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vol. I Pag.38 - Da ABBURATTATA a ABERRAZIONE (21 risultati)

quando tra una rottura d'onda vedo il cimelio di quel campanile là.

ascoltar la canzone. settembrini, ii-2-73: il medico non si curerà un fico

che infierì ad abdera di tracia quando il popolo non rifiniva più d'invocare amore

tommaseo [s. v.]: il principe abdicante può in quel

se medesimo. mazzini, ii-821: [il nostro programma] l'abbiamo talora taciuto

. de luca, i-i 1-3-23: il termine della renunzia estintiva, che altri

l'abdicazione procurarono, ma volevano che il re per l'atto stesso della rinunzia ordinasse

: facemmo quanto era possibile per indurre il re all'abdicazione. 2

7-52: un modo d'intendere come il suo, affettuoso, penetrante e imparziale

e opporsi, l'attrito che accetta il rapporto e lo fa sfavillare. =

., 60: i canti / che il lombardo pungean sardanapalo, / cui solo

sardanapalo, / cui solo è dolce il muggito de'buoi / che dagli antri

: l'adda, che forma il lago di como e si versa nel po

, con fiori odorosi di muschio, il cui seme si usava come antispasmodico

1 tristo tempo / clama-la morte che finisca il corpo, / sì ch'ella abenti

non abenta / piccolo e glande segondo il suo stato, / per che zà mai

che estorcevano da quelle strane genti aberranti il sacrificio umano. 2. scient

. becchi, 6-365: ma forse [il cristo] aveva pietà di quella divozione

botta, 4-101: era agevole il supporre un reato od aberrazione qualunque

di mente. rigutini, 3: il vocabolario registra aberrazione di mente, dandole

vocabolario registra aberrazione di mente, dandole il suggello dell'autorità propria. l'alienazione

vol. I Pag.39 - Da AB ESPERTO a ABETINO (38 risultati)

sferica e che sopra un foglio stampato il nero è convesso e il bianco è

foglio stampato il nero è convesso e il bianco è concavo. 5.

: dovuta al fatto che chi osserva il moto d'un astro partecipa del moto

terra), vaberrazione annua (secondo il moto annuo della terra), l'

d. bartoli, 35-22: senofonte, il maestro de'cacciatori, scrisse ab esperto

d'abeti. gozzano, 606: il viale, alternato di statue e di

ombra / cuopron abeti e faggi intorno il suolo, /... francesco nella

/... francesco nella mente il duolo / di cristo in croce agonizzante adombra

p. casaburi, iii-445: scherza il giacinto, e sotto i verdi abeti

/ candor de la giovine luna / stendesi il murmurc de gli abeti. verga,

ombra d'un abete del parco, ricorda il suo nome. pascoli, 1002:

8-115: l'abete ha sciorinato lungo il clivo la sua ombretta celeste. barilli,

succedono gli alberi a macchioni, dritti, il tronco nudo. idem, 4-71:

: mi fecero anche osservare come tra il verde tenero dei faggi stesse penetrando quello

: e però tanto è 'l dire che il legno del- l'abeto non va al

oscuri / del mio pensier tumulti e il van desio. verga, 3-88: si

alla tavola d'abete, per ingannare il tempo. d'a nnunzio, v-1-682:

parallele del foglio d'abete leggero che forma il piano superiore d'un violino. paolieri

sale da bigliardo e da lettura, e il refettorio; tutti con le capriate d'

stesso legname. de pisis, 175: il piccolo falegname / pensa al profumo /

perciò che la prima nave che passò il mare fu fatta di tavole d'abete)

veleggianti abeti. zito, i-346: seconda il volo degli ispani abeti, / o

suoi vani. pindemonte, 2-533: e il grosso e lungo abete in alto /

e primo corse a fendere / co'remi il seno a teti. d'annunzio,

rògito o caparra / e posto sopra il cassero, l'abeto / trattò meglio che

cassero, l'abeto / trattò meglio che il calamo, la barra / di battaglia

la barra / di battaglia assai meglio che il sigillo. civinini, 1-318: la

(ii-100): perdé la damigella anche il su'abetp / perché si fracassò fin

baldinucci, 2-6-405: concludeasi che il palco dovesse reggersi a forza d'abetelle

assi, con cui s'ha a fare il tavolato. d'annunzio, iv-2-835

3-63: un muricciolo, e dentro il rettangolo da questo racchiuso un sasso

, siccome egli è eternale, così il mondo sarebbe essuto insino d'abetemo,

gli vide, e per loro fece il cielo. boccaccio, viii-58: la divina

iii-53-3: venuta è l'ora che il tuo servo sia provato, la quale ora

poi oltra modo se tu avessi creato il mondo ab eterno, o se pur

diodati [bibbia], 530: il signore mi possedeva [la sapienza]

disfida. b. croce, ii-7-68: il concetto di poesia, come gli altri

baldinucci, 2-6-102: era stato chiamato [il silvani] a levar le piante

vol. I Pag.40 - Da ABEZZO a ABILE (29 risultati)

ricettario fiorentino [manuzzi]: ricogliendo il liquor che ne distilla con certe zucche

o signore, niuna cosa debbe letificare il tuo servo, quanto...

speranza, / qual miete adunca falce il fiore e l'erba. colletta, ii-40

, ma non misera né abbietta per il popolo napoletano. manzoni, 1034:

(femm. abiòscellerato, che era il capitano della comitiva. idem, 1049:

famiglia pinacee, comprendente l'abete, il pino, il larice, il cedro,

comprendente l'abete, il pino, il larice, il cedro, l'araucaria.

abete, il pino, il larice, il cedro, l'araucaria. =

rare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e abbiettissimamente

spregevolmente avvilito. carducci, i-1269: il costume si è, pur troppo, guasto

, guasto, e depravato e abiettato il sentimento. abiettazióne, sf.

ogni credenza. lambruschini, 1-225: il percuotere a sangue freddo... ha

d'essere abietti. fogazzaro, 1-113: il signore deve occuparsi di quest'uomo abbietto

la società. d'annunzio, iv-2-1169: il grasso... abbiettissimo tra gli

odio personale, abietto e volgare, il mio cuore fu netto. viani, 14-208

ignobile ': s'è diffusa attraverso il lat. eccles. cfr. la forma

umana... lo terrebbe [il colpevole] sempre nell'abiezione del peccato

deledda, ii-67: sentiva tutto il peso della sua abbiezióne quando l'uomo

nostra religione] ha di poi posto il sommo bene nella umiltà, abiezione, e

magalotti, 17-n: venuto in questa grandezza il nilo, poco più di cento passi

proporzione. targioni tozzetti, 12-9-140: il pericolo degli abigeati si potrebbe evitare con

notte star qualche paesano di guardia, il quale fosse debitore di tutti i bestiami dei

., 1-134]: pietro cioè il sommo pontefice e tutt'i sacerdoti,

, delle quali maggiormente si giova tanto il lusso pubblico quanto il privato. b

si giova tanto il lusso pubblico quanto il privato. b. croce, ii-6-139:

e intelligenti collaboratori, come se temesse il loro controllo. moravia, vi-226:

uno dei capi dell'antifascismo, forse il più abile, il più preparato, il

antifascismo, forse il più abile, il più preparato, il più aggressivo.

il più abile, il più preparato, il più aggressivo. 3.

vol. I Pag.454 - Da ANDARE a ANDARE (11 risultati)

esser tempo di ciò fare, perché il bascià turco con la maggior parte della milizia

per la contrarietà del tempo tanti reggere il paliscalmo, andato sotto, tutti quanti

sono in openione che andrà sottosopra tutto il mondo. -andare su, in

generale carestia..., [il grano] venne montando tanto, che andò

gli fosse andata in su, e fosse il pomo di quella che 10 premesse in

che in luogo di somma grazia via il lasciasse andare. berni, 173

nato dalla guerra, che già fece il turco contro ludovico re d'ungheria,

i cristiani che vi andarono, ed il medesimo re. e però da quel tempo

andare a carpi e a borselli: fare il borsaiolo. lippi, 3-67:

borsaiolo. lippi, 3-67: che il giorno vanne a carpi ed a borselli,

/ e la notte al bargel porta il lancione. note al malmantile, 3-67

vol. I Pag.455 - Da ANDARE a ANDARE (39 risultati)

un borghetto vicino a firenze; ed il nome di legnaia ci serve per esprimere

suo tempo a babboriveggoli, o come dice il vecchio proverbio, a patrasso. note

di venezia. modo vivo in tutto il veneto per dire andare in rovina. in

, aller ad patrès. cfr. il modo toscano, andare a babboriveggoli, cioè

andare a babboriveggoli, cioè a rivedere il babbo. -ant. andare a

resta un'immagine che a mano a mano il tempo scolora. -ant.

m. cecchi, 299: non è il medico / in casa? -ewi,

. -andare a roma senza vedere il papa: fallire, mancare al proprio

, iv-25: andare a roma senza vedere il papa: non riuscire nella propria fatica

lo scopo dei romei era di vedere il papa! -andare a rotoli:

al malmantile, 4-8: quando diciamo il tale è andato a scesi, intendiamo

città di scesi 0 assisi; perché il verbo scendere ci serve per intendere morire

da quel tempo in qua, dicendosi il tale è andato a buda, s'intende

più, ovvero è morto; ed ha il medesimo senso e la medesima cagione.

medesimo senso e la medesima cagione. il tale è andato a scio, è andato

col falcone. 5traparola, 1-1: il marchese... molto di andare a

; e si dice così, per rendere il detto oscuro, mostrandosi d'intendere d'

in lui, e che ora ne va il tutto. machiavelli, 680: come è

62: qui non ne va se non il pane e 'l vino, / che

mangeranno. -oh! fusse questo / il maggior mal! segneri, ii-25: qual

vada l'onor divino, purché salvisi il nostro. -andarne qualche cosa (

essere in gioco, in pericolo; correre il rischio, incorrere nella pena di perdere

se io l'avessi detto, n'andrebbe il fuoco, o la mitera.

