, 19-84: lo stalliere era un contadino il quale si dannava l'anima perché nel
resistenza, che sugo ci sarebbe incontrare il primo ed ascendere l'altare.
ascendere l'altare. -arrovellarsi il cervello. pavese, 8-22: ed
vide in mezzo star con viso smorto / il giovine dannato ad esser morto. gir
dannati a morte, tignevano col sangue loro il suolo dell'atterrita genova: non pochi
. fra giordano, 2-301: siccome il bene è sanza fine del- l'anime
del- l'anime beate; così è il contrario delle dannate. dante, purg
che sì: e credeva, che fosse il paradiso,... dove dio
a solin: « se dirti / deggio il vero, tal son tra questi neri
volesse porre al fuoco satanasso, per il carnasciale di lucifero. sarpi, i-1-235:
: ma 'il giusto pecca sette volte il giorno '(dice la scrittura) immagina
quest'ora. è l'unica volta che il diavolo invece di destare le tentazioni le
senso fi nieghi; / ma prima il fa'che di me carco, pieghi /
che di me carco, pieghi / caron il legno alla dannata proda.
gemme orni le dita, / che increspi il crine e che di nardo odori.
immagini sono attraenti e dannate, sono il peccato. 4. disapprovato,
estrema (una teoria, un'opinione, il comportamento di una persona); destinato
, 103: biasimava ora con maggiore auttorità il successo del consiglio, già da lui
marte è scoperta per falsa? forse il copernico, del quale più presto si
verso dio, e con quanto disonore appresso il mondo, si permettesse la libertà di
de'giudei. monti, vi-67: il più delle tue acute osservazioni era già stato
buommattei, ii-2-211: è golosissimo [il cane]; perciò, volendo accennare
stridi, / se non si piega il ciel, mover l'inferno! parini,
è quello di scriver lettere ed agghiacciarsi tutto il giorno la fantasia fra pensieri ingrati e
339: se le sventure raggravano il carico della vita, noi corriamo a
spreme conforto dal sapere che non è il solo dannato alle lagrime. manzoni,
coltre, / me sanator volesse, il poverello, / cred'io, s'andrebbe
dannata a travolgersi fra l'ignoranza e il bisogno. pisacane, iii-62: chi
, sempre peggio, anche, quando il peccato non ha, più, veruna attrattiva
, un evento); incomprensibile (il testo di un'opera, un dialetto)
quando vedi che appena uscito del torchio il prefato libercolo, un nembo di scrittori è
c. gozzi, i-306: conosceva però il nitro del suo istinto bilioso e subitaneo
e conosceva in quelle sue dannate espressioni il linguaggio e il liceo degl'intrepidi libertini
quelle sue dannate espressioni il linguaggio e il liceo degl'intrepidi libertini sfrenati ch'ella
umiliazione uno stimolo dannato, furioso come il coraggio della disperazione e come l'orgoglio
volta garrito e rimandato in casa poiché il dannato stradone, pericoloso per tutti, lo
parini, 409: cotanto egli ebbe il granchio alla scarsella / che tu ci
pea, 7-413: metti un po'il caso, per pura dannata ipotesi, che
ebbe / simile a quella che suole il dannato / aver, che la matina morir
distingue dal forzato e dal dannato; riabbia il popolo umano ciò che gli era già
stanza, e stringendo di tanto in tanto il manico
brancoli, 3 * 144: aveva preso il posto di padre giovanni da quando il
il posto di padre giovanni da quando il cuore di costui s'era fermato di
fra giordano, 1-17: e questo è il peccato del demonio, e de'dannati
del demonio, e de'dannati, il quale ancora non l'hanno perduto, né
, e sempre sta loro così verde come il primo di che peccaro, e questo
dove è chi diede lume ed a sé il tolse. savonarola, iii-28: tu
cieco inferno / sta sempre in pena il misero dannato, / sì che senza
, iii-35: ugolino qui non è il peccatore e il dannato, e non è
ugolino qui non è il peccatore e il dannato, e non è neppure un
che capitava. cantoni, 220: il treno si fermò un momento ad arenzano
de amicis, i-290: per mantenere il proprio decoro giocava come un dannato,
parete diretto al giardino pubblico, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la
. chi condanna a una determinata pena il colpevole: giudice. boccaccio,
intercedeva... ma vinse nel pontefice il rispetto della giustizia e del pudore pubblico
sono tenebre di fuori e dentro, e il verme della coscienzia che mai non muore
della coscienzia che mai non muore, e il fuoco sulfureo che mai non si spegne
seguì la nostra dannazione; / e perché il primo lui fu in questa pecca,
fu in questa pecca, / caduto è il primo lui nella giu- decca. bandello
fine. fiamma, 1-596: credete il giudicio e la dannazione e 'l foco infernale
, 239: io giuro dio, il creatore, toccando il testo degli evangeli,
giuro dio, il creatore, toccando il testo degli evangeli, e sotto pena
. d. bartoli, 9-24-2-89: il male dell'eterna dannazione è senza rimedio.
moneti, 28: del tutto già informato il gesuita / gli fece un solennissimo sermone
peccato e della dannazione gli anacoreti, il poeta sfida i rigori deltinvemo; andrebbe nudo
bee la dannazione propria, non discernendo il corpo del signore. gemelli careri,
, e che non poteva assolverlo, perché il pericolo era certo di ricadere nell'istessa
d. bartoli, 9-27-2-42: quindi nasceva il non conoscetegli altra dannazione, altra pena
amor di dio: come al contrario, il goderne era la sua vita, il
il goderne era la sua vita, il suo paradiso, la sua beatitudine, il
il suo paradiso, la sua beatitudine, il suo ogni ben possibile ad avere.
odiandoci e distruggendoci a vicenda dobbiamo oltraggiare il dono che ci è stato fatto:
oh dannazione del poeta! egli è sì il solo giudice di se stesso / il
il solo giudice di se stesso / il rivelatore e l'interprete delle pene e
e l'altra fu quella, la quale il diede dannazione, esilio, vendimento de'
de la stanza « sai che là corre il mondo; » però non ne chiedo
, le caldaccie gli fecero come lievitare il capo. e. cecchi, 6-368
ma se non hai fatto altro tutto il giorno che menar di ganascia!
, iii-1-832: e di te morì anco il tuo padre / che è in dannazione
di qualcuno: farlo disperare, esserne il tormento. collodi, 117: perché
riceve, la sua dannazione farà; ché il corpo di dio dee morire in se
affacciato alla finestra; gli pareva che il sole nascente e l'aria fredda e
è morto in dannazione! -nessuno ha il diritto di dir questo, signorina -osservava
'. danneggiaménto, sm. il recar danno, l'azione di chi
nelle sue attività. - anche: il ricevere danno. crescenzi volgar.
: torna dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante, aspasia...
, veramente. saba, 252: il dolce chiaroscuro, / la prospettiva ardita
ravvivata ed era la sua delizia e il suo tormento. -iron. michiele
2-472: ma sfido a trovar ora il modo di mettermi in opera, colle mie
delizia. -giardino delveterne delizie: il paradiso. d. bartoli,
terra con radici larghe e profonde quanto il sono i nostri insaziabili desiderii, e
di delizie, paradiso delle delizie: il paradiso terrestre. - anche per simil.
bisogna per forza confessare a tutti che il primo padre nostro è stato giardiniere e
particolare; ma in questa, pianta apposta il paradiso delle delizie. papini, 28-282
offendono la terra che li regge e il mare che li specchia. -luogo
lemene, xxx-5-211: selve ombrose, il mio bel sole, / voi che
è. gemelli careri, 2-i-135: il parco è tre miglia discosto dalla città
di tutti buoni savori, siccome dice il libro della sapienza. boccaccio, iv-154:
rimettere nell'arbitrio del troiano duca; il quale, avendo le reali delizie usate
le delizie che avevano trovate per tutto il mondo, e tante sculture e tanti
delizie / odora la vesta / che il fasto calpesta. cinelli, 11-305: quando
aveva le prime delizie in firenze, il tuo andava a giro col paniere di fichi
-scherz. carducci, iii-15-202: il rezzonico non volle esser da meno del
. l'essere migliore e più prezioso, il prediletto, il favorito; la persona
e più prezioso, il prediletto, il favorito; la persona amata; il piacere
il favorito; la persona amata; il piacere preferito; la gioia più eletta
lodevoli e garbate, / si trionfano il mondo; e quelle donne / avezze tra
stato, la casa del quale è il sicuro porto de'virtuosi, l'asilo dei
dio ti benedica, delizia, eri il sogno del mio cuore. de marchi,
, ii-658: essa non vede che il male in questo momento, e non
questo momento, e non ricorda tutto il bene che ha ricevuto nella sua vita
esempio, di talento, di grazia, il tesorino delle maestre, la delizia delle
sue compagne. bocchelli, 3-10: il padre appunto l'aveva battezzato titus, per
un'enciclopedia popolare che quell'imperatore meritò il nome di delizia del genere umano.
