a quelle nascenti, le cui radici sottraggono il nutrimento alle viti, che se questo
inopinata non è nemmeno pensabile. ma il diportamento scaricabarilistico dei due parafulmini ebbe strascichi
altra forma offese, senza potersi trovare il danneggiante, la spesa [ecc.]
aver del desio nato di terra / fuggito il danneggiante estro mortale. danneggiare,
no la vedi. cavalca, ii-20: il furo danneggia il prossimo in avere,
cavalca, ii-20: il furo danneggia il prossimo in avere, e l'iracondo in
maggiori... son destinati sopra il tutto in oprimere i sudditi, danegiarli,
ma pur nel danneggiare ancora imprende / affettare il barbarico e virile. giannone, 1-i-231
paesani, soleva teodorico a'vescovi mandare il danaro per rifarcigli de'patiti danni.
danni. bar etti, 2-324: il tuo matto furore contro di me è di
eritreo, i-117: è necessario istruire il popolo e tutti i fanciulli che non
quel suo grande dolore essa certo danneggia il ricordo del povero morto. ecco che
salute. b. croce, i-1-488: il romanticismo italiano, con a capo il
il romanticismo italiano, con a capo il manzoni, distrusse la fede nelle parole
scritti... per 'sbalordire * il lettore; ed ottenere così un successo
render la rocca: certamente ch'eglino il primo dì non danneggiarono troppo la cittade
non potè danneggiare. pulci, 26-103: il campo de'pagan s'era scostato,
per nuovo doge piero tri- bumo: il quale fortificò la città in diversi luoghi,
grano [i mori] danneggiano di modo il terreno, spoppandolo con le sue numerose
, che saliva dal sol levante, il quale avea il suggello dell'iddio vivente:
dal sol levante, il quale avea il suggello dell'iddio vivente: ed egli gridò
, non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, fin che
sia questo monte, per bene vedere il tutto, potete voi, signore mio,
altezza è posta la batteria che danneggia il castello di buda. bottari, 5-38:
monti, iii-17: ora mi preme il dirvi, che le copie meco portate sono
poco più poco meno, danneggiate dentro il baule. arici, i-25: e
, i-25: e vestir di cannucce il giovin tronco / onde succoso si mantenga
l'invemal bruma, o de le belve il morso. proverbi toscani, in:
i sonatori e con i cantori. il violoncellista si ruppe una gamba. lo
: finché di questo traffico si accorse il guardaboschi, come le formiche avessero preso
che non li facesse nocimento; e certo il cane non lo danneggiò il corpo,
e certo il cane non lo danneggiò il corpo, ma elli gli stracciò sì panni
boiardo, 2-10-20: quando se vidde il falso balisardo / de una percossa tanto
percossa tanto danneggiare, / poi che il franco dudone è sì gagliardo / che
a sentire! le dica dapprima che il fanciullo fu gravemente ferito. poi aumenti,
elli 'l ferisse,... il signore cum coloro de la compagnia sì
b. davanzali, i-381: vologese farebbe il meglio per li parti a conservare la
quegli che è danneggiato, si è il dolore del nemico. rinaldo degli albizzi
sacerdote d'altrettanto sapere che coscienza, il quale lor discuopre il certissimo debito in
che coscienza, il quale lor discuopre il certissimo debito in che sono di ristorare
alberto, 36: riprendesti anche grandemente il fatto dello ingiusto senato; eziandio della nostra
minazione ti se'doluto; della danneggiata fama il danno hai pianto; ultimo dolore contra
politico. bocchelli, 1-ii-438: siccome il principale danneggiato direttamente era lui, penò
potè inoltrar l'istanza soltanto dopo scaduto il termine di legge. 2.
che a verona -con ciò fosse che il re, desideroso della comune morte, peccato
crudeli danneggiatori del santo ovile. buonarroti il giovane, 9-101: ora ho da provveder
che proviam sì dannevole, essa ha il suo rimedio opportuno. fortis, xxiii-463
, dannoso. cavalca, iii-61: il peccato sia peggio e più pericoloso
: onde chiameranno la crudeltà e il soperchiare gli altri uomini, valenteria;
, valenteria; l'avarizia ed il fare quel d'altri per modi illeciti suo
pronta / dannevole alle scorze; e il troppo acceso / fimo vi nuoce
de'sudditi tanto più diligentemente si dee il prelato levare quanto più dannevolmente lascerebbe le
dannificanti, che sia sufficiente per il pagamento dell'emenda del danno.
alcuno ordene adoperare la forza a dannificare il compagno. giov. cavalcanti, 59:
, loro capitano, in ghiaradadda; il quale, dannificando assai il paese del
ghiaradadda; il quale, dannificando assai il paese del duca, lo costrinse a
commune utilità, quanto tener così regolato il corpo della repubblica, che un membro non
cresca più del debito, sì che faccia il corpo mostruoso, e prendendo più alimento
li altri membri, a'quali leva il suo debito. loredano, 1-181:
, è colpevole di mille enormità. il non sagrificarla alla giustizia è un danificare
non sagrificarla alla giustizia è un danificare il publico. redi, 16-ix-433: non vi
luoghi dannii come da'campi dove spunta il grano... e dalle selve
dell'usura, crudeltà, dannìo inverso il prossimo, avarizia, cupidità e negligenza.
. -anche: la cosa che provoca il danno. -ai danni, nei danni,
: e di- ceano che, dove il malificio si dovea punire con effetto,
273: el maggiore danno che sia è il tempo perduto. bisticci, 3-179:
se fida, / a ciò che doppo il danno e doppo il stracio / sovente
ciò che doppo il danno e doppo il stracio / sovente del suo male altri se
e'sua segreti affanni / non sminuisce il duo ma creso'e'danni. michelangelo,
essere più con tito, dubitandosi non il troppo tentar la fortuna le potesse ritornare in
a ristorare i danni / della sua fede il re del cielo elesse. v.
non fa danno alcuno, ma solo dichiara il danno che l'uomo ha fatto a
/ e quando è fiacca, avaccio sento il danno. dottori, 209: io
e piango ancora / le sue sventure, il danno mio, le umane / misere
, 1-711: gli efori udirlo, giudicare il denno / gli efori: nulla io
, né delle putrì e lente / ore il danno misura e il flutto ascolta.
lente / ore il danno misura e il flutto ascolta. c. bini, 1-50
, signora mia, e chi ha fatto il danno invece se la passa liscia.
danno. b. croce, ii-5-40: il danno che ha fatto la rettorica,
. onofri, 78: risalgo a volo il tempo, i danni, i torti
moravia, vili-77: lo scandalo e il danno avrebbero sottolineato in qualche modo la mia
, 9-84: grandissimo danno fece di tutto il tormento ch'era alle piagge. simintendi
volgar., 84 (118): il gran sire manda messaggi per tutte sue
fuggire pelle ville, ché quasi per tutto il contado fa [la morìa] gran
affanni, / o quai danni / il famoso antonio in guerra? davila,
in guerra? davila, 640: il fuoco avendo fatto grandissimo danno, e consumati
del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio. fracchia, 196: le officine
le sue mura, i tributi, il debito e le rendite annuali non le
alcuna cosa più agramente stimola, che il danno della pecunia. sacchetti, 160-43
scala del paradiso, 122: il perfetto banchiere e mercante ogni sera computa
perfetto banchiere e mercante ogni sera computa il prò e il danno del die. gregorio
mercante ogni sera computa il prò e il danno del die. gregorio dati, 2-19
ancora. sarpi, i-1-94: [il fuoco] ha bruciato tre miglia di terreno
di terreno, tutto abitato, ed il danno, senza iperbole, è di tre
erario, / provida pose la natura il freno, / e il molto danno compensò
la natura il freno, / e il molto danno compensò con poco. p.
escludermi dalla proprietà del giornale mi porta il danno di un quattro mila franchi a dir
pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo...
se la rideranno e lasceranno che si perdano il fiato e la lena senza poter cagionare
fiato e la lena senza poter cagionare il minimissimo danno alle navi nel porto.
che danno. levi, 2-305: il conducente guardava disperato il suo motore, faceva
, 2-305: il conducente guardava disperato il suo motore, faceva già i conti
disus. la morte di una persona; il dolore che se ne prova.
, no; s'io moro, il danno è vostro. aretino, ii-85:
di gloria in terra. -gran danno ha il mondo di un tanto uomo, che
, / in cui si sente vivamente il danno, / e che lasciano di sé
dipartirme: / quante speranze se ne porta il vento! bembo, ix-12: dive
non meno a me [grave] è il rispondervi, per il gran danno della
grave] è il rispondervi, per il gran danno della perdita di tanta nostra
utilità è all'uomo, se tutto il mondo guadagnasse, e patisca il danno dell'
se tutto il mondo guadagnasse, e patisca il danno dell'anima sua? l.
modi. tasso, x-466: sia come il danno eterno anco il dolore. d
: sia come il danno eterno anco il dolore. d. bartoli, 20-141:
arici, ii-249: lesse in quella il suo danno il profano, / sua
ii-249: lesse in quella il suo danno il profano, / sua salvezza il novello
danno il profano, / sua salvezza il novello redento. pascoli, ii-612: i
) commesso da un altro soggetto, il quale è perciò generalmente tenuto alla riparazione
come la riduzione in pristino e soprattutto il risarcimento). — anche: l'
l'ammontare del danno, e che il danneggiato ha diritto di avere a titolo
danneggiante. — danno dato: il danno considerato come già verificatosi in contrapposto
si osservi la regola infrascritta. buonarroti il giovane, 9-27: messer equilio,
equilio, e a voi / ricordo il terminarsi quel processo / del danno dato
risarcibile e danno non risarcibile: rispettivamente il danno diretto, in quanto dà diritto
due componenti che presenta o può presentare il danno, consistenti rispettivamente nella perdita
lucro cessante... che cagionano rubando il tempo e le forze produttive alle più
si considera ingiustamente danneggiato, per ottenere il risarcimento dei danni. documenti datini,
se ne facesse danno e interesso, il detto danno e interesso che perciò facesse,
dell'altro compagno. pirandello, 7-307: il proprietario ora ci chiama a rispettare il
il proprietario ora ci chiama a rispettare il contratto di locazione e, per di
-assicurazione contro i danni: contratto con il quale l'assicuratore si obbliga a rivalere l'
. l. salviati, 19-69: il granchio poi / dinota gravità: questa è
la conclusione dedicare. salvini, 30-2-21: il punto minimo dinotante la minima pausa,
libro proibito. di giacomo, ii-447: il re, dio guardi, ha ordinato
di cartucce, perché, avendosi spesso il detto vaso alla mano, destano alla
d'annunzio, v-2-554: ecco che il medesimo impulso, onde fu generato il
il medesimo impulso, onde fu generato il poema lirico del centauro e del cervo
in lotta, si propaga allo statuario; il quale fonda l'opera sua sopra una
marino, ix-181: contro la luna il fier quadrato giunge, / la qual
(disus. dinotazióne), sf. il denotare, il significare; indicazione,
), sf. il denotare, il significare; indicazione, designazione.
