testa leggera e fantastica, che non il tuo cuore; il quale è buono e
, che non il tuo cuore; il quale è buono e gentile, e sarebbe
: siccome mi davo sempre dattorno per il commercio, alle ragazze avevo sinora dedicato
dedicato poco tempo. cassola, 2-277: il desinare si era concluso con la figliola
: ma l'uomo dabbene che avea il cuore largo e le forze ristrette,
scappata nel mio casotto seminuda, ché il crescioni voleva accopparla. dice che lo
, e sono quasi sempre profumati; il frutto è una capsula, sono tutte velenose
europa, asia temperata e africa boreale, il daucus carota, la carota).
odoriferi, e le spezie, come il dauco, l'aniso. crescenzi volgar.
: ma con più efficacia arro- gendoli il dauco. mattioli [dioscoride], 422
. mattioli [dioscoride], 422: il dauco chiamano alcuni daucio. quello,
minori, e più sottili: produce il fusto alto una spanna: l'ombrella simile
: l'ombrella simile al coriandro: il fior bianco: e bianco parimente il seme
: il fior bianco: e bianco parimente il seme, acuto, e peloso,
seme, acuto, e peloso, il quale masticandosi spira di soavissimo odore.
. idem [dioscoride], 422: il dauco salvatico, il qual chiamano alcuni
], 422: il dauco salvatico, il qual chiamano alcuni pastinaca, è manco
operazione sia egli più valoroso. ma il domestico è da mangiare, quantunque di
la gramigna e le ferole già vedute, il trifoglio, il dauco, il giglio
le ferole già vedute, il trifoglio, il dauco, il giglio selvatico, la
, il trifoglio, il dauco, il giglio selvatico, la betonica. redi,
del cumino. vallisneri, i-370: il suddetto signore si burla, che [il
il suddetto signore si burla, che [il baudiano] abbia maggiori virtù del finocchio
è pianta annuale, e comincia a dare il fiore nella metà di maggio, e
, della quale in medicina s'usa il seme che ci proviene da candia e
santi. boiardo, 2-23-27: tu vedi il monte il quale è qua davante.
boiardo, 2-23-27: tu vedi il monte il quale è qua davante. / là
tasso, 15-51: segue la coppia il suo cammin veloce, / ma formidabile
: più essenziale è ancora che [il palazzo] abbia davanti una bella piazza.
, la sua pezza di prato, il suo orto glorioso di quattro o cinque girasoli
glorioso di quattro o cinque girasoli e il tronco mozzato infitto nella terra, che getta
rupe, dove si conserva al fresco il vino dell'annata. pea, 7-428
del porcile, sì che si scorgesse il giallo del granoturco di cui il porco era
scorgesse il giallo del granoturco di cui il porco era ghiotto. piovene, 5-310
., 5-1 (9): il padre,... per non aver
: chi gli percuote con la mazza il tergo, / chi minaccia da lato,
latini, rettor., 129-16: il mio dire sarà della benedetta donna la
alla battaglia fella / con aridano, il perfido gigante, / cadde in quel
lago nel profondo seno; / ora ascoltati il fatto tutto a pieno. trissino,
le rime del petrarca, avvengaché nascesse il poeta lungo spazio davanti, cioè nell'
dee., 2-7 (209): il quale passando un giorno davanti la casa
, ix-175: or mi si para il mio letto davante, / ov'in grembo
ogni caso. carducci, 874: il dittatore, solo, a la lugubre /
c'era un crocchio di monelli, che il ragazzo di burgio, in qualità di
ridite voi le mie feconde lagrime / ed il fremito altero, / tutte le febbri
, 7-17: era la prima volta che il vecchio si trovava davanti ad una così
altri; i quali, non conoscendo il loro segreto di amanti, potevano credere
, 12-153: mai sarà visto [il contadino] fare davanti a estranei una carezza
moglie o ai suoi figli, né dimostrare il suo dolore per una disgrazia.
leva su gli occhi, e vedi: il denso velo / che lo sguardo mortai
ragione / quanto in cassa ripone / ma il savio cerca davanti al dormire / s'
cospetto di colui che per lei teneva il santo ufficio, e così disse. carducci
ignorano che la lingua francese d'avanti il secolo decimosesto è una lingua a sé
busone da gubbio, 148: il nostro signore re d'ungaria, ispirato dallo
per molti savi si paria, che il fondamento, e principio di tale cose
cose in paradiso ordinato sia davanti che noi il pensiamo. sacchetti, vi-22: dunque
mossa. speroni, 58: avendo il peretto, in luogo assai (secondo
) onorevole maritato una sua figliuola; il dì davanti, che a marito ne la
ogni modo davanti che se ne alzi il capo, si compirà di satisfare al
carro. michelini, 1-95: lungo il pignone b c o, dalla faccia davanti
arsenale o bandoliera. avevano insomma tutto il necessario, salvo 10 spazzolone, e
: con ginocchi rinforzati, e con via il 70 % dei bottoni davanti. alvaro
la collina davanti era in ombra, perché il sole le calava sul fianco.
più chiaramente dante potesse dire, che il componere in volgare nei tempi suoi,
quelli davanti si chiamava in siciliano; il qual nome credette, che ancora dopo lui
parte anteriore. milizia, ii-323: il davanti in un quadro va lavorato con
a cui, nei libri intonsi, corrisponde il riccio. pecchio, ii-1-107: entrai
si volta; ma se ne leva il timone e lo si attacca al di
al di dietro che pel ritorno diventa il davanti. nievo, 1-220: calzoni
1-220: calzoni lavorati e intarsiati come il davanti d'un altare. imbriani 3-56
linee. deledda, ii-865: si cacciò il lembo della salvietta nel davanti del colletto
, ampia, da tener lei tutto il letto: certi occhi! un davanti!
(un periodo della propria vita, il viso di una persona amata, un
bargagli, 13: meglio porvi davanti il caso avvenuto della ragunanza della onesta brigata.
ragunanza della onesta brigata. -pigliare il davanti, prendere il davanti: prendere
. -pigliare il davanti, prendere il davanti: prendere l'iniziativa.
lì lì per battere le mani, quando il mio avversario, vista la parata,
avversario, vista la parata, prese il davanti, e mi disse: « ma
qualche tuo confratello vuole attaccarti, piglia il davanti e attaccalo tu per il primo.
piglia il davanti e attaccalo tu per il primo. -togliersi davanti qualcuno:
voglie omicide / esercitato fu da me il mio amante, / cercando io pur
, / perché di lungi si vede il gigante, / che col battaglio veniva davante
come rafforzativo di ante); cfr. il fr. devant. davantino
appoggio a chi sta affacciato; il piano superiore è più o meno inclinato
la gabbia da quella finestra. -disse il marchese: -mettetela sul davanzale...
e vuovoli. vasari, iii-26: sotto il davanzale di queste finestre, nel parapetto
i-712: ed ecco, al fine, il sole / sul davanzale è giunto.
: oh soavissimo sollucheramento al cuore sentire il dindonìo di moltissime campanelle suonate da certi
baldovini, xxx-n-30: i'piango tutt'il dine, e tu lo sai, /
nardi, i-505: [il fulgure] guatò e dinegrò come carbone
arrighetto, 216: a ben lavare colui il quale con sozze macchie la infamia dinigròe
, 64: vizio, ch'avendo corrotto il mondo, fai che egli comporti impuniti
. viani, 4-202: sentivo già il profumo denso e dinervante che esalava dal
arrogante e acerba, / per cui il mondo tutto piange e geme; / i'
la immortalitade del corpo seguitasse subito dopo il battesimo, sarebbe disnervata la fede, la
. pallavicino, iii-131: altro essere il far da prima ima legge mite con risguardo
risguardo alla debolezza de'popoli; altro il (enervarla poi a compiacimento d'uomini
sudditi la malizia. viani, 19-381: il profumo della vegetazione lo dinervò, in
. decadere, languire. buonarroti il giovane, 9-257: le mercanzie misura,
sì è la femina che non beatifica il suo marito. valerio massimo volgar.
s. agostino volgar., 1-2-81: il quale [cesare augusto] pare.
sangue. tesauro, 2-ii-40: era il piemonte per la continua guerra sì dinervato,
(plur. -ghi). letter. il rifiutare. -anche: parola o
o cenno che esprime rifiuto. buonarroti il giovane, 9-594: e alla seconda largizione
eponina. d'annunzio, iii-1-324: scuote il capo in segno di diniego, serrando
le labbra come per ricacciare in giù il nodo che le chiude la gola. moravia
ella disse in fretta, scuotendo non solo il capo ma anche il corpo, quasi
scuotendo non solo il capo ma anche il corpo, quasi avesse voluto esprimere questo
. e. gadda, 2-55: ma il dolce declino di quei colli non arrivò
non arrivò a mitigare la straordinaria severità, il diniego oltraggioso, con cui ogni parvenza
tutti siamo stati troppo giovani, come è il tempo di petrarca, e possiamo ricordare
faldella, 3-87: noi non vogliamo ritogliervi il paradiso cristiano. dininguardi! =
dinitronaftòlo, sm. chim. polvere gialla il cui sale sodico era usato per colorare
la lana e la seta (e il derivato solfonico è un reattivo di amminoacidi
le s'erano stravolte a ritroso verso il dosso della mano. -rifl.