, 1-206: fu accettato e confermato il detto ordine [dei frati minori]
e carità e povertà, seguendo in tutto il santo vangelo di cristo, e fuggendo
edifizi magni, / le delizie e il tesor, quale accompagni / mille duri
. alamanni, 5-4-742: sia rustico il natal, né gustato aggia / le delizie
e terso / passa amico degli agi il tempo estivo, / ed abito in cangiar
, per mollezza e bassezza d'animo il peggio del peggior secolo che nelle storie si
c. e. gadda, 154: il mio pagliericcio mi pareva splendido d'ogni
agi dimenticando tutto quel che possa turbarne il godimento, immergersi nei piaceri che offre
di verità. e credesi di tenere il mondo e starsi in delizie, farsi dio
loro dolci ninfe in grandi delizie / trapassavano il tempo vago e florido. gioberti,
di goderlo nel seguente carnovale. buonarroti il giovane, 9-36: chi giovin stolto,
che questa iole serba / per sue delizie il mio stolto marito? s. caterina
: allora riceve [l'anima] il premio di vita eterna, il tesoro delle
anima] il premio di vita eterna, il tesoro delle celeste delizie, la grandezza
spiriti. g. bentivoglio, 4-775: il terrapieno in particolare del fiancheggiato ricinto è
1-325: dovrebbe farmi levare in superbia il giudizio che ha recato vostra reverenza di
con arte. mazzini, ii-119: il sorriso del cielo d'italia ci spande
, 246: quanto a sé, il contento procurato alla fanciulletta da un mazzo
, 3-290: la delizia di sentire il tenero corpo nudo fra due lini leggeri,
a dire i dolori di capo, il dilombato, le indigestioni, il consumo della
capo, il dilombato, le indigestioni, il consumo della vista, ed altre tali
, che si tratterebbe di poldo, il delizialo di via lam- bertesca?
casa ottomana, vi è quella che il gran signore pigli caffè tre volte il
il gran signore pigli caffè tre volte il giorno. d'annunzio, i-225: o
deliziano. giamboni, 174: avete perduto il paradiso deliziano, il quale è in
: avete perduto il paradiso deliziano, il quale è in sulla terra; ma io
sulla terra; ma io vi renderò il paradiso celestiale, dove sono gli angeli miei
altri pomi nobili, sì n'ha uno il quale si chiama legno di vita.
paradiso diliziano. ottimo, iii-188: il peccato delli primi parenti fu tanto e tale
deliciano. pascoli, ii-75: ammiravo il poeta che così altamente concepiva il peccato
ammiravo il poeta che così altamente concepiva il peccato degli uomini, raffigurandolo in quel
primo eterno drama, dentro e fuori il paradiso deliziano, dove sonava la voce di
arte di ludovico ariosto e farne intendere il motivo dominante, che non è l'interesse
: e lo andare a caccia, il desiderio di godere la libertà pei campi
, i-188: chi pensa a deliziarsi il naso pensa a tener puliti il suo corpo
deliziarsi il naso pensa a tener puliti il suo corpo, i suoi abiti,
da te aspettano che a loro doni il cibo nel tempo. foscolo, xiv-14:
città di marmo per deliziarla, computavo il tributo agreste e meditavo la foggia dei
i-347: l'onesto scrittor ligure [il barrili] che deliziò la solitudine delle
329: ci vuol poco a spiegare il piacere sempre rinnovato che dà questa *
riesca di continuo a compiacere e deliziare il pubblico romano, poco facile a concedere
pubblico romano, poco facile a concedere il proprio favore. piovene, 3-117:
tornar l'animo di studi, e il deliziarsi in contemplazioni. cuoco, 1-195:
deliziarsi in contemplazioni. cuoco, 1-195: il deliziarsi nel sangue, il gustare a
1-195: il deliziarsi nel sangue, il gustare a sorsi tutto il calice della
nel sangue, il gustare a sorsi tutto il calice della vendetta, il prolungarla.
sorsi tutto il calice della vendetta, il prolungarla... ecco ciò che non
del terraglio, e ne'mesi scorsi il mio pensiero si andava deliziando con la speranza
polverosi e belli. baldini, i-60: il mio corpo infangato ora si deliziava al
spalla rotta mi metteva l'incendio sopra il cuore e di tratto in tratto le
l'aria tremante contro i vetri sopra il mio letto. bocchelli, 12-33: si
d. bartoli, 19- i-179: il companatico era un pugno di riso abbrustiato,
. manzini, 15-153: ritrovò intatto il senso di colpa appena deliziato che accomunava
, 5-246: ho più volte, durante il lungo tempo della mia vita, rincontrato
lungo tempo della mia vita, rincontrato il funambolo arturo stroche- naider, e sempre
folle mediante le sue acrobatiche corse per il cielo dei villaggi e delle metropoli.
uso dalla fine del seicento a tutto il settecento) in cui vari elementi decorativi,
di porcellana, salvo se cinese non fosse il soggetto dell'opera. ma bensì per
me la sono sorbita deliziosamente lasciando declamare il pedante a sua posta. longo,
longo, xviii-3-228: cosa dirà mai il povero creditore schernito e ridotto alla povertà nel
schernito e ridotto alla povertà nel vedere il suo debitore strascinato indolentemente in dorate carrozze
uno di loro, non sento più il puzzo del padule politico e letterario in cui
cui si diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d'armida, l'italia libera
: al che si risponde esser questo appunto il gusto effemminato, molle, secondario,
, lett. it., ii-28: il mondo dell'ariosto è un flutto d'
, 7-104: finirà che facciamo insieme il giro dell'africa, su questa nave
da darmi l'impressione che sto facendo il giro dell'africa in tran vai. palazzeschi
, 10-61: era ben sempre lui, il ricordo amoroso di lui; che entrava
piacere, lusingandone i sensi, sollecitandone il gusto estetico o ispirandogli sentimenti nobili
di arcadia. ariosto, 7-53: il suo vestir delizioso e molle / tutto
. / di fior l'una riveste / il delizioso aprile: / l'altra fiorir
a lei e all'altre sue compagne crepava il cuore di ricordare a sua maestà,
nona, e che nella medesima città il deliziosissimo giacomo sannazzaro, ridottosi bisognoso di
verri, ii-165: allora cleopatra alzò il volto delizioso, dal quale era sgombrata
dello stile sentite la soavità che accompagna il sapere gli uomini felici. foscolo,
: di qualunque cosa si parlasse, il colloquio gli riusciva sempre delizioso. leopardi
i campi fragranti di messi, lungo il placido fiume! pirandello, 7-167:
pietà di lui o fosse piuttosto il non voler turbare col contatto impuro
. montale, 1-95: ah il giuoco dei cannibali nel canneto, /
: aggiugni che tal consesso si tiene il dopo pranzo; tempo inchinevole al sonno ed
ubriachi né maldicenti né rapinatori non possederanno il reame di dio. trattato del ben vivere
paese delizioso. campanella, i-400: il veneziano fia risparmiatore,...
veneziano fia risparmiatore,... il napolitano giocatore, cavaliere, dedito alle
deliziose). 6. sm. il bello; l'attrattiva, il piacere maggiore
sm. il bello; l'attrattiva, il piacere maggiore. comisso, 7-224:
piacere maggiore. comisso, 7-224: il delizioso di roma è che si possono
raccontare, con una diffusione che mescola il delizioso al comune, la poesia che
da dèliciae * piaceri'; per il n. 5, cfr. ingl.
). domenichi, 1-121: fendendosi il nilo in modo ch'egli viene a
. monti, x-2-187: tutto trascorre il delta, ed ogni passo / è un
/ e le scogliere libiche non fosse / il delta? grasso, immenso; d'
2-68: dove s'apre a forchetta il suo delta immenso, inondato, denso
, 2-71: nemmeno se bevessi tutto il po /... grosso dell'uva
appresso. 4. chim. il simbolo 8 indica il quarto atomo di
4. chim. il simbolo 8 indica il quarto atomo di carbonio in una catena
atomo di carbonio in una catena; il simbolo a premesso a un composto indica
, di origine fenicia; per il n. 2, cfr. gr.
, deltoide): muscolo triangolare, il più esterno e voluminoso della spalla, a
alcuni di questi muscoli è di muovere il braccio all'insù; e questi sono
insù; e questi sono due, il deltoide, posto al principio dell'omero prossimo
dell'omero prossimo alla clavicola; e il sopraspinato. baldinucci, 105: avvertasi
sono essi muscoli raddoppiati, per comprendere il numero loro preciso, tanto dell'una parte
gli aveva passato da parte a parte il deltoide destro. 2. bot.
al lito rubro: / con costui puose il mondo in tanta pace, / che
pace, / che fu serrato a iano il suo delubro. buti, 3-203:
delubri. caro, 3-833: apparve il porto / più da vicino; apparve al
al monte in cima / di pallade il delubro. tasso, 6-iv-1-171: cerca
la spoglia. dottori, 216: ulula il bosco / sacro di giove, e
sua reggia, e di là gittare il guardo altero sugli archi e sui colossi
1-51: se di serti devoti unqua il leggiadro / tuo delubro adomai, se di
. { delùcido). tess. togliere il lucido alle stoffe, decatizzare.
pericolo. guicciardini, v-100: però il viceré, avendo deluso più dì con pratiche
, avendo deluso più dì con pratiche vane il pontefice, né voluto consentire una sospensione
nemici. -in qual guisa? -rendendo pubblico il nostro amore. sappia il vostro genitore
-rendendo pubblico il nostro amore. sappia il vostro genitore ch'io vi amo, ch'
. a. verri, ii-236: ma il fato per deludere il tuo insano desiderio
ii-236: ma il fato per deludere il tuo insano desiderio di gloria fece servire
1-27: se una femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben
e misero preludio / fu d'adamo il sudor, d'abelle il sangue. segneri
fu d'adamo il sudor, d'abelle il sangue. segneri, iv-197: nega
e l'aer vago / densato deludesse il guardo mio, / che si raggira all'
scalvini, vi-65: chi alle vendette il cor pose ed al sangue, / e
egli specialmente con gran candidezza, che il padre lasciatosi per troppo zelo d'onore
là ne'sacrati chiostri / per deludere il mondo / volontaria prigion molte s'eleggono
chi s'opponga? e chi deluda / il forsennato e forse / d'aristodemo interessato
franco e lieto / in gran parte delude il suo destino / e pronto è sempre
deludi / l'arte con l'arte. il caro prence accogli / con accorta freddezza
, e vesti / di tale indifferenza il tuo sembiante. algarotti, 3-104: egli
una marcia di quasi sessanta miglia, passò il niester al di sopra di kaminiech,
v-84: già non l'attende [il morbo] in oriente il folto / popol
attende [il morbo] in oriente il folto / popol che noi chiamiam barbaro
e rude; / ma sagace delude / il fiero inevitabile demòne. longo, xviii-3-233
pietro zeno caricò a schiena d'uomini il frumento. ingannò le vigilanze, deluse
asprezze. deledda, i-365: poiché il convegno fra zia martina e margherita si
veggio, e 'n pigior condizione / il nome suo in terra esser deluso, /
suo in terra esser deluso, / conquiso il corpo, ed ogni ben mancarli,
flagellato e crucifisso. sempronio, 6-46: il cieco vulgo... /.