ristretto. baldinucci, 67: il cardano la distingue in quattro sorte:
gli occhi neri e corto becco vale [il buon gallo], / ma
nella gente loro; overo quando densano il liquido mele, ed empiono le celle loro
bocchelli, 12-284: a vedersi, il grande cumulo di braci su cui principiava
, condensato. tassoni, vii-6: il sole ha virtù calda e secca,.
bianca, e poi rossa nube, empie il pallone, / che dal freddo densata
di vapori, nuvoloso (l'aria, il cielo). menzini, i-160:
e l'aer vago / densato deludesse il guardo mio, / che si raggira all'
così densati procedean di punta / contra il nemico questi forti, ognuno / nella robusta
/ nella robusta mano arditamente / bilanciando il suo telo, e di dar dentro
, queste son comunemente le differenze, il peso, la sodezza, la rarità,
piombato vetro, cioè di specchio (il quale è composto di vetro, e
laghi settentrionali, quando son congelati sotto il ghiaccio per cagion del vento che v'
diverse. foscolo, iii-1-238: così il poeta descrive l'origine del fulmine, del
forza attrattiva. banfi, 6-32: il cielo, basso e grigio, perdeva densità
3-41: l'etere cosmico non è il vuoto, come erroneamente si riteneva fino
-per estens. l'essere fitto (il fumo, le tenebre, ecc.
tenebre. negri, 2-407: nella cappa il vento mulinava: rugghiavan le fiamme e
, ii-210: nella traduzione la densità e il nudo dell'espressione del testo viene meno
. e. cecchi, 9-160: il borrani non cercava, come il fattori
9-160: il borrani non cercava, come il fattori, di ricostruire la forma,
simile in tutte le mitologie primitive, sente il bisogno di animare la natura, di
fra la massa di un corpo e il suo volume. -densità relativa: rapporto
carica elettrica di un corpo elettrizzato e il volume entro il quale la carica è
un corpo elettrizzato e il volume entro il quale la carica è distribuita. -densità
tra l'energia contenuta nel volume e il volume stesso. -densità di flusso energetico
-densità di flusso energetico: rapporto tra il flusso di energia raggiante che incide su
densità dello schieramento: in artiglieria, il rapporto fra il numero delle bocche da
: in artiglieria, il rapporto fra il numero delle bocche da fuoco e l'
- densità di fuoco: rapporto fra il numero dei colpi sparati dalle artiglierie e
. balist. densità trasversale: rapporto fra il peso del proiettile e il quadrato del
rapporto fra il peso del proiettile e il quadrato del calibro. -densità di caricamento
. -densità di caricamento: rapporto fra il peso della carica di esplosivo e il
il peso della carica di esplosivo e il volume della camera in cui è contenuta
balistica dell1 aria: rapporto fra il peso di un volume d'aria nelle
volume d'aria nelle condizioni considerate e il peso dello stesso volume d'aria a
. densità di popolazione: rapporto fra il numero di abitanti di una determinata zona
. — densità edilizia: rapporto fra il volume delle costruzioni e la superficie di
. 11. bot. rapporto fra il numero di individui di una stessa specie
fis. apparecchio con cui si misura il grado di annerimento di una pellicola o
ebbe alle liti e alle contese / termine il re pagan, lasciò la mensa;
. bruno, 3-152: l'aria, il qual è generalissimo continente ed è il
il qual è generalissimo continente ed è il firmamento di corpi sferici, da tutte
avanti, detto anche in nostra lingua il giallo per lo tingerlo che fa in
: del pino / l'erta statura e il denso / umore alabastrino. svevo,
bellissimo mare. bocchelli, 3-38: il mosto colava denso e cupo dall'uva
vespe accorrevano ad annegarsi a stormi, il tubo gorgogliava e i tini s'empivano
la carne); formoso, tornito (il corpo di una donna).
ripetute infelicità diradarono totalmente quel denso velo il quale per maggior tempo, che tu
i-73: con tutto ciò la ruggine sovra il mio intelletto si andava incrostando sì densa
leva su gli occhi e vedi: il denso velo / che lo sguardo mortai tieni
: i ho visto di giallo rifulgere il ciel. 2. per estens.
. per estens. intenso, fitto (il fumo, la nebbia, ecc.
abitazione. tasso, 7-104: sparisce il campo e la minuta polve / con
il pensar di ritrovar qualch'arte, / onde
, dubbie e fallaci, / solchi il nocchier securo, ancor che febo,
che febo, / o delle nubi il denso vel ricopra / quelle stelle infelici
/ quelle stelle infelici, ond'arde il polo. d. battoli, 1-6-8:
la nebbia e densa, / debole il raggio. a. verri, xxiii-131:
grasso fumo di tanti camini ove arde il minerale carbone di terra, solo fuoco qui
in uso. arici, i-109: il ciel s'abbuia / di nubi ognor più
fumo velava ogni cosa; era presso il meriggio e pareva sera. verga,
sera. verga, ii-113: fra il verde delle vigne, un denso polverone
delle vigne, un denso polverone disegnava il zig-zag della strada. pascoli, 488:
era continuamente fradicio. buzzati, 3-130: il cielo, prima di notte, si
guardo mortale. monti, x-2-33: taccio il nembo di duol che denso imbruna /
che denso imbruna / tutto d'olanda il ciel; taccio il lamento / della
/ tutto d'olanda il ciel; taccio il lamento / della prostrata elvetica fortuna.
mutano di colore;... se il bianco dell'occhio si fa denso e
dondolanti o ferme / filtra oro ed il vino matura. - acuto, penetrante
tanto denso che rimane in gola come il fumo della carta d'armenia. bocchelli,
incenso raffreddato. alvaro, 15-254: sentiva il nastro perdere di calore come una fiammella
si spegne. rianimato col respiro e il calore delle mani, rievocava il profumo
e il calore delle mani, rievocava il profumo denso, di bosco, dei capelli
florestana. -pesante, profondo (il sonno). palazzeschi, ii-315:
fisico). rosa, 1-145: il giorno dell'epifania fui necessitato entrare io
3. duro, pesante (il legno). soderini, iv-201:
selve / spiega ivi al vento i rami il denso e nero / ebano, onde
ebano, onde formar capaci vasi / il fabbro suol sovra il volubil tomo.
formar capaci vasi / il fabbro suol sovra il volubil tomo. baldinucci, 56:
ebano '. albero dell'india, il cui legno è dentro nero, e fuori
alle liti e alle contese / termine il re pagan, lasciò la mensa; /
pascoli, 239: a letto, il buio li fasciò, gremito / d'ombre
/ che d'ogni angolo al labbro alzino il dito. pirandello, 7-320: quell'
: quando arrivai là dove un tempo il quartiere di pór santa maria apriva la
valli e i monti assorda, e il mare e il cielo. folengo, ii-224
monti assorda, e il mare e il cielo. folengo, ii-224: gli uomini
saltellando garrisce e poi s'asconde / il calderugio infra i più densi rami.
uscir segreti. alfieri, 1-207: il sospirato porto / per afferrar già stan le
dilatandosi per lo spazio, religiosa sotto il dòmo ceruleo. pirandello, 6-744: l'
e rotondi, i ruscelli che correvano verso il piano, la vegetazione densa delle canne
. l. adimari, 3-7: il secol d'or giamai non vide aurora
sono dense. fogazzaro, 5-316: il disegno scolastico della trattazione, quella conformità
arco, / fitto di smisurate arbori il parco, / e denso di secrete
nereggia. dossi, 546: mirando silenziosamente il cielo di stelle densissimo. d'annunzio
stelle densissimo. d'annunzio, v-2-544: il sentimento ch'ebbi della sua umanità fu
e mansueto nome. pea, 7-113: il sole... adesso discende denso
alfabeto fenicio, samaritano ed ebraico, il quale 'herth 'era un'aspirazione
dipintore lo aver saputo in che modo il colore si generi dal mescolamento del raro e
e le mobili e che cosa sia il denso o spesso. campailla, 6-88:
latte; lattaiolo. -locuz. gettare il dentatolo: liberarsi dalle incertezze, dalle
di emanciparmi una volta e di gettare il dentaiuolo. = dimin. di dente
rovani, ii-n: esso [il vento tiepido] era annunziatore della primavera
di neve. gli uomini che non vantavano il piè veloce di achille, o andavano
superiori. salvini, v-475: essendo il d lettera dentale, e 'l 6
salvi dal dì della lode! -è il primo verso del canto che giovanni prati
e di verità. pascoli, i-929: il suono del galoppo lontano è dato non
. e. gadda, 5-188: era il discorsetto del genetliaco: un'omelia sibilante
parte dell'aratro nel quale è infisso il vomere. alamanni, 5-4-689:
e buri, / lo stimolo, il dentai; sieri il timone. fiorio,
lo stimolo, il dentai; sieri il timone. fiorio, 11: gl'instro-
parte son di ferro, come è il vomero, il dentai dell'aratro [ecc
ferro, come è il vomero, il dentai dell'aratro [ecc.].
