volgar., xxviii-333: e perciò dichina il tempo verso la fredura, tutto altressì
al sommo dell'imperfetto, ch'è il nulla. s. maffei, 5-2-570:
botta, 4-463: prese viaggio verso il passo di puschiavo per calarsi nella valtellina
l'inverno. giordani, x-53: il suo grande ingegno s'incontrò in un
vicenda la spada e la mannaia ed il rogo, giunti colà declinare a poco
lett. it., i-248: il poeta procede per deduzione, guardando le
.). volgere al tramonto (il sole, la luna, un astro)
sua carne coll'acqua, e quando il sole sarà declinato, sarà mondato.
, / ne mostra i suoi capelli il chiaro apollo, / e nella sera
collo. boiardo, 1-25-35: già il sole alla sera se dichina, /
dentro dalle porte. sannazaro, 2-58: il sole era per dechinarsi verso l'occidente
tonde idaspe udita si saria / fin dove il sole a riposar declina. caro,
declina. caro, 3-803: già dechinava il sole, e crescean l'ombre /
13-6: girò tre volte all'oriente il volto, / tre volte ai regni ove
/ tre volte ai regni ove dechina il sole. testi, i-176: e l'
dopo di aver tenuto per qualche tempo il diamante al sole, che già declinava
i-104: e tu, nell'ora che il tuo sol declina, / sentirai nel
dolcezza. nievo, 100: [il sole] dopo aver declinato dietro un
, / pioveagli su le spalle ampie il cimiero / flutto di chiome equine. pascoli
, 75: venticinqu'anni! medito il prodigio / biblico... guardo
/ biblico... guardo il sole che declina / già lentamente sul mio
si è spento, fumido. suonò / il tocco. ungaretti, ii-128: dolce
. ungaretti, ii-128: dolce declina il sole, / dal giorno si distacca
, 206: perché alquanto s'avalla [il santo], / onde a''defici
fa rovina. leonardo, 2-101: il quale frutto [del cedro] cresciuto,
in alto. gnoli, 35: inneggia il vate e a lui scote il turibolo
: inneggia il vate e a lui scote il turibolo / mentre i fior de la
de la vita arsi dechinano / sovra il gracile stel. 5. (
17-45: d'una collina / scender veggiono il nano a tutto corso, / come
dechina, / per fuggir del mastino il fiero morso. anguillara, 2-39: quindi
, / e tal furia a la china il carro mena, / e pommi in
fazio, iii-16-229: dal re inacus il nome dichina / d'inaco fiume,
alfine / sui deserti infecondi e sopra il mare. 7. (anche
presume. galileo, 4-1-113: purché il letto [dei fiumi] abbia qualche poco
sydrac, 249: non intendere mica che il sole si volge per se medesimo:
, 1-131: di questi fiumi corre il primo da settentrione declinando a oriente fin
sassi o spine / far che dal corso il cor- ridor decline. guicciardini, iii-121
decline. guicciardini, iii-121: sapeva [il pontefice] che i viniziani non declinerebbono
sua volontà. straparola, 12-1: il miserello sforza vasi con ogni studio e
sotto la linea eclittica, dove va il sole; anzi ora a settentrione, ed
quella declina. bruno, 3-574: [il tonante giove] ora, come domo
arrecherebbe a una linea retta lunga mille braccia il declinare in vari luoghi dall'assoluta rettitudine
5 ^ 160: da questa terra il suo corso [del fiume adige] incomincia
/ adoperando ogni or la vela e il remo. savonarola, iii-15: determinai con
9-86: movendo [i fanciulli] il passo non mosso ancora, e che,
. l. salviati, 11-68: il quale di sé manco, e d'altrui
è chiamato. davila, 721: il duca postosi coraggiosamente alla testa della sua
dechinando. firenzuola, 576: il suo colore non è quel bianco che declina
pallore, ma colorito di sangue, il quale molto fu in pregio appo gli
appo gli antichi. garzoni, 1-627: il [cavallo] griso che va declinando
trasformarsi. magalotti, 21-121: il primo, nella dilatazione acquistata per inzuppamento
, 3-8: o com'egli, [il diavolo] si tenne lieto, quando
cagioni del peccato, ciò sono: il vino, le femmine, e prosperità
galeazzo di tarsia, ix-656: come il pensier che senza freno / nel verde fondo
ricercarne l'aiuto, la protezione, il favore, mettersi al suo servizio,
bussola). bontempelli, 8-118: il pilota, fatto il punto, trovò che
bontempelli, 8-118: il pilota, fatto il punto, trovò che le bussole come
di rispedire con nuove forze in piccardia il conte carlo. muratori, 5-iii-158: chi
chi vorrà credere che sia andata dopo il secolo quindicesimo sempre più declinando e mancando
a declinare. mazzini, ii-859: il suo luogo è a capo delle nazioni
, abbastanza ricca la pesca, benché il patrimonio ittico naturale declini. 17
febbri, 1-9: quando è declinato il sudore, sia posto in bagno d'acqua
e cele / fin che l'ira e il furor del re decline, / voler
riebbi l'udito quasi che interamente; il quale ora per l'età mi va declinando
davila, 11: declinando con gli anni il fervore della giovanezza, e conosciuta con
m. c. bentivoglio, 6-319: il calpestio de'fervidi destrieri / fa colla
fine. caro, 4-108: quando il giorno / va declinando, a convivar
ma quando poi principia / a declinare il giorno, / e a poco a poco
tutta soggetta a noi, declinando allora il quinto secolo di roma. carducci, ii-8-225
. carducci, ii-8-225: ora che il giorno declina, spasimo, deliro per te
, / ché si fa sera, il giorno è dechinato. / aspetta l'
incede / con lentezza indicibile, / il miglior tempo della nostra vita. valeri
vita. valeri, 3-225: sopra il mio capo declina la stagione forte,
... vedendo le ore declinare, il sole passare, l'ombra invadere tutto
aiutando servi e galeotti, / declinano il marchese nel battello. crudeli, 1-84:
che i pronti e lucidi / cavalli il sol declina / dentro l'estrema atlantica
e dichinando la spada da lato tutto il cerchio d'uno bracciale gli ruppe,
dal fianco. boiardo, 1-19-n: il crudel brando nel petto dichina, / e
brando nel petto dichina, / e rompe il sbergo e taglia il pancirone. ariosto
/ e rompe il sbergo e taglia il pancirone. ariosto, 2-74: ecco d'
elmetto irto d'equine / chiome sotto il cimier pisandro indarno / la scure dechinò.
amoroso. m. villani, 1-67: il conte che avea provati i rimprocci de'
provati i rimprocci de'soldati, e il pericolo che correa con loro, dichinava
partita. caro, 11-1311: declinato il collo / sopra un verde cespuglio,
[l'aquila] i suoi figli inverso il sole / sospesi in aria ne l'
ferreo scudo / declina a poco a poco il capo ignudo. maratti zappi, xxii-64
, 6-616: acuto mise un grido / il bambinello; e, declinato il volto
/ il bambinello; e, declinato il volto / tutto il nascose alla nutrice in
e, declinato il volto / tutto il nascose alla nutrice in seno. mamiani
1-229: e dall'augel grifagno / accatta il guardo e giù poscia il declina /
/ accatta il guardo e giù poscia il declina / a specular la terra. tommaseo
questo povero infante / che non ha dove il capo dechini, / è il possente
dove il capo dechini, / è il possente a cui tempio è la terra.
l'anima saetta, / per soavezza il capo si declina. pascoli, 844:
: dal raggio rotto tra i ferri il misero / dannato declinava gli occhi.
: non dichinare alla bellezza della femmina il cuore tuo, e non ti lasciar pigliare
equicola, 44: quando l'anima declina il corpo, si dice discendere e esser
sviare. tasso, 20-62: declina il carro il cavaliero e passa, / e
tasso, 20-62: declina il carro il cavaliero e passa, / e fa
nel congresso si propose un atto, il quale era studiosamente diretto a declinare ogni
e guglielmo di pastrengo a scusarsene presso il pontefice e declinarne l'ira. panzini,
. pirandello, 5-217: alla àie il medico chiese un consulto e, avuta dai
: raccontò con quanta prudenza e destrezza il cardinal di mantoa aveva declinato il proporle
destrezza il cardinal di mantoa aveva declinato il proporle [le richieste] in congregazione
1 bolognesi. rovani, i-587: il conte che vive ancora qui, ha
figliuola. carducci, ii-5-156: sento che il governo del re ha voluto usarmi una
, 254: sollecitato a rappresentare il nuovo collegio al parlamento, modestamente declina
con le ginocchia giunte, è dolce sotto il colpo dei singhiozzi. 4.
non impetuoso; lene, blando (il vento); non troppo caldo né
, temperato, mite (l'aria, il clima, una stagione); tiepido
, una stagione); tiepido (il sole). -anche sostant. e
giamboni, 8-i-121: quando egli [il vento] è dolce e soave,
primavera. tasso, 15-53: superato il discosceso e l'erto, / un bel
a te perenne aprile / veston di verde il campo e la collina. barilli,
calmino. nel puro vento udire / puoi il tempo camminare e la mia voce »
, iii-2-3: nel dolce tempo che il ciel fa belle / le valli e'monti
, là, dalla riviera / romba il mulino nella dolce sera. d'annunzio,
ora più dolce di tutte, che il sole è scomparso e c'è quella luce
. ungaretti, ii-128: dolce declina il sole, / dal giorno si distacca
/ dirama solitudine. pavese, 4-254: il cielo dolce di febbraio apriva il cuore
: il cielo dolce di febbraio apriva il cuore indolenzito. in collina, sotto
e ride. / ei stende tanto il suo girevol corno / che tra 'l suo
girevol corno / che tra 'l suo giro il gran bosco s'asside, / né
divide. tassoni, 271: quivi il colombo entrò con le sue navi, /
sensoriale, qualora si consideri non tanto il dato sensibile, ma piuttosto il suo
tanto il dato sensibile, ma piuttosto il suo riflesso spirituale). giacomino pugliese
par., 4-35: tutti fanno bello il primo giro, / e differentemente han
e suo. ariosto, 33-63: il dolce sonno mi promise pace, / ma
amaro veggiar mi torna in guerra: / il dolce sonno è ben stato fallace,
te fur care le mie chiome e il viso / e le dolci vigilie. leopardi
, o tenerella. e non vedevi / il fior degli anni tuoi; / non
degli anni tuoi; / non ti molceva il core / la dolce lode or delle
/ indugiammo cercando per la via / il grappolo tardivo. saba, 199: che
serbi, sì dolce sì dolce, che il cuore / mi manchi pure nel ricordo
, / veder l'onda tranquilla e queto il mare, / l'aria serena e
mare, / l'aria serena e il cel di stelle adorno. tasso, aminta
manzoni, 75: è così dolce / il perdonar quando si vince! leopardi,
: così tra questa / immensità s'annega il pensier mio: / e il naufragar
annega il pensier mio: / e il naufragar m'è dolce in questo mare.
