sempre la chiosa di colui che ha fatto il testo va innanzi a tutte l'altre
e con gli essempi, vi allegherei il testo moderno, con la chiosa antica.
essa, che non ne avea forse il testo medesimo. pananti, i-314:
pulci, 24-43: io son sempre il berzaglio a ogni mira; / ognun
belle chiose. / non mi riprenda il mio signor con ira. baretti, 1-102
pulci, 25-81: l'altra mattina il re marsllione / mandò per tutti i
volgar. [crusca]: finito è il testo d'ovidio publio nasone solmonese de
: coll'arrosto cominciarono le bottiglie. il prete n'agguantò per il collo una
le bottiglie. il prete n'agguantò per il collo una di vinsanto; il sor
per il collo una di vinsanto; il sor cosimo, una d'aleatico e gostino
le donne parandosi coi tovaglioli. e il sor cosimo, posato l'aleatico: «
agli scudi d'oro. buonarroti il giovane, 9-748: ed or non fia
fidasse 'l suo, per quanto vale / il peso d'una chiosa.
varie fantasie degl'interpreti, parte colpa il maestro medesimo. gioberti, ii-127: la
: la tradizione sola può rendere intelligibile il dettato di un libro, può chiarirlo
notizia superstite, sia dell'idioma in cui il libro è steso, sia del suo
sia del suo stile, onde poterne chiosare il contenuto e coglierne il vero significato.
onde poterne chiosare il contenuto e coglierne il vero significato. serra, ii-382:
se non conosce la fame, conosce il disonore » chiosa un altro parolaio. bel
. fiore, 91-12: e però il mi'volere i'sì vi chioso, /
. ottimo, i-106: alquanto tratterà il chiosatore... sopra quella parola.
lati, ove si va a prendere il fresco ed a godere di qualche bella
chioschàto. pirandello, 7-135: prendeva il caffè nel chioschetto d'edera, a
di vedere un mio vecchio contadino. sparito il bosco che saliva sulla pendice; invece
, pallido d'in- sueto pallore, il viso oblungo, le braccia, povere coserel-
carducci, 825: rise d'alma luce il sole / per questa chiostra di bei
/ cartoccio. bocchelli, i-36: il sole ritornò all'alto del cielo, raggiando
suoi raggi, mentre egli saliva, empiva il creato, come il raggio di un
saliva, empiva il creato, come il raggio di un pensiero divino e carica tevole
dalla chiostra de'denti, semplicemente, il solito suo: « ahn? ».
la chiostra serrata dei denti, aveva versato il liquore energico senza risultato. d'annunzio
gialla chiostra / dei denti aspri, il palato / violaceo. levi, 1-110:
451: destati, ninfa; il tuo fedel ti chiama / tra le segrete
, 35 (607): s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato
(607): s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici
1827 (609): s'immagini il lettore la chiostra del lazzeretto].
chiostre, / delle allegrezze nostre / il mare immenso e il ciel. pascoli
delle allegrezze nostre / il mare immenso e il ciel. pascoli, 55: dalla
chiostre e nei cortili / la granata o il grembiul della massaia. d'annunzio,
della massaia. d'annunzio, iv-2-567: il sole accendeva in giro i culmini delle
chiostra, terrena chiostra: la terra; il giorno delle eterne chiostre: il giorno
; il giorno delle eterne chiostre: il giorno del giudizio. tasso,
letizia di vincere la giostra / contra il morire in questa bassa chiostra. idem,
dicea gano, e il bicchier piglia / di scopulo che i servi
a que'sacri chiostri per impiegar quivi il resto de'lor giorni nella santa professione
'l silenzio delle stelle adora, / sente il nume, ed al cembalo s'asside
ebano sonante. giusti, iv-40: il terrore e la subitaneità del caso obbligò i
astrazioni della scuola; quando si vide il secolare riuscir filosofo e anche piacevolmente filosofo
., 6-3: quello che ama più il mondo che iddio, e piaceli più
mondo che iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,...
iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,... seguita il
il chiostro,... seguita il demonio. manzoni, pr. sp.