che 'l regno d'etiopia sente / il rodopeo cristallo esser deluso, / e de'
veduta da ragazza. ricordo quasi esattamente il giorno in cui si deluse di lui
. d. bartoli, 2-1-233: il praticare dell'un cinese coll'altro è
). delusióne, sf. il deludere, l'essere deluso;
immaginato e atteso. — anche: il fatto stesso di non essere pari alle attese
alle delusioni dell'età presente, è il vedere il popolo crescere ogni giorno all'intelligenza
dell'età presente, è il vedere il popolo crescere ogni giorno all'intelligenza della
veramente italiana. serao, i-551: il mondo di egoisti, di disumani, di
momento del pericolo, non posso disertare il mio posto. b. croce,
ii-9-121: ognuno ha avuto occasione di osservare il cangiar volto e la delusione dei bambini
dei bambini quando si dice loro che il racconto che hanno ascoltato a bocc'aperta
cercare nel luogo mostrato a lui, il quale egli ottimamente nella memoria aveva
scala del paradiso, 57: il sogno si è movimento di mente non mutato
sogno si è movimento di mente non mutato il corpo; fantasia si è delusione degli
ignorante, che si potesse persuadere che il rimanere come giudice di appellazione in fiorenza
9-473: i padri cominciarono a potere predicare il vangelo un poco più speditamente,.
delusiva di polemista. moravia, iii-43: il sesto senso fuorviava gli altri cinque con
indizi; e intanto precludeva ad essi il mondo reale. 2. che elude
. della casa, 641: così deluso il core più volte, e punto /
la rete chiusa, / né scioglie il nodo, né rallenta il laccio, /
/ né scioglie il nodo, né rallenta il laccio, / che l'infida moglier
voi sul barbaro fasi, / vinto il rigido fato e 'l re deluso, /
/ ammirerà in altrui, / che tutto il mondo riconosce in lui. monti,
-sm. manzoni, 310: e il premio sperato, promesso a quei forti
c. bentivoglio, 4-1029: stassi il gregge deluso in su le sponde,
a nuoto. scalvini, vi-82: il corvo che a gracchiar dal vicin bosco /
/ ossa al suol renderà, consunto il suo / secol di vita. alvaro,
, ma sempre pronti a chiedere noccioline, il pane, la mela, e delusi
delusa ogni arte. monti, ii-269: il benefico vostro cuore mi rende sicuro che
si presenta nel mondo, vedendosi respinto, il suo amor proprio mortificato, i suoi
/ di tua caduta, a consolarmi il duolo. menzini, i-210: e la
3. che rivela la delusione (il viso, gli occhi, la voce
, 2-64: non faceva sentire / il suo deluso gemere di tortora / il più
/ il suo deluso gemere di tortora / il più debole lampo di calore. sbarbaro
di rissa per la contrada animata; il grido del fortunato, le voci deluse
non essendoci più testimoni, anche 1 il mio vero viso, stanco e deluso.
che per altro si tornò a voltare verso il finestrino, con aria un poco delusa
quasimodo, 27: non a me più il vento fra i capelli / caro dilunga
comune. alfieri, 1-113: mormora il volgo, a cui tua legge spiace;
vendetta, e tu l'affliggi / finché il vostro disnor non si cancella. segneri
. -demagnetizzare una nave: neutralizzare il magnetismo presente in una nave in modo
fede da parte delle masse. -anche: il regime politico così fondato (ed
se si diporta come gli altri uomini il poeta di satana e della demagogia, del
2. arte di governare e guidare il popolo. gramsci, 7-68: se
popolo. gramsci, 7-68: se il capo svolge opera « costituente » costruttiva
icc ((ùyicz 4 arte di guidare il popolo'(cfr. demagogo);
verità storica. orioni, x-29-67: il problema sarebbe stato di esprimere finalmente la
b. croce, iii-27-192: a vienna il liberalismo non aveva preparazione ideale, fu
, 3-53: è cosa turpe quanto il grattar la plebe e l'insultare a'
fare a meno, ogni volta che il regista, con il linguaggio demagogico e popolaresco
ogni volta che il regista, con il linguaggio demagogico e popolaresco che è proprio
e doveva scovarle. gobetti, 1-37: il suo rigorismo morale [è attestato]
demagogiz? are, intr. fare il demagogo. bartolini, 5-30: un
e oratore (capace di guidare il popolo). giannotti, 2-1-126
negativa. pascoli, i-31: il poeta è poeta, non oratore o predicatore
d'annunzio, iv-2- 422: il nobile demagogo alcibiade, perito quant'altri mai
luogo; / né osando d'affettare il regio posto, / capo-popol si fece e
idee esagerate, le rivoluzioni precipitate, il predominio de'demagoghi e degl'ipocrati,
è di bizzarra composizione. l'ambizione è il suo elemento. qualche volta unisce all'
d'annunzio, v-1-703: bisogna liberare il popolo dai demagoghi; bisogna liberarlo dalle
lo fiaccano. bocchelli, ii-136: il pipozzi era ima sorta di demagogo sotterraneo
demagoghi. soffici, v-6-340: il demagogume vi ravvisava il ricordo della più
soffici, v-6-340: il demagogume vi ravvisava il ricordo della più fortunata vittoria riportata sopra
e unica, poscia in più divisero, il ministero delle mani, ovvero chirurgico,
este cui era stato demandato da borso il governo di modena. c. e.
a cinque giudici o commissari è stato demandato il carico, onorevolissimo, della lettura e
. gemelli careri, 1-v-43: il re da'luoghi demaniali, oltre a'io
penali, la fredda strage dei patiboli, il merito ereditario, le dannose proprietà demaniali
agli omicidi e finti, e che debba il re astenersi dalle alienazioni de'demaniali
demànio, sm. nel linguaggio comune, il complesso di tutti i beni (
altra istituzione pubblica (la corona, il principe, la chiesa).
chiesa). -demanio pubblico: il complesso dei beni appartenenti allo stato (
pubblica. -demanio privato o fiscale: il complesso di beni appartenenti allo stato (
collettività. -nel linguaggio giuridico attuale: il complesso di beni, generalmente immobili (
. porzio, 380: vi possiede il re terre di demanio, gaeta,
dimostra che i lumi onde si vanta il presente secolo non hanno rischiarato il nostro
vanta il presente secolo non hanno rischiarato il nostro orizzonte a sufficienza per dileguarla.
là dalle alpi, la dogana e il demanio delle miniere di rame, di ferro
all'ingrosso pensavo che potesse essersi fatto il suo rifugio, ma in quel buio
de marchi, ii-45: c'era il cavaliere balzalotti, del demanio,
ma ancora fresco e morbido come il burro, sempre amabile e cerimonioso
confini '. demarcazióne, sf. il seguire, il tracciare (una linea
demarcazióne, sf. il seguire, il tracciare (una linea: per lo
un luogo); delimitazione. -anche: il segno, la linea stessa tracciata;
: chiamasi * linea di demarcazione 'il meridiano delle azzore, che alessandro vi,
alessandro vi, scelto per arbitro tra il portogallo e la spagna, diede per
linea di demarcazione fra la spiaggia ed il mare diminuiva con l'accrescersi della lontananza
, e gl'ipocriti, che ne usurpano il nome. angiolini, 153: vi
servo palinuro si uniscono insieme lo stratego ed il demarco, con altre cariche civili.
: fu chi credette, che chiamando il re carlo queste consuetudini antichissime, fossero
del soverchio vino rallegra fuor del convenevole il cuore e dimenta fuor di misura il capo
il cuore e dimenta fuor di misura il capo. segneri, i-182: tal
solo... io aveva invocato il trionfo della rivoluzione francese, che si
francesco da barberino, 11-375: il demente /... erro
, per molte umidità di cerebro hanno sì il vigore del cuore spento, che cosa
/ ancor che febo m'abbia volto il tergo, / se questo è il
il tergo, / se questo è il mio o se gli è un altro albergo
tra giove, o celesti, e il faticarci / con parole a frenarlo o con
xviii-4: ma qualunque sia per essere il vostro cuore verso di me, il mio
essere il vostro cuore verso di me, il mio, cara quirina, così avvelenato
partironsi dallo patto e dallo liga- mento il quale avea fatto colli padri loro, e
ti se'pur avveduto come alle volte il desiderio di morire è necessario insieme e
e. cecchi, 9-261: sopra il tetto del baraccone, una mortesecca batte la
nota dominante / d'esotico schiavismo / è il rosso pappagallo alla catena, / nel
demenza senile: può avere inizio dopo il settan tesimo anno ed è
animo e ardimento;... il desiderio della solitudine. marino, vii-
: or qual uomo di senno è, il quale in vedere alcuni pazzi gioire,
te, per noi, or che il pelide è spento / né violenza di comandi
/ varrebbe, or che travolto ha il cor di tutti / religiosa una demenza
necessarie all'immane sforzo di sconvolgere tutto il passato: la frenesia delle libertà riproduce
alcuna età mi rasserena, / come il vento del nord rosso di fulmini, /
verso un rivale del regno, rasogli il capo e il mento, inviollo a
rivale del regno, rasogli il capo e il mento, inviollo a torino. a
un disegno. manzini, 8-56: il cambrì, scorrendo sotto l'ago, mi
milano; -forse nel segreto terrore che il detto avrebbe cavato dalle viscere il riso
che il detto avrebbe cavato dalle viscere il riso ebete e isterico, la demenza,
le delizie provocano riso; quella costringe il cuore, e queste lo dissolvono; quella
sua insolenza. boccalini, i-353: il servir nelle corti per demeritar la grazia de'
io per me, per non demeritar il titolo che voi mi date di tollerante,
. foscolo, xiv-252: ho io demeritato il tuo amore, o il tuo
demeritato il tuo amore, o il tuo cuore si va cangiando per me?
