disegnò il mondo, / all'inferno, onde uscisti
ti rasigno. varchi, 18-1-17: il primo a sparare partigliene fu il castellacelo
: il primo a sparare partigliene fu il castellacelo, dopo il castellacelo il molo,
sparare partigliene fu il castellacelo, dopo il castellacelo il molo, appresso il molo
fu il castellacelo, dopo il castellacelo il molo, appresso il molo cominciò una
dopo il castellacelo il molo, appresso il molo cominciò una nave grossa...
dalla haga, un mese è, il riporto che vostra signoria mi manda.
. leopardi, 480: appena fu compresso il dolce latte, / assaggio il cacio
compresso il dolce latte, / assaggio il cacio fabbricato appena. jovine, 5-197:
del sicuramente regnare tutta sta fabbricata sopra il saldo fondamento del ben dividere. sempronio
esposto alla figura la più odiosa presso il pubblico che ragionevolmente esclamava contro le leggi
da chi, correva, come accenna il ripamonti, per tutte le bocche che
g. bentivoglio, 5-i-72: ricusò [il vescovo] di farlo se prima non
farlo se prima non gli era comunicato il processo fabricato contro il medesimo curato.
gli era comunicato il processo fabricato contro il medesimo curato. 4. fatto,
celeste architetto fabricato, / era il bel corpo, ché qualunque il vede /
il bel corpo, ché qualunque il vede / conosce in paradiso essere formato
suo della preziosa gioia della virtù, il desiderio di sapere, l'amore intensissimo
india un serpentello / di tosco spaventoso il dente armato, / ed ha dentro
dalla di lui mano, facilmente trova il più mirabil magistero quello dell'uomo,
ordine... all'istanza che fa il delegato predetto perché sia destinata una lampada
fanciulli dagli otto ai quindici anni abitano il lato sinistro del vasto fabbricato. massaja
si migliorano; gli artigiani amano il lusso, vogliono il balcone, vogliono
; gli artigiani amano il lusso, vogliono il balcone, vogliono i vetri alle finestre
1-552: dalla lanterna rovesciata nella mischia il fuoco s'apprese alle gonnelle di chimpoa
si propagò per le cortine a tutto il fabbricato. verga, 2-257: di tanto
: c'era qualcosa che gli interrompeva il piacere di quest'esercizio e lo faceva
di fabbrica. bocchelli, 6-367: il fumo della cucina, dal tetto di un
au'imposta sui terreni) che colpisce il reddito netto dei fabbricati. collodi,
. tal è agli agostiniani di rimini il s. tommaso da villanova che dispensa
strozzini s'impadroniscono della villa e rovineranno il fantasioso fabbricatore. -muratore.
parta. ottimo, iii-735: argo fu il primo faticatore di navi; la prima
somministrazioni fatte ai fabbricatori, egli diminuisce il prezzo delle interne manifatture. romagnosi,
tirava un tempo dall'estero, e il sistema proibitivo, sopravenuto in seguito, garantì
-disus. chi lavora il ferro, nella bottega di un fabbro
lavorante che sta alla fucina per arroventarvi il ferro, batterlo quindi sull'incudine,
a novità. ugurgieri, 46: il cavallo aperto rende fuori di sé quelli
, / ne'mugiti non suoi sparse il lamento / del fiero suo fabricatore ingegno.
almeno trent'anni prima della loro importazione; il che fa credere che i fabricatori di
. carducci, iii-15-74: per fortuna il frugoni fu l'ultimo fabbricatore di sì fatta
la quale [la [bontà] il fabbricatore di tutte le cose dal principio
dell'universo / si diede all'aria il naturai suo luogo: / sicché di
e sopra, intorno le si volge il fuoco. pallavicino, 7-84: fra tante
dell'universo. muratori, 6-125: il saggio fabbricatore dell'universo ha stabilito un
così come nella fabbricazione dell'oro è il segno dello smeraglio, così è il numero
è il segno dello smeraglio, così è il numero della musica nel gaudente e temperato
emulazione, la giusta concorrenza, premiarono il genio inventore, e resero disprezzevole la
, e al cui pagamento è tenuto il produttore (anche se questi ne trasferisce
onere economico ai consumatori, sì che il tributo si configura praticamente come imposta indiretta
in regola, in generale, per il bene del paese, per quella buona fabbricazione
limitata da precise norme che ne determinano il tipo e le dimensioni e nella quale
aree coperte. 5. figur. il formare, l'istituire (un processo)
. boito, 272: portava [il tenore] con alterigia un bel paio di
bel paio di folti baffi neri ed il pizzo lungo, segni della sua indipendenza dalla
è molto un concorso per decorare degnamente il gran tempio. sbarbaro, 1-155
ordinato contro michelagnolo un trattato, che il papa dovesse far congregazione in s.
de marchi, ii-937: quantunque [il conte] vivesse nel suo guscio come
duomo, tuttavia non poteva impedire che il rumore delle agitazioni cittadine...
», i fabbriceri, le beghine ed il parroco che, già, se l'
non abbia alcuna, e dubbio il corso, o lento, / gran vela
corso, o lento, / gran vela il fabbricier di su la prora / nel
nostra morte, essendo ogni uno il fabriciere del suo destino. muratori,
atomi pari / fece in grandezza il fabricier sovrano, / tanto dagli altri in
difetto del martello fabbrile, se il fabbro fa più tosto con esso
, iii-27: nell'arte fabrile, quando il ferro non è tanto caldo quanto
lavorarlo, non se ne può fare il lavorio al quale intendea il maestro. biringuccio
ne può fare il lavorio al quale intendea il maestro. biringuccio, i-122: se
biringuccio, i-122: se n'estrae il ferro dolcissimo e trattabile, del quale
, che generaro i flutti, / il baldanzoso e temerario figlio / spiando intorno,
la nostra. tasso, 11-86: il suon ne la città chiaro s'udia /
maggior porta del mirabil tetto. buonarroti il giovane, 9-313: onde si sospettar
piedi. giamboni, 32: e però il fabbro, quando il fuoco vuole fare
: e però il fabbro, quando il fuoco vuole fare più valoroso, si
su dell'acqua; e quando vuole temperare il ferro, sì lo scalda e tiene
. dante, conv., i-xm-4: il fuoco è disponitore del ferro al fabbro
in firenze. campanella, i-158: il ferro, di natura impuro, / sempre
, giorno, i-46: allora sorge il fabbro, e la sonante / officina riapre
pelle. pascoli, 264: ed ecco il fabbro che l'avvia [il gran
ecco il fabbro che l'avvia [il gran maglio], lo frena, /
lo sferra, arresta, mentre soffia il vento / e l'acqua stroscia e il
il vento / e l'acqua stroscia e il focolar balena. di giacomo, i-710
lorenzo de'medici, i-56: era il mio cuore prima questo ferro rozzo,
che mai tanto martellassi / in mongibello il gran fabbro vulcano, / quanto per tutta
1-104: nello estremo, se stesso il divin fabro / formò felice di sì dolce
irsuto e scabro. testi, li-io: il zoppo fabbro / stanchi l'etnee fucine
e coteste potenti operazioni? non è costui il figliuol del fabbro di legname? sua
. parini, giorno, iv-288: ecco il bel fabbro lungo pian dispone / di
iv-2-913: ciascuna macchina aveva in sé il suo fabro come il ragnatelo ha il suo
aveva in sé il suo fabro come il ragnatelo ha il suo ragno,
sé il suo fabro come il ragnatelo ha il suo ragno, indissolubile.
