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vol. IV Pag.89 - Da DECLINOGRAFO a DECLIVITÀ (41 risultati)

abbassarsi del livello di esecuzione tecnica e il deteriorarsi della tradizione manuale. onofri,

fortuna e certi segni chiaramente annunciavano prossimo il declino. piovene, 5-275: assisi

palazzeschi, ii-314: sui colli di toscana il novembre è tragicamente bello, bello di

. morte. ungaretti, viii-30: il mio declino abbellirò, stasera; /

e però cominciò a andare al dichino il nostro comune al modo de'romani, quando

quando intesono alle loro singularità e lasciarono il bene comune. boccaccio, viii-1-55:

boccaccio, viii-1-55: ma poi, tornatosi il detto lodovico nella magna, e li

cherici, venuti al dichino e dispersi; il detto cardinale... sì come

cose eretiche contenente, dannò al fuoco [il libro]. ser giovanni, ii-61

declinometro, sm. fis. strumento con il quale si misurano rapidamente e con precisione

. galileo, 4-3-227: supponghiamo che il piano orizzontale, il quale non sia

: supponghiamo che il piano orizzontale, il quale non sia né acclive né declive

, sia una linea retta. buonarroti il giovane, 9-643: rapide tacque da declivi

arteria venosa, e vi lascia passare il sangue, che in essa entra nella

: né già son questi sol che il tuo stendardo / sieguono, anfiarao; ma

alfeo. spolverini, xxx-1-41: provegga il buon cultor ch'agiato e piano /

entrare, e a l'uscir abbia il rigagno. pindemonte, 5-532: s'io

che piacciono pel solo indefinito puoi vedere il mio idillio sull'infinito, e richiamar

declive in una pura / chiarità d'alba il belveder t'appare. d'annunzio,

gli rinverdiva la anima e correva per il sentiero declive. -figur.

piana. baldi, 570: il declive comincia a scendere verso quella strada

colline. f. negri, 361: il declive del tetto altrettanto, in forma

un declivo d'erba, sul quale serpeggiava il tubo di gomma per l'innaffiatura.

l'innaffiatura. rebora, 91: mentre il borgo è qui vivo / e fruga

è qui vivo / e fruga di lavori il suo declivo, / pulsa lontan la

/ le schiatte degli umani, e il divo lampo / delle celesti cose ed immortali

detta contrascarpa e fare tal difesa per il declivio anco più da lungi? milizia,

alla pianura. tommaseo, i-313: scendevano il fiume. le rive, or accostate

l'erba al di sotto, / ed il trifoglio rosso vestiva i declivii de'prati

ai legumi. dietro alla casa ascende il declivio erboso, ombreggiato da meli,

sul cretoso declivio a piombo sfolgora / il sol meridiano; / profilo giallo che

.. nell'atto di scrivere tenendo il foglio sopra il declivio di un volume

atto di scrivere tenendo il foglio sopra il declivio di un volume dalla rilegatura vermiglia

in declivio grigie cupole / fiorendo fanno il cielo cittadino / tra le frane d'

discendere: temeva di precipitare; sentiva il bisogno d'aggrapparsi a qualche cosa.

vita. d'annunzio, v-1-729: il fluente della mia pescara già era nel mio

va giù, a serpente, lungo il lento declivio fra groppe e colline selvose

: da qui, della casa vedevo bene il tetto ché io mi trovavo un po'

. milizia, ii-244: in italia il gusto era in declivio, e proseguì

del sito e letto nel quale viene contenuto il corpo fluido: e per questa i

saranno più veloci, quanto maggiore sarà il corso d'acqua che porteranno. man

vol. IV Pag.90 - Da DECLIVOTERAPIA a DECOMBENTE (44 risultati)

, sf. operazione del decodificare; il risultato di tale operazione. decouàggio

tr. { decòllo). tagliare il collo, la testa; decapitare.

. villani, 4-2: per assedio ebbe il detto castello, e crescenzo fece dicollare

decollato mai; / ch'eo perdo il corpo, e 'l spirto traze guai

maggio, avendo goduto cinque mesi non interi il titolo di reina. d. battoli

la spia,... stendesse il dito verso lui, e dicesse, eccolo

dicesse, eccolo, questi è desso il fellone: e dall'udirlo, all'essere

proprio là dov'ella ha visto / il suo sposo, là in quel sito.

loro ordini cavallereschi, o decollati sotto il cultro della ghilottina. negri, 2-854

alcool rende feroce, s'impunta contro il messere dalla palandrana nera e dalla bocca

; qui, secondo i rivolgimenti salirono il patibolo nobili, popolani e borghesi.

con palo, acciocché niuno movimento dicolli il deboi sermento. pulci, 21-136:

deboi sermento. pulci, 21-136: il saracino astolfo riscontrava; / paste non

astolfo non si dicollava / e tutto il petto al saracino intruona, / tanto

, / mille trecentoquindici d'agosto, / il dì di san giovanni dicollato. storia

questa vittoria ogn'anno con solenni sacrifici il dì di san giovanni decollato. b.

sul decollato moribondo duce / non si ritarda il valido campione, / ma là s'

campione, / ma là s'inoltra ove il timor conduce / le fuggitive turbe al

martirio. baruffaldi, ii-51: splende il terrò, e in aria fischia, /

a terra la cervice, / e il corpaccio decollato / tutto il campo ha

, / e il corpaccio decollato / tutto il campo ha già ingombrato. guerrazzi,

ingombrato. guerrazzi, 9-i-296: domani trovando il mio tronco decollato non potranno riconoscerlo.

/ san giovanni decollato: / dietro il santo, una preghiera. jovine, 131

non c'è niente, -e mi indicò il busto del pastore decollato che si mostrava

su un tratto di spiaggia deserta; il flusso si rimandava avanti e indietro una

parte iniziale. savinio, 1-114: il convoglio, decollato e triste, pare

principale della chiesa che ha nuovamente edificata il duca di mantova vicina al castello,

lui destinata. monti, i-22: il padre fusconi nel suo famoso sonetto sopra

una superficie più o meno estesa secondo il peso del mobile { corsa di decollo

di grandi partenze, di grandi decolli: il senso d'un decollo d'anime.

suoi colori adsorbendoli o distruggendoli (come il carbone animale, le argille attivate, l'

anidride solforosa, o ossidanti, come il cloro, l'ozono, ecc.)

argentei (decolorati da un veleno durante il corso d'una sola notte?) ma

note sovracute (o ultracute) appaiono il più delle volte fortemente decolorate e come

inizio del secolo xix) per determinare il potere decolorante del nero animale (ed

la manciola continuò a reggersi sulla pancetta il cappotto che teneva largo sulle spalle per

che teneva largo sulle spalle per avere il decoltè. = adattamento del fr

part. pass, di décolleter 'togliere il colletto ', deriv. da collet

. colleter, nel 1580, con il senso di * prendere per il colletto '

con il senso di * prendere per il colletto '). cfr. rigutini-

'; e invece di * aveva il vestito scollato '. - * era in

', come sost. 'mostrava il candido petto, del quale, mercé

). rovani, i-478: il dottore della cura: -eppure, disse,

ramo d'albero che si piega verso il basso, e, sviluppandosi orizzontalmente, si

vol. IV Pag.949 - Da DONNA a DONNA (7 risultati)

de gli uomini. -il fumo, il fuoco e la donna ritrosa, caccian

altro diceva / che 'l fummo, il fuoco e la donna ritrosa / cacciavan l'

cecchi, 280: o non sa'tu il proverbio, / che al peggio sempre

pananti, ii-342: certe, come dice il volgo, femmine sperticate, certe donnone

, con una catena d'oro tra il doppio mento e il mar del seno.

d'oro tra il doppio mento e il mar del seno. -donnóne (v

. g. gozzi, 55: se il meschino cadesse mai nelle mani di qualche

vol. IV Pag.950 - Da DONNACCHERA a DONNESCO (32 risultati)

cara mia, bisognerebbe darti in mano il caos, e dirti: ecco,

, già in plauto), per il class, domina * padrona di casa '

donnaccia; la moglie dell'avvocato presso il quale fa le pratiche. e. cecchi

e i giovani seri hanno in bocca il noce di benevento,... parlando

targioni tozzetti, 12-5-197: è anche moda il disprezzare troppo i libri antichi; e

dunque, sanculotti miei manzoniani, che il marchese gino scrivendo non sproposita, non sgrammatica

non affetta lo scimunito, la donnaccola, il bamberottolo e il ciano? forse perché

, la donnaccola, il bamberottolo e il ciano? forse perché è toscano da vero

razza. d'annunzio, i-792: tema il vile il futuro su'gelidi lini de

d'annunzio, i-792: tema il vile il futuro su'gelidi lini de 'l letto

dopo l'ultimo colpo che gli aveva dato il figlio, unico erede del nome

, vieni. giusti, i-104: il buon uomo sente doppia ambizione di medico

. pirandello, 8-134: trovò a casa il marchese nigrelli, venuto apposta da roma

sostanze. pea, 1-395: - il più vecchio, beve e gioca

beve e gioca -mi disse. il più giovane era donnaiolo. -superi,

dante, 39-52: non move- riano il piede / per donneare a guisa di leggiadro

leggiadro, / ma come al furto il ladro, / così vanno a pigliar villan

grondaia. alfieri, 5- 183: il lungo donneare infrante / ebbemi l'arme.

cantù, 503: i due imitavano il padre loro donneando. imbriani, 2-144

rise lo spirito mio, / donneava il penserò entro lo core, / e

amore, / sotto pietate si covrìa il disio. 2. intrattenersi conversando

quella che più li piacesse, quella il servia ed accompagnava a tavola ed a letto

donna amato, / cantare in versi il suo benigno fato; / amanti donnear

ozi, i dolci vizi, il dolcissimo amoreggiare o donneggiare. nievo,

sui ridotti e sui lupanari, pompeggiava il giorno in piazza e nei caffè, la

mustela, ciò è la donneila, secondo il detto de'savi, trafitta dalla serpe

le clavicole infossate fra le spalle e il collo gracile; e il seno molle

spalle e il collo gracile; e il seno molle e un po'sfiorito: un

che tutt'i tempi, da che è il genere nostro, e tutt'i luoghi

ordinò che ogniuno tacesse, e voltato il viso verso lionora, a cui l'ultimo

la sua figura donnesca. donnesco, il 'prete ', nella figura sdutta

ignorante, se volge la punta contro il sesso donnesco, al cui servigio vien

vol. IV Pag.951 - Da DONNESSA a DONNOLA (35 risultati)