ariosto 17-127: non son, rispose il re, l'opre sì prave, /

, 3-47: e s'e'n'andasse il collo, sempre il vero / son

s'e'n'andasse il collo, sempre il vero / son per dirti. collodi

,... io lo investirò [il colombo] in quel poco del capolino

mi mostra. -ant. andarne il resto: nei giochi d'azzardo,

perché vede, * ch'e'ne va il suo resto / aver buon mostra per

messe insieme con l'industria sua tutto il lavoro e materia, che andò in detta

1-71: noi andiamo a scuola con il pacco di libri al fianco.

g. villani, 4-3: morto otto il terzo, per cagione che lo imperio

casa loro non c'era: istituito il maiorasco, avevano tentato di ottenerlo,

. berni, 15-48 (ii-44): il sasso del tuo fallo difensore, /

prima lettera de'versi del sonetto accennare il loro nome, o quello delle innamorate

che questo vai e vieni del figlio ed il suo perpetuo bisogno di denaro dovevano andare

rovina. -andare a monte: interrompere il gioco per non più riprenderlo. -al

. viani, 14-405: nacque allora il progetto di fabbricargli una casetta...

fabbricargli una casetta..., ma il progetto andò a monte per ragioni di

vol. I Pag.456 - Da ANDARE a ANDARE (32 risultati)

(312): intorno a renzo, il messo non seppe dir altro..

novellino, io (176): chiamò il fabbro, e disse: vatti con

alberto va coi piedi di piombo, che il papa non risolve. -andare con

-andare con lo sguardo, con il pensiero, verso una persona, una

. machiavelli, 697: a dirti il vero, io non ci vo di buone

dee., 1-1 (71): il buon uomo... andava di giorno

male in peggio; come colui che aveva il male della morte. imitazione di cristo

figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che dire;

campagna. -non ci sarà nemmeno il fabbisogno per fare il pane che occorre

-non ci sarà nemmeno il fabbisogno per fare il pane che occorre. -l'uva non

lo più un gócciolo di bevanda, il quale, invece di prendere la via del

naturale. dottori, 1-41: troncogli il capo, ch'andò in aria a

in corso, e con grande istanza il pregò che gliel dicesse. idem,

andare in èmmaus: in molti luoghi ha il valore, nel parlar familiare, di

rovinare. manzini, 10-49: il mio trionfo andava in frantumi. calvino

gocciola a un cappone, e passato il termine di quaranta giorni lo feci morire

giorni lo feci morire, e trovai il vetro intero, il quale rotto per

morire, e trovai il vetro intero, il quale rotto per forza con le tanaglie

rammarico. manzoni, 1014: [il progetto] andò in nulla, come era

, i-651: senza un capo presto il patrimonio andrebbe in fumo. -ant

fagiuoli, 1-6-194: con esso favella il giorno e la notte. -e se

, chi va entro la macchina, il giornalista, il foglio, o chi?

va entro la macchina, il giornalista, il foglio, o chi? per discrezione

intendere: * nel momento di stampare il giornale '. o allora perché non scrivere

panzini, iv-25: « alle due il giornale va in macchina ». il verbo

due il giornale va in macchina ». il verbo andare nel giornalismo vale pubblicare:

domani ». slataper, 1-94: il direttore si fece portare le cartelle prima

governo; la milizia senza ubbidienza; il pubblico andare in rovina; del privato

donne alla chiesa, la prima volta dopo il parto, per ricevervi la benedizione del

sua traccia, la sua sorte, il suo esempio. -andare per i fatti

, 162: la qual cosa [il mutar di paese] ad uno che vadia

trentaquindici [anni], non è il proposito. pratolini, 2-52: aveva

vol. I Pag.457 - Da ANDARE a ANDARE (36 risultati)

intelletto. pananti, 1-68: e il poveruomo, che non va più là,

a impicca; i'non vidi mai il più magro di parole. -va al

pure concesso. varchi, v-68: il conte baldassarre castiglione... dice

curiosità '. noi: 1 è superfluo il dire che ', ecc., oppure

forma popolare * ambare, da cui il fr. aller: e si congettura che

giro intorno, vado attorno '). il verbo andare (con le forme di

) ha sostituito nella lingue letterarie romanze il più classico ire, che però resiste nei

che però resiste nei dialetti, compreso il toscano (cfr. ire).

. andare2, sm. il camminare, il marciare, il muoversi

andare2, sm. il camminare, il marciare, il muoversi, l'allontanarsi

sm. il camminare, il marciare, il muoversi, l'allontanarsi (e si

. francesco da barberino, 234: il correr per li monti alle giovani e

: ma nella vista ancor l'era il baleno / ardendo sì, ch'alfin

dallo spavento / fermò l'andare, e il cor le venne meno. idem,

sempre quella, sempre novella. attraverso il suo trasparente andare appaiono, curve, taighe

fondo. bontempelli, 8-35: ora il toro affrettò un poco l'andare poi

luminose sullo specchio dell'acqua. accompagnano il loro andare, lento e ridente

al zoppo; e s. dionisio il lume al cieco. 3.

indietro / dissi: « oimè!, il giogo, e le catene e i ceppi

bandiere spiegate e con terribile romore, il quale andare non suole esser de'predoni.

membra: cioè, se caccia innanti il piè destro per camminare, egli caccia inanzi

camminare, egli caccia inanzi con quello il braccio sinistro, e sempre così seguita.

di sue pene; / fra sé lodando il dolce andar celeste / e 'l ventilar

iulo. l. bellini, ii-130: il suo altrove di qui andare / non

apparire e dritto andare. 4. il trascorrere, il passare del tempo.

andare. 4. il trascorrere, il passare del tempo. ariosto, 18-175

con l'andar de'secoli, si formi il cristallo. leopardi, 23-72: e

tu [o luna] certo comprendi / il perché delle cose, e vedi il

il perché delle cose, e vedi il frutto / del mattin, della sera,

volgar., 2-147: hai diffinito, il sommo bene contenersi nella ferma affezion del

c. e. gadda, 2-30: il binario d'argento,...

del raggiunto tempo sistemano in velocità piana il contorno scheggiato della costa.

la macchia certi andari bassi, acciocché il beccafico grasso potesse strisciare alla volta della

2-3-77: e se v'ho da dire il vero, ci conosco [nel sonetto

quei versi, ma avea nel capo il suono di essi, ciò è l'aria

andare / voi ne farete più lieto il secondo / anno, che 'l primo

vol. I Pag.458 - Da ANDARINO a ANDATO (38 risultati)

terra è schivo. idem, i-203: il loro eterno stile di conversazione..

peraltro l'estro poetico svaporava, e il buon umore andava appassendo. panzini,

anni: a mano a mano che il tempo passa. c. gozzi,

avanzar del lavoro, vollero modificare anche il linguaggio. leopardi, 22-79: o

spariranno. soffici, v-1-462: senonché [il protagonista], con l'andar del

più che l'idea è sterile, il vecchio dotto una specie di ciarlatano,

v-1-490: con l'andare degli anni il suo amore per la vita s'era

non vide simigliante, / né credo che il ciel n'abbia altra equale / a

a desiar colei / che d'ogni affanno il tragge, ha poco andare / l'

andare, e via, come se il vento li portasse; così era divenuto il

il vento li portasse; così era divenuto il tempo per lui: prima i

andata, sf. l'andare, il recarsi in un luogo; cammino,

che non solamente m'hai rubato e giucato il mio, ma sopra ciò hai impedita

le reliquie sante, / e baciar dove il papa pon le piante. ser giovanni

suo utile ed onore,... il piacere ch'io prenderò del suo bene

del traffico, e tornato con essi il ruggieri a macao, vi cominciò tosto

, che quando ciò basti a scusar il ritorno, non basta a scusar l'

ariosto, 2-26: ben de l'andata il paladin si lagna: / non ch'

odio quella terra; / ma perché carlo il manda allora allora, / né pur

la sposa amata. / pianse, percosse il biondo crine e 'l petto / per

ch'elle fossero. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte

piacere. rajberti, 2-107: via, il troppo pieno nell'andata vada in compenso

andata e ritorno, / non fa [il trenino] più di un chilometro.

e dormì poco e male. era il primo viaggio che faceva, l'andata

l'andata con l'olio, e il ritorno con la farina. 3.

. locuz. -dare l'andata: concedere il transito; lasciar passare. frezzi

frezzi, ii-4-27: non so chi fusse il portinar cortese, / che ratto aprio

esser delli suoi raccomandati, / fa ella il mondo lieto a me lasciare / per

. 4. passato, trascorso (il tempo, un evento). petrarca

. marmitta, ix-302: quante volte il suo mal gli è dolce e grato /

suo mal gli è dolce e grato / il ben amaro e, qual nemico,

andato. tasso, 14-64: goda il corpo securo, e in lieti oggetti /

alito di fato? / dei miracoli tuoi il fasto andato / or né men scopre

/ obblìo le andate cose, e il cor nel petto / necessità ne domi.

sue vicende andate, pensando che finalmente il diavolo lo lasciava in pace. palazzeschi

ammesso uno qualunque [titolo], il principio è andato, e il sistema

], il principio è andato, e il sistema con esso. idem, pr

per la tua salute così male andata il carcere sarebbe duro assai. -andato

vol. I Pag.459 - Da ANDATORE a ANDIRIVIENI (36 risultati)

: tu ti credesti, per ciò che il marito non c'era, che la

andatóre sul canapo: funambolo. buonarroti il giovane, 9-577: andator d'in sul

ti faccia ingrossare la lena e mutare il colore. francesco da barberino, 94

, io (186): contraffaceva il volto d'una monaca, l'andatura d'

ediz. 1827 (182): contraffaceva il volto d'una monaca, il portamento

contraffaceva il volto d'una monaca, il portamento d'un'altra]. idem,

nell'irrigidire leggermente la gamba appena fatto il passo, onde viene una scioltezza saltellante

iv-1-348: seguiva [la signora] il marciapiede sinistro, lungo le vetrine giapponesi,

aria e l'andatura di re è il nostro famoso attor tragico. pea, 3-137

mite che si mosse composto abbassando leggermente il capo più per intima modestia che per

ha notato in queste donne... il contegno, la presenza, l'andatura

velocità, impeto nella corsa. girone il cortese volgar., 43: perciò che

appena arrivato a correr sul ponte che già il bianco dei frangenti circondava la nave.

