che questa signoria per niente non eccetterà il partito, sì come quelli che credono
fosse del monte di montieli, esceptato il canale del piano e '1 canale del bosco
non sono come la naturale, dove il rigore e l'equità sono una medesima cosa
'l regno / dei saracin, né sotto il signor gallo, / più bel destrier
fuorché, all'infuori di (e introduce il complemento di esclusione).
). malispini, 1-114: il detto berengario ritornò nella grazia del detto
sé. m. villani, 9-85: il paese fuori di parigi, eccetto città
: mai se gli partivano d'appresso il vescovo di barzalona e messer ferrando, eccetto
quelli del costa, escetto bernardello, il quale intendo che è alle verugole in favore
tu ami ogni cosa, eccetto che il peccato e la cagione del peccato. boccaccio
e pugnale; e, di giorno, il pugnale solo. redi, 16- vi-144
: non approvarono che universalmente si dicesse il peccato di adamo esser passato in tutto il
il peccato di adamo esser passato in tutto il genere umano, perché veniva compresa la
occhi in cui si ostina a germogliare il seme di una gentile allegria, nulla smentisce
d'ermellini. ariosto, 12-30: ferraù il terzo era anco armato, eccetto /
. leopardi, iii-iix: io tra il non avere e il domandare, scelgo
iii-iix: io tra il non avere e il domandare, scelgo il non avere,
non avere e il domandare, scelgo il non avere, eccetto se la necessità de'
cassiano volgar., 1-79: perché il conoscevano di grande ed istrettissima vita quel
fare eccezioni. longo, xviii-3-266: il debito di mantenerli [i patti]
è da distinguere e da eccettuare. può il sovrano sospendere, non già annientare i
, nella pace che i fiorentini e il duca avevano fatta era un capitolo,
magra non era a esser passata, né il duca di qua né i fiorentini di
i fiorentini di là, anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda
, anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda potenza e la libertà
la libertà toscana; in questa lega il duca volle s'eccettuasse i detti patti
salvo se quinto metelio non eccettuasse, il quale per varie avversità non abbia già
raccontare. guicciardini, iii-386: tutto il paese che è tra l'oglio e il
il paese che è tra l'oglio e il po e l'adda si ridusse a
. sarpi, vi-3-19: l'obedienza che il cristiano debbe al precetto del sommo pontefice
papini, 6-67: ciascuno di noi -eccettuato il santo -è molto indulgente per se stesso
clausola che. guicciardini, iii-67: il quale, benché da principio rispondesse non
passati nella pace che i fiorentini e il duca avevano fatta, era un capitolo
..., anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda
, anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda potenza e la
e la libertà toscana; in questa lega il duca volle s'eccettuasse i detti patti
tassoni, viii-1-51: né paia enorme il metter le mani nel sangue d'un cittadino
un cittadino della sua patria; imperoché il giusto nell'atto della giustizia non fa
: parlando in genere, e lasciando il suo luogo alle debite eccettuazioni.
cittadini. fogazzaro, 1-116: riconosco il mio difetto, di mettere nei miei libri
dei sentimenti eccezionali (la solitudine e il dominio). -sostant.
-sostant. baldini, i-149: tutto il meraviglioso, tutto l'eccezionale, tutto
iii-195: di che vuol egli incolpare il ministero? del non aver fatto non dico
uso de'poteri eccezionali che gli demmo il dì 5? bocchelli, 4-62: lunghi
. de sanctis, ii-15-213: il ministero è improntato di questo principio
sostituisce, nel discorso fortemente espressivo, il comune superlativo di aggettivi come buono,
grande). saba, 3-75: il 'menu'fu fissato così: un brodo so
'e modi simili, ricorda ai puristi il francese exceptionnel, exceptionnellement; il che
puristi il francese exceptionnel, exceptionnellement; il che è vero come è vero che
, serve a esprimere con maggior forza il superlativo assoluto. mazzini, i-154:
, 1-ii-538: non si può dire che il contegno della compagnia verso questi due celebri
e chi quelli rappresenta, che avessino il sale a basso pregio, e così
privilegiati, come si darà loro il sale al prezzo solito e consueto.
misura. sarpi, iii-102: fu il cardinal molto prolisso, e se ben
muratori, 1-8: nella giurisprudenza d'oggidì il meno son le leggi...
meno son le leggi... il più consiste in... divisioni,
6-59: per l'uomo nel quale esiste il volere, la potenza modificatrice, per
fu permesso a filippo: per lui il vecchio faceva eccezione alla gelosia che tutti i
idoli chi sa mai perché: porre il naso dappertutto, metter tutto sottosopra,
debito pagato. bocchelli, 1-ii-100: il permesso di tener armi e gente armata
eccezioni molte. tasso, v-115: il pregar sempre invano è mia propria sciagura
casti, ii-2-105: nell'ampia folla il numero dei buoni / è scarso sì
queste vengono ad essere illusorie, e il grammatico non può far altro che andar
si deve, per discrezione, che il rumme, il rosolio, il tabacco è
per discrezione, che il rumme, il rosolio, il tabacco è di qualità
, che il rumme, il rosolio, il tabacco è di qualità eccellente, sopraffine
'd'eccezione ', che fa il paio con 'eccezionale ': * straordinario
eccezione. b. croce, iii-27-281: il distacco dei liberali dal bismarck, dopo
d'eccezione contro i socialisti, segnò il disgregamento di quel partito. comisso,
le idee politiche, i partiti dovevano lasciare il post oa uomini d'eccezione che chiamavano
leopardi, iii-8: io ho divorato il suo libro... ogni linea mi
rovani, i-209: se in prima il processo segreto era invalso soltanto nelle questioni
tutti coloro che trovavano, s'egli il doveano fare, o no, perocché non
, e sotto gli stessi colpi cadrà il dispotismo dappertutto, senza eccezione alcuna.
senza eccezione alcuna. baldini, 3-89: il corso si popola di nuova gente,
famiglia, abituate ad uscire pel corso il giovedì, senza eccezioni, anche in
lo credettero tutti e lo provarono buono. il che 10 asserisco fermamente, e senza
eccezione pronuncio. arila, 181: il modo 'senza eccezione', per 'assoluta- mente
i romagnoli sono gente pratica: amano il buono ma non 11 bello. ad
riguardo, e che col pretesto forse che il posto d'arauco zione d'incompetenza sollevata dalla
. alle mie eccezioni ha opposto che il provvedimento era pallavicino, i-5: però diffendendo
criminale] a privare della sua libertà il cittadino, quanto eccheggiare, v. echeggiare
, v. ecceità. di eccezione il giudizio del fatto,... altrettanto
suoi eguali, ma veggendo che egli, il quale deve esser fuor d'ogni eccezione
. fanzini, iv-212: leggi, il quale sia degno di leggere in cotesto studio
fronte del bello, che domina in tutto il = deriv. da ecchimosi; cfr.
, 21: questi esecuzione, dove il loro, secondo che facevan vedere,
bonifacio et ezio capitani voi che siete il mio buon genio, il mio demone tutelare
voi che siete il mio buon genio, il mio demone tutelare, romani non
già assediati; / se è il a venir avversario, e quali siano
tendente a respingere / se non avea soccorso il dì seguente. colletta, ii-100:
quelle processioni che fini impedisce il sorgere della sua azione, o la modi
. o penale, si serve il convenuto o l'imputato per -per estens.
estens. rapida e contemporanea morte ottenere il rigetto della domanda dell'attore o il di
ottenere il rigetto della domanda dell'attore o il di molte persone perite a causa di calamità
si potranno indicare all'incirca, per il numero delle mi muratori,
delittuosa. intentata, come sarebbe opponendo il pagamento della lorenzo de'medici, i-314:
surgente fonte, / sia per differire il fatto, come sono le eccezioni dilafin
come sono le eccezioni dilafin dove perde il nome di peneo. / ma più dopo
incompetenza del tribunale. cicognani, 3-38: il governo, / suora fu di morasto,
governo, / suora fu di morasto, il re d'egitto, / che 'n
arbitrario della forza, si è appunto il principio dell'eguaglianza. d'azeglio, 1-476
: non si doveva dubitare, mediante il valore di loro e l'equità della causa
giudicio la sedia sua; egli giudicherà il mondo nella equità e giudicherà il popolo
giudicherà il mondo nella equità e giudicherà il popolo in giustizia. zanobi da strata
-fuori d'equità: eccessivamente, oltre il giusto o il ragionevole. fra giordano
: eccessivamente, oltre il giusto o il ragionevole. fra giordano, 3-187:
, tenendolsi ed usando i suoi servigi, il suo signore si può a buona equità
i-87: [mi piacque molto] il locai del paese, i semplici costumi,
b. croce, iii- 26-265: il perturbamento delle norme giuridiche, le derogazioni,
6-129: a liliana l'aveva destinata il nonno, certo: a liliana: nonno
equitare. equitazióne1, sf. il cavalcare, l'arte del cavalcare.
io mi risolvessi a pigliare all'università il primo grado della scala dottoresca. cuoco,
scuole d'equitazione. negri, 2-974: il tennis, l'equitazione, il nuoto
: il tennis, l'equitazione, il nuoto, il pattinaggio, la vita all'
, l'equitazione, il nuoto, il pattinaggio, la vita all'aria aperta
percorsi di campagna, le marce, il polo. = voce dotta, lat
, e tolsela del mezzo, lasciando ficcare il suo fi gliuolo in sulla
.. all'ordine senatorio era assegnato il podio tutto intorno, e così a gli
coll'esercito equitando..., il don dell'acqua offerta non volle equivalènte
olocausto per noi al padre, pagò il prezzo equivalente in la nostra redenzione.