., io-io (508): venuto il giorno delle nozze, come che i

/ ch'è sì donnesca, come il mondo dice. donnéssa, sf

le lupesse / ch'ai universo ne macchiorno il lito. = di donna,

questi strani capogirli che le vengono, tutto il donneto correrebbe su e ognuno direbbe la

. i. nelli, iii-142: il figliuolo, la nuora e i parenti di

malevoli ci si unirebbero anch'essi con tutto il donneto insieme. donnétta, sf

anche le fortezze, si terrà forte il cuor di una donnetta a tanto di utilità

sempre di scuro dacché le era morto il marito. de pisis, 46: in

/ una donnetta nera / cammina lungo il muro barcollando. pavese, 8-407: sembrava

che vostra signoria visiti a nome mio il signor compare mons. giovachino e la

non si sta. giusti, iii-175: il soldato senza un po'di donnette è

curiosa di donnetta che si dimeni per facilitarsi il passo. 5. dimin.

che nel castellano, aggiunto ancora il suo donnicato posto nel luogo detto

posto nel luogo detto brolio presso il donnicato della detta chiesa.

elle non fossero magnate. così tutto il tempo mangiano le più fracide. savonarola

che per natura / voi altre donnicciuole il genio inclina, / male avvezzar le figlie

ed operi a buon fine; ma il cervello / non mi asciugar con donnicciuolerie.

intanto sotto l'ombre colle faci / il drappel donnicida si distende, / e in

carducci, ii-10-154: che valore può avere il sì di una donnina sentimentale, pasciuta

. de roberto, 1-223: tutto il giorno se ne stava... con

alla chiesa di san gervasio. usciva il mese mariano: poche donnine che finivan

segnarsi scendendo la soglia e si levavano il velo di testa. = dimin.

a me maestro e donno / cacciando il lupo e'lupicini al monte. folengo,

. / li può bollare nella faccia il donno, / legar li può sul

questi chiostri? marino, 4-83: il dolor, che de'suoi sensi è

che più ch'etna bolle / entro il fervido cor, maestro il vedi / del

bolle / entro il fervido cor, maestro il vedi / del finger già: della

, 6-311: fece venire a sé il dispensatore della santissima chiesa, e da parte

duca lodovico sforza era ito per accompagnar il signor donno ippolito da este cardinal di

, e lasciando in bianco di più il titolo di donno, che 'l nascimento gli

alcuna cosa che 'l topo, e odiala il topo molto, e la serpe e

moscione. leonardo, 2-107: stando il topo assediato in una sua piccola abitazione

, e per uno piccolo spiraculo raguardava il suo gran periculo. mattioli [dio-

, allora / che non esce anco il dì su la marina, / e de'

padri in breve d'ora / fece il dente sanguigno aspra ruina. d'annunzio,

vol. IV Pag.952 - Da DONNONE a DONO (47 risultati)

.. la donnola dai piedi rossi, il muflone dagli occhi tondi simili a biglie

la chiave nella serratura, figgendovi quasi il lungo naso, pareva una donnola fremebonda

uomo d'arme, la quale aveva il colorito acceso, con un gran cappellone di

anche f.: dónora). il donare; la cosa donata. giamboni

cosa donata. giamboni, 155: il volentieri ricevere gli doni non è altro

e dovere, chiederti un dono, il quale io so che sommamente t'è

..., e questo dono è il falcon tuo. masuccio, 450:

eletti. pallavicino, 1-28: ma il dare una cosa qual dono, è bene

36: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia i

abbia i suoi doni; / e il tesor, negato al fasto / di superbe

negavamo noi stessi, la nostra indipendenza ed il nostro diritto ed accettavamo venezia non come

gli sposi, ci sono / e il parentado c'è con le dònora. palazzeschi

donazione. pea, 7-282: con il dono della casa la vecchia donna avrebbe

un benefizio, di un privilegio; il bene stesso elargito (e anche il

il bene stesso elargito (e anche il piacere, il pregio, la grazia,

elargito (e anche il piacere, il pregio, la grazia, ecc.)

grazia vi chieggio un dono... il quale è questo: che io a

è più sua la persa libertate / perché il suo primo don dato ha la mente

i-118: ritorna a'nostri pianti / il bel degli occhi tuo', che par che

augustini, iii-196: de la tua guancia il don fugace / tosto svanisce e più

fa ritorno. metastasio, ii-152: il vostro sangue, / la gloria vostra,

/ vi serberò: voi mi serbate il trono. boine, i-170: questo è

. boine, i-170: questo è proprio il dono della malattia: le cose sono

d'annunzio, iv-2-592: mentre sentiva che il dono del suo corpo era divenuto ornai

campanella, i-49: può di natura il don più raffinarsi / con gli oggetti e

ampio e chiaro. muratori, 5-i-284: il furore poetico per opinion di tutti è

servo che avesse o si riputasse avere il dono del 'trovare 'e si facesse

a. f. doni, 206: il lume dell'evangelio venne a illuminare il

il lume dell'evangelio venne a illuminare il mondo con sette doni dello spirito santo

attuta; / dona i pensier che il memore / ultimo dì non muta;

dalla concupiscenza, la scienza infusa, il dominio delle creature inferiori). segneri

emporio di corruttela, la impunità e il trionfo delle mie atroci usurpazioni. d'annunzio

riparazioni e i lavori necessarii o il ricambio dei materiali, bisogna correre in elemosina

dono, / qui l'arte deponendo e il van desio. d'annunzio, i-44

beato filippo apostolo. g. rucellai il vecchio, 32: furono molte belle e

e misto imperio. papi, 2-1-n: il clero, eccessivamente moltiplicato, aveva tirato

i patrimonii delle famiglie, e aveva il privilegio di tassarsi da se medesimo, la

dono gratuito. colletta, iv-57: il governante non poteva imporre gravezze che per volontarie

de'soggetti, donde venne nell'antichità il * dono gratuito ', abusato ne'posteriori

[tanti panni di casa] ch'il vecchio poi / me li fare'riscuoter con

, di libertate / dono le fece il cavaliero egregio. alfieri, 1-829: de'

mi ha regalato una scatoletta di carne. il tedesco se l'era tolta di bocca

12-96: le sopraddette vittorie avute, il re d'inghilterra... non l'

l'ebbe in dono; ché tornato il detto re adoardo con sua oste in inghilterra

. varchi, 23- 103: di'il vero: non aspetti tu che io ti

in dono. augusto fece pagare egli il costo del servo, perché fusse liberato

dolce foco / che dell'eterna pace il tempo aspetta. cino, iv-189 (55-14

vol. IV Pag.953 - Da DONOSO a DONZELLO (33 risultati)

, da avarizia tirato, fattosi chiamare il zima, in vendita gli domandò il

il zima, in vendita gli domandò il suo pallafreno, acciò che il zima

gli domandò il suo pallafreno, acciò che il zima gliele profferesse in dono. poliziano

dono. d'annunzio, iii-1-234: conservo il suo primo abbozzo. pensai di offrirvelo

abbozzo. pensai di offrirvelo in dono il giorno degli sponsali. ve lo darò

f. frugoni, xxiv-1062: facea il vezzoso, il donoso, il donairoso

frugoni, xxiv-1062: facea il vezzoso, il donoso, il donairoso, il danaiolo

facea il vezzoso, il donoso, il donairoso, il danaiolo ed il bellombroso.

, il donoso, il donairoso, il danaiolo ed il bellombroso. = dallo

, il donairoso, il danaiolo ed il bellombroso. = dallo spagn. donoso

colme anfore su le spalle / ed hanno il fermo passo sì leggero. loria,

donzelle, / con le quai solo il suo regno governa, / ed io sono

uso, / però che intorno intorno il nobil orto / d'insuperabil muro è tutto

di casa ratta, quella stessa che il signor tognino mise alla porta. -la

e lascive, / ch'or si spruzzano il volto, or fanno a gara /

dimani, al dì di festa, il petto e il crine. savinio, 10-223

dì di festa, il petto e il crine. savinio, 10-223: la porzione

o rosetta, che rosetta / tra il bel verde di tue fiondi / vergognosa

ecc.]. paolieri, 146: il tonno colle cipolle, le donzelline di

; e facilmente se la donzellerà tanto il d., che non si arriverà altrimenti

grattata che ti hai, si assomiglia il dolore che si sente mentre si taglia

dolore che si sente mentre si taglia il vergine donzellesco. bar etti, 1-18:

allo spuntar d'ogni sole di pregar il genio della misericordia che ti faccia costantemente

tu sarai moglie. marino, 1-136: il reai donzello invita e prega / ch'

v-3-81: un giorno ci trovammo con il compiuto donzello simone donati al ponte ad

l'urne / coronaro i donzelli, ed il recaro, / con le tazze augurando

. caro, 11-50: di pallante il corpo / del vecchierello acète era guardato

quattro donzelli che gli servissero. buonarroti il giovane. 9-113: seguitate costui.

la moglie] da quel piede zoppicava il donzellone. dolce, xxv-2-276: veniteci donzel-

veniteci donzel- lone; ché direte poi il calendario un'altra volta. buonarroti il

il calendario un'altra volta. buonarroti il giovane, 9-580: di questi ed altri

: vedrò con piacere quelle contraddizioni che il signor don andrea crede di scorgere ne'

. un donzellone che avesse dispettosamente trascinato il proprio pulzellaggio fino alla cinquantina, senza

vol. IV Pag.954 - Da DOPA a DOPODOMANI (49 risultati)

. giamboni, 7-14: segnato dunque il cavaliere doppo molte prove d'arme,

talor di ritirarsi usanza, / e scinto il brando crudo e sanguinoso, / dopo

'sono avverbi di tempo, come il * postea 'de'latini: non così

deve percorrere un dato corso, dopo il quale soltanto può essere conosciuto e represso

conosciuto e represso. leopardi, 11-42: il guardo / steso nell'aria aprica /

/ steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, /

che tra lontani monti, / dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua,

giorno dopo giorno: parole maledette e il sangue / e l'oro. vi riconosco

alla vita sua, sicché non rimanesse il suo, dopo lui. boccaccio,

cui resterà in mano, / dopo il fratello, il regno degl'insubri. sbarbaro

mano, / dopo il fratello, il regno degl'insubri. sbarbaro, 3-80:

m'ha dato l'essere, dopo il padre mio. b. segni, 7-85

, 2-133: bell'azione, dopo tutto il bene che vi abbiamo voluto.