meritare la stima, la simpatia, il consenso altrui). buti, 2-375
. cieco, 20-23: or nota il parlar mio: / a ciò che il
il parlar mio: / a ciò che il bene fosse conosciuto / per il contrario
che il bene fosse conosciuto / per il contrario suo malvagio e rio, / e
io sostenni. giannone, ii-133: né il solo spirito, né il solo
né il solo spirito, né il solo corpo ha meritato o demeritato in questa
sede dal vittorioso pipino per compiere il voto. palla vicino,
, iv-691: ha paura [il servo] che il padrone lo licenzi,
paura [il servo] che il padrone lo licenzi, o gli neghi il
il padrone lo licenzi, o gli neghi il salario demeritato dal suo fallo.
colpa, fallo (ed è il contrario di merito). - anche:
contrario di merito). - anche: il bia simo, la pena
tratto li occhi e carcerato per suoi demeriti il detto con- stantino vi suo figliuolo
dei peri- patetici ignoranti] sarebbe veramente il silenzio, se non fusser altre ragioni
per le quali è forse quasi necessario il risentirsi. testi, i-239: più basso
punire. metastasio, i-191: dunque il servirti / è demerito in me? così
comando. foscolo, xviii- 116: il vero demerito consiste nella incoerenza. gioberti,
croce, i-3-283: al giudizio pratico spiace il debole e piace il forte, anche
giudizio pratico spiace il debole e piace il forte, anche quando sia ingiusto, iniquo
un giudizio sicuro di questi libri, quando il merito o demerito d'essi dipenda
suo saggio. foscolo, xi-1-230: il libro esaltato non per altro che per
libro esaltato non per altro che per il merito della lingua dai dottissimi uomini d'una
parte eguale non meno che l'anima il corpo eziandio. rosmini, vi-39:
. crescenzi volgar., 5-6: il detto luogo, il quale è ripieno
., 5-6: il detto luogo, il quale è ripieno di letame,
letame, e ridotto in polvere, riceve il seme del ca stagno,
. democratico, popolare (a indicare il carattere violento e irresponsabile delle sommosse popolari
, 5-143: un sol jota, chi il frammette / a 'dèmos 'popol
, fa 'demiós ', ch'è il boia. / mirate con che facile
un motto si spastoia / dal battezzare il regno di que'rei, / dicendo:
di que'rei, / dicendo: innesta il jota al democratico. (e ne
(v.); cfr. il fr. démystifier. demistificazióne, sf
(v.); cfr. il fr. démythifier. demiurgìa, sf
: avrebbe [san tommaso] scoperto il profondo concetto della prudenza « demiurgica ».
1-87: sturzo fu, più che il capo, il simbolo del suo partito:
sturzo fu, più che il capo, il simbolo del suo partito: nella necessità
savinio, 41: quali effetti ebbe il demiurgismo sulla vita sessuale del signor didaco
i-359: ma immaginiamoci adamo, al qual il gran demiurgo schierò dinanzi tutto l'immenso
di demiurghi). cardarelli, 702: il mio solo errore consiste, in questi
consiste, in questi scritti, nel nominare il nome di dio troppo spesso, volendo
demiurghi. moravia, iii-70: dove il gusto di milone per il segreto e
: dove il gusto di milone per il segreto e per il sotterfugio si rivela in
di milone per il segreto e per il sotterfugio si rivela in tutta la sua
257: questo magistrato popolare è il municipio latino identico al nostro comune e
al nostro comune e al demo greco; il quale ebbe ne'suoi principii la sovranità
la sovranità del comando, essendo allora il civil convitto tutto quanto racchiuso nei termini
bocca: togliete la miseria, ed il popolo sarà eternamente demòcrate. papi,
e democrati, mettevano sossopra tutto il paese e molto sangue spargevasi. botta
roma non v'era chi amasse veramente il nuovo ordine di cose, e che
non si trovò che un solo democrata, il quale propose a berthier di mettere in
, avv. secondo i princìpi, il metodo della democrazia. cuoco, 1-260
. cecchi, 9-279: dal buon zucchi il marat, a più riprese, imprestò
i passanti. 3. secondo il costume dei membri dei partiti democratici ottocenteschi
alfieri, 5-157: l'aristo-e il mono-e il demo-erati- cismo / han tutti
alfieri, 5-157: l'aristo-e il mono-e il demo-erati- cismo / han tutti e tre
storia la reazione degli altri e non il « democraticismo » ideologico e vacuo di
, 1-i-122: videsi ancor in italia il potere della virtù, anima delle republiche
d'una moderata monarchia; ma se il dispotismo o l'anarchia vi s'introducono,
altro ideale della mia politica democratica, il suffragio universale. orioni, x- 29-84
. aveva abbattuto nella rovina di tutto il vecchio federalismo italiano anche il minimo regno
di tutto il vecchio federalismo italiano anche il minimo regno dei papi, ma..
aristocratico, molto del democratico, rendè il re un nome senza forza; poi venne
poi venne l'assemblea legislativa, che il depose; poi il consesso nazionale,
assemblea legislativa, che il depose; poi il consesso nazionale, che l'uccise.
che fece in un molto bel discorso il programma dell'estrema sinistra e dei democratici
5-12: da quando nel secondo dopoguerra il voto era divenuto obbligatorio, e ospedali
fungevano da grande riserva di suffragi per il partito democratico cristiano, era là soprattutto
. serra, i-271: questo è infine il nostro carattere più vero, nella cultura
delle disposizioni generiche senza la vita e il rilievo dei particolari. è ima specie
son tutte figlie di un medesimo padre, il di cui testamento esclude ogni predilezione,
proprietari, e magari, per dimostrare il suo spirito democratico, e per far
far numero, la guardia comunale, o il barbiere americano. 5.
eclettico. b. croce, ii-9-260: il democratismo, il radicalismo, il massonismo
croce, ii-9-260: il democratismo, il radicalismo, il massonismo offrono esempi dei
: il democratismo, il radicalismo, il massonismo offrono esempi dei concetti liberali diventati
trovi la miglior condizione per accentuarsi e il più favorevole terreno per degenerare in ogni
b. croce, iv-2-307: il ventenne ugo foscolo si udì dire dal
, a venezia, quando si preparava il democratizzamento della vecchia repubblica e il resto
preparava il democratizzamento della vecchia repubblica e il resto: « mon enfant, il nous
e il resto: « mon enfant, il nous faut des gens pendables »:
ha democratizzato, per così dire, il blasone stesso, avendone circoscritto l'ufficio soltanto
gramsci, 322: devono proseguire e intensificare il lavoro nell'intemo delle leghe, delle
all'allegria dei compagni senza adontarsene. il permale è già una reazione, è
. locuz. democratizzare la terra: dividere il latifondo in piccole proprietà poderali, in
zare la terra, accrescere il numero dei proprietari, e finirla
cardo, 1-76: i nobili ed il clero avevano usurpato privilegi e monopoli
democratizzatori? io non ho mai compreso il significato di questa parola. s'
propugnano l'avvento, lo sviluppo, il mantenimento di un'organizzazione democratica della società
dello stato. -democrazia diretta: quando il potere viene esercitato direttamente da tutti i
della comunità. -democrazia indiretta: se il potere è esercitato per mezzo di rappresentanti
. -democrazia formale o politica: quando il principio di uguaglianza è applicato soltanto sul
-democrazia sostanziale o sociale: quando il principio di uguaglianza è applicato anche e
agli individui determinati diritti di libertà che il potere politico non può violare. -
d'oligarchia e di democrazia, conciossiacosaché il regno apparisca nei re, l'oligarchia
l'altro aristocrazia... e il terzo democrazia, cioè principato popolare.
, i-391: se... il governo è disposto per modo che un certo
compagnoni, i-40: evidente mostrano il diritto che ha alla preferenza sopra tutti
costituzione adottata. periodici popolari, i-577: il titolo di democrazia progressiva indica che lo
mio caro, la democrazia, cioè il governo della maggioranza. b. croce
. croce, iv-12-202: temo che qui il parri stia sotto l'influsso dell'uso
cerca promuovere in italia e in tutto il mondo, della parola « democrazia »
queste cose. gramsci, 4-22: il popolo-esercito garantisce 'giurando in volgare '
botta, 4-172: lo volevano ridurre il concilio in grado di democrazia, pretendendo
se ne ritrasse. 2. il complesso di princìpi, di valori, di
persuadersi sul serio che la democrazia sia il culto ed il trionfo del brutto, dell'
che la democrazia sia il culto ed il trionfo del brutto, dell'ignobile e
altro ideale della mia politica democratica, il suffragio universale; e con questo la
anche più intime, del re nasone, il dio de'lazzaroni, come appunto
lazzaroni, come appunto è intitolato il breve libretto tedesco nel quale è riprodotta
. senza questa sua piccola testimonianza, il cristianesimo, e quindi il cattolicesimo,
piccola testimonianza, il cristianesimo, e quindi il cattolicesimo, sarebbero apparsi ben morti;
: vedo che voi, piu: approvando il tenore della lettera, restate in dubbio
eccitato, tra la democrazia cristiana e il partito liberale: conflitto che bisognava,
che sono iscritti alla democrazia cristiana; e il processo assume, per molti, un
rappresentare la loro parte:... il bisogno del giovane democristiano smilzo di credersi
di credersi (e non era proprio il caso) su un fronte di battaglie insidiato
cristiana. einaudi, 1-27: oggi il ballottaggio sarebbe di ben più grave danno
del parlamento... si vedrebbe il candidato del partito missino incitare i propri
incitare i propri elettori a votare per il comunista; il candidato del partito socialista
propri elettori a votare per il comunista; il candidato del partito socialista pregare i propri
i democritici e gli epicurei, opposegli il saraceni, potevan peccare, mentre per
vallisneri, i-xliii: s'avanzò [il vallisneri] quindi alla democritica, e
son gli atomi che bisognano a comporre il corpo d'un uomo? democriz?