all'infimo. deledda, iii-946: il signor antonio dovette in fretta far costruire dal
baldi, 216: nulla dal sommo cielo il sol girando / con l'eterno occhio
vede, / che dipinger non osi il fabro esperto. fed. della valle,
165: come svegliato da gran sonno, il ciglio / ha sollevato, e 'n
-ahi, del suplicio mio / dunque il fabro son io! marino, 1-13
iii-201: la tua candida gota, il molle labro / sparse di rose amore
. leti, 5-ii-54: fece accendere il fuoco nella città di roma, poi ne
: le stelle indarno, indarno accusa il fato / chi del proprio suo mal
fabbro diventa. parini, xv-63: intanto il vago labbro, / e di rara
/ i pennelli posando, edificava / il bel fabro d'urbino, esce la
tasso, 8-6-1735: togliendo alla materia il fabro / de la natura, glorioso,
/ per contemplar del suo gran fabro il merto. delfino, 1-488: o
. delfino, 1-470: de'fulmini il gran fabbro, / tocco da questa
/ sopra 'l fulmineo fuoco / scoprì tenere il mio non dubbia palma, / mentr'
artigiano '(di metalli, specie il ferro, di legno, pietra, ecc
altrove sia tenuto in maggior pregio: il coracino in egitto, il zeo, che
maggior pregio: il coracino in egitto, il zeo, che si chiama anche fabro
, a cadice. salvini, 23-185: il fabro e 'l coracin, che il
il fabro e 'l coracin, che il color negro / del corbo ha nel suo
(le macchie di fumo fanno ricordare il volto del fabbro). anche il fr
il volto del fabbro). anche il fr. forgeron, nome dialettale dello
nome dialettale dello stesso pesce, traduce il senso di 'fabbro '.
la fabianina e un olio essenziale (il fabianolo) che vengono usati in forme
. b. croce, iv-12-153: il « fabianismo », di cui si parla
anche lui quanto vago e inefficiente fosse il suo fabianesimo, volse tutta la propria
croce, iii-27-319: liberale di spiriti era il socialismo dei « fabiani » (1883
dei « fabiani » (1883), il quale, come dice il nome stesso
1883), il quale, come dice il nome stesso, escludeva rivolgimenti improvvisi e
e se ben usò la fabula) usar il verso, ma solamente la prosa,
castiglione, 396: par loro che il dir male e trovare invenzioni, acciò che
: fu un nobile istrione antico, il qual... sempre voleva nelle fabule
.. sempre voleva nelle fabule essere il primo che a recitare uscisse.
uscisse. -figur. letter. il corso della vita umana. sannazaro,
c. e. gadda, 6-171: il gran dilitto di cui tutto il popolo
6-171: il gran dilitto di cui tutto il popolo tabulava. = voce dotta
: i poemi cavallereschi son fabulazioni tra il serio e il faceto d'eroi tradizionali
poemi cavallereschi son fabulazioni tra il serio e il faceto d'eroi tradizionali, imposti alla
così onorar l'erbe, le fiondi e il fabulo / de i recessi di tempe
fabulo / de i recessi di tempe il biondo eximio, / c'ebbe l'
dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume
febo il figliuol ch'avea mal retto il lume, / quando fu pianto il fabuloso
retto il lume, / quando fu pianto il fabuloso elettro. tasso, 15-17:
con tonde chete / sorger si mira il fabuloso lete. linati, 11-78: questa
10-92: e vide ibemia fabulosa dove / il santo vecchiarei fece la cava, /
tesauro, 3-210: né per queste sciagure il temerario astolfo acquetò gli suoi rapaci pensieri
pensieri: degno perciò di aver lasciato il nome infame a'fabulosi romanzi.
mira in tempo ch'ai focosi / destrieri il fren la bionda aurora metta, /
cardinal di borbone, al quale dedicai il libro, rimunerandomi esso con un beneficio
oltre l'orcadi, mi ritornai secondo il mio genio sopra il cominciato lavoro delltstoria
mi ritornai secondo il mio genio sopra il cominciato lavoro delltstoria. bontempelli, 19-107:
e. cecchi, 9-355: « il gusto dei primitivi » pretese di introdurre
ad alti scheltri di pioppi, ingarzavano il crepuscolo di via pe- lizza..
fra giordano, 2-101: in guardare il sabato erano sol- liciti, e non
, mangiavano pur vivande fredde, cuocevanle il venerdì, perocché in quel dì non voleano
207: sì come fuggir non possi il veder dell'occhio presente, avvegna che
orazione cominci darti alle cose esteriori; cioè il religioso a ornar bene la chiesa di
ornar bene la chiesa di fuori, e il secolare tutto alle faccende; e sei
. giovio, ii-92: io renderò il cambio con una brava pittura di finissimo inchiostro
. a. piccolomini, 144: oggi il mondo è tanto pieno di perfide lingue
la faccenda. baretti, 1-85: il formarsi un buono stile in prosa è una
a mercoledì. rovani, i-164: dopo il corso pranzeremo, se vorrete, tutt'
in casa un gentil uomo, / il nuovo pedagogo ricordato, / le man
faccende domestiche, ad oggetto di evitare il pericolo di lasciarmi rovinare nell'interesse,
le tue faccende, / la tela e il fuso: ed alle ancelle imponi /
tagliatelle o a mostrare come si condisca il risotto, con un garbo di uomo di
di popolo che ha delle faccende domestiche il più alto, il più serio concetto
ha delle faccende domestiche il più alto, il più serio concetto. -lavoro
. non ti impacciare con esso in affidarli il tuo o commetterli tue faccende.