-rifl. caro, 12-i-9: or il piede or la man mi si dinocca,
. bresciani, 1-ii-430: giunto il chirurgo, la fece levare di nuovo
anseimo araldo, i-70: tu ugni il cavicciule / che t'ha a dinoccolar
manco di un pelo, per dinoccolare il collo. l. salviati, 19-74:
/ agiatamente aver... -dinoccolato / il collo. marignolle, 83: sien
, 2-370: [vi siete] stiracchiato il poco malleabile ingegno, e dinoccolata la
colui, che pria si dinoccolò / mostrò il collo suo a galien, / ma
. cavalcanti, 66: spesse volte il cavallo con l'uomo vi si dinoccolava
che? -mi par che sieno il collo, che se gli dinoccoli, e
un movimento; in partic.: il passo); snodato, flessuoso (
rinvenirlo, lo trovarono morto, e dinoccolato il collo.
redi, 16-vi-257: [non] faccia il dinoccolato col dire che è debole.
e sì sconfitto, / che a fatica il meschin si regge dritto? casti,
con quell'aria sua dinoccolata / tentenna il capo. guerrazzi, ii-137: le sue
iii-2-175: lo sentì allontanarsi: riconosceva il passo peso e dinoccolato. cinelli, 2-83
c. e. gadda, 6-315: il biondo, a capo ciondoloni, si
nievo, 1-197: s'avanzò fin sotto il camino, coi ginocchi dinoccolati, le
a dirompersi alle armi, a sorvegliare il paese, a prepararsi a cose maggiori.
maggiori. -svenevole. buonarroti il giovane, 9-576: ed agli adulator colti
al dinoccolato ossequio loro. -fare il dinoccolato: fare il finto tonto.
. -fare il dinoccolato: fare il finto tonto. d'alberti, 304
. d'alberti, 304: 'fare il dinoccolato', si dice del fingere alcun
4. figur. tronco, spezzato (il ritmo di un verso).
ordine teromorfi: i resti fossili attestano il grande sviluppo del cranio (da cui
grande sviluppo del cranio (da cui il nome). = voce dotta
, dinosauri o balene entravano a risollevare il tumulto nel caos già sonnecchiante della mia
. che gira tutt'intorno. buonarroti il giovane, i-432: le statue, che
di contorno. caro, i-77: il buonarroto ha fatto e fa tutto giorno
una sua figliuola innamorata d'un giovane, il quale dovea per suoi affari allontanarsi da
viso, facesse di quello nel muro apparire il disegno. baldinucci, 89: maniera
sola e staccata, se non quando il pittore non ha finto di nascondere il resto
quando il pittore non ha finto di nascondere il resto del corpo, ma l'ha
-assol. vasari, iii-399: il benignissimo rettore del cielo...
generalmente e senza speciale convenienza col soggetto il carducci? 3. ant.
carta con quella penna, e continuato il disegno sino in alessandretta, avrebbe potuto
dintornate come da vicino, dove senza il telescopio l'occhio libero ni una di
ben dintornate. bresciani, 1-i-203: il fanciullo era della medesima età, snello anch'
linea circolare. moniglia, 1-1-214: il rimanente della campagna era tutto circondato da
ant. contornato, circondato. buonarroti il giovane, i-568: dintornato ciascun cammeo
, vii-274: l'esèrcito de'caldei, il quale era con il maestro de'cavalieri
de'caldei, il quale era con il maestro de'cavalieri, distrusse tutto il muro
il maestro de'cavalieri, distrusse tutto il muro di ieru- salem per dintorno.
era avante / lieto trapasso or tristo il piè distorno. magalotti, 7-15:
e i colli, / ch'oggi il sol vincitor superbo indora, / lor
viva, / ch'alli occhi temperava il novo giorno, / sanza più aspettar,
fiorentini, 124: guastando tutto dintorno il contado di siena infino alle porte, cavalcaro
. bibbia volgar., iii-328: il mio signore iddio mandò pace dintorno e
com'era / disanimato e tronco, [il fiero teschio] le sue luci /
vestimenta nel loto, anzi ci mettono il loto dintorno. dante, purg.
: un crudo / nume inva- deami il cor; divina voce / sentia tonare a
c. bini, 1-43: il mondo spensieratamente ti si agita dintorno col
/ a cui dintorno immemore / bulica il volgo vii. 3. a
della notte andò gesù a loro sopra il mare: e voleva passare oltre.
sono e così varie le funzioni che il saggio vignaiolo debbe esercitare dintorno a questa
villani, 12-50: e simile diluviò il mugnone e 'l rimaggio- e tutti i
. dati, 92: egli fu il primo che ritrovò nella pittura le vere proporzioni
in grandissima parte, la composizione e il tutto insieme del quadro. pindemonte,
ora, o se più ci piacerà, il dintorno, e sarà...
sagace imitazione, / che, come il buon pittor, dipinge in versi / non
. d. bartoli, 43-5-203: il suo dintorno volge in tutto cinquantasei miglia
sapon tenero sì fini, / che il lor dintorno par fatto di vento.
altre a scopo ornamentale. buonarroti il giovane, i-433: al quale due gran
ossa. canteo, 131: examinando il ciel di parte in parte, / dinumerò
pascoli, 676: e sopra il flutto nove dì la nave / corse sospinta
, nome con cui si designa il principio (identificato in una sola o in
nel pen siero filosofico, il principio che rende possibile il mondo
, il principio che rende possibile il mondo e l'essere in generale, e
essere in generale, e la fonte o il garante di tutto ciò che di
fedele, e descendea da abramo, il quale fu suo singoiar amico. maestro
alli uomini, che cercavano qual è il padre dio, altri dissero che dio era
padre dio, altri dissero che dio era il serpente, altri la statua, altri
serpente, altri la statua, altri il vitello, altri se stesso. d.
e la crede dio: sia questa cosa il sole, il mare. tozzi,
dio: sia questa cosa il sole, il mare. tozzi, 3-80: dio
3-80: dio è per me come il mio sangue. è l'eco dell'in-
che entra tutte le sue significazioni [il sesto cielo] primamente significava li religiosi
dio / solo ed eterno, che tutto il ciel move, / non moto,
, ma non posso ponere alcun nome, il quale esprima il suo essere perfettamente.
ponere alcun nome, il quale esprima il suo essere perfettamente. petrarca, 191-1:
. tasso, 7-70: sia giudice il caso; / anzi giudice dio, delle
per dio s'intende un ben sommo, il quale come tale ha ragione d'ultimo
, o consol, ritrarti / fra il mare e dio cui tu credevi. bacchetti
i-ii: dio non gli aveva ancora prescritto il monte di nebo e la morte alla
promessa, ma egli si sentiva già il sacrificato fattore d'un disegno sovrumano.
molti. passavanti, 143: dio è il sommo bene e l'ultimo fine,
. e però tutto l'amore, tutto il disi- dero, tutto l'affetto in
. lorenzo de'medici, ii-62: il nostro vero e sommo bene è quello
andiam cercando. ariosto, 17-1: il giusto dio, quando i peccati nostri /
nostri / hanno di remis- sion passato il segno, / acciò che la giustizia sua
i danni / de la sua fede il re del ciel elesse. magalotti,
dio. metastasio, 1-7-356: dovunque il guardo giro, / immenso dio, ti
! dossi, 239: egli, il violatore delle leggi degli uòmini, non poteva
quelle sottrarsi dalla universale natura. dio, il semplicissimo fra tutte le cose, entravagli
dio abbia pietà di voi e vi ridoni il lume della ragione in quest'ora di
, che dio padre, ch'è il gran giardiniere, pianta in questo giardino,
perciò accompagnato dall'articolo), rappresenta il principio della divinità sotto aspetti specifici e
persone, determinati popoli (soprattutto il dio dei cristiani, che si qualifica come
): ettore, del quale dice il secondo grande dottore altissime lodi, dicendo:
tu mi nieghi / ch'io seppelisca il corpo del re mio. castiglione,
con la vittoria. manzoni, 43: il dio che atterra e suscita, /
/ se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'rei pontefici, / de'
l'ira di dio terribil, che il superbo / rompe, e su l'umil
: nel linguaggio della teologia cattolica, il cristo (nel quale le due nature
ai tempi nato è cristo verage segnore, il quale essendo in forma di dio,
.. / ricorditi, che fece il peccar nostro / prender dio, per scamparne
e che era l'istesso dio, per il quale 0 dal quale tutte le cose
quale tutte le cose furono fatte e senza il quale non fu mai nulla. e
umilmente dio! pavese, 8-69: dopotutto il più famoso crocefisso era un dio:
ii-21: a noi solenne / è il nome tuo, maria. / a noi
1 dei di sopra potrebbero ornai trarre il populo dalle sue mani. monte,
, 1-72: vissi a roma sotto il buon augusto / al tempo de li dei
surgente fonte, / fin dove perde il nome di peneo. ariosto, 25-44:
gli amorosi tormenti, molte volte abbandonassero il cielo. tasso, aminta, 3:
; / ma tra'grandi e celesti il più potente. v. franco, 244
v. franco, 244: ben prego il picciol dio, bendato arderò, /
ne péro. marino, 193: il biondo dio, cui più rendeano al corso
gentili posero / a custodia degli orti, il dio deforme / di làmpsaco. bontempelli
in lazio, onde cotanto crebbe / il nome dei latini, il regno d'alba
cotanto crebbe / il nome dei latini, il regno d'alba, / e le
nell'asia. metastasio, ii-42: tu il barbaro opprimesti, i tuoi seguaci /
, / perché da te saprai prendere il resto. 6. per simil
, / che tu se'in terra il mi dio: / ne le tuo'mani
questo tale, che s'ha fatto dio il ventre, dice ugo da santo vittore
disse, che dii mi siete, il vostro nume / a questo colpo imploro.
almen, poi che m'è lunge / il mio terrestre dio. segneri, i-206
cui qui si ragiona? è quel che il secolo si costituisce per dio: il
il secolo si costituisce per dio: il denaro, il diletto, la gloria.
costituisce per dio: il denaro, il diletto, la gloria. casti, 9-68
volto. levi, 1-39: era forse il prestigio naturale del forestiero che viene da
. b. croce, ii-9-350: il letterato che,... senza ispirazione
senza ispirazione e senza fantasia, senza il dio agitante, si prefigge di comporre
la aiuterò a scavare dentro per fare suscitare il dio che la ispiri. 7
di dio voglio cominciare / di liombruno il secondo cantare. breve dell'ordine del
volte iron., rivolto a persona il cui desiderio non viene soddisfatto).