: invano è l'eremo, invano è il nirvana, invano sta il chiostro.
invano è il nirvana, invano sta il chiostro... venere ride e penetra
parzialmente o, più spesso, lungo tutto il perimetro da un portico; al centro
un pozzo). - anche soltanto il caratteristico portico perimetrale. bisticci,
., io (175): attraversato il primo cortile, s'entrò in un
, a un palazzo, o che circonda il cortile di una casa privata.
muro. marino, 2-14: sorge il palagio ov'ha la dea soggiorno, /
/ de la mia mente sì n'occupa il chiostro, / che ne cessa da
tal ostro / che nel tuo lampegiar il mondo alumi. ariosto, 17-57: io
mi rivolsi al grido; e vidi il mostro / che già gl'irsuti spogli le
ne trema la terra e n'urla il monte. tasso, 7-11: men vivo
continuarsi per diritto, quanto potea spingersi il guardo. parini, v-98: di
v-98: di femmineo merto / tesoreggia il circasso, e i chiostri adorna /
, celesti, eterni, alti chiostri: il cielo, la sede dei beati.
beati. -tenebrosi, tartarei chiostri: il mondo dei morti, l'inferno.
canz., 90: noi pur vediamo il cielo e le sue stelle, / la
sue stelle, / la luna, il sole, e ne'celesti chiostri / il
il sole, e ne'celesti chiostri / il vago lampegiar de gli altri segni.
maria] sovra gli empirei chiostri / il sovrano monarca onnipotente. marino, 355
petrarca, 366-78: ricorditi, che fece il peccar nostro, / prender dio per
, / s'armò, per liberarne, il re del cielo, / da l'
in sommo onorare se per te potente il vello dell'oro si potesse conducere ne'chiostri
si posseano. -chiostro mortale: il corpo, come involucro e prigione dell'
danno piato. redi, 16-vi-310: il buon sig. abate bardi, con
magalotti, 9-2-135: a chi pare il campione troppo forte per iscommetterci il suo,
pare il campione troppo forte per iscommetterci il suo, sta chiotto. fagiuoli,
zitti e chiotti, che se no il popolo gli avrebbe fatti a pezzi.
coloro che si pensano che sia il partenio la co tuia fetida,..
con fiori simili al partenio, per il che da alcuni è stata tenuta, ma
stata tenuta, ma falsamente, per il vero partenio. d'alberti, 267:
tragico attore / l'elmata fronte e il coturnato piè. pindemonte, 11-764:
offerse al fin la possa, / anzi il fantasma: però ch'ei de'numi
figlia e di giunone, / che muta il passo coturnata d'oro. monti,
piede. d'annunzio, i-213: il mio piede coturnato / si profondò ne
coturno, che ricorda per l'allacciatura il coturno (una scarpa). panzini
coturnata in pien teatro / tragedia innalza il doloroso accento, / volò l'impaziente
coturnice gittata. montale, 37: il coro delle coturnici / ti blandisce nel
-figur. panzini, ii-455: il conte fu in giovinezza uno dei più
agg. ant. che ha al piede il coturno. buonarroti il giovane,
al piede il coturno. buonarroti il giovane, 9-753: i passi infidi /
ninfal guerniti. / al purpureo corame il mastro accrebbe / ricchi ricami in bel tramaglio
i canti / l'urto dei piè danzanti il suono / dei flauti frigi, e
del vino e l'onda corale / e il passo del lidio coturno, / o
, per esempio, si dimentichi che il russo, noi, quel cagliostro,
, 273: aver memoria di far metter il vantaggio ai coturni di coloro che n'
g. b. martini, 2-3-13: il coturno era un calzare quadrangolo, che
tragedia; lo stile tragico. -calzare il coturno: scrivere tragedie, dedicarsi alla
tromba, / ed or mi calzo il socco, ora il coturno, / or
ed or mi calzo il socco, ora il coturno, / or canto sulla cuna
vita, / l'uom istrione e tutto il mondo è scena. / prologo il
il mondo è scena. / prologo il pianto e l'episodio è pena / congiunta
dove pria calcò l'itale scene / il tragico coturno. algarotti, 2-462:
te l'itale scene / grave passeggia il sofoclèo coturno. c. gozzi, 4-325
i gran re precipizii, / ove il coturno camminando va, / segue tua
che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara. monti, x-3-214:
una volta la gente per bene, il coturno, e gittò giù un atto e
via le allegre pianelle, e calza il tragico coturno. = voce dotta
). cóva, sf. il covare degli uccelli; il tempo,
, sf. il covare degli uccelli; il tempo, la stagione in cui covano
, la stagione in cui covano; il nido, nidiata di uccelli.