o in senso passivo, a indicare il sentimento stesso di gioia, di letizia
ed ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa. petrarca
amaro appaga. tasso, 8-29: il lusinghiero / mondo e 'l suo falso dolce
al legger non appena quella cifra che il signor francesco aveva di suo pugno segnato,
(lo sguardo, la voce, il parlare). fiore, 149-n:
: ha la voce dolce ed insinuante ed il carattere conciliativo. moravia, xi-5:
idem, purg., 26-99: il padre / mio e de gli altri miei
xenofonte. tasso, 12- 650: il sublime e l'alto genere avrà, come
aspra, l'affettuosa e veemente; il mediocre: la graziosa, la soave,
e la fiorita. baretti, 3-308: il metastasio è tanto dolce, tanto soavissimo
, i-286: virgilio non è più il mago, precursore del cristianesimo, e neppure
mago, precursore del cristianesimo, e neppure il savio « che tutto seppe »,
« che tutto seppe », ma è il dolce ed elegante poeta. -sostant.
primo, come in pratica si farebbe, il dolce, il soave, il dilettevole
pratica si farebbe, il dolce, il soave, il dilettevole della favella.
, il dolce, il soave, il dilettevole della favella. -dolce stil nuovo
ii-8-58: di questo dolce stil nuovo il precursore fu guinicelli, il fabbro fu
dolce stil nuovo il precursore fu guinicelli, il fabbro fu cino, il poeta fu
guinicelli, il fabbro fu cino, il poeta fu cavalcanti... ma ben
idem, 46-63: con sì dolci affetti il tutto espresse, / che quivi occhio
sì dolce spira, / ch'ammollì il cor che fu dur marmo inanti. monti
al dolce raggio / delle pupille vostre il ferro e il foco / domar fu
raggio / delle pupille vostre il ferro e il foco / domar fu dato. pascoli
e serene. / favoleggiando poi dolce il consiglia / e con modi piacevoli il
il consiglia / e con modi piacevoli il ripiglia. carducci, 50: dolce fiammeggian
essilio, / mostrandoci, maria dolce, il tuo filio. ariosto, 22-10:
filio. ariosto, 22-10: come prima il dolce lito attinge, / fa rimetter
: splende / chiuso in picciol cristallo il dolce pegno / di fortunato amor. foscolo
cor. carducci, iii-24-395: rivedevo il mio dolce paese di toscana, là
saba, 4-15: come un tempo / il dolce figlio che di me nutrivo,
benevolenza, affettuosa sollecitudine, tenerezza (il viso, lo sguardo, un gesto)
e leve - / dissi -m'ha fatto il parlar dolce e pio. s.
i-705: erba immortale, o tu che il piede preme, / io so d'
gittò nel mondo / un seme come il tuo dolce e tenace; / e nulla
potessi pianger sur un campanile / come il mio dolce edmondo, / sì che scendesse
dolce edmondo, / sì che scendesse il pianto mio, gentile / battesimo, su
. bibbia volgar., vi-211: il nimico, il dolce si è nelli
volgar., vi-211: il nimico, il dolce si è nelli labbri suoi;
parole, e, nel pronunciarla, tutto il dolce che prima avea tentato di accumulare
paterno zelo. nievo, 1-164: -bravo il mio uomo! -rispose costei modulando la
, con tanta artifiziosa disarmonia, quanto il marito aveale parlato più dolce del solito.
man dolce si raffrena / che con forza il cavallo. cellini, 1-62 (153
cellini, 1-62 (153): allora il governatore mi disse e fece molte sbardellate
più dolce. tasso, 3-2: il saggio capitan con dolce morso / i desideri
divengono più dolci, la clemenza ed il perdono diventano meno necessari. giusti, 3-142
diventano meno necessari. giusti, 3-142: il guerrazzi mi diceva... che
guicciardini, 2-3-11: quando teme [il popolo fiorentino] potere essere sforzato,
. nievo, 3-68: -oh, il cavalier terni! -esclamò egli. -bastia-
nuove. d'annunzio, iii-1-994: il mulo ha l'ambio / dolce. baldini
/ dolce. baldini, 7-150: il diafano velo di polvere... riprende
o di piedistallo di pietra appena sopra il livello dell'onda, che, gonfiandosi
, 1-67: similmente se troppo lontano sia il punto della distanza, poco verranno a
petto. boiardo, 2-10-19: senza sapone il mento gli ebbe raso, / perché
petto gli dirocca, / e menò il tratto sì dolce e ligiero, / che
dolce e ligiero, / che seco trasse il zuffo tutto intiero. cesarotti, ii-81
e sparge. piovene, 5-390: il gobbo di peretola fu scorto dalle streghe
sfumato, smorzato (la luce, il colore di un quadro): ed
diametro del ritiramento una linea piegata verso il fuso della colonna, più dolce e più
e di quelle di calamide si dice il medesimo, benché fussero alquanto più dolci
e allungate, d'un colore tra il bruno e il carnicino. -chiaro
d'un colore tra il bruno e il carnicino. -chiaro, tenue (
le case bianche, rosate, grigie; il cielo teso e azzurrino.
e brunitoio. marino, i-265: il pensier mio era d'istoriarla [la mia
. idem, i-122: se ne estrae il ferro dolcissimo e trattabile. cellini,
vuole essere di ventidue carati e mezzo il manco, né anche non vorrebbe arrivare
, i-92: questa sorte di pietra [il serpentino] si schianta ancorché sia dura
lavorarla più dolce e men faticosa che il porfido. a. neri, 1-23
e più tenero, come a dire il pioppo, l'ontano, il salcio e
a dire il pioppo, l'ontano, il salcio e simili. questo carbone produce
. questo carbone produce minor calore che il carbon forte. -terra dolce:
-ant. fine e morbido (il filo). firenzuola, 617:
e dà volentieri a filare; e vuole il filato dolce, e però lo dà
: colli beati e placidi / che il vago èupili mio / cingete con
della linea cb dalla dirittura di abd; il quale angolo quanto più sarà stretto,
per lo corpo; in questo modo signoregiano il corpo e lo ingrassano. crescenzi volgar
3-4: ipocrate dice ch'egli [il cece] ha due potenze, e quando
sua dolcezza genera buon nutrimento e accresce il latte e il ventre umetta. redi,
buon nutrimento e accresce il latte e il ventre umetta. redi, 16-ix-
ed in somma fa di bisogno rendere il sangue più dolce e meno viscoso.
. bot. una qualità di melo; il frutto che produce (v. dolcigno
. 23. gramm. designa il suono sonoro di alcune consonanti (come
italiano, s e z), o il suono palatale di altre (c e
l. salviati, ii-1-155: il suono di essa si sente in '
. sassetti, 210: tornai qui il sabato del carnovale a bocca dolce,
, avendo sentito fino in sevilla che il negozio tra i contrattatori e 'l re restava
all'autore di teatro che voglia lasciare il pubblico colla bocca dolce, il potere
voglia lasciare il pubblico colla bocca dolce, il potere che ha provveduto a inscenare il
il potere che ha provveduto a inscenare il dimesso drammucolo ai nostri danni porge esso
man dolce a fabio, / fu che il soldato, oltre che provveduta, la
i giostranti, son la rovina loro, il dargliene dolce gli ammazza.
ei vi dette drento, / come il fratei, vedendo un bel cignale; /
d'acqua dolce. -saper conoscere il dolce e il forte: essere scaltro
. -saper conoscere il dolce e il forte: essere scaltro, avveduto.
? / -i bisogni di casa, far il pane. / -è vero, ma
b. corsini, 12-75: conoscer sapea il dolce, il forte, / e
12-75: conoscer sapea il dolce, il forte, / e da i ceci distinguere
fare buon viso a cattivo gioco; dissimulare il proprio malcontento per evitare conseguenze peggiori
. -trovare l'acqua dolce e il terren tenero: trovare tutte le condizioni
disegni. fagiuoli, 3-7-29: oltre il pascol più grasso ed ameno, /
ancora / e l'acqua dolce e tenero il terreno. 26. vezzegg.
18-16: io tenni duro / e mostrai il viso al mio dolcione che / gli
leone ebreo, 16: il goloso desidera e ama il dolce innanzi
, 16: il goloso desidera e ama il dolce innanzi che il mangi, fin
desidera e ama il dolce innanzi che il mangi, fin che di quello sia sazio
altre delizie. cassola, 1-23: il padre disse che bisognava festeggiare l'avvenimento
tutta la tavolozza dei diminutivi famigliari: il vestitino, i dolcini, il tortino
: il vestitino, i dolcini, il tortino (di carciofi).