: essere contento di dargli in ricompenso il principato di squillaci e altre terre equivalenti
segni, 9-157: nel verso eroico il dattilo, che è composto di due brevi
potuto vivere in questo mondo. buonarroti il giovane, i-184: che il pegno li
buonarroti il giovane, i-184: che il pegno li si renda / cancellato di
gradi della gratitudine; cioè: conoscere il beneficio; secondo, laudare il benefattore
conoscere il beneficio; secondo, laudare il benefattore; terzio, con le buone opere
an- selmo] tenendo che nei battezzati il peccato è scancellato e pur la concupiscenza
. piovene, 5-360: credo che il vulcano di napoli, come gli scavi archeologici
d'azeglio, 2-128: ho quasi finito il mio quadro: è venuto discretamente:
par d'aver parole equivalenti a rappresentare il mio [affetto]. boccalini, iii-283
iii-283: si rivoltò allora apollo verso il leva... e gli disse che
gli disse che con equivalenti prove togliesse il detto di quei testimoni. 3
di trasmissione di un collegamento telefonico: il rapporto fra la potenza fornita all'entrata
. cavalcanti, 2-307: non considerando il modo delle parole sciolte e separate,
separate, ma solo l'equivalenza, e il porre l'una per l'altra,
perpetua, resta sempre a un modo e il medesimo. galiani, 3-315: dico
o donato, poiché ne ricevono il prezio che equivale allo stabile. stigliani
allo stabile. stigliani, 271: il vino, quando è ottimo, quale
indica meglio un valore di convenzione, secondo il modo di calcolare, di apprezzar le
l'uomo non ha moglie: e il divieto è rigidissimo: infrangerlo anche nel modo
un uomo al suicidio: giacché, per il padre, continuare a lavorare era equivalso
da purificare sono più d'una, il numero dei vasi del cloruro equivalga il
, il numero dei vasi del cloruro equivalga il numero delle stanze. serao, i-971
. pavese, 5-9: ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni
., 19 (329): quando il conte ebbe finito, e messo un
fermo, « intendo benissimo », disse il provinciale, « quel che il signor
disse il provinciale, « quel che il signor conte vuol dire ». svevo,
di aprir bocca, sebbene comprendesse che il silenzio equivaleva a una confessione.
nel modo che si è mostrato, il moto equivelóce in amendue le corde.
stolta proposizione è quella d'epicuro, il quale reputa gli uomini avere il libero arbitrio
epicuro, il quale reputa gli uomini avere il libero arbitrio, ma lo dà agl'
. ant. equivoco. buonarroti il giovane, 9-562: in questa guisa tirando
quello [aristotile], che è stato il primo, unico e ammirabile esplicator della
poi confondendo, quanto alla seconda, il diritto coll'uso di esso. moravia,
. moravia, iii-172: egli [il chiromante] non è un confessore che
; superbia a'sofisti, che mettono il saper nelle parole; ignoranza a tutti
è così necessario adoperar l'accento, come il torre l'equivocazione dei segni. gioberti
(e, in partic., quando il termine medio è usato in un senso
in un altro nella seconda si ha il 'sofisma dell'ambiguità del medio '
è costante è degno di lode; ma il tale è costante (di nome)
è costante (di nome): dunque il tale è degno di lode. il
il tale è degno di lode. il termine medio « costante » preso nella maggiore
spregiativa e ironica). buonarroti il giovane, 9-91: son, verbigrazia,
e. cecchi, 5-321: nonostante il vago discredito, e la sottile fama
nistica, di oggetti che hanno in comune il nome mentre le definizioni da esso richiamate
e'suoi razzi toccano, e tamen il corpo del sole non è caldo, ma
e pigliò uno de li suoi lati (il quale in ebraico è vocabulo equivoco a
differente; unioca è quella che ha comune il nome e la diffinizione, com'è
e di platone; equivoca è quando il nome è comune e la diffinizione diversa
oscura e equivoca,... ha il diritto di spiegarla, e la stessa
, xxii-143: le cose che hanno comune il vocabolo e l'essenza si dicono sinonime
o univoche; quelle che hanno comune il vocabolo, ma non l'essenza, si
e questa è la profonda differenza e il non valicabile abisso tra le due. baldini
-sostant. magalotti, 24-64: il sig. inviato supplirà al resto, e
la figlia scaldata dallo spettacolo, e il ganzo, segni non equivoci d'intesa
che la vostra riputazione diventi equivoca presso il mondo letterario. cattaneo, ii-2-48:
deposito. de sanctis, ii-15-290: se il governo s'illude, se prende per
e sfrontato. pea, 7-514: il casino si popolava di donne equivoche e di
gialle, di quegli uomini che hanno il colore delle nottate passate al tavolo da
e meno perfette di quello che ha il suo essere per diffinizione e per natura.
amore verso la padrona, odio contro il servo perverso. dessi, 3-214:
arald. divisa equivoca: quella in cui il nome è interpretato da giochi di parole
d'ornamento. galilei, 3-4-181: aveva il sig. guiducci, con quell'onestissimo
la cometa mossa per linea retta argumentavano il movimento suo esser per cerchio massimo.
artificioso equivoco, che da qualunque lato il mirassero gli spettatori, sempre una metà
ii-95: nella calandria non vi manca il negromante o l'astrologo che vive a
gli ultimi fatti della vita italiana ripropongono il problema di una esegesi del risorgimento
son senza equivoco. palazzeschi, 7-120: il blasone non può essere sostenuto che da
. croce, ii-1-320: delle metafore il tesauro distingue otto specie, continuando e
9-i-681: con legge equissima e santissima il governo ha sciolto i chierici da una
1 limiti dell'equo e del giusto; il fisco è incaricato di additarvi cotesti limiti
di temperare la rigidezza delle leggi mercé il concetto dell'equo. 2.
parte, / librasti in equa lance il bene e il male, / e nell'
librasti in equa lance il bene e il male, / e nell'angusto circolo dell'
, sufficiente. alfieri, i-57: il mio nuovo cognato avea impetrata la mia
b. croce, ii-2-84: il furto è vietato; ma colui che,
olmo e su l'abete: / crepita il lauro; e le loquaci chiome /
porto tacito / ammiratore immobile / sospende il fluttuar. d'annunzio, i-153: via
can- terem l'equoreo / giove e il virente crin de le nereidi.
, acqueo. linati, xvi-86: il lago era tutto uno sfavillio di lumi
: gli pareva di attraversare a guado il fiume: realmente sentiva i piedi bagnati di
tembre 1792, data in cui cominciò il governo della convenzione, e fu
della marcia su roma, e si chiuse il 25 lu glio 1943.
garzoni, 1-365: l'era, secondo il re alfonso, è un tempo
ispanica ', o d'augusto, anzi il nome generale di era si pretende
era volgare. leopardi, v-863: verso il principio del terzo secolo dell'era cristiana
battesimo: / piacque sotto la genesi il mangiare, / e piace adesso nell'
tale periodo della sua esistenza prese poi il nome di primavera di bellezza. savinio
volentieri. aleardi, vi-535: allora il lazio a tanta / ed unica sortito èra
, 860: senta, or che il marmo si chiude, / soffiar su
dell'oro. -era geologica: il tempo durante il quale si sono accumulati
-era geologica: il tempo durante il quale si sono accumulati un certo numero
, 7-15: la linea delle montagne c il profilo dell'isola dell'angelo..
è più maraviglioso del litospermo, il qual chiamano al cuni egonico
produce le fiondi lunghe cinque oncie, e il doppio mag giori di quelle
come un giunco. sodetini, ii-261: il papavero spumeo o eraeleo è bianco
di piccola pianta, e ha il seme che purga la flemma; chiamasi ancora
, e quello che viene di candia fa il fiore bianco; e questo crede
fiore bianco; e questo crede il mattiolo che sia il vero origano selvatico.
e questo crede il mattiolo che sia il vero origano selvatico. = voce
la deriva dalla natura artefice, secondo il dogma eracliteo. papini, 8-104: più
qual cosa che altro sarìa che eradicare il grano, perché non vi nascesse zizzania.
xxx-4-38: lassa, ch'io vedo il fin di questo impero 1 / e
, 226: era stato inutilmente tentato anche il barbaro metodo della simultanea eradicazióne de capelli
eramento [era] traiectato per sopra il suo amplissimo fronte. = voce
deve anche far fiorire l'agricoltura, il commercio, e soprattutto l'uso con
: l'innocente diletto di far strillare il pubblico sotto alle battiture dei fermieri costava
cosa avrebbe fatto? l'avvocato? il medico? l'ingegnere come lo zio?
l'avvocato erariale come papà, e neanche il magistrato... no, nella
. erràrio), sm. stor. il tesoro e archivio dello stato nell'antica
garzoni, 1-807: onde sia derivato il vocabolo di questore..., varrone
..., varrone chiarissimamente il dice, tenendo che sia disceso a *
... de'loro privati patrimoni fecero il patrimonio pubblico, il quale s'appella
privati patrimoni fecero il patrimonio pubblico, il quale s'appella « erario ». cuoco
avea allora un erario sufficiente a riempire il vuoto che ne'banchi si faceva, o
einaudi, 1-109: l'erario può aumentare il diritto di licenza e sottoporre a quel
diritto di licenza e sottoporre a quel diritto il valore effettivamente corrispondente alla realtà delle merci
bocca, anzi lo erario dove è rinchiuso il tesoro della veritade, dicendo. marino
diresti ancor tu, che non ha il polo / ne'suoi lucidi erari egual
denaro che si possiede. buonarroti il giovane, 9-613: dell'erario de'sepolcri
'l nesto. baruffaldi, xxx-1-54: il mio socio, satrapo primario / del comun
estens. l'edificio in cui ha sede il tesoro pubblico. bibbia volgar.
né con maggior fortezza di quello, il quale fabbricò tutto d'ordine rustico molto bello
l'erario e quindi presto / prendi il gioiel che de la dea fu dono,
/ ma null'altro toccar di tutto il resto, / bench'apparenza in vista abbia
tanto in prigione fusse tenuto che tutto il suo patrimonio venduto e pubblicato fusse. v
-tribuni erari: quelli che versavano il denaro, raccolto dai questori urbani,
via i tribuni erari, ch'era il terzo ordine. garzoni, 1-354: la
, ii-9-106: ora fammi sapere se il tuo maestro t'insegna a leggere con
sm. dottrina politico-religiosa che subordina il potere della chiesa a quello dello
. manzoni, 23: più ched'euterpe il furor santo, / e d'erato
furor santo, / e d'erato il sospiro, o dolce madre, / tamaro
. come sesta delle muse, indica il sesto libro delle storie di erodoto.