... durano fatica in finire il nido, le cove, il parto.
in finire il nido, le cove, il parto. marino, 3-99: come
parto. marino, 3-99: come il cacciator, che fra le fronde / cerca
fra le fronde / cerca di filomena il nido ascoso, / e ficcando la man
sono addirittura crisi ministeriali e trattazioni diplomatiche il porre la tacchina in cova, il
il porre la tacchina in cova, il levare la pipita ai galletti, lo strapazzare
v-2-138: udivasi di quando in quando il sommesso gemito reco delle colombe nella cova
primavera, con le aiucce corte, il volo breve: simili, alcuni, a
: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi. pea,
occhio l'aquila quando andava a fare il suo nido; al tempo delle cove
torre in cima sorgea, cui dava il passo / sovra doppie catene angusto ponte
cova e 'l nido, / questo il refugio lor secreto e fido.
. boccaccio, 8-228: sì fanno il covacciolo sentir del leone, che nelle
e chi in cova, / fanno il covàccio pel parto futuro. redi,
salvini, v-410: covàccio e covacciolo, il covo. rasori, cono.,
caccia pensava punto né poco, che il mondo fosse diverso, e sapeva o
marito con voi. baldinucci, 2-6-390: il trafredi..., levatosi da
: fuggon via, quai calabroni / che il villan col foco scaccia / dagli antichi
pidocchi], quando s'accrescono, il più delle colombe covanti sono offese.
di sé le uova per trasmettere loro il calore necessario allo sviluppo dell'embrione e
quantunque per rapire voli solitario, non congiunge il matrimonio, e non acconcia il nido
congiunge il matrimonio, e non acconcia il nido, e cova e riscalda l'
/ ché della bella prole / egli have il cielo adorno. marino, 17-90:
musco e sul lichene / fissando muti il cielo cristallino / con improvvisi palpiti, se
l. dati, 1-2-n: lievasi il sole ed entra in que'valloni;
ed entra in que'valloni; / il suo calor vi si rinchiude e cova,
pargoletti amori. campanella, i-55: il perfetto animai, ch'or mondo è,
alma parente, / covando, espresse il gran sembiante nuovo. d. bartoli
d. bartoli, 34-317: messo il seme sotterra, e quivi seppellito sì
lo padre e la madre sì che perdano il vedere in forma che non possano volare
poltrire nel letto. -covare la ceneret il focolare: starsene sempre in ozio accanto
ozio accanto al fuoco, fare abitualmente il poltrone. alberti, 69: però
spesso / de le mie gioie invidioso il sole; / cotanto io godo in lusingar
/ porre ogni sera ne'teatri il piede, / covar le piume finché il
il piede, / covar le piume finché il dì sia grande. monti, iii-180
vostre nuove, ed essa pure conviene che il miglior bagno per la ninetta si è
per la ninetta si è l'astinenza e il covar meno il letto e il marito
è l'astinenza e il covar meno il letto e il marito. nieri, 425
e il covar meno il letto e il marito. nieri, 425: cominciò a
sguardo stesso, che manifesta l'amore o il desiderio). -covare con gli occhi
cecchi, 1-i-391: questi dappochi tutto il dì stanno attorno alla moglie a covarla,
prede, apronio cesario... felicemente il combattè, e cacciò ne'deserti.