, che per poco si fallò, che il popolo non tornò sotto signoria di
fini, e fini bene, quel medico il quale propone l'elissir di proprietà astrale
di tanta tenerezza che già suc- cresce il foco che m'avevano acceso negli inflammabondi
si scambiò, passando per l'ira ed il dispetto e l'orrore, in una
aver istillato, come una malattia, il piacere nella donna fiorente, dolcedormiente.
lippi, pref., v]: il malmantile racqui- stato di perlone zipoli,
tanto mena le braccia colui che suona il dolcemele o il dabbudà, quanto colui che
braccia colui che suona il dolcemele o il dabbudà, quanto colui che suona gli
colui che suona gli organi. buonarroti il giovane, i-320: un conserto a seder
, e nel legno figurati a tarsia il dolzemele il buonaccordo la viola la virginale
nel legno figurati a tarsia il dolzemele il buonaccordo la viola la virginale l'arpa
. aretino, 8-23: forbito il cordone con un fazzoletto profumato, e
profumato, e la buona donna nettato il dolcemele, dopo un nonnulla si abbracciarono
sp., 38 (669): il bambino... riposa volentieri sul
dolcemente ballò. tasso, 1-58: il fanciullo rinaldo, e sovra questi / e
, nuotando dolcemente col gesto di abbracciare il mare. levi, 3-96: -le vuole
gruppetto bellissimo, -mi sussurra all'orecchio il ragazzo sorridente col viso reclinato dolcemente sulla
lamenta e piagne, / d'amorosi pensieri il cor ne 'ngombra. boccaccio, dee
i'toccai pria? / non è questo il mio nido / ove nudrito fui sì
.., conservale; e quando il tuo cuore avrà talvolta necessità di sentire,
ariosto, 43-195: fra quei guerrieri il vecchiarei devoto / sta dolcemente, e li
la pace..., tornato il re giovanni in francia e intendendo dolcemente
in francia e intendendo dolcemente a rassettare il reame, fece gridare per tutto suo
l'ambasciatore francese] soggionse però che il papa parla dolcemente e propone che si sospendine
35 (610): lo prendeva [il bambino], e lo portava vicino
villani, 3-57: fatto questo, il popolo comportò la carestia più dolcemente.
con mansuetudine. bencivenni, 4-23: il buono re david... sofferia dolcemente
, a un rumore sommesso, come il ronzio di un insetto). crescenzi
da fortunnti lidi / dolcemente spirando, il freddo velo / sciogliea ne'monti. bar
xxx-1-62: dolcemente da prima ei [il vilucchio] s'attorciglia / sul gambo
per vie non piane: / e dolcemente il capo nella cassa / si culla al
campane. barilli, 2-43: dolcemente il nostro battello si porta in mezzo al fiume
pensier, quando / tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano /
lacrimava per i soffitti / pallidi, il cielo talvolta / sopra lo sfacelo delle
malato o naverato grande compassione n'ha il nostro cuore, e grande dolore e
lavarono con diligenza tutto quel lebbroso; il quale dipoi avendo dolcemente rasciugato, nell'
10 misono. anguillara, 4-274: il dolce soro e mal accorto figlio
un poco, come ricordando i remi, il nuoto, i pesci.
vaglia / oggidì più, che a trarre il danaio / di borsa dolcemente a certi
dimostrato... quali vantaggi egli [il dialogo] apporti sì per onorare la
la favola... sussurra dolcemente il motivo della purezza che persiste in ogni
. paoletti, 1-2-122: si trova il sifone dolcemente incurvato per impedire che non
. crescenzi volgar., 2-27: il campo sia aperto, e...
per li lati. machiavelli, 755: il luogo donde si passa è più stretto
bentivoglio, 4-290: vi si alza il terreno sì dolcemente, che appena si può
quando, pigliandole fra l'indice e il medio della mano destra una delle gote
e tal, che alzasse lungo dirce il suono, / e, vaglia il ver
dirce il suono, / e, vaglia il ver, non provocasse indarno / anche
= deriv. da dolce1 (per il sapore, piuttosto dolce in confronto
: non negherò ch'egli [omero] il vino alquanto dolcetto non potesse amare
alquanto dolcetto non potesse amare, il quale a me ancora suol molto
piemonte (specialmente nelle langhe dove dà il prodotto più pregiato: difficilmente si adatta
(non dolce, come farebbe credere il nome), armonico, di gradazione al-
, io7: sì copioso di acque [il danubio] e tanto gagliardo si percuote
: dalla dolcezza del frutto si conosce il rio dal buono. leone ebreo, 58
dalla graziosa bocca..., il suo priego in loco di comandamento mi reputai
amara / de'canti uditi da fanciullo; il core / che da voce domestica gl'
. milizia, iii-320: egli è il pittore più grazioso della scuola romana. le
uditiva (un canto, una musica, il ritmo dei versi, una lingua)
in fronde, / che per dolcezza il cor m'aveva tocco. b. cavalcanti
assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l,
e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo /,
per più dolcezza. baretti, 2-103: il ferreo suono delle voci ne'loro canti
poesia. d'annunzio, i-672: il liquido stei che si rinnova / frangendosi ha
in dolcezza. serra, i-294: il suo brutto verso torinese, se sfugge un
venditori di gelsomini... e il profumo si spande in larghe onde di dolcezza
suggestione emotiva, che ne viene, il senso di ilare serenità, di pace,
della luna. d'annunzio, v-1-246: il prato deserto aveva non so che derelitta
! galileo, 3-1-77: gran dolcezza è il parlar con persone giudiziose e di buona
ringraziato, / rimase quivi a godere il papato. alfieri, 1-175: ogni
, dolcezza, non lo desteremo / il soave malato che non ha / più la
.. seguirà prestamente la dolcezza e il piacere. savonarola, ii-252: e'fu
di dolcezza in coro, sentendo cantare il suo nome. castiglione, 85: né
i-104: tu, nell'ora che il tuo sol declina, / sentirai nel rinchiuso
, quasi lontane. sbarbaro, 1-130: il tuo campanile, se più non vederlo
morì. d'annunzio, v-1-410: il viso era in pace, la bocca era
voi, se va in dolcezza / il cuor d'argea, che sé chiama felice
prodezza. berchet, 283: tanto il moro va in dolcezza, / che addormito
a que'd'amor leggiadri nidi / il mio cor lasso ogni altra vista sprezza.
, i-453: ne la bocca era il sorriso / fulgidissimo e crudele. /.
nostra, e qui ripeto a te / il mio assurdo contrappunto / di dolcezze e
davanzali, 1-352: fu nondimeno riferito il tutto all'imperadore con più dolceza.
beccaria, ii-574: voglio creder che il picciol numero delle pezze rigettabili ritrovate,
e native come, la voce, il sentimento, la dolcezza del labbro.
, 1-50: per questo modo, leccando il vestire, secondo i luoghi i suo'
.. ha moltissime dolcezze le quali il viso non le comprende né con forte
milizia, iii-268: nelle passioni tranquille il sopracciglio s'alza con dolcezza; ma
. crescenzi volgar., 2-26: il colore della terra non è molto sollecitamente
3-4: ipocrate dice, ch'egli [il cece] ha due potenze, e
dolcezza genera buon nutrimento: e accresce il latte e il ventre umetta. redi,
nutrimento: e accresce il latte e il ventre umetta. redi, 16-vi-254: le
indicazioni, a mio credere, sono il ridurre il sangue alla sua prima dolcezza
a mio credere, sono il ridurre il sangue alla sua prima dolcezza col rintuzzare
di porco (con cui si fa il migliaccio). sacchetti, 70-24:
migliaccio). sacchetti, 70-24: il figliuolo essendo andato per un catino per
catino per la dolcia, appena era il ferro entrato nella carne un'oncia,
del dolciàio. pratolini, 2-291: il dolciàio disse: « ero arrivato, come
= deriv. da dolce1, con il suff. -aio (come 4 orologiaio
amore / ad un tempo migliore. buonarroti il giovane, i-iii: chiudete in cor
ha mangiate da ragazzo; per esempio il cardo selvatico dal sapore dolceamaro e fibroso.
e. cecchi, 5-313: il progetto sul quale la mattina appresso il
il progetto sul quale la mattina appresso il pasticcere ed il signore finirono col mettersi
quale la mattina appresso il pasticcere ed il signore finirono col mettersi d'accordo.
5-466: all'arte dolciaria della sicilia appartiene il yoghurt che qui si produce, dolcissimo
dolciastro. d'annunzio, iv-2-1128: sentì il noto sapore dolciastro nella sua bocca,
, stucchevole, e appena buttato giù il sorso [del mosto], un fuoco
rigurgito vile che non salva / nemmeno il tuo ricordo dal disastro. quarantotti gambini
d'annunzio, v-3-732: stamani ricompare il delegato, l'uomo ambiguo dalla bocca
si stropiccia di continuo le mani sotto il mento, quasi per lavarsele alla fontana della
, tremolante quasi di compassione, quasi il pianto era in quelle parole premurose. banti
3-8 (349): dio gli dea il buono anno a messer dome- neddio e
agnol bardin dolciato e bello, / il qual, per esser grasso, par suspinto
= = da dolce e buono, per il suono. dolcicanòro, agg. letter
letter. che canta dolcemente. buonarroti il giovane, 9-32: se vero è ch'
= dimin. di dolce, per il sapore. dolcièra, sf. neol
e apparecchiava. moravia, v-261: il cameriere aveva portato una dolcièra di metallo
della lingua fra i denti, rattenendo il fiato, un dolciere lavorava alla calotta
e propria torta, che sarebbe stata cotta il sabato mattina. alvaro, 13-246:
, 13-246: conoscevo tutto della strada, il dolciere che faceva i dolci cattivi,
. panzini, iii-49: vi presento il proprietario: uno dei grandi artisti dell'
. che ha la capacità di dare il sapore dolce (una sostanza, zucchero
che non son le viscere della terra e il seno dell'aria per dolcificar tacque dell'
scioglie e dolcifica. gozzano, 1294: il sorbo ed il ginepro che dolcificano l'
. gozzano, 1294: il sorbo ed il ginepro che dolcificano l'involucro del seme
che dolcificano l'involucro del seme perché il passero l'inghiotta e lo dissemini lontano
, i-49: è molto rinfrescante [il brodo di endivia], e..