ma, disusando, or ri turato il passo / era tra i pruni e l'
un cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate / che l'aprica
21-40: tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta
erba molta alli armenti, all'uomo il pane. cardarelli, 1-83: un
or ch'era sul far frutto / il fior candido e bel che facea l'erba
contraria, che potesse o ver impedir il nascimento o dopo nato soffocarlo. loredano
parti d'italia... s'ingegnava il re francesco di far sorgere erbe maligne
. erbo. sercambi, i-92: il dicto anno mcccxlvi fu, non che
; fiorisce da maggio a giugno; il succo fresco è ricco di vitamina c
tutto, e si conosce per essere il caule più grosso ai nodi, che
bruchi acchiocciolati, di colore scuro; il peso proprio fa che vengano a posare
fra i quali da'calenzuoli, onde il nome di calenzola. il latte che
calenzuoli, onde il nome di calenzola. il latte che geme, messo su i
e dimostrano la loro cattiva indole. il nome di elioscopio o mirasole indica la
che ha di voltare l'ombrella verso il sole. il suo latte tinge di rosso
voltare l'ombrella verso il sole. il suo latte tinge di rosso la carta turchina
odore di cannella; la radice possiede il detto odore maggiormente, ed ha il sapore
possiede il detto odore maggiormente, ed ha il sapore aromatico bruciante. linneo consiglia di
v. cinquefoglie. apollinaria '. il iosciamo è una pianta che produce i
. è reputata caustica e purgante. il sugo condensato, digerito nella panna
nei boschi e nei luoghi ombrosi, il cui frutto è una bacca rossa.
d'erba coca simile alle ciriegie, il quale quando prender vogliono, per lo
vengono adoperati la corteccia come vescicatorio, il frutto per sofisticare il pepe, la
come vescicatorio, il frutto per sofisticare il pepe, la pianta intera per avvelenare
per essere annua, nasce e porta il frutto anche fra noi felicemente; onde
la cultura per la medicina, come il più valente antelmintico fra i vegetali.
stesso che 'nepitella '; ed è il 'thymus nepeta '. perenne.
più forte, passa al fetido. è il commune condimento dei funghi. -erba
periploca o erba del signore, perché il gran signore de'turchi l'ama molto e
sole e tazza regia; venne trasportato il suo seme dall'indie di mezzo giorno.
rivestita di diaccio 0 di cristalli. il sugo di questa pianta, preso di tanto
-erba di san giovanni: nome con il quale vengono indicati sia l'iperico (
mattioli, 2-754: parmi s'inganni assai il brasavola nel credersi che 'l calamento posto
più parte d'italia erba gatta. il quale errore apertamente ne manifesta il vedere
. il quale errore apertamente ne manifesta il vedere noi che l'erba gatta produce le
a guisa degli acidi, e fa passare il dolore. è altresì ado- -erba
bianco-rosa riuniti in ombrelle con peduncolo lungo il doppio del calice; il frutto è un
peduncolo lungo il doppio del calice; il frutto è un legume costituito da tre
. crescenzi volgar., 6-123: il tetrahit, cioè l'erba giudaica,
è calda e secca nel terzo grado. il vino della sua decozione aiuta la digestione
decozione aiuta la digestione, e cura il dolor dello stomaco e delle budella per
de i semprevivi;... il minore si chiama dove vermicularia, dove erba
de i semprevivi;... il minore si chiama dove vermicularia, dove erba
diverse arti si coltivano la soda, il guado, l'erba guada.
contadini erba guglielmo, nasce per tutto il poggio imperiale. -erba indorata:
non essere altro l'aspleno, che il cetrah, il quale alcuni chiamano, per
l'aspleno, che il cetrah, il quale alcuni chiamano, per essere egli
erba cipressina { euphorbia cyparissias); il ricino (in sicilia).
domenichi [plinio], 26-8: il titimalo è chiamato da'nostri erba lattaria
erba lattaria. targioni tozzetti, 7-200: il cocomero salvatico dal quale si cava l'
dal quale si cava l'elaterio, ed il titimalo o erba lattaia.
in maggio. tramanda fetido odore. il latte di questa pianta è corrosivo;
messa in un dente cariato, ne distrugge il nervo, prata per rodere le verruche
estate. lastri, 1-5-107: allorché ronca il miglio vi semina una specie di trifoglio
: sul davanzale della sua finestra educava il basilico e l'erba luisa.
[l'orobanche] i legumi, il canape e le biade che gli nascono attorno
1-407: si coglie [in giugno] il seme delle rape, del trifoglio,
. lastri, 1-5-107: allorché ronca il miglio vi semina una specie di trifoglio,
inglesi di erba da incantatori. porta il nome di circe, creduta famosa maga
fanno buon letto per le conce. il seme dà olio come le mandorle dolci.
sole e tazza regia; venne trasportato il suo seme dall'indie di mezzo giorno.
... e sono... il trifolioide detto erba mazzolina, il citiso
.. il trifolioide detto erba mazzolina, il citiso [ecc.].
se ne cava un olio... il quale è ottimo et efficacissimo ai tremolanti
: in un campicello lì presso, il vecchio corsaro addomesticato seminò grano, farro
è a noi in uso per ammazzare il pesce. -erba nalda: erba
indole. il maggior uso è nella veterinaria per fare dei
e lunghette, in mezzo alle quali è il frutto por- poreo, ritondo, simile
sue radici hanno la proprietà di eccitare il vomito. comunemente dicesi 'uva di
ed anche nei luoghi inculti. varia per il colore delle bacche, che sono o
sommità e con brevi lacinie lungo tutto il margine; cresce nelle alpi occidentali.
. foglie ovate-lan- ciolate, scorrenti lungo il caule. perenne. trovasi nei luoghi
luoghi umidi e freschi fiorita di maggio. il suo decotto è adoprato dai tintori per
d'erbasaetta in cui si stampa chiaro / il nocciòlo, pei viottoli che il buttero
/ il nocciòlo, pei viottoli che il buttero / della sua gioventù ricolma ignaro.
che spesso prendono li angoli del fusto ed il bordo delle foglie. usano i contadini
; e però le è stato dato il nome di consolida media, per distinguerla
mangia, in alcuni luoghi, come il crescione; detta anche barborea.
viani, 13-369: come fu dolce il riposo; i soldati con le daghe
alle crocette ai trifogli, - per farne il capezzale. -erba sardoa, erba
ed 'erba sardoa ', d'onde il riso sardonico. d'annunzio, iv-2-130
] una sola fronde, che per il mezo non ha costola alcuna, e
8-6-673: ivi secura [la cerva] il suo portato espone, / e de
], 295: han detto che sia il coronopo l'erba stella fatta oggi volgare
, ii-351: la stella erba nasce per il più nei prati delle montagne,
erbe d'orto si trovano... il dragoncello, l'erba stella, l'
annunzio, iv-2-1297: la lupinaggine, il trifoglio, l'erba medica, l'erba
corti, gialli, con vene rossastre; il frutto è un legume vescicoloso; fiorisce
domestici;... e sono il * sainfoin ', la vulneraria,.
', la vulneraria,... il fien greco, il meliloto, detto
,... il fien greco, il meliloto, detto tribolo o erba vetturina
. 2. in senso collettivo: il complesso delle piante erbacee che crescono nei
crescono nei prati, sui terreni; il terreno stesso; prateria, prato.
100: a te par forsi un gioco il mio tormento, / che fresca té
fresca té ne stai fra l'erba e il fiore, / né pòi sentir il
il fiore, / né pòi sentir il gran fervor ch'io sento. ariosto,
ha già ceduto / l'etereo campo, il vago re del lume; / e
/ collina tosca, e ti sta il padre a canto; / non hai tra
e come potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, /
noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i morti abbandonati
un'erba in sogno mostrata, e dato il sugo a bere a'fediti, guarendo
. fra giordano, 5-161: [il medico] non l'ha da sé né
e radici velenose, poi che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua
già l'antiche genti, / a cui il pasto delle giande ed erbe / fé'
erba. delfino, 1-400: davano il cibo l'erbe / facile, grato,
e sano, / onde ignoto era il morbo, e il lusso insano. alfieri
/ onde ignoto era il morbo, e il lusso insano. alfieri, 1-1237:
deledda, ii-40: era stata durante il giorno a cogliere erbe mangereccio selvatiche,
verdure. cavalca, 19-46: avvedendosi il predetto ortolano del danno, e trovando
divelte, guardando per l'orto trovò il luogo dove il ladro soleva entrare.
per l'orto trovò il luogo dove il ladro soleva entrare. b.
b. pitti, 1-63: il quale romore cominciò una trecca della piaza
carni. a. cocchi, 4-1-38: il lesso parimenti di qualunque carne purché sia
luglio la mattina e a vespro, disposto il calore, si dee cavare e diverre
che vi allignano; anche quando tolgono il fiore alla vista, le rispetta;
erba. pasolini, 54: ecco il sambuco, ecco il pioppo / che
, 54: ecco il sambuco, ecco il pioppo / che sbianca, sulle rosse
. cantari cavallereschi, 191: cadde il pagano disteso in sull'erba / per
berni, 44-10 (iv-53): il fiero rodamonte che soleva / mandare al
1-29: se vuoi fare un colore, il più perfetto che si truova, in
cicognani, 6-25: era [il coscritto] vestito d'un fustagno grave
ricolta in erba verde; / ché sempre il frutto non risponde al fiore.