lasciando penna e calamaio al demonio, il quale, come egli diceva, gli ha
avaro, per più sicurezza, vendette tutto il suo; e col ricavato comprò una
certo luogo, e l'anima e il cuore con lei. tutti i giorni
giorni l'avaro era lì a covare il suo tesoro. manzini, 10-110: mi
in modo subdolo, finché non venga il tempo opportuno o l'occasione per manifestarli
, 401: chiunque alla beltà rivolge il core, / nel profondo del sen cova
. botta, 6-i-161: si avvicinava il tempo... nel quale, se
col minor si sdegni, / forse il furor divorerà; ma in petto, /
/ finché a vendetta non prorompa, il cova. lambruschini, 1-220: per un
dentro pure un tantino, era questo il momento di farsi canzonare per sempre.
... guardava, appassionata, il figliolo; quel figliolo chiuso, che covava
soltanto perché manca loro l'occasione e il coraggio. pavese, 4-264: il
il coraggio. pavese, 4-264: il tempo s'era guastato e oscurato, piovigginava
giorno e notte, io covavo nel freddo il terrore e la chiusa speranza.
su la città che cova solitaria / il suo vecchio dolor di spodestata.
: suscitare. parini, xvi-46: il verde piano e il monte, / onde
parini, xvi-46: il verde piano e il monte, / onde sì ricca sei
greve, / su cui perenne aleggia il mito e cova / leggende e canta a
e a ricercar mi mossi / manzoni, il torti, il grossi, / e
mossi / manzoni, il torti, il grossi, / e, assunto al tabernacolo
. carena, 2-298: 'covare il male ', vale in modo figurato,
si direbbe con altra metafora * accarezzare il male \ 10. mantenere latente
. d'annunzio, iv-2-168: tutto il paese di radusa appariva in dietro come
dietro come un monte di cenere che covasse il fuoco. borgese, 1-255: aveva
alcool gli avvamparono ora d'un tratto il cervello, come quelle di un rogo che
raunino, e covinle, e ammortino il germoglio. 12. ant
potrebbe senza di esso [principio] il bracco argomentar dall'odore dove si covi
di palazzi e palazzi marini e dove il mito si cova? mentre dalle volte un
pelasgiche, teutoniche e celtiche, è il compendio etnografico e lo specchio di europa
di europa, come geograficamente n'è il centro, perché ivi cova la vena
vena de'suoi maggiori fiumi, e risalta il nocciolo delle sue giogaie. panzini,
/ deh piangi or meco, e prendi il mio ra- marico. alamanni, 6-22-22
/ colà dove nel muto / aere il destin de'popoli si cova. monti,
libertade, o se per prova / sotto il sacro suo manto un'altra volta /
. botta, 6-i-495: quest'era il disegno che da lungo tempo aveva covato
condotta degli inglesi in tolone fece scoppiare il malumore che da lungo tempo covava nel
ci cova. de sanctis, lett. il., i-136: tra'proscritti fu
accolse con accurata gentilezza precisamente per celare il rancore che gli covava in fondo all'
di qualche tremenda rivelazione che covasse sotto il cuoio dei finimenti e sotto la minaccia delle
qualche sprazzo. tommaseo, ii-331: il germe della sua malattia covava da anni
atmosferico). pascoli, 161: il primo temporale / cova nell'aria. sai
nell'aria. sai che, per il grano, / presto è talora, tardi
. campanella, i-224: va il ragno a caccia, - e si fa
se l'orto covi o stia serrato il terreno, che patisca troppo d'umido,
ant. stagnare (l'acqua; anche il pus in una piaga).
covi. crescenzi volgar., 11-9: il sito della terra non sia sì piano
o acquitrino o vena vi cova, il campo è disutile e infermo. galileo
di dentro. lastri, vi-69: il terreno per i prati convien che sia
ciò, ci mette sospetto la stanza e il covare che fanno quelle brigate del governatore
fuggiti. pananti, i-295: se il tuo padron si trova / ti facciamo cacciar
due piedi. / quei rispose, il padrone è lì che cova. manzoni,
oste che... non domandasse il nome di chi capita a favorirlo, sai
lo storno] anco alla campagna, facend'il nido in alberi grossi...