faccende di vinegia un mio / giovane, il quale io mi sono allevato / un
sp., 28 (479): il cessar delle faccende era stato [per i
cambio passino ai minori librai in tutto il veneto. calvino, 1-496: un
15: era accostumato di sollevare il re, attento ad oziosi diletti,
, dignità. gherardi, xv-967: il re li fece molte carezze e prestamente
faccende non mi ritenessero, mi riterrebbe il pensiero mio dal prender parte al comizio
. i... j altri il fianco ristoppa alle sdruscite / navi, e
lacerate vele. rovani, i-105: il tumulto crebbe al punto, e i guaiti
la quale gl'induce a lasciar dormire il proprio giudizio quando nel giudicare d'alcuna
possono risparmiarsi faccenda e sostituire in vece il giudizio altrui. d'azeglio, 2-305
girar la testa. landolfi, 3-219: il soprabito mi s'impigliò in una voluta
,... accorandosi di vedere che il re, scacciata la moglie innocente,
potere. nieri, 115: quando il prete fu uscito di camera, lui
bandiera era fatta di quei pezzi che il sarto aveva preso agli altri. si
di abisso », ché non lo empirebbe il mare. algarotti, 2-42: qual
i gesti. rovani, i-493: era il prete di casa, ossia quello che
le faccende. nievo, 9: il cancelliere erasi rassegnato al suo destino e
palazzeschi, i-809: come prima dietro il banco per la faccenda dei soldi,
faccenda del piovano, et una volta il piovano a premere la faccenda de la
le sue voglie. biondo, xlv-91: il cane,... quanto più
pubbliche imposte. sassetti, 253: il re di coccino... viene talvolta
... viene talvolta a visitare il capitano, o un altro che tiene conto
d'ambra, 4-26: non mi poteva il mìo padron commettere / faccenda a cui
la faccenda fu risoluta come doveva, mediante il verdetto di un giurì d'onore,
un giurì d'onore, composto, con il consenso della guardia nobile, di ufficiali
ne andrò alle mie faccende. buonarroti il giovane, 10-902: va'per le
, 1-55: un terzo giovane, il quale andava per via alle sue faccende,
domattina. ricchi, xxv-1-177: ecco il vecchio. ei vien via col suo
altra tavolata. carducci, iii-15-216: il tenentino, che, salvo qualche scontro con
miei conti, ricevo e spedisco mercanzie il più che posso da tutte parti,
doni, 2-31: dal re fu mandato il barone a cesare per ambasciadore; e
popolane, le belle mani aristocratiche sotto il grembiule da faccende. -da
, 9-1-127: con esso dandino va il commendone,... gentiluomo vero
, si farà la basilica, cioè il luogo dove si rende giustizia e dove concorre
in faccenda con molti e sarà più sacreto il tuo. -essere, divenire faccenda di
brusìo, di sordi / tonfi; il camin fumante a tratti splende.
., 3-11: né alcuno era, il quale asdrubale mandasse più volentieri là ove
far faccende, entrò in camera e scoperse il povero amante ch'era più morto che
fanno tutto come gli uomini. -esercitare il commercio, concludere affari vantaggiosi, fare
armi più nessuno attende; / onde il nostro mestier, * idest 'la
memoria delle persone; sì che per tanto il villano e lionardo aretino fecero una faccenda
giuo- cano al calcio, mentre hanno il pallone in mano, i quali schermiscono
lorum '/ altro non è, secondo il mio giudizio, / che 'l mangiar
, / che 'l mangiar bene e il ber solennemente. / non niego già
solennemente. / non niego già che il far quella faccenda / non mandi altrui più
le faccende del cardinale un gentiluomo ferrarese, il quale si chiamava per nome misser alberto
per indicare che in quel punto è il nocciolo di un problema. alvaro,
gli uomini. -ficcare, mettere il naso o la bocca, intrigarsi,
faccenda. chiabrera, 473: fatto il comandamento, ecco la casa / tutta
): povero griso! in faccende tutto il giorno, in faccende mezza la notte
luce finestra / come in una vignetta il babbo col nuovo giornale / la mamma in
mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno, acciò che ad andreuccio non potesse
venuto desiderio di accompagnarsi, e piacendogli il paese e messo in faccende parecchi sensali
in faccende. per prima cosa accese il fuoco. diede anche una spazzata, benché
faccenda: darsi da fare. buonarroti il giovane, i-285: mangiansi i fagiuo'verdi
ducale operò che s'ingegnassero di placare il re, acciocché non avesse il cappone
placare il re, acciocché non avesse il cappone, con troppo detrimento della sua famiglia
36, in avignone, senza faccenda il petrarca riscorreva livio. bartolini, 4-92
-ser faccenda, ser faccenduzza, il faccenda: individuo intrigante; faccendone.
che tu, appena giunto, / faccia il suda e il faccenda in casa mia
appena giunto, / faccia il suda e il faccenda in casa mia? saccenti,
(sec. xvii); per il n. 6, cfr. portogh.
dal piacere: stringeva colle due palme il volto di quella ragazza e mi ringraziò
fatti d'altri strabocchevolmente cercando, e il tempo in vanità e in bagatelle
di loro intendere delle cose. buonarroti il giovane, 9-130: tu se'troppo stringata
. denina, iv-172: circa il tempo stesso era gran faccendiere in
iii-3-160: nel gesuita, i chinesi espulsero il faccendiero, non il sacerdote.
chinesi espulsero il faccendiero, non il sacerdote. tommaseo-rigutini, 1655:
. de roberto, 2-150: il principe di francalanza non ne avrebbe
. fracchia, 914: le pareva [il mondo] morto e scialbo.
..., col quale mascherava il mestiere da lei fatto più volentieri.
però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento di tutti coloro
dei più illusi entusiasti della congiura era il cameriere del caffè del foro boario.
, facendo ala, aprendo e agevolando il passo. note al malmontile, 1-422
c. gozzi, i-129: conosceva il genio faccendiere, dominatore, inquieto ed
che avevano, come si suol dire, il mestolo in mano, esultarono al vedersi
in mano, esultarono al vedersi offerto il pegno d'una protezione tanto utile in
quella nullaggine faccendiera che gravava con tutto il peso della vanità sua su 'l paese,
guasta ancora, tra noi l'arte e il pensiero. palazzeschi, 3-178: le
in disparte confidandosi reciprocamente in un cantuccio il segreto della propria toilette. bocchelli,
propria toilette. bocchelli, 4-42: il tonno si sentiva meglio, aveva risocchiuso
misi, come egli interviene spesso, il piè manco inanzi, conciossiacosaché la speranza di
primi faccendieri di questi paesi, l'aveva il dì dinanzi mercatato. c. bartoli
capo di naviganti faccendieri, / che il carico a memoria tenga, e sia /
i gesti più ampi della sottana e il sorriso più ampio dei gesti.