, 6 (176): chiamò il fabbro e disse: vatti con dio.
» rispose, con volto sereno, il frate. -come dio vuole, se
po'di sole: speriamo che il tempo si rimetta. pavese, 1-66
ed a rendersi a dio / con tutto il suo gradir cotanto presto, / com'
vecchio preclaro / che le avea persuaso tutto il resto / dicare a dio del suo
(181): « ma quale è il motivo principale che la induce a farsi
farsi monaca? »... « il motivo, » disse, « è di
pavese, 2-203: avevamo appena battuto il grano, che venne un temporale di
, quanto fie poca addimoranza, / secondo il mio parvente. petrarca, 132-2:
. gelli, iii-39: dio vi dia il buon dì, mona lai- mandi
arebbe forza e potere di nuocervi; il che dio cessi, come io spero che
i figliuoli, non può cosa nessuna il giudizio di chi gli allieva; bisogna
sono tornati a infierire, e dio salvi il mio nemico peggiore dagli strazi che ne
dee., 2-1 (129): il domandarono: -come? non era
era costui attratto? a'quali il fiorentino rispose: -non piaccia a dio
spero presto rimandare a v. ecc. il mio gentiluomo bene spedito sopra l'uno
quanto lo desidero, e quanto mi duole il tardare che si fa. bottari,
sa come. nievo, 1-537: se il signor floriano ci tiene in filo così
i marinai. -dio ti dia il malanno, ti faccia dolente: come
bestia, ché tu se'fatta come il signore che a me ti donò.
» rispose don abbondio, « è il nostro cardinale arcivescovo, che dio conservi
rapacchiotto? ». / « è il gigino del mi'pover natale ».
, e dormirai meglio. ora iddio il voglia, disse la caterina. bembo,
voi a vivere... tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
con le quali viene riferito a dio il merito di quanto accade. bembo
altro. -non temere né dio né il diavolo: esprime baldanza temeraria e sfrontata
sacerdoti. cavalca, iii-73: come il pane è cibo del corpo, così
fanciulli e i lattanti abbiano chi franga loro il pane della parola di dio. levi
1-181: dobbiamo chiederci se abbiamo fatto il nostro dovere, per essere degni di
degni di ascoltare con purezza di cuore il verbo di dio. -per grazia
de'suoi famigliari che nella sua casa il menasse e gli facesse dare
per dio. macinghi strozzi, 1-543: il resto de'danari spesi per dio,
vólto retroso / più fu, e il mar fuggir, quando dio volse, /
, 13-ii-315: quel che di tre corone il crin circonda, / l'altre,
. regno. -sé dio (con il predicato verbale): esprime augurio,
la cittade / sanza quistion, contento è il padre mio: /...
grande santità. ariosto, 41-60: il buon servo di dio /...
uomo e dio dispone, / venne il bisogno ove mi fe'la molta / tua
per sé e dio per tutti: esprime il proposito di non volersi più occupare dei
più occupare dei fatti altrui, o il prevalere della considerazione del proprio interesse sul
b. corsini, 1-51: circa il fuggir, beato chi è più binanti:
disperato / cerca di far maggior sempre il suo male; / odia ciascun,
, la dìa luce: / a tal il fier cordoglio suo l'adduce. monti
carducci, 71: pur risplendeva oltre il mortai costume / la dia bellezza nel
'l convito calici e bicchieri / farà vermigli il dio vin de 'l paese.
ovvero commutare? risponde san raimondo: il vescovo diocesano. beicari, 1-107:
terre. sarpi, ii-46: venuto il san martino, con tutto che grandi
sian preti o laici, vorrà disgustarsi il suo arcivescovo o i di lui ufficiali o
. giovanni dalle celle, 4-1-22: il diocesano... potrà dispensare.
chiesa cattolica, la circoscrizione posta sotto il governo spirituale e l'amministrazione ecclesiastica di
di que'sacerdoti per ufìziarla e curare il popolo. sarpi, vi-2-98: il mandar
curare il popolo. sarpi, vi-2-98: il mandar via un vescovo dalla sua diocesi
sono divisi in tante nazioni, perdono il sentimento della comunione gli uni con gli
canonico onorario della cattedrale di portogruaro, il canonico più rotondo, liscio, e
organi della diòcesi. piovene, 5-618: il lazio è la regione d'italia dove
un vescovo. sarpi, vi-3-127: il vescovo ha potestà sopra la sua diocesi
ha potestà sopra la sua diocesi e il papa sopra tutta la chiesa. bottari,
3. stor. nel mondo greco, il governo, l'ammi- nistrazione (soprattutto
furon già convenienti al mondo romano, il principato bizantino, verso l'ottavo secolo,
e che di tutto 'l regno avea il governo / e di sua mano era guerriero
] vdddr, propr. 4 che porta il calamaio '. dìodo, sm
e l'altro (1anodo) costituisce il collettore degli elettroni stessi; ne esistono due
la rivelazione di segnali modulati e per il raddrizzamento di correnti alternative), e
a riempimento gassoso, impiegati unicamente per il raddrizzamento. = voce dotta (creata
d'aria) coperto di spine (donde il nome di pesce istrice), le
, sì che sembrano due soli denti; il corpo suole essere ovale o globolare e
m. -ci). che presenta il fenomeno del dioicismo (una pianta),
polimeriz- zarsi anche per semplice invecchiamento (il che ha importanza per le benzine di
'diomedea', genere d'uccelli palmipedi. il loro becco è robusto, grande e tagliente
annunzio, v-1-953: qual meraviglia ci prepara il solitario di vizzola? quale colosso aereo
costituita da due lobi, che presentano il margine munito di lunghi denti acuminati,
; ha fiori bianchi a 5 petali; il frutto è una capsula ovoidale.
s'incendia delirando. panzini, iii-78: il brivido panico, il furore dionisiaco investe
, iii-78: il brivido panico, il furore dionisiaco investe le turbe e passano
le turbe e passano là dove vuole il poeta. b. croce, iii-32-305:
ora, a quanto sembra, vivono il loro momento dionisiaco e futuristico. linati
a braccetto e mi rovescia addosso tutto il suo dionisiaco entusiasmo per la grandezza del
in differenti pose. pavese, 8-307: il sesso, l'alcool, il sangue
: il sesso, l'alcool, il sangue. i tre momenti dionisiaci della vita
l'atteggiamento proprio del super-uomo, come il fondamento di quella 'inversione dei valori
). d'annunzio, iv-1-879: il superstite comprendeva ora, in un momento
non avrebbe potuto in nessun modo raggiungere il tipo della vita esuberante, l'ideale
balenato sotto la grande quercia nell'assaporare il nuovo pane spezzato dalla donna giovine e
riferisce, che è proprio di dionigi il piccolo (il quale introdusse l'èra
è proprio di dionigi il piccolo (il quale introdusse l'èra cristiana nel computo
canonici e di decretali compiuta da dionigi il piccolo nel vi secolo.
della fondazione di roma] si stabilisce il principio di roma un anno più tardi
diversi in onore di dioniso, dovunque il dio fu onorato, in tutto il mondo
dovunque il dio fu onorato, in tutto il mondo greco (di carattere rurale e
dell'anno di roma 753, secondo il calcolo di dionigi il piccolo (vi
roma 753, secondo il calcolo di dionigi il piccolo (vi secolo).
fra le torture del suo inferno, il poeta cerca ancora di riaggrapparsi a qualche
qualche fede, a qualche principio; il dionisismo pagano rifiorisce, poi ancora una
terminato da un ciuffo di foglie; il dioon edule fornisce una farina con l'
: come in un diorama, lucerna, il pilato, einsiedeln, zurigo, costanza
pilato, einsiedeln, zurigo, costanza, il rheinfalle, basilea... ci
. d'annunzio, iv-2-920: udimmo il tintinno dei cerchi d'argento alle caviglie,
siopt ^ co 'determino '. il termine è registr. dal tramater; cfr
dioriti. stoppani, 1-62: il pòrfido dioritico... è ima certa
ed i semi alati: gli fu imposto il nome da dioscoride botanico greco. la
1-68: già salivano, per controllare il mio lavoro [di pittore], i
, i dioscuri padroni del luogo, il brigadiere con la sciabola, azzimato e
sciabola, azzimato e contegnoso, e il podestà, tutto sorrisi, cerimonie e
. sezione della famiglia rutacee che comprende il genere diosma. = voce dotta,
uno di laurenzia, uno di tarcon, il terzio di achilea, il quarto di
di tarcon, il terzio di achilea, il quarto di senniculo, il quinto di
achilea, il quarto di senniculo, il quinto di diosmo. = cfr
fra le specie più importanti vanno ricordate il diospyros ebenum (ebano), il
il diospyros ebenum (ebano), il diospyros kaki (cachi), il diospyros
il diospyros kaki (cachi), il diospyros lotus, alto 7-8 m,
erbe niente è più maraviglioso del litospermo, il qual chiamano alcuni egonico, altri diospiro
le fiondi lunghe cinque oncie, e il doppio maggiori di quelle della ruta: i
chim. composto chimico contenente due volte il radicale ossimico derivante dalla reazione fra il
il radicale ossimico derivante dalla reazione fra il gruppo carbonilico con l'idrossilammina; le
medaglie greche. carducci, iii-22-46: il luso corrodendo la sponda scoperse e scalzò
. pucci, cent., 36-43: il qual fu messer can, che'luoghi
è la romboide ottusa, e l'ordinaria il dodecaedro. = voce dotta,
. danti, 1-30: è posto sopra il dorso dello astrolabio un regolo che l'
astrolabio un regolo che l'attraversa, il quale da gli arabi fu chiamato alidada
. galileo, 4-1-442: m'incolpa il capra che io creda di potere senza diottra
scolari, io non gli mostri anco il modo di traguardare?
feritoia: e ambidue i traguardi passa il raggio visuale vegnente da lontano segno, e
svevo, 5-40: era rimasto anche il grosso signore dagli occhiali di tante diottrie
(cfr. diottra), attraverso il fr. dioptrie. diòttrica, sf
. = voce dotta, attraverso il fr. dioptrique, dal gr. toc
mondo vecchio. manfredi, 1-62: il cassini credette doversi ripigliar da capo questa
affissano, a studiare la luce, il suo potere catalettico, diottrico, plenario.
b k,... che fa il raggio incidente colla perpendicolare, chiamasi da'
diòttro, sm. ott. il più semplice sistema ottico rifrangente, costituito
-ino. dipanaménto, sm. il dipanare. = voce registr.
dispanare), tr. aggomitolare il filo, traendolo dalla matassa.