, i cardellini che non hanno ancora il cappuccio rosso. calvino, 1-90: alla
una covata. ojetti, 1-503: il professore ugo brilli è l'ultimo superstite,
meno ingrati degli altri, han serbato il delizioso ricordo. 3. ant
etnol. costume di popoli primitivi, per il quale il padre, al momento della
di popoli primitivi, per il quale il padre, al momento della nascita del
e meditato. nievo, 87: il suo amore per clara, nato e
quando è piena, trasforma di colpo il pensiero in atto. pirandello, 7-180:
caro e covato mentre ognuno ricorda che il nonno, che se ne intendeva, lo
e tempestando, toglievo dal mio letto il capezzale e me ne servivo contro i
come una covatrice che non abbia fatto bene il suo lavoro? 2.
. incubatrice. covatura, sf. il covare, l'essere covato; il
. il covare, l'essere covato; il tempo in cui gli uccelli covano;
attaccate acquistano, a mio credere, il principio della loro covatura. 2
. covazióne, sf. ant. il covare, cova. bencivenni [crusca
scudi nella peschiera alle rane, e il pane, e la farina per accecare
pane, e la farina per accecare il pesce, e in ultimo il covazzo dell'
accecare il pesce, e in ultimo il covazzo dell'oca, e insomma tutte
buona e santa pazienzia; pensando che il tempo è poco, e la fadiga è
. bandello, 2-1 (i-667): il mio sozio ha finita l'opera sua
vuol dar covelle del suo, restituiscami il mio. inibriani, 2-209: daremo
e che l'uomo non allarghi troppo il freno ai desideri della carne et alle covotigie
per lunghezza a 100 ducati d'oro il covodo. = portogh. cóvado
che i nostri covielli formano di lor medesimi il carnevale e si chiama la contadina.
, / che con tanta leggiadria, / il più pratico covièllo, / non sa
ant. cantiniere. -nei conventi: il frate addetto alla dispensa. ser giovanni
incerto autore [tommaseo]: sicché il pensier, c'hanno vaga spene,
. cubile * covile, covo 'attraverso il neutro plurale cubìlia. covigliata,
: quinci move dall'anglico coviglio / il biondo imperator della foresta / il tronco stelo
/ il biondo imperator della foresta / il tronco stelo a vendicar del giglio.
appena a lui di piglio / e il toccai, che allegri e snelli / dal
, 14: sopra / lei cada il divo sdegno... / e fin
spaventino, e, ri- splendente il sole, si fuggano. alberti, 125
, 254: quelli che scorrevano per il piano, erano simili a quegli che andavano
e l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e
maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e i pericoli
dove al noto / cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville e colti
. d. bartoli, 9-30-186: il selvaggiume e le fiere che v'abitavan
v'abitavan dentro, chi ne sa dire il numero, se tutta l'isola n'
si mise subito in cammino, verso il covile della fiera che voleva provarsi d'ammansare
: coi luoghi si trovan le pasture, il ca- pannetto, la mandria, la
salina, la lama dell'acqua, e il covile del cane. fed. della
greggia. monti, x-3-198: quando spunta il mattin, fuor del covile / chiama
/ là in un canto de'cani il covil. carducci, 355: un covil
covil protegge / tepido i sonni ed il vigor restaura / ai can satolli.
che la ricetta, / a la rapina il pescator alletta. idem, vii-495:
pigramente nell'acqua,... assicurando il loro tenero corpicciuolo coll'andar sempre rinchiusi
tenero corpicciuolo coll'andar sempre rinchiusi dentro il proprio portatile covile. 4.
vestaccia. marino, 4-153: sotto il letto vogliam che tu nasconda / un
e tuo ministro e duce / sprigiona il ferro e libera la luce. soldani
sacrilegio udito / che per far bello il nefando covile, / fosse dal proprio
, a quello son giunta, che il tacerne saria più bello! troppo egli è
di femmine, che de'tuoi favori fanno il traffico il più infame. manzoni,
che de'tuoi favori fanno il traffico il più infame. manzoni, pr. sp
qualcheduno di que'meschini, per posarci il capo la notte. pellico, ii-58:
. marco, pure di piombo, il cui riverbero era tremendo, io soffocava.