vi era venuto, dette ancora, dopo il salario, una buona mancia.

buona mancia. 3. indica il susseguirsi nello spazio: oltre, al

, 55: si porrà a discorrere [il virtuoso]... sospirando con

sua operazione. cavalca, 19-426: il matrimonio..., dopo già

giorni in dubietà s'io dovessi accettare il troppo traboccante favore 0 pure rinunziarlo.

imparare grammatica. pea, 7-4: il ragazzo... dopo aver ripreso

103: o filerio, filerio, il ciel, dopoi / che lieto ti si

giorno in giorno. sarpi, vi-2-139: il clero, doppoiché ha attribuito a sé

, doppoiché ha attribuito a sé solo il nome di chiesa, ch'era comune

i-v-ii: dopo che amendue avran fatto il giro del mondo, ritornando d'onde

di quello che in verità avrà fatto il sole, secondo le tavole di declinazione

vittoria. periodici popolari, i-572: il codino tricolore, dopodiché 1 governi le

buona mezz'ora, stefano muzzi riattaccò il discorso. 5. avv.

povera donna agnese, la vocazione di prendere il velo, quando la sua famiglia,

città fredda, che incassa, sollecita, il prezzo del sangue e lo serba per

: posteriore. mazzini, i-737: il dì dopo, in esilio o in paese

dell'anima mia. verga, 3-16: il giorno dopo tornarono tutti alla stazione di

stazione di aci castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a messina

a messina. moravia, vii-425: il mattino dopo i carabinieri fecero un'inchiesta

muovono localmente per l'alto o per il basso, si risponde il moto locale

alto o per il basso, si risponde il moto locale non comprendersi con questi duoi

, v-1-633: ché quant'io vidi il tempo andar leggero / dopo la guida sua

è dato, quelle solo, gittato tutto il resto dopo le spalle, s'apprezzino

resta, / per difender di cristo il gonfalone. -venir dopo: vivere

quelli che vengon dopo hanno nel mezzo il tempo, il quale ci oscura la vera

dopo hanno nel mezzo il tempo, il quale ci oscura la vera intelligenza delle

). dopocéna, avv. dopo il pasto della sera. pavese, 4-159

2. sm. invar. il periodo di tempo che segue il pasto

. il periodo di tempo che segue il pasto della sera; serata. dossi

, 180: nel dopo-cena di ieri, il dottore si avvicinò alla signora vanelli,

per tutta la giornata, egli preparava il sonno del dopocena, come un'ape

sonno del dopocena, come un'ape il suo miele. = comp.

(dòpo desinare), avv. dopo il pasto di mezzogiorno, nel primo pomeriggio

-anche sm. invar.: il periodo di tempo che segue il pasto

: il periodo di tempo che segue il pasto di mezzogiorno. tasso, i-212

di mezzogiorno. tasso, i-212: il dopo desinare se n'andò a gualtiero,

vol. IV Pag.955 - Da DOPOGUERRA a DOPPIA (44 risultati)

importanza ad un semplice anno nuovo, il quale non ha altro merito che di

non ha altro merito che di essere il primo di numero sui nuovi cento.

2. sm. invar. il giorno che segue al domani. boine

. boine, ii-57: quand'egli il domani come un'automa arrivò incerto guatando

la chiesa era vuota zitta. anche il dopo dimani, entrato, silenzio.

silenzio. -al figur.: il futuro non immediato. pascoli, i-260

per le difficoltà presenti, l'angoscia per il dopodomani e per la situazione interna.

guèrra), sm. invar. il periodo storico che segue a una guerra.

einaudi, 1-i-143: la guerra ed il dopo guerra con le restrizioni, in parte

meno poche eccezioni, nei vari paesi, il dopoguerra fu caratterizzato da questa smania di

cfr. panzini, iv-205: « il 'dopoguerra': cioè i problemi economici, sociali

ricreativa che 1 lavoratori svolgono, durante il loro tempo libero, nel dopolavoro.

dilettantesco. bocchelli, 6-397: il direttore fece sospendere il lavoro e riunire

bocchelli, 6-397: il direttore fece sospendere il lavoro e riunire la piccola maestranza in

invar. ente pubblico che, sotto il regime fascista, ebbe la funzione di

ricreative e culturali dei lavoratori durante il tempo libero; ciascuna delle istituzioni locali

attività ricreativa e culturale dei lavoratori durante il loro tempo libero; il locale o

lavoratori durante il loro tempo libero; il locale o il complesso di locali in cui

loro tempo libero; il locale o il complesso di locali in cui tale istituzione

fascista di cultura per gli operai dopo il lavoro (1925). ojetti, ii-410

. buzzati, 4-305: insegna ai bambini il catechismo nell'oratorio che fu già palestra

. dopopiòggia, sm. invar. il periodo di tempo che segue alla pioggia

ora, al dopopioggia, si riaddensa / il verde ai rami, ai muri il

il verde ai rami, ai muri il cinabrese. = comp. da

pomeriggio. percoto, 26: il dottore con alcuni amici pensò di fare

dei ragazzi. 2. sm. il periodo di tempo immediatamente successivo al pasto

in chiesa. foscolo, iv-309: il mal tempo s'è diradato, e fa

mal tempo s'è diradato, e fa il più bel dopo pranzo del mondo.

lezioni. soldati, iii-xi: era il sole delle quattro del pomeriggio, il

il sole delle quattro del pomeriggio, il sole di subito doposcuola. 2

', locuzione fatta sostantivo, 4 il doposcuola ': istituto scolastico che accoglie

via. pratolini, 10-244: io, il tipografo da tuo padre lo feci per

fatto la pietra di due pezzi; et il nome loro proprio è domandato doppie:

: quella striscia di panno posta per il dentro alle medesime vesti per fortificarle si

. giusto de'conti, ii-59: il dì sospiro, e le lacrime ch'io

/ la notte io rendo, perché il cor non scoppie, / che di dolersi

, / che di dolersi ognor cresce il disio. groto, 242: essendosi a

242: essendosi a mille doppie accresciuto il mio desiderio e rapportatami per mille voci la

! so ch'hai pagato caro il tuo fallo, io: e quanto a

di gr 6, 705 (e il termine fu poi adottato anche da altre

, doppio zecchino. buonarroti il giovane, 9-256: scàricati oramai tu di

generico. denaro, ricchezza. buonarroti il giovane, i-135: sian le coccole loro

1-163: non mi trafigge o mi discora il zelo / ch'io abbia del

più eccellenti, e qui si verifica il proverbio che non si falsificano i mezzi

vol. IV Pag.956 - Da DOPPIAGGIO a DOPPIATO (52 risultati)

praticata specialmente quando si deve ottenere il parlato in lingua diversa dall'originale (e

dall'originale (e in questo caso il testo viene modificato in modo da raggiungere

l'accordo dei suoni delle parole con il movimento delle labbra degli attori).

doppiamente meritato. beicari, 1-64: il servo che sa la volontà del suo

serva, oltre misura hai lasciato vincere il tuo virile animo; appresso di non por

sforzata dalle importunità delle dimande né ritarda il dono con lunghe dilazioni, ma di

errore, o per scelta, e che il primo peccato può talora e forse dee

talora e forse dee trovar grazia, il secondo è indegno assolutamente di scusa.

rinsaccante ombroso bidetto, portava in sghimbescio il cappello e doppiamente lunga la faccia. deledda

, vi-1-203: riputano... che il re di spagna fosse ingannato dal

spagna fosse ingannato dal papa, il quale procedesse con esso doppiamente,

, sì che uno di essi, il meno alterabile, rimanga sul secondo a coprirne

a preservarlo dall'irrugginimento. tale è il doppiaménto dell'oro e dell'argento sul rame

dell'argento sul rame, per cui il lavoro esternamente pare di uno dei due metalli

(la quantità di una cosa, il prezzo di una merce, la durata

più felice ora. michelangelo, i-14: il nuovo artista, all'opre affaticato,

. marino, 214: a l'aura il crin ch'a l'auro il pregio

aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, / sorgendo il mio

auro il pregio ha tolto, / sorgendo il mio bel sol del suo oriente,

su le molli penne, / doppiando il volo all'animose antenne. baretti,

società. alfieri, 5-186: ma il lungo inveterar nel tenerume / che in noi

nel tenerume / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur

/ ogni angolo... / doppia il censo. -il doppiai tre, quattro

onde pur, com'io soglio, / il meglio è ch'io mi mora amando

pur, mentre ti miro e movo il piede, / veggio doppiarsi in te l'

. alamanni, 6-5-1: della candida brina il dolce nembo / doppiava, e più

a le cadenti foglie, / manca il vivace umor, doppian le doglie. baretti

, se quelle macchine possono far doppiare il prodotto de'nostri campi. landolfi, 2-126

; lentò la pioggia, si diffuse il madore soffocante. -sostant. raddoppiamento

sono le caselle dello scacchiere: e il risultato è un numero altissimo).

, che va a remi, è aggiunto il vento, /... i

doppia ardimento, / or che 'l sospinge il cor, che 'l dire il punge

sospinge il cor, che 'l dire il punge. fed. della valle, 402

fed. della valle, 402: dolor il punge anco in mirar lo stato /

in tempo delle figliature poi bisogna che il pastore usi la maggior diligenza, perché le

madri riprendano e diano mattina e sera almeno il latte a'lor parti, e per

veda qualche madre incapace d'allevar sola il suo parto. tommaseo [s. v

fosche notti, / a che doppiare il doloroso stile / mi fate, per dolermi

vii-513: gli alati orfei / doppiare il canto e su le lire aurate: /

, ripiegare. boterò, 502: il santo se 'l vestì [l'abito]

se 'l vestì [l'abito] sopra il suo: e doppiando le maniche e

/... vedere / puoi il tempo che s'imbianca e che diventa /

le vele ammainate in attesa di poter doppiare il capo di buona speranza...

finalmente, con l'aiuto di dio, il 6 di maggio passammo all'altezza del

d'annunzio, iii-2-301: mi giova forse il tracio [vento] / per navigare

tutte le vele furono spiegate a prendere il poco vento, e la nave si preparò

smammellata, stava doppiando... il capo della quarantina. alvaro, 14-

e 'montare'. pavese, 4-32: il fumo azzurro... creava l'illusione

passano mai? -disse stefano, indicando il largo. -siamo fuori d'ogni rotta -disse

. [dóppio). cinem. fare il doppiaggio di un film.