], e... dolcifica il sangue non poco col prenderne spesso.
i salsi soverchi del corpo, ed il sangue toma al suo stato.
. redi, 16-ix-30: tutto il punto... consiste nel mantener
... consiste nel mantener dulcifìcato il sugo nerveo, nel mantenere il sangue dolce
dulcifìcato il sugo nerveo, nel mantenere il sangue dolce ed un poco più tenace
pèsca giulebbata. brancoli, ii-288: il viso di luigi è completamente dolcificato. «
? ». « domani stesso » esclama il cognato, prendendogli una mano e stringendola
, prendendogli una mano e stringendola contro il mento. 3. ant.
in vece del mercurio crudo potrebbe usarsi il dolcificato. dolcificazióne, sf. il
il dolcificato. dolcificazióne, sf. il rendere dolce, il divenire di sapore
dolcificazióne, sf. il rendere dolce, il divenire di sapore dolce. magalotti
269: dipoi si assapora [il vino], se ha perduto il suo
[il vino], se ha perduto il suo gusto dolcigno. d'annunzio,
tra i cortaldi d'ormeggio, sotto il bastione, il mucchio bruno e dolcigno delle
d'ormeggio, sotto il bastione, il mucchio bruno e dolcigno delle carrube.
sonata dell'antico flauto albanese, gustandone il sapore dolcigno con una malinconia simile in
molle. borgese, 6-m: malgrado il costume sportivo, sentivo stagnare dolcigno il
il costume sportivo, sentivo stagnare dolcigno il mio sangue ai ginocchi, / mi sentivo
vino, carne che ha il dolcino. 2. figur.
= deriv. da dolce-, per il n. 3 cfr. fr. doucin
vive in terra, / convien ch'il mondo una volta abbandoni, / però son
9-341: alcuni... versano il cuore, come si versa il mele:
. versano il cuore, come si versa il mele: cioè che anco ne rimane
e porre, con l'accrescere e il diminuire, la cosa si restò tutta in
de dolciore di bocca in fuori, il plebeo non ha altro in questo mondo.
d'annunzio, v-2-709: come dunque il corpo non ne serba traccia, quasi
non puote già leggermente sapere né sentire il dolciore della gioia che verrà. petrarca
troiolo rendè luogo a'suoi amori, / il qual, poscia che fu la notte
lo suo splendore, / tant'è il dolzore / che 'n quel pome regna.
graziose mammelle. menzini, iii-120: il crin, che a cimodòce, alma tua
, iii-159: solo lo spettacolo crudelissimo, il caso miserabile dell'esser condannato all'ignoranza
, / e tal che alzasse lungo dirce il suono. = voce dotta
se ne curano; perocché non ci hanno il cuore, né l'amore, né
e parevagli pur gran dulcitudine / quando il suo ne veniva in casa a cogna /
aretino, ii-271: mi sento allagare il core in un mare di dolcitudini, e
papini, 20-228: levava di sotto il grido mugolante dei porci un baccello nericcio
dolciura. e guai se l'avesse visto il padrone! 2. tose.
mite, tie pido: il tempo, il clima, quando, nella
pido: il tempo, il clima, quando, nella stagione invernale
/ che 'nfino a venti dì tennero il solco. fazio, vi-5-31: lucea il
il solco. fazio, vi-5-31: lucea il sole ed era il tempo dolco /
vi-5-31: lucea il sole ed era il tempo dolco / come si vede ne la
baldovini, xxx11- 28: sia dolco il temporale, o sia gialato, / pricol
12-184: si noti nell'invernata fra il 1757 e 1758 una continuazione di 22 giornate
22 giornate dolche, cioè nelle quali il termometro stette sopr'al grado 6.
, essere a dolco, far dolco (il tempo): farsi tiepido.
iv-2-1214: la landa era buia sotto il nuvolato: ma faceva dolco, come nella
/ e infine con la bocca aprono il guscio, / come a dire, le
come a dire, le fasce; e il figliolino / n'esce, che va
invece porta un nome più dolco: il nome della madre di maria, di mia
dolente. de marchi, ii-392: torcere il collo non poteva più per una dolente
. b. davanzali, ii-266: il fine della vita sua fu lagrimevole a noi
vanno le rondini, e qui resta / il nido solo, oh! che dolente
3. che patisce dolore fisico (il corpo o una parte di esso)
pianti avevano inasprite le guancie, e il dolore aveva congiunta la dolente pelle con
niuna altra cosa, m'hanno infrascato tanto il cervello; e con queste fiondi de
per te. dottori, 184: senta il furore -già del cor la destra /
col volto sbigottito dalla paura si palpava il petto. govoni, 2-31: qui sono
purg., 6-2: quando si parte il gioco della zara, / colui che
el fero orgoglio! / ché quando ha il volto più di beltà pieno, /
fantasia dolente / cedendo, secondar piacciavi il mio / errore. tommaseo, i-399
or freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello, ond'
del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello, ond'io dolente / misere
mostra natura / di quant'ha forza il suo mirando instinto: / perché ti
angoscia; che rivela l'affanno, il travaglio fisico o spirituale; che deriva
gesto); atteggiato a dolore (il volto). g. cavalcanti
oltra non puote color discovrire / che il maginar vi si possa finire. dante,
., 10-10 (503): il quale [famigliare] con assai dolente viso
, a me conviene far quello che il mio signor mi comanda. pulci,
dido, ch'a morte è giunta, il mio non degno / caso riconoscete,
tasso, 8-2-688: è nato a pena il fanciulletto ignudo, / che si riguarda
fanciulletto ignudo, / che si riguarda il sesso, e poi s'aspetta / il
il sesso, e poi s'aspetta / il pianto, segno de l'umana vita
iii-531: ma d'ogni pianto era il bel volto asciutto. / dolente sì,
manzoni, 42: cara italia! dovunque il dolente / grido uscì del tuo lungo
voluttà dolente. stuparich, 5-248: il suo volto si contrae in una maschera
guardava innanzi con uno sguardo, tra il solenne il dolente e il trasognato.
con uno sguardo, tra il solenne il dolente e il trasognato. -dolenti
, tra il solenne il dolente e il trasognato. -dolenti note: fatti
non è chi più per loro accenda il fuoco; / ma ricomincian le * dolenti
. -figur.: a indicare il carattere triste, malinconico, desolato di
: la facciata della villetta su cui il sole tramontante e la luna sorgente stendevano
oramai ce l'ha fatta a superare il punto più crudo e dolente dell'anno.
essere spogliato / di tutto, e presso il muro della casa / per ritrovarmi nel
nel dolente flutto. levi, 2-11: il suono metallico dei tram notturni nelle curve
, sottosviluppato. alvaro, 7-167: il territorio nazionale non soltanto non dà lavoro
la più forte fatica, che sono il risultato d'una lotta secolare contro gli
: salomone disse: dolente quella terra, il cui re è garzone. petrarca,
al qual forse messer ansaldo, se tu il beffassi, far ci farebbe dolenti.
che dolenti giorni i per me conduce il sole; / che notti eterne e sole
domandato questo e quell'altro se sapessero chi il porco s'avesse avuto, e non
, e non trovandolo, incominciò a fare il romore grande: ohisè, dolente sé
grande: ohisè, dolente sé, che il porco gli era stato imbolato. beicari
ti vegga? dolente a me, che il mio sbandimento è prolungato! masuccio,
oimè dolente! ahi lasso! / oimè il capo! oimè il fianco! oimè
! / oimè il capo! oimè il fianco! oimè la schiena! / oh
l'avvisa. aretino, 8-282: il dolente cadde morto standosi anco in piedi,
standosi anco in piedi, e stendendo il collo simigliava la nostra scimi a, quando
quella a suo dispetto. = per il significato di * ingannatore 'è possibile ipotizzare
. f. doni, 187: quando il dì se n'andava pareva che dolentemente
serà gran gioia / quando averai continuato il bene. dante, inf.,
, al mio destr'occhio venne / il mal che mi diletta, e non mi
mi sono bruciate tutte le gengive ed il palato e la lingua a forza di acqua
: stamani era anche un po'enfiata: il dottore m'à fatto una piccola incisione
sono un'ascesa / di tenebre ed il loro profumo duole amaro. luzi,
duole amaro. luzi, 1-23: il vento ormai inasprisce le ferite, /
, et ivi splende; / ivi il vedremo ancora, ivi n'attende, /
(232): queste parole udì il conte, e dolfergli forte; ma pure
patria dolesse. tasso, 2-34: duoimi il tuo fato, / il mio non
: duoimi il tuo fato, / il mio non già, poich'io ti moro
565: di gioia / mi balza il cor dell'impugnarti, o brando,
/ che, se a fuggiasca gente il tergo sdegni / ferir, di sangue or
1-139: è la vita che duole, il passato, / non te che amai
inf., 16-70: guglielmo borsiere, il qual si dole / con noi per
momento imbruna. marino, 3-94: sognando il bel garzon si dole e geme /
sinisgalli, 9-67: mio padre ha il sangue greve. / si duole della
della sua immobilità. pratolini, 1-130: il male alla testa gli era quasi passato
gli era quasi passato, e anche se il suo corpo continuava a dolersi un po'
la sua fronte erano un fuoco, il suo spirito era fresco. -anche
si son condotti assai comodamente. solo il bono questa mattina in su 'l muoversi,
errore o una colpa commessa, per il proprio comportamento riprovevole). giacomo
cruccia e dole, / poi torna come il sole. giamboni, 30: si
, / ché svelt'hai di vertute il chiaro germe: / spento il primo valor
di vertute il chiaro germe: / spento il primo valor, qual fia il secondo
spento il primo valor, qual fia il secondo? boccaccio, dee., 2-7
avendo confidato troppo in uno popolo, il quale ogni voce, ogni atto, ogni
, / e ti dorrai di non avere il frutto / goduto a tempo della tua
dovessi; e questo / facea più sconsolato il dolor mio. carducci, 579:
macchina io stesso che obbedisce, / come il carro e la strada necessario. /
luminari del cielo. ariosto, 2-39: il rapace nibio furar suole / il misero
: il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che
, gr., ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e
frutti odorano! com'è profondo e folto il profumo dei frutti che si struggono di
esprimendo con vivacità e anche con asprezza il proprio malcontento). giacomo da lentini
dolfonsi colli loro amici della villania che il re di troia avea lor fatta. boccaccio
in adulterio. sacchetti, 34-133: il calonaco, che s'era ito a dolere
lettere se dal ritardo mi vien più dolce il piacere di averle e di leggerle e
; / né del giogo doleasi ancora il toro. garzoni, 1-837: la sinistra
, iii-530: queste del gufo, il qual duolsi alla luna, / non son
morte d'uno uomo che non c'era il simile. lorenzo de'medici, i-26
nato. tassoni, 283: li conforta il colombo: e con affetto / paterno
-non dolere una cosa, non dolere il borsellino: di cose che non importa,
bel dire; a voi non duole il borsellino. -toccare il punto che duole
non duole il borsellino. -toccare il punto che duole: l'argomento che
. prov. -a chi consiglia o conforta il capo non duole: consigliare o dar
, 64: al buon confortatore non duole il capo. giusti, i-557: dice
dice un proverbio: a chi consiglia il capo non gli duole: ed io.