. -andatura camminata o saltata: secondo il modo di battere i piedi sul terreno

km all'ora). -andatura veloce: il trotto (in media 1 km in

4 minuti). -andatura velocissima: il galoppo (in media 1 km in

di maneggio. de roberto, 715: il cavallo, nonostante la minor gravezza della

d'annunzio, v-1-369: pieghevole [il cavallo], e maravigliosamente accordato con

medesima andatura. silone, 5-295: il cavallino soffiava, vaporava, schiumava,

fanno ai puledri. -prov. il cavallo vecchio non muta andatura: l'

orecchio; / ché non muta andatura il cavai vecchio. 4. figur

boccaccevole e fiorita. chiesa, 4-99: il canto lontano aveva preso un'andatura diversa

guardò la travatura dell'andrione uguale, il pensiero vi saltava coll'andatura di chi

allorquando un fatto nuovo venne ad alterare il ritmo e a spostare il corso di questa

ad alterare il ritmo e a spostare il corso di questa regolare andatura. stuparich

ant. flusso di ventre. buonarroti il giovane, i-346: una sua andata,

dirvel più chiaro..., / il tenne a casa una gran cacaiola.

anno. sassetti, 289: avvegnaché il freddo non ci si faccia molto sentire

anni la bacchettoneria era un andazzo; il governo voleva che gli uomini pensassero all'

nei liberi studi. idem, iii-23-444: il maestro aveva resistito all'andazzo dei suoi

un andazzo di passatempo. giravano per il terreno, con quella ragazza in mezzo

: ah! vecchina, vecchina! restituitemi il giusto andazzo del tempo e del camminare

non si medicò, ma tennesi caldo il capo con una berretta foderata d'andesia.

anteriore. bocchelli, 1-iii-146: il ponte, tra un sandone e l'altro

; una varietà, vandira inermis dà il legno fagiano. = lat.

dal tupì andira 1 farfalla 'attraverso il portoghese. andirivièni, sm. invar

vol. I Pag.460 - Da ANDITO a ANDROGINIA (32 risultati)

5-222: nel campo c'è seminato il grano e l'andirivieni dei contadini per stellare

, come pesci guizzanti nell'acqua: il loro capriccioso andirivieni non ha più segreti

dei fattorini. marotta, 1-49: il sonno della mattina mi ingannava coi suoi

la sorte di questa arca / con il suo andirivieni d'operai, / le

, e andavano di nuovo a battere il capo in mano di chi gli perseguitava.

una lampada elettrica. barilli, 2-75: il corso del basso danubio è lento,

i capitoli. verga, i-203: il misterioso processo per cui le passioni si annodano

. ojetti, i-675: e adesso il diavolo mi fa lo scherzo di lanciarmi

g. morelli, 13 7: riposesi il corpo suo in santa croce, in

. machiavelli, 535: a cui il gonfaloniere si fece incontro, e con seco

porta chiusa. nievo, 595: il fumo pei fessi del solaio penetrava nell'andito

nell'andito ove eravamo e ci toglieva il respiro. verga, i-101: egli

di vento. pavese, i-42: comparve il giovane. con quella faccia pallida nell'

in dietro o le ali, o il rocchetto, onde il filo, benché accavalciato

le ali, o il rocchetto, onde il filo, benché accavalciato costantemente a un

spontaneamente dalla bocca del meccanico pratico, il quale, nello spiegarmi che egli faceva

setificio], giunto a codesto règolo che il ródano fa muovere avanti e in dietro

e d'anime... ha lasciato il posto all'andivièni innocuo e saporifero di

d'annunzio, iv-1-186: d'un tratto il bosco di corbezzoli andracni rosseggiò come un

dei fiori. pascoli, 75: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento

e la corta sottana non impedivano il veder parte della meglio tornita gamba che

secolo xviii, così detta perché secondo il modello imaginato dalla attrice dancourt nella parte

dei quattro verticilli di organi che compongono il fiore, cioè del verticillo degli stami

ha lo splendore dell'argento, come il diamante: è quadrato, e simile a'

abbia questo nome, perch'egli abbassa il furore e la collera dell'uomo. vallisneri

galactite, l'ematite, la melitite, il schisto, i bassalti, i crisoliti

specie di pietra conosciuta da'moderni sotto il nome di occhio di pesce o di omaittio

molto grave e dura, onde prese il nome... dice che tira

che tira a sé l'argento, il rame, il ferro. =

a sé l'argento, il rame, il ferro. = voce dotta,

plinio, 37-54; e, per il n. 2, plinio, 36-38)

si credimus »; e, per il n. 2, isidoro, 16-4-17:

vol. I Pag.461 - Da ANDROGINICO a ANELANTE (24 risultati)

androgìnica; di due timbri. il timbro maschile, basso e un poco velato

che nasce allora l'ermafrodito quando nella concezione il seme dell'uomo e il sangue della

nella concezione il seme dell'uomo e il sangue della donna sono d'equale forza,

, onde nel medesimo feto ciascuno produce il suo sesso: il perché venendo poi

medesimo feto ciascuno produce il suo sesso: il perché venendo poi questa creatura all'età

maschi-femine: perché in lor lingua chiamano il maschio andrò, e la femina gine.

. filos. l'uomo primigenio, secondo il mito ideato da platone nel convito,

delle case. sacchetti, 70-34: il porco uscito lor tra le branche, corre

5-28: un rumore di passi per il lungo androne interno, cupo, rintronante:

: l'androne nudo e maestoso ove il rumore dei passi... si

perdeva. fracchia, 447: se il cortile era buio, l'androne era

le talpe si spaventino e, risplendente il sole, si fuggano. e altri sono

. giocosa, 135: allora traversai il cortile e l'orto, fino all'uscio

alla bottega dell'ebanista, c'era il mio studio, un androne lungo quanto

cima ha i folliculi, in cui è il seme. bevuta in vino al

sono certi fioretti di color luteo; il seme è nel calice, simile »

semo..., conosciuto ancora sotto il nome di siciliana, ruta salvatica,

oaiptov 4 sangue d'uomo '(per il sugo del frutto): comp.

sono e debbono essere (ed è il dovere del loro particolare ufficio) gli

, curioso (che serve a rivelare il carattere tipico d'un personaggio, la modalità

', benché derivante, come dice il lissoni, dal greco e dal latino

i vecchi aneddoti di paga- nini, il violinista. palazzeschi, 4-170: aveva raccontato

aveva raccontato aneddoti e barzellette per tutto il tempo del desinare. 2.

ferro, e l'uno e l'altro il tinge / con molte piaghe:

vol. I Pag.462 - Da ANELANTEMENTE a ANELLO (46 risultati)

arrabbiato can sotto i latrati, / sotto il ruggir de l'anelante fiera, /

a poppa di febbre anelante / sta il prence di blaia, rudello, / e

guardo natante / di tripoli in alto il castello. pascoli, 472: c'

baldinucci, 7-62: venuto dunque il tempo, non so s'io

i-149: qual più propria ha potuto il magistero / trar della viva e naturai

lento, / e per lentezza (il fiato ansio scotendo / le gravi membra

corso, / e tutto biancheggiar di spuma il morso. idem, 13-63: languisce

morso. idem, 13-63: languisce il fido cane, ed ogni cura /

a l'alta mia tempesta / ritrovar spero il porto, / il naufragio m'attende

/ ritrovar spero il porto, / il naufragio m'attende, / alfin colà trepidamente

senton più presso alle spalle / anelare il temuto destrier. leopardi, 23-28: al

-per simil. caro, 8-647: il fremere e 'l bollir de le sue fiamme

anelar si vede. panzini, ii-41: il mare vicino faceva anelare i pioppi stormendo

grosso, iii-379: per voto eterno il mio fanciullo estinto / solingo pellegrin poggia

chiunque alcuna orrenda / sceleraggin commette, il seno infisso / non fan che fiamme

4-385: egli sen viene / ripieno il cuor di marzial desio, / e

: ripugna di dare a questo verso il quarto caso; e piuttosto che dire

; e piuttosto che dire: 'anelo il conseguimento del bene'-dirai * anelo

anelando nuove industrie in corsa / fischia il vapore. idem, ii-8-212: quanto anelo

me! d'annunzio, iv-1-119: il nostro cuore tavolta si gonfia di non

terminata, né terminerà mai; e il nostro anelare a qualcosa di superiore non è

tutti avevano la madre, e perché il non averla gli causava più che dolore,

e spesso / anelar gli ange il petto, e i fianchi scote. pascoli

su l'anelare del mare / vedevi tu il guizzo d'un fuoco. beltramelli

con arte. arici, 226: il petto / le combattea l'anelito e il

il petto / le combattea l'anelito e il mortale / sitir, per cammin tanto

113: affaticato / a te cadeva il braccio, e ti battea / alto

, i-169: la povera bestia rizzava il collo penosamente, e voltava la testa verso

: cade su i ginocchi, presso il cadavere, mettendo un grido fievole come

idem, iv-2-1007: ella aveva sparso il suo pianto subitaneo... e

salita di corsa. palazzeschi, 3-257: il treno si mosse, con quell'anelito

galoppo falca. panzini, i-72: il treno si era mosso con aneliti e fremiti

che muore. chiesa, 1-127: venne il dì del vento caldo: una morbida

la diva spoglia uscita, / mise il potente anelito / della seconda vita.

/ che quello stuprador gli anelli il dito / e facciagli la dote.