. gadda, 10-160: c'era anche il furiere della matricola... in

di ordini: un fascio di cartelle sotto il braccio, e un foglio in mano

vol. IV Pag.957 - Da DOPPIATO a DOPPIO (34 risultati)

agg. cinem. che ha subito il doppiaggio (un film).

. e. gadda, 2-126: e il calmo chirurgo sembra indugiare in un cerimoniale

... già una speciale pinza, il ga- stroenteròstato, col battente ch'è

979: doppiatura da cane dorata con il cordone d'oro e seta turchina.

tanta oscurità elle non potea mai avvenire il contrario di quanto ella detto avea; perché

per veder se 'l vetro / li dice il vero. folgore da san gimignano,

, 3 -conci. (373): il re, dopo questa [canzone]

doppierò, / qual rendea lume come il sole al giorno. da porto, 1-152

biancheggiare. marini, xxiv-775: prese il doppiere in mano e ad esso l'

e quelli incrociati, lo precedeva rischiarandogli il cammino fino alle scale. d'annunzio

/ alda. -il celeste doppiere: il sole. frezzi, iv-2-78: così

frezzi, iv-2-78: così, quando il giorno si fa nero / nell'occidente

voi ben per tre ore / luce quassù il celeste doppierò. 2.

notte adunque uscirono essi di rastadt con tutto il seguito loro e con qualche doppiere,

colletta, iii-68: sì denso era il fumo, e più del fumo il polverìo

era il fumo, e più del fumo il polverìo, che la luce di un

/ tra la luce de'doppieri, / il risorto ad annunziar. carducci, iii-7-382

ad annunziar. carducci, iii-7-382: il sole d'autunno placido ma solenne testimone

di gerusalemme. marino, vii-384: il tabernacolo secreto, dove ardeva il doppiere

: il tabernacolo secreto, dove ardeva il doppiere dalle sette lucerne, ecco il celeste

il doppiere dalle sette lucerne, ecco il celeste luminoso di pari numero di pianeti

ordinato. de roberto, 503: il primogenito, più grossolano, più ignorante,

, iv-2-1093: a mezza macchia, il pastore si fece innanzi solo, con

con la sua doppietta, e intimò che il fardello gli fosse consegnato. calvino,

al fienile e prese a rovistare sotto il fieno. c'era nascosta la sua vecchia

due tempi, reinnestando la frizione quando il cambio è in folle e accelerando,

folle e accelerando, allo scopo di regolare il numero di giri della coppia motore-cambio,

molto vicine, nelle quali, aumentandosi il potere risolutivo dello spettroscopio, si separano

. baldinucci, 46: riceverebbe [il diaspro] bellissimo pulimento, se non

siena, 183: non era [il cuore] schiecto, ma molto maculato di

di simulazione. oriani, i-245: il duca di piemonte, miracolo di doppiezza

su se stessa o raddoppiata; il punto della piegatura (e le manovre

de'cavalli. leonardo, 2-263: adunque il comun contatto riceve doppia violenza. v

. borghini, 1-2-224: veggiamo tutto il giorno de'mezi fiorini e de'mezi scudi

vol. IV Pag.958 - Da DOPPIO a DOPPIO (44 risultati)

, 3-1-33: se la palla avesse passato il piano da in un'ora, continuando

lunghezza da. alfieri, 1-781: ecco il drappello, / doppio del nostro almen

scorso. rovani, i-104: quando [il senatore] sa che il suo nano

quando [il senatore] sa che il suo nano ha fatto cadere il pomo del

sa che il suo nano ha fatto cadere il pomo del bastone su qualche testa o

, e i campi di mestiere, e il lavoro nei pericoli, che marca giornata

. tangente. varchi, v-148: il tempo d'un movimento al tempo d'

tendano pezze di ciliccio, le quali rifrenano il furore delle saette. dante, purg

, 31-122: come in lo specchio il sol, non altrimenti / la doppia

vita. frezzi, iv9- 66: il pegaseo cavallo con doppie ale / io vidi

e quindi poi securo / da la falange il suo rivai combatte! rajberti, 2-158

suo rivai combatte! rajberti, 2-158: il pensiero si divaga subito nei tappeti,

di corse in circuito, che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su

nel nereggiante fondo della conca balenano sotto il riverbero della ribalta gli stalli dorati delle

di una certa fossetta che gli divideva il mento. manzini, 11-121: un

. nell'italia meridionale l'etrusco e il greco e il latino sangue agevolmente si

meridionale l'etrusco e il greco e il latino sangue agevolmente si mescolarono, prevalse

latino sangue agevolmente si mescolarono, prevalse il gallico nella settentrionale. bartolini, 16-69

alla francese, e di mattoni vuoti con il buco doppio. -tagliato in due

/ e non hai fesso in doppia coda il piede? -ripiegato. leonardo

d'uno ch'era militare; ma il fratello che va al ginnasio non li

siccome tu hai da ora innanzi avuto il coraggio doppio tra i romani e i fidenati

e i fidenati, così similmente sarà il tuo corpo dismembrato e dispartito in molti

rica, ciò fue marco tullio cicero, il più sapientissimo de'romani. il secondo

, il più sapientissimo de'romani. il secondo è brunetto latino cittadino di firenze

è brunetto latino cittadino di firenze, il quale mise tutto suo studio e suo intendimento

picciola e serve di doppio frutto: il tempio della cera e la bocca di mèle

fa, quasi un doppio sole, / il chiaro sguardo e 'l bel riso celeste

folte. testi, i-iii: nuda il sen, sciolta il crin, doppio tesoro

, i-iii: nuda il sen, sciolta il crin, doppio tesoro / quinci e

doppie lance. tecchi, 2-113: il terriccio fine e azzurrognolo conservava i segni

mandare innanzi doppie guardie le quali scuoprano il paese. vettori, 1-110: si

tutte insieme. guerrazzi, i-148: il fatto sta che le anime male non

altra più piccina. -gemellare (il parto, e, ant., anche

state per quelle due coppie. / il pover con sua sposa alessandrina / si ricongiunse

481: gli esemplari doppii, il paravia destinava al comune di sebenico.

contra giustizia per avarizia; et ecci duppio il peccato d'ingiustizia e d'avarizia.

g. bentivoglio, 4-146: durava il doppio timor tuttavia, così de'moreschi

necessità di risparmiare le gambe e di guadagnare il tempo. buzzati, 4-312: giorgio

giamboni, 7-19: di doppio peso il detto scudo e mazza si dava,

e mazza si dava, che quando il cavaliere pigliasse le veraci e le più

capitani che non solamente hanno avuto a vincere il nimico, ma, prima che venghino

s. maffei, 6-390: il dar però a queste nostre ciance quel

: -due campanacci. -per attaccatti a il collo: imo basta. -lasciagliene star tutt'

vol. IV Pag.959 - Da DOPPIO a DOPPIO (37 risultati)

lorenzo de'medici, i-58: abbi [il cavallo] assai a proporzione del resto

/ sia squarciata la bocca e raro il crino; / doppio, eguale, spianato

doppio, eguale, spianato e dritto il dorso; / l'ampia groppa spaziosa,

dorso; / l'ampia groppa spaziosa, il petto aperto. crusca [s.

m. cecchi, 157: chi il ver celando, dà in governo / (

iniquo e ingrato) / alla falsa menzogna il doppio core, / vive sempre in

sempre in timore / che non risurga (il che gli avviene e presto) /

gl'ingegni schietti. orsino, iii-289: il doppio cor conculca il cor sincero.

, iii-289: il doppio cor conculca il cor sincero. goldoni, iv-285: amici

. tozzi, i-132: -sei stato con il cavaliere? -sì: quasi due ore

de la volpe insidiosa e doppia / il semplicetto pollo inganno teme. -falso

, ambiguo, subdolo, fallace (il modo di parlare, di agire, di

quando tu mostri di fare una cosa e il tuo intendimento è ad altro mal fine

non può ingannare iddio, che sa il tutto. pulci, 6-62: io vo'

risolvevan in lacci di malizie. buonarroti il giovane, i-234: come sia incerto il

il giovane, i-234: come sia incerto il ben ch'altri altrui voglia, /

di doppia fede, ed esposto a perdere il pane, e ciò ch'è peggio

che doppia vita: fare di giorno il meccanico e di notte il ladro.

fare di giorno il meccanico e di notte il ladro. -con uso avverbiale.

: popolata è la piazza, e sotto il doppio / ordin degli archi in allegria

già due anni che m'è vietato il leggere e lo scrivere, salvo pochi momenti

campagna. -doppio linguaggio: disturbo per il quale taluni schizofrenici ritengono che il loro

per il quale taluni schizofrenici ritengono che il loro linguaggio interno si ripeta all'esterno

garzoni, 1-151: con questa professione va il tener libro e semplice e doppio,

scrittura, o contabilità in partita doppia. il cardine sul quale essa poggia è che

essa poggia è che fa d'uopo addebitare il conto della persona o della cosa che

persona o della cosa che riceve ed accreditare il conto della persona o della cosa che

cosa che dà... tale è il razionale e filosofico sistema di contabilità che

: nel linguaggio borsistico, contratto con il quale uno dei contraenti corrisponde all'altro

14. tecn. doppio totalizzatore: il dispositivo che nelle macchine calcolatrici comprende un

forza del suono, sì come raddoppiano il p e il t e dell'altre.