proverbiale lentezza dei fiorentini nel ribellarsi contro il cattivo andamento delle cose pubbliche.
se tutta non si duole ', dice il proverbio antico; e questa volta si
tutta davvero. -la lingua batte dove il dente duole: v. dente,
andari, et attienti al proverbio, il quale dice: non motteggiar del vero
non ischerzar che dolga. -quando il capo duole, ogni membro patisce:
e turbata. berni, 57-58: il re agramante... /..
. / langue ogni membro, quando il capo duole. = lat.
confonde facilmente con la diorite), attraverso il fr. dolérite (creato da haiiy
, sm. dial. delfino. il lessico dell'inventario di alfonso ii d'este
. viani, 4-98: a un tratto il capo si scardinò dall'asse, si
s. v.]: mi doliccica il capo, il corpo, un piede;
.]: mi doliccica il capo, il corpo, un piede; mi dolicchia
terminale; coltivati anche in italia sono il dolichos melanophtalmus (o fagiolino dell'occhio
mattioli [dioscoride], i-356: il dolico, mettendoglisi appresso un lungo palo
per terra diventa rugginoso e guastasi. il che manifestamente vediamo noi in questi fagiuoli
formiche, caratterizzata dal fatto di avere il clipeo incuneato fra le lamine frontali e dalla
. -anche: di animali che hanno il corpo lungo e slanciato. =
cedimento della volta di cavità sotterranee; il fondo è coperto di terreni fertili
abbandonato in questa dolina / che ha il languore / di un circo / prima
o dopo lo spettacolo / e guardo / il passaggio quieto / delle nuvole sulla luna
nuvole sulla luna. slataper, 1-163: il mio carso è duro e buono.
nè dolio, e quasi neppur più il pesce rèmora che stava attaccato come non
dal fatto di avere i muscoli che circondano il
15. 000. botta, 6-ii-490: il congresso decretò, si richiedessero gli stati
nievo, 1-531: condannarono di botto il capitano a due anni di prigionia; più
sciabola brandì: pose sul core / il nastro tricolore: / su le spalle il
il nastro tricolore: / su le spalle il dolman: balzò in arcioni: /
: balzò in arcioni: / verso il tibisco insanguinò gli sproni. pesci,
gli sproni. pesci, ii-1-428: il dolman bianco degli ussari dell'imperatrice era
. dolman (nel 1763), attraverso il ted. dolman, dall'ungher.
dal turco doldmdn); ma già il termine turco era penetrato in francia diretta-
tombe. d'annunzio, iv-2-1266: il nemico già occupava il dominio della
annunzio, iv-2-1266: il nemico già occupava il dominio della prima stirpe..
d'inganni. leone ebreo, 113: il dolo e la fraude sono mezzi d'
, cinque canti, 1-29: avea fatto il giuramento / che mai né a viso
/ a te prima saggiar del dolo il frutto. d'annunzio, iii-2-334: le
/ di pasifàe ben sanno / dare il mirto alla morte. /...
. /... / sanno il dolo di dedalo. 2. dir
stesso. codice civile, 1439: il dolo è causa di annullamento del contratto
l'atto illecito, sicché vengono sotto il genere dello stellionato, e per lo
opporre dalli mallevadori contro del giratario, il quale, benché non sia partecipe di tal
dal dolo e fatto del girante per il consenso o mandato datogli in virtù della transmissione
transmissione de'recapiti ad agire ed esigere il ritorno contro dello scrivente. beccaria,
. beccaria, i-m: potrebbesi distinguere il dolo dalla colpa grave, la grave dalla
fede. codice penale, 133: il giudice deve tener conto della gravità del
di doli ed errori tali da obbligare il governo a rifondere i danni agli inondati.
in dolo, / chi sarà stato il ladro? fagiuoli, 1-6-388: se orazio
« tencin », per averle mangiato il pulcino -diceva lei -più grosso e svelto
alpi dolomitiche. jahier, 222: il pietrisco di pallida dolomia. c
nelle ore della compunzione lesse invece il giulio cesare voltato in versi italiani
= fr. dolomite, nome che il de saussure nel 1792 diede al minerale
nel 1792 diede al minerale per onorare il celebre naturalista déodat gratet de dolomieu (
dolomite. fogazzaro, 5-82: il natio paesello di dasio, seduto sotto
dolente. ojetli, ii-32: il consiglio sedeva nella camera del depretis disteso
diciamo pure la gioia, di esaltare il proprio dolore. -pieno di fatti
nostri anni può la vergogna / esprimere il pudore, / tramandare / l'angoscia
si partio, / torcendo e dibattendo il corno acuto. leggenda aurea volgar.
, 7-170: si era poco dopo il '70. la ferita della breccia, in
alcuni cuori, era ancora fresca: il « mondo nero » ancora dolorava, si
che vede ognun, quanto gli costa il parto. -sostant. cor
, fratello, io sono morto / per il troppo dolorare! 2.
. addolorare. bembo, 7-2-230: il nostro buon m. leonico l'altro
. — dolore nevralgico: che segue il decorso di un nervo. -dolore parossistico
capo e colle spalle se alzare potesse il coperchio, ma in vano si faticava
vinto, venendo meno, cadde sopra il morto corpo dell'archivescovo. sacchetti,
unqua non scende, / ma indiviso è il dolor d'ogni ferita; / e
versa l'alma quel, se questa il sangue. bonarelli, xxx-5-69: per
e i giorni. algarotti, 1-488: il sommo de'beni veniva riposto nella assenza
prima di guardar la parte dove aveva il dolore; finalmente la scoprì, ci
3-93: -senti! -gli disse il nonno rizzandosi su a stento pei dolori che
94: poiché sì frale / volle il candore / di tua beltà, /
beltà, / spero, immortale / il tuo dolore / dio non vorrà. pascoli
tempo e tutto eternità, incessante come il fluire del sangue in un corpo che non
26 partimmo da cesena; dove lasciai il treccia, mio cavallo grosso, per-
e dal dolore, afferrò co'denti il braccio di un'infelice donna, la
mia pena mi lamento, / la lingua il dice sì che par dolzore. chiaro
, / veggendo ch'a voi piace il meo dolore. angiolieri, 21-1: se
forsennata latrò sì come cane; / tanto il dolor le fe'la mente torta.
. pulci, 7-58: per dolore il cor se gli divide. michelangelo,
è 'l dolor, se ha per rimedio il pianto: / e le lagrime sono
non poteva mandare parola, e sentiva il dolore impietrito dentro di me. d'
volo a spirali serrate / s'affidava il mio deluso ritorno, / l'asprezza,
: l'unica educazione la può dare il dolore. -anche di animali.
fuori l'afflizione, l'angoscia, il tormento interiore. soffredi del grazia,
: quale più certo / segno che il suo dolor? quanto s'affanna / altrettanto
sue palpebre alcune stille ed era dipinto il dolore sulle guance. manzoni, pr
a sentirlo. soffici, ii-182: il babbo allora mi piantò in faccia i suoi
faccia i suoi occhi bagnati, ed il suo sguardo era così pieno d'affetto,
di tua vita in breve / porteran seco il verno / e la pioggia e la
cantari cavallereschi, 53: in braccio prese il figlio / e dentro la spelonca lo
le viste di credere a quanto gli dicea il padre, mostrò il suo dispiacere per
quanto gli dicea il padre, mostrò il suo dispiacere per la disgrazia del figliuolo,
vinse / dolor de gl'infelici / che il bisogno sospinse / a por le rapitrici
oscurò, volle pur egli, e il fece / con modi ignoti a'tuoi pensier
pianti avevano inasprite le guancie, e il dolore aveva congiunta la dolente pelle con
piacer e sì fugace, / così lungo il dolore e sì mortale, / che
sospiri, / spirando l'aura e mormorando il rio. alfieri, i-12: mi
dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. settembrini, 161: la
161: la pena è dolore, se il dolore basta, e se non basta
l'umanità. carducci, iii-4-187: il dolore che le regge agguaglia / a le
pascoli, 251: dio non negare il sale alla mia mensa, / non
alla mia mensa, / non negare il dolore alla mia vita. / ma del
provvidenza buona, / a me risparmia il reo dolor che pensa. d'annunzio,
nel dolore. alvaro, 7-98: il dolore è tal cosa che più d'ogni
dell'uomo, che è quella di meditare il dolore, e di farsene una ragione
, ma bordello! simintendi, 1-93: il petto è pieno di fiele; la
di nebbia / starsi con fosca acquosa faccia il sole. manzoni, 310: e
sole. manzoni, 310: e il premio sperato, promesso a quei forti
indicibili dolori. alvaro, 2-10: il ragazzo era serio serio, con quella forma
e immanente, in conseguenza del quale il mondo attuale sarebbe il peggiore dei mondi
conseguenza del quale il mondo attuale sarebbe il peggiore dei mondi possibili, dominato da
una forza cieca e misteriosa (ed è il concetto ispiratore di quei sistemi filosofici che
ispiratore di quei sistemi filosofici che, come il pessimismo e l'esistenzialismo, dell'esistenza
: arcano è tutto, / fuor che il nostro dolor. negletta prole / nascemmo
celesti si posa. guerrazzi, 6-7: il dolore, che sopravive ai sepolcri,
dolore, che sopravive ai sepolcri, il dolore, che apre e serra le
e serra le porte della vita, il dolore, che regge la misura del tempo
eterna, unica musa dell'uomo è il dolore. prati, ii-55: sulla
ii-55: sulla terra alberga / vecchio il dolor, né senza lui si fanno /
mondo. d'annunzio, iii-1-147: ma il dolore? non sentite voi che una
b. croce, iii27- 57: il dolore del mondo, il mistero dell'universo
57: il dolore del mondo, il mistero dell'universo, gli impeti verso
mistero dell'universo, gli impeti verso il sublime dell'amore e dell'eroismo,.
senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un
malato, egli era carico di tutto il dolore del mondo. 3.
ha, che è d'avere il tempo perduto. s. degli arienti,
da me, fu opportuno ne sequisse il divorzio, quantunque fusse cum mio dolore
cum mio dolore. guicciardini, i-7: il re di napoli, benché in pubblico
re di napoli, benché in pubblico il dolore conceputo dissimulasse, significò alla reina
. monti, ii-415: non sento che il dolore di vedervi di nuovo allontanata da
allontanata da me, nel momento che il mio cuore s'inebbriava della contentezza di
abbattuto dal dolore e dall'angoscia, copertosi il capo, si è abbandonato ad una
alfieri, 1-313: d'uomo è il fallir; ma dal malvaggio il buono /
uomo è il fallir; ma dal malvaggio il buono / scerne il dolor del fallo
; ma dal malvaggio il buono / scerne il dolor del fallo. fogazzaro, 7-14
scopriva d'improvviso quanto falso fosse stato il suo dolore, quanto arbitrari i conforti
. bibbia volgar., v-637: il savio figliuolo fa il suo padre lieto;
., v-637: il savio figliuolo fa il suo padre lieto; e il malvagio
figliuolo fa il suo padre lieto; e il malvagio figliuolo è dolore e tribulazione della
[l'oro], / rischio è il serbarlo, il perderlo dolore. parini
], / rischio è il serbarlo, il perderlo dolore. parini, xvii-37:
squallido e di lento / sangue rigato il giovane / che dal crudo cinghiale ucciso
personificazione. frezzi, ii-8-100: quivi il dolor gridante e non mai stanco,
e non mai stanco, / quivi il catarro con la gran cianfarda; / l'
dolore, alza la voce, accresci il pianto, / e sien dolenti tanto mie
sola e d'un sospiro, / udendo il mio martirio. cesarotti, ii-100:
gioia: sol pensoso e muto / stassi il re di loclin; siedonsi insieme /
non oggi, o primavera, ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere io
consolare, dissolvere, schermare, temperare il dolore; avere schermo al dolore: cercare
scherma. cantari cavallereschi, 131: il tempo vola come al vento polvere;
: godi, vicenza mia, / che il gritti a fin sì glorioso or vola
sì glorioso or vola: / e il tuo dolor consola, / mirando qual segnò
mormora, gli uccelli che garriscono, il mare che sia placido... e
... non la trova più, il dolore ch'ei ne prova è simile
bibbia volgar., vii-53: hoe il mio dolore sopra il dolore; lo
, vii-53: hoe il mio dolore sopra il dolore; lo mio cuore si è
ha nom bieltà: per li occhi il core / mi passò; la seconda,
uom buona speranza. simintendi, 1-216: il danno d'avere perduti gli fiori mosse
ora tenute legate le mani, e il capestro che ti ha circondato il collo,
e il capestro che ti ha circondato il collo, non hanno apportato a te
. s. maffei, 6-401: il maggior male delle offese consiste nel dolore ch'
,... da noi però dipende il renderle vane ed il farle nulla.
noi però dipende il renderle vane ed il farle nulla. leopardi, iii-545: non
. testi fiorentini, 109: sentendo il papa questa cosa, sì si diede
calvino, no: le gazze senza togliere il capo di sotto l'ala si strapparono
son per questo diventato. -mangiare il pane del dolore: vivere una vita
che arete seduto, voi che mangiate il pane del dolore. pulci, 26-27:
del dolore. pulci, 26-27: se il pan del dolor mangiato avete, /
[l'uomo]; / e che il pan del dolor il qual mangiasse,
/ e che il pan del dolor il qual mangiasse, / col sudor del suo
-non tradire il dolore: non manifestarlo esteriormente, dissimularlo
dolore. -rinnovare, rinnovellare il dolore: ridestare col ricordo una sofferenza
: che giova / rinnovar co'sospiri il tuo dolore? settembrini, 1-225: ecco
appresso. -uomo dei dolori: il redentore. bibbia volgar., vi-583
religione dell'1 uomo dei dolori ', il quale proclamò la nostra grandezza, la
, 211: le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve,
le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo
dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, lo spagnuolo lo piange
anche alle maggiori avversità, sia che il dolore provato in qualche gravissima sventura fu
di stomaco. calandra, 1-260: il tuo è un semplice doloruccio intercostale.
supplizi dati a'delinquenti in quei tempi il più dolorifero, atteso lo sconquassamento totale
tutte tossa, così era senza dubbio il più vergognoso. marchetti, 4-67: quantunque
-ci). neol. che riguarda il dolorismo, che è proprio del dolorista.
per forza d'aspre carcere in puglia il fece dolorosamente morire. p. fortini,
: la donna... vidde il marito che tutto malcontento si partiva e dolorosamente
co'silenzi e con la notte / il fuggitivo spirto, ed a me stesso /
, lasciandogli una cattiva impressione per tutto il resto della giornata. corazzini, 3-98
. / facce di meretrici, entro il cervello / mi s'imprimono dolorosamente.
da samminiato [petrarca], ii-304: il barbagianni che stride sì dolorosamente ti dae
. cesarotti, ii-225: quando il vento tace / su l'erte cime,
diletti. de sanctis, 7-370: possa il senno degli italiani non far rimpiangere troppo
tale che la signora lucia, abbassando il capo: -scusi se senza volere..
le genti dolorose / c'hanno perdute il ben de l'intelletto. cicerchia, 1-147
. della casa, 4-245: oltra il mal degli occhi... ha le
manzoni, 37: spose, che desta il subito / balzar del pondo ascoso;
; / voi già vicine a sciogliere / il grembo doloroso; / alla bugiarda pronuba
; / alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto. praga, 2-180: stamane
si chiudano le porte a chiavistello, / il padrone è ammalato e doloroso. cicognani
insinuava le care sue dolorose mani sotto il mio fianco caldo. 2.
li occhi porsi, / ne'quali il doloroso foco casca, / non ne conobbi
tasso, torrismondo, 1251: s'odo il vero, / la gravidanza ancora è
/ e lungo pondo, e doloroso il parto. del papa, 1-1-45: tubercoli
di tutte le piaghe, quale si è il carcinoma. manzoni, pr. sp
., 33 (566): tra il cuore e l'ascella... sentiva
pesante. d'annunzio, v-1-204: il capo mi duole. ho nella nuca e
orecchio. -sgradevole, disgustoso (il cibo). g. m.
dee., 5-9 (79): il garzoncello infermò; di che la madre
età, quando s'aspetta / bramosamente il dì festivo, or poscia / ch'egli
croce la- grimosa, / dov'era il suo filio; / la cui anima piangente
piangente i abattuta e dolente / trapassò il gladio. mariano da siena,
a quella d'una sciabola le trapassava il seno. -sostant. papini,
altri dettero mano a tirarlo giù e il corpo fu deposto sul grembo della dolorosa che
2-39: se avviene che 'l padre perda il caro suo figliuolo unico, o la
suo figliuolo unico, o la moglie il suo marito diletto, incontanente l'anima
dei 18 giugno. cattaneo, iii-4-115: il rimbombo del cannone... teneva
mai del paese d'origine, quasi il nome della patria gli destasse dolorosi ricordi
poesia altro abbia per oggetto più particolarmente il bello altro il doloroso altro anche il
per oggetto più particolarmente il bello altro il doloroso altro anche il brutto.