, x-2-129: coprirà l'erba e il tribolo / le mute spoglie, ed irti
ed hacci fatto grande disonore. buonarroti il giovane, 9-342: che questi è un
io arei giudicato assai più facile / il far per aria volare una macine, /
di tiberio, con le cui vecchie arti il giovane dolce e non astuto si governava
: desiderare invano, non potere soddisfare il proprio desiderio. dante, inf.
per lo bue nostro. buonarroti il giovane, 10-881: oltre qui
all'armento. nievo, 1-221: il padrone voleva a tutti i patti
con fare d'ogni erba fascio per isprememe il succhio da prevertir anco i giasoni.
ogni erba un fascio, avevano mescolato il buono al mediocre e all'insignificante.
bandello, 2-24 (i-894): il frate,... ancor che facesse
scannare, / impedire la fuga ed il terrore / e far delle città un
dico che questi tai vogliono maturo / il frutto, e non in erba. lastri
erba. lastri, 1-5-161: nonostanteché il verno non sia andato molto freddo,
verno non sia andato molto freddo, il grano in erba, per alcuni diacci a
abbondante raccolta. moravia, ix-277: il grano, che era ancora in erba
alcune piante, e in partic. il tabacco). cantini, 1-29-249:
mirabilmente l'animo del cardinal barberino, il quale amava le lettere quasi più in erba
buonafede, i-i-iv: avrei io veduto il mio eroe sdegnoso respingermi, e seccarsi
tenera età. aretino, 1-48: il dottore, il medico e il filosofo in
aretino, 1-48: il dottore, il medico e il filosofo in erba,
1-48: il dottore, il medico e il filosofo in erba, ancora che non
, ancora che non avessero altro che il loro poco pensiero... giuocavano
niente. segneri, iii-3-243: mirate il gran male che fanno a sé questi sposi
non avrìa stimata compiuta la sua diceria contro il miglioramento dei poveri adulti, se non
persona malvagia o cosa nociva; anche il vizio, il peccato (nel linguaggio
cosa nociva; anche il vizio, il peccato (nel linguaggio degli scrittori di
averli riscossi. magalotti, 22-89: il lusso, e la ghiottoneria arrivano bene
di che vivrò io, se mangio il frumento in erba? né in questi primi
: la stessa libertà che si mangiava il frutto in erba. cicognani, 9-79
attecchire. collodi, 733: il romanzo sociale, a detta vostra, non
tragga sangue dal collo. -misurare il grano in erba: emetter giudizi senza
al seme: dalle opere si conosce il valore di una persona. dante,
con sue annotazioni o dichiarazioni. il. dimin. erbèlla. caporali,
-erbicina. cicco, 16-1: cessato il freddo verno e le pruine, / la
brevi consolazioni, come nel verno sotto il pallor degli ulivi risalta della poca erbolina
pallor degli ulivi risalta della poca erbolina il verde gaio. sbarbaro, 4-12: seduti
quelle, voglio dire, di cui il contadino d'ogni paese ha fatto una gran
di simile. verga, 4-21: il canonico lupi attraversò il cortile, rialzando
verga, 4-21: il canonico lupi attraversò il cortile, rialzando la sottana sugli stivaloni
alla villa. pavese, 27: il sole e la pioggia proteggono solo le
/ e la brina, toccato che ha il grano, non toma. -erba
228): con certe erbacce fu medicato il cavallo ferito. -per simil
che almeno perché non arrivassero ad affogare il buon grano, si tagliassero dappiede, e
ed erbacea. 4. che ha il colore dell'erba. targioni tozzetti,
/ che velenoso erbaggio / abbia ucciso il mio capro? forteguerri, i-213: chi
: sull'erbaglia sommersa che porge oltre il pelo dell'acqua i fioretti bianco-giallini, il
il pelo dell'acqua i fioretti bianco-giallini, il rospo ha gonfiato il suo palloncino
bianco-giallini, il rospo ha gonfiato il suo palloncino e canta. =
., 8-7 (296): il lavoratore, posata la donna sopra ad uno
i rosai. roberti, iii-240: il bue che pascola, pare un ingrato,
procurazia settecento ducati d'entrata. buonarroti il giovane, 9-164: gli ortolani,
baiuol rinnova / di sentiero in sentiero / il grido giornaliero. carducci, 947:
da la città, / non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
da vino coltivato in piemonte per ottenere il passito di caluso; ha grappolo serrato
che, nel condur la mina verso il palagio, traevano il giorno; poi
condur la mina verso il palagio, traevano il giorno; poi fatta di più o
non paresse. baretti, 1-201: il cocchi insiste in questo suo discorso sul
istoria erbaria, che per tradizione egli [il micheli] ebbe da due o tre
hanno scritto erbari è tenuta falsamente per il petasite, altro veramente non sia che
erbario nuovo, lasciò scritto: il pane del grano vecchio è utile per quelli
vecchio è utile per quelli che patiscono il flusso del ventre. 2.
scientifici. mattioli, 1-2-1182: dipinge il fuchsio in quel suo ultimo e più
, 5-1-201: lasciato ha egli [il micheli] ancora complete dottissime annotazioni all'
di erbari. d'annunzio, iv-2-545: il bulbo di narcisso nell'erbario ha germogliato
del carro la frigida erbata / fra il pietrisco e i bucati. 2
anal.: canone pagato dal colono per il pascolo degli armenti nei terreni del padrone
: così da un diploma di ottone il grande in favore di que'monaci è conceduto
in favore di que'monaci è conceduto il jus pabulandi sine 'omni datione '(
* glandatico '. gobetti, 1-i-511: il ministero di grazia e giustizia deve.
coltivato a erba (un terreno, il suolo, ecc.).
erbatura, sf. agric. il tempo in cui l'erba cresce
, x-5-95: spendi quanto è il ricolto, e tutto il macina. /
è il ricolto, e tutto il macina. / che temi? il puoi
tutto il macina. / che temi? il puoi: lavora; e l'
cotta. vittorini, 3-60: il nonno sbircia quell'erberia che fuma.
tremole erbette vedevano i vari fiori inchinare il capo al dolce suono del leggier zeffiro padre
fresca erbetta. preti, iii-175: molle il suol, fresco il rio, verde
iii-175: molle il suol, fresco il rio, verde è la riva; /
schiette. l. gualdo, iv-71: il suolo era quasi tutto coperto d'un'
molle / mille volte piangendo / ho rimirato il sol che dietro a 'l colle /
esse. forteguerri, 11-35: scelse il luogo presso alla marina, / e disegnovvi
a lui, che della croce / lento il segno si fa, la pia massaia
: sì forte con la sua lancia il ferì nella gola, che quella ruppe,
di speranza, / siede tremante, e il bel che l'innamora / stupida ammira
2. sostant. il colore verde dell'erba. dolce,
ciò l'amitistino fu già in uso, il sandaracino, il sanguineo e l'erbido
già in uso, il sandaracino, il sanguineo e l'erbido. =
bellezza. d'annunzio, 11-377: il divino / agro che tace, co'suoi
/ che la dea pasce generando il tutto, / ed erbifrutta.
e col disprosio, l'olmio e il tulio forma il cosiddetto sottogruppo delverbio)
, l'olmio e il tulio forma il cosiddetto sottogruppo delverbio); è una
canto di strada. deledda, iii-519: il grido dell'erbivendolo giù nella strada
conc., ii-360: non fu possibile il ravvisare in esse alcune tracce di
nelle... fenditure per nutrire durante il viaggio... gli in
fosse una contrada d'erbivori, il quartiere d'una specie di conigli giganti.
, senza punto iscal- zargli, leviamo il duolo in un tratto. 3
venditore di ortaggi, ortolano. buonarroti il giovane, 9-166: orsù, che farai
erbolària, sf. ant. il mestiere dell'erborista, del semplicista
si chiama erbata. g. rucellai il vecchio, 32: martedì mattina, erbolati
e se al banchetto / siede il prode cultor con gli operai, /
se si cionca con al collo il fiasco, / ben è ragion.
a. cocchi, 8-438: avendo il celebre cesalpino... pubblicato in
cesalpino... pubblicato in roma il suo libro delle cose 4 metalliche ',
sanissimo. cantoni, 7: passato il tempo dei giuochi, venne quello degli studii
stoffe e del dottore di lukones, il quale erborò poi dati più esatti da
proprio moto e con nobile coraggio [il micheli] abbandonò l'arte libraria. targioni
indica i formaggi striati di muffa verdi come il gorgonzola. il francese indica questo formaggio
di muffa verdi come il gorgonzola. il francese indica questo formaggio col termine per
erborista. pavese, 6-233: sotto il portico della piazzetta vidi la bottega della
sua canonica, e dargli tutto. il comodo per erborizzare. gioia, 1-i-427
: erborizzavo..., perlustravo il litorale, per procurare a un mio vecchio
/ resta, e torbido lago è il chiaro fonte. bembo, 1-51: gli
: l'elmo si tragge, accommoda il destriero / a pascer l'erbosissimo sentiero.
scorre più d'un rio eh'erboso ha il letto, / e del verno crudel
erbose piagge, / che ardir fia il vostro di abbellirvi, or quando / la
quando / la mia donna nel pianto il viver tragge? leopardi, 555: perché
15-21: a grandi passi fausto saliva per il pendio erboso verso la prima linea di
tanta altezza. cesarotti, ii-196: il duce altero / di tromlo erbosa, il
il duce altero / di tromlo erbosa, il fier rotmano intese / che a me
. erbaceo. soderini, ii-235: il torso [del narciso] è erboso,
concavo. 4. che ha il colore dell'erba. soderini, 283
dell'erba. soderini, 283: il pioppo o popolo nero è più alto e
, che sull'erboso siedette a inghirlandare il filosòfico muso di lampo.