; e ho divinato ch'essi ascoltavano il dolore favellare del dio, rivelare la bellezza
algarotti, 3-133: e là ancora è il seno di balchan, covile de'pirati
sparsero la diffidenza, l'assassinio e il veleno nelle società divenute covili d'infelici
ficcati i travicelli, o piane, reggenti il tavolato dei ponti, le quali buche
salvini, 23-259: al covo giunto [il cervio], traggo fuora / la
0. rucellai, 4-69: adagiandovi entro il covo di un bel grogiolato letto con
: poi ch'essi furono satolli e il canonico di sant'andrea ebbe recitato un
qua ed uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo
.. fu chiamata presso madlen: il solo suo entrare maestoso e luminoso nella
bene alla fanciulla. le parve che il sole stesso, coi suoi zecchini scintillanti
stesso, coi suoi zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi
coi suoi zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi guardati
zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi guardati ad occhi
triste covo. cicognani, 1-93: il prudore irresistibile dalla cima dei capelli alle
: passavo perciò le mie giornate fra il lavoro, la biblioteca, i caffè,
, affrettandomi, la mattina, ad abbandonare il mio triste covo prestissimo, per non
, / io soffersi ai tuoi tavoli il martirio, / lo soffersi a formarmi un
, / è covo di briganti sotto il monte / zara di sasso non scalfito /
694: o severino, de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi
, de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi sogni io ben lo
arino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve / di questo novo sol
nido a covo geme, / or bacia il caro maschio, or tutta sola /
arboscel vola e rivola. -fare il covo: fare la tana, il nido
-fare il covo: fare la tana, il nido. -al figur.: procacciarsi
, procurarsi uno stato di benessere per il futuro. buonarroti il giovane,
benessere per il futuro. buonarroti il giovane, 9-107: io per me 'ntendo
io per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne. carducci
. carducci, 190: presto dunque il reliquario, / e ben venga il santo
dunque il reliquario, / e ben venga il santo novo! / tra i compari
compari del lunario / anche lui si faccia il covo, / avvocato e servigiale /
rischio presi. salvini, 34-154: il capriuol veggendo / a covo, manimetter non
. firenzuola, 659: può far il mondo ch'i'non possa colorire cosa
, 3-2-263: ma pria saper conviene / il modo d'insegnare antico e nuovo /
. allegri, 127: l'acchiappar verbigrazia il bene a covo, perch'egli è
e sebbene la riportassi al covo secondo il mio solito, chi sa quanto avranno bestemmiato
solito, chi sa quanto avranno bestemmiato il compare quei poveri amanti, vedendosi scoperti
covolume, sm. fis. il limite a cui tende il volume di
fis. il limite a cui tende il volume di un gas reale quando la pressione
ritto, e i vostri covoni adoravano il mio covone. macinghi strozzi, 1-604:
d'un campo: ed ecco, il mio covone si levò su, ed anche
, 11-2-363: è premura dei contadini il levare ben tosto dall'acqua, i covoni
vi sente, pensa ai padroni / il contadino vostro che miete, / e mentre
avuto a dire, che papa clemente era il più bel principe che fussi mai,
e la paglia, si leghi [il grano] in piccole manne, o come
pezzi, l'ileo, l'ischio ed il pube, che si riuniscono in
assomiglia per l'aspetto (e abita il nordamerica dal canada meridionale al messico)
coyoti. cozióne, sf. il cuocere, cottura. crescenti volgar
crescenti volgar., 3-7: il quale [pane] ha nella sua
, eccesso de'tormenti, / non il monton cozzante e furibondo, / non il
il monton cozzante e furibondo, / non il furor de'più crucciosi venti, /
/ non d'etna o d'ischia il fremito e 'l fracasso / si pareggi al
foscolo, sep., 204: il navigante / che veleggiò quel mar sotto
terra dei ciclopi, e incolume ascolta il canto delle sirene, e passa illeso