. guidiccioni, 1-128: divelto il suolo, e l'aneliate accette /

che s'apron come gemme per frugare / il buio. 2. zool.

segmenti a guisa di anelli (tipici il lombrico e la sanguisuga).

ornate. boccaccio, 1-86: quello anello il quale nella mia mano troverai, prendi

troverai: che a qualunque persona tu il donerai, ella, riguardando in esso,

accidente avvenuto ti sia, perciò che il colore dell'anello vedrà mutato. idem,

un grande e ricco uomo fu già, il quale, intra l'altre gioie più

io-7 (453): si fece [il re] chiamare un giovane, il

il re] chiamare un giovane, il quale era gentile uomo ma povero,

lucente che un torchio acceso pareva, il valor del quale appena si poteva stimare

poteva stimare. sacchetti, ii-191: il quarto [dito] si chiama anularis

vol. I Pag.463 - Da ANELLO a ANELLO (38 risultati)

mani. aretino, vi-7: simiglio il gran cerchio della giu- risdizion di garda

: gli la- sciarrò, oltre, il mantello e le anella che ho nelle dita

anella, / che tu le doni, il cor le fanno lieto. aleardi, v-49

. chiesa, 1-228: e negli occhi il barbaglio hai dell'anello, / ch'

corniole incise. tomhari, 1-113: il prete si volse agli sposi per la

. l'anello era in evidenza: il verde dello smeraldo spiccava sul dito corto e

diventato femina, ah, ah; il marescalco mi ha a dar l'anello.

parole ch'hanno / a far intero il matrimon tra loro. -legame matrimoniale

... data a napoli sotto il nostro segreto anello, di 2 di dicembre

della forza de'proci, presenta loro avanti il fortissimo arco d'ulisse, offerendo in

che vi torni a capello, riscaldandosi il cono, l'anello vi riesce stretto.

di scabro anello / dell'indomito verro il grifo immondo. pellico, ii-132:

di ferro. panzini, ii-340: sotto il portico si apriva il gran portone nero

ii-340: sotto il portico si apriva il gran portone nero, coi due enormi anelli

ii-699: vedeva... legare il cavallo all'anello del portichetto. idem

dov'egli aveva da anni l'anello per il tovagliolo le cose erano andate un po'

e non ha principio né fine, il che significa la fede della santa trinità

per qual cagione efficiente e per qual fine il cuore si muova così e non altrimenti

e non altrimenti ma quale in lui sia il principio movente, è sin'ora

o quadrangolare, e che ne fa come il contorno, la sola capace di preziosità

cui è cinto nella sua parte superiore il gambo di alcuni agarici mangerecci, ed

di alcuni agarici mangerecci, ed è il residuo della volva che dal gambo si

cilindrica di ferro, detta bastone, il quale... si fa scorrere colla

/ tener l'anello in dito o fare il nodo. anguillara, 4-149: quanto

, 4-149: quanto puote l'anello innanzi il caccia [l'ago]. carena

anello. d'annunzio, iv-1-597: il bambino sentendosi libero agitava le gambe e

deledda, ii-472: di bambino aveva anche il sorriso che lasciava vedere una chiostra di

-per estens. montale, 31: il salce era biondo e io ne stroncavo /

circolare anello or mostra or cela / il non più lontanissimo saturno. leopardi,

intanto si sta sulle feste. oggi il re corre all'anello nella piazza reale con

due campioni. 17. zool. il segmento in cui è diviso il corpo

zool. il segmento in cui è diviso il corpo degli anellidi. d.

e accordatamente stringendosi, stringono tutto insieme il cuore, e fianchi, e seni

rancio. d'annunzio, ii-144: il torace [della cicala] / sparso

di màcule, fatto / di anella il mirabile addòme. idem, iv-2- 1193

su gli ultimi anelli, si solleva [il bruco]: non è ormai che

non è ormai che una curva protesa verso il mio polpastrello. -celletta dell'alveare.

terra le madri [delle vespe] serrino il forame di ciascheduno anello.

vol. I Pag.464 - Da ANELLOSO a ANEMOSCOPIO (38 risultati)

dessi, 6-231: si cavò di tasca il fazzoletto, che aveva una cocca annodata

annodata con dentro l'anellino, disfece il nodo. era un sottile cerchietto d'oro

le orecchie in tanta brutalità, che con il peso che in esse vi appendono di

anelluzzo. aretino, iii-79: -eccovi il vostro anelluzzo. -tu dovevi dirle che

mi porse un piccolo anellino d'oro, il quale era tutto imbrattato d'ariento vivo

17-35: impallidia la bella, e il petto anelo / udendo le si fea

del bimbo e l'avida pupilla / e il viso e il cuore, porta tutto

avida pupilla / e il viso e il cuore, porta tutto in cielo. saba

/ sul prato, con le amiche e il cane anelo. 2.

l'uom ricontempla: arene / e deserto il ricingono: / la falsa imago anelo

imago anelo / lui tragge ove più stride il verno e il gelo. idem,

tragge ove più stride il verno e il gelo. idem, 141: bianco ardeva

gelo. idem, 141: bianco ardeva il cielo! / né aspetto d'uomo

tiene / che la tua, donna, il moto e 'l dolce anelo.

anelante, ansante, che ha il respiro affannoso. bencivenni [cruscd

bencivenni [cruscd \: lambire il mele è giovevole per gli anelosi.

e livida. l'anemia le distruggeva il sangue. -anemia cerebrale: forma

di sul petto l'incubo, ad allontanare il rombo che ella udiva di continuo.

, indebolimento, snervatezza '... il popolo l'ha il suo vocabolo proprio

... il popolo l'ha il suo vocabolo proprio, che è 'fiaccona

cerebrale, povero sangue italiano, e il tuo carso non rigenera più la tua città

che fosse una debolezza organica, che il sangue anemico e la scarsa nutrizione non

la scarsa nutrizione non alimentassero a sufficienza il cervello. 2. figur.

). anemizzare, tr. impoverire il sangue; ridurre il flusso del sangue

tr. impoverire il sangue; ridurre il flusso del sangue; rendere anemico.

che avrebbe spento, anemizzato, anche il rossore, anche il sangue. idem

, anemizzato, anche il rossore, anche il sangue. idem, 7-319: la

certi vecchi ammalati a cui si anemizza il cervello dopo che hanno mangiato senza riguardo

: si palesa uno strato bianco, il connettivo sottocutaneo poco prima anemizzato.

scòrta, se non ho capito tutto il contrario, delle nuvole; strumento a

di moltissime fatte. quale ha il fiore puniceo, qual bianco, qual

. marino, 19-420: e nel centro il piantò del suo giardino / tra mille

fior schiere diverse. / purpureo è il fiore, ed anemone è detto, /

, / breve, come fu breve il suo diletto. redi, 16-vi-64: farò

copia. aleardi, 1-294: era il precoce anemone sbocciato / su la sua zolla

e l'anèmone violetto / ch'è il rapido fiore del vento. negri, 1-180

, e qualcheduno rosso e bianco tra il grano adolescente. sinisgalli, 3-54: gli

ma l'una e l'altra vuole il terreno sabbioso. idem, ii-180: le

vol. I Pag.465 - Da ANEMOTROPISMO a ANFANEGGIARE (29 risultati)

-ato? 'fegato ', attraverso il fr. anhépatie. anepàtico, agg

. che non contiene liquido: come il barometro aneroide, basato sull'elasticità dei

fogazzaro, 5-481: fece correre tosto il paese sparando a festa la carabina,

, 17-331: lo obbligava a bere il torlo d'uovo sbattuto in due dita d'

: ugni... e'granelli ed il pettignone con olio sambucino, o

boccaccio, v-67: quivi ancora abbonda il serpillo...; quivi malva,

quivi malva, nasturzi, aneti e il saporito finocchio. palladio volgar., 11-11

, la maiorana, l'agnocasto, il cornino, la nepitella e l'aneto.

primo crollo svelse / e svelse dopo il primo altri parecchi, / come fosser

ii-76: l'aneto anch'egli muove il rutto, e mitiga i tormini [=

[= le coliche], ferma il corpo. delle sue radici si fa impiastro

con acqua e con vino. fiutando il seme suo caldo ritiene i singhiozzi. marino

convito. d'annunzio, ii-446: e il verde apio nell'orto / langue,

quali decimate la menta e l'aneto e il cimino, e avete lasciate quelle cose

sono più gravi della legge, cioè il giudicio e la misericordia. manzoni, 172

e del cumino, e avete trascurato il più essenziale della legge, la giustizia

anestetico d'uso, e di adrenalina, il vaso costrittore che impedirà l'emorragia.

bevuto un anestetico e di avere perduto il senso di se stessa. 2

di diventare pazza; certi pensieri mi gelavano il corpo, me ne toglievano quasi la

fervens, mictualis. anethum ». il n. 2 deriva dal vangelo di matteo

ben grande. vallisneri, ii-15: dentro il cavo dell'arteria di un cavallo vivente

un tono che ora sale ora scende, il pianto e la preghiera, l'imprecazione

e la preghiera, l'imprecazione e il lamento. = voce dotta, comp

i-136: una spirale di fuoco che trapassa il cielo buio cospargendo la terra di

m. cecchi, 15-24: anfanare importa il medesimo che vacillare e uscire fuori di

li peduli, cioè li scappini. buonarroti il giovane, i-553: udito questo da

mano. b. croce, i-4-11: il ritrovamento della vera distinzione tra cronaca e

2-225: e davvero anfanava, ché il cuore stanco gli doleva e l'affaticava

anfanata, sf. disus. il parlare a vanvera. aretino,

vol. I Pag.466 - Da ANFANI A a ANFISBENA (21 risultati)

[crusca]: in questa ha potenzia il nemico in farti vedere certe cose

non entrare in anfania; témpara il liuto. = deriv. da

strato d'erbe secche facendolo palpitare come il ventre di un anfibio sommerso.

soltanto lo sciaquìo della marea e il diguazzare dei pesci e degli anfibi

di solito hanno le donne per il verrucoso anfibio, stese la lunga mano magra

leggi della navigazione, 9-1: anfibio: il velivolo atto a partire in volo e

anfibia. idem, i-65: raccoglieva così il frutto dovuto della disgrazia primitiva del nascere

paese anfibio. giusti, ii-385: il gran diavoleto dei rimatori, o classici

cominciassero a sentire..., il terrore dell'ambigua e anfibia vita nostra

la morte, fra l'essere e il non essere... sarebbe un lusso

che respira con pseudo-branchie o attraverso il tegumento), mentre l'adulto è

per non fare anfibologia. buonarroti il giovane, 9-20: o mi

vizio. manzoni, 913: il mettere in chiaro dell'anfibologie non è

. dcp. il suffisso -logia): 'ambiguità, dizione

intelligibile e più ragionevole, che il discorso amfibologico del vasari. manzoni

sensi buoni e rei / sotto il velame del linguaggio anfibologico. =

salutò dalle natie / cime eliconie il cocchio aureo del sole. / né per

vertebrati): si trova lungo il litorale di napoli e di messina.