. gozzi, 1-282: bramo che il mio lettore sia persuaso ch'io era
cavaliere ch'io aveva indotto ad accordare il suo teatro a quella. alfieri, v-1-917
crezina: e già che siete / il faccendiere di mia moglie, ditele / che
cogli scaltri e malaccorti faccendieri del re il patto dell'associazione italiana. capuana,
]: 'faccendiere'è detto in maremma il proprietario che fa la sementa e gli altri
tutto affannato, con la cintola piena sotto il petto di carte candide, le quali
candide, le quali faceano spiccar maggiormente il tetricoso del di lui volto di piombo.
anche a me quando lo sento chiamare il faccendon di firenze. [sostituito da]
però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento di tutti coloro.
fatto però veniva anche egli ad essere il faccendone, lo stromento di tutti coloro]
per imbrogliare. moravia, v-387: il padre... era un faccendone e
assai bigotta, le sorelle piuttosto frivole e il fratello maggiore addirittura uno scapestrato.
non a dio. linati, 30-129: il proprietario era uno sciancato faccendone e rubesto
faccetta sciupata e dai capelli cascanti attraversa il cortile con un grosso mazzo di fiori
d'umiltà sparivano in un fiato, dietro il combaciare del pesante battente. bocchelli,
. vietata dal governo fascista, perché il suo sentimentalismo può indurre al madamismo (
, tavola e punta; ch'è il tutto in che somigliano i veri.
: per vederne le faccette ci vorrebbe il microscopio. -a faccette, in
metodo: sorseggia, visibilmente gustandolo, il suo sciampagna, che si rifrange in
uomo e pieno d'ingegno che fu il loro bisnonno dottor david fucini. seat
si sbalzò con un capitombolo dalla tavola, il faccettino, con tanto riso degli astanti
di credere ch'io stia tutto il giorno soavemente affaticato... a faccettare
giorno soavemente affaticato... a faccettare il vetro della frase per incastonarlo nel brillantato
conoscere ». facchinàggio, sm. il lavoro svolto, il servizio prestato dal
facchinàggio, sm. il lavoro svolto, il servizio prestato dal facchino; carico,
carico, scarico. -anche: il relativo compenso. tommaseo [s.
chinaggio ', con iperbole familiare si dice il lavoro intellettuale aspro, pesante, come
intellettuale aspro, pesante, come è il lavoro fisico del facchino. pirandello,
marnioni, 9-249: abbiamo dall'altro lato il mostruoso accumularsi delle ricchezze in mano de'
facchinano e sudano senza risquitto per lucrarsi il pane loro giornaliero. = deriv
a me le facchinate, questo è il vero modo di provarlo. 2
intr. (facchinéggio). esercitare il mestiere del facchino; sottoporsi a grandi
berni, 7-2 (i-179): il primo è una gran facchineria; /
primo è una gran facchineria; / il secondo è berzaglio obbietto e segno / d'
far onore alla fachinaria benemerita di tutto il mondo. = deriv. da facchino1
idem, iii-16-346: nell'ultima terzina il papa, che insieme alla virtù alterna colpi
tronco è imagine facchinescamente barocca; alienissimo il tutto dal fare del parini. =
m. -chi). che riguarda il facchino, che è proprio del facchino.
i-143): aprendo l'uscio trovò il suo caro amante, che di già quei
un lavoro); gagliardo, potente (il vigore, la forza).
forza). speroni, 1-3-346: il dir che la scoltura sia la più
è mai potuta appiccare la smania di fare il balordo e facchinesco mestiere dell'antiquario.
: in fretta, perché questo è il mese facchinesco. faldella, 3-428:
. faldella, 3-428: capastro, il bel moreto e simili nella loro forza
sarebbero sentiti capaci di trasportare alla corsa il mondo in carretta. -enorme,
3. triviale, rozzo, grossolano (il modo di agire, di parlare,
a. f. doni, 2-11: il mirabil facchino che l'aveva adocchiato,
sorte d'intriso fatto di varie cose; il quale chiamasi così dalla peverada, con
meritano scusa qualora se ne ascolti uscire il suono da una bettola ripiena d'ubbriachi?
, 1-12 (i- 143): il suo fattore, fatti venir alcuni facchini,
fatti venir alcuni facchini, ordinò che il grano fosse portato sopra nel granaio. paciolo
berni, 152: l'acqua e il fango, i facchini e i marinari /
posto; / e facendo a quel puzzo il popol ala, / il portar due
quel puzzo il popol ala, / il portar due facchini a casa tosto. annotazioni
1018: mentre manca di lavoro per il facchino inscritto alla compagnia dei facchini da
cuoio, in vece di cui portano sopra il collo un duro legno a traverso,
2-3-25: ma 'l gran consalvo, il quale il giorno istesso / sudato in
ma 'l gran consalvo, il quale il giorno istesso / sudato in guerra avea
dei gentiluomini, in certe occasioni, perdono il lume degli occhi tale e quale come
una faccia grossa, gli occhi loschi e il naso a becco. -ant. fattorino
novizie... traeva di sotto il letto un facchino più sporco che non è
, 2-77: un mercantino, / che il paese ha messo a rubba, /
signori? de roberto, 484: il principe diventò rosso come un gambero e
lo avesse spinto, si precipitò contro il figliuolo, gridando: -così rispondi,
scopo di vendetta. moravia, vii-79: il commendatore da vero facchino, urlava:
destra allor di smisurata trave / arma il guerriero estrano, indi rabbassa: /
fumi in quella mostra. -correre il facchino o al facchino: partecipare alla
non ho mai letto... che il giostrare, il correr all'anello,
... che il giostrare, il correr all'anello, alla quintana o al
anello, alla quintana o al facchino, il romper lancie in terra o con tra
romper lancie in terra o con tra il muro, o cose tali abbiano abilitato
che paion porche. / vi corrono il « facchino » e la « quintana »
f. f. frugoni, xxiv-988: il difenditore si diè a perorare sopra l'
in teologia ch'ai tosco / mesce il parlar facchin, si tien la scroffa.
gran soma di tormento, / che il ciel facchino mi si scarica addosso.