, sì come raddoppiano il p e il t e dell'altre. dolce, 2-146

e magnificenza ne le rime toscane, è il suono o lo strepito per così dire

antiche radicali, e che quindi per esempio il ^ e il j; avessero ora

che quindi per esempio il ^ e il j; avessero ora una pronunzia ed ora

. non lo credo, anzi tengo che il <] > fosse sempre pronunziato 7ro

] > fosse sempre pronunziato 7ro e il e, sempre xo. cantoni, 767

vol. IV Pag.960 - Da DOPPIO a DOPPIO (45 risultati)

modo sia doppio, cioè significhi così il tempo che era corso, come quello

proprie, si ravvisano e sentono, il che accade almeno nella maggior parte delle

. b. segni, 9-109: il parlare si fa freddo in quattro modi

, sì come usò licofrone che chiamò il cielo assafronte, e la terra altatesta,

assafronte, e la terra altatesta, e il lito del mare strettoporto. -suffisso

-riferito a due parole che hanno il medesimo significato. livio, volgar

cavallo, di cui un giorno scopersi il doppio nome, imo difficile e uno

lingue anche l'italiana, sovente avveniva che il comandante mandasse indietro i loro rapporti sottolineando

sottolineando ed emarginando che non gli piaceva il doppio genitivo 0 l'uso di una

. favola doppia: quella che attraverso il suo intreccio arriva a conclusioni diametralmente opposte

. 18. metr. raddoppiato (il piede, il verso, la strofe

. metr. raddoppiato (il piede, il verso, la strofe); composto

, anapestica ai dattili; e quando il ritmo al terzo verso sembra appaciarsi nella

, guizzano i due dattili e prorompe il doppio adonio del quarto. -composto

piedi del genere doppio sono: a) il trocheo (lunga e breve):

, ride, péro '; b) il giambo (breve e lunga):

. 20. liturg. che concerne il rito doppio (v. doppio2,

, dei quali uno è spiegato verso il capo, l'altro abbassato verso la punta

la strada doppia, e giù per il mezo vi era un filare di pietre

andassero e dall'altro tornassero, schifando il darsi noia nell'incontrarsi. -doppio gioco

la quale continuo è l'andare e il venire dei devoti. -suonare a

paura di morire. se qui fussi il bandino ritrarrei qualche cosetta da lui,

natura del luogo, dall'altra parte il doppio cavalieri e combattitori si pongono. novellino

74 (206): gli avea renduto il doppio di quello che gli avea dato

, v-26-52: la vita han lunga il doppio più di noi. boccaccio, dee

2-4 (156): egli era il doppio più ricco che quando partito s'era

obligate le donne ad andare quattro volte il mese a'servi almeno; e di

del doppio. boterò, i-77: il ladro non era condennato se non nel

2-106: essendo notte, dovetti pagare il doppio di tutto. pea, 7-79:

tutto. pea, 7-79: ha il doppio della mia età. alvaro, 2-60

indebitarmi fino ai capelli, e di lavorare il doppio. pratolini, 2-17: il

il doppio. pratolini, 2-17: il carbone era ancora fradicio, pesava il

: il carbone era ancora fradicio, pesava il doppio e non si accendeva.

in coppia. giamboni, 7-20: il maestro dell'arme in doppio in annona

, e cuce fitto fitto, / e il cucito riesce a sopraggitto. f.

del doppio. tommaseo, i-337: il marito, vecchio sudicio, pigliandomi,

quel giorno. grazzini, 2-129: il mangiare a macca mi piace sempre più il

il mangiare a macca mi piace sempre più il doppio. d. bartoli, 40-ii-65

alla lor bellezza la novità, riuscivano il doppio care. baretti, 3-335:

male... e scrivono peggio il doppio. di breme, 78: mi

la sacrilega... vidi concorrervi il doppio gente per osservarla, come se

, 3-73: mangiavano molto, ridevano il doppio; e i due vecchi padri avvolgevano

sarà quello / che faccia peggio perché il re sia morto. bembo, 1-218:

5-225: l'ariosto ha superato nel doppio il tasso quanto all'invenzioni. alfieri,

e saglito in pergolo, né appena cominciato il suo sermone, quando l'aspettata giovane

vol. IV Pag.961 - Da DOPPIOGIOCHISTA a DOPPIONE (39 risultati)

alfieri, 7-16: eccole qui accluso il doppio della supplica a cui già ho

299: da vantaggio egli ha portar il fodero / e in tre doppi, so

prima che 10 mi fossi dislacciato, il prior di culabria avrebbe fatto 11 corso

11 corso suo. magalotti, 16-310: il coperchio era un semplice foglio di carta

con una coperta a più doppi, sovrapponendovi il guanciale, perché non si sentissero urli

non è quella de'giusti) ma il glorioso natale della santa. pananti,

333: tremava in aria più vicino il rombo / del doppio. paolieri,

del doppio. paolieri, 130: il doppio del mezzogiorno esplodeva, trionfante per

doppio del mezzogiorno esplodeva, trionfante per il cielo azzurro dalla torre. -concerto

un grato concento imitante in certo modo il canto fermo. -fare un doppio

doppio / per laudarlo che giunto era il tiranno: / ahi! che pensando

un grande arco di circolo, e il battaglio percuota la campana ora da un lato

a doppio; / al primo colpo il farò sbalordire. ariosto, vi-251:

azeglio, 1- 365: traversando il palazzo fiano, a metà del cortile,

/ ch'ei la passò: facciam dunque il partito. note al malmantile, 6-107

era a la fontana averebbe voluto che il griffone fosse comparso per sonar ella la campana

: credi ch'io voglia che tutto il vicinato senta i miei fatti? -voletemi

doppioni a noia, che non ha / il diavolo la croce. cantini, 1-15-220

simili. 9. liturg. il rito liturgico più nobile e solenne (

m. -i). chi fa il doppiogioco. emanuelli, i-201: «

giusti, 3-183: acciò apparisca più chiaro il doppio gioco che egli si era

, e congiurati, che complottano il doppio giuoco. bocchelli, 10-307: se

sdrucciolo, vedo fin d'ora il tempo e il momento in cui mi verrà

fin d'ora il tempo e il momento in cui mi verrà in taglio

in cui mi verrà in taglio il doppio giuoco. doppioménto (più

rajberti, 2-153: di qua il papa e i cardinali con facce

con una catena d'oro tra il doppio mento e il mar del seno.

d'oro tra il doppio mento e il mar del seno. landolfi,

, 7-ioi: l'onorevole aveva il doppio mento e il naso a

: l'onorevole aveva il doppio mento e il naso a punteruolo.

doppioni '. cantoni, 462: il solo titolo non mi è punto bastato per

non mi è punto bastato per iscovare il libro, e smisi per paura di mettere

doppione. viani, 13-378: guillaume, il rivoluzionario, era un assoluto doppione,

, 8-367: strana mania di volere il doppione di ogni cosa: del corpo

del corpo l'anima, del passato il ricordo, dell'opera d'arte la

arte la valutazione, di se stesso il figlio. 2. bozzolo del baco

a noia, che non ha / il diavolo la croce. idem, 1-i-45:

per qualche particolarità grafica, non per il senso, indicando la stessa cosa, p

: che se poi si volesse innalzare il « primitivo » a categoria suprema, a

vol. IV Pag.962 - Da DOPPIONE a DORATO (53 risultati)

. rettangolo del gioco del domino contenente il medesimo numero nelle due caselle. crusca

scompartimenti ha i medesimi punti, ovvero il bianco. 5. ant.

due doppie (ma indicò ancora indifferentemente il doppio ducato e i pezzi da due e

quelli che al buon tempo faceva stampare il signor giovanni ben ti voglio. il

il signor giovanni ben ti voglio. il prete allegramente prese il doppione e andossene

ben ti voglio. il prete allegramente prese il doppione e andossene a la camera,

avesse venduto pepe e cannella, pesò il denaro. aretino, 8-151: mandammo

denaro. aretino, 8-151: mandammo il ladroncello a scambiare un doppione per dare un

due doppioni di spagna, e attenderò il pagamento delli scudi 30 che mi accennate.

accennate. leopardi, iii-722: se il canonicato è piccolo, non ve ne

nello le dava da beccare, faceva il più de le volte tavola spendendo doppioni,

, 20-7: -oh non sa'tu / il proverbio del porro? -eimè quando /

colletto di velluto nero bordato d'arancione il primo, cremisi l'altro, allungavano

o tre distintivi all'occhiello, con il piglio militare, la faccia pallida,

, davanti a un tavolino; e il discorso procedeva alla volta della pace universale,

frasi a doppio senso, per congiungere il tema della caccia alla politica. cicognani,

madonna. pratolini, 1-50: soltanto dopo il distacco era divenuto totale, egli cominciava

(da dorado * dorato ', per il colore delle foglie); cfr.

dorato '. doraménto, sm. il dorare, il rivestire d'oro.

doraménto, sm. il dorare, il rivestire d'oro. plutarco volgar.

(109): avendo sentito che il marito di lei, quantunque di buona

ed egli una notte con la moglie il lasciasse giacere; per che, fatti

1-74: bisogna che sia puro [il rame], altrimente non si potrebbe condur

l'oro del più purgato e netto, il quale vorria essere puro di ventiquattro carati

mettere a oro, adoprando per attaccarlo il bolo: e ciò si fa col coprir

oro la cosa da dorarsi, aggiungendovi sopra il bolo macinato e temperato con chiara d'

e temperato con chiara d'uovo; il quale doppo ch'è secco si bagna

di metallo ben lustro e grattabugiato, il che fanno a forza di fuoco e argento

mordente, in vece di bolo; il qual mordente, per esser di sua

nostra. e. cecchi, 9-191: il pittoruccio... rabescava uno stemma

sol dora e dipinge / là dove il fiso cavalier soggiorna. pindemonte, iii-540

soggiorna. pindemonte, iii-540: o il vivifico sol dorasse il cielo / o notte

iii-540: o il vivifico sol dorasse il cielo / o notte insi

gnoritasi dell'etra / stendesse il fosco stelleggiato velo. teotochi albrizzi,

l'irradi. foscolo, 1-174: il sol dorava / le giubbe del lione in

in oriente. pascoli, 87: il sol dorò la nebbia della macchia, /

bionde d'un biondo che pareva dorasse anche il viso. campana, 97: le

dorare la terra, / diffuso entro il giorno rupestre. pavese, 6-85: s'