. mattioli [dioscoride], 199: il drago marino è un pesce, che
159: solo di scoglio in scoglio / il polpo sforzo, che con cento braccia
al buon dentale in caccia, / che il puro tergo rosseggiando splende; / o
molluschi della classe scafopodi, che comprende il solo genere dentalio. =
rivolta verso l'alto; dalla bocca esce il piede trilobato con i filamenti branchiali.
suo dentarne. minzoni, xxii-1175: il cagnesco dentarne ora digrigna, / or
durezza i denti più fiacchi, senza manifestare il sapore; ma chi ha il dentarne
manifestare il sapore; ma chi ha il dentarne più forte, ne trae alimento di
; cioè dentarne fine del pettine senza il cordone sia braccia uno affi stretti, e
lato della bocca. -polpa dentaria: il tessuto interno molle del dente, costituito
nel tempo della dentizione, sì per allieviame il molesto prurito, e sì per agevolarla
dentata, sf. morso. -anche: il segno dei denti che rimane impresso,
disse che] superbamente si farebbe conoscer il vostro errore, se volete ora difender l'
terreno malsano 'e andava là dove veggeva il bello di tribolare, con sicurezza,
non tradisce se stessa, afferma che il mio posto è a trieste; non per
è a trieste; non per mangiarmi il fegato a dentata a dentata con le miserie
dopo la dentata di giselda, anche il colonnello vide chiaro. dentato1, agg
guerrieri, e avicinati / veggono spalancare il fiero drago / de la bocca infemal
antri dentati. d'annunzio, i-1106: il teschio cavo che non vede nulla:
dentato, o drosis, per tritare il nulla. e. cocchi, 8-98:
, che non immaginava potessero esistere: il pesce prete dal tondo viso pensoso,
dentato, sopra del qual sta ritto il bisolco per aggravare, e in parte
spina, / che nel mezzo del dosso il pesce fende. nannini [olao magno
magno], 271: si piglia [il luccio] ancora al buio, con
, 1-123: e tuona anch'egli il re de tacque altero. / ch'a
giove, / tormentando la terra, il mar commove. maia m ater dona,
armato di dentato rastro, / che sorpassando il seminato campo, / e dove calcar
, e formano un ovale che ha il maggior diametro dall'est all'ovest; e
su le dentate scintillanti vette / salta il camoscio, tuona la valanga / da'
case. d'annunzio, iv-2-589: il ferro dentato della prua girava su l'acqua
stride e raschia. deledda, 11-973'il medico di casa veniva a curare le nostre
la ricetta sul suo taccuino staccandone poi il foglietto dentato e cattivo. barilli, 5-18
barilli, 5-18: dinanzi a noi il sole è un cono incandescente, -una
: la prima neve nei fossi lungo il binario dentato. 3. meccan
tempo unqua si vide, / mentre il girar con infallibii segno / e de tore
mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore, /
molla, ovvero un peso) riceve direttamente il moto e lo comunica alle altre,
è seduto sopra la pietra grezza. ha il martello in mano, e presso di
giovani per far andar la mola e il trinciaforaggi. 4. bot. che
. 4. bot. che ha il margine disposto a punte [foglia dentata
e qualche volta maggiore: su per il quale sono le frondi distinte per intervalli,
'foglia dentata ', quella in cui il margine si trova contornato da punte orizzontali
a prominenze. savi, 1-29: il margine delle mascelle, margo, varia
piccoli dentati o muscolo dentato posteriore: il primo si origina dalla parte inferiore del
vertebre toraciche, e si porta verso il basso e lateralmente per dividersi in quattro
, terza, quarta e quinta costa; il secondo ha origine dal foglietto posteriore della
fornita di venti a ventidue denticelli sopra il margine esterno, che si estende dal foro
dente. dentatura, sf. il complesso dei denti e l'or
che è destinata a cadere per lasciare il posto alla dentatura permanente.
bianca. marino, vii-313: compiuto il settimo mese gli spunta la dentatura nelle
in circa. verga, i-258: il padre battistino, un servo di dio
avevano mezzo accoppato, e padre giammaria, il guardiano, ci aveva rimesso tutta la
scopre le dentature chiare che rilucono come il lampo della lama tirata fuori dal fodero
. bencivenni, 4-64: siccome dice il proverbio: chi apprende e addottrina puledra
bisogna per la maggior parte lavorarlo [il granito] con martelline che abbiano la punta
, ad altri carezzava i fianchi o il lucido groppone. 5. arald
dello scudo. 6. meccan. il complesso dei denti di una ruota;
complesso dei denti di una ruota; il modo con cui i denti sono costruiti.
fuselli dei rispettivi rocchetti orizzontali, e il moto si trasmetteva accelerato ai pali di
adibiti a mordere, lacerare, triturare il cibo (e per la loro forma
, con gli occhi torti / riprese il teschio misero coi denti, / che
s'avea trangugiato insino all'osso / il liofante, e'denti stuzzicava / collo schidon
fila ristretti. tassoni, 308: stemprato il ciel, ambiziose genti, / di
e birri e corni e fole / formano il gran madrid villa reale. redi,
fucilata strideva intorno ai monumenti degli avi, il popolo pronto alle barricate, aspettava il
il popolo pronto alle barricate, aspettava il momento per minare su gl'invasori,
grossolana avvenenza di lineamenti che rendeva attraente il suo sorriso. d'annunzio, iv-2-
: ultimo molare, che spunta fra il quindicesimo e il trentesimo anno di età
molare, che spunta fra il quindicesimo e il trentesimo anno di età. baldinucci
mancarono però di quelli a'quali spuntò il medesimo dente solo nell'età decrepita.
quando fuor d'affanni / averà messo il dente del giudizio, / fate sonare a
la tua terra: / e mordi il fazzoletto di colore / con i denti di
denti di lupo: / non svegliare il fanciullo che ti dorme accanto / coi piedi
, 1-572: se era malcontento di parigi il povero barone, non lo fu peraltro
, par., 6-94: e quando il dente longobardo morse / la santa chiesa
e masticar con i denti dell'intelligenza il cibo del salmo, e non inghiottirlo saldo
se ne perda la dolcezza del sapore ed il frutto del nutrimento spirituale. simintendi,
machiavelli, 841: giovanni folchi, il viver mal contento, / pe 'l dente
, i-206: se con emulo dente il cor vi rode / ambiziòn di fama,
mezzana probabilità della loro ostinata resistenza contro il dente della critica e contro la ruggine
i signori viennesi da'mali denti ne gustaron il sapore e ne intesero la bellezza,
e ne intesero la bellezza, e posero il don giovanni tra le più belle opere
sua imbarcazione spiccò per la chiglia che il dente del salino non pareva avesse mai morso
come sempre, / già lo sfiorava [il bimbo] / coi denti impudichi.
con denti in modo di forfice fatto, il quale è lupo chiamato. bibbia volgar
timoni a modo di giogo, ne'quali il bue legato tiene il collo, e
, ne'quali il bue legato tiene il collo, e mettesi innanzi il dificio.
legato tiene il collo, e mettesi innanzi il dificio. cennini, 1-118: abbi
senza denti. baldinucci, 69: il legno che si deve piallare,
: nettunno ci si narra aver armato il tridente col quale faceva tremar la terra,
contumace crosta, e ne sprigiona / il seme, che d'uscir cerca la
. b. galiani, 1-251: verso il terrapieno si facciano come denti uniti al
di serratura a colpo, tien fermo il castello dell'orologio dentro la cassa.
fondo al pettine. govoni, 1130: il contadino che a gran voce chiama roma
vesta / gli scende giù, sotto il sinistro fianco, / d'un velo sottilissimo
del percussore armato finché non venga premuto il grilletto. -a dente, a denti
. diodati [bibbia], 1-250: il servidore del sacerdote veniva, mentre si
baldinucci, 4: diciamo ferma a dente il fermar che si fa un legno per
in piano, in quella guisa che il dente è fermato nella mascella: e
: e ciò si fà con intaccare il legno che si deve fermare per ritto
arenoso lido / l'àncora gitta u'il dente non s'appicca'; non male dicendo
dente non s'appicca'; non male dicendo il dente non tenersi fermo nella rena,
ferreo dente / per reggere al gran moto il cavo legno. testi, i-42:
si rompono. soderini, iii-456: il legno del leccio è pesantissimo e buono a
, ingrossare l'asse, e crescere il numero de'suoi denti che l'uno dopo
ingranaggi rilucenti. michclstaedter, 28: quando il dente dell'una ruota piccola o grande
scatto: parte terminale del trampolino per il salto con sci, da cui il saltatore
per il salto con sci, da cui il saltatore si stacca al momento di prendere
saltatore si stacca al momento di prendere il volo. 7. tess. ciascuna
da tessere. anguillara, 6-21: il più lodato poi di seta stame /
entrar, fra dente e dente. / il filo il dente incatenato lassa, /
fra dente e dente. / il filo il dente incatenato lassa, / e poi
nodo s'avvicina al pettine, quanto il più si può sottigliarlo, e aprirgliene il
il più si può sottigliarlo, e aprirgliene il passo fra'denti. manzoni, 1129
col cerchio lucido, pochissimo sporgono sopra il campo tenebroso del cielo. 12
. jovine, 2-169: si arrampicarono verso il villaggio, seguendo un viottolo sassoso che
campagna. milizia, viii-126: verso il terrapieno poi debbansi fare come denti, uniti
i denti del denticulo devano essere larghi il mezzo dell'altezza, sicché siano in duplo
ad angoli salienti fortificati (rivolti contro il nemico: il muro di una fortezza,
fortificati (rivolti contro il nemico: il muro di una fortezza, il recinto
nemico: il muro di una fortezza, il recinto di un accampamento).
senza torri. lorini, 102: farei il muro grosso solo un piede e mezo
denti. 5. maffei, 5-4-175: il far la cortina a denti, talché
strada). montccuccoli, 1-174: il campo si cinge sul terreno più eminente
quasi ridotte a difesa le mezzelune che guardano il paese nemico e la strada coperta a
strada coperta a denti ricorre quasi tutto il recinto. -a denti asciutti,
di stare a denti secchi, e che il marito mio vecchio cerchi di provvedersi altrove
/ cortesi com'un boto. buonarroti il giovane, 9-290: e noi rimarren qui
fritte nello strutto. giusti, ii-245: il mio parere sarebbe questo:..