, annaspa per quattro persone. buonarroti il giovane, 9-224: lasciar le
seta da annaspare; e lavorando ingannava il tempo. [ediz. 1827 (652
]. capuana, 2-25: tra il canterale e il tavolino l'arcolaio con una
, 2-25: tra il canterale e il tavolino l'arcolaio con una matassa di
dal labbro del cantante quella melodia che il cuore dipana via via. govoni, 849
dipana via via. govoni, 849: il vecchio orologio di legno / scandì l'
ore latine tra le rose, / dipanò il tempo monotonamente / come un filo invisibile
. onofri, 22: e il giuoco delle tue dita [marzo] /
delle tue dita [marzo] / dipana il groviglio del cielo / fra nero e
alcune a coppie, e discorrono mentre il pedale dipana la strada. 2.
la dipanano. verga, 3-79: il vecchio girava in mezzo al cortile
mobile arcolaio / qui mi si tronca il filo, e più di cento /
bellini, ii-144: del poema stabilito il titolo, / della mia fisi- mistica
mistica matassa / trovo, e disfaccio il bandolo, / e 'l primo fil
appunto del filo, sciogliere con accortezza il primo nodo, o preso il bandolo in
accortezza il primo nodo, o preso il bandolo in mano, cominciar a dipanare
affatica a dipanare quella scarmigliata matassa che il tempo fece dei guelfi e dei ghibellini.
ammanco. linati, 25-53: per tutto il tempo che il fratello stette là davanti
25-53: per tutto il tempo che il fratello stette là davanti a lui a dipanare
essere dipanati. palazzeschi, 3-137: il minuscolo cervello del cittadino cinquenne non riposava
, della necessità per te di dipanare il tuo vero essere. montale, 3-90:
dormii pochissimo... cercando di dipanare il senso recondito di quella visita notturna.
dipaniate comodamente. nieri, 133: il ragazzo si avvia passo passo verso casa
chiare. pasolini, 62: ah, il filo misterioso / si dipana ancora:
dipanatóre. dipanatura, sf. il dipanare. = voce registr.
, ecc. dossi, 36: il direttore fece un gesto con l'indice.
« baldinelli », disse « il vostro dettato ». si dipancò un
. savinio, 1-42: fino che il collo non s'è dipaniato dalla ficcatola
. fondello intorno al quale si avvolge il filo per principiare il gomitolo.
quale si avvolge il filo per principiare il gomitolo. carena, 1-286:
, od altro, sul quale si avvolge il filo per principiare il gomitolo, quando
quale si avvolge il filo per principiare il gomitolo, quando ciò non si faccia colla
salvini, 41-183: è una cosa furtiva il garbo, segreta, non intesa,
letter. l'allontanarsi da un luogo, il dipartirsi; partenza. - far dipartenza
della ria dipartenza, ella sognava / il passato piacer. nievo, 1-373: e
di favolosa porpora le piume / asperso il picchio nella scorza antica / batte de'
così amabile padre, domandò: -ov'è il mio primogenito? l. rucellai,
, 417: la campana del villaggio suonerà il mortorio di quest'affettuosa madre di famiglia
schifo degli altri. lippi, 6-78: il re, fatta con lei la dipartenza
crudelissima dipartenza. d'azeglio, 4-46: il giorno ch'io mi mossi per andare
avevo sedici anni, egli diciannove: il cuor mio non batteva a male,
tanto affettuoso, quant'io passionata. venne il momento delle dipartenze: pioveva.
-scherz. pulci, vi-63: il pesce d'uovo non s'è mai spiccato
quanto voi; e aspettando quest'anno il finimondo affatto e da dovero, ha fatto
dipartimentale del metauro sia fatto nelle tue mani il pagamento in moneta reale. papi,
spese dipartimentali sono eccessive, deve restringersi il numero de'dipartimenti, delle municipalità, delle
nazionali... sorge vivo e forte il consolato. = fr. départemental,
sotto napoleone i. -anche: il complesso di uffici amministrativi aventi competenza su
tolosano. negri, 2-178: già il belgio era stato tradito, invasi i primi
gli stranieri] imparano da voi a disistimare il vostro paese, a riguardarne la causa
rasori, cono., ii-740: il nostro autore non ha trattato la fisiologia
. rovani, ii-103: non è poco il dire che, per ottanta pagine circa
fini della marina militare, è diviso il litorale dell'italia (e analogamente,
ciascuna delle zone in cui era diviso il litorale degli antichi stati italiani).
nel linguaggio comune: l'ufficio o il complesso di uffici con competenza su ciascuna
competenza su ciascuna delle dette zone; il porto o l'arsenale in cui essi hanno
navi da guerra; s'intende anche il diritto e la giurisdizione dell'ordinatore della
ubbidienza la possidenza; la industria, il commercio, il risparmio, talché, lungi
; la industria, il commercio, il risparmio, talché, lungi dal dover essere
essere imperativo. botta, 6-ii-625: il presidente... potrà chiedere l'
. e. cecchi, 6-260: il dipartimento d'arte sorgeva su una collina,
dipartiménto2, sm. ant. il dipartirsi; partenza, allontanamento. -fare
dido, dicendo i suoi mali dopo il dipartimento d'eneas, acquistò la benivolenza per
20-87: preparata la fusta e giunto il vento, / con trenta damigelle in compagnia
sole. crescenzi volgar., 5-12: il vino delle mele e degli altri pomi
61: tu ti duoli, e piagni il dipartimento dell'anima dal corpo, e
dell'anima dal corpo, e non piagni il dipartimento dell'anima da dio. boccaccio
boiardo, 2-8-41: un alto muro il campo dipartiva, / de pietre trasparente
chiare, / che oltra di quello il bel giardino appare. bembo, 1-10:
vago molto e di maravigliosa bellezza; il quale, oltre ad un bellissimo pergolato
e ombroso per lo mezzo in croce il dipartiva, una medesima via dava agli
e di lustri, / salirò sovra il sol le nobil alme. -figur
dipartisti. giamboni, 8-i-172: questo [il danubio] dipartiva già alamagna da francia
braccia. / là onde poi li greci il dipartirò. petrarca, 119- 73:
., 5-9 (83): il qual pianto la donna prima credette che
da dolore di dover da sé dipartire il buon falcon divenisse. burchiello, 2-3
corpi al suo luogo dispose, / secondo il proprio lor primo desio, / d'
lor primo desio, / d'intorno il cielo, e nel suo centro pose
da tutto 'l mondo, e fa il mio sguardo schivo, / d'ogni
fosse un lusinghiero del potente, e il mio spirito fu dipartito dal mare.
sciogliere. bencivenni, 1-108: il calore che è nel vino, vuole la
si misero in mezzo, e dipartirono il romore e la riotta. 3
4-15: queste tre maniere di gente insegna il santo spirito, e mena e governa
soldati d'antonio, i cittadini si dipartirono il grano fra loro. 4.
colpo vegnente dallo steso braccio, percosse il re cedio in quello braccio; sicché
; sicché dividendolo dagli omeri del re cedio il dipartìo, e appressandosi al re cedio
dipartìo, e appressandosi al re cedio il quale cascava da cavallo, subitamente l'
tanto stime / se stesso, o ponga il ver così da parte, / che
diparte d'amar lei? / dio il potrebbe far, non altra cosa. abate
: molte occupazioni sono argomento di dipartire il monaco dall'operazione de'comandamenti di cristo.
; né v'è chi dal suo volere il diparta, né chi al suo potere
ariosto, 1-22: da quattro sproni il destrier punto arriva / ove una strada
dipartirme: / quante speranze se ne porta il vento! pulci, 21-81: astolfo
villania. tasso, 6-90: scopre il disegno de la fuga, e finge
. loredano, 1-117: avvicinandosi dunque il giorno, si dipartirono con promessa di
17-38: sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio
talor, che veggia l'angue / guastarle il nido e divorar la prole, /
se diparte, / per fatto certo il scrisse alle sue carte. ariosto,
che da tutti i lati ho pieno il foglio, / finire il canto, e
lati ho pieno il foglio, / finire il canto, e riposar mi voglio.
dipartì da questa imi tazione il poliziano, il quale ne la descrizione de
imi tazione il poliziano, il quale ne la descrizione de la casa
poesia. dovila, 125: parlò sempre il principe con modestia, benché non si
che, in tutto questo tempo, il principe né lasciasse scorgere il più piccolo
questo tempo, il principe né lasciasse scorgere il più piccolo segno di impazienza né si
passavano, contrariamente da quanto possa supporre il volgare, tra suppliche e spasimi, ma
, ma pure e caste, ché il marito cinese non si dipartiva dal suo ascetico
n-iii-741: assai bene ha vissuto colui il quale ha speso ne le nobilissime azioni lo
). pea, 7-215: infine il mio mondo e il mio clima li ho
, 7-215: infine il mio mondo e il mio clima li ho trovati all'estremità
si diparte. bocchelli, 12-252: il sotterraneo conduceva a uno spacco nel terreno
dipartivano diversi canali. moravia, ii-295: il corridoio che si dipartiva dall'anticamera era
, / ch'i'veggia ivi presente il sommo bene, / non alcun mal,
, / non alcun mal, che solo il tempo mesce, / e con lui
dipartita. machiavelli, 856: dipàrtasi il timore, / nimicizie e rancori,
clima, come'l ciel dispone, / il verno si diparte e perde il regno
/ il verno si diparte e perde il regno, / e per li campi già
e per li campi già si mostra il segno / di più temprata e florida stagione
non resta che la sua gloria e il sublime compiacimento di averlo avuto coetaneo.
marte. 18. tramontare (il sole, un astro). ariosto
; a destra ultimi raggi / mi manda il sole a dipartirsi tardo.
taglieri. caro, 8-866: evandro il figlio / nel dipartir teneramente abbraccia.