il bello altro il doloroso altro anche il brutto. 5. che
. che esprime esternamente l'afflizione, il rimorso, il terrore che tormenta l'
esternamente l'afflizione, il rimorso, il terrore che tormenta l'animo; che
suscita compassione; pietoso, straziante (il pianto, la voce, il sospiro
(il pianto, la voce, il sospiro, l'atteggiamento). dante
pianto, / ch'io solo intesi il nome del mio core. cino, iv-157
: se mercé non m'aiuta, il cor si mòre, / e l'anima
traendolosi dietro, correndo alla distesa, il menava su per l'aria, veggendolo tutta
, veggendolo tutta la città, traendo il conte dolorosi guai. petrarca, 332-56:
., 8-10 (330): sopra il letto gittatasi boccone, cominciò a fare
letto gittatasi boccone, cominciò a fare il più doloroso lamento che mai facesse femina
, ancidi, / avean fatto sembiante il loco al loco / ove si piange con
si rugge, / e de'sospiri il doloroso vento / rinforza il fero ardore
e de'sospiri il doloroso vento / rinforza il fero ardore e 'l mio tormento:
se finita era la pioggia / che cadde il giorno in così dura foggia. alfieri
finire. chiese l'estrema unzione: il curato venne; e adempiuto con doloroso rispetto
venne; e adempiuto con doloroso rispetto il debito suo, disse che a qualunque ora
. soffici, ii-196: buttava di continuo il capo da destra a sinistra sul guanciale
incessante, come se una bestia dilaniasse il suo cervello. pea, 3-40:
del risorgimento. svevo, 6-268: il mio passato è tanto complicato e tanto
/ e che rapidamente n'abandona / il mondo, e picciol tempo ne tien
muor libertade; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma
dolorosa e consolante come l'arcobaleno dopo il diluvio. 8. destinato al
carcere ed io scorsi / per quattro visi il mio aspetto istesso, / ambo le
/... / e tutto il tempo tuo non ài servito / a dio
/ a dio, ma pur seguito il tuo diletto, / né mai ti se'
latrò sì come cane, / tanto il dolor le fe'la mente torta.
la innamorata donna continuando, avvenne che il doloroso marito si venne accorgendo che ella
la donna lui inevriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli addormentato fosse.
e diegli a bere veleno, del quale il giovane morì. boiardo, 1-10-43:
/ e l'aspro scontro, e il diverso colpire, / e il crido della
e il diverso colpire, / e il crido della gente dolorosa, / che
è morte. delfino, 1-123: ma il dubbio mentre ha seco / un raggio
: rimandando spoglio / de'bei corsieri il doloroso auriga. pananti, i-256: col
: col viso lungo, e con il capo basso, / la sera solo solo
so tanto amoroso, fosse venuto per trattenere il figliuolo. cicognani, 9-167: lì
i buoni [figliuoli] aspettano che il padre muoia, i cattivi lo desiderano,
via cotesto tuo pochetto di viso, il quale pochi anni gua steranno
preoccupazioni, a ciò che sia teco il parlare suo e la voce dolce e la
fin qui, che potesse essere levato il dubbio sulla dolosità dell'incendio. =
dolóso, agg. che concerne il dolo; che si determina da un
e dolosi per lui usati, et il mancamento della sua fede. boccalini,
1-6: se un mercadante fallisse dentro il termine da essi stabilito fra il negozio
fallisse dentro il termine da essi stabilito fra il negozio o contratto e il susseguente
fra il negozio o contratto e il susseguente fallimento, si doverà certamente tal
l'usso chiuse. casti, 87: il credito tuo oltre di che, /
bocchelli, ii-358: li avevan congregati il caso e le esigenze dell'organico militare [
generose. d'annunzio, v-2-811: il troppo lungo martirio di gioia del colle,
ora! gozzano, 637: aveva avuto il coraggio di proclamarsi bionda! ma questa
. v.]: comincia a dolucciare il corpo, e possono seguire dolori
267: faccino... come ordinerà il musico nel concerto, la qual musica
di altri animali da lavoro); il luogo dove si doma il cavallo.
); il luogo dove si doma il cavallo. 2. veicolo con
10 è altrettanto. carducci, 87: il retto / non domabile ingegno, e
domabile ingegno, e l'ira e il forte / spregio pe'vili, e la
/ vie più che a noi mortali il ciel concesse / domabile midollo entro al
domanda [dimanda), sf. il domandare; richiesta di informazioni, interrogazione
qui ritto emerge, / per tutto il mondo poscia si dispande. p. f
[donna rosolina] che gli conosceva il debole lasciava il coperchio sulla zuppiera e
] che gli conosceva il debole lasciava il coperchio sulla zuppiera e lo tormentava a
11 poveretto dovette dire che c'era il sigillo della confessione. cardarelli, 1-53
. bontempelli, 20-9: ricordo che il quaderno di una delle materie meno omicide
cristiana. vittorini, 1-80: e sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde
che si faceano di danari, carlo scopertamente il dominio di firenze dimandava. tasso,
s'egli osta inviolabile e severo / il decreto de'cieli al bel desio? loredano
di più grande del benefizio: è il prevenir la domanda. leopardi, 17-64:
. leopardi, 17-64: né dielle il core / di sprezzar la dimanda, e
core / di sprezzar la dimanda, e il mesto addio / ri- nacerbir col niego
3-185: le lettere, sdolcinate, il contenuto identico: una dichiarazione, la
di emanare un determinato provvedimento); il contenuto di tale istanza o richiesta,
contenuto di tale istanza o richiesta, il documento in cui essa è scritta.
stati tocchi, si possa fare per tutto il mese di agosto prossimo futuro. alfieri
serra, iii-45: la domanda per il distretto non devo io scrivere adesso;
vada per la visita: basta mandare il foglio. piovene, 5- 517
dell'offerta: principio in base al quale il prezzo di un bene cresce in ragione
sul mercato. carletti, 218: il quale [sensale] se non accorda la
l'offerta determina di giorno in giorno il valore, ovvero il prezzo corrente.
giorno in giorno il valore, ovvero il prezzo corrente. pirandello, 7-104
domanda,... è possibile che il proprietario coltivatore rallenti la produzione per non
suo diritto nei confronti della controparte (il convenuto). marignolle [crusca]
leggenda aurea volgar., 958: il beato lorenzo stette in cristo infino a
dalla pertinacia de'mali uomini, acconsentirono il tirannesco domandaménto. = deriv.
la mia dèa. carletti, 82: il buon frate domandante, che prima aveva
frate domandante, che prima aveva premeditato il modo di mettere in effetto il suo
premeditato il modo di mettere in effetto il suo pensiero, avuta la benedizione e
poi demando: or donde / sai tu il mio stato? poliziano, 149:
codice di procedura civile, 36: il giudice competente per la causa principale conosce
silenzio d'un lago domandando alla natura il perchè della vita, un'anima che
annunzio, iii-1-875: tu mi dimandasti il mio nome / per volermi in lode nomare
ove siano le dita e ove sia il piede e l'unghie, vede lo legno
, fin dalle prime si chieda cosa è il senso morale ed il libero arbitrio.
chieda cosa è il senso morale ed il libero arbitrio. carducci, iii-20-68: questi
fu sul ponte si dimandò se aveva il coraggio di annegarsi nel naviglio. montano
nel naviglio. montano, 68: il divorzio tra il futurismo e 'lacerba
. montano, 68: il divorzio tra il futurismo e 'lacerba 'era già
dabbene; / e domandolla come stessi il fatto, / onde tanta disgrazia a questa
. d. bartoli, 40-ii-9: [il governatore] il domandò se i padri
bartoli, 40-ii-9: [il governatore] il domandò se i padri avean nemici.
i padri avean nemici. al che subito il ricci, che affatto niuno. [
fecero stormeggiare; per lo qual suono il populo comprese che da'signori era domandato
fiorentini ebbono, salvo che domandava moneta il detto messer filippo, ed era opera simulata
. guicciardini, i-93: carlo scopertamente il dominio di firenze dimandava, allegando che
. nievo, 204: la piccina allungava il broncio; ma poco stante tornava a
di lui sommo gusto, ne chiese il prezzo, e li furono domandati centocinquanta
del mio quadro, niente di nuovo. il duca cesarmi sforza, al quale avevo
e grandi carrozze da nolo: ma il meno che domandano, per andare e
saccio ben, se moglie non ha il veglio, / che gli assessini ha messi
a dimandarla. ariosto, 9-25: disegnando il fi- gliuol farmi marito, / ch'
mesi sotto le finestre della donna, il giovine deve in fine domandarla alla famiglia
, 15-9: a dimandare affanna e falla il servo, / e lo segnore ha
. leopardi, ili-m: io tra il non avere e il domandare, scelgo
ili-m: io tra il non avere e il domandare, scelgo il non avere.
non avere e il domandare, scelgo il non avere. corazzini, 3-67: oh
nulla è simile al cuore perduto come il sole che vuole entrare, e tutti
morelli, 91: appresso, vedrai il paese, in quanto al terreno,
, ii-61: né meno insistente mi assedia il dubbio, se quei pregi, di
parti ne ragioneremo secondo che ne dimanderà il corso dell'opera. vico, 361
un saggio sulla quistione della lingua secondo il manzoni e ciò domandò una certa ricerca
corpi vicini l'uno all'altro accade il medesimo che ai lumi che penetrano per le
venne alli orecchi come uno profeta, il quale si domandava iesu nazareno, predicava
tore che si domandava piero torrigiani, il quale veniva di inghilterra, dove egli
, 4-46: cavalcava un giannetto, il migliore che fosse mai, e nell'
si domandava ginevra, e benissimo atteggiavo il cavallo nel dirle addio colla mano.
essendo ancora fanciullo, cominciò a domandare il signore iddio dei padri suoi. boccaccio,
(80): udendo che monna giovanna il domandava alla porta, maravigliandosi forte,
andare. ariosto, 3-39: tal sarà il suo valor, che signor lui /
. aretino, ii-42: -avreste veduto il gioielliere? - poco fa era in borgo
diodati [bibbia], 1-71: io il fo, perché questo popolo viene a
la stavano aspettando, mossero a dimandare il conte padrone, che accorse tosto a
del cane, perciò ch'egli isparte il nostro amore col suo abbaiamento, e dimanda
suo abbaiamento, e dimanda di scompaginare il bene di la pace. -cercare
inchinevole, e collo inchinato timone domandava il mare d'esperia. ugurgieri, i-577
/ e già la nave mia domanda il porto. 9. intr.