pane non è stabile; dura appena quanto il servizio. -fare il facchino,
appena quanto il servizio. -fare il facchino, fare o servire da facchino:
fare o servire da facchino: esercitare il mestiere di portatore, di scaricatore,
1-85: un pulcinella sovrano avrà da fare il facchino per campare? periodici popolari,
, i-438: s'era messo a fare il facchino in una drogheria. un buon
robusto / da non esser da tutto il mondo mosso. f. f. frugoni
facchinacci, pur mascherati, che gravavan il dorso coi lor corbelli cupi agli omeri affibbiati
famiglia erano tutti grandi: teodoro, il padrone del locale, era un omaccione
grossolana. 'ha del facchinòne, il facchinòne '; anco di donna.
altri libri. in tutto 300. il facchinoso lavoro va bene. = deriv
la faccia levata e ordinoe che mirasse il cielo, acciocché così il volto dell'
ordinoe che mirasse il cielo, acciocché così il volto dell'anima, come quello del
145: la pallida faccia cominciò a riprendere il perduto colore, e la partita grassezza
bagnò la faccia, / non pria il sen discinse, / che correndo dal fonte
/ né su la guancia ove rosseggia il giglio / spunta ancor la lanugine dorata.
co 'l vestirsi dell'altrui volto perdono il proprio. -muso, grugno,
aspetto tosto si disperse, / volse il corpo a la terra, al ciel
, al ciel la schena. / il volto uman si fe'ferina faccia, /
inclinati camminano con quattro piedi o con tutto il corpo serpeggiando. lippi, 2-61:
. d'annunzio, i-574: van per il campo i validi garzoni / guidando i
e dole, / poi torna come il sole. rustico, vi-1-174 (36-13)
le squadre ella ridice, / narra il nome e 'l valor de'più gagliardi,
pitturate / facce di meretrici, entro il cervello / mi s'imprimono dolorosamente. bocchelli
. serra, iii-7: passare quasi tutto il proprio tempo lontani di casa,.
venuta quivi con soi baroni magni: / il re grandonio, faccia di serpente,
99: vedeva girottolargli intorno intorno il maniscalco, una faccia proibita dalla mascella
una faccia proibita dalla mascella equina e il naso pavo- nazzo con gli occhi di
pavese, 8-320: non ho niente contro il formulario psicanalitico..., -ce
elettrica... che, accumulato il fluido elettrico sur una faccia d'un vetro
agosto, im- porcato che si è il terreno, sopra una faccia del porchette
sopra una faccia del porchette si pianta il broccolo,... poi dentro ottobre
sverza, e quinci la fava, o il finocchio. d'annunzio, v-1-393:
composta con la decisione di chiamarlo [il formaggio] parmigiano-reggiano a parma, reggiano-parmigiano
a parma, reggiano-parmigiano a reggio. il marchio è disegnato in modo che ognuna
da quel tempo tenni quel cordovano come il mio libro segreto; e in una delle
una delle facce interne volli trascrivere il principio di goro. -il dritto
da gioco. p. verri [il caffè], 16: quattro giuocatori al
avuta la più grande fortuna del mondo, il tagliatore per più di venti tagli ha
vecchia ». -il diritto o il rovescio di un tessuto. -a due
sempre da ridire e non ha accettato il dogma di casa che le stoffe hanno
). -in senso più generico: il recto o il verso, indifferentemente.
senso più generico: il recto o il verso, indifferentemente. g. capponi
in una faccia [della moneta] il nome loro, e dall'altra quello delltmperatore
europea, dall'altra parte sarà scritto il nome del premiato col titolo: *
di luglio, si cominciò a fondare il campanile nuovo di santa reparata, di
nella quale eran tre letticelli messi come il meglio l'oste avea saputo, né v'
del fondaco de'tedeschi che riguarda sopra il canal grande, fu allogata a tiziano
parte); crosta terrestre. -anche: il mondo, l'universo, il creato
: il mondo, l'universo, il creato. cavalca, iv-93: fece
ivi era io; e quando segnalò il termine sopra le faccie de l'abisso,
, cioè nel centro della terra, pone il poeta che finisca il vano di questo
terra, pone il poeta che finisca il vano di questo suo inferno, il quale
finisca il vano di questo suo inferno, il quale venga dipoi allargando di mano in
la faccia / de la terra distende il velo nero. marino, 370: questa
si mostra sì bella, / non prima il primo gelo / verrà a fioccar dal
gli altri. onofri, 87: il pallore che sbianca d'afa immota / la
chiamate gades; e suo ultimo fine è il monte chiamato atalante e le isole chiamate
cielo, le stelle, la luna e il sole con maraviglia guardiamo. bibbia volgar
. tasso, 8-3-181: di novo cala il mare, e 'n umil faccia /
infuriato. cesarotti, ii-50: molce il colle / rugiada del mat- tin placida
tin placida e fresca, / quando il sogguarda temperato il sole, / e
e fresca, / quando il sogguarda temperato il sole, / e la faccia del
ogni monte] la sua faccia ed il suo dorso: la faccia è quella pendice
accostandosi all'asse del monte pendono verso il centro de'gravi... ottima
... ottima regola adunque sarà il prescegliere per la coltivazione di poderi la
parer tiranno. papini, 20-232: il savio non potè rattenere le parole e
volta in vita sua, osò condannare il padre sulla faccia. -con riferimento ad
faccia / del peccato si fugge, e il suo spavento. garzoni, 1-456:
, o mostri, / e renda il tetro carcere dell'ombre / a queste luci
): con qual faccia, scacciato il timore del giuramento, ardisti di gabbare
vergine tolta dalla propria patria, posposto il timore delli dei? pulci, 10-55:
, taccia. p. secchi [il caffè], 331: non sapeva che
alessandro manzoni, ma non s'inchina il cantù, che descrive satiricamente l'ingresso
, che descrive satiricamente l'ingresso che il giovane generale vittorioso fece in como.
contro gli storici satirici, che tengono il « tristo modo » di « valutare una
9. l'aspetto, la figura, il modo di essere con cui oggetti,
si presentano allo sguardo o al pensiero; il punto di vista sotto il quale viene
pensiero; il punto di vista sotto il quale viene posta o trattata una questione
viene posta o trattata una questione; il significato o l'interpretazione particolare di un
: uopo ci fia di nettare e purgare il nostro scritto dalla sconvenevolezza delle favole per
i-i73: non dee credersi d'aver il vocabolo quando non si ha che un termine
italiana. govoni, 3-60: più giù il crocevia / del mio grigio paese /
): di nuovo feci le stampe per il giulio, quale era un san giovanni
faccia d'un vecchio che guarda chi il mira, con un piccolo collarino,
cose. gilio, l-n-14: igiemone fu il primo che con pittura distinguesse i maschi
1-22: allor pensai quant'ha veloce il piede / la forte amica [la fortuna
qualche sepoltura / gotica, come dice il volgo indotto, / di quelle che a
della qual è dalla barba insino sott'il naso, la seconda è dai fori del
. - faccia brachiprosopa o brevilinea: il diametro trasversale vi predomina sul longitudinale.