, 212: ve lo davano [il vostro guadagno] a denti stretti, obbligati
stretti, obbligati a riconoscervi, siccome il vostro lavoro valeva. loria, 1-22:
« non so il nome della strada... non mi
sbattendo l'uscio per non sentirne nemmeno il rumore, o chiudendo la finestra
ansimante. verga, ii-13: accorse il ragazzo dell'osteria col fiato ai denti
doveva dire. bencivenni, 4-82: il nostro signore disse nel vangelio: quando
pazzo debba sì valere? - / seco il fiero pagan dice tra'denti; /
iv-146: siffatte parole, e più il suono beffardo della voce, irritarono da
berni, 37-12 (iii-226): diceva il saracin fra dente e dente: /
. gozzi, 1-277: tuttaddue attendevano volenterosi il giorno degli sponsali; il giovane con
attendevano volenterosi il giorno degli sponsali; il giovane con lieta faccia e aperta,
aiuto. davila, 619: già il cardinale di borbone ed il conte di soessons
: già il cardinale di borbone ed il conte di soessons e molti altri parlavano
proprio dente: adattare, trasformare secondo il proprio interesse, disporre a proprio vantaggio
: vengo ora al terzo esame, dove il sarsi in quattro proposizioni, spezzatamente cavate
al suo dente. -arrenare il dente: contenere l'avidità, il
-arrenare il dente: contenere l'avidità, il violento desiderio. cammelli, 272
cammelli, 272: caro marito, affrena il dento to: / tu hai troppo
to: / tu hai troppo pieno il ventre, e per mia fé, /
-mangiare, sfamarsi. buonarroti il giovane, i-368: gambasso...
arrotare, n. 9. -attaccare il dente: addentare. guadagnóli, i-250
: e se al rosbiffe non si attacca il dente, / ai pranzi inglesi che
in bocca e metter voglia d'attaccar il dente e succiare che dovea aver tanto
bastare a un pomario. -avere il dente avvelenato contro qualcuno: v.
. doni, 1-67: essendo una notte il galantuomo con certi grimaldelli per cavare i
cavare i denti a una serratura, il colonnello de'birri lo menò ad alloggiar seco
27-77: e metterovi insino l'ugna e il dente, / se non potrò difenderlo
denti per scuoterlo o per spezzarlo, è il segno certo della servitù.
assalire con impeto; sparlare, ledere il buon nome di qualcuno. cammelli,
per le possibilità, le forze, il merito di qualcuno (per lo più
me / quanti pre- sumon far ballare il dente, / vi stupireste.
, / vi stupireste. -farci il dente: abituarsi al sapore, avvezzarsi.
? / perché non pensa prima a farci il dente? -far mettere i
, iii-122: con questa avvertenza: che il tempo del magistrato fosse breve, di
: di qui seguita, e quest'è il dente che maggiormente mi duole, che
se voi volete intendere. -uh, il lavorar di questa sorta, qui è
, qui è più proibito, che il lavorar le feste comandate. -legare
tutto di quattr'ore d'orologio. il tiro sulle fortificazioni gabbionate di porta pia
: non si può dire l'applauso e il viva, che gridaste al giovane scolare
mi sovviene se foste voi, o il saracinelli, che disse queste formali parole:
ad un ingordo, che vuol porsi il dente. pascoli, ii-164: dante ha
monti, v-40: non sapendo ove mettere il dente, si diverte a far il
il dente, si diverte a far il goffo buffone, e a deridere la mia
pubbliche verso gli amici. -mettere il dente in amore: suscitare un vivo
notizie, le quali mi hanno messo il dente in amore. -mordere di
proferire chiaramente le parole, a precisare il pensiero. dante, purg.,
di lì a pochi giorni, sapemmo il piemonte essersi inciprignito coll'austria a conto
gli impacci di lei. -prendere il freno con i denti: assumere il
-prendere il freno con i denti: assumere il comando, le direttive. anonimo
, / dicendo: all'oste rimarrà il malanno. -recare ai denti:
, 20-34: dopo una mezz'ora il tenente ricomparve: -vieni. sorrideva con
con gli occhi e coi denti: il lume candido del suo sorriso dissipò
dente: rimettere in forze, ridare il piacere della vita. bacchelli, 1-i-225
avrai neanche da patire fino a che il padrone se ne vada nel mondo di là
esser buona ragione ritener con li denti il celibato per conservar i beni ecclesiastici, non
, scornato. botta, 5-236: il destino vostro non girerà a modo di
con discorsi bugiardi insidiano alla libertà. il serpe frodolento romperà i denti sulla lima
romperà i denti sulla lima, né il pigmeo distruggerà l'opera del gigante.
l'opera del gigante. -sbattere il dente: mangiare. lippi,
, 7-5: chi dal compagno a ufo il dente sbatte; / tanti ne va
troppo difficile a impararsi; ma per isbattere il dente bisognerà affaticarcisi. forleguerri, 13-87
forleguerri, 13-87: e così intanto il tempo fugge e vola, / e si
/ e si fa l'ora da sbattere il dente. carena, 2-253: '
. carena, 2-253: 'sbattere il dente 'e anche semplicemente 'sbattere'
'non v'è nulla da sbatter il dente? ci sarà da sbattere? '
e pochi altri simili. -scalzare il dente a qualcuno: cavargli a
uso, / provato avea, per iscalzargli il dente, / tutti i suoi ferri
denti, dede uno fiero pugno sopra il viso del causidico ignoto. di giacomo
per cinque anni, crolla -è tale il crollo, che: basta! serrare i
loro, / strappandosi co'denti / il pane delle genti. -tanto avesse
che si morisse di fame! -tenere il fiato coi denti: essere malfermo in
/ e per forza tener co'denti il fiato, / e potea far da lazzaro
i-151: si faranno grandi e grossi come il loro babbo e come il loro nonno
grossi come il loro babbo e come il loro nonno, e popoleranno aci-trezza di
denti più a lungo che potranno, come il vecchio nonno, senza desiderare altro.
mi sono accorto che aveva appena toccato il formaggio col dente, per lasciarlo a lucianina
lasciarlo a lucianina. -toccare dove il dente duole: in un discorso,
scudi? - gli ha tocco dove il dente duole. -togliersi il pane dai
tocco dove il dente duole. -togliersi il pane dai denti: privarsi del necessario
, 18: si sacrificavano e si toglievano il pane dai denti perché lei tutte le
la sua brava farinata. -trarre il dente: estrarlo dalla gengiva.
, 7-9 (213): « se il terrai guari in bocca [il dente
se il terrai guari in bocca [il dente], egli guasterà quegli che son
mandisi senza più indugio per un maestro il qual mel tragga ». -ungere
qual mel tragga ». -ungere il dente: mangiare in abbondanza. lippi
4-39: sperando tutti e tre d'ungere il dente, i e dire: oh
l'anima a i denti, quando il cordiale mangia una lampreda. -volgersi
-dente strappato non duole più; cavato il dente, cavato il dolore: superata una
più; cavato il dente, cavato il dolore: superata una difficoltà, si
approvò cercando di sorridere: -è come il dente guasto: cavato il dente, cavato
-è come il dente guasto: cavato il dente, cavato il dolore. ma
dente guasto: cavato il dente, cavato il dolore. ma è ben vero che
è ben vero che son cose da levar il gusto del pane; vigliacchi!
. 17. -la lingua batte dove il dente duole: si parla volentieri (
5: la lingua va dove gli duole il dente. l. guicciardini,
, 152: la lingua va sempre dove il dente duole. allegri, 32:
suole: / la lingua batte dove il dente duole. giusti, iii-376:
rintoppato dentro. la lingua batte dove il dente duole. cicognani, 9-186: ma
, si sa, la lingua batte dove il dente duole, il discorso finiva sempre
la lingua batte dove il dente duole, il discorso finiva sempre sopra l'amore delle
cinquanta anni. -la lingua unge e il dente punge: le adulazioni spesso coprono
toscani, 19: la lingua unge e il dente punge. -0 dente 0 ganascia
offeso tu. albergati, 387: il pagare dente per dente, mano per mano
acqua corrente e da can che mostra il dente: non affrontare deliberatamente i pericoli
. c. croce, 62: dice il proverbio: sta'discosto dall'acqua corrente
acqua corrente e da can che mostra il dente. 16. dimin. e
. gemelli careri, 1-v-189: il fiore, che fa [il garofano]
1-v-189: il fiore, che fa [il garofano], è simile a quello
ogni sorta. pirandello, 7-1009: il bambino compiva il settimo mese: giorno
. pirandello, 7-1009: il bambino compiva il settimo mese: giorno di doppia festa
a « nònida » era anche spuntato il primo dentuccio. bartolini, 5-35: è
, e guaiva scherzosamente al sentirsi premere il seno da un dentino novello. cicognani,
, riparando a reggere lo strascico lungo e il ventaglio... e sorridendo metteva
, 1-4-34: vi sono i giovenchi (il qual nome ritengono dal tempo che sono
: quando hanno passato [i giovenchi] il terzo anno della loro età, che
... che gli era parso [il discorso] molto sodo e giudizioso.
due dentoni gialli di cavallo ne orchestravano il mesto sorriso, il buon sorriso giallognolo
cavallo ne orchestravano il mesto sorriso, il buon sorriso giallognolo di « vecchio galantuomo antico
, 11-72: con un dentone voleva [il cane] tener fermo l'elastico svivagnato
. marino, ii-89: e se il vostro non mai a pieno celebrato naso
dentacci alla divisa. savinio, 312: il loquace era quello piccolo e grasso.
canino; ha due foglie ovato-oblunghe; il fiore è unico, lungamente peduncolato, roseo
macchiate di verde e di scuro; il fiore terminante, grande, bianco.