peggiorativo). alfieri, i-312: il papa era traballato, ed occupata e
di acari astigmati, parassiti, comprendente il solo genere demodex, parassita cutaneo,
microscopio si può osservare la testa, il torace (dal quale si staccano quattro
una migliore combinazione fra la notizia, il pubblico e il mezzo impiegato (giornale
fra la notizia, il pubblico e il mezzo impiegato (giornale, radio,
demodulazióne, sf. radiotecn. è il processo inverso della modulazione, che permette
cattivi, un de'duoi principi, cioè il caos o demogorgone, parve allo
, e più agevole a fingerlo che il caos. bruno, 3-220: a voi
2. per estens. e scherz. il personaggio più importante, il capo,
scherz. il personaggio più importante, il capo, il centro (di un gruppo
personaggio più importante, il capo, il centro (di un gruppo).
i-87: mi pare che voi vogliate essere il demogorgo delle maschere tutte. =
a un'erronea interpretazione di stazio. il boccaccio dedicava al demogorgone il secondo paragrafo
stazio. il boccaccio dedicava al demogorgone il secondo paragrafo della sua genealogia deorum gentilium
. betussi, che ne è stato il traduttore). cfr. panzini, iv-
« 4 demogòrgone ', divinità ellenica che il boccaccio, attingendo a teodonzio scrittore campano
la statura, la forza dinamometrica, il peso alle varie età, le nascite,
nelle costituzioni demografiche, dice montesquieu, il fondamento è la virtù, cioè la volontaria
9-228: le cose cambiano mentre il villaggio o la borgata a poco a
: la tendenza della nazione è verso il benessere d'una vita altamente qualificata,
suo ingegno e alla sua tradizione; il suo ritmo demografico opera, invece,
perfino quelli familiari. piovene, 5-194: il male consiste... in una
norme per incrementare le nascite o arrestarne il regresso o anche per migliorare la specie
-scherz. palazzeschi, 7-97: (il romano) non ama le ombre e le
esaltazione del popolo; esagerata condiscendenza verso il peggior gusto e maniere popolari.
. d'annunzio, 1-585: il teatro è una forma della demo-
fe sì gran fallo, / che il ponte demolì che il fier romano / impose
, / che il ponte demolì che il fier romano / impose all'istro,
, iii-60: per far largo e diritto il sentiero si demolivano alcuni edilìzi. cattaneo
e cannonieri impedivano al nemico di demolire il ponte di govèmolo, i bersaglieri sbarcarono
al ponte, e assalirono alle spalle il nemico. verga, ii-77: ora,
la sepoltura. barilli, 5-11: il rimorchiatore x, trovasi a cento metri
era che la carta accordasse alla camera il diritto di ricusare tutte le imposte,
le imposte, quanto era che le accordasse il potere di demolire il trono e distruggere
che le accordasse il potere di demolire il trono e distruggere la monarchia. manzoni
i-41: nel secolo passato per distruggere il prete [i francesi] si rifecero
ad alta voce proprio quella parte che il giorno prima avevamo già letta e che io
, 7-222: noi costruiamo o demoliamo il nostro bene e il nostro male ora per
costruiamo o demoliamo il nostro bene e il nostro male ora per ora, dipende
demoliscono, si intralciano, si contendono il passo, nello spinoso labirinto della esistenza.
serao, i-984: la continua vociferazione, il dover insegnar le canzoncine a centotrentaquattro piccini
centotrentaquattro piccini, cantando ella stessa, il dover loro insegnare la ginnastica, gesticolando
terra, battendo palma a palma, il doverli condurre in ricreazione in un grande
tutto era per lui ombra o tortura. il grammofono « gli demoliva i nervi »
i nervi ». pratolini, 2-204: il suo corpo è tanto robusto in apparenza
giorno per giorno con la penetrazione e il fracasso della perforatrice sull'asfalto.
da móles 4 masso, mole '. il senso figur. (n. 2)
ora demolita in gran parte, è il castello sigismondo, edificato da sigismondo mala-
. giordani, i-9: per entro il circolo vogliamo che intorno corra il canal
per entro il circolo vogliamo che intorno corra il canal navigabile, cosa di ornamento e
grandissimo. perciocché prima n'era turbato il corso dalle fortificazioni del castello demolito,
mie idee. cattaneo, iii-3-35: il quinto reggimento varcò l'elba sopra scale distese
-figur. borgese, 1-222: il fattorino nicchiò quando gli fu messo in
. ottocentotrenta lire. ora sì che il castelluccio di cartemonete era bell'e demolito.
dottrina); infiacchito, indebolito (il fisico, il morale di una persona)
infiacchito, indebolito (il fisico, il morale di una persona); che
; che ha perso la stima, il rispetto, la considerazione; diminuito di
b. galiani, 1-433: il corvo demolitore, che alcuni chiamano grue
grue. guerrazzi, 6-376: sembra che il campanile, cadendo, abbia sprofondato la
in gesso o in calcina, allora il ragazzo non si dà pace, fino a
città italiane. gozzano, 1045: il piccone demolitore giunge in buon punto. loria
imbriani, 2-53: stimava, che il re, somministrando la ragion sociale alla
sovversive, demolitrici e dissolventi, che accettando il patrocinio d'atti non belli e d'
demolire '. demolizióne, sf. il demolire, l'essere demolito; abbattimento
degli animali e degli uomini stessi verso il cielo. magalotti, 24-289: l'
quasi tutti in disarmo, ripresero allora il mare, navigando più modestamente di piccolo
. frocchia, 518: si descriveva il terrore cagionato nel nemico dalle nostre artiglierie
degli uomini politici... è il più grande degli inconvenienti quando la questione
dello studio del latino e del greco. il lavoro di demolizione è cominciato: tolta
, 7-46: l'argomento principe che il filologo adibiva alla demolizione del teorema,
. -a). entità intermedia fra il divino e l'umano; divinità inferiore
essi chiamavan « dèmoni », quasi correggenti il mondo col massimo iddio. ricci,
3-58: veggo ritto dietro alle spalle il sapiente empedocle, che pareva in vista un
, di gradazione, e a riempire il vóto che sarebbe stato nella serie degli esseri
sarebbe stato nella serie degli esseri, tra il divino e l'umano genere. mamiani
pavese, 3-42: che cosa sia piangere il radioso non sa. lo sappiamo noi
ciascun uomo, deve moralmente operare secondo il suo demone socratico, la sua voce interiore
, viii-236: non c'è che il nostro dèmone interiore a dettar legge.
l'una natura e l'altra; e il primo de'quali, il quale è
altra; e il primo de'quali, il quale è ottimo e divinissimo, s'
è ottimo e divinissimo, s'appella il demone buono, perché sempre ci desta
cose divine, ritraendoci dalle mortali; il secondo, il quale è pessimo, e
ritraendoci dalle mortali; il secondo, il quale è pessimo, e mortalissimo, si
pessimo, e mortalissimo, si noma il demone cattivo, perché ritraendoci sempre dalle
monti, i-231: voi che siete il mio buon genio, il mio demone
voi che siete il mio buon genio, il mio demone tutelare, voi toglietemi questo
vasto, di bevere a gran sorsi il vento del largo, per essere solo
è impossibile conoscere non sia in effetto il suggerimento di un cattivo demone, il quale
effetto il suggerimento di un cattivo demone, il quale, cullandoli nella pigrizia, li
soffian come allegri dèmoni, / dolce è il tuo canto, o cuculo dei boschi
. personificazione di una passione che agita il cuore dell'uomo (e anche di uno
ben lo poteva senza pericolo; ma il freddo e scarno demone del paradosso la
da un * demone ', ch'è il loro entusiasmo, l'estro poetico.
estro poetico. carducci, ii-10-110: il demone della procrastinazione mi tira pei capelli
nella vergogna. verga, 2-335: il successo fu enorme. quelle signore sembravano
di contesa. d'annunzio, v-3-204: il dèmone del rischio mi aveva detto:
questo dell'informazione e della ricerca era il suo demone; e chi è posseduto
la contradizione che noi consente, perché il collezionista non guasta le sue collezioni,
si disseta, non corrompe e distrugge il mestiere che gli dà vita. baldini
ne sono in nessuna parte del mondo, il mondo di beniamino ha una intonazione generale
agitato dal suo demone particolare che è il denaro, l'ambizione, l'orgoglio
, v-85: già non l'attende [il morbo] in oriente il folto /
attende [il morbo] in oriente il folto / popol che noi chiamiam barbaro e
rude; / ma sagace delude / il fiero inevitabile dèmone. arici, i-268:
: onde poi ingravidata, essere stato il demone si disse. tasso, xi-ii-261
satisfazione appaia nel suo corpo. buonarroti il giovane, 9-704: io lo credetti
: ma un demone invidioso, indovinando il mio pensiero, rovesciò il ranno sopra
, indovinando il mio pensiero, rovesciò il ranno sopra di me. verga, i-121
(eretto al giardino pubblico, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la
l'abisso in cor. -fare il demone: agitarsi scompostamente. iacopone,
, dal gr. satpuov -ovos; il significato di 'diavolo'è già nel lat.
demonéto). togliere a un metallo il valore di moneta. arila, 149
, 149: * demonetare '. tanto il verbo, quanto il verbale '
demonetare '. tanto il verbo, quanto il verbale 'demonetazione 'sono voci
che una certa specie di moneta ha perduto il suo valore, e rimane in commercio
queste voci non sono proprie, perché il valore è quello che si perde, non
, a un biglietto di banca, il suo valore legale '. = voce
dò gloria e lode; e intanto il velo, / dissipator de'demoniaci inganni,
, 8-86: l'eredità delittuosa ha il suo peso; ma la volontà è libera
divina o demoniaca. -sm. il complesso dei modi con cui sono stati
leggende, nell'arte, nella letteratura) il demonio e la sua opera di tentazione
croce, iii-27-70: la potenza demoniaca, il liberalismo, stava sempre nel mondo e
non oggi, o primavera, ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere
tolta una mascherina dalla fronte, mostrando il volto di una ninfa demoniaca.
i-123: invano è l'eremo, invano il nirvana, invano sta il chiostro.