in avanti e parte indietro (per il moto e per il salto):

parte indietro (per il moto e per il salto): sono prevalentemente marini,

agg. archit. tempio che ha il colonnato sia sul lato anteriore sia su quello

vol. I Pag.467 - Da ANFISTOMA a ANFRATTO (39 risultati)

correndo da ciascuno de'capi, circulato il tratto del corpo... della

: de qual sangue lernèo fu tinto il strale, / di qual fiel di ceraste

di ceraste o anfisibena, / il strai, che il cor mi punge in

o anfisibena, / il strai, che il cor mi punge in tanta pena, /

ingricchierà o intirizzerà, avendogli legato attorno il serpente anfesibena, e quello con una

anfisbene e dragoncelli, oh come / inasprano il dolor che la tormenta! segneri,

targioni tozzetti, 3-54: sarebbe lodevole il lasciar una laguna anfiteatrale, per porto

e sono in questo differenti, che il teatro certamente è quasi un mezo teatro,

] impiegò in fabbricare anfiteatri. buonarroti il giovane, 9-63: vedete appresso un

. marino, 6-145: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso

capua. d'annunzio, iv-2-802: vedevo il vaso profondo dell'anfiteatro metà al sole

, felice. d'annunzio, iv-1-136: il vasto anfiteatro dei colli, popolato d'

l'immenso anfiteatro dei monti barbagliava sotto il sole di mezzogiorno. ojetti, ii-76

all'altura. cicognani, 2-137: il cimitero... fatto a anfiteatro.

le tombe. palazzeschi, 3-177: il salotto non si riconosceva: era ridotto una

povero passo. baldini, i-605: il torrione rotondo del foro... e

anfiteatro da una porticina segreta, posarono il cadavere sul gran tavolo di marmo.

la cima che aveva curato testone prendeva il tuo corpo sempre più scarabocchiato e lo

e scherz.). chi offre il convito, padrone di casa (e implica

arila, 30: spesso si dà il nome di anfitrione a colui che invita

onde dicesi, per es.: * il marchese b. è uno de'primi

b. è uno de'primi anfitrioni 'il nostro anfitrione, finito di pranzare,

francese, ed è derivato, come registra il littré dalla commedia del molière, amphytrion

forchetta. dossi, 487: c'è il dilettante-anfitrione (o dilettante-oste) che mi

di olio, mentr'io non amo che il burro. d'annunzio, iv-2-207:

cantatrice che spiu- mava con tanto garbo il loro anfitrione. essi temevano che i

homme n'a pas le sens commun, il est tout génie. ojetti, i-404

povertà dopo aver fatto l'anfitrione e il mecenate... a spese delle ricchezze

zionia. gioberti, 2-49: il braccio militare di pella avrebbe forse potuto

stessa origine, che aveva per fine il culto e la cura di un

di vino metti due cucchiai. buonarroti il giovane, 9-414: gli sono offerte di

anse. zanella, ii-191: muto il poeta ad ora ad ora affonda /

. d'annunzio, ii-820: si tace il fonte ne'suoi marmi lisci / come

tre fanciulle..., levato il braccio ignudo a reggere un'anfora sottile

: luccicavano i piatti, i bicchieri, il vino dorato nell'anfora. montale,

dm3). beicari, 3-5-101: il lione... portava uno otre,

ragazze venivano avanti... bilanciando il mastello con grande abilità, come un gruppo

, perch'ei resta in quiete. buonarroti il giovane, 9-489: vivi seppellir fece

spander mali. marchetti, 2-39: il paese aprico / dell'isola triforme, intorno

vol. I Pag.468 - Da ANFRATTUOSITÀ a ANGELICA (29 risultati)

bianco. civinini, 1-151: pare che il sole non debba giungervi mai, come

fra nuvoloni, da un anfratto, il sole. moravia, viii-158: la lucertola

l'acqua macera foglie e racimoli. il cielo / si colora di nuvole scarse

origine osca; ma gli antichi accostavano il termine a frangere. cfr. varrone,

. cocchi, 4-2-121: vi è anco il pericolo che il male penetri e si

4-2-121: vi è anco il pericolo che il male penetri e si estenda nella anfrattuosità

prossima. d'annunzio, iv-1-995: il promontorio levava nell'ardore la sua aridità

e nel diritto medievale, dove il termine indica genericamente oneri di lavoro e

stesso, ovvero per altri, mediante il pagamento della mercede. 2. per

ma che implica 1'esistenza stessa ed il riconoscimento della neutralità. idem, i-143:

, i-143: la nave che ha subito il danno... per opera del

cavalca, 9-306: onde [il peccatore] se è angariato e

israel. b. davanzati, ii-27: il facoltoso era più cruda mente

tormentato. possavanti, 51: il peccatore... provocato, risponde

. alfieri, 4-47: facile stimando il guadagnarsi que'popoli, dai pubblici e

e impoverito. beltramelli, i-715: il dover riallacciare tutte le penose fila della sua

in preda de'corsari o de'pirati, il principe che l'ha comandata non è

l'ha comandata non è obbligato a risarcire il danno. angariatóre, agg.

disus. che angaria. buonarroti il giovane, 9-794: forse un pubblicano,

con estorsioni esose. buonarroti il giovane, 9-21: che 'l mio danaio

: io credo tu fussi mandata / il primo dì dal ciel una angiolèlla. lorenzo

da la lingua, onde s'accoglie il mele, / sciolsono in chiara voce este

a le stelle, onde scese, il canto invia, / ebbra del suono,

falsa per me, avendogli 10 fatto il piacere di servir dì padre a due sue

nipoti, insegnando loro l'italiano, il francese e altre cose, senza mai

... i quante mai n'ebbe il ciel per avventura, / bianche angelelle

braccia alte e con l'aureola dietro il capo. panzini, iii-397: meraviglia!

! una donzella, sì; ma il volto di angioletta. beltramelli,

per dare aroma ai liquori (come il ratafià); comune nei luoghi montani

vol. I Pag.469 - Da ANGELICALE a ANGELO (31 risultati)

degno di un angelo. buonarroti il giovane, i-442: assistevano...

ha nom bieltà: per li occhi il core / mi passò; la seconda,

da angelico (v.), con il suffisso -anza, d'uso nella lingua

purificarsi. beltramelli, i-341: il cielo svariò, ammorbidì àngelican- dosi.

ma l'angelo caduto... è il nemico astioso e tenace degli uomini che

, / quel che v'ha dato il suo cuor per trebuto / che alquanto vi

le bellezze / di quella c'hae il viso angelicato. d'annunzio, iv-1-215:

viso angelicato. d'annunzio, iv-1-215: il mare aveva... una indescrivibile

baciammo nella vita. beltramelli, ii-100: il miracolo di quel volto angelicato di adolescente

capellano volgar. [crusca]: il vostro colore mi ricrea, l'

, 2-18: la mente angelica è il primo mondo fatto da dio: il secondo

è il primo mondo fatto da dio: il secondo è l'anima dello universo:

secondo è l'anima dello universo: il terzo è tutto questo edilìzio che noi

bel volto / ch'all'amorose reti il tenea involto. michelangelo, 151-8:

ciel le vai, / di dolcissima gioia il sen mi passi. bar etti,

mi dispiace di non avervi potuto procurare il transitorio piacere di dar un bacio a quella

, / quasi una finta imago / il tuo volto imitar. carducci, 119:

. mi lasciò scorgere d'un tratto il più angelico tra i visi dell'aria

bronzee. la cella è bianca, il giaciglio è bianco. la cella è bianca

innocente. d'annunzio, iv-1-139: il mare, calmo e innocente come un

, che conferisce soavità alle note; il soprano più acuto nei cori.

2-11: voi altri pochi che drizzaste il collo / per tempo al pan degli

compagnia dell'anima, che allumina e disceme il vero dal falso. petrarca, 220-9

beate, / cittadine del cielo, il primo giorno / che madonna passò le fur

a niuna era possibile per suo merito il risalire colà donde peccando era caduta.

. idem, 11-2: sia dal cielo il principio: invoca inanti / ne le

vago 1 precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide spirto sì bel

e poscia s'ode / d'angioli il canto in su le sacre avene. monti

angiol di dio,... / il gui- dator che mai non guarda indietro

io] udir gli angioli del cielo / il tuo nome risuonar. tommaseo, i-101

, / come le penne aprì, tocca il profondo, / emula al volo degli

vol. I Pag.470 - Da ANGELORO a ANGHERIA (41 risultati)

grandi chiese antiche. soffici, v-1-376: il genio umano... vuole espandersi

sogno i bambini innocenti / senton passare il magico fruscio / degli angeli che vanno

. pasolini, 2-128: da quando il pianto non fu più d'amore / vidi

pianto non fu più d'amore / vidi il tuo fulmine nelle mie lacrime, /

nelle mie lacrime, / non te, il tuo fulmine, non i tuoi

simil. d'annunzio, iv-2-923: il grande angelo abbagliante si dibatteva ancora sotto

annunzio, v-1-503: distendete e leggete il cartiglio sinuoso che il mio angelo custode ha

distendete e leggete il cartiglio sinuoso che il mio angelo custode ha sempre in bocca

ne sappia io? non sono certo il suo angelo custode! saba, 272:

credette che volessi ucciderla... ma il mio angelo custode mi assistette: non

angelo tutelare. prati, v-69: il buon angelo mio fu quella cara / che

fu quella cara / che, or è il quart'anno / s'è da noi

pellico, ii-171: taluno, durante il viaggio, in un luogo dove c'

, cogli angeli custodi ai fianchi e il pubblico in faccia. 3.

angeli per compagni. redi, 16-vii-407: il sig. niccolò è veramente un

. gozzi, i-203: ma soprattutto il figliuol suo religioso, ognuno dice ch'

: io che non son degno di baciarle il vestito, io ho insultato lei,

. cecchi, 306: io ho qui il carico / d'una ammalata...