). fra giordano, 5-307: il dente cavallino è veleno all'uomo,
confezione di trocisci, che subito rimuove il dolore de'denti,... recipe
usa. crescenzi volgar., 6-57: il iu- squiamo è freddo, e secco
0 cavallino, è tutt'uno. nasce il più delle volte per tutti 1 campi
e viene innanzi; et è il seme di più valor che altro che
: bada! quei tronchi li ha schiantati il fulmine, / che dentellò quei picchi
duemila metri) si spingono e dentellano il cielo, come la corona d'un
anna prediligeva nell'animale i costumi: il silenzio, la frugalità, la modestia,
e vermi, restando estatica ad osservare il moto delle piccole mandibole cornee dentellate nel
. pasolini, 1-196: andavano per il sentiero marrone scuro che fendeva a metà la
detto gli si fa uno membro quadro il quale si chiama dentellato perché quando s'
maggior parte in un legno vecchio come il padrone. 4. bordato di
operazione che consiste nel ritagliare a dentelli il contorno di un corpo, di una
fece osservare la finezza della grana verde, il disegno armonioso delle nervature, la perfetta
contorno perforato. -grado di dentellatura: il numero dei fori contenuti in 2 cm
così fìtti e ben appaiati che dopo il desinare non avete bisogno di stuzzicarli col
o cosa simile, col quale si cava il cibo rimaso tra i denti.
1-457: e le tanaglie coi manichi e il morso, tanaglie da dentello, da
fra giordano, 3-238: ed ecco il fico, ch'è così tenero,
c. battoli, 1-2. 17: il dentello... si fa in questo
per la metà della sua altezza, ed il voto che resta tra l'un dentello
membro soprannotato. milizia, ii-119: il gocciolatoio è grande, ed è fra due
, quello di sopra ad ovoli, e il bastone di sotto a fogliami. non
ornamenti son queste: la fascia, il dentello, il bottaccio [ecc.]
queste: la fascia, il dentello, il bottaccio [ecc.]. palladio,
una si fa rintavolato, dell'altra il dentello, della terza l'ovolo,
l'ovolo, della quarta e quinta il modiglione, e dell'altre tre e
e la gola. vasari, ii-186: il cronaca... condusse la detta
scolpirli nei frontespizi, e di fare il dentello sotto di essi. 3.
era come un dentello grigio lungo il ponte: i paracarri e i pali
« * denteile '. in francese è il nostro * merletto ', e come
fi- nocchio, ovvero alla cicerbita, il mangiarne, ovvero ch'ella ne dentecchia
raggiunge la lunghezza di un metro circa; il colore è roseo-dorato (i giovani sono
di costantinopoli soli hanno... il dentice coronato. giusti, 2-188: e
disteso sopra uno strato di grossi dentici, il quale non dava segni di vita.
'l suo quadretto di sotto: ed il cimazio di sopra. l'altezza di esso
fr. colonna, 2-35: eziam importa il suo distributo [della decorazione],
, e da un supporto che riveste il palato aderendogli perfettamente) che sostituisce i
posticci. cantoni, 679: ormai il sì di petto non suona più che
sole per così dire bianco è sostituito il sole nero (carbone):..
da braccia. negri, 2-1078: il suo sorriso... riusciva ad essere
in bocca le cerniere della dentiera, il suo miserabile vizzo petto in tumulto,
, quell'atroce dentiera di flòk, il cane lupo del marchese clerici.
farmacia per comprare un dentifricio, e il 'giovane 'del farmacista, che
a mettere in una borsa di cuoio il necessario per la notte: pettine, spazzola
a bocca fresca di dentifricio, a leggere il giornale su cui si sarebbe addormentato.
dentifricia. tecchi, 10-61: luccicava il carosello dei piccoli ninnoli, saponi dentifrici
2-56: sul piano del comò: il pettine infilato nella spazzola, il vasetto della
comò: il pettine infilato nella spazzola, il vasetto della brillantina, lo spazzolino e
quasi senza frutto, e troppo temono il mollume. dentiròstri, sm.
, 7-235: canta... / il povero usignuolo denti- rostro / nel
, ma allora intendesi di denti posticci che il dentista pone in luogo di secondi
peso,... perché il piemonte faceva parlare i giornali di
terminata la dentizione, subito innestate [il vaccino del vaiolo] sia ciò però non
nei massimi caldi, né mai mentre il bambino sia valetudinario. cuoco, 2-111
la lue, in cui tante stragi fa il più cieco empirismo, per la rogna
non ti dar soverchio pensiero: è il male che accompagna la dentizione, e
per colmo di disgrazia si ammalò anche il bimbo a balia in conseguenza d'una
dalla dentizione, uno cerca refrigerio succiando il nottolino, o pallino, della spalliera.
parve [tempo], a sé il fe'venire. epicuro, 47: ecco
mirate drento / ché vi è scolpito il volto e 'l nome vostro. l.
. l. salviati, ii-1-125: il dir 'drento ', e * drieto
: ma questo non fa forza: il fatto sta, che questi sono usati nelle
tasso, 16-31: si chiuderebbe e sotto il mare, e dentro / il foco
sotto il mare, e dentro / il foco, per celarsi, e giù nel
/ tanto, che quanti libri tiene il mondo / non saziar l'appetito mio
pur moro. marino, 3-99: il cacciator, che fra le fronde /
fra le fronde / cerca di filomena il nido ascoso, /... ficcando
ii-426: de'dardi al tintinnir dentro il turcasso / fatale i vanni affrettano gli
del dio. leopardi, 32-237: il proprio petto / esplorar che ti vai?
era un tritume senza più dolore dentro il fasciame della carne intatto, entro il
il fasciame della carne intatto, entro il perfetto involucro della bellezza esangue. linati
le sue carni tutte lattee, e il corpo star racchiuso, queto e soffice,
solo pleonastico. -dentro di (e il di è d'uso quando regge un pronome
da s. c., 21-1-4: il dimonio è uno serpente molto isdrucciolevole,
dentro del petto / è già tutto il mio core una ferita; / lume di
, aveva ripreso, dentro di sé, il filo dell'apostrofe cominciata al letto del
vedesse nel corpo umano, qualunque fosse il più bello, parrebbe il più sozzo
, qualunque fosse il più bello, parrebbe il più sozzo. dante, vita nuova
passavanti, 242: avvegnaché non possa [il diavolo] adoperare dentro alla mente per
9): in verità vi dico che il regno di dio è dentro a voi
quali, come grano, che fugge il correggiato che lo trita, son voluti restar
, che un dì lo assaggi [il vino] / dentro a'lombardi suoi grassi
farà miracoli / lo splendor di milano il savio maggi. lemene, xxx-5-240: trovo
, xxx-5-240: trovo alfin, dopo il pensare, / che son dentro a una
. gadda, 400: josè, il peone, sosteneva ch'egli avesse dentro,
21-22: l'alma, che sente il suo peccato immondo, / paté dentro da
paolo, tutta la legge osservò amando il prossimo, e quella legge, che
compagno mio, vavvi e sappimi ridire come il fatto sta, ché io mi sento
che per la schiva, / come il cor dentro mi detta, / io d'
rancore ora tornava a ribollirgli dentro, il rancore di sua madre che non perdonava a
, / d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano. d. bartoli
volgar., ii-323: non negherai il prezzo e la mercede di colui il quale
negherai il prezzo e la mercede di colui il quale è bisognoso, e del povero
maffei, 5-1-134: a questo mandò legati il senato con ordine di desistere, e
ordine di desistere, e di ritirarsi dentro il rubicone. tozzi, i-74: dovevano
11 settentrione, navigando contr'acqua dentro il fiume. pavese, 4-136: avrei
nella camera c'eri tu solo, dentro il seggiolone. 8. ant.
parte della carne, mentre che si metteva il pane e si mesceva a bere,
pecore,... li levò il suo pezzo dinanzi e fuggissene fuori,
soderini, iv-15: non portando le pecore il lor parto più di cinque mesi,
più di cinque mesi, partorendo per il più dentro al termine di centocinquanta dì
ad agosto, impomato che si è il terreno, sopra una faccia del porchetto si
, sopra una faccia del porchetto si pianta il broccolo,... poi dentro
, e quinci la fava, o il finocchio,... e via discorrendo
lavorar molto, vorrei finir di consegnare il manoscritto dentro l'agosto. tozzi, i-56
: se lei vuole, noi restituiremo il suo denaro dentro due mesi! baldini
botta, 4-432: ciò adempiuto, il governatore, disporrebbe dei suoi soldati conforme
d'asti, e ciò dentro tutto il prossimo novembre. pascoli, 254: l'
. lassù stava, annerando / dentro il morire fulgido del sole. 11
gente che v'era drento morì, salvo il prete e il diacano e subdiacano che
era drento morì, salvo il prete e il diacano e subdiacano che cantavano la messa
vidi nella destra di quel che sedeva sopra il trono, un libro scritto dentro e
s'aggiorna, / gravido fa di sé il terrestre umore, / onde tal frutto
guic ciardini, v-106: il sito della terra, che è posta in
muraglia impenetrabil fosse, / colà dentro securo il fero argante / s'appiatteria.
nota gli essempi. morando, iii-226: il mio cor da quei strali è
è ben sì, ma dentro molle ha il frutto; / tu sei molle
dono dal monte, / gorgoglia il lago, che commosso è drento
salmo e l'altro, chiudeva il breviario, tenendovi dentro, per
ripare. pascoli, 552: il molle nido pieno di musco! / che
l'ha rischiarita. savonarola, 6-184: il monumento è il corpo dello uomo peccatore
. savonarola, 6-184: il monumento è il corpo dello uomo peccatore, che di
di questa lingua, che ne volete fare il gonfaloniero, e non ne siete pur
segreto, perché io vi perderei dentro il capo senza trame mai una cognizione al
sono i chicchi, e hanno / il sole dentro, il sole che traspare.