; ma dimanderonne a costoro, che il ciel mi fa incontrare a proposito. leopardi
di arturo gennaroni. pascoli, 170: il capoccio allora / gli domandò della sudata
sia fatta femina? -domandare dio e il diavolo di persone o cose: rivolgersi
possibile. grazzini, 4-370: -menandovela il ciuffagna, appunto da santa trinità,
perché non dobbiamo fare in modo che vada il meglio possibile? moravia, 12-225:
se dolere / se ne dovesse ariodante il frate. berni, 3-20 (i-65)
cecchi, 1-i-341: s'io non so il nome, io troverò la casa;
. zanotti, 1-24: ora, perché il domandare è senno, dice il proverbio
perché il domandare è senno, dice il proverbio, e se diretto a buon fine
sapere, non vorrei che tanto timido fosse il discepolo, che spesso non richiedesse il
il discepolo, che spesso non richiedesse il maestro delle ragioni dell'arte. tommaseo
[s. v.]: 'il domandare è senno, e il
: 'il domandare è senno, e il
a chi non risponde alle dato. buonarroti il giovane, 9-333: e'suol esser vantaggio
, / viepiù che domandando / altri tanto il primo / tuo dimando. terigi è il
il primo / tuo dimando. terigi è il nome mio. man = dal lat
, esser ascoltato. zoni, 40: il nobil fior de'generosi a scolta / durar
, disse ella, perché non ci veggo il modo, ma domane comprate la saia
faremo quello sarà di bisogno. buonarroti il giovane, 10-971: vengo a menarne la
-rispose zaccagna; -ma domandasséra saranno almeno il doppio. = comp. di domani
interrogativo. salvini, 30-2-191: il punto... interrogativo, o domandativo
si segna. perticari, ii-278: il 4 quale 'vuole sempre l'articolo
carena, 1-82: alcuni grammatici chiamano il punto esclamativo anche punto ammirativo; e
e al punto interrogativo danno per sinonimo il punto domandativo. 2. sostant
di palesar, / oh portento! disse il vero / senza un attimo levar.
non doveva io immaginarmi che qual era il domandato, tal fosse la risposta?
dì non prende o non uccide / il suo domandator, presa ella resta. stigliani
alcun'otta si fa questione qual sia il maggior santo di paradiso, ed è questo
gregorio magno volgar.], 28-4: il beato giob dopo la dimanda de'flagelli
supernali. giov. cavalcanti, 27: il popolo... la sagace domandita
la sagace domandita sapeva, che sotto il velame di tali dimandite s'occultava.
di questo. nieri, 150: allora il prete gli fece la stessa domandita,
dimando / e disse: -or ha bisogno il tuo fedele / di te, ed
ascolta / quando libero e vero è il suo dimando. mamiani, 1-132:
/ grazia veruna; accenna, e il tuo talento / fia legge.
, tornando infelici, / saprete che il forte sui vinti nemici / i colpi
dimani, al dì di festa, il petto e il crine. nievo, 113
dì di festa, il petto e il crine. nievo, 113: a rivedeci
e noi, dimani, a mezzo il giorno, /... / ti
/ che vanno eterni fra la terra e il cielo. d'annunzio, iii-1-187:
di morte. delfino, 1-70: il volgo / gli affetti estremi sol conosce,
sempre corsi, e mai non giunsi il fine; / e dimani cadrò. palazzeschi
bandello, 2-43 (ii-107): il re, nulla curando le vere lamentazioni
. sm. o f. invar. il giorno successivo a quello di cui si
a quello di cui si parla, il giorno seguente. liber ystoriarum romanorum,
d. battoli, 43-4- 293: il padre, cortesissimo verso lui, gli offerse
sp., io (178): il giorno dopo, gertrude si svegliò col
seguente peggiorò ancora, e poi bisognò chiamare il medico, e poi anco il prete
chiamare il medico, e poi anco il prete, giacché l'era proprio in fil
cancelli a guardarci? verga, i-24: il domani, ch'era domenica, venne
del medico. pascoli, 570: il fanciullo, il domani, era al lavoro
pascoli, 570: il fanciullo, il domani, era al lavoro; / verso
era al lavoro; / verso sera il lavoro era già pronto. svevo, 1-87
e. gadda, 5-152: gigi e il pittore combinarono, per la dimane,
1-82: lei stessa avrebbe dato volentieri il suo tempo per una causa che le pareva
nuovo domani. 6. letter. il principio del giorno seguente; mattina in
la dimane, / e doralice ringraziò il pastore, / che nel suo albergo
ima casa privata. 7. il futuro, tavvenire. libro di sentenze
e fieri vedea, l'oggi e il domani. de sanctis, i-327: le
, che implica un nuovo incontro per il giorno successivo. imbriani, 2-217
, che non voglio che e'passi il giorno di domane. -d'oggi
1-72: domani ad otto esporrò fuori il quadro del democrito nella festa di san giuseppe
chiese perdono e si rassegnò; ma il domani mattina ebbe un'impressione fortissima di
i-656: senza domani / è il giorno ch'ella sogna. =
colui nel mondo primerano, / il qual col freno in tessaglia domai /
qual col freno in tessaglia domai / il cavai primo in uso ancora strano / mirabilmente
/ né anco al giogo si domava il toro. pulci, 18-166: deh,
che domano i cavalli non gli vietano il correre e saltare, ma voglion che
, mi mitiga l'orgoglio e rammorbidisce il mio rabbioso sdegno. delfino, 1-474:
disciplina. foscolo, 1-172: doma il destriero a galoppar per tonde. pascoli,
tonde. pascoli, 1153: prese il cavallo nella mandra al laccio, / frenò
iv-2-748: mentre mi sforzavo di domare il cavallo impazzato, il cuore mi si
sforzavo di domare il cavallo impazzato, il cuore mi si fendeva ogni volta che
scorciare a sì vecchia fenice / con tali il volo. di fiere più brave /
di quindici anni che la frusta, il morso, le stanghe hanno ormai domato
). giamboni, 61: dee il ricco la lingua rinfrenare e non domare
da ragione alcuna, e per questo il chiamano sfrenato, perché non si lassa domare
or venuto è che gli ha spezzato il corno / di tanto orgoglio, e sì
alma forte è impresa / ardua più che il domar cittadi e regni. parini,
iattanza di domarlo con le bombe e il saccheggio e li altri mezzi! de
la libertà cristiana è posta nel domare il senso, nel contrastare alle passioni,
di quelli di persia il sottopuose. simintendi, 3-100: io
l'altre domerebbe per modo che di tutto il farebbe libero signore. machiavelli, 87
, 1-i-266: chel tu conosci amore? il tuo piacere / è domar, combattendo
a cannonate e a raffiche di mitragliatrici il movimento era rapidamente stato domato.
ostacoli). tansillo, 2: il moro... domò l'alpe,
cagiona l'oceano. loredano, 1-88: il mare è indomito, e sa fabricar
giganteschi. jovine, 194: d'estate il ruscello era domato dal sole e nel
acqua. -spegnere, estinguere (il fuoco, un incendio). barilli
aspri veneni, / donna gentil, che il tuo bel petto asconde; / e
se avessi tenuto su le mie ginocchia il corpo straziato di mio figlio, avrei forse
mio figlio, avrei forse potuto domare il tremito della mia vita. c. e
e. gadda, 263: il suo interlocutore, bonario, sembrò aver parlato
anni ed abbattutolo / l'infermità, il meschinaccio infine / s'è accasciato.
tasso, 9-27: fra color che mostraro il cor più franco, / latin,
, / a cui né le fatiche il corpo stanco, / né gli anni dome
a cui non sugge / pallida cura il petto, a cui le membra / fera
non doma. cattaneo, ii-2-237: il perpetuo bisogno doma tanimo, snerva l'
doma, / onde portar con- vienmi il viso basso, / cotesti, ch'ancor
metallo). giamboni, 67: il fuoco doma il fortissimo ferro e fallo
giamboni, 67: il fuoco doma il fortissimo ferro e fallo liquido divenire.
, 3-212: ecco i metalli, il ferro gli doma, e de'ferri l'
. pindemonte, 3-552: nestore diè il metallo; e il fabbro, come /
3-552: nestore diè il metallo; e il fabbro, come / domato l'ebbe
268: bollì ferro ed acciaio, indi il massello / fatto bianco afferrò con le
st., 1-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure
i campi indarno / segneria con l'aratro il buon cultore, / o domeria col
1-21: a ferreo giogo / chinisi il tauro, e gli orridi de'solchi /
solchi / comignoli dirompa, e domi il campo. pascoli, 1201: custodìano,
massimamente circa l'uso del vino, il quale o non beveva o con molta
onde gelate. pallavicino, 10-i-122: il quale [vino] mi riesce buono
la sua lingua. carducci, iii-6-139: il medici con prontezza d'ingegno e di
tonde. pulci, 14-48: quivi è il falcon salvatico e quel domo, /
e l'altro fa con l'aghiron giù il tomo. caro, 6-57: or è
in cui spiccava, a tratti, il bianco dell'occhio, come di bestie accapate
dorato pomo, / onde ancor oggi il mondo si scompiglia, / ogni mio sdegno
dimostra per se solo tanimo domato o il domator de tanimo con la figura de
con la figura de l'uomo che frena il leone. campanella, i-235: mi
tira, / per noi, raffrena il generoso vecchio: / non creder,
/ non creder, no, spento il valor, né doma / la sua fierezza
, lett. it., i-37: il gotico e il grottesco sono le prime
it., i-37: il gotico e il grottesco sono le prime forme artistiche di
brandi nostri. leopardi, i-156: il piacere della vendetta, e del calpestare
, 13-i-751: fin là si stese [il mio nome] e fin a l'
igneo terribil aere, / che dentro il suol profondo / pasce i tremuoti e
chiaro / onde venia e qual era il suo nome. 5. sfinito
monti, 11-642: ma domo [il cervo] alfine dallo strai nel bosco,
bacchetti, 13-811: la fama aiutando e il plauso in occasione di vari incendi domati
. monti, iii-50: oggi corre il cinquantesimo sesto giorno che combatte col male
metallo). dottori, 181: il rigore dell'acciaro / domato da vulcano