, e questi fiori non arebbono nascendo il lor suolo così vago. giraldi cinzio
bartoli, 9-29-1-119: profusissimo nel donare [il sole],... tutto
, come all'universale di tutto insieme il mondo. baruffaldi, xxx-1-60: vedi tu
: un'erbuccia risecca e bruciata copre il terreno. 2. (per lo
: amando meglio, benché infermiccio, il pascersi con legumi renduti accet- tevoli all'
'erbetta ', è così chiamato il 4 prezzemolo 'nell'italia centrale;
radice, / che chi 'l gusta, il valore a lui vien meno.
se ne lamentava, e riverente piegava il capo ai decreti della divina provvidenza..
signore tutte le sere all'istess'ora diceva il rosario, colle sua litanie e la
nome antico dei gruppi montuosi formatisi durante il corrugamento ercinico. ercinio,
si ebbe l'africa giamai, / quante il regno d'amor. bùgnole sale,
nome della selva ercinia (che è il luogo d'origine). ercogamìa
di voi fia un nuovo ercole, il quale domò tanti pessimi tiranni. caporali
, 3-141: ercole, o cogliasi il fenicio o l'egizio o il gallico o
o cogliasi il fenicio o l'egizio o il gallico o l'ellenico, è un
. milizia, iii-444: famoso fu il suo ercole afflitto per esser stato disarmato
. idem, xix-4-1064: l'èrcole, il grand'èrcole farnese, esprime la maggior
sostituendosi ercoli improvvisi al vecchio atlante, il quale abbandonava il peso a lui debito
al vecchio atlante, il quale abbandonava il peso a lui debito, sostennero l'edificio
'd'acrobati attendata a giffoni dietro il mercato bovino. = voce dotta,
. ant. imitare ercole, fare il gradasso. m. franco,
muscoloso. targioni tozzetti, 13-323: il micheli aveva una corporatura quadrata o ercolina
gobbo e di gambe ercoline, [il gatto] che trotta laggiù rasente il
il gatto] che trotta laggiù rasente il muro, lo chiamo e gli fischietto,
, fortissime. banti, 9-15: il giovane fendeva la folla tumultuosa col suo
, 5-124: ecco la materia eccellente per il suo stile... massiccio,
prime ferito, / che de l'odio il placò, che gli ebbe avante,
più che se avesse domo e soggiogato / il mondo intier sino all'erculea meta.
e fra gli altri ercole, dal quale il mal caduco fu detto erculeo.
quanto voleva e le pesava addosso con tutto il corpo. d'annunzio, i-46:
tra'baci d'apolline / che ti feconda il vin ne'turgidi acini! pirandello,
petto erculeo soleva dire: -io sono il continente! papini, 8-147: questa è
simbolo (direte voi) se non il rapace e tenace ufficio della eloquenza,
, xxx-6-79: grideria forse già fama il mio nome; / e ravvisando ornai l'
che occuparono la fine del passato e il principio di questo secolo, non sarebbe forse
, non sarebbe forse possibile a noi il gittar le basi della filosofia di creazione.
abbagliante come lo era alle dodici, il sole accennava misteriosamente a desistere dallo sforzo
. f. bertini, 7-43: motteggiate il signor bertini, per aver egli osservato
fiorentina seccate le ovaia, come se il seccamento di esse fosse un'iperbole,
illustri fregi / la città che dal ferro il nome tolse. ¦ = voce
= forse dal nome dell'èrebo, per il colore. èrebo, sm.
sm. mitol. presso i greci, il mondo sotterraneo (ora parte,
ove crudel recide / cloto di vita il fil rivolge il piede, / e le
recide / cloto di vita il fil rivolge il piede, / e le leggi dell'
èrebo / l'empie belidi l'inventarono [il caffè]. varano, 1-541
orribile scongiuro / d'èrebo, e il caos, ed i trecento dei.
teséo nei talami / dell'atro dite il piede: / punillo il fato; e
atro dite il piede: / punillo il fato; e in èrebo / fra ceppi
coma e sembianze umane: / alita il mondo e l'erebo / in me,
bocchelli, i-i7: le selve profonde e il mare orrendo si gremivano di forme buie
suo cognato. sassetti, 205: hanno il matrimonio senza pericolo d'adulterio, provvedendosi
l'avvenenza di sua madre, tutto il suo ingegno, tutta la squisitezza del
2-199: così -come un balocco amato il bimbo / cela, -il nonno da cui
quanto furono i primi a svolgere largamente il principio eredato dall'evangelio. aleardi,
dal mio sudor bagnato, / pone [il novello barbaro] una bieca lapida,
comporta come se lo fosse (possedendo il patrimonio ereditario, vendendo beni ereditari,
erede, né a chi legittimamente succedesse il suo. alberti, 157: a chi
dell'erede del sangue, si dà il nome di erede estraneo, overo di erede
si chiamavano agnati. colletta, iv-22: il codice vietava che [quei figli adulterini
quei figli adulterini] fossero legittimati, ma il re li dichiarò legittimi in grazia de'
collo, e non sa più dove battere il capo... la baronessa giura
giorno o l'altro deve lasciargli tutto il suo. d'annunzio, iii-1-1041: e
, sarebbe stato per le disposizioni testamentarie il maggior erede. bocchelli, 5-161:
dee., 5-9 (79): il marito di monna giovanna infermò, e
: la roba di che 'l padre il lasciò erede, / né mai cresciuta avea
la sua linea. oriani, x-25-98: il bambino è al sicuro, mia madre
siatene certo. comisso 15-53: preso il codice, volle accertarsi se sua zia poteva
. villani, 4-21: alla perfine morto il padre e la madre della contessa mattelda
al trono: nello stato monarchico, il principe (generalmente, il figlio primogenito
stato monarchico, il principe (generalmente, il figlio primogenito del sovrano regnante) che
sovrano regnante. simintendi, 3-246: il suo figliuolo agusto, lo quale erede
degenerato, / è perché e'crede che il re bianciardino /
, 9-32: morto i fratelli e il padre, e rimasa io / de l'
isola d'olanda unica erede, / il re di frisa... / mi
. g. bentivoglio, 4-699: mancando il duca senza eredi, gli stati sarebbero
nuovo principe. testi, 1-8: fatto il grande urbano / de le chiavi di
di pier ben degno erede, / volge il cor generoso almi pensieri. menzini,
, 1-38: giunse a beffare sinanche il proprio figliuolo ed erede del trono, e
non lo poteva soffrire, ma è il capo della casa, l'erede del principato
che riconoscano i benefici da dio, il quale per tutti i tempi regge e governa
le sacre cose. tommaseo, 3-i-37: il piemonte si fa erede all'austria nelle
cavalleresca. b. croce, ii-9-71: il correlativo dello storicismo, erede dell'illuminismo
erede. / questi è rinaldo, il giovenetto a cui / il pregio di fortezza
è rinaldo, il giovenetto a cui / il pregio di fortezza ogn'altro cede.
sospetti. boccalini, ii-33: fuggissero il costume di conservar essi e di trasmetter
alle cascine a cercare una moglie per il figliuolo, provò una scossa elettrica alla
era orgoglioso di me, diceva: « il mio ragazzo », « l'erede
eredità, sf. dir. il patrimonio, unitariamente considerato in tutti i
, iii-56: voi sapete bene: se il padre ha molti figliuoli e solo l'
rincalzi. d'annunzio, iii-1-956: è il raccolto del campo di malvese / ch'
, 1-91: ho voluto a perdere il cervello per questa vostra benedetta radica dei
villani, 10-33: confessò sé aver fatto il malificio, e la cagione per godere
lui eredità, ha con veneno ammazzato il misero giovanetto. gemelli careri, i-i-337
suo lavoro. -eredità giacente: il patrimonio ereditario, nella. particolare situazione
titolo, ecc.). -anche: il territorio o il titolo così trasmesso.
). -anche: il territorio o il titolo così trasmesso. marco polo volgar
se pipino giustamente fu re e lasciò il regno nei discendenti, giustamente fu re
la nazione, escludono dalla successione reale il sesso femminino, e ammettono all'eredità della
de'medici, che discendeva da cosimo il vecchio fosse posseduta da alessandro. c
tolomei, 1-77'leggasi dante, trascorrasi il boccaccio, odansi gli uomini parlare de'paesi
: la morte senza alcun dubbio è il nostro patrimonio; l'eredità nostra di
, crudele ed orrenda eredità aveva lasciato il medio evo. foscolo, sep.
cognizioni umane. carducci, iii-25-287: il male, di che gli si fa carico
. raimondi, 3-37: gente magra, il viso giallognolo per l'eredità di miseria
al tutto di aver ereditate per poter lassar il reame. b. segni, 8-9
pea, 7-510: morto che le fu il figliolo nato male, èva accusò il
il figliolo nato male, èva accusò il marito dell'eredità morbosa di cui era
dell'eredità morbosa di cui era morto il figlio. = voce dotta,
7-135: era morto in quello anno il re d'ungheria, del quale non rimase
martello, a cui succedeva per ereditàggio il detto reame d'ungheria. boccaccio,
nella successione a causa di morte, il soggetto defunto il cui patrimonio viene devoluto
causa di morte, il soggetto defunto il cui patrimonio viene devoluto ai successori (
aretino, 1-103: venendo a morire il vecchion detto, lasciò in testamento che
lasciò in testamento che la facultà sua ereditasse il men vizioso. filangieri, xviii-5-724:
chi spera di presto ereditare, e il più fido amico è il dottore che
ereditare, e il più fido amico è il dottore che gli cura gli acciacchi.
, i-196: siccome aveva ereditato anche il piccone e la zappa del padre, se
gliuoli di eber, che diede il nome agli ebrei. groto, 501:
, 1-8: è fortunato quell'ingegno il quale eredita ne'dotti componimenti que'tesori
che ogni generazione ereditando dall'antecedente accresce il suo valore civile e rende nello stesso
, ii-154: [bisanzio] ereditò il fiore della greca e della latina coltura.
quistione inarcando le ciglia vi gitta innanzi il * 93, il '99 ed il '20
vi gitta innanzi il * 93, il '99 ed il '20. carducci, iii-16-321
innanzi il * 93, il '99 ed il '20. carducci, iii-16-321: è
d'annunzio, i-290: era l'odio il terribile male / che avean da i
, ma non ne aveva davvero ereditato il rigore. luzi, 1-19: che
e. cecchi, 5-39: il titolo di zitella e il privilegio di cantare
, 5-39: il titolo di zitella e il privilegio di cantare il « pianto »
di zitella e il privilegio di cantare il « pianto » si trasmettono ereditariamente nelle famiglie
. -asse ereditario, patrimonio ereditario: il complesso dei beni costituenti l'eredità.
alla quale [albore], quanto il nostro arco per ogni parte si può una
de luca, 1-9-2-9: quivi, presupposto il titolo ereditario abituale, si tratta solamente
divisione ereditaria. einaudi, 1-447: il proprietario, a cui canoni anche decupli
deperire la casa. piovene, 5-184: il diritto all'iscrizione nel libro degli anziani
d'acquistare, come cosa ereditaria, il ducato di milano. sarpi, i-301
colla forza; cioè facendo l'agricoltore, il fabbro, l'argentiere od altro;
lunga guerra civile, guadagnò colla spada il reame che di ragione ereditaria gli succedeva.
particolare, fecero poco più che mutare il sommo magistrato, già unico ed ereditario
cecchi, 8-206: pindaro è ancora il poeta degli ereditari principati dell'età arcaica.