. tassoni, 9-71: questo è il premio, dicea, del vincitore /
mio signore. monti, x-2-12: dopo il tuo dipartir dal patrio suolo / io
dipartir dal patrio suolo / io misero parini il fianco venni / grave d'anni traendo
del chiaro giorno / a medesmi conviti il chiama, e 'l prega / d'udir
, / altro non è che morte il viver mio. chiabrera, 98: ah
in lui la strana dipartita dell'amelia il giorno avanti, alla fine resero impossibile
fine resero impossibile a silvio di continuare il suo svogliato lavoro. -figur.
acerba dipartita, / onde fin d'ora il cor paventa e trema? marino,
. leopardi, 15-60: di pianto il ciglio /... e di pallor
/... e di pallor velato il viso / per la tua dipartita e
... d'angoscia / porto gravido il cor. svevo, 3-611: se
. tramonto. pindemonte, iii-528: il sol quando con bella dipartita / ch'
altrui, ratto declina, / e tinge il muro del ritiro mio / d'un
2-22: o, dopo lungo pensiero, il disco del sole si tuffava negli ori
anno. d'annunzio, iii-2-1165: il cantico d'oltremare, quello che già
v-2-448: ci ritiravamo in tre dentro il vano d'una finestra a favoleggiare dell'
riposato alla foresta, / si risente il pellegrino, / e si scote dalla
convenia che fosse fatto per noi; il qual fosse innocente, e mondo,
siccome recita ieronimo contra ioviniano; elle il dibatterono e dipellarono. baruffaldi, xxx-1-109
dunque opra sempre / de pugne, dipellare il canne- vello / da la matura e
favola accrescano. galileo, 3-1-13: il quale argomento tratta egli nei libri del
forza delle ragioni che io andrò ricercando il riflettere come io abbia preso a trattare
, 4-35: per essere quasi tutto il marchesato di saluzzo stato ricuperato dal re
stato ricuperato dal re, ei ne investiva il marchese gianluigi, ma come di feudo
: quello che allora per noi era il programma più avanzato oggi, vedete quanto
, con l'egemonia del piemonte e il patronato del papa. -figur.
fortuna). piovene, 5-314: il nostro contadino... aspira alla vita
boterò, i-123: non meno importa il non mostrarsi dipendente né dal consiglio,
il torto, ricorrevano a lui per aver ragione
di cose. carena, 1-175: il distendino è un distinto edifizio, per
per confederati, perché i prencipi italiani il re gli chiama suoi dependenti e non confederati
ufficio o l'impiego che ricopre o per il grado che le compete, dipende dall'
occhio gonfio d'invidia e di malignità il potente, il ricco e il padrone.
invidia e di malignità il potente, il ricco e il padrone. leopardi, v-14
malignità il potente, il ricco e il padrone. leopardi, v-14: sono
piacevasi nelle sue note burocratiche di punzecchiare il suo dipendente. soldati, 128: esigeva
e disciplina. cassola, 2-189: il contratto di lavoro è lo stesso per
e prosatori salariati, che, sècondo il bisogno, egli scioglie e caccia addosso
. ant. chi ricerca la protezione e il favore di un potente, mettendosi a
re malta è feudo,... il magisterio dato allora allo strozzi stato sarebbe
. soderini, iii-615: ha [il sommacco] le foglie simili ai frassini
esclusivamente a qualcuno (un diritto, il provento di un negozio, ecc.
, sf. l'essere causato, il procedere da una causa; derivazione,
cose, quella è pessima che corrompe il suo principio; però che dal principio seguono
ci sia alcuna quinta natura o s'il cielo sia composto di vari elementi;
e dà consiglio. manzoni, 115: il filosofo che ha data alla morale razionale
, 97: mi è stato comunicato il condono di un anno, quattro mesi
... dovrebbe tenere presente che il fatto fondamentale è la solidarietà, la
interessi. 3. gramm. il dipendere (di una frase da un'
e'non fuggisse occasione alcuna di scoprir il vero. buonarroti il giovane, 9-839:
alcuna di scoprir il vero. buonarroti il giovane, 9-839: dite, signor enrico
più a me che ad essi cagionasse il minimo fastidio, tuttavia siccome per le
deferenza. tassoni, viii-2-125: il re, che è tutto pietà, tutto
vita, ma anzi c'era stato il contrario, un accrescimento della sua solitudine
concessioni loro esprimevano con queste parole formali il tempo della scrittura: « imperante il tale
formali il tempo della scrittura: « imperante il tale im- peradore signore nostro ».
per recare grandezza ad un luogo è il dominio, conciosiaché questo porta seco dipendenza
, pur dipendendo dai suddetti, vantavano il diritto alla difesa e all'assistenza da
. pallavicino, 6-1-88: avea eletto il pontefice per questa legazione il cardinal marzio ginnetti
avea eletto il pontefice per questa legazione il cardinal marzio ginnetti suo vicario, non
resto qual sempre sono stato e sarò, il più obbligato e devoto servitore. manzoni
con tutta la testa, con tutto il corpo, con tutta l'anima, alle
a dir di no. 9. il dipendere, per ragioni di lavoro, per
l'ufficio che si ricopre o per il grado che si ha, dall'autorità
, un'impresa, ecc.); il compiere un lavoro subordinato; servizio.
-avere alle proprie dipendenze qualcuno: dirigere il lavoro di uno o più subalterni.
me, pregherò per la seconda volta il sig. pasti a far in maniera che
sig. pasti a far in maniera che il sig. manzoni si cavi di testa
alla dipendenza, le dico che se il fratello si lamentasse in questo, assolutamente
a torto. svevo, 5-291: il giovine occhialuto era tenente e aveva il petto
: il giovine occhialuto era tenente e aveva il petto fregiato da qualche medaglia. accettò
senz'altro di riassumere nel mio ufficio il suo posto antico, alle mie dirette
fino da giovinetto. fracchia, 512: il tenente e i tre sotto- tenenti che
pur sempre convenzionali, fondati com'erano il primo sulla fittizia dipendenza e autorità che
conferisce la mercede pagata e ricevuta, il secondo sulla non meno fittizia obbligazione morale
non meno fittizia obbligazione morale che impone il vincolo matrimoniale. 10.
vincolo matrimoniale. 10. il seguire le tendenze di una scuola (artistica
tale scuola. lanzi, iii-58: il vasari nella vita del carpaccio ha notato
qua e là tali avanzi s'incastrano dentro il suo recinto; e, ridotti a
e trasformi. buzzati, 1-59: il regolamento dice (intonò la voce a
, ricevere norma (un affare, il commercio di uno stato, ecc.)
, le galee, l'isole, il mare. 13. ant. inclinazione
e delle quali per suo parere manca il canale diritto, mentre amendue si partano dal
quello. 14. matem. il fenomeno per cui due o più forme
(sec. xiv: specie per il n. 11). dipèndere (
delfino, i-lx: dove poi debba il poeta innalzare lo stile più o meno
iii-863: i medici mi hanno assicurato che il male non è niente, che i
da oggi in poi la giustizia e il diritto di proprietà dipenderanno dalla squadra,
ii-272: l'ingrassare un uomo e il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco
vita, che da esso dipende tutto il bene e tutto il male che l'anima
esso dipende tutto il bene e tutto il male che l'anima v'incontrerà. gemelli
, ch'avrebbono prodotto le mine sotto il bastione angolare. algarotti, 1-269:
. nievo, 4-137: una mattina che il porta- lettere mi porse un piego,
: lo stesso fatto che anche se il peccato fosse dichiarato lecito, si peccherebbe
. pavese, 4-21: -almeno riempiste il negozio con belle commesse, -diceva gaetano.
potere, in facoltà di qualcuno (il compimento di un atto, il raggiungimento di
(il compimento di un atto, il raggiungimento di un fine, il destino
, il raggiungimento di un fine, il destino di una persona, ecc.)
, 74: onde troppo ben sa quando il sole dee oscurare, e così dell'
da voi. anguillara, 7-319: tu il mio contento sei, tu la mia
1-424: or, se ami tanto / il tuo sposo tarquinio, / sappi che
, ed a genio di questa regolerà il dramma. goldoni, viii-1224: non
dipendendo apra la via / ed agevoli il corso a i suoi disegni. g.