, e hanno / il sole dentro, il sole che traspare. bocchelli, 13-128
cristiana dettava e precettava: l'uomo, il vero fedele, esser tenuto a lavorare
e viva / ch'agli occhi temperava il novo giorno, / sanza più aspettar
. guarini, 157: qui bisogna il tronco / spinger di forza e penetrar sì
. b. corsini, 9-21: il primo sangue in gran coppa d'argento /
, 1-391: finalmente... il calesse fu all'ordine, e gabriele dopo
. aveva gli occhi sbarrati, e il sole ci entrava dentro, non visto,
dentro del seme o radice manda ed esplica il stipe; da dentro il stipe caccia
ed esplica il stipe; da dentro il stipe caccia i rami; da dentro i
dove scroscia la cascata, c'è il corpo di del colle con dentro la palla
: poi ch'egli l'ebbe raffigurato, il vide nel viso divenuto bruno, e
hanno occupato aì duca una terra sopra il mare e due altre in dentro,
, 330: buon giorno, maestro, il lavoro comparisce, ma questo muro va
e per drento alcuno animaluzzo, secondo il costume greco, vagamente dipinto v'avea
ma coll'occhio dell'intelletto, dentrovi il lume della santissima fede. andrea da
del mese ove siam drento, / -rispose il re - e'non potrà fallare.
è saggia che sa ritener sì / dentro il parer suo / che alcuno di fuor
? / ma non fu prima dentro il pensier giunto, / che i raggi,
. boccaccio, i-21: veggendo questo, il re non potè dentro per forza d'
1-3-12: avvegnaché dentro si sentano straziare il cuore dalla malinconia e dal dolore,
e dal dolore, di fuori nondimeno il nascondono con la dissimulazione. leopardi,
dentro né invidia né ambizione, può padroneggiare il popolo che tumultua per lui. verga
i-132: dentro ci si rodeva che il marito di lola avesse tutto quell'oro.
d'annunzio, i-406: è vano il diniegare, / ché dentro arde gran
sublime che empie la mente di chiunque il legge od ascolta. lanzi, iii-86:
a conoscer la forza di quell'# il » posto davanti al « coraggioso ».
fra giordano, 5-220: ci è mestiere il terzo lume, e sanza questo i
non crediamo che nelle parole scritte stia il vangelo; ma nella sentenzia e nella
ha men bisogno di saper ben adoperare il petto e l'armi in battaglia co'nemici
in battaglia co'nemici di fuori, che il capo e 'l pennello a scrivere e
un luogo, di un oggetto (il dentro; anche il di dentro).
di un oggetto (il dentro; anche il di dentro). -al figur.
essendo già molto lorda, la rivoltò ponendo il dentro di fuora, e così se
più nessuno. gentile, 3-59: il dentro è soltanto la negazione del fuori.
sangue odora come nel giorno / quando il fratello disse all'altro fratello: /
giù all'ufficio [guido] trovò il signor cleanto e le altre guardie che
: dico i sapori della vita, il gusto di starci dentro, io, adamo
g. de'bardi, 2-15: il nolo era una gabella che si pagava a'
, e degna d'esservi messo dentro il papato e la vita. sassetti,
avere a poco più di 100 fiorini il cantaro delle medesime libbre, al quale
, xviii-15 (234): gli dierono il soprannome bufalo, in quanto che per
: « un po'di riposo » esclamò il primario americanizzato, occhialuto e dentuto in
nucleari. denudaménto, sm. il denudare, il denudarsi, l'atto
denudaménto, sm. il denudare, il denudarsi, l'atto del deporre vesti
deporre vesti e indumenti, dello scoprire il corpo o le parti di esso normalmente
, denudamento', per 'spogliamento, il denudare ': manca nel codice della
codice della buona favella; né giova il dire che abbiamo * denudare 'e
ciò che ricopre, che riveste (il corpo, o una parte di esso
in faccia? ugurgieri, 16: denudò il petto di sicheo ferito col ferro dinanzi
314: denuda, o vereconda, il casto petto; / dischiudi, o bella
petto; / dischiudi, o bella, il tuo più santo riso: / il
il tuo più santo riso: / il pargoletto affiso / ne la tua vista i
, 2-518: era tutto intento a studiare il polso dell'ammalata. poi ne denudò
polso dell'ammalata. poi ne denudò il petto e vi appoggiò l'orecchio in
arbore, che non le paresse contra il capo del figlio, qualcosa dovesse poi dinudarsi
del figlio, qualcosa dovesse poi dinudarsi il ferro, che aveva detto il profeta.
dinudarsi il ferro, che aveva detto il profeta. forteguerri, 25-71: disnudato
profeta. forteguerri, 25-71: disnudato il rilucente acciaro, / n'uccise alcuni,
volgar., viii-288: tu hai percosso il capo della casa dello empio; e
della casa dello empio; e dinudasti il fondamento suo insino al collo. bontempelli
9-217: anche a san vigilio si ritrova il sanmicheli nella villa disegnata da lui per
sanmicheli nella villa disegnata da lui per il dotto ed ornato brenzone. denudando fino
tollendo via la nudità del proprio amore, il quale dinuda l'anima d'ogni virtù
di quelle arcane voluttà onde si spiega il fenomeno di qualche fanciullo che si gode
alle due ali, denudando d'ogni difesa il centro. 7. figur.
7. figur. separare le parole, il pensiero, l'espressione artistica dagli elementi
: dante stesso... vuole che il lettore aguzzi gli occhi e cerchi la
ariosto, 5-6: e acciò che meglio il vero io ti denudi, / perché
narla. carducci, 111-7 * 335! il petrarca fu primo a denudare esteticamente la
descritta nel crizia, ossia prima che il cataclisma la denudasse e riducesse all'attuale
. rifl. spogliarsi, svestirsi; scoprire il proprio corpo o parti di esso.
tentata a dinudarsi / l'avrebbe indarno il pastorei scaltrito: / quel che vieta
. frezzi, ii-8-114: e però il corpo umano è fatto incude / di
pedanteria utilitaria, la quale in somma è il fondamental principio della borghesia dominante, si
si era denudata dinanzi, lasciando in ombra il suo dolore per non mostrarmi che la
bisogna vedere la gemma fiorire, cadere il fiore, il minuscolo frutto denudarsi dagli
la gemma fiorire, cadere il fiore, il minuscolo frutto denudarsi dagli ultimi pistilli,
veramente la terra, l'albero, il filo d'erba. bocchelli, 6-85:
in terra si stava disteso, e il suo figliuolo si fece beffe di lui.
è denudata. casati, ii-1-868: il povero biri, denudato perfettamente de'suoi
uno dei bracci esili denudato piegato sotto il capo, l'altro steso sulla coperta
l'altro steso sulla coperta grigia lungo il corpo. alvaro, 7-155: per intendere
albero). percoto, 321: il giardino era già devastato, gli alberi
guisa di scheletri torcevano le braccia denudate, il fiume era tutto coperto dalle loro spoglie
li-m: i due corni facilmente debellarono il nemico, che erangli incontro ed assalendo
dei pochi potentissimi; e calcava / il popol denudato; e di sue spoglie
di prevenzioni. denudazióne, sf. il denudare, l'essere denudato; lo
s. v.]: 'denudazione'. il denudare e stato di una parte del
per settimana al palazzo di bellegarde, il quale le fa ardere senza volerle pure leggere
fatto; come è possibile, se il fatto non è? tommaseo, 1-321:
della denunzia a viso aperto che, il fare la spia, era anzi dimostrazione
di attaccamento all'idea, merito grande per il quale, spesso, si poteva anche
inettitudine di quelli, per l'odio e il fanatismo antico della nazione contro denuncie,
inquisizione e delle denunzie, ella distrugge il commercio sociale, la confidenza dome
che le denunzie del zio, che il mio tradimento, non mi ti hanno resa
senatori scrittori del libric- ciuolo, altri il dice libello, essendovi da quasi più di
episodio della mia rivolta e denunzia contro il buon maestro chiti. bocchelli, 1-ii-422
maestro chiti. bocchelli, 1-ii-422: il persistere dei medesimi difetti li fece apparire
brancoli, ii-217: cohen non era il solo in quel salotto a ricevere dalla
si guadagnava col suo tono di denuncia, il consenso della coscienza, mettendosi al riparo
-denuncia fiscale: atto con cui il contribuente, generalmente in adempimento a un
di cui è espediente che sia punito il solo contravventore colto in fragrante. filangieri
colto in fragrante. filangieri, i-461: il cittadino, sul quale cade o l'
o la denunzia del denunziatore, o il sospetto del giudice, ignora ciò che si
conclusione che, essendo necessità di tralasciarle, il matrimonio si potesse fare, ma in
: e seguitò a dirmi, come il curato avea fatto già dall'altare le denunzie
manifesti per le denunzie e che aspettassero il momento propizio per attaccarli nelle piazze dei
. denuncia. roberti, xiii-214: il fiero dinunziaménto fatto dal nostro profeta al
gioia, 1-ii-389: l'odiosità contro il denunciante, fortissima in un collegio,
qualunque altro denunziante, anche segreto, il pigliar mance. gioia, i-ii-
. gioia, i-ii- 125: il concilio d'elvira del 305 nei canoni 73
proscrizione o la morte del reo, il denunciante non sarà ammesso alla comunione né
lunghe conferenze col giudice, e pare sia il denunziante, o il capo de'denunzianti
e pare sia il denunziante, o il capo de'denunzianti. pisacane, iv-177:
a lo 'mperadore,... siccome il fabbro lavorava continuamente ogni giorno, e
lavorava continuamente ogni giorno, e sì il die de le pasque e delle
e dinunzia per tali... il doge e senato quali si troveranno allora e
, è utile che siano denunciati. il servigio che rende il denunciatore è simile
siano denunciati. il servigio che rende il denunciatore è simile al servizio che rende
denunciatore è simile al servizio che rende il giudice. manzoni, 1016: si manteneva
contumacia. de roberto, 419: il più facinoroso fratello della pettinatrice fu chiamato
giorno da un ispettore di polizia, il quale gli consigliò pel suo meglio di desistere
assolutamente condurmi con loro, perché denunziassi il fatto. alvaro, 2-33: se non
giovanni, ii-152: fu adunque, secondo il costume della legge, citato il reo
secondo il costume della legge, citato il reo, e denunziata la causa all'accusatore
. firenzuola, 412: fu secondo il costume della legge citato il reo
secondo il costume della legge citato il reo, e denunziata la causa all'accusatore
che già l'abbia fatto denunziare [il neonato] allo stato civile. einaudi,
di reddito dovrebbe pagare, se denunciasse il vero, il 75 % almeno del reddito
pagare, se denunciasse il vero, il 75 % almeno del reddito a titolo di
chiedevano i doganieri: -che cosa denuncia il signore? pavese, 1-101: mi
pavese, 1-101: mi guardava [il carabiniere] con gli occhi sottili, sotto
più presto. calvino, 1-186: il commissario cui si rivolse per denunciare la
italiane, così è stato e è necessario il denunziarli e il combatterli in altri paesi
stato e è necessario il denunziarli e il combatterli in altri paesi cattolici. carducci,
profetavano l'esito della votazione, narravano il dietro- scena, denunziavano i maneggi dei
proprietari dello stabile. gobetti, ii-237: il carattere di esibizionismo che si vuole denunciare
. jovine, 5-363: luca notò il suo viso pallido, le occhiaie livide,
vaticinare. savonarola, iii-245: avendo il salvatore nostro cristo iesu, dilettissimi,
e patissino,... volse mostrarli il premio che n'acquistavano. caro,
228: ed ecco in faccia ad acabbo il profeta elia, a denunziargli che i
a denunziargli che i cani ne leccherebbono il sangue su quello stesso terreno, dove
a'signori, da'quali gli fu denunziato il confine, confortandolo allo ubbidire, quando
. cattaneo, iii-2-142: egli denunciò il patto che lo legava ai tre despoti
delle divisioni. ojetti, ii-32: il giorno prima avevano denunciato l'alleanza con
.. comparirono e confessarono che sentirono il trattato ma non vi si legaro. tommaseo
latina chiama crimen e l'accusa e il misfatto: e ci può essere delle accuse
persone in scena, come nelle commedie, il dinunziante, il dinunziato, e colui
come nelle commedie, il dinunziante, il dinunziato, e colui appo il quale si
dinunziante, il dinunziato, e colui appo il quale si fa la dinunzia, consideriamo
miei nervi. soffici, iv-69: il male che doveva presto portarlo alla
passione, combattuta tra la carne, il cuore e la mente di un uomo.