un altro maggiore, tra i sudditi ed il prelato cozzanti insieme, a veder chi
/ e le biade ondeggiar come fa il mare! bembo, 1-271: pasce
pecorella i verdi campi, / e sente il suo monton cozzar vicino. molta,
, ix-571: ella sedea / negletta il crine e gli occhi rivolgea / al cozzar
, / con cui cozza lottando, il capo adorna. algarotti, 2-476:
per la soggetta valle / le pecorelle il citiso, e lascivi / i capri saltellar
cozza. marini, xxiv-807: spinse il guardo verso la sventurata nave e videla già
ai sonanti bòssoli comincia; / ora il picchiar de'bòssoli sul piano; / ora
de'bòssoli sul piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare,
, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar de'due dadi; or de
; or de le mosse / pedine il martellar. cesarotti, ii-41: cozzano
l'usbergo del petto / e tossa dure il muscolo carnoso / potè romper cozzando:
, 181: così vedi, se il mare eolo conturba, / cozzar due flutti
dei rottami sparsi / del lor naufragio il loro etereo mare. saba, 51:
mi piaceva guardar sui fanciulleschi / volti il cupo turchino dei berretti; / quando
coi petti. gozzano, 48: il vento cresce, cozza, / sibila,
in fascia: / quando gli fussi ben il capo mozzo, / parlerebbe quel capo
mozzo, / parlerebbe quel capo sanza il busto: / ciascuno stracca, ond'
seco. tasso, 9-1: ma il gran mostro infemal, che vede que ti
dal maggior numero. gli scrupolosi abbracciarono il sistema del tuziorismo che calmava la loro
ei s'abbia in pace / da'greci il dato guiderdon consenti; / né tu
né tu cozzar con inimico petto / contra il rege, o pelide. colletta,
con un olivares. leopardi, i-1009: il popolo cozzava colla tirannide che soffriva.
continenti. carducci, 722: io trassi il temerario con vergogna / nel toro d'
con tutta l'anima e con tutto il cuore, questa è la vera musica spirituale
* morale universale 'di holbac, il 'governo civile 'di locke, le
civile società, per quanto lo consente il cozzare perpetuo delle opinioni interessate, e delle
due ritmi che si riprendono, stride contro il pen tametro consistente di un
offesa e di diffesa. dragoni fischianti per il tragitto dell'aere nel ventilar le insegne
. locuz. -cozzare col muro, contro il muro: ostinarsi a fare cose impossibili
10. prov. ognuno fugge il bue che cozza: tutti fuggono le
casa, 591: alla fine ognuno fugge il bue che cozza. = forma dialettale
altri [poeti] che ci becchiamo il cervello tratti dalla gola della immortalità..
gozzo. còzzo, sm. il cozzare; colpo dato cozzando con
, e da rabbiosi denti. buonarroti il giovane, 9-828: da ruote infranti
ferrata e dura: / temon le porte il cozzo, e l'alte mura.
, 4-558: delle colme / targhe già il cozzo si sentìa. guerrazzi, ii-105
1019: urli feroci assordavano l'aria, il cozzo delle baionette si mesceva al rumore
respingenti; una fila di cassoni neri; il treno. montale, 3-222: dopo
picca abbasseran sull'occidente, / e il cozzo orrendo solverà la lite. de sanctis
, i-405: suonava ancora dai mari il fragore della battaglia di lepanto, l'
e l'oriente. abba, 1-56: il grande, supremo cozzo, avvenne mentre
contro quel che avrebbe dovuto essere, il cozzo delle armi civili di cesare e
composizioni, tosto che vedremo lor dare il primo cozzo dalla riflessione e dall'esame
e 1'incontro immediato, direi quasi il cozzo del disinganno colla fidanza, dava più
8-1 io: nella contraddizione si vedeva il certo, nella distruzione la gioia, nell'
e di divisioni politiche, che parvero allontanare il carducci da una parte almeno della romagna
. moretti, 17-m: « ecco il mestiere adatto per il suo figliuolo,
17-m: « ecco il mestiere adatto per il suo figliuolo, padrona: il pecoraio
per il suo figliuolo, padrona: il pecoraio! ». « sì »,
e cioè dan di cozzo, che è il loro modo di essere cattivi ».