, domandando a tutti se visto avessero il principe ereditario col suo séguito, sparse
, battendosi la testa, esclama cesarino (il principe ereditario della dinastia zanichelli) -questo
l'arciduca ereditario dell'impero austriaco, il moscovita si mostrò molto ansioso che la
, / che 'l patre ai figli ereditario il dia. vasari, ii-123: lasciarono
diodati [bibbia], 1-170: ma il signore ha presi voi, e trattivi
: per un di que'setti fonti onde il nilo fangoso dell'ereditario peccato, scaturito
pur egli ancora dal paradiso, allaga il nostro miserabile egitto. alfieri, 1-216
accennando a conciliare la religione colli studii e il cristianesimo
dei nobili fiorentini. silone, 5-83: il nuovo nemico ereditario fu rapidamente battuto;
ereditario fu rapidamente battuto; però anche il partito nazionale esci dalla lotta inzuppato fradicio.
un occhio o altra stroppiatura che impedisca il montare: basta non abbi mali che
g. bentivoglio, 4-934: aveva il duca voluto astenersi da ogni uso del vino
quale la demenza sembra essere ereditaria, il tribunale la condannò alla reclusione in un
quei loro maggiori... hanno tolto il meglio ch'el- l'abbia. p
. cantoni, 85: tu mi fai il disinvolto, il protettore, e m'
: tu mi fai il disinvolto, il protettore, e m'insulti!..
... perché? forse perché il tuo è nome ereditato, ed io ignoro
di terrore. deledda, i-597: durante il sopraluogo giudiziario al sito contestato il pretore
durante il sopraluogo giudiziario al sito contestato il pretore l'aveva conosciuta e aveva appreso
, 10-64: soltanto una volta, il figlio, per favorire l'inclinazione e vincere
. sindrome neurologica di carattere ereditario, il cui sintomo principale è l'atassia.
. -i). asceta che abbandona il mondo per vivere in solitudine in comunione
santi eremiti del diserto, che abandonorono così il mondo per avere queste cose,
avea lunga la barba a mezzo il petto, / devoto e venerabile d'aspetto
, 251: pregava all'alba il pallido eremita: / « dio non negare
eremita: / « dio non negare il sale alla mia mensa, / non negare
sale alla mia mensa, / non negare il dolore alla mia vita ». panzini
: nel cuor della notte passarono per il campo due eremiti, non si sa bene
era bellissima. pea, 7-30: sotto il portico, quando le coglitore si coricavano
tosto partimmo, e fu la sera / il nostro albergo un basso eremitaggio. tommaseo
eremitaggio. pascoli, 22: era il mio nido: dove, immobilmente,
di affari... avevano abbandonato il lavoro forzato della ricchezza per scomparire in
lo tolsi dall'indugio chiedendogli come passassero il tempo in quell'eremi taggio.
medispini, 1-489: lasciò stare [il papa] i frati ermi- tani sospesi
unico intento [di lutero] era il diminuir la divozione dell'indulgenze e torre il
il diminuir la divozione dell'indulgenze e torre il credito a'predicatori di esse, contra
d'albizzo, i-33: in vent'anni il mondo aban- donasti, / faccendo
gli occhi eremitani senza mai porre il casto del mirar loro nelle vaghezze
. che concerne la vita, il costume, la vocazione dell'eremita;
e. cecchi, 6-372: il lettuccio: un'intelaiatura di legno,
e rinuncia e solitudine, a venerare il gran solitario, il potente san romualdo
, a venerare il gran solitario, il potente san romualdo. 2. per
concerne l'eremita, la vita e il costume degli eremiti '. cfr. eremita
di capodimonte prossimamente alla reggia, ricetterà il re. e. cecchi, 8-54:
soffro, se ben con pena mortale, il volontario esilio, ma soffrir più non
esilio, ma soffrir più non posso il volontario silenzio. quasi fiera dalla fame
si dissipava, né distraevasi, né spargeva il suo spirito; ma sempre stava nella
le arti, di escludere gli spettacoli, il ballo, la musica e le altre
una realtà a cui si sente estraneo, il poeta... volge le spalle
solitudine di vaichiusa, e ne fa il suo eremo, e rimane solo con se
. gpe <] n <; * il coprire '(èpétiropiai 'copro ')
l'armata. poliziano, 165: il buon nocchier sempre parla de'venti
se non si provede si empie il mondo di eretici. b. segni,
a un'eresia, che da lui prese il nome, la peggiore che mai
diceva non esser di comandamento divino il pascere e gli altri uffici episcopali
dal divino spirito a reggere la chiesa, il che è eresia, o è indubitato
e non i laici, debbono reggere il culto, il che è dogma. manzoni
laici, debbono reggere il culto, il che è dogma. manzoni, 364:
sia un solo esempio d'un cattolico, il quale, per servire scaltramente gl'interessi
questo regno... abbia preso il suo principale vigore dall'ignoranza, dissolutezza
steril poesia / imparate a cantar sempre il passivo. / e tal possesso ha in
ti tocca! serra, iii-551: il mio carduccianesimo non è stato altro che
di coltivare sotto la specie dell'umiltà il mio diritto all'eresia. gramsci, 9-480
taluno del clero apòstata tenendo in mano il calice di vetro dal fondo aurato, e
. bonichi, 14: si turba il saggio con ragione, / vedendo discader
petto ha l'ònice dov'è / inciso il verbo impuro di ba- sìlide, /
ha la gemma abraxèa che ti palesa / il suo commercio con gli eresiarchi, /
suo commercio con gli eresiarchi, / il giuramento suo con gli idolatri. viani
. g. gozzi, i-24-107: il villanello convien che s'adopre / a
eresismo, sm. eccles. ant. il diffondersi delle eresie. lancellotti
e de'latini caporali, intra gli altri il conte taddeo da montefeltro cugino del conte
da montefeltro cugino del conte guido, il quale per quistioni de'suoi eretaggi tenea
partita / la 'nfelicità loro, e il dammaggio / ch'avevan ricevuto, e la
primogenito doveva, vivendo, eretare il reame. = dal fr.
alito gelato di freddo razionalismo ereticale rattrista il tempio, lo fa muto al sentimento
bocca al fiorentino, perde molte volte il suo carattere ereticale e ci fa piuttosto
egli mi rispose senz'altro che era il sacerdote ernesto bonaiuti, il più che ereticale
che era il sacerdote ernesto bonaiuti, il più che ereticale autore delle 'lettere
terzo luogo per purgarsi dalle colpe; il che eziandio de'cristiani ereticalmente e per
: continuavano a muoversi ùl gusto e il disgusto estetico] liberamente e si manifestavano,
, 1-i-479: io non so se il p. curci abbia ereticato anche sul pulpito
. malispini, 1-295: fece pubblicare il processo, e scomuni- collo e condannollo
lui provati. cavalca, ii-21: anco il bestemmiatore è vie peggio che l'eretico
g. villani, 5-25: il detto beato domenico per la sua santa
scienza e predicazione gli corresse, e funne il primo stirpatore degli eretichi. fazio,
usare per allora piuttosto la moderazione che il rigore. baretti, 3-403: troppo lungamente
è invero, nella chiesa di dio, il pensare che i lumi de'presuli e
con le cattoliche, in molti modi contristavono il mondo. campanella, i-149:
4-111: bella religione veramente dell'imperatore il collegarsi col re d'inghilterra scismatico ed eretico
conosciuto e conosco che m'han detto il vero. bocchelli, 9-37: il sottoscritto
detto il vero. bocchelli, 9-37: il sottoscritto, eretico della scienza, di
marino, vi-18: infiammasti, regina, il ferro e tire / di chi nell'
tal proposizione; / che dal plebeo il nobile diviso / abbi luogo più degno
, letter. lt., ii-143: il papa si proclama solo e infallibile interprete
ma la libertà e la ragione, il dritto di esame e di discussione.
aretino, ii-101: la principal cosa il cortigiano vuol saper bestemmiare, vuole esser
: tacer bisogna, / e roda il freno il mio cervel bisbetico. pananti,
bisogna, / e roda il freno il mio cervel bisbetico. pananti, i-24:
nievo, 1-16: quanto bene avrebbe fatto il vangelo dichiarando per generi e specie quell'
, mantenuta da questi ribaldi, che il cervello de'daini fosse una cosa pessima
: se van dal parroco a dirgli il nome eretico che volete mettere al mulino
). alfieri, v-2-885: il sonetto che mi acchiudete pel temistocle è
noi passando di francia; e n'abbiamo il giornalismo, il barocchismo, l'indifferentismo
; e n'abbiamo il giornalismo, il barocchismo, l'indifferentismo, e quei tanti
lo si vede rilasciar la sua tensione e il suo eretismo di flagellatore e fermarsi su
lume. d'annunzio, iv-1-829: il seno era piccolo e rigido,
, 23: tante e tante colonne il ricco pondo / reggean, più che
sospetto, / tutto n'andò sossopra il mar crudele. a. verri, ii-240
, giorno, iv-397: ecco che il segue del fìgliuol di maia / il
il segue del fìgliuol di maia / il più celebre alunno, al cui consiglio /
]. d'annunzio, i-465: alto il capitolino monte eretto, / olimpo tuo
alto. segneri, ii-400: mostrandoci il suo benedetto figliuolo eretto da'carnefici su
da'carnefici su quel tronco non temè [il padre] dirci. -alzato,
lui rivolto / già tenea per ferirlo il brando eretto, / troncò la mano.
c. e. gadda, 2-53: il calessino del vecchio servo e del fattore
salita èretto calle, / che agevoli il cammino a carri e a vegge.