dipendere da'forestieri. cuoco, 1-263: il lavoro ci darà le arti che ci
baronia di trezza. moravia, ix-157: il tedesco puntò il mitra e disse che
moravia, ix-157: il tedesco puntò il mitra e disse che doveva fare una perquisizione
di motori subordinati necessariamente ha da darsi il subordinante da cui dipendano tutti, come
tasso, 2-75: dai venti adunque il viver tuo dipende? g. bentivoglio,
. bentivoglio, 4-146: supposto che il re fosse stato libero da tali sospetti,
per non essere costretto a dividere con lei il pane e le lagrime. leopardi,
lo fu specialmente tra'filosofi antichi, che il sapiente non si debba curare, né
ti dona, e venendo a mancare il quale l'ostilità del mondo ti consegna alla
, come quegli che tengono in terra il luogo di dio. tasso, v-14:
perché durano le classi; né è libero il contadino che dipende dal proprietario, non
che dipende dal proprietario, non è libero il cliente che resta sottomesso al patrono,
mio fratello euclide a riparare biciclette presso il suo padrone meccanico. -assol
nel modo dell'operare, ch'è il massimamente suo proprio, [l'anima]
. l. salviati, ii-1-43: il verbo che depende da lui [dal
dante, conv., iii-11-7: il suo essere [dell'anima umana]
28-42: da quel punto / depende il cielo e tutta la natura. /
uomini in questo mondo si posseggono, il più delle volte, anzi sempre,
. davila, 432: essere anziano il riguardo della religione alla successione de're,
degli architetti. longo, xviii-3-254: il giudicare altro non sarà che un interpretare
che un interpretare letteralmente la legge. il cittadino saprà non solo che ei dipende
arici, ii-255: sorregge la manca il divo lattante; / depende dall'altra,
e più dalla sua rama non dipende / il frutto conosciuto. 14. matem
= deriv. da dipeptide, con il sufi, -osi (che indica gli
fra giordano, 3-2x1: vedi tu il dipintore che dipigne? egli hae nella mente
6-5 (115): l'altro, il cui nome fu giotto, ebbe uno ingegno
cose da lui fatte si truova che il visivo senso degli uomini vi prese errore,
mani; e chi non può avere il cervello seco, si vitupera. cellini,
i libri suoi e degli altri, onde il priore si risolvette a dargli ogni comodità
a dipignere. tasso, 8-6-1223: il pittor... de le membra estinte
... de le membra estinte / il pallor, lo squallor dipinge, ed
: non basta [al pittore] far il semplice ritratto de l'istoria; ma
l'istoria; ma anco, per empir il quadro e conformarsi con l'arte a
oggetti; con questa differenza, che il dipintore quasi altro non può dipingere se
si può vedere..., ma il poeta può dipingere ancor le cose che
ancor le cose che non cadono sotto il senso. algarotti, 1-48: conosciuto
fanciulli lo mandasse alla scuola per apprendere il latino. pascoli, 954: dipingea
. levi, 1-67: uscivo, quando il sole cominciava a declinare, con la
con la tela e i colori, piantavo il mio cavalletto all'ombra di un tronco
ombra di un tronco d'ulivo o dietro il muro del cimitero, e mi mettevo
, che si faccia in tempo, che il detto intonaco sia fresco. idem,
macinare i colori, e l'artefice il macinatore. il colorire a olio accende più
, e l'artefice il macinatore. il colorire a olio accende più colori,
olio accende più colori, e fa il colorito più morbido, e più dolce,
pensano come già pensarono l'allighieri, il petrarca, il tasso e l'ariosto
già pensarono l'allighieri, il petrarca, il tasso e l'ariosto, che dai
e voluttuosa dell'allegoria dell'autunno ('il fuoco ') e la venezia malinconica
: le prime rondini erano tornate a dipingere il cielo di azzurro. 2.
amaranto / con quel che nel suo fior il nome pinge. tasso, 1-13-10:
tasso, 1-13-10: stiman negletto in parte il dolce loco, / e che natura
in materia d'arte. fa che il sole veramente dipinga, sulle pietre e
poca spesa. pascoli, i-545: persino il corpo inanime dei morti dovevano sottrarre ai
o chiazzare di rosso, arrossare (il sangue che sgorga da una ferita).
voi cui fortuna ha posto in mano il freno / de le belle contrade, /
strinse, / e alla venere ignuda il caldo fianco / dello stesso di lei
ch'a pena dietro / strascinar puossi il tumefatto ventre. -ricamare con fili colorati
mano / del bel tauro e d'europa il caso strano. -dare il colore della
d'europa il caso strano. -dare il colore della piena maturazione. mamiani,
i più venusti / semi di quanti il sol scalda e dipinge. 5
e dipinge. 5. tingere il viso (raramente altre parti del corpo
, udita la sua entrata, dipinse il riso suo di liscio, e ornò il
il riso suo di liscio, e ornò il capo suo. della porta, 1-198
fece dio, non con- sumaresti tutto il giorno ad incalcinarti la faccia e a
, i-25: lesbia con caldo vetro il crin s'attorce / e si profuma e
attorce / e si profuma e si dipinge il riso. tassoni, ii-2-94: per
-presso i popoli primitivi, tingere il corpo con sostanze colorate; tatuare.
. carletti, 75: si dipingono il viso e tutto il corpo per parere forse
: si dipingono il viso e tutto il corpo per parere forse più fieri e
si volve, / la sua tranquilla imago il sol dipinge, / ed erba o
al vento. bontempelli, 8-63: il sole batteva nel tremolio dell'acqua e
1 (9): poi alzava il riso, e, girati oziosamente gli occhi
porpora. aleardi, vi-575: sopra il cristallo / provocatore dell'opposto speglio / si
esultante festa / de le fibre; e il color di melagrana / de le tue
melagrana / de le tue guance, e il giglio delle sue. baldini, i-195
quante l'accendea, / come fa il nostro le viste superne. idem,
da mane, / vid'io allora tutto il ciel cosperso. arrighetto, 249:
non in ogni tempo e'fiori cuoprono il prato, né la verde erba sempre dipigne
andando per tutto fiori compartendo, così il capo se ne dipignea, come
pure allora i teneri anni gli dipingevano il volto di novelli fiori; quando un
a uccellare. g. b. strozzi il vecchio, ix-421: chi vi dipinse
gli altri fiori, / né dipingeano il seno a'prati erbosi, / né fean
della sua vita. pascoli, i-58: il poeta è l'arpa che un soffio
sembravano addirittura nere intorno agli strappi che il cielo turchino dipingeva di sé.
tasso, 13-ii-181: la terra, il mar, l'occaso e l'orto
e si dipinga / per lei, ch'il ciel lusinga, / e 'l sol
ch'i segni amati / passar bramando, il corso oltre sospinga.
manifestare co la boce tua, prima il ti dipigni nel cuore tuo per pensiero
altro, in questi suoi trionfi, che il dimostrare et in certo modo dipignere la
orribile accidente. muratori, 5-i-96: il vero proprio della poesia è tutto quello
abbastanza stimare quest'uomo raro, che il primo ha osato pensare ad un poema e
mezzo a tanta ignoranza e barbarie onde il mondo traeva il capo. pananti,
ignoranza e barbarie onde il mondo traeva il capo. pananti, ii-33: io
tremito alla bocca, vedeva ora inaspettatamente il passato come glielo dipingeva l'anna. serra
descrivendone vivacemente l'aspetto, e soprattutto il comportamento, o a un fenomeno, mettendone
marino, vii-506: altri, cui molle il cor molce e lusinga / l'amor
. a. verri, xxiii-125: il barone mi dipinge voltaire come un pessimo
, fare intendere al podestà ch'era il caso di spedir contro renzo una buona cattura
ch'io patisco, la magrezza il dipigne. tassoni, vii-96: la fantasia
., 34 (597): il capo posava sull'omero della madre, con
nobilitade. fazio, i-10-99: mesia il più di quel paese stringe / col nome
, i-121: negli occhi desolati si dipingeva il fisico, l'infantile dolore di chi
non ha, sa di non poter avere il pane per chetare lo stomaco. serra
come amor gli spinse, / cantò il mio plettro, e la mia man dipinse
piuttosto informi macchie che bruttano la tela o il legno,... se avvenga
vista. alvaro, 2-93: sotto il suo passo si sfranse un grappolo nero
attinge. / in questo obliquo è il tuo camin serrato. / il vestigio
obliquo è il tuo camin serrato. / il vestigio vedrai, che vi dipinge /
vestigio vedrai, che vi dipinge / il carro mio, che per tutto è
come ambo le luci mi dipinse / il quale e il quanto della viva stella /
luci mi dipinse / il quale e il quanto della viva stella / che là su
come qua giù vinse, / per entro il cielo scese una facella, / formata
vecchio, e'non era vecchio quando cristo il chiamò, no; ma era d'
della valle, 25: speranze belle il mio parlar dipinge; / tu, perché
e di color celeste, / d'oro il coturno; e il piè vago e
/ d'oro il coturno; e il piè vago e gentile. / così diana
vile. napoli signorelli, xix-4-602: il nostro intendimento... si avvezza
induzione sollevarsi agli universali, donde comincia il sillogismo. landolfi, 8-72: parecchi (
vita per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. g
redi, 16-vi-139: si crede che il gran visir donasse molte borse di danari
tenuta per vera, risponde egli che il verisimile è un mezzo efficace per far
mezzo efficace per far apprendere più vivamente il maraviglioso. s. maffei, xxx-6-15
non aver chi parli incontra, / il tutto a suo favor dipinge e adorna;
sua vita per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione.
ti contenta. 17. mutare il colore o l'espressione del viso per
i-487: a queste parole dipinse biancofiore il suo candido viso per vergogna di bella rossezza
quella celarono. frezzi, i-8-107: il viso bianco di smorto colore / prima
sua eccellenza dicendogli: voi perdete oggi il più grande amico e il miglior servitore
voi perdete oggi il più grande amico e il miglior servitore che aveste mai; e
19: non vedrò più chi mi dipinga il volto / or d'un incendio,
la natura aveva con liberalissimo pennello dipinto il volto d'ilarità, tutta la gioia
gioia al giusto, al rio di tema il viso. moravia, iv-230: mentre
testa con grande sufficienza e sorrideva dipingendosi il volto di una espressione di amara e
idem, inf., 24-132: il peccator che 'ntese, non s'infinse,
stor. esporre al pubblico l'effigie o il nome di qualcuno per pena giuridica.
un tratto le carte, e se il giocatore non ci corre, come l'
-dipingere al vero: dipingere seguendo fedelmente il modello. carducci, ii-9-35: va
si fece a dipingere con colori terribili il brutto incontro. carducci, ii-4-353:
del como sanno per istinto che dipingere il peccato a fosche tinte, e insistere nel
peccare innanzi tempo. -dipingere il bianco per il nero: dare a intendere
tempo. -dipingere il bianco per il nero: dare a intendere una cosa
occasioni loro sono forzati dipinger ai popoli il bianco per lo nero. -dipingere
uomo lascia trasparire nelle opere che compie il suo proprio animo, le sue vere
amore; or fa'tuo conto, / il dipintor suol dipigner se stesso.