dar di cozzo nel marito di lei, il qual destatosi mezzo spaventato disse, dio
mi dài di cozzo, / né rammenti il passato! de sanctis, lett.
passato! de sanctis, lett. il., ii-419: contro al fato non
i cadetti avevano sopportato con discreta rassegnazione il loro stato miserabile, non potendo dar
concordanza si rende evidente da sé. il violarla è un costringer le idee a
in contrasto. tommaseo, ii-186: il ministro l'una camera mette a
o di quattro rami, e poi il bossolo, la calamita e la carta
intesi, in perugia un giovane, il cui nome era andreuccio di pietro,
di pietro, cozzone di cavalli, il quale, avendo inteso che a
; / ch'era anche cozzon d'uomini il deserto. caro, 12-i-321: col
paraninfo. aretino, 8-119: onde il cozzone di puttane, non pur di
mano. -che vorresti, ch'i'facessi il cozzone? note al malmantile, 1-362
i-636: io non ho fatto mai il cozzone di matrimoni. 3.
veder governare le bestie, a imparare il linguaggio speciale dei cocchieri, dei cozzoni
(cozzonéggio). ant. fare il sensale, compiere le operazioni di sensale.
nome del genere crabro, che è il lat. class, crabro 1 calabrone '
(anche crak), voce che imita il rumore di un oggetto che si frantuma
erano in cielo. ojetti, ii-410: il vetraio che riga il vetro col diamante
, ii-410: il vetraio che riga il vetro col diamante e, crac, lo
con la precisione d'un sarto che taglia il panno; l'elettricista...
metro. cicognani, 6-91: si vide il signor egisto stropicciarsi forte la fronte;
si frantuma. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza tentennava sui colonnini di
colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro.
m'acquatto di colpo per timore che il crac svegli qualcuno. alvaro, 9-43:
qualcuno. alvaro, 9-43: mentre prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua,
docum. nel sec. xv). il significato più recente (al n.
cappuccio di penne allungate sul capo; il maschio è nero col ventre bianco,
cra era, voce che imita il gracchiare del corvo e della cornacchia.
esopo volgar., 3-57: il corbo... cominciò a cantare in
qua riquà », / se c'è il corbo, alor faccia « ero ero
, 2-714: zitte, voialtre cicale: il vostro cra-cra c'impedisce d'ascoltare il
il vostro cra-cra c'impedisce d'ascoltare il rantolo della vecchia signora che muore;
italia? che si aspetta? *. il comizio si sbanda. le case tedesche
dare, comprare a credito, differendo il pagamento. fagiuoli [tommaseo]:
, cra): voce che imita il gracchiare del corvo e della cornacchia (e
: però non dovete aspettar lui [il tempo], facendo come 'l corvo,
. s. antonino, 2-90: il corvo, che dice crai crai,.
(cfr. cra cra); per il n. 2, cfr. crai1
da'filamenti più lunghi, biforcuti, ed il frutto coriaceo, globoso, monospermo:
irrigidivano i muscoli respiratorii, le eccitavano il vomito. panzini, iv-168: 4 crampo
, che si riferisce, che riguarda il cranio; che si trova in prossimità
inferiore, in cui è diviso convenzionalmente il cranio. -nervi cranici: i nervi
tirare i nervi, gli sembrava che il cervello gli bollisse dentro la scatola cranica.
pullicella succede quell'ossa, che circonda il cervello, da'greci chiamato craneo. marino
soavi ed odorati. redi, 16-iv-103: il cranio [de'cervi] s'innalza
cranio di morto; e ci scoverse il coperchio, e rideva; e mostrava il
il coperchio, e rideva; e mostrava il cranio in mezzo a un nembo di
nievo, 