3-85: per la quale strozzatura comprimendosi il cannoncino, si viene a chiudere da quella
, volgarmente chiamato guida del razzo, il quale poi per lo predetto foro passando,
rivolta inver la plaga / sotto la quale il sol mostra men fretta. boccaccio,
tasso, 19-12: ma disteso ed eretto il fero argante / dimostra atto simile,
nuda in piedi, le mani dietro il dorso, / come se in lacci
snellezza flessuosa della vita che faceva risaltare il disegno dei fianchi e del petto; forse
dei fianchi e del petto; forse per il portamento eretto e pieno di dignità;
pascoli, 356: non vedi come il torvo capo eretto / per tutto un
, si era raccolta in se stessa, il collo eretto, in posizione d'offesa
: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in una sola enorme caruncola
organizzato in esercito, la delazione e il sospetto eretti in sistema. de roberto
dogma,... io oppongo razionalmente il motto dell'accademia del cimento.
/ noi a te, fraterni, porgiamo il volto. 8. rivolto,
andasse in africa a fare guerra, e il fine alla guerra cartaginese esser presente.
avere continuo influsso di lume superiore, il quale si tenga sempre 'in actu '
, 6-5: gli occhi procaci, e il volto / audace, e il parlar
e il volto / audace, e il parlar molto, / l'orecchi eretti e
mi sembrava un'impresa tale, che vedevo il detto nonno a traverso lo stesso prisma
organi erettili e del derma cutaneo provocando il sollevarsi dei capelli e dei peli e la
da porto, 1-181: è sopra il natisone un ponte di due archi,
per essere altissimo, e fondato con il suo piliere di mezzo sopra un pezzo di
facilitare la erezione di questo ponte, il quale nella state serve di molto diporto
domenico fontana, dopo avere renduto immortale il suo nome, se non altro con
misfatto. baldini, 4-187: se [il gazi] ha permesso o incoraggiato l'
con lo scandalo d'un esempio clamoroso il millenario divieto opposto dal corano alla riproduzione
nella postura dell'erezione eroica e traverso il ponte. -figur. sollevamento morale
animo. savonarola, iii-448: circa il fine suo, l'uomo ha bisogno
verri, i-113: merita distinta lode il signor samuele madden, colla erezione dell'
per altro accidente. moravia, ii-331: il massaggio aveva provocato in luca un'erezione
c. g. s.: è il lavoro com piuto dalla forza di una
com piuto dalla forza di una dine il cui punto di applicazione si sposta di
= dall'ar. volg. 'erg per il classico 'irq; cfr. fr. erg
di riposare e di godere, dopo il diuturno ergasterio dei campi, un po'
che in atene era destinata a tessere il peplo di atena, in occasione delle
scelte ed incaricate della cura di tessere il peplo o veste di minerva, che
di là di una muraglia ergastolana conturbavano il mio cuore. ergastolano, sm.
le nerbate dovute da diciotto secoli, ed il monello avrebbe finito l'ultima asta dell'
... « io sono el signore il quale vi caverò di questo ergastolo »
mia semplice intuizione, che l'uomo, il quale ha già gli asili e ospedali
iii- 1-250: due volte all'anno il viceré si reca solennemente in una sala
d. bartoli, 21-169: quello era il serraglio e l'ergastolo di questa miserissima
: sogno un attila della civiltà, il quale passi l'aratro su cotesti ergastoli
. la scienza è un pericolo, il lusso un oltraggio, i trovati dell'
/ trovan fra le venefiche / aure il pane, l'ergastolo e la bara.
caso che, in alcune lingue come il basco o le lingue caucasiche, indica
folengo, ii-14: va loro a tergo il giovinetto figlio / che fu primo pastor
/ né pur di sangue d'agno il fe'vermiglio, / ma 'l suo per
entro a le mie stanze un luogo / il più remoto e solo, a l'
cui voglie sazie a pena rende / il mondo tutto, e, quasi eterni foste
scura tomba poste. tassoni, 12-26: il papa sa che a correr questa lancia
sì, fuggi pur le glebe e il vomer duro / ch'io ti die'in
11-2: giunti al divino mare, il negro legno / prima varammo, albero ergemmo
magnificenza la meraviglia, comandò che fosse il più ampio teatro d'europa. manzoni,
mi ricovri. leopardi, 312: il cielo tu lasciasti, e teco il figlio
: il cielo tu lasciasti, e teco il figlio / de la bianca latona in
: io per più non poter, dentro il mio core / t'ergerò un tempio
, in qual mi porti / strania terra il destin, la tua memoria, /
opponeva i gomiti e le pugna, ergeva il muro di una resistenza dura, sorda
, fondare. segneri, iii-1-154: il padre di famiglia, con ergere in
in casa un maiorascato, non pretende che il figliuolo maggiore abbia ogni cosa per sé
un terzo principato che da capoa prese il nome. pindemonte, 162: -ribelle
162: -ribelle or sei. -tu il sei: / tu, che questo di
giannone, 2-i-555: volle anche aver il piacere che venisse da roma tutto un
alto, levare verso l'alto (il capo, le braccia); alzare al
colonna, 1-304: quand'io riguardo il mio sì grave errore, / confusa al
errore, / confusa al padre eterno il volto indegno / non ergo allor, ma
, ma a te, che sovra il legno / per noi moristi, volgo il
il legno / per noi moristi, volgo il fedel core. lalli, 1-3-73:
la testa / dal negro avello: il rabbuffato crine / dal viso si togliea
, 7-94: all'improvviso, rovesciando il capo all'indietro ed ergendo il seno
rovesciando il capo all'indietro ed ergendo il seno volava intorno a un palo verso cui
di tenebre... / erge il crestuto capo, e l'ór novello /
a pena. marino, 1-126: quindi il superbo tauro erge la cima,
erge la cima, / quinci il famoso nil fende l'arena. achillini,
arena. achillini, iii-169: ecco il padre de'boschi alto appennino / che
padre de'boschi alto appennino / che il verdeggiar de la sua bella fronde / nel
confonde, / cotanto erge a le stelle il crin vicino. lalli, i-i-ii:
tue rupi non son, non è il muggito / questo dell'onde tue; stannoti
ergon la fronte. / sul mare ullina il verde capo estende. manzoni, 299
estende. manzoni, 299: cadeva / il terzo sol quando un gran monte io
e piombatoi. comisso, 5-329: il granturco ergeva i suoi pennacchi verso il cielo
: il granturco ergeva i suoi pennacchi verso il cielo caldo di sole.
non daremo campo alla rivoluzione di ergere il capo, noi cercheremo di comprimere ogni
, iii-1-1082: egli non incurva né il suo corpo né la sua anima, anzi
pindemonte, 14-279: sì grave / il popolo, e sì ardita, ergea
ergea la voce. -gonfiare (il petto). bocchelli, 1-ii-32:
petto). bocchelli, 1-ii-32: il paziente, guizzando nelle ritorte, erse
paziente, guizzando nelle ritorte, erse il petto, arcò il collo, protese il
ritorte, erse il petto, arcò il collo, protese il capo, cercò l'
il petto, arcò il collo, protese il capo, cercò l'aria boccheggiando,
, d'improvviso, si alzò ed ergendo il petto come per liberarsi da un gran
ergo, / che luce sovra quanti il sol ne scalda; / del vostro nome
. ariosto, 3-11: col corpo morto il vivo spirto alberga, / sin ch'
spirto alberga, / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba / che
la spada, / timor d'infamia il suo manto alt'ergea, / e
baldi, 54: fa ch'uom deponga il maggior velo, e 'n vece /
dispieghi ed erga. tassoni, 5-6: il fiero ramberto ergendo in alto / una
: quando uscir può di casa, il tempo aspette / ch'i vapor bassi il
il tempo aspette / ch'i vapor bassi il sole erga e solleve. delfino,
de'nostri itali campi / non eguale è il destin; ben abbassarsi / può con
; ben abbassarsi / può con industria il suolo, erger si puote / ben
suolo, erger si puote / ben il mobil liquor per certo tratto / con dedaleo
chiaramente, dotto alunno, allumi / il dolce idioma, ch'or tanto apprezza,
b. tasso, 28-39: lisuarte il ringraziò di tant'onore: / e
è dovuto. tasso, 6-ii-127: oda il ciel questi voti: / e tu
some / terger al ciel di margherita il nome. testi, 1-86: felicissimi
vostro almo furore, / sicché cantando il mio compagno io passi. -ant
essi si toma a rieto, come dice il salmista. -alleviare, rianimare,
della fede nostra che facendoci credere tutto il contrario di quello che vediamo? diodati
e travagliati amanti, / che, scapigliato il crin, turbato il ciglio, /
che, scapigliato il crin, turbato il ciglio, / gli adduci tosto in via
4-290: che natura erga da tutto / il mar molti principi, apertamente / lo
ed asperge. denina, iv-156: era il carroccio... un grosso carro
tota furlana torreggia in seconda fila per il suo busto lunghissimo, e per un enorme
. d'annunzio, iii-2-137: quando il torso si piega in dietro, le
un gallo di ferro battuto per segnare il vento e rammentare, cigolando le lunghe
, che san pietro rinnegò tre volte il signore. 8. alzarsi,
e tace. g. b. strozzi il vecchio, ix-416: toma, zefiro
dirizza ed erge, / e vibra il ferro. errico, iii-329: or
, contro la fede, contro il sentimento di dio. d'annunzio, iii-1-450
g. villani, 8-56: giugnendo sopra il detto fosso, i fiamminghi che'erano
. m. villani, 3-8: il destriere aombrò, ed erse. sacchetti,
dean [due serpenti] coi petti il mare, / e s'ergean con le
promette, / per la cui stirpe il mio nome e 'l mio sangue / ergerassi
. colonna, 1-17: s'erge il pensier col sole; ond'io ritorno /
e verso uno di questi oggetti condensano tutt'il desiderio. cesarotti, 11-86: par
l'impero: / trema dal colle il cacciator, che scorge / ergersi il
il cacciator, che scorge / ergersi il fiotto, e torreggiargli a fronte. alfieri
da tergo. nievo, 8: il foco scoppiettava fumigante e s'ergeva a
di ergermi dinanzi a lui che fare il mio interesse. bocchelli, 12-90:
335): lo re episcopo, il quale bene cognobbe ettore, s'erse contra
le parole compiendo l'assalto, giustamente il percosse della lancia. -dominare,
e perentoria. -farsi alto (il giorno). tasso, 15-1:
galoppo, cinto da guardie che tenevano il cane del fucile alzato. -giungere
/ se de'fregi non s'erge il merto a paro? garofolo, lvi-150:
paro? garofolo, lvi-150: ne resta il mio desir qui vano / le bellezze
. bartolini, 17-271: ergo: il pittore non deve supinamente seguire codesto tempo
tempo di peccato. né deve, il pittore, rappresentare, su grame tele
abbatte boschi, cancella ruscelli, geometrizza il vago verde affinché ogni metro quadrato risulti
: venendo all'ergo / diciam, che il basso satiresco stile, / canzonando,
gli occhiali e in ciabatte. ma finalmente il garzone, sgranata tutta la corona delle
. dalla preposizione è (che indica il punto di partenza, l'origine,
di'). lo voce si diffuse con il linguaggio della scolastica (e introduceva di
della scolastica (e introduceva di regola il terzo termine del sillogismo, la conclusione
'cogito ergo sum ', ch'è il principio del metodo di cartesio (1596-1650
tecn. apparecchio che serve per misurare il lavoro meccanico. = > voce dotta
la fisiologia, la psicologia, ricerca il miglioramento del rapporto tra i lavoratori e
miglioramento del rapporto tra i lavoratori e il proprio lavoro. = voce dotta,
. ergo 'dunque 'per il frequente ritorno nelle discussioni scolastiche di tale
. ergotècnica, sf. il complesso delle nozioni e dei mezzi intesi
nozioni e dei mezzi intesi a migliorare il rendimento qualitativo e quantitativo del lavoro.