al caravaggio questo suo modo d'usare il pennello; mentre egli volle avverare in
lui [giotto] fatte si tniova che il visivo senso degli uomini vi prese errore
lorenzo de'medici, ii-31: già il sole in verso mezzo giorno cala /
poi sia caro ad un amante profano il ritratto della persona amata, non dirò già
dirò già dipinto in tela, ma il vivamente impresso nella sua immaginazione, ve
lo meno averete in essa dipinto sul vero il mio originale ritratto. 2.
di questa terra. -debba forse dire il vero, ma depinta. s. del
. del piombo, xxvi- 1-126: il berma ringraziate mio signore, / che fra
/ che fra tanto egli sol conosce il vero / di me, che chi mi
grand'errore. / ma la sua disciplina il lume intero / mi può ben dare
barbe volte di sopra, e rasongli il capo, e in sulla rasa cotenna i
di molti e grandi / fogli dipinti il tavolier si sparge: / qui di pochi
al fianco / m'era, parlando, il mio possente errore / sempre, ov'
volta... c'era stato anche il teatro. si vedeva tuttora l'arco
6-76: nota che 'l carroccio che menava il comune e popolo di firenze, era
. guerrazzi, 6-11: non più rallegrava il mio spirito la pelle dipinta degli animali
, vidi le labbra sanguinose, conobbi il veleno, e, commosso da troppa compassione
1 tratti o ravvivino i colori (il viso o le sue parti);
dallo specchio / la donna sua sanza il viso dipinto. boccaccio, dee.,
faccia? boiardo, 2-20-13: mostravan poco il viso naturale, / le più l'
avean depinto e colorato: / turpino il dice, io noi so per espresso,
color platino, come vanno adesso, con il viso da morta per via della cipria
se cacciando passa / giù per le valli il nomade dipinto, / il più mesto
le valli il nomade dipinto, / il più mesto le invia de'suoi saluti.
ebbi tal posta, / che solo il fiume mi facea distante, / per veder
serena, al sol davante, / facea il del colorito e lustrigiante. bembo,
della divinità. nievo, 1-317: il villaggio, che sì bello appariva rimpetto
so se nessun altro meglio compendi 'il bel paese ': così tra monte e
8-4-65: chi è colui, che fece il cielo adomo, / e tutto il
fece il cielo adomo, / e tutto il variò, quasi dipinto / con sì
mali. del bene, 28: sotto il tuo volto dipinto / teme ella trovar
pallavicino, 1-4: tanto riesce più difficile il governo de'regni in effetto, di
sue contemplazioni, quanto è più malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'
insegne eran dipinte, / spiegate accompagnavano il feretro. tassoni, ii-2-29: nelle guerre
bandiere dipinta. marino, 8-53: il portico, a cui l'onda in grembo
di curvi fornici sostiene. / fregiano il muro interior, là dove / l'
virgilio patteggia con lui... il difficile era di farla venir su quella
voglia risospinto. groto, ix-199: il cor ch'io cerco è tutto pien di
sol dipinto. muratori, 4-24: il pensar dell'anima altro non è che un
che quella casa certo dir si poteva il proprio albergo della allegria. goldoni,
. tasso, 1-19-121: non esce il sol giammai, che asperso e cinto /
, i-194: tutti quelli che intraprendono il nobilissimo carico di eternar con gli scritti
tinto, / sì che t'abbaglia il lume del mio detto, / voglio anco
te per quello / che si reca il bordon di palma cinto. buti,
fa la dipintura. segneri, iv-503: il futuro non atterrisce, benché difficile,
pietà di te. faldella, iii-61: il suo mu- settino era dipinto continuamente di
vago piglio / e i bianchi denti, il dritto naso e 'l ciglio / pulito
poche azioni di grande onestà; ma il motivo loro era solamente la gloria umana,
d'aspra tenzon tromba guerriera / sfida il turbo a battaglia e la procella. /
. dipinta). superficie su cui il pittore stende in un certo ordine sostanze
. algarotti, 1-58: né già il difetto di tale eccellenza negli antichi dipinti
servissero come di una vernice, onde velare il dipinto, e dargli consistenza da reggere
/ fur verbo e nome di tutto il dipinto. = da dipinto1.
fra giordano, 3-211: vedi tu il dipintore che dipigne? egli hae nella
messer forese, cavalcando e ascoltando giotto, il quale bellissimo favellatore era, cominciò a
tu ch'egli credesse che tu fossi il miglior dipintor del mondo, come
fantasia. leonardo, 7-i-40: il dipintore ha di bisogno sempre d'intendere
sempre d'intendere la scultura, cioè il naturale, che ha il rilievo che
, cioè il naturale, che ha il rilievo che per sé genera chiaro e scuro
dolce, 2-189: simile al poeta è il dipintore; percioché l'uno e l'
questo agli occhi. marino, vii-84: il dipintore può infinite volte cancellare e rifare
infinite volte cancellare e rifare e distornare il fatto senza che niuno del suo difetto s'
niuno del suo difetto s'accorga, ma il marmoraio non può mai rappiccare i pezzi
si desidera ancora ne'nostri voca- bolarii il titolo di * scultrice '. pascoli,
[la luna] nella stanza bruna / il vecchio dipintore addormentato. soffici, i-125
maestra natura, che disegna / talora il bello acciò non se ne scordi, /
man dipinto / con tutto ogni suo studio il bel iacinto. /...
falsi colori, dipintor bugiardo, / stemprò il mio affetto, e di menzogna tinse
/ fu questo core, e fu pennello il guardo. la minerva, xl-107:
professione. carducci, iii14- 159: il poliziano pare scrivere una lingua viva: non
scrivere una lingua viva: non imita il greco autore né il latino; non compone
: non imita il greco autore né il latino; non compone idillio ché ecloga
panzini, iii-180: la verità è che il re è come il sole, principe
la verità è che il re è come il sole, principe dei pianeti, lampada
, vale più che desio di gloria il timore dell'infamia. baretti, 2-30:
. p. verri, i-27: il pennello di questo dipintore della natura [goldoni
le pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse
ii-333: 'dipintoria'. pittura. il cennini nomina l'arte della dipintoria.
), sf. disus. il dipingere; quel ch'è rappresentato per mezzo
greci; vide priamo, come ricomperava il corpo del suo figliuolo ettore, con
dee., 2-9 (241): il sito della camera, le dipinture e
volgar.], 33-14: come il color nero si mette sotto nella dipintura
si mette sotto nella dipintura, acciocché il color bianco, o rosso si mostri
63-22: si recò [giotto] innanzi il detto palvese, e disegnato quello gli
boiardo, 2-13-21: la fata pettinava il damigello, / e spesso lo baciava con
nella seconda sala ancora le pareti bianche, il soppalco colle stesse dipinture...
, 11-12: maestro giotto nostro cittadino, il più sovrano maestro stato in dipintura che
dipingendo le pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse
: l'agricoltura, la pastorizia, il mestier della pescagione servono alla felicità civile
della dipintura, la qual non pretende che il finto sia stimato per vero; e
dipintura e nella fabrica della casa, il patrone che le fa fare, e
le fa fare, e nella guerra il principe o la republica che la fa.
]... contempla in dio il mondo delle menti umane, ch'è 'l
ch'è 'l mondo civile, o sia il mondo delle nazioni; il quale,
o sia il mondo delle nazioni; il quale, come da suoi elementi, è
riguardate le sottilissime dipinture; e ficcate il fine e il termine dello vostro intelletto ivi
dipinture; e ficcate il fine e il termine dello vostro intelletto ivi, donde
vostro intelletto ivi, donde era posto il potere salire alla considerazione delle cose superne
doni, 405: non ho trovato il miglior mezzo che aver tutte le cose
chi discerne la dipintura dalla verità, il terreno tabernacolo dalla città celeste,.
e ad altri divisamenti; e dipingonsi il volto e le mani e 'l corpo
: piccolo, ma energico, costui [il vestiarista] con le donne era addirittura
! che terribili pennellate! esse risvegliano il fremito dell'umanità, e giustificano il
il fremito dell'umanità, e giustificano il gusto di cui detestando il fatto ne ammira
e giustificano il gusto di cui detestando il fatto ne ammira la dipintura. settembrini
, la vivace e sennata dipintura che il marchesi, valendosi di quegli aborti letterari
-grattare i piedi alle dipinture: fare il graffignanti, il bacchettone. boccaccio
alle dipinture: fare il graffignanti, il bacchettone. boccaccio, v-164: chi
in fasci, dura sufficientemente per incidere il vetro, e di struttura lamellosa. gettata
; essa diventa a sua volta il punto di partenza di forme larvali da
'e ez8o? 'aspetto'; per il n. 4, cfr. lat.
dal gr. 8i7rxo£? -l8oc. per il n. 1 (che è il significato
per il n. 1 (che è il significato più recente), cfr.
diploide (sec. xx); per il n. 2, cfr. diploe
2, cfr. diploe \ per il n. 3, cfr. ingl.
diploid (sec. xix); per il n. 4, cfr.
secoli da per tutto, e in roma il nome, che tuttavia lor diamo,
addoppiargli... e la cosa e il nome cominciarono avanti gltmperadori, e in
quell'ono- rato luogo; onde avutone il diploma l'anno 1609, fu anche
guerrazzi, 6-441: quando mai ottennero il diploma imperiale d'investitura? invece ebbe
che andava mostrando a tutti quanti: ecco il privilegio!... il diploma
ecco il privilegio!... il diploma del re martino. ojetti, i-496
, ed espongono le facoltà de'pianeti, il valore de gli asterismi, la qualità
stesi i diplomi, co'quali ha il creatore nel cielo tali virtù compartite.
iii-268: col passato corriere ho ricevuto il diploma di socio nazionale di codesta vostra
accademia. tommaseo, 1-374: viene il pasini e mi porta il diploma dell'istituto
: viene il pasini e mi porta il diploma dell'istituto; con molta disinvoltura
pregato, scongiurato, supplicato ad accettare il diploma di commendatore che egli da parte
3-74: un genealogista... fece il viaggio di speranza per offrire un albero
in forma non dissimile da diploma, il quale aprisse loro la via ad impieghi privati
male: appena quanto necessità per ottenere il diploma, ed esercitarla legalmente. nievo,
c. e. gadda, 522: il povero carlo, per quanto affetto da
per quanto affetto da onestà cronica, utilizzava il suo diploma da ragioniere « amministrando »
che mandavano i figli agli studi, il problema era di resistere fino alla licenza
, v-224: di balordo ho avuto sempre il diploma anche quando mi fioriva la
sordi. carducci, iii-9-322: il diploma d'origine cavalle resca
[uno studente] in una conversazione che il gòthe, di cui non avea
asino... e che il prof. de sanctis gliene avesse spedito il
il prof. de sanctis gliene avesse spedito il diploma in iscuola. alvaro,
. diploma (nel 1645). per il n. 4, cfr. fr.