. pavese, 6-85: s'accorse che il riverbero le dorava la pelle e la

si dorano spighe nelle mani / e porta il proprio altare nel suo cuore. baldini

. giamboni, 8-ii-289: egli [il prologo] non vole esser dorato di

= lat. tardo dèauràre (per il class, auràre). dorata,

santi barlaam e giosafatte, 48: tutto il suo palagio dorato è come istalla putrida

s. degli arienti, 385: il premio de la quale [giostra] era

un'oca, / ch'apria de'galli il periglioso agguato. caporali, i-104:

velluto. preti, iii-174: dorato il morso avea, spumoso il mento, /

iii-174: dorato il morso avea, spumoso il mento, / lungo il crin,

, spumoso il mento, / lungo il crin, curvo il collo, il cor

, / lungo il crin, curvo il collo, il cor guerriero. algarotti,

il crin, curvo il collo, il cor guerriero. algarotti, 2-462:

te l'itale scene / grave passeggia il sofoclèo coturno. casti, ii-3-5: mira

sofoclèo coturno. casti, ii-3-5: mira il ridicol fasto / delle dorate fulgide carrozze

non so quale mancanza. -che ha il taglio rivestito di un sottilissimo strato d'

vol. IV Pag.963 - Da DORATO a DORATURA (55 risultati)

nitide edizioni e i nitidi cartoni sieno come il talento e l'azione esterna de'libri

fatte tempre / che preme e tocca il petto ch'egli allaccia. tasso, 1-21-76

ch'egli allaccia. tasso, 1-21-76: il serico vestir dorato e bianco / intorno

'l canto scioglia, / e in mille il tempri armoniosi modi. leopardi, v-113

-ant. circondato di monili d'oro (il dito, il braccio).

monili d'oro (il dito, il braccio). bibbia volgar.,

, dorate, piene di giacinti. il ventre suo d'avorio, distinto di zaffiri

dorate sue quadrelle / più tien forbite e il suo potere in cima, / questa

porta in azzurro una dorata sbarra / il conte d'ottonlei ne lo stendardo.

del dorato pomo, / onde ancor oggi il mondo si scompiglia, / ogni mio

idaspe e l'indo: / tutto il tesoro mio riposto è in pindo. parini

vario ovvero dorato. alamanni, 5-3-203: il tosco villan... dotto intende

. nievo, 1-161: non dimise il fiumetto la sua petulanza: né dentro

di tremule mèssi. pea, 5-51: il pane... lo vedesti togliere

. -chiaro, diafano, delicato (il colorito, la carnagione).

e ne'tendini. serao, i-916: il vento... aveva colorito piacevolmente

palazzeschi, 7-191: era di un biondo il più dorato che si conosca, quando

sua testa. bocchelli, i-166: il solco che sparte la schiena, dalle spalle

bembo, iii-630: mentre spiegherà il sol dorate chiome, / sempre sarà lodato

sol dorate chiome, / sempre sarà lodato il vostro nome. ariosto, 10-20:

. bandello, il-mo: come fa il sol de le dorate stelle / e de

caro, 8-822: vider là 've il cielo era più scarso / e più tranquillo

manzoni, 27: già dorata il monte erge la cima. leopardi, 21-24

cima. leopardi, 21-24: mirava il ciel sereno, / le vie dorate e

e gli orti, / e quinci il mar da lungi, e quindi il monte

il mar da lungi, e quindi il monte. pascoli, 104: pigra

, così quiete, che nemmeno si scorge il filo della corrente. iovine, 2-112

verso l'alto facendo più profondo e luminoso il cielo. 5. figur. reso

privilegi dorati. pindemonte, xxii-1029: il divin figlio di giapeto volle / l'

, seguendo assonnata ed eccitata insieme, il passaggio delle belle donne. -prelibato,

dorata scorza. pallavicino, 7-270: il secondo rimedio contra questa fame d'onore

rimedio contra questa fame d'onore è il discemere che tu appetisci una vivanda dorata

per indubitato che fra'granelli si metta il pan dorato in testimonianza dell'età d'

della 'leggenda aurea '(donde il nome). 11. sm.

. doratura. céllini, 644: il primo colore per i deboli dorati. si

baldinucci, 54: gli danno anche il terzo ed ultimo colore in questo modo

tant'acqua, quanta abbisogni, perché il dorato rimanga coperto, con un terzo

nuovo, e fannolo bollire finché pigli il colore, lo cavano, e mettono in

con bianchi panni; e resta finito il lavoro che rimane d'un color d'

la civetta veduto l'uccello? -perché il dorato degli occhi di lei tira inverso

di lei tira inverso la sua vaghezza il visino di lui. d. bartoli,

d. bartoli, 26-5: né il cremisi può divisarsi dal nero, né il

il cremisi può divisarsi dal nero, né il dorato dal verde, né il cilestro

né il dorato dal verde, né il cilestro dal grigio. viani, 14-448:

dal grigio. viani, 14-448: se il nettare... scintilla di tutti

, che si tarda a proclamare a cantina il più grande laboratorio della salute pubblica?

un colore bruno chiaro e leggero (il mantello del cavallo). garzoni

(era d'estate) fin dentro il cortile di santo stefano: posavano la foglia

-óris. doratura, sf. il dorare; rivestimento di un oggetto con

oggetto con uno strato sottilissimo d'oro; il materiale adoperato, il metodo seguito per

d'oro; il materiale adoperato, il metodo seguito per tale rivestimento. -doratura

quale col calore si fa poi evaporare il mercurio; la doratura a guazzo (

; la doratura a guazzo (per il rame), immergendo gli oggetti in

si chiama doratura, si mette sopra il detto stagno in tre o in quattro luoghi

.. d'uno stendardo di drappo per il castello alto braccia quindici e lungo quaranta

vol. IV Pag.964 - Da DORCADE a DORICO (32 risultati)

2-ii-204: nella chiesa di nostra donna vidi il tanto rinomato organo, celebre ugualmente per

la doratura. bartolini, ii-255: il buon pievano anticipa il denaro per l'acquisto

, ii-255: il buon pievano anticipa il denaro per l'acquisto dell'orpello e

vari colori. roberti, vi-46: il mio merito sarà costituito dai drappi e dai

mille volte più freddo che non ne soffra il più miserabile contadino ne'contorni di pietroburgo

brente, cono., i-453: il manoscritto è su pergamena... con

coro straluccicavano. d'annunzio, iv-1-21: il cuoio aveva preso quella tinta calda e

: le dorature erano scrostate e mostravano il gesso bianco. -capsula dentaria d'

più stretta vicinanza, confondendosi ancora bene il nuovo argento con le antiche dorature. ungaretti

, 9-56: già da una settimana il frumento in covoni prendeva il penultimo sole

da una settimana il frumento in covoni prendeva il penultimo sole; e l'ultimo sarà

... e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo

. giamboni, 8-ii-288: egli [il prologo] dee avere poca di doratura

e. cecchi, 828: disgraziatamente il manoscritto dell'adriani restò inedito e ignorato

. d'annunzio, v-1-275: indovino il pomeriggio. m'è rimasta nel corpo

possino fare velluti... con il cordone verdegiallo, animella dorè e vivagno

gran lunga coloro che vogliono che sia il miagro quel seme volgare e commune chiamato

ruchetta sal- vatica, né manco produce il seme simile al fiengreco. tramater [

]: 'dorella'. pianta che nasce fra il lino, poco frequente in italia,

= deriv. da dorare (per il colore dei fiori); cfr. fr

nelle regioni subdesertiche della persia (e il dorema ammoniacum produce la gomma ammoniaca)

sarda di dorgali, da cui proviene il tipo originario. dòri e dòride (

madre delle nereidi. -per antonomasia: il mare. sannazaro, 12-207:

: beviam, o dori, godiam ché il giorno / presto è al ritorno,

mattioli [dioscoride], 548: il doricnio, il quale chiama crateva alicacabo

dioscoride], 548: il doricnio, il quale chiama crateva alicacabo, overamente calea

e ruvidissime. dioscoride italiano, 6-6: il doricnio, che altri chiamano solano furioso

. cuoco, 2-i-195: tutto il popolo è diviso in dieci tribù,

dieci tribù, delle quali tre prendono il nome dalle tre più illustri città di

grave, sostenuto, franco, deciso (il contegno). gioberti, i-74:

. ricreò la potenza italica, avvalorando il genio etrusco cogli spiriti dorici e pitagorici.

, in figure frizzanti e frivole riduce il soffio dorico della sua siracusa.

vol. IV Pag.965 - Da DORIDACEI a DORMENTARE (50 risultati)

trissitto, i-47: il divino omero,... avvegnaché fosse

comunque siciliano e pittagorico, non adoperasse il dialetto dorico, ma gli piacesse di

sovrani poeti, avvegnaché tant'aspro sia il sibilo della britanna lingua a fronte del

della scala; nel medioevo cristiano, il primo tono autentico, sistemato sulla scala

grave, solenne (la melodia, il suono, il canto, l'ispirazione)

(la melodia, il suono, il canto, l'ispirazione). machiavelli

ispirazione). machiavelli, 300: il suono dorico generava costanzia, il frigio

: il suono dorico generava costanzia, il frigio furia; donde che dicono che,

essendo alessandro a mensa e sonando uno il suono frigio, gli accese tanto l'

e lidio, de'quali stimarono comunemente più il dorico perché... aveva più

796: ecco le cetre levano il tintinno / dorico, misto allo squillar

. d'annunzio, iii-2-1131: è il vespero. già si chiude la tenzone dei

[di ordini] un altro, il quale si domandò composito, cioè fatto un

uno de'cinque ordini d'architettura, il più massiccio e più forte che avessero

con un solo volger d'occhi si dominava il mare aperto. -sm. buonarroti

mare aperto. -sm. buonarroti il giovane, 9-196: il rustico ho veduto

. buonarroti il giovane, 9-196: il rustico ho veduto in ver la cima

ver la cima, / e farli piede il dorico, e 'l corintio.