, iv-2-1010: [vana] uscì trattenendo il respiro, col viso atteggiato a una

lei telefonò, al solito. crostarosa prese il ricevitore, disse brevemente: « guarda

ora, / per l'angiolo; il nuovo angioletto / nel cielo volava a quell'

bolla con questa clausola, che [il pontefice] li mandava come angeli di

siate sempre mille volte benedetto, ché il vostro gli è uno scrivere da angiolo

a firenze, e che girava secondo il vento). g. m.

la via dell'angelo: dare ad alcuno il mezzo di fuggire di soppiatto.

acacia. idem, 5-134: ma il fiore d'angiolo è albero più piccolo del

bellissimi quattro o sei petali che costituiscono il fiore bianco latte. 10.

su un piede. -nel nuoto: il tuffo eseguito a braccia aperte. 13

testa d'angelo con alette, per il deflusso del liquido in eccesso.

fogna, che non hanno se non il capo e gli alioni. 14

un nome greco, cioè aggelos, il quale in latino viene a dire * nunzio

l'avemaria della sera, ed era cessato il brontolio dèli'angelus domini, la scena

: è bello e santo quando abbassa il capo / e si segna, togliendosi

capo / e si segna, togliendosi il berretto, / al rintoccar dell'angelus.

angelus: era come quando si porta il viatico a chi muore. pasolini, 2-65

e cori appresso, / e vede il mar che fra i duo liti s'ange

e da querele assiduo / battuto duolsi il gran troiano, ed angesi. tasso,

un grave e spesso / anelar gli ange il petto e i fianchi scote. massini

massini, iii-276: quanto più invidia il cor t'ange ed attrista. rosa,

si parte tristo; / e spesso il tristo assai peggior diventa. marchetti, 2-185

cura tibullo ardea; / varia di amori il candido / vate neera angea. idem

vol. I Pag.471 - Da ANGHIERE a ANGLICANO (23 risultati)

grande sonno! viani, 14-31: ma il marinaro, nonostante tutte queste angherie,

sole o tempesti, non va a salutare il mare. e. cecchi, 6-364

. bencivenni [crusca]: il malore dell'angina viene cagionato dal sangue

de marchi, 818: finalmente venne il dottore, che giudicò un caso gravissimo

, iv-26: angina pèctoris, come dice il nome latino, stringimento, soffocamento del

angina. bencivenni [crusca]: il rimedio delli anginosi elli si è l'

sul seno morbido e caldo, chiamandola il suo bell'angiolino. b. croce,

detti al mondo un angiolino ridente e il mondo lo mutò in diavolo scatenato. baldini

braccine nude e i guanti bianchi reca il calice d'argento che sfavilla al. poco

che sfavilla al. poco sole. il suo passo è quello d'un putto slegato

ora, / per l'angiolo; / il nuovo angioletto / nel cielo volava a

* vaso, vena ', attraverso il fr. angiome. angioneuròsi, sf

game, caratterizzate dal seme protetto entro il frutto (all'opposto delle gimnosperme)

ariosto, 190: non ha il verno poter ch'in te mai porti /

entrò in un piccolo angiporto e fermò il cavallo per lasciar sfogare il mal tempo.

e fermò il cavallo per lasciar sfogare il mal tempo. pascoli, 1289:

annunzio, ii-60: e cantando seguimmo / il prossenèta per cupi / angiporti graveolenti /

a dito. panzini, ii-339: il vero è che in quell'angiporto abitavano

; ed oggi dietro alcune porte splende il rossetto di alcune donnette che dicono « pst

. viani, 19-309: era quello il luogo dove gli spioni venivano a truccarsi

d'inghilterra: riconosce come suprema autorità il re, a cui è riservata l'approvazione

cattaneo, ii-3-143: questo è il modo con cui la chiesa anglicana potrebbe

. gramsci, 145: si sente che il wells è antipapista anglicano e non storico

vol. I Pag.472 - Da ANGLICISMO a ANGOLO (27 risultati)

1214 (secondo il tipo ecclesia gallicana) ', cfr.

, della regina e di tutto il popolo anglico. panni, giorno, i-873

, i-873: a questi arnesi il cannocchiale aggiugni / e la guemita

ariosto, 38-59: se spesso perdé il campo africa e spagna / quando siàn

padiglion rotarsi / più mondi, e il sole irradiarli immoto, / onde all'anglo

, portavano con sé con culto testardo il ritratto del campanile natio. = fr

germanici che emigrarono nella britannia (durante il v e vi secolo). -

elemento di discendenza anglosassone, che costituisce il nucleo della nazione americana. c.

le loro pavesature giallo-verdi e scarlatte, il nasigliamento dei dischi anglosassoni, l'elevato

certi uomini d'affari anglosassoni. era il suo modo di fare: freddo,

, 4: ciò si fa con intaccare il legno che si deve fermare per

annunzio, iv-2-596: essi erano presso il pilastro angolare del portico. deledda, ii-777

del portico. deledda, ii-777: il malato metteva la testa fuor delle lenzuola:

di gesso, coi capelli bianchi rasi e il profilo angolare. ojetti, i-818:

angolo. angolarità, sf. il presentare angoli; forma angolare.

accolti, 1-150: schizzare speditamente col pennello il suo tutto, accennando le parti con

. sarpi, vii-9: ambidue [il sole e la lucerna] si riflettono ad

luogo dove ella vien ricevuta non apparisca il suo diametro sottendere ad angolo maggiore che

intromette, dove per dritto non può, il sole, ella riflettendosi d'altri corpi

, che quasi linee al centro / vanno il fonte a ferir per dritta riga.

per dritta riga. michelini, i-347: il moto, per veemente che egli si

tre strade di circa duecento metri che tagliano il corso ad angolo retto. 2

ti vogliano, strengendo la bocca, proibir il riso. rovani, i-31: la

bocca. tozzi, ii-98: aveva il volto grasso, ma pallido e con due

netto gli angoli della bocca affondata sotto il naso adunco. e. cecchi, 6-108

g. villani, 9-256: ivi fa il muro gombito, ovvero angolo, e

, v-70: sopra l'altro canto il palido ulivo...; e l'

vol. I Pag.473 - Da ANGOLOIDE a ANGOSCIA (24 risultati)

in un angolo di quella, senta il suono fatto nell'altro angolo diametralmente opposto

capretto imbizzarrito. bontempelli, 9-71: il mio letto sta in un angolo della camera

amore in pace. pavese, 1-27: il mercato veduto di dietro sembrava ammazzato dal

in ogni angolo di cui era notissimo il nome e valor suo. foscolo, ii-2-486

suo. foscolo, ii-2-486: il frate crollò affettuosamente il capo, volendo dire

ii-2-486: il frate crollò affettuosamente il capo, volendo dire: pur troppo

angolétto. lorini, 102: farei il muro grosso solo un piede e mezzo,

che piuttosto ponno / solleticar che lacerare il senso. = voce dotta,

solido a tre 0 più facce (il cui punto d'incontro si chiama vertice

colà translata / ov'è men curvo il muro, e men contrasta, /

certa acrimonia aromatica, che non offende il gusto, ed è alquanto duro e

gente angolosa. moravia, 1-86: rassettando il vestito con colpi secchi delle brutte mani

bianchi come la panna e grigi come il fumo, dagli occhi rossi, dagli

d'un nero lustro come l'antracite, il pelo lungo della razza d'angora,

come voi solete, perché indugiate tanto il desiderio suo e l'angore, ch'

fu la freccia; / ma passommi dentro il cuor; / né rimedio più ci

/ per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra

'l sangue corre al cuore e grava il cuore, sicché pare a l'omo avere

d'annunzio, iv-1-88: appena fu sotto il portico, respirò come un uomo liberato

pensare, o quale lingua può parlare il tuo dolore, e il tuo pianto,

può parlare il tuo dolore, e il tuo pianto, i tuoi sospiri, i

angoscia, quando stando alla croce vedevi il tuo diletto figliuolo così maltrattato. cino

, vi-13: ogni cosa ria essere sotto il sole e [tutto] essere vanitade

teneano in mala ventura e angoscia tutto il paese, che niuno osava andare per cammini

vol. I Pag.474 - Da ANGOSCIAMENTO a ANGOSCIOSO (30 risultati)

notturna con dolore di molte guise lega il mio cuore. boccaccio, i-57: o

., 2-9 (250): il dì medesimo che legato fu al palo e

. egidio romano volgar., ii-1-19: il geloso, per sospezione ch'elli à

in parigi, la reina poscia / il convitava co'molto diletto, / ed e'

. bembo, 1-52: né per doglie il duolo, né per lamenti il lamento

doglie il duolo, né per lamenti il lamento, né per angosce l'angoscia si

minore. ariosto, 42-66: sano ha il cor da l'amorose angosce. idem

sorte, / e sempre che la spada il pagan mosse, / sentì ne l'

mosse, / sentì ne l'alma il ferro e le percosse. idem, 7-41

346): chi potrà ora descrivere il terrore, l'angoscia di costei, esprimere

, i-127: sul precipizio fu trovato il fazzoletto che avea asciugato quel sudore d'

2-949: nemmeno per un minuto ho il coraggio di sopportare l'espressione di stupefatta

l'espressione di stupefatta angoscia che sconvolge il volto delle due monache. deledda,

monache. deledda, ii-776: e il silenzio, nell'interno della casa,

1-139: ed io [aspetto] il pianto che sciolga / la mia angoscia

metamorfosi all'aurora, / oramai so che il filo della trama / umana, pare

poliziano st., 1-75: va fuggendo il contento e siede angoscia, / el

? -venire in angoscia: sentirsi mancare il fiato (per una subitanea emozione)

detersalvini, 23-214: dalle doghe angosciate il parto a minato). grande /

delle magnolie, un plenilunio, presso il mare, con l'amica. baldini

amica. baldini, 4-103: e il senso della parola « disperso », di

fieramente ancora; ed invano pure invocai il dono del pianto. idem, ii-44:

ii-1-81: tullia la feroce s'angosciava che il suo marito non era presuntuoso né ardito