. - faccia dolicoprosopa o longilinea: il diametro longitudinale vi predomina su quello trasversale
, le orecchie fredde e corrugate, il naso tirato e ristretto in sé,
della fronte rugosa, secca e dura, il color piombino, le labbra fredde assottigliate
iv-243: * faccia ippocratica '; il volto profondamente alterato dei morenti. idem
vidi uscir di tonde una matina / il sol di ragi d'ór tutto iubato
come suol fuor de la nube il sole / scoprir la faccia limpida e serena
eterei campi, / poiché feo manifesto il caro argento / in sul quarto apparir,
pari ad un fuggiasco, / va circolando il sol per lunghi giorni / d'imminente
scioglie. bontempelli, 19-116: quando il sole si leva, specialmente dal mare,
, la mummia infarinata, in mezzo il cielo, la cosa più putrida e affascinante
], 5-45: vedere non si può il raggio del sole quando i nuvoli cuoprono
un dado di qualunque cosa vuoi sapere il suo peso che sia uno ottavo per
sei o sette gradini... sorgeva il catafalco: una piramide tronca le cui
9-51: nel giuoco dei monelli / il destino è ancora scritto / su una
dado. -con uso sostant. il quattro facce: tetraedro; il cinque
. il quattro facce: tetraedro; il cinque facce: pentaedro; il sei facce
; il cinque facce: pentaedro; il sei facce: esaedro o dado;
o dado; volto facce: ottaedro; il dieci facce: decaedro; il dodici
; il dieci facce: decaedro; il dodici facce: dodecaedro; il venti
decaedro; il dodici facce: dodecaedro; il venti facce: icosaedro, ecc.
v.]: l'otto facce, il dodici facce, il venti facce e
otto facce, il dodici facce, il venti facce e simili si disse per ottaedro
numero. pisacane, ii-42: dà il segnale a'triarì che lampeggiando sorgono,
ordini, e vengono a ferir nella faccia il nemico già stanco. -il lato
, 4-1-146: ogni corpo di difesa, il quale deve fiancheggiare una cortina,.
del bastione, la linea di difesa, il fianco retto e l'obliquo, la
superiore: quella che porta in rilievo il carattere della lettera. -faccia inferiore:
o spazi, oppure col principio o il termine della riga. -faccia anteriore e
per inavvertenza del timoniere, o perché il vento è girato tutto ad un tratto
: nel rimanente vuoi tu conoscere quanto il signore abbia amata sempre questa libertà di far
caviceo, 1-176: glie molto più il tempo se consuma in simile vostre frasche e
b. davanzali, i-397: di dare il comandamento a seneca non ebbe faccia né
faccia d'entrare in amo, invadono il sobborgo. vittorini, 3-129: « perdio
per ridurti al cammin dritto / par che il freno e la sferza invan ti nuoca
: faccia contra faccia prende quello, il quale, scacciata e lasciata la verità
sì feroce in caccia, / che parea il bosco di lui paventoso: / tutta
, 9-23: più direi, ma il ver di falso ha faccia. boccalini,
di core, odendo racontare / che il conte era pur gionto a quella traccia.
cangiò la faccia bella, / qual il reo ch'ai supplicio s'awicina. g
. c. croce, 50: il versare delle lagrime loro, lo sbattersi,
s. c., 303: quando il mare è grosso e comincia tempestare di
e la speranza ringavagna, / veggendo il mondo aver cangiata faccia / in poco d'
: le sustanze che non possono perpetuarsi sotto il medesmo volto, si vanno tutta via
le risoluzioni fatte, che, con il tempo mutandosi la faccia dei negozi
infelici. manzoni, 63: ei conosce il periglio; indi l'udite / mansueto
dunque faccia la città come in un minuto il mare colore. piovene, 5-371:
faccia. de roberto, 547: il vecchio ricominciò a chiedere aiuto. ma
vecchio ricominciò a chiedere aiuto. ma il duca, per punirlo del rifiuto del posto
al piano, i campi nei quali il verde cedeva più sempre al giallo biondo
difaccia alla fabbrica centrale della locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto
alcuni gendarmi, che ci presero per il collo e ci tennero fermi.
verga, i-26: un pettirosso, il freddoloso uccelletto del novembre, si mise
le frasche e i rovi che coronavano il muricciuolo di faccia all'uscio. soffici,
porto, mi forza / a dirti il vero in faccia, e non far come
e fatta una faccia grave e tramutato il suo vestito in più vari colori che
svevo, 6-368: io so perfettamente il fatto mio. non è mica tanto difficile
oramai ce l'ha fatta a superare il punto più crudo e dolente dell'anno
fatto faccia e m'ha detto: finalmente il libro non è toccato né a me
lo sterco delle vostre solennità, e il vostro incenso m'è in abominazione.
. della porta, 1-234: come il vecchio s'accosterà per ricevermi, gli
, o larve! e quando / il sol nuovo la plebe a l'opre caccia
. d'annunzio, i-455: ella volse il capo e 11 occhi / grandi aprì
, ii-9-32: bisogna guardare in faccia il passato o, fuori di metafora,
di verità, soffici, ii-182: il babbo allora mi piantò in faccia i
in faccia i suoi occhi bagnati, ed il suo sguardo era così pieno d'affetto
guardarsi in faccia. serra, iii-564: il momento per fare un po'di conversazione
nell'aspetto. giamboni, 7-114: il sole nella faccia toglie il vedere.
, 7-114: il sole nella faccia toglie il vedere. dante, purg.,
domandò pietro trionfante, buffandogli in faccia il fumo azzurrognolo del sigaro. rebora, 78
. cavalca, ii-163: in faccia il liscia e loda, e poi dirietro
beffe, e provoca gli altri a fare il simile. s. caterina da siena
92): in faccia al signore, il povero vecchio non si sarebbe mai arrischiato
sua disapprovazione di ciò che vedeva tutto il giorno. nieri, 386: il peccato
tutto il giorno. nieri, 386: il peccato l'avete commesso, ma solamente
ha risentito danno; però la restituzione, il compenso va fatto a dio. calvino
poi, con la scimitarra in faccia, il moro. savonarola, iv-469: onde
una balza / la sua cometa per il ciel turchino. sbarbaro, 3-66: padre
: antistante. bertola, 67: il fiume rosseggiava tutto, e i gran monti
d'oro. montale, 2-24: additò il ponte in faccia che si passa /
, che ideò, ma non eseguì il buonarroti. pindemonte, ii-42: spettacol
a cui son nulla / quanti ornar il sebeto, ornar la senna / ludi scenici
faccia alla chiesa: secondo le leggi o il rito della chiesa (la professione dei
è la diffinizione del boto impresso, il quale obbliga nella faccia della chiesa.