, 1-11: per lo dorico antico, il quale... non avea affatto

. ghiberti, i-19: fileos [compuose il volume] della casa dorica di minerva

quattr'ordini d'architettura... il primo piano, cioè l'inferiore, è

ii-90: giaceva sul dorico tempio / il gregge lanoso. piovene, 5-524:

che la civiltà greca abbia lasciato lungo il litorale calabro. è la splendida colonna

, unica nella solitudine, te- stimoniante il tempio di hera lacinia. 5

garzoni, 1-759: edificò [ermogene] il tempio alla dorica di giunone magnesia.

si trovano in tutt'i mari. il loro fregolo è in forma di membrana

volendosene vendicare con guerra, cercando dalli dei il fine della guerra, fu risposto 4

sarebbero vincitori, s'elli non uccidessono il re delli ateniesi '. d'annunzio,

annunzio, ii-444: quivi improvvisa dopo il lungo esilio / la doriense musa ricomparve

poscia doveva, ed alle grazie, / il dedalo d'arezzo. doriése

giacomelli, 1-202: uomini greci, avendomi il re permesso di scegliere i migliori dell'

vergine i ginocchi / abbracciò, toccò il mento e domò l'ire. d'

, ii-170: io vidi / thànatos, il fosco fanciullo / che soffiò per entro

). boiardo, 1-114: il re dario, o valentuomini di persia,

vi licenzia dal soldo di orete e interdiceve il suo servizio, deputandovi alla guardia di

. carducci, 659: cantava il dorio giovine felice, / e tacean

ii-252: nel dorio nappo / mi sprema il grappo / la tua di rosa /

: sacada poi, essendo tre toni, il dorio, il frigio e il lidio

essendo tre toni, il dorio, il frigio e il lidio, in ciascuno d'

, il dorio, il frigio e il lidio, in ciascuno d'essi fece un

, i-283: quella [viola] contiene il sistema, accordo e armonia del tuono

con altro tuono meno principale, per esempio il frigio; avendo preso per nostro principale

frigio; avendo preso per nostro principale il dorio e corista. = voce

, mi sembra, / alle doriche donne il dorizzare. = voce dotta, dal

8-50: mia madre... conchiuse il matrimonio, e riducendola di mille in

notte de lo accompagnarci carnalmente, che il dorme al fuoco aspettava, come aspetta

fuoco aspettava, come aspetta la ricolta il lavoratore. g. m. cecchi,

gli occhi, / ed a fare il buon uomo e 'l dormi al fuoco.

e 'l dormi al fuoco. buonarroti il giovane, 9-560: di chi ha 'l

bene al giuoco, / né fare il serfedocco o 'l dormalfuoco. fagiuoli,

vol. IV Pag.966 - Da DORMENTATO a DORMIENTE (42 risultati)

dorme o è desto, poiché il polso batte nell'istesso modo ne'dormienti

... / là, dove il tutto rifioria dal niente, / libero,

da giacigli improvvisati. jovine, 2-156: il suo occhio trascorreva sul mucchio dei dormienti

cappe scure o nei pannucci rossi che il buio faceva neri. -anche di animali

immaginari. maestro alberto, 175: il non dormente / drago crudele non gli

! illanguidito / giace a'tuoi piedi il giglio; e lacrimosa / de 'l dormente

/ de 'l dormente lion tu premi il dorso. dossi, 491: la gloria

la veste episcopale d'onde vi ammantava il barbarossa. papini, 20-603: avevan

, i-701: sta all'erta che il suono dell'appello non ti trovi dormente.

madre terra, chi mai vorrebbe avventurare il fatto suo al rischio dei naufragi e dei

, solitario. tommaseo, i-313: il canto lontano del gallo chiamava a destarsi

cavalca, ii-232: nel refettorio disse [il demonio] che guadagnava, per fare

quella notte [l'acqua] ruppe il muro del comune di sopra al corso de'

stare ad ascoltarlo. g. rucellai il vecchio, 56: delle chiese è la

in terra e parte delle mura cascate e il resto inclinate e pelate, e chi

sua cella. gemelli careri, 1-iii-35: il venerdì 4 fui a vedere la chiesa

... passai poscia a vedere il dormentoro e 'l chiostro, che sono i

i migliori della città... il sabato 5 andai a vedere il convento de'

. il sabato 5 andai a vedere il convento de'pp. domenicani, col

famoso dormentoro. saccenti, 1-2-23: vedrete il sudiciume in refettorio / seder grondante in

ammorbar, l'uno e l'altra, il dormentorio. bandi, 121: albeggiava

, 121: albeggiava appena, quando il generale comparve nel nostro dormentorio e ci

animai, dicean, sì discortese / il nostro dormentorio altrui fe'noto?

, tedioso (e tale da conciliare il sonno, da causar noia e stanchezza

'. detto di cosa uggiosa che promuove il sonno: quella conversazione è un dormentorio

, apatica, indifferente. buonarroti il giovane, 9-472: veder un dormi,

, 3-5-70: vedrai talun che fa il mendico, il povero, / fa il

: vedrai talun che fa il mendico, il povero, / fa il dormi,

il mendico, il povero, / fa il dormi, e par nudrito di papavero

dov'è vostro marito? che fa il dormi? = dall'imp.

e più curati che abbia l'italia e il mondo, nei « promessi sposi »

scemano di una quantità infinitesima e trascurabile il valore di quelle opere. dormicchiante (

: andavalo io a ritrovare dormicchiante presso il domestico focolaio della sua spaziosa e lucente

1-80 (188): intanto io ritraevo il duca: e molte volte lo trovavo

'quandoque bonus dormi tat '; né il dormicchiare e dar giù del capo e

ai fatti la sua anima dormicchia; il più sovente lo vedi seguitare il racconto

dormicchia; il più sovente lo vedi seguitare il racconto con sospensione, con interesse,

longitudinale dello scafo in legno che assicura il collegamento dei bagli con le due murate

dicesi di una grossa piana che segue il contorno interiore dei membri della nave.

'è una grossa piana che segue il contorno interiore de'membri della nave,

bagli. queste sono perciò strette tra il dormiente che le sorregge e il trincarino che

strette tra il dormiente che le sorregge e il trincarino che le copre. anche 'pontuale'

vol. IV Pag.967 - Da DORMIGLIARE a DORMIRE (38 risultati)

-il punto in cui è fissato il capo di una corda, che prende

una corda, che prende anch'esso il nome di dormiente (mentre quello opposto

-far dormiente: espressione usata nel descrivere il percorso d'una manovra corrente, per

d'una manovra corrente, per designare il punto in cui essa è fissata. si

, levati. aretino, 8-63: il tuo dormiglione arà pacienza, che questa

6-n: i monaci ripresero in braccio il dormiglione e l'andarono a riporre nel bosco

f. negri, 257: sta il cane [marino] sempre sonnacchioso giacente

[marino] sempre sonnacchioso giacente sopra il ghiaccio, e con tutto ciò il suo

sopra il ghiaccio, e con tutto ciò il suo lungo sonno è così leggero,

se ne accorge,... onde il dormiglione vigilante si potrebbe chiamare.

mi vorrai udire. deledda, i-1005: il difficile veniva adesso, coi due ragazzi

smorzare la sua tenerezza naturale ella ricordava il cattivo risultato dei suoi prozìi materni.

punto dormigliosa; / in ben guardar il fior molto pensava. sacchetti, 28-70:

di'tu? grazzini, 2-199: il medico, cotto non meno dal sonno che

tassoni, 8-55: si destò smarrito il giovinetto. / al folgorar de le

/ una notte in bel riposo, / il buon conte don grimaldo / serrò gli

d. battoli, 9-30-106: i galli il veggono [il sole] ancor mentr'

, 9-30-106: i galli il veggono [il sole] ancor mentr'è sotto il

il sole] ancor mentr'è sotto il nostro emisfero, e ne contano i passi

maggior lontananza, e ne festeggian cantando il primo avvicinarsi coll'alba: svegliatori de'

dormigliosi, ammonitori del fuggirci che fa il tempo. arici, i-299: irrequieto

, i-299: irrequieto e desto / vigilava il pulledro, il veltro, e quanta

irrequieto e desto / vigilava il pulledro, il veltro, e quanta / crestuta prole

veltro, e quanta / crestuta prole il dì nascente avvisa / ai dormigliosi.

d'argentei raggi, / e s'unqua il dormiglioso / endimion, per cui dal

-grave di sonno (gli occhi, il capo). -anche al figur.

e dormigliosi. obizzo, 7-41: il laccio sol per non smarrir il calle /

7-41: il laccio sol per non smarrir il calle / ai luoghi sozzi, acciò

, / quand'io son trasognata, il piè non falle, / però che a

chi sta per addormentarsi; sonnacchioso (il modo di fare, di parlare).

f. bini, xxvi-1-308: perché il sonno è così dormiglioso, / nemico

cristianità dormigliosa col ricordo della passione e il terrore dell'inferno. -sostant. dormiglione

90: bello è a sapere a'signori il giudizio / che fece del fanciul,

questa; / et ha sì pieno il cor di maraviglia, / che non sa

male. si drizzò sul letto, fece il gesto abituale della mano che allontanava i

, i-413: or dunque è tempo che il più fido servo / e il più

che il più fido servo / e il più accorto tra i tuoi mandi al palagio

aveva veduto dormire su lo stesso guanciale il sonno pesante della fatica d'amore. cardarelli

vol. IV Pag.968 - Da DORMIRE a DORMIRE (47 risultati)

1-50: là presso il mare, / tutto imbrattato di polvere e

stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato. pavese, 3-55

sonno dell'abbandonato. pavese, 3-55: il tuo sonno è infinito di voci e

vedessi / tra feminili amplessi / dormire il fior de la tua vita, e dopo

castiglionchio, 92: lo imperadore federico, il quale non dormiva a perseguitare la santa

non sa, perché 'n lei dorme il singolare / lume de la ragion,

la quale gl'induce a lasciar dormire il proprio giudizio quando nel giudicare d'alcuna

possono risparmiarsi faccenda e sostituire in vece il giudizio altrui. monti, vi-447: il

il giudizio altrui. monti, vi-447: il direttorio procede nelle sue funzioni con fermezza

dormivano le armi nel genovesato, vegliava il delitto. leopardi, i-536: così

, i-536: così la lingua italiana perde il vantaggio dello spazio che avea guadagnato per

agnello. m. villani, 9-100: il legato per soddisfare alla guardia di bologna

di sussidio di pecunia la marca, il ducato e la romagna, sicché né

temistocle. manzoni, 65: se prudenza il vuol, vegli pur l'occhio;

vegli pur l'occhio; / ma dorma il cor nella fiducia. 5. giacere

/ collina tosca, e ti sta il padre a canto; / non hai tra

or che del sol più temperato è il raggio, / il fiume che dormia

sol più temperato è il raggio, / il fiume che dormia fra bei cristalli /

obliqui calli, / garrulo peregrino, il suo viaggio. fogazzaro, 2-44:

. fogazzaro, 2-44: abbasso, il lago dormiva. pascoli, 58: al

, verso sera, / vo'riaprire il cembalo e sonare. / quanto ha dormito

e sonare. / quanto ha dormito, il cembalo! serra, i-400: le

dove tante volte le era venuto incontro il sorriso accogliente dell'amica. pavese, 8-309

non greve, pronta a sfumare sotto il sole. case e alberi, tutto dorme

dormiano armi simili. fogazzaro, 1-37: il papà mi suggerisce di pubblicare per le

v. franco, 309: le notti il signor qui non risiede; 1 ma

sposo. pavese, 5-5: che il vaiino adesso dormisse con la cognata era

vaiino adesso dormisse con la cognata era il meno -che cosa poteva fare? -ma in

amante. ariosto, 15-102: ode il meschin, ch'in antiochia andata /

. 9. zool. trascorrere il periodo del letargo. landino [plinio

col dormire del verno. imperoché dormono tutto il verno e a primavera diventano giovani.

verno e a primavera diventano giovani. il che fa ancora la donnola. mattioli

. mattioli [dioscoride], 237: il verno [le marmotte] si cacciano

poi dormono un'altra volta; dopo il dormire della terza, destati che sono,

/ quanto in cassa ripone, / ma il savio cerca davanti al dormire / s'

6-4 (113): come il giorno apparve, currado, a cui non

. degli arienti, 255: per fugire il diurno dormire voi avete facto una bellissima

l'aria molce, / fa del pari il vegghiar e 'l dormir dolce. redi

sorgenti. g. gozzi, 1-159: il vecchio, uscito di camera fra il

il vecchio, uscito di camera fra il vegliare e il dormire, contra la

uscito di camera fra il vegliare e il dormire, contra la usanza sua,

con due o tre pacifiche parole ad esortare il marito alla pace. manzoni, pr

: vada a letto subito, ché il dormire le farà bene. pavese, 1-50

bene. pavese, 1-50: togliete il mangiare e il dormire, gli dico,

, 1-50: togliete il mangiare e il dormire, gli dico, ma fumare

sonno la stracchezza della notte, domattina anzi il giorno fuggiamoci quinci più lunge che noi

tu ti poni a dormire, dio il sa quando tu te ne leverai. anguillara

vol. IV Pag.969 - Da DORMITA a DORMITO (44 risultati)

. fra giordano, 1-242: dovunque il sonno gli venia, quivi era il

il sonno gli venia, quivi era il suo letto, e dormìa pur in santo

altra volta. -dormi in pace. -e il cantante male ispirato ricaccia in gola il

il cantante male ispirato ricaccia in gola il resto della canzone. sabato,

. pratolini, 1-149: aveva già formulato il suo progetto: -aspettiamo a pigliarci per

beatitudine. beicari, 6-143: il frate talaleo dopo tre dì dormì nel

nel signore. arici, i-253: il tuo poeta / dormirà in pace allor

allor, né di sotterra / fia che il ridesti la vocal dolcezza i della tua

del sonno. verga, 4-11: il paesetto dormiva ancora della grossa, perché

con tra lei. giusti, ii-490: il buoninsegni dorme tra due guanciali, e

se non fosse stato un affarucolo nato tra il conticini e gli scolari (vero affarucolo

c. e. gadda, 6-96: il -dormir leggermente: avere un sonno

. -dormire veterno sonno, dormire il sonno della morte: giacer morto,

: o letto mio, / ove deposi il fior de la mia vita, /

fossa / sulla polvere e fra tossa / il mio corpo dormirà. arici, ii-203

membra] dormono in pace della morte il sonno. -dormire nel peccato,

è pur sempre femmina, dovetti offrirle il mio posto e cederglielo. bernari,

dormirsela a tradimento, non poteva assaporare il letto se non le rare volte che,

sol di morire; / ma perché il sole ascoso era di poco, / vi

di potervelo dormire, e mi fa il buon prò! verga, 4-65:

canonico mio. fogazzaro, 1-21: il mercoldì e il -essere, stare

. fogazzaro, 1-21: il mercoldì e il -essere, stare a dormire:

. varchi, 18-2-270: era [il campo] quasi tutto a dormire. palazzeschi

dee., 4-10 (456): il medico, avvisando che l'infermo senza

eglino stessi. rajberti, 2-133: il vaticano mi ha fatto bestemmiare; il

il vaticano mi ha fatto bestemmiare; il louvre mi ha fatto dormire.

., 1-12: procacci ch'egli sia il primo che si lievi da dormire,

in pace. monti, iv-32: il buon prete al momento di mandar gli

, aveva l'incarico di pigliare, finito il rosario, friend in braccio e di

. prov. grazzini, 4-214: il soldato va alla guerra, mangia male

. -aprile, dolce dormire: il mese d'aprile concilia il sonno con

dormire: il mese d'aprile concilia il sonno con i primi tepori o con le

via della cuccagna facendo voti di ritrovarci il prossimo aprile del dolce dormire.

-chi cerca trova e chi dorme sogna: il sogno è il solo frutto che può

chi dorme sogna: il sogno è il solo frutto che può dare il sonno:

è il solo frutto che può dare il sonno: chi cerca qualcosa di più

se ne va. cantoni, 656: il mattino seguente, dopo un'altra buona

carena, 2-166: * dormita ', il dormire, voce usitatissima nello stile familiare

. pananti, ii-132: l'abate il desta e grida ogni momento: i

e torna a chiuder gli occhi e il capo china / ricominciando un'altra dormitina

. b. croce, iii-25-202: il cosiddetto elemento « opaco » o «

, agg. che induce, che concilia il sonno; soporifero, sonnifero.

« v'è nel caffè », soggiunse il giovane, « una virtù risvegliativa degli

funzione del sonno, adatto a conciliare il sonno. savinio, 328: a

vol. IV Pag.970 - Da DORMITORE a DORSÈ (42 risultati)

? d'annunzio, v-1-275: indovino il pomeriggio. m'è rimasta nel corpo

dormita pace, / la facil sapienza, il braccio lento, / la lingua audace

chi dorme (per lo più oltre il necessario); chi impigrisce; addormentato

chi parla allo stolto la sapienza; il quale in fine della narrazione dirae:

pubblica o da opere pie) per il ricovero di persone particolarmente bisognose o prive

11-67: la notte medesima s'apprese il fuoco nel monastero delle donne della trinità in

trinità in campo corbolini, e arse il loro dormitorio. machiavelli, 832

vivere. t. alberti, 63: il quale appartamento [delle donne] è

necessità del vivere. forteguerri, 18-45: il dormitorio egli era uno stanzone / per

stanzone / per tutti, ove dormia fino il garzone. manzoni, pr. sp

fine. rovani, i-638: siccome il suardi volle, così venne fatto;

venne fatto; ché l'ortolano distribuì il tabacco tanto equabilmente in tutte le parti

, che non ne andarono senza né il refettorio né i dormitoi. pirandello,

: corse una voce sorda, che il sornione, col favore del demonio di

. dormitura, sf. ant. il dormire, il tempo durante il quale

, sf. ant. il dormire, il tempo durante il quale si dorme.

. il dormire, il tempo durante il quale si dorme. aretino,

dorme. aretino, 8-238: il re è obbligato a dormir teco la sera

). invar. stato fra il sonno e la veglia, di semi-incoscienza o

d'un anno e più, gusta il vero sonno in un vero letto:

, quando la volontà velata guida leggermente il sogno felice. viani, 4-60:

, nella dormiveglia mi sentivo come trapanato il cervello da quei vagiti che mi pareva

/ nugolo di scalpellini / batta il lastricato / di pietra di lava / delle

eunuco, / in dormiveglia / tra il santo e il ciuco, / scomunicandoci /

in dormiveglia / tra il santo e il ciuco, / scomunicandoci / l'umor

. dormizióne, sf. letter. il dormire, sonno. fra giordano [

dormizione avevano contraria volontade, non ricevono il sacramento. guido delle colonne volgar.

lasciandolo rimanere in quello stato, il decimo dì questo glorioso isidero si riposò

. la morte medesima chiamarono dormizione, il che fu prima espresso da giobbe,

dormizione. -dormizione della vergine: il passaggio della vergine dalla vita terrena a

celeste (inteso come avvenuto quasi mediante il sonno, cioè in modo diverso dalla

. dormitió -ónis, da dormire; per il n. 2 il lat.

; per il n. 2 il lat. dormitió è traduzione del gr.

fu fatto, e quel dì si partì il dormon che 'l portò.

, capolini gialli con fiori ligulati; il frutto è un achenio munito di pappo

saranno le piante bulbose la squilla, il pancrazio, l'aglio selvatico, il porro

, il pancrazio, l'aglio selvatico, il porro selvatico, le doronci, l'

omero, agisce nell'inspirazione e solleva il corpo nell'arrampicata. -nervi dorsali:

oparte). baldini, i-779: il territorio di caraffa è sulla brulla dorsale

jonio, in parte quelle che scendono verso il tirreno. bocchelli, n-14: sono

paesetto nativo di giosuè carducci, « il mio val di castello ». comisso,

castello ». comisso, 1-233: il paese si rese visibile nelle sue case,

vol. IV Pag.971 - Da DORSIFISSO a DOSAGGIO (14 risultati)

da la mensa, scrollatosi un poco il dorso, sbruffato co'la bocca alquanto.

espongono ai maggiori rigori dell'aria nudo il petto, il dorso e le spalle

maggiori rigori dell'aria nudo il petto, il dorso e le spalle. parini,

nuda in piedi, le mani dietro il dorso, / come se in lacci strette

/ giù dal tetto stanotte, spezzandosi il dorso. -dorso duro: testardaggine

legano con grandi revoluzioni, e avendo già il mezzo abracciato due volte e circundato il

il mezzo abracciato due volte e circundato il collo co li loro dorsi squamosi due

suon del colpo fu tanto smarrito / il corridor ch'orlando avea sul dorso, /

avea sul dorso, / che discorrendo il polveroso lito, / mostrando già quanto era

, mise tutte quelle robbe comperate sopra il dorso della capra. folengo, ii-49:

. redi, 16-iii-251: ha [il lumacone] sul dorso... due

e s'addormenta / l'aquila, e il capo asconde e abbassa l'ale.

. palazzeschi, 3-31: sul dorso [il gatto] sembrava un fraticello di san

che giù a dorso di mulo tutto il giorno scendevan gli uomini dai prati arsi sui