: quell'ombre orando, andavan sotto il pondo, / simile a quel che tal

nelle notti d'insonnia, / quando il mio cuore è più angosciato e grida

, 218: e sofferto angosciosamente il lungo martirio della noia e delle zanzare

perché non ti ritemi / sì di rodermi il core a scorza a scorza? idem

deledda, iii- 333: aveva il presentimento angoscioso di altre disgrazie. civinini

i nostri figli così che m'empie il cuore d'angoscioso dolore, come se tu

essersi cacciato in una situazione che ha il doppio inconveniente di essere insieme comica e

vol. I Pag.475 - Da ANGOSTURA a ANGUILLA (41 risultati)

non quest'una / via da celare il mio angoscioso pianto. boccaccio, i-119:

i-119: allora cominciò... il più doloroso pianto che mai udito o

che muore, / dentro mi sento il core / mancar, mancando i mie'tormenti

: e angosciosa la notte, e angosciosa il dì, piange. boccaccio, iv-no

, ii- 810: né anco il serpe che si chiama angue, è velenoso

velenoso, se non è instigato fra il mese dalla luna. ma preso vivo,

perché di latte / sen * corse il fiume e stillò mele il bosco; /

* corse il fiume e stillò mele il bosco; / non perché i frutti loro

. idem, 4-4: stampano alcuni il suol di ferine orme / e 'n fronte

: e rammentò ch'a ben guardarne il varco / vegghiava eternamente angue feroce /

durante, iii-183: strisciando angue di vetro il rio gelato / fugga, e con

lui fuggan le nevi, e mora / il verno fier, ché 'l bell'

mortifer angue, / ahi, di veleno il cor ferve e ribolle! idem,

ribolle! idem, 915: rida ubriaco il verso di gioia maligna; com'angue

i pianti ch'euriàle / mettea tra il sibilare dei serpenti / verso la strage

nato dall'oro. negri, 1-524: il guizzo tortile d'un angue / ebbe

questo che divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina

59: or (cieca scorta) odo il mio sol furore; / e d'

addenta, e mi attosca e squarcia il cuore / in modi mille, oltre

vago / precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi

, / sentì sulla testa superba / il peso del puro tuo piè. 3

drago). alamanni, 5-6-240: il pietoso dalfin da sera monta / co'

zefiri in sen; or nell'aurora / il suo crudo veneno asconde l'angue /

/ tra tonde salse, e fa turbar il tempo. tasso, 8-2-410: ed

/ moltiformi, cangiate della vita / il tenero soave sentimento. = rifacimento dotto

i-76:... allor che il siculo terreno / dall'uno all'altro mar

chiamato benaco, per lo qual passa il fiume mincio, alla cui uscita ogni anno

mese d'ottobre, nell'autunno, quando il lago è già raffreddato, si rivoltano

. i. nelli, 6-2-6: il farlo credere alla padrona vuol esser più

la sirena / dei mari freddi che lascia il baltico / per giungere ai nostri mari

luce scoccata dai castagni / ne accende il guizzo in pozze d'acquamorta, /

, dentro una vasca di cemento da farci il bucato, ci indicò l'anguilla,

inf., 17-104: là vera il petto, la coda rivolse, / e

, e non volle più saperne di ripigliare il duetto, proprio quando avevo tante altre

madia. velluti, 203: trovarono il detto ser piero mucini essere rimaso ad

sacchetti, ii-95: non lessono mai costoro il lucano, dove si vede e cesare

fine la fortunosa morte, e non il mondo per loro acquistato? si- milemente

3. dimin. anguillétta. buonarroti il giovane, 9-321: scherzando e saltellando,

io? adatta, come a cagione, il muoversi, il correre, l'agitarsi

, come a cagione, il muoversi, il correre, l'agitarsi, il bollire

, il correre, l'agitarsi, il bollire, l'aggelarsi dell'acqua. salvini

vol. I Pag.476 - Da ANGUILLAIA a ANGUSTIA (31 risultati)

acque dolci. idem, 16-iii-364: il volgo de'pescatori porta credenza che l'

pieno di vermicciuoli, e dà loro il nome di anguillàie. = lat

volgar.], 1-35: appresso il feriscono nell'anguinaia, togliendo dall'anima

to] e le sue foghe secche rimuovono il puzzo delle ditella e dell'anguinaia.

fu giudicato dai deputati de la sanità il detto frate esser senza dubbio morto di

nel manco / lato ne l'anguinaia il colse a punto. settembrini [luciano

ragioni poter essere naturalmente che la febbre o il tumore hanno paura d'un nome sacro

barbarica, e che per questa paura il bubbone se ne fugge dall'an- guinaia

. machiavelli, 676: mi doleva il capo, avevo un'anguinaia, e

): 'la parte dell'inguine, il basso ventre '; la forma volgare è

anguipedi pagaro / di lor nefanda scelleranza il fio. = voce dotta, lat

bibbia volgar., x-541: e il settimo angelo effundé la sua angristara nell'

idem, 2-286: questo cucurbitaceo, il cui nome linneano è cucumis anguria,

emilia), invece di cocomero, il rosso e bel frutto della estate nostra,

cucurbita citrullus... a napoli il cocomero è detto melone d'acqua (melon

eau) e melone da pane, il popone. in calabria, zi pàrrucu (

zio parroco), cioè rubicondo come il volto del parroco. grazioso! negri

negri, 2-530: i tramonti hanno il rosso acceso delle angurie; e ora

la tagliano e s * apre mostrando il rosso della polpa e il nero dei

* apre mostrando il rosso della polpa e il nero dei semi. pavese, 1-23

... che angustano o chiudono il canale, per cui è la naturai

obhquo a foggia di lumaca, sì perché il tremendo fragore de'tuoni e lo strepito

limpida e molle. baldinucci, 2-4-18: il bel concetto dell'ammarinato awerebbe a lui

, fin che non giunse a far passare il suo lungo corpo giù per lo spiraglio

spiraglio. idem, iv-2-776: ella guardò il cielo che s'incurvava immenso e puro

all'infinità dei fatti singoli si avvicenda talvolta il sentimento opposto, quello dell'angustia del

. machiavelli, 609: trovavasi pertanto il papa in massime angustie, perché roma

dalla parte era perturbata, e fuora il paese da'nemici corso. sarpi, li-io

popolo. foscolo, v-122: aveva il marchese... virilmente tentato di

curiosità, né pretesto a ficcarsi, il desiderio di sapere le angustie di maria;

necessario, in simili angustie e minacce, il raddoppiare le diligenze e le più opportune

vol. I Pag.477 - Da ANGUSTI ANTE a ANIDRITE (30 risultati)

le più semplici e le meno angustiane il commercio de'grani. tommaseo [s.

angustiare per necessità in tempo di piene il corso dell'acque. 2.

già per quel male che mi affliggeva il corpo, ma per quello che mi angustiava

dell'anima. comisso, 14-116: il pensiero di fare per la prima volta un

lucrezio filosofo epicureo, per lungo amore: il quale prima da amore, e poi

sempre lo stimola; e così interviene che il frate cattivo è sempre angustiato. buonarroti

frate cattivo è sempre angustiato. buonarroti il giovane, 9-147: per le medesme

fagiuoli, 1-5-io: potete creder però se il potei ritrovar quella notte; meditai nondimeno

beccaria, ii-221: assuefatti a ricevere il pane cogli angustiosi metodi di severe prescrizioni

appella. sannazaro, 12-198: continuando il camino, andavamo per quel gran vacuo

, andavamo per quel gran vacuo: il quale alcuna volta si restringea in angustissime

in campo angusto / forme infinite espresse il fabro dotto. galileo, 925: credo

: credo che in vano si aspetti il ritorno di quelle [macchie solari] che

luogo dove ella vien ricevuta non apparisca il suo diametro sottendere ad angolo maggiore che

alla prima reflessione della luna. buonarroti il giovane, 9-394: su per le

grande, alla cui fama angusto è il mondo. foscolo, ii-21-11: angusti

genere umano] la terra, angustissimi il tempo alle sue conquiste. manzoni,

sp., 20 (338): il castello dell'innominato era a cavaliere a

di figli. sbarbaro, 3-16: miro il misero mio angusto mondo / e carezzo

e scarse. sarpi, i-174: vedeva il termine angusto e insufficiente a mandare la

condiscono e che s'intingono. buonarroti il giovane, 10-974: par con gli anici

entro me chiusero molta / menta e il seme dell'ànace fortigno. civinini

: respiro / l'aperta campagna, il miele / degli alveari claustrali, /

savinio, 11-45: allo studente dava il privilegio di farsi servire a qualunque ora

per le tasche qualche arancino candito, il cartoccino degli anacini. anicióne, sm

considerati come liquori anche la grappa, il rhum, il cognac, l'anice

liquori anche la grappa, il rhum, il cognac, l'anice, l'anicione

, l'anice, l'anicione, il mistrà, la sambuca e le acquaviti in

nell'interno dei battelli sottomarini, entro il chiuso scafo... tra i miscugli

, nella lotta costante dall'attenzione contro il tossico sonnifero dell'anidride carbonica.

vol. I Pag.478 - Da ANIDRO a ANIMA (22 risultati)

come l'alcool assoluto): il contrario di idrato. = voce

per le quali le feminelle credono potere conoscere il futuro. bandello, 4-3 (

contrapposta a. quella puramente fisica (il corpo, al quale è unita

amata. idem, 473: il corpo è nato da natura atto ad obbedire

la fratellevol domestichezza, e così stretto il nodo de l'amicizia loro, che

, che gli spiriti mi tremano, il cor mi batte, l'anima mi si

corde nefande, / della tromba di fama il suono impetra: / questo non è

fosse morto in quel giorno; prima che il diavolo tornasse a tentarlo e a ficcarglisi

ci son forse i nostri ricordi: il presente non è che noia o desiderio.