, invano il nirvana, invano sta il chiostro. su tutto regna la pandemia venere
d'assiderante e di demoniaco, e il contadino li diprezza come forastieri indesiderati.
senza fatica la demonialità degli erodi, il rancore astioso dei farisei, la stizza
leggenda di santo ieronimo, 74: portando il santo corpo [del beato
tasso, i-iii: mi par soverchio il cercar quant'oltre si stenda la potenza
... di qui partì per il suo viaggio in sardegna, fuggendo l'etna
dello spirito demònico che è nell'uomo il quale s'ingegna a costruire.
dèmone. d'annunzio, iv-2-446: il demonico mi ripetè con chiara voce:
e libero ». gozzano, 844: il dimo- nico non t'ha avvertito ch'
e. cecchi, 5-98: il primitivismo dell'america... tanto che
goethe). tecchi, 10-89: il giovane chiese se c'era fra gli scritti
elemento negativo nella creazione, avendo il potere di tentare l'uomo e
securtate. novellino, vi-84: dopo il tempo detto lo fece trarre fuori e
retro. g. villani, 9-59: il detto maestro fatte sue arti, uno
fece portare a'dimonia, i quali il menarono allo 'nfemo, e mostrargli visibilmente
3-10 (364): temendo non il demonio, se egli la ritenesse, lo
. la spagna, 21-39: legendo il libro, ben mille demoni / entrar nel
machiavelli, 854: udite, amanti, il lamentoso lutto / di noi che,
, / tutto d'acciaio avean cinto il bel loco. folengo, ii-44:
cellini, 1-64 (157): cominciato il negromante a fare quelle terrebilissime invocazioni,
mortalmente infermo, caccia da sé tre volte il demonio, apparitegli in forma d'orribil
cane. alfieri, 1- 633: il rio demon, che fero / gl'invasa
rio demon, che fero / gl'invasa il cor, brevi di tregua istanti /
corte., i-75: disse che il demonio gli veniva intorno di frequente, vestito
lo guarisci! pirandello, 8-182: il nostro convento è invaso oggi dalle demonia!
giungeva dalla via flaminia dopo tavemaria sott'il noce, il demonio saltava giù dal
flaminia dopo tavemaria sott'il noce, il demonio saltava giù dal ramo e l'acchiappava
saltava giù dal ramo e l'acchiappava per il bavero. un cristiano per sera,
bavero. un cristiano per sera, il demonio gabellino si dovè mantener grasso le
tra i morti, che gli vietava il passaggio. il vecchio si fece il segno
, che gli vietava il passaggio. il vecchio si fece il segno della croce,
il passaggio. il vecchio si fece il segno della croce, e il demonio
si fece il segno della croce, e il demonio cominciò a digrignare i denti e
pronta preghiera, era riuscito a contrastare il passo, fino a vincere la battaglia
bianchi come neve, ché dicono che il loro iddio e i loro santi sono neri
fra gli dei e gli uomini, il quale levi l'opere buone e i netti
nell'ultima e perfetta cognizione, aggiugnervi il mortale, per farlo differente da quelle
essi testimonio. panziera, 1-27: se il sentimento non è in sé nella fine
o dèi buoni, non vedete voi come il mio fratello è diventato un pessimo demonio
diventato un pessimo demonio? egli ha morto il padre e la madre e tutti i
, ii-1-53: si mette a fare il bello con tutte queste brutte demonie di
v'è incarnato. / quella testa aveva il conio / dell'alcova di un demonio
/ di dimòne furente / avanti che il contratto / delle sue sposalizie sia rogato.
è parso. bartólini, 17-40: strideva il mare in fiamme, soffiava il demonio
strideva il mare in fiamme, soffiava il demonio fra le vele; / cadevano i
e fatti forte, perché devi accoppare il demonio. 5. persona che
viani, 19-501: dopo lui veniva il marinaro soprannominato rubbapane, un demonio dall'
, si rimise in viaggio, attaccò il trotto buffo degli asini, abbandonò la
bellini, ii-62: e l'averani il brutto egli è un demonio, / che
... proclamò alto e netto che il suo figliolo era un demonio e
collo stesso fazzoletto con cui va soffiando il naso ai suoi cinque demoni.
pigliare i rimedi sopradetti, acciò ché il dimonio della tristizia e confusione non assalisca l'
credo, che oggi si sia scatenato il vero demonio postiglione contro di me.
ed a farmi nulla la mente, il cuore, e le membra. tramater
si attribuisce la malizia, al demonio il furore. diciamo il * demonio dell'avarizia
, al demonio il furore. diciamo il * demonio dell'avarizia, della incontinenza
incontinenza, della gelosia *, per esprimere il potere! la forza di queste cieche
demonio della satira, non distinguevo più il bene dal male. de roberto, 356
sottraeva dagli scaffali. pirandello, 7-511: il demonio, che gli s'è domiciliato
del manzoni] e messa in guardia contro il romantico demonio tentatore la letteratura italiana tornò
in corpo, state pur certi che il fuoco tambureggiante de'suoi apoftegmi non conosce
, brontolone, antipatico. -avere il demonio in corpo: essere invasato.
con le mani in mano! ha il demonio in corpo, mio figlio, capite
vergognose capitavano nell'ore bruciate, tra il tocco e le due, quando comincia
le due, quando comincia a passeggiare il demonio pomeridiano. -demonio! in
cariddi e tutte altre ruine / adempian oggi il nostro mal volere, / sì ch'
apparita per incantagione. -diventare, fare il demonio: far succedere il finimondo;
-diventare, fare il demonio: far succedere il finimondo; adirarsi con eccessiva violenza:
fogazzaro, 2-45: le ha sbattuto giù il libro dalla finestra, e lei allora
finestra, e lei allora ha fatto il demonio. -essere un demonio,
34-14): e1 non engravedar è il vostro meglio, [donne,] /
se èva, che fu santa, ingannò il marito, e non era stata a
visse gli anni? tassoni, 2-5: il popol nostro è un popol del demonio
1-42: un demonio parea proprio incarnato / il padovano a gli atti ed a la
dilunga e si disnoda; / fulmina il brando e pezzi d'armi schioda.
costanza. giocosa, 22: il balmet non poteva bastare al peso,
balmet non poteva bastare al peso, il ferito era un demonio di omaccione alto e
. -fuggire una cosa più che il demonio la croce'. aborrirla, detestarla
alcuno, fuggendo la scuola più che il demonio la croce e la presenza del maestro
al diavolo. foscolo, v-82: il demonio sei porti, e gli cavalchi in
propria parte. galileo, 4-3-18: il vostro demonio vi assiste.
non segue matrimonio che non c'entri il demonio. 12. femm.
le * grazie '; e quando il demonietto del verseggiare, che per ora se
feroce per la pura voluttà del moto come il vento. ed egli, che pur
demoniàccio. forteguerri, 15-60: ma il demoniaccio, che sempre lavora, /
sempre lavora, / gli guastò tanto il debole cervello, / che ancor di
. e. cecchi, 9-16: il demonismo del machiavelli, la spietata chiaroveggenza
e suh'umana natura. siamo sicuri che il demonio non c'è? b
. croce, iii-26-161: speriamo non lontano il tempo in cui se ne parlerà
tissimo in demonologia. conosceva il mondo a menadito. bocchelli,
; quella celebre operetta demonologica, il dialogo della « strega » è, come
demonio. bocchelli, 1-iii-728: il soggetto credeva in dio e nel
largamente i costumi, le tradizioni, il parlare, i canti popolari del paese che
che venivano allora in voga, il marchese aveva raccolto esempi in buon dato,
.). demoralizzaménto, sm. il demoralizzare, lo scoraggiarsi. - anche
, depravazione. arila, 149: il verbale non è meglio del verbo da cui
del verbo da cui ha origine. il demoralizzamento cresce sempre più... muta
professione. comisso, 12-161: descrivevo il contegno di un reggimento sotto il tiro
descrivevo il contegno di un reggimento sotto il tiro dell'artiglieria; non vi furono argomenti
, con un movimento retrogrado, demoralizza il soldato. arila, 149: 'demoralizzare',
rimproverò: « tu vuoi dunque demoralizzare il supplizio? ». ma fouquier non
i sentieri e le callaie, sgombrando il terreno. cassola, 2-233: era ormai
ozio. demoralizzazióne, sf. il demoralizzare, l'essere demoralizzato; grave
che lo intraprendono,... minore il numero degli eserciti doganieri che custodiscono i
, intendendo che * demordere 'significasse il contrario di 'mordere', quasi 'smordere
lasciar la presa ', come fa il cane; 'non mollare'(1924).
neol. indagine metodica sulle opinioni che il popolo ha circa determinate questioni.
l'andamento oratorio demosteniano, che non il ciceroniano. demostènico, agg.
.. qualche amorevole violenza, come usò il boccaccio introducendovi il periodo ciceroniano e il
violenza, come usò il boccaccio introducendovi il periodo ciceroniano e il casa il demostenico
il boccaccio introducendovi il periodo ciceroniano e il casa il demostenico. foscolo, xviii-123
introducendovi il periodo ciceroniano e il casa il demostenico. foscolo, xviii-123: questa mia
ispirata dalla bile demostenica di brunetti, il quale è più di me corrucciato contro
ii-514: per dire... che il suo discepolo faccia di giungere alla demostenica
narenza contro quello ch'egli chiamava « il disinvolto e lesto di mano, ut
ordinaria, popolare della lingua egizia durante il periodo tolemaico e romano.
tommaseo [s. v.]: il misto di demotico e di ieratico,
condannava i più a crassa ignoranza: il giorno in cui la scienza divenne demotica e
/ tu l'opposito, sempre arricci il crino / a chi la coda ti
, dèn. voce onomatopeica per indicare il suono di una campanella. buzzati
dagli aragonesi (e sul dritto presenta il busto del re con la corona,
. arrighetto, 251: colui il quale il più e 'l meno con
arrighetto, 251: colui il quale il più e 'l meno con pari onori
londra, negli scali d'oriente: il pontefice chiama vaia fonte dell'oro, il
il pontefice chiama vaia fonte dell'oro, il sol- dano ammirava i suoi fiorini,
verrà da orare per lui, e offerire il denaro del- l'ariento e la torta
cose, / se a cesar dare il censo è giusto e degno, / o
la scritta cui è? - e il fariseo: / -è di colui che il
il fariseo: / -è di colui che il censo ci chiede. - / ond'
si dividerà in 24 denari, ed il denaro in 24 grani tutti giusti.