, come dice un proverbio: come il vento aquilone impedisce la piova, così la
, 6-24: misurato con un'occhiata il campo di battaglia, s'introgolò nel piatto
a dignità. locuzione dell'estremo oriente. il contrario è 'salvare la faccia '
col risultato di non poter più esercitare il commercio. -turbarsi, smarrirsi,
, impallidire. simintendi, 3-24: il palidore simigliante al busse fece smarrire la
piacere? pretenderei che continuasse a fare il soldato per la mia bella faccia?
. -figur. difendere, salvaguardare il prestigio, l'onore. b
cosa del loro pensiero e della loro coscienza il cosiddetto fascismo né opporvisi, ma pur
con silvia -non era mica per salvare il nome a lei ma per non essere
/ su la faccia del luogo, sì il potrete / poi far d'atene e
di persona morta. gelli, ii-77: il superfluo... reca mille pensieri
; e rivolgi la tua faccia sopra il tuo santo luogo, lo quale è
negare la benevolenza, la misericordia, il perdono. bibbia volgar., v-213
-milit. fare improvvisamente dietro-front e affrontare il nemico. -anche: volgere in ritirata.
che alla difesa. di che accortosi il signor ascanio,... con
la faccia -; volendo dire che voltassero il viso al nemico, e si difendessero
dire che voltandosi addietro si ritirassino verso il ponte; per il che tutti voltarono
addietro si ritirassino verso il ponte; per il che tutti voltarono al nemico le spalle
carducci, ii-7-193: incomincio baciando in idea il pallido 'faccino'tuo, o dolce lombarda
attoniti. vittorini, 2-32: guardavo il vecchietto dall'ilare faccino, dai piccoli
77: attesa l'angustia della strada, il cocchio della principessa passò quasi rasentando quel
a luna piena. rovani, i-104: il nano guardaportone era là tronfio e pettoruto
, 162: che qua s'è trovo il ver sapon, la strada / di
labbra tumide soverchiante ogni altro suo lineamento il fronte arretrato, l'angolo facciale del cranio
mano che ancora oggidì lo segnala [il negro] fra tutti gli uomini. tramater
piovene, 5-45: gli occhi sentimentali correggono il rilievo della sua maschera facciale.
. plur.) 'bende per asciugare il sudore ', 'fazzoletto '.
nel cap. xi dei promessi sposi il manzoniano lascifareame. faccialménte (ant
elementi costruttivi e decorativi che costituiscono il complesso architettonico della fronte di un edifìcio
edificare [la casa del signore] il secondo mese del quarto anno del suo
anno del suo regno... il portico il quale era dinanzi alla facciata,
suo regno... il portico il quale era dinanzi alla facciata, la
che in esse fa l'ufizio che fa il viso tra le molte membra del corpo
-facciata dinanzi, principale, esterna: il prospetto del lato principale di un edificio
serristori, cotte., ii-755: il locale è circondato da ima muraglia nella
corrispondenza fra loro. -facciata posteriore: il lato di un edificio opposto al prospetto
tuoi milanesi coronan di lauro i lattivendoli il 24 di aprile? o, meglio,
, 6-52 (i-170): posesi il conte la loggia a guardare / ch'ha
su due conflitti di questi animali contra il cielo, siccome due volte si finge
ricche croste / del fondo interior celano il sito. / ne le facciate tra
di questi tempi riceve sulla medesima facciata il primo e l'ultimo raggio del sole
giocare con la palla facendola rimbalzare contro il muro. garzoni, 1-564: con
tenea in bocca una faccellina accesa; il quale catello, uscendole del ventre,
bellissima facciata ha fortunato, / ma il piano superiore è spigionato. foscolo,
13-38: clara dice che da giovane [il padre] era intelligentissimo: ma che
tenace, ma dietro ad essa è il vuoto. 6. il recto
è il vuoto. 6. il recto o il verso di una moneta.
. 6. il recto o il verso di una moneta. muratori,
: dal signor le blanc fu prodotto il sesto [denaro], dove una facciata
. baretti, 1-400: che venga il fistolo a tutti gli epiteti...
323: lì, montato su, il rompitorta, ecco seguirlo una badalona,
del suo libro. gramsci, 8-112: il « momento »..., con
una fodera di zibellino arrovesciata (era il distintivo de'senatori, e non lo portavan
che a mano a mano si calerà il cappello a tese riboccate, e cesseranno
conventi delle monache, caso mai giuseppe il falegname si attentasse comparire senza facciole in
. ant. la parte di muro, il tratto di muratura che è compreso tra
. ant. la striscia di tessuto fra il liccio e il subbio, che viene
striscia di tessuto fra il liccio e il subbio, che viene fatta a mano a
sm. panno che serve per asciugare il viso, capitergio. = voce dotta
illuminazione o per por tare il fuoco o come segno tangibile di onore e
gire gridando accorr'uomo, sicché il popolo si levò a rumore,
là dove avea in più parti il muro rotto, / entrò col ferro e
con la face ardente / a distrugere il popul mal condotto. caro, 9-
/ con molta fiamma; così fiero il vento, / così secchi e disposti
sarà con noi con molte faci intorno / il cada vero esangue e sanguinoso / dell'
(549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra
. 1827 (552): tra il chiarore di più spesse faci]. carducci
dove. baldini, 6-28: alzò il braccio e con la face scrutò la tenebra
dice, di prima classe, con il feretro nero ornato di festoni dorati, le
le funeree faci, / stretto abbracciando il tuo gelato frale, / v'imprimean
. a. verri, ii-279: quindi il pianeta notturno per me splendea come funerea
dispettosa, moleste erano le fonti, tristo il silenzio. 2. mitol.