in tempo di sei mesi, non comparisce il legittimo denunciatore, a cui si restituischino
. sarpi, i-163: sollecitava [il re] che con effetti si procedesse contra
: queste imprecazioni nulla valevano a fortificar il detto della denunziatrice. gioia, 1-ii-390:
la pubblica discussione di questa causa cominciò il i° giugno 1830, e continuò per
primi del * 46,... il duca di modena, gran denunciatore di
dinunziatrice del giorno, e poi spunta il giorno. colletta, iii-139: nacque
destò un'amica, le consegnò piangendo il figliuolo, e tornò al bosco.
pallavicino, 1-549: a dio domandiamo il nostro pane cotidiano, cioè quello che
: la guerra che si fa contra il nemico, è licitamente impresa per denunziazione
, perocché per la denunziazione è tolto via il titolo dello inganno; e per lo
. m. casaregi, 2-107: quando il creditore poteva con tutta facilità conseguire il
il creditore poteva con tutta facilità conseguire il suo pagamento, e sodi- sfazione dal
però la sinodo all'arbitrio del vescovo il tralasciar le denonciazioni; ma dechiarò inabili
l'abito della diagnosi da'caratteri fisici soffermava il mio sguardo sullo sciagurato. labbra esangui
del naso: l'occhio destro gonfio, il collo tumido, turgide le giugulari.
oggi, visitando la calabria, fa impressione il grado di denutrizione dei ragazzi e degli
negri, 1-720: di dove trilla [il cinguettio]? dai bambù? dagli
scopo s'impiega specialmente la clorofilla); il disco di speciale materia assorbente, montato
unico luogo dove un contadino possa fare il contadino con una speranza di successo.
deodorizzazione. deodorizzazióne, sf. il correggere o annullare l'odore sgradevole di
che tratta l'origine, la natura, il fine del dovere (in contrapposizione con
tratta l'origine, la natura, il fine dell'essere). rosmini,
3. dir. deontologia professionale: il complesso di norme etico-sociali che disciplinano l'
ente reale; ella non può abbracciare che il ramo delle scienze ontologiche che trattano dell'
quale... aspettava di toccare il suo dolce figliuolo lo ricevette in grembo
. deosculazióne, sf. ant. il baciare, bacio. -per estens
affetto o grommoso, ed è necessario che il medicante a quello tutti i suoi pensieri
, quante volte ei vien deotturato [il liquido], / manda fra l'ombre
di1832), che pone l'origine e il fine della morale pascolo. (osservisi ch'
[s. v.]: il bentham parla di deontologia, dine, animaluzzo
: 'depauperavano'non è voce toscana secondo il 'vocabolario '; ma è secondo
marito o dai parenti venga a scoprirsi il proprio disonore,... la ingiustizia
. a. lamberti, 62: il timore di depauperare la facoltà della prediletta
figur. foscolo, viii-276: perché il re che fa trucidare centomila giovani in
centomila giovani in guerra, e depaupera il proprio stato per l'altrui libertà,
per l'altrui libertà, temerà giustamente il pericolo d'essere sì debole da dovere
dai borbonici. imbriani, 2-82: il banco depauperato di alcuni milioni, ha
lo sconto. bocchelli, i-ii-iii: il sentimento, che accomunava il nobile depauperato
, i-ii-iii: il sentimento, che accomunava il nobile depauperato e il mugnaio, si
, che accomunava il nobile depauperato e il mugnaio, si esprimeva da parte di
di questo in un'avversione raddoppiata contro il villan rifatto. piovene, 5-346:
villan rifatto. piovene, 5-346: il dopoguerra trovò, per così dire,
dopoguerra trovò, per così dire, il mezzogiorno in fondo al pozzo, con le
. paoletti, 1-2-184: trovandosi [il vino] depauperato di principi, non ha
malaria, che fu con la miseria il massimo incitamento ad una emigrazione depauperatrice,
incitamento ad una emigrazione depauperatrice, è il primo successo ottenuto. depauperazióne,
paoletti, 1-1-98: può utilmente [il sovrano] impedire la depauperazione della campagna
al figur. torini, 384: il piacer breve guloso depelle, / il qual
: il piacer breve guloso depelle, / il qual deturpa il corpo e 'l viver
guloso depelle, / il qual deturpa il corpo e 'l viver cala. =
, tr. dir. neol. togliere il carattere di reato, degradare (con
carte / i gesti di color che il mondo canta, / che depennasser tutte
compagnia l'averla, o stesse meglio il non averla, e liberamente la depennassero
opera di lepido, perché questi fu il primo a parlare del perdono, ma
per cancellarne una qualche parte... il cancellare propriamente porta più segni di penna
propriamente porta più segni di penna che il depennare. panzini, iv-188: 'depennare'
spennare '. depennatura, sf. il depennare, l'essere depennato; cancellatura
mostrai disopra. depennazióne, sf. il depennare, il cancellare; l'annullare
depennazióne, sf. il depennare, il cancellare; l'annullare una partita commerciale
ci mettiamo a custodire noi stessi e il nostro spazio come cose estremamente deperibili e
. a un certo punto vien quasi il panico di quella estrema deperibilità.
deperibile. deperiménto, sm. il deperire; condizione di oggetti, merci
. carducci, ii-7-240: per evitare il deperimento e la distruzione di quei dipinti
pare agli intendenti che sarebbe da tentare il distacco in pezzi secondo la divisione dei
popolo. milizia, iii-497: finalmente il corpo s'ingrossa, o smagrisce;
si mettono dove possono, sia perché il deperimento deteriora alcune parti: ecco la
sottintendono due diverse idee: l'una è il * bisogno assolutamente detto ',
è quello che ci porta ad evitare il proprio deperimento: l'altra è il 'bisogno
evitare il proprio deperimento: l'altra è il 'bisogno artefatto ', nato dalla opinione
allo specchio, mi nutrivo male e il mio stesso deperimento fisico accresceva la mia
ai fianchi la camicia, per disegnare il suo deperimento. -per estens. con
. verri, i-42: che se anche il lusso fosse stato cagione del deperimento della
suo deperimento. carducci, iii-6-202: il deperimento del cattolicismo s'accompagna di pari
: si sa di quale venerabilità è circondato il denaro, nella mente dei più miseri
da una società come quella meridionale, dove il concetto del denaro domina la condizione sociale
che in città, e dove per il deperimento della morale sociale conta il fatto
per il deperimento della morale sociale conta il fatto di arrivare al denaro con qualunque mezzo
, cioè in quelli pervenuti a tutto il loro crescimento, la durezza dal centro
in quelli che cominciano a deperire, il cuore è meno duro della circonferenza.
proposito che essendo certo non potersi perfezionare il corpo dell'uomo, anzi deperire nella
di francese. carducci, ii-8-174: il loggiato superiore dell'antico chiostro di cotesto
terreno). alvaro, 7-167: il territorio nazionale non soltanto non dà lavoro
la più forte fatica, che sono il risultato d'una lotta secolare contro gli
ardevano in fila al soffitto, / e il chiarore celeste nell'umile gara deperiva sconfitto
la reputa infedele. leopardi, i-386: il veder morire una persona amata, è
amata, è molto meno lacerante che il vederla deperire e trasformarsi nel corpo e nell'
deperendo. verga, 4-235: dopo il parto, non s'era più rifatta
d'annunzio, iii-1-1052: ho conosciuto / il deperire lento, / granello per granello
deperiscono e muoiono. papini, 28-307: il pane dei campi nutrisce il corpo,
28-307: il pane dei campi nutrisce il corpo, il pane dell'altare nutrisce l'
pane dei campi nutrisce il corpo, il pane dell'altare nutrisce l'anima: se
trovato invecchiato, sdentato, deperito sotto il suo cappellino a caciotta a tese piatte
baldini, 3-228: da nove mesi il pitone non mangia. è deperito e
una deperita grandezza? boriili, 6-3: il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena
con un'aria di tracotanza deperita, mentre il mare bavoso 10 aspetta con un truce
in varie malattie mentali, e durante il quale le sensazioni vengono falsate in modo
/ di color novo, e genera il pel suso / per l'una parte e
/ per l'una parte e dall'altra il dipela. crescenzi volgar., 9-44
[bibbia], 1-117: non dipelinsi il capo, e non radansi i canti
di farsi dipelare le gambe e tutto il corpo. viani, 19-175: mi hanno
vergine vedova non si era più depilato il mento villoso, né aveva più cosparsa di
vento, gli parve di indovinare attraverso il lino della camicetta la nerezza dell'ascella.