, sm. stor. bando con cui il re franco, nell'età carolingia,
esso. pascoli, 1003: tenne il cavallo, serbò scudo e lancia,
, / se lo chiamasse all'eribanno il duca. idem, 1081: l'eri-
210: l'erice, l'asiacanta, il ribes. mattioli, 1-168: la
della vescica. fogazzaro, 5-478: il giardiniere tornò dopo un momento per mostrarle
erica ingiallita. slataper, 1-45: il caldo sole sulla carne nuda, affondata nel-
aspre eriche e timi e mente, fra il ronzo delle api tutt'oro! =
arbusti, piccoli alberi diffusi in tutto il globo; hanno foglie semplici, alterne
più si dilettino le api. ma il loro mele si vitupera, il quale
. ma il loro mele si vitupera, il quale è chiamato mele ericeo.
monti, x-3-114: luì de'cavalier dicono il fiore, / e lei per
corona,... fuggì il mortai pericolo. d'alberti, 352:
gozzano, 231: per anglomania -e il probabile titolo di baronetto -i banchieri
/ n'altra che longa etate o il tempo erose, / contra qual vio-
caro, 2-255: or mi rispondi il vero / di quel ch'io ti domando
2-91: quel grande già che 'ncontra il cielo eresse / l'alta mole d'error
in greco. boccalini, ii-319: pompeo il magno con reai magnificenza avendo in parnaso
cuore. piovene, 5-246: si dà il caso di dimostrazioni, o comizi,
capo di tempo in tempo alli priori: il quale..., uscendo fuori
di giustizia. sarpi, ii-210: il pontefice,... eresse una congregazione
vita d'una persona sola, possa il provveduto a detta commenda...
non voglio, dico, dissimularvi che anche il vostro giornale, pubblicando quel suo discorso
accordava ai francesi rifugiati in america dopo il 1814, centomila acri di terra sulla
coll'aiuto del conte errico, avevano eretto il primo convento. piovene, 5-199:
alto; drizzare (lo sguardo, il capo, la persona). dante
riserrolli. pascoli, i-103: guardate il vesevo sterminatore, il bagliore di lava
i-103: guardate il vesevo sterminatore, il bagliore di lava fiammeggiante nelle tenebre, la
. guardatela in faccia senza piegare codardamente il capo, e senza erigerlo orgogliosamente.
che non si curavano di lei; eresse il busto e sollevò una mano sovraccarica d'
anelli per palparsi lievemente su la fronte il crine che pareva di capecchio. palazzeschi
di capecchio. palazzeschi, 7-2: il giornalaio si ferma indignato erigendo la persona
del conte vennero eretti in ducato, e il conte venne dichiarato duca di milano con
duca di milano con un diploma segnato il giorno due di maggio. beccaria, i-568
chiaramente come l'oro, l'argento ed il rame siano per quasi universale convenzione divenuti
-e insuperbite -perché una donna che ostenta il suo vizio, e lo erige in virtù
previa una rigida scelta dei più competenti il pisciavino eresse i dotti in corpo consultivo
e costumi cittadini. alvaro, 7-165: il nazionalismo... è un'inversione
è un'inversione del senso religioso e il surrogato di una religione, anche se
surrogato di una religione, anche se il nazionalismo si professa naturalmente religioso, erigendo
singoli cittadini fra di loro e con il dittatore. -stabilire, consolidare.
se a te in natio retaggio / veniva il soglio, sotto a te crollava.
gazola, i-674: non voglio qui perder il tempo con l'effemeridi delle stelle erranti
belli arcieri olmecchi. jovine, 104: il nonno si alzò, si eresse sulla
: è dunque conforme alla ragione, che il giudice non si eriga mai in legislatore
erigerti in tutta la tua grandezza contro il destino. idem, 13-138: si crede
vicario l'imperatore quando si erige contro il successore di pietro, contro il vicario
erige contro il successore di pietro, contro il vicario di cristo. -ant
'e regère * reggere '. il termine si è diffuso con la cultura
è diffuso con la cultura umanistica. il significato del n. 9 risale all'uso
mattioli [dioscoride], 571: il senecio, overo erigerò, fa il suo
: il senecio, overo erigerò, fa il suo fusto alto un gombito: rossigno
., né è così leggiero che il vento trasportare la possa, come fece già
sone e boccone, la quale, avendo il suo seme di erigerò piumoso, il
il suo seme di erigerò piumoso, il vento trasportandolo per tutte le campagne circonvicine
corimbifere, caratterizzate dal calice embricciato, il ricettacolo nudo ed i fioretti del raggio
nuova te stella aggiunga, dove il luogo / tra erigone s'apre e le
, xxi-376: ii padrone è il capo della società erile. = voce
miferi insettivori, a cui appartiene il riccio. = voce dotta,
capolini muniti di un involucro di brattee; il frutto è un achenio (e
, si ferma, e fa fermare tutto il gregge, fino a che il capraio
tutto il gregge, fino a che il capraio non glie n'ha tolta. garzoni
liti e scogli del mare, come il finocchio marino,... l'eringio
,... l'eringio marino, il iusquiamo giallo. marino, 13-11:
recise, / de la fico selvaggia il latte espresso, / e de la felce
latte espresso, / e de la felce il seme ella vi mise, / e
/ e la radice, c'ha comune il sesso / de l'eringe spinosa anco
è molto da tutti lodata, come il fare condire i cibi con noce moscata.
xix): deriv. da erin, il nome antico dell'ir- landa.
dimari, 2-43: bieca riguardando erinni il caso, / al parricida figlio i figli
erinni / cacciato, esce di tebe il re crudele. alfieri, 1-853: che
toma dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante, aspasia...
tre fanciulline quando la lastra fu sviluppata, il gruppo delle erinni petroliere.
dove la dolorosa erinni, dove / il fremito ne chiama, e 'l sollevato /
/ mentre ignote mi fur fermili e il fato, / sembianze agii occhi miei.
. niccolini, i-164: è questo il brando / devoto al fratricidio. or
sposo. erinnofilia, sf. il collezionare bolli commemorativi o propagandistici, che
overo sei fusti, alti una spanna, il fior bianco, e il seme nero
spanna, il fior bianco, e il seme nero, picciolo e acerbo. domenichi
un palmo, fa cinque gambi e somiglia il basilico. garzoni, 1-186: l'
di rivi, come 11 gorgogliepiestro, il crescione, ferino. tramater [s.
. landolfi, 2-115: ecco là il piccolo erino, più in là il galanto
là il piccolo erino, più in là il galanto, e il colchico.
, più in là il galanto, e il colchico. = voce dotta,
(propri dell'america tropicale), il cui frutto (capsula) porta all'interno
avvolti in una peluria da cui si ricava il kapok. = voce dotta
. che si effettua una disseminazione mediante il trasporto dei semi da parte degli animali
bianca lunghissima, d'onde ha tratto il nome. a. boito, vi-927:
con involucro campanulato di molti fiori, il calice corallino diviso in sei lacinie, ed
calice corallino diviso in sei lacinie, ed il seme triquetro: così denominato dal fusto
tecn. strumento ottico usato per misurare il diametro dei fili di lana.
entom. genere di afidi che comprende il pidocchio sanguigno del melo, molto dannoso
. mattioli [dioscoride], 23: il cipero, quale chiamano alcuni erisiscettro et
sottili. baldi, 62: il sarmentoso arbusto / del prezioso eresiscettro, e
, spesso pro fumati; il frutto è una siliqua (e sono diffuse
lo erisimone, cioè la radice o il seme con vino. mattioli, 1-605