: fu proibito agli antichi l'eccedere il costo di quindicimila danari di rame,
g. f. rucéllai, 160: il danaro è la metà di un duble
un duble, e non si batte. il duble è la sesta parte di un
un soldo. gozzano, 943: il costo [della basilica di superga]
passione: i chiodi, i dadi, il gallo impagliato, i trenta danari,
i trenta danari, le spine, il velo della veronica, la spugna.
registro di mattea de'medici, 99: il comune di firenze dé dare..
1-38: così dovemo fare / come il buon marinaro, / che corre tempo amaro
cresce l'amore del danaio, quanto il danaio più cresce. guittone, 177-14
avea, da comperare da costui. tenne il pane sopra il vasello, e ricevea
da costui. tenne il pane sopra il vasello, e ricevea il fummo, che
pane sopra il vasello, e ricevea il fummo, che n'uscia. fra giordano
bella cosa e grande sapere guadagnare il danaio, ma più bella cosa e maggiore
: patroni, se voi volete donare il vostro, donatelo, che noi de la
15: chi ha danar, per tutto il mondo / ha ciò che vuole.
: coloro, che pigliano per lor fine il danaio, vengono a volere, che
egli cresca senza fine, tutto che il fine, come per se desiderabile, sia
dinar dinare '/ ad alta voce il gran giorgio aretino / gridava nel orecchie
cagion del suo famoso porto, avvegnaché il danaio sia per la più parte in
ricchezze sono un pericolo, sono eziandio il perno su cui si aggirano la giustizia
fa? de marchi, ii-838: il denaro è la volontà del mondo fatta metallo
la forza quasi divina della materia, che il cieco volgo prosternato adora. d'annunzio
denaro senza nemmeno accorgersene, senza sentirne il valore e la passione. landolfi, 8-123
* esattore ', altro, che il diavolo, il quale dette al primo uomo
, altro, che il diavolo, il quale dette al primo uomo nel paradiso
quale dette al primo uomo nel paradiso il danaio della mala suasione e tuttodì cerca di
avanzato: che rappresenta l'attivo, il profitto di un'attività commerciale; lucro,
percentuale del valore delle cose vendute che il venditore doveva versare al comune (e
venditore doveva versare al comune (e il fondo costituito da queste percentuali era destinato
dio, lo quale denaio dato, il mercato sia stabile e fermo, sì che
possa misurare se prima non è dato il denaio di dio, e suggellato il panno
il denaio di dio, e suggellato il panno solennemente. statuto della corte dei
roma, e di non pagare il solito denaro di san pietro.
-denari in zecca: a venezia, il debito pubblico. -gabella del buon denaro
mi pare a conscienzia. sai quale è il denaio diurno di dio? è quello
ma da quale arte si può muovere il giuocatore a fidarsi più tosto de le carte
d'orse. silone, 5-141: vale il re di denari, in tutti i
pezzetti quadrati d'ottone che servivano per il peso della moneta. balducci pegolotti
1-644: al dolore delle reni giova il seme secco al sole, dipoi trito,
24). baldinucci, 117: il qual piede, giusta la misura del
terzo del nostro braccio mercantile, per il che il palmo farà soldi di due e
nostro braccio mercantile, per il che il palmo farà soldi di due e danari sette
. leggi di toscana, 6-312: partito il braccio a misura fiorentina in venti parti
fatta copia / per mal governo, il misero marino, / che s'inghiottiano i
/ che s'inghiottiano i censi, il grano, il vino, / ed ei
inghiottiano i censi, il grano, il vino, / ed ei cadea in disperata
limitata disponibilità. sbarbaro, 1-186: il suo resto. ah'interrogazione, l'oste
ah'interrogazione, l'oste interrogativamente sporge il mento: non c'è resto, lo
. boccalini, i-41: disse che il prezzo non gli dispiaceva, ma che
che solo mancava che, non avendo egli il danaro tutto in pronto, in luogo
due uomini intendenti, avrebbe dato loro il suo letto ove egli dormiva, i corami
tanta importanza. -buttare, gettare il denaro; gettare il denaro a due
-buttare, gettare il denaro; gettare il denaro a due mani: essere spendereccio
aretino, iv-1-147: noi gettiam'via il tempo dietro al tempo, e i
mille modi. verga, 2-132: il nestore avea quarantasette anni, due gran dame
ed un'amante per la quale gettava il denaro a due mani. svevo, 6-22
: io non intendo di gettar più il mio danaro a persone le quali per nessun
c. e. gadda, 318: il « credito » adibito a un'unica,
alla francia col danaro della inghilterra ed il sangue straniero. -comandare denari a
in tasca senza che io abbia mostrato loro il portamonete, 10 non lo posso impedire
: voi sapete, zio cristofolo, come il povero mio padre fosse tutto nel danaro
, che da questa sua sordida passione venne il suo e il nostro male.
sua sordida passione venne il suo e il nostro male. -far denari:
far danar senza pericolo. buonarroti il giovane, 9-173: 11 pacienza ha
arredo casalingo. piovene, 5-222: il grosso imprenditore agrario è quasi scomparso;
essere generoso. fogazzaro, 7-154: il fratello, sorpreso ch'ella si occupasse
per un soldo. varchi, v-54: il che si dice ancor... lasciare
, 212: deh! lassate / ir il soldo per dodici danari; / le
pure sua maestà era risoluta di voler il pagamento, il quale si potrebbe ben differire
era risoluta di voler il pagamento, il quale si potrebbe ben differire a tempo
era necessario che gli permettesse di levar il danaro sopra le chiese riformate, ch'
sappie se no l'hanno mangiato [il pane], comperalo da loro, e
, 10-18 (i-265): per essa il re agrican quasi vaneggia, / e
stima un danaio, / né tutto il stato, se non la guadagna; /
e se ben s'ha consumato tutto il suo patrimonio a dadi, non consumarà
patrimonio a dadi, non consumarà certo il matrimonio con vostra figlia. -portare
con vostra figlia. -portare via il denaro: rubare. goldoni, iv-581
la repubblica sarebbe assai ricca per pagare il tributo a'romani. piccolomini, 53:
-sciupare tempo e denaro: sprecare il tempo e le proprie sostanze al gioco
, dandogliene quanto ne aveva, il che non era molto. -tenere
-tenere i denari sui cambi: fare il cambiavalute. velluti, 37: e
rassomigliano tra loro come la zuppa e il pane nel brodo; o come un paio
volerli tradurre in denaro non valgono il prezzo d'un grano di morfina.
, chi ha danar, per tutto il mondo / ha ciò che vuole; e
. a dimari, 1-94: dice bene il proverbio: danari e santità, credine
le strade. -i denari sono il nervo degli affari: senza i capitali
m. adriani, v-50: ma il primo che nominò i denari il nervo
ma il primo che nominò i denari il nervo degli affari, disse ciò, per
rispetto della guerra. -i denari sono il secondo sangue: come il sangue è
-i denari sono il secondo sangue: come il sangue è essenziale alla vita biologica,
ferite, perché si dice i denari sono il secondo sangue, il quale con tali
i denari sono il secondo sangue, il quale con tali ferite si cava d'addosso
che l'avremmo trovata aperta... il denaro apre tutte le porte.
: quando questi fattori rassegnano ragione, il loro rassegnamento è molto in grosso; perocché
barra- gone: al fatto del denaiuolo il cognosciarete se sónno de'miei o no
possono / farci far ogni cosa. il danaiuolo / e l'amicizia. mascardi,
. g. gozzi, 1-58: gira il povero gli occhi a tutte le coserelle
, ma tenace nel spendere. buonarroti il giovane, 9-557: mercanti danaiosi,
nasale. -anche rifl.: perdere il carattere di nasale. = fr
. carducci, ii-3-29: perché il foscolo sforzò e denaturò troppo la nostra
di * nazionalsocialista ', con il prefisso de-che ha valore privativo.
sostanza minerale che pare un vegetabile. il più delle volte i suoi cristalli sono
fase di lenta solidificazione, in quanto il cristallo solidificato cresce non solo in una
impulso nervoso si sposta dalla periferia verso il corpo cellulare. = voce dotta
bianca sotto l'albero che si taglia, il taglio della scure overo accetta non si
vivono sopra gli altri alberi, ricavandone il loro nutrimento colle loro piccole radici che s'
che ha per carattere i petali patenti, il labbro piano articolato, munito di un'
i metodi per determinare e misurare esattamente il volume degli alberi e del legname mercantile
; comprende 5 generi fra i quali il dendromio (dendromys), snello, con
, appartenente al sottordine nudibranchi; comprende il genere dendronotus caratterizzato dalle appendici branchiali
2-31: la loro legge diniega loro il bere del vino. s. caterina
ho già altre volte detto e anco il ridirò: ni una grazia che domandi il
il ridirò: ni una grazia che domandi il figliuolo di dio al padre suo iddio
dinegata e ritenuta a torto; / sàsselo il del con voi, che il tutto
sàsselo il del con voi, che il tutto vede. sannazaro, iv-355: et
alora se le cause saranno iuste, il che non credo, averemo pazienzia;
iusticia. machiavelli, 631: cremete, il quale aveva denegato di darmi la sua
le tigri in amore; / ama il leon superbo; e tu sol, fiera
priva in tutto, / mi doni il fior, per denegarmi il frutto.