menzini, 5-286: ciò che voglia il destino a noi si cela, /
crescenzi volgar., 3-6: quello [il canape] il quale è molto grosso
, 3-6: quello [il canape] il quale è molto grosso e lungo siccome
voce dotta, lat. depilare * togliere il pelo '(comp. da de-con
da de-con valore privativo e pildre * mettere il pelo '); cfr. provenz
i peli sciogliendone la cheratina (e il più usato è il solfidrato di calcio)
cheratina (e il più usato è il solfidrato di calcio). libro degli
sempre in su ricumulando / va innalzando il promontorio / depilatorio. tommaseo [s
(dial. depelazióne), sf. il depilare; caduta o rasatura dei peli
; caduta o rasatura dei peli; il risultato che se ne ottiene.
quando la depelazióne fu ultimata, ritornò il bacile in cui erano state versate due
in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole. 2.
cicognani, iii-2-71: spiegava, illustrava tutto il « trattamento di riviera »: il
il « trattamento di riviera »: il rinverdimento, la depilazione, la scarni
/ da me depistati, / che il mio tu è un istituto. deplasmolisi
sia deplorabile. giannone, 1-iii-92: vedendo il papa, ed i principi d'europa
la professione delle più cocenti umiliazioni, pone il medico in contatto perpetuo delle più deplorabili
togliervi i giorni, io sarei non solo il più deplorabile, ma ben anche il
il più deplorabile, ma ben anche il più scellerato degli uomini. gioberti,
-signor procuratore, -cominciò egli -ella sa il deplorabile stato di questa serenissima dominante dappoiché
si fu l'astrolatria, vale a dire il culto religioso tributato agli astri. fogazzaro
di suo nipote. botta, 4-230: il fe'distribuire [il vino] alle
botta, 4-230: il fe'distribuire [il vino] alle donne gravide, a
adversa fortuna. boccalini, i-265: il mondo, dottissimi filosofi, è caduto
dolorosi stridi, / se non si piega il ciel, muover l'infemo. sarpi
essa i fuggitivi accorrenti, si levò il pianto d'uomini e di femmine, ogni
desiderio, non che temessero né deplorassero il fato comune. carducci, iii-19-119: troppo
m'incresce / che celia, deplorando il morto sposo, /... /
, quanto alla tenerezza, / che il move ad aver cura della figlia. dottori
mie speranze. cattaneo, iii-4-314: il sogno dei cortigiani e dei sofisti,
sogno dei cortigiani e dei sofisti, il sogno dell'italia boreale, dell'alta italia
non italia, è miseramente dileguato. il piemonte non lo deplori; era una
della conquista austriaca. fogazzaro, 2-391: il commendatore deplorava in cuor suo che il
il commendatore deplorava in cuor suo che il pranzo finissimo, servito con eleganza squisita
e accusato molte delle proprie azioni e il modo del vivere che insino a quel
a quel dì aveva tenuto, [il papa] affermò con molta efficacia volere
quel popolo attendeva poco allo studio, il frumento e la farina andava ogni dì
perché secondo che i libri dovevano essere il pasto loro, bisognavano che le fugaccie
pazzie e mille sorti di pasta fussero il trattenimento di quelli. lancellotti, 108:
particolare. segneri, iv-214: donde il dicadimento dalla pietà, se non dall'essersi
. io non avea mai neppure udito il nome; ed erano: un «
giust'ira acceso / meco invan deplorasti il reo costume, / che su infecondo,
condanna / a scior deriso e disprezzato il canto. foscolo, xviii-113: quand'
io partii di firenze a mezzo novembre, il mio andarmene fu sì sollecito, e
mio andarmene fu sì sollecito, e il mio cuore e la mia mente (
uso smodato del vino: lei e il cugino si accontentavano di un bicchiere,
plorare 1 piangere, lamentarsi '; per il n. 3 cfr. fr
24: ecco l'èrcole vostro, il vostro aiace, / il vostro teseo,
èrcole vostro, il vostro aiace, / il vostro teseo, il presagito achille,
vostro aiace, / il vostro teseo, il presagito achille, / dell'asia deplorata
volte smanioso e rabbuffato, e tinto il volto di disperato pallore. a.
entravano nel tempio santo... udimmo il mal represso singhiozzare di parecchi fidi ammiratori
domeniche. bocchelli, i-164: vender il campo era cosa deplorata. -sm
. d'annunzio, v-2-307: il concistoro s'allontanava e si scioglieva,
dominio immenso della conversazione degli uomini è il materiale ordinario dei suoi discorsi. pirandello
, la deplorazione della sua fama, il suo tenero addio alla sposa lontana, formano
lancellotti, 116: fa per me assai il poter apportar alcuno autore che di fresco
da deplorare * compiangere *; per il significato di * biasimo, condanna '
de amicis, i-658: povera genovese! il commissario, passando di là per verificare
che vanno in chiesa e si picchiano il petto e insegnano il catechismo. svevo
e si picchiano il petto e insegnano il catechismo. svevo, 6-558: mi scusi
scusi, signor enrico. so che il mio intervento fu veramente deplorevole. b.
tr. fis. limitare o annullare il fenomeno della polarizzazione in una cella elettrolitica
elemento galvanico (e si ottiene rimescolando il liquido specialmente nelle vicinanze dell'elettrodo,
luca, 1-5-96: questa circostanza, che il depositario dia qualche interesse al deponente,
al deponente levar qualche sovvenzione e cangiare il deposito infruttifero ed oneroso in utile pegno
. boccardo, 2-366: ognuno ha il suo proprio banchiere, presso il quale deposita
ha il suo proprio banchiere, presso il quale deposita le somme in denaro;
, è in arbitrio dei deponenti di ritirare il capitale, e collocarlo altrove, se
anche 'disposizioni ', e il loro opposto sono gli * espo
gramm. nella lingua latina, il verbo di forma passiva o medio-passiva
vedrai fuor de'palazzi, / deposto il piè da i lubrici governi, / insegnar
che in greco non conservano se non il medio,... segni certissimi
forma verbale che * depone 'il senso passivo. cfr. isidoro, 1-9-7
pace, ma solo in genere il diponiménto dell'armi. = deriv
vostre forze, e arso e dipopolato il vostro reame in diverse parti. vita
v'orberanno de'figliuoli, e diserteranno il vostro bestiame, e vi dipopoleranno,
sono, alcuni rammaricati e tremanti che il nostro augusto tenendo sull'armi sì numerosi
stanza di questa città è buona, come il mio signore vede: ma tacque sono
vede: ma tacque sono cattive, onde il paese è di popolato.
che allora reggevano, che, temendo il danno e la depopolazione della città,
città, per la moltitudine che abbandonavano il mondo, per la qual si dovean
de'figliuoli di levi sarà d'innalzare il tabernacolo santo; e come per loro
marino, 6-186: se questa volta il rio flagel deponi, / vo'che novo
più eccelsa e aprica / abbia a deporsi il grano. monti, x-3-106: quindi
nido quanto puoi col becco, e il furto / o lasci a caso cadere o
della gabbia. comisso, 15-103: il braccio tenuto alzato per reggere il sacco
15-103: il braccio tenuto alzato per reggere il sacco sulla spalla gli si era stancato
sulla spalla gli si era stancato e passò il sacco sull'altra spalla, senza deporlo
terra. quarantotti gambini, 4-168: il segretario tornò a telefonare. -niente,
-rispose, prima ancora di deporre il ricevitore, al gruppo che gli si
hai de cima al fondo! / doppo il primo morir manda il secondo.
! / doppo il primo morir manda il secondo. delfino, 1-229: e
delfino, 1-229: e l'insegna il gran giove, / che col fulmine
selva odora e argentea vela / nube il suo raggio. d'annunzio, iv2-
solitaria di passione, ella ora deponeva il sacrificio ai piedi dell'altare. b.
. b. croce, i-3-161: il primo dovere di ogni individuo che voglia
stabilire quali attitudini abbia in lui deposte il corso della realtà così nel momento della
tuoi alberi estatici, deponi / soavemente il sonno dei tuoi suoni. 2.
cornacchia. s. maffei, xxx-6-4: il bruno ammanto, / i veli,
fregi / ripiglia. fortis, xxiii-473: il di seguente la sposa, deposto il
il di seguente la sposa, deposto il velo e la berretta verginale, col
, deposta l'orrida / maglia, il guerrier sovrano / scendea nel campo a tergere
/ scendea nel campo a tergere / il nobile sudori leopardi, i-198: pare che
svevo, 1-203: stava per deporre il cappello all'entrata già rassicurato, quando
che gli calava sugli occhi e gli fasciava il cervello. moravia, 12-215: giulivo
siena, 151: anima mia, diponi il tuo somo / se vuo'salire nel
almeno uno degli studi nel cui strofinamento il levantino giunse a deporre l'antica scorza
betteioni, vi-441: ma m'è caro il pensar nella molesta / notte di non
ogni duol la insopportabil vesta / possa il forte depor che non deliri. dossi
quando, l'abito del loro mestiere, il dottore mai. -perdere la
, la scorza, le foglie, il colore (una pianta). folengo
folengo, ii-ii: quando del verno estremo il breve giorno / raddoppia l'ore a
la fredda serpe, che del tauro il corno / riscaldar sente, muovesi superba
: ben giuro al ciel, se il piede / io trarrò mai da l'incantata