. bibbia volgar., i-56: ancora il sangue dell'anime vostre io domanderoe della

e pronta? carducci, 906: già il mostro, conscio di sua metallica /

del vecchio eroe. pavese, 121: il clarino si torce, i rompe il

il clarino si torce, i rompe il chiasso sonoro, s'inoltra, si sfoga

. caro, 6-1084: primieramente il ciel, la terra e 'l mare /

l'aér, la luna, il sol, quanto è nascosto, / quanto

degli orti e dei campi, et il diritto sostenimento di ciò che si vede e

quasi tutta la poesia, e diventarne il fondamento e l'anima apparente. leopardi

anzi è l'anima e lo scopo e il tutto della vita. idem, i-1048

que'tempi, che lord bute, il quale operava di straforo, ed era l'

mai. aretino, ii-i7: abbracciato il suo dolce consorte, bastandolo tuttavia,

sguardo che rivela l'affetto interiore, il moto di un sentimento. g

trista. petrarca, 13-7: i'benedico il loco e 'l tempo e l'ora

vol. I Pag.479 - Da ANIMA a ANIMA (28 risultati)

arte, a cui un pensiero disegnava il mento il sopracciglio la gota e un altro

a cui un pensiero disegnava il mento il sopracciglio la gota e un altro cancellava

sopracciglio la gota e un altro cancellava il disegno per rinnovarlo con una curva più dolce

occupatissimo, mi han fatto sdimenticar il far versi, e trovasi in me

v-1-233: è in questo modo che il nostro artista ha rivelato, all'anima nostra

le fedi religiose, in particolare secondo il cristianesimo); spirito umano sciolto dal

carca, / fin che 'l sofferse il dolce pedagogo. idem, purg.,

anime beate, / cittadine del cielo, il primo giorno / che madonna passò,

salute dell'umana generazione crediamo che sopra il legno della croce sostenesse passione,

empiutagli nascostamente la man di denari, il pregò che messe dicesse per l'anima de'

xxi-980 (43): e frate currado il domanda: -chi se'tu? -

una limosina; in batterlo bene consiste il merito di cavar un'anima di purgatorio.

paradiso. panzini, ii-632: quando tira il vento, si vedono dentro gli alberi

verso i genitori, d'inganno verso il suo inferiore. ma dio era grande

ima soave ingenuità. bacchelli, 1-ii-128: il mondo, diceva l'aristocratico con una

di pentimento; persona fuori di sé per il furore, per la disperazione; persona

per compagno; perché saprà egli attizzar il fuoco dell'inferno, per suf- friggere

, ii-678: robertino come più s'avvicinava il giorno che la dolly si doveva sposare

. villani, 1-1: iddio mandò il diluvio sopra la terra:...

, anima avara; ma chiunque ha il culto della divina bellezza. b. croce

ojetti, 23: molte anime nobili amano il prossimo loro soltanto quando è miserabile,

la desolazione. piovene, 2-22: il vago odore di osteria... gli

,... allora le manifestò sesto il suo amore. berni, 9-38 (

pian piano. baretti, i-76: tutto il giorno 10 me ne sto a tavolino

anima nata che sia in caso di correggermi il testo franzese. idem, ii-300:

ediz. 1827 (132): attraversarono il sagrato, dove... non

anima viva. * da notare che il manzoni correggeva * anima viva 'dell'ediz

imbriani, 2-128: fortunatamente non si ruppe il collo, non si slogò un piede

vol. I Pag.480 - Da ANIMA a ANIMA (24 risultati)

si scorge un'anima, ma tutto il suolo è coperto di frasche e fronde

lana '. bruno, 100: il tavernaio... buttata la partesana in

si ridusse, fatto l'accordo, il numero di esse a diecimila e non

più. 5. maffei, 5-4-14: il numero dell'anime in questa città.

la calda anima. -nei fiori: il profumo. aleardi, v-45: iddio

vere l'anima della rosa mentre passa il cavaliere in drappi d'oro sul palafreno

e rammendi. alvaro, 7-10: il legno si logora, mostra la sua

, e mischiano nel latte da fare il cascio. magalotti, 1-447: è l'

1-447: è l'occhio della palma il centro, per così dire, di tutti

: cavità interna, nella quale scorre il proietto, e la parete rigata di

posto nell'interno della cassa, tra il fondo e il coperchio, per tenere

della cassa, tra il fondo e il coperchio, per tenere questi a giusta distanza

col mezzo di un cappio corsoio, il qual cilindretto, pontando contro il fondo e

corsoio, il qual cilindretto, pontando contro il fondo e 'l coperchio, impedisce questo

di grossezza, quanto vogliono che sia grosso il metallo, gettata che sarà la statua

medaglia. vasari, 1-1267: il primo de'quali rovesci di medaglie era

: conduttore rivestito di isolante per tutto il suo percorso e costituente l'elemento di

lippi, 6-24: ond'è ridotto per il mal governo / sì strutto, che

d'annunzio, iv-2-892: aveva il volto di chi sentendosi venir meno rattenga

gusti. baldini, 4-23: [il vecchietto] pareva regger l'anima coi

, 563: signora, -disse il buon re, -... io

, 16-vi-142: mi ha passato l'anima il travaglio, che ho provato nella nuova

a quel buon giovanotto passava l'anima il pensiero di aversi a separare dal suo

tre cagioni ci danno anima a sperare il contrario. -anime gemelle: persone

vol. I Pag.481 - Da ANIMABILE a ANIMALE (35 risultati)

di cicerone,... n'acquistò il soprannome di attico. b. davanzali

anima e corpo, e lavorandoci intorno come il cane all'osso, io mi son

l'amor de'fiori e gloria di generare il mele. verga, 4-286: non

è partita dal mondo, con quanto meritava il molto amore che io gli ho portato

e non fui ancora in grado di compiere il voto. verga, 4-115: hai

. -avere cura d'anime: avere il governo spirituale. francesco da barberino,

qui ti convien por cura, / che il sangue lor richiede / da te colui

vita devota. salvini, v-512: il mondo, grande strumento del demonio,

: e per la bontà, la quale il conte, ch'era uomo d'anima

darò al gran diavolo l'anima e il corpo. firenzuola, 649: e così

l'anima dannata di qualcuno: essere il suo perfido consigliere, il suo cattivo genio

: essere il suo perfido consigliere, il suo cattivo genio. -far dannare l'

l'anima ad alcuno: molestarlo oltre il limite della sopportazione. così, certe

, 3-19: l'annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei

cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi. -dir

credenti, essi non avevano mai avuto il minimo dubbio sull'immortalità delle loro afflitte

animàccia. rosa, 151: castighi il ciel, labro che adula e applaude,

boccaccio, i-354: e chi dubita che il pensiero non dimori nell'anima medesima e

pare ch'ella faccia così altrui struggere il cuore, come si strugge la neve

del cuore, quasi abbandonato: e così il corpo, destituito del suo sostegno,

dicono, come s'è a dire, il mantenimento della propria spezie.

l'aere perso / noi che tignemmo il mondo di sanguigno, / se fosse

di sanguigno, / se fosse amico il re dell'universo, / noi pregheremmo lui

se non se alquanti c'hanno in odio il sole, / tempo da travagliare è

ho sempre inteso, l'uomo essere il più nobile animale che tra'mortali fosse creato

sanza stabilità. galileo, 965: che il parer di quelli, che pongono abitatori

. parini, giorno, i-36 [il sole] di poi grande appare / su

138: per li verdi oliveti infuria il vento / profondo, e intorno ogni animai

gli ideali che in lui risplendono e per il potere creativo che gli conferiscono.

conferiscono. -fornito di anima (il mondo, l'universo, il cielo

anima (il mondo, l'universo, il cielo, il mare).

, l'universo, il cielo, il mare). leone ebreo, 86

: e pone [aristotele] essere tutto il corpo del cielo un animale, il

il corpo del cielo un animale, il capo del quale è il polo

un animale, il capo del quale è il polo

vol. I Pag.482 - Da ANIMALERIA a ANIMALESCO (31 risultati)

antartico a noi occulto, e li piedi il polo artico de la tramontana. tasso

seguendo antica fama, / disse che il mar, quasi spirante e vivo / grande

parte, / manda fuori e raccoglie il corso e le onde, / spirando e

quelli che non vogliono intendere né affirmare il mondo con gli suoi membri essere animato.

essere animato. campanella, 1044: il cielo sente, dunque sente la terra;

non altrimenti che un animale bruto, il quale, ancora che di natura feroce e

. (269): essi videro il giardin pieno forse di cento varietà di belli

. marino, 186: dilettossi talora [il creatore] di far grottesche formando tanta

, parte acquatili, parte volanti, compartendo il guizzo a'pesci, il volo agli

, compartendo il guizzo a'pesci, il volo agli uccelli, lo striscio a'serpenti

uccelli, lo striscio a'serpenti, il corso alle fiere, e dando al cervo

questo animale che chiamano amore, per il più suole assalir colui ch'ha poco da

forma, come sono i cieli, il sole, la luna e le stelle,

l'eccessiva fatica, la miseria, il vizio). deledda, ii-263:

schiavo, un animale da tiro come il padre e la madre. 5

così, la donna di delizia, il forte e delicato strumento di piacere, l'

animale, cominciò di lui ad avere il più bel tempo del mondo con sue

. negri, 2-589: una sera il maestro di cantoria, un vecchio irsuto

raro trovare. marotta, 6-27: levatevi il cartello, animale, quando parlate con

che l'è morta! qualche animalaccio fra il segato, ve lo dico io!

, 21-22: e così fu discreto il basso a questo piccolo animaluzzo. savonarola

: ma perché questi animaluzzi, che il padre chircher asserisce, che nascono da'

la strada. palazzeschi, 3-87: il caro animalino, posto in un'elegante

amore. -figur. buonarroti il giovane, 9-571: animalin da rape,

vezzeggiativo): giovinetta. buonarroti il giovane, 9-239: io guardo quella bella

bella animaletta, / che gli porta il paniere. -dimin. letter.

filosofi de'più venerandi hanno creduto che il nostro gran mondo non sia altro che

cecchi, 5-454: di gran passo il cavallo traversava il piazzale. e il cagnolino

: di gran passo il cavallo traversava il piazzale. e il cagnolino gli entrò

il cavallo traversava il piazzale. e il cagnolino gli entrò di tralice fra le

dovesse restare stritolato. divise, invece, il gagliardo tempo dell'animalone nel proprio tempo

vol. I Pag.483 - Da ANIMALIERE a ANIMATO (6 risultati)

ascoltava con una curiosità animalesca: come il cane che sente un rumore sospetto e

divenivano crudeli. sbarbaro, 1-94: il collo di toro..., la

87: pone [aristotele] essere tutto il corpo del cielo un animale..

: quella tenace animalità interiore che forma il fondo dell'essere feminino. idem, iv-

feminino. idem, iv- 1-977: il nuovo modo di vivere, all'aria aperta

sua natura inferma una forza fittizia e il bisogno di esercitarla sino all'eccesso.