, marte, cerere, l'aurora, il sole, ecc. -per estens.
dia. g. b. strozzi il vecchio, ix-420: ombra io seguo che
dell'essere -l'illusione, la volontà, il dolore -vi combattono l'ultimo combattimento sotto
dottori, 45: ridami intorno / il suol nei fiori; erga la face
di verde persa / tomi imeneo adomo il biondo crine; / e sia di dolce
, di spaventi ha pieno / delle muse il bel regno. arco e faretra /
, ad imeneo la face, / il cinto a citerea. -la fiaccola che
campo / hanno i ministri tuoi trovato il calle; / ch'i'riconosco di
/ ch'i'riconosco di tua face il lampo / e 'l suon dell'arco ch'
ripigliar dal sol novella face / puosse il toro domar, romper la terra
trasse. marino, vii-527: vede il faro per gran tratto intorno / tacque segnar
sfammi i de i capei d'oro il folgorare altero. 4. figur
siete spente; / astri, che il sol vincete, e siete neri. michelstaedter
, 8-3-60: in guisa di gran volta il ciel ricopre / le somme parti,
iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno / di ricondur per suo fanale
giorno / di ricondur per suo fanale il sole; / pieghi tale la notte
sole. tansillo, ix-618: vedendo il saggio apollo / ch'ogn'animai,
spenta la face, / ch'alluma il mondo, in tenebre il lasciava. marino
ch'alluma il mondo, in tenebre il lasciava. marino, 336: raggi
tonde. scalvini, vi-86: pur finché il mondo ti rischiari, o santa /
l. martelli, 1-77: dopo il freddo dì l'estiva face. 6
un sentimento (in partic., il sentimento amoroso); chi è causa
/ veder le stelle, e più tranquillo il mare, / e la terra vicina
/ e la terra vicina, e il novo giorno: / cotale è dolce a
ombre e fumi; / l'ardono il core altre amorose faci / e mirano
oggetto i suoi bei lumi: / frena il desir, o misero e infelice,
, 24: ecco l'èrcole vostro, il vostro aiace, / il vostro teseo
èrcole vostro, il vostro aiace, / il vostro teseo, il presagito achille,
aiace, / il vostro teseo, il presagito achille, / dell'asia deplorata ecco
face. metastasia, i-28: araspe, il tuo valore, / il volto tuo
: araspe, il tuo valore, / il volto tuo, la tua virtù mi
virtù mi piace; / ma già pena il mio cor per altra face. a
vendicarsi. tasso, 4-78: ma il giovenetto eustazio, in cui la face /
essere la face che illumina, non è il fuoco che scalda e vivifica. cattaneo
alcune volte, o perché l'epoca il comporta, o per indole del principe
del resto sì poco, che manca fino il pretesto a divaganti ricerche. raccoglierò quel
. b. croce, iii-27-77: il rivolgimento costituzionale napoletano del 1820-21, e
umano e frale, / e fia spento il disio ch'ognor m'assale, /
. d'annunzio, iv-2-512: rileggete il capitolo in cui si narra « come
lui fatta la pace, / di che il boemme e l'ungaro e il sassone
che il boemme e l'ungaro e il sassone / restava in preda alla francesca
beltade / fu cred'io, condottiero il frigio audace, / che per l'ondose
ospite infido / lasciò di grecia impoverito il lido. delfino, 1-188: noi
/ ora esterminatrice orribil peste / ruota il crudel flagello e infuria ed erra. foscolo
bruciando fa luce, serve a portare il fuoco o viene accesa a fini devozionali.
bibbia volgar., x-514: il terzo angelo sonò la tromba; e
. boiardo, 2-3-10: poi tutto il regno come una facella / mena a
dintorno, / che parve senza sol nascere il giorno. graziani, 394:
i-8-37: nell'arida materia egli rapisce / il rosso fior de le facelle ardenti.
i portoghesi avevano creduto che dovesse apprendere il fuoco di lontano, in un tratto
iconografico: le furie, la morte, il sole, ecc. tasso, 11-66
tartarea porta / sogliono, e sottosopra il mondo porre, / le ministre di pluto
or sotto sirio ardente / seccala e ancide il sol con sua facella. d.
nera facella in mano attizzandolo gli metteva il cuore in ismanie da disperato. forteguerri
tante sue facelle / in minor copia il biondo sol ne spande. -la
, par., 23-94: per entro il cielo scese una facella, / formata
anguillara, 2-99: si volge in precipizio il corpo estinto, / ardendo l'aureo
. bandello, ii-1126: era turbato il ciel, e tutto pieno / di
ed orride facelle, / che quasi il giorno ne veniva meno. -figur
, ardente. beccuti, 20: il ciel non vide mai luci sì belle:
con le chiare alte facelle / del polo il legno suo drizza e conduce. galeazzo
fulgide facelle / d'ogni orror fugato il velo, / teco un dì sul tosco
. ariosto, 24-91: non volse il cauto vecchio ridur seco, / sola
favella. gravina, 118: né posero il piede mai per entro l'oscura e
, gran re del mondo, / investigare il tuo pensier profondo. perticati,
roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo del definitore teologo: egli brandisce
villani, 1-60: ordinaro che si spandesse il detto fuoco santo per la città a
i tetti delle torri e delle case il più delle volte non avevano effetto mercé di
, / cangian le fughe in lampi, il volo in raggio. -sentimento,
: della facellina di quello di mario il fuoco della pistolenzia di siila nacque; di
magno volgar.], 33-14: il diavolo per essere infiammato dalla facellina della
varchi, v-494: come cantò tante volte il medesimo poeta nostro, e quegli medesimi
, e quegli medesimi strali che feriscono il cuore, divenuti facelline, l'abbruciano.
nerli, 1-vi-438: donato ha preso il broncio con voi, da poi che
scritto che dette le facelline e fece il protesto alla conpagnia. = voce
quartiere. d'azeglio, 1-335: finito il pranzo, veniva un villanello del paese
facente funzione di cameriere, e levato il tovagliolo, appoggiato il gomito sinistro sulla tavola
, e levato il tovagliolo, appoggiato il gomito sinistro sulla tavola, con un
sul fondo lustro ed oscuro del legno il dare dell'avventore. imbriani, 3-17
inferno in quella casa; doveva sembrare il sacco in cui si chiudeva da'romani il
il sacco in cui si chiudeva da'romani il parricida! ed il povero facente funzione
chiudeva da'romani il parricida! ed il povero facente funzione da parricida era in
, 2-15: stazio papinio chiamò arguto il rostro del papagallo, che, facendo
rostro del papagallo, che, facendo il parasito alla mensa di meliore, facetissimamente
carducci, iii-6-130: disgusterà più d'uno il ritornare spesso di alcuni oramai venerandi modi
. fr. morelli, 302: il suo facetare non sarebbe irragionevole, ma
suo facetare non sarebbe irragionevole, ma il pazzo umore d'un libertino non può operare