/ mi doni il fior, per denegarmi il frutto. pallavicino, 1-69: tutta
funzioni loro naturali. botta, 4-384: il senato si obbligherebbe talmente l'animo di
che non debbano volere imprendere a difendere il mulino il quale è fuori dalla porta di
debbano volere imprendere a difendere il mulino il quale è fuori dalla porta di santo andrea
lucca. davila, 266: dolevasi similmente il duca d'omala, che eletto in
18-609: avverso fato / gli dinega il ritorno. nievo, 3-61: ma aspetta
aspetta; se alle ragazze è diniegato il tupè, non è conteso da nessuna legge
, non è conteso da nessuna legge il portar quattro bagattelle poste in questo stipo per
, 273: volendo essere fatto signore il detto messer piero... e ciò
.. e ciò ricusando e denegando il popolo di pisa, mandarono a firenze per
caterina da siena, iv-141: convienci tollere il sangue di questo agnello, e ponercelo
a null'om per grandezza / denegherien il ver, sì son disdegni. s.
degli albizzi, i-133: i quali danari il detto commune di perugia denega dovere dare
dare, dove di ragione non apparisca il contrario. straparola, 10-3: rispose
10-3: rispose cesarino: non voglio il detto della figliuola vostra, che sarebbe
bartoli, 9-32-71: la solitudine, il nascondiglio, il silenzio, le tenebre,
: la solitudine, il nascondiglio, il silenzio, le tenebre, la fedeltà
. d'annunzio, i-406: è vano il diniegare, / ché dentro arde gran
arde gran sete. gozzano, 1153: il cristo muove gli occhi e le labbra
cosa sì gradita. carducci, iii-7-386: il petrarca non poteva dinegarsi alle istanze dei
si diniega- rono a vedere dio, il sommo e incommutabile bene. -respingere
: farò toffizio per m. oraziotto, il quale credo che sdegnato del rabuffo che
g. m. casaregi, 1-343: il presentatore d'una lettera di cambio,
, tuttavia le pessime sue conseguenze consigliano il non valersene giammai. guerrazzi, 4-191
s. caterina da siena, v-222: il dolce nostro salvatore... vuole
letter. dinegazióne), sf. il non voler accordare, il non concedere;
sf. il non voler accordare, il non concedere; rifiuto (per lo
per intero popolari. 2. il negare risolutamente; il dire di no;
2. il negare risolutamente; il dire di no; diniego.
. denicotinizzare, tr. privare il tabacco, in parte o totalmente,
parzialmente o totalmente, della nicotina (il tabacco). rigutini-cappuccini, 189:
tabacco). rigutini-cappuccini, 189: il governo diede lodevolmente il nome di '
, 189: il governo diede lodevolmente il nome di 'sigari attenuati '(di
qualcuno parlandone male; diminuire, abbassare il merito, il valore di qualcosa;
; diminuire, abbassare il merito, il valore di qualcosa; far perdere prestigio;
ima nascosta incredulità e procura di denigrare il buon nome degli uomini illuminati con falso
infinita sempre premiava chi fedelmente e devotamente il serviva, ma che per la sua
ad esaltare gli avversari tanto da provocare il livore e il sospetto del volgo; poi
avversari tanto da provocare il livore e il sospetto del volgo; poi gli facea
potessero essere evocate e dovessero ognuna pubblicare il suo libro mastro, se ne sentirebbero
ha avuto fede, ora gli tirano il calcio dell'asino. lo hanno denigrato in
: le recriminazioni reciproche quanto più paleseranno il vostro vaniloquo e la vostra animosità a
diffamatorio. bocchelli, 1-iii-325: purtroppo il popolo s'era lasciato corrompere dalle «
gli avvenimenti. denigrazióne, sf. il denigrare; diffamazione, calunnia.
, o con cui si compie, il processo di denitrazione. denitrare,
dai composti organici (e si compie trattando il composto con soluzioni di solfuro ammonico o
nitrico presente in una miscela adoperata per il processo di nitrazione mediante riscaldamento in presenza
ficare), agg. che compie il processo di denitrificazione. — microrganismi
nel terreno e nelle acque, aventi il potere di ridurre i nitrati in nitriti
. chim. trasformare un composto mediante il processo di denitrificazione. =
rotto si scrive con due numeri: il minore sta sopra la verga, e chiamasi
verga, e chiamasi denominato; e il maggiore sotto la verga, e chiamasi denominante
(denòmino). dare, assegnare il nome; attribuire un nome specifico,
con currado e colla sua donna sopra il lor legno montò, e con loro
da'quali, non sappiendosi per tutti il suo nome, ella fu cavriuola dinominata
dove prima abitava, verbi- grazia, il leone ora vi stanzia il cancro. cesarotti
grazia, il leone ora vi stanzia il cancro. cesarotti, i-45: quand'
di questa specie riuscirebbe ancor povera perché il frasario del genio e del sentimento è sempre
un modo particolare, specifico; mettere il nome; soprannominare. guido da
1-24: dinominò e intitolò l'acquisto il contado di san niccolò del comune di
di quelle, voglio dire, di cui il contadino d'ogni paese ha fatto una
... denominarono civiltà e perfezionamento il tutto insieme di quegli istituti e di quei
, 52: io mi ero presentato per il dottor premoli; così mi denominava il
il dottor premoli; così mi denominava il biglietto del vescovo di jesi.
, la di cui cagione potrà essere il liquido mucilagginoso crivellato. magalotti, 21-25
passivo). prendere, derivare, ricavare il nome. dante, conv.
la città di tosa donde si denomina il regno. d. bartoli, 1-7-66:
dedicate. romagnosi, 18-178: siccome il 'bello'si denomina dalla 4 impressione '
, 20-83: quei termini, che significano il composto, cioè la forma,.
cose, l'equivoco, l'univoco e il denominativo. 2. ling.
faenza dinominate qui da uno fiume detto il santemo, l'altro la- mone,
sannazaro, 12-202: vidi e riconobbi il già detto colle, famoso molto per la
scrivere, dalla professione del padre denominato il soiaro, ha lasciati molti monumenti dell'arte
la sua sentenza / e si rode il suo fren con gran pazienza, / la
., 31 (528): scorsero il territorio di lecco, la valsassina,
lago di como, i distretti denominati il monte di brianza, e la gera d'
, mezzi galantuomini e fattori, eccolo il famoso, il celebre cerettaio denominato l'
galantuomini e fattori, eccolo il famoso, il celebre cerettaio denominato l'unico. viani
quasi dirimpetto ad una taverna denominata « il prometèo ». c. e. gadda
rotto si scrive con due numeri: il minore sta sopra la verga [la linea
letter. chi denomina; chi dà il nome. lanzi, iii-126:
ove espresse fra gli altri santi, il denominatore della villa in abito di
soldato. 2. matem. il numero, o l'espressione numerica,
o l'espressione numerica, posta sotto il segno di frazione, che indica in
aventi diverso denominatore, come denominatore il loro minimo comune denominatore e come numeratore
loro minimo comune denominatore e come numeratore il numero che si ottiene moltiplicando il primitivo
numeratore il numero che si ottiene moltiplicando il primitivo numeratore per il numero ottenuto dividendo
si ottiene moltiplicando il primitivo numeratore per il numero ottenuto dividendo il nuovo denominatore per
primitivo numeratore per il numero ottenuto dividendo il nuovo denominatore per il primitivo.
ottenuto dividendo il nuovo denominatore per il primitivo. castelli, 1-90: desiderando
trovisi nella tavola alla serie dell'altezze il numero 5 denominatore della parte. cavalieri,
della parte. cavalieri, 1-21: il io, 100 o 1000, ecc.
100 o 1000, ecc., sarà il denominatore del rotto, il cui numeratore
, sarà il denominatore del rotto, il cui numeratore s'avrà sottraendo il dato log
, il cui numeratore s'avrà sottraendo il dato log. dal log. di
retta linea trasversale, per cui separasi il superiore, che dicesi numeratore, dall'
la quantità poi sopra la lineetta dicesi il numeratore, quella di sotto il denominatore.
lineetta dicesi il numeratore, quella di sotto il denominatore. mascheroni, 2-77: si
per lo più nella locuz.: il comune denominatore). pascoli, i-248
nostra lingua odierna? gentile, 3-196: il sentimento è l'unità fondamentale, il
il sentimento è l'unità fondamentale, il comune denominatore, l'universale linguaggio degli
, deriv. da dènóminàre 4 dare il nome '. denominazióne (ant
prendersi da quella che dalla terra, il dir che la sustanza primaria di esso fusse
croce, i-1-505: l'antichità, il medioevo, il rinascimento avevano enumerato le
: l'antichità, il medioevo, il rinascimento avevano enumerato le arti secondo le
denominazione moderna, avevano nel dividere [il reame di napoli] avuto rispetto alla antica
ne'campi che dal fiume sala tengono il medesimo nome, furono nominate le leggi
che non sono noi, - soggiunse il mussulmano. - perciò 1 popoli che
, iii-15-131: de'poeti quivi compresi il de'rossi è quello per avventura a
ampia targa una denominazione invitante: « il piccolo eden ». 3.
, 2-80: basta nel primo caso moltiplicare il numeratore con l'altro numero, e
a quello fanciullo dovere pervenire quello imperio il quale in capova sommo fosse, non
perduta la repubblica de'campagnini, quando il mio figliuolo a quello sommo onore perverrà »
difficoltà nell'accordo. castiglione, 426: il vostro tanto dolervi di lei denota qualche
47: di maggiore maraviglia è ancora il vedere la grandezza e splendidezza del vestire
farla cadere in giudizio falso; poiché il giudicar male e tesser ingannato denota debolezza
. a. verri, ii-13: il volto benigno spirava una dolce dignità: denotava
francesco da barberino, 259: hanno il cappel vermi glio / a
iddio fece li luminarii del cielo, cioè il sole nella potenza del die e
accesa; volendo denotare che ella metteva il fuoco in quella casa dove ella entrava.
. magalotti, 21-93: abbassamento denota il grado, al quale dopo il suddetto salto
denota il grado, al quale dopo il suddetto salto deltimmersione, si riduce l'
riduce l'acqua nel cominciare a pigliare il freddo. l. bellini, ii-120:
: parvero a quei saggissimi nomieri / il vero non plus ultra de'guerrieri; /
francesismi, sotto dito, che alzare il dito è la locuzione simbolica usata a denotare
è la locuzione simbolica usata a denotare il giuramento. svevo, 5-304: le case
di camera fecero tutti insieme, abbassando il capo e alzando le palme, un
quali, secondo la poetica finzione, denotano il principio, il mezzo e il fine
la poetica finzione, denotano il principio, il mezzo e il fine della vita nostra
denotano il principio, il mezzo e il fine della vita nostra. caro, 12-i-74
figuravano un serpente, e questo è il significato del dritto per dinotare lo spirito