. chi è presso a conseguire il diploma, a terminare le scuole medie
di illusione » recherà per lo meno il vantaggio non ispregevole di porre termine alle
i-547: -io sono la levatrice -e fece il nome e disse dove era stata «
[s. v.]: fare il diplomatico, nel senso non politico ma
nel senso non politico ma sociale, il politicone con cautele di destrezza affettata più
provenza in strette relazioni, ella ebbe il suo guglielmo brievo. oriani, x-23-
; l'accordo che tiene calmo diplomaticamente il mediterraneo è opera sua. gramsci,
: eleggo d'essere obbligato per tutto il tempo della vita che mi rimane a soddisfare
le bisogna inviare di tratto in tratto il suo paleografo dottor enrico frati a raffrontare
] per lo più nella storia chiamato il « secondo »; perciò noi lo chiameremo
v. contenzioso. -diritto diplomatico: il complesso di norme giuridiche, interne dei
segretari. alfieri, i-72: fu [il ministro] il primo che mi mettesse
, i-72: fu [il ministro] il primo che mi mettesse in capo ch'
azioni. l. gualdo, iv-68: il penultimo proprietario aveva sempre vissuto fuori d'
. de roberto, 118: mentre il duca continuava a sviscerare la questione d'oriente
: una carriera diplomatica avrebbe infatti medicato il tormento delle ambizioni che avvelenavano il sangue
medicato il tormento delle ambizioni che avvelenavano il sangue di una famiglia di nobiltà provinciale,
corrono, e sarò d'or innanzi il tuo privato gazzettiere diplomatico. manzoni,
. nievo, 197: m'empirono il capo d'istruzioni e di raccomandazioni,
monsignore, per quanto fiutasse da lontano il motivo di questa visita, volle per
si limitò a qualche accenno insinuante, il primo dei moltissimi e più espliciti che ebbe
foscolo, viii-257: del resto, il vantarsi che se noi ci fossimo governati
con sì fatti rimproveri, sente alquanto il dileggio. berchet, 70: fidinsi
promesse dei diplomatici le nazioni, se il possono. leopardi, 204: perché,
quantunque barbaro e selvaggio / dei granchi il favellar, non fu celato / al
un mezzofanti. dossi, 28: il tuo diplomatico liqueface- vasi al par di
ballo, ne aggrinzivano le decorazioni e il vento se le portava.
de roberto, 608: il principe passava la carta e la penna
foscolo, xvi-20: or fa un po'il diplomatico, e sappi da rossi e
rossi e da taluno di que'magnati se il comandante del battaglione scolaresco percepisce alcun emolumento
attività diplomatica. -al figur.: il venire a patti, patteggiamento.
l'effettivo e concreto moto storico, il quale, di volta in volta,
: domandai a mia volta: « e il cavour? ». e il crispi
e il cavour? ». e il crispi scrollando le spalle: « il cavour
e il crispi scrollando le spalle: « il cavour? che cosa fece il cavour
« il cavour? che cosa fece il cavour? niente altro che diplomatizzare la
prassi di trattare nei rapporti intemazionali; il complesso di istituti, di organi e
rapporti internazionali con gli altri stati; il complesso delle attività che gli agenti diplomatici
agenti diplomatici. colletta, ii-174: il cavaliere micheroux ottenne... splendido
croce, iv-12-344: questo partito [il liberale] ha per oltre due anni
tri- cladi, che si distinguono per il particolare sviluppo della parte ventrale del sistema
, contrapposti ai monopneumoni, per avere il polmone quasi totalmente diviso in due metà
opera intitolata i * dipnosofisti ', ossia il 'banchetto de'savi ', scritta
e ooipiorrj; * sofista '. è il titolo di una celebre opera di ateneo
con una spiccata attitudine al salto; il colore è fulvo chiaro, la coda
delle so- sostanze vegetali, che sono il suo cibo. tramater [s
multiplo dell'asse, di cui era il doppio, e sottomultiplo del sesterzio,
sofane, del qual doppiamente si ragiona per il diportamento di questa battaglia. nardi,
. nardi, i-393: fu ricevuto il re cattolico in savona dal cristianissimo con
della fede matrimoniale. cattaneo, iii-1-155: il tribunale dell'areopago, composto di magistrati
. anonimo senese, xxviii-494: il franco cuore tuttora si dirizza a fare
libre d'oro ogni anno diede e assegnò il senato a taddeo, dalla volpe,
del complimento scambiato tra lo scott e il manzoni gl'italiani hanno superato anche se stessi
cose. nievo, 2-63: e il lago come si diporta? -vivere,
novellino, 46 (78): il tempo era di primavera. donne si veniano
. bembo, 1-55: quasi tutto il rimanente di quel giorno per ombre e per
, a guisa di serpe, lasciare il vecchio cuoio e rivestirvi della verde età
, ii-230: la sera della state il popolo in gran moltitudine esce dal borgo
borgo san germano in una campagna a pigliar il fresco e diportarsi con diverse sorti di
rispondeva rimpetto una galleria, ch'era il margine d'un bel giardino dello stesso
del fiume o accanto le verdi ripe, il sole, che purissimo gli feria,
tra que'fior, da cui nacque il suo male, / ancor di diportarsi ha
. carducci, iii-24-184: egli [il chierichino], leggero e libero d'
e de'matti siamo debitori, cioè il savio e 'l matto siamo tenuti di
: giustizia deve essere tale, che il giudice non deve niuno conoscere, né il
il giudice non deve niuno conoscere, né il povero gravare né il ricco diportare,
conoscere, né il povero gravare né il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca
, che fosse novello cavaliere, pregasse il padre e dicesse: io vi priego
diportare (comp. di portare) con il senso di 4 sostenere, sopportare '
diportare. dipòrto, sm. il passeggiare per svago e per diletto (
mio viagio torto, / da te il mio gran favor, da te il diporto
te il mio gran favor, da te il diporto / che guarir puote mei piaghe
allora vidi orazio che andava cercando vanamente il luogo della sacra via, a lui
boschi e brughiere, a passeggiare per il gusto di passeggiare. pancrazi, 2-47
tu, come sovente suoli, / il giuoco « de la cieca », agevolmente
e pur non pavé / del mar cruccioso il ballo, / io gir men voglio
al regale giardin di kensington / quando già il termine del giorno è corto! a
m'accadde andando a diporto, quando il sole di mezzogiorno flagellava da aguzzino la
flagellava da aguzzino la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini, iii-160
la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini, iii-160: stamane
, come ciascun fa, d'aver poi il dì delle feste alcuna consolazione, alcuna
e non voltandosi più indietro a guardare il mondo delle onde.
lungo le coste. pea, 3-31: il sabato la strada maestra era più frequentata
sebbene fosse la bella stagione, con il mare calmo e il cielo sereno, e
stagione, con il mare calmo e il cielo sereno, e i venti mediterranei
crociera di diporto, crasso per tutto il viaggio non potè fare a meno di
. -anche di persona: chi costituisce il piacere, la gioia di qualcuno.
hai gran torto! / perch'era il mio sollazzo e 'l mio diporto, /
a più severi uffici / lasciò armida il giardino e i suoi diporti, / i
lebino. d'annunzio, v-1-145: il provveditore ai diporti alle gare e alle cerimonie
, quando i giovani del contado infiorano il cappello e navigano lungo i canali di
sguardo alle imbarcazioni da diporto, tra il molo e le boe, ma vide soltanto
convenzione, e, aggiustato alla meglio il disastro economico del nipote, gli assegnò
deverb. da diportare-, ma si veda il fr. ant. deport '
chi froda dovrà in primo luogo risarcire il valore che ha frodato, dippiù deve restar
, non fanatici, non ambiziosi, riguardino il nuovo edilìzio sociale con quella benevolenza figlia
dell'ordine, col sentimento di fare il bene, più che per se stessi
se stessi, per la patria, per il genere umano, per la posterità.
... la coverta imbottita, il lenzuolo grande,... e dippiù
ciò che si aggiunge. -anche: il superfluo. cuoco, 2-ii-285: questi
han tramandate se non pochissime notizie. il dippiù devesi raccogliere da scrittori..
suoi fratelli puntati su di lui mentre il sonno li portava via, e il padre
mentre il sonno li portava via, e il padre che si affannava a mettere insieme
sciacallo. pulci, 14-74: évi il leone e 'l dippo gli va drieto,
dippo gli va drieto, / évi il cavai famoso sanza freno. = dall'
, e fallo rio, / e sì il dipressa. = voce dotta,
: quando non mi si voglia sostenere che il mondo non è stato a un dipresso
. di mostruosità fetale, in cui il feto doppio presenta una testa unica,
ant. vipera del deserto libico (il cui morso, secondo gli antichi, provocava
[luciano], iii-3-149: ma il più terribile di tutti i rettili che l'
rettili che l'arena nutrisce, è il dipsa, serpentello non molto grande, simile
indigena della libia e della siria, il cui morso arrecava una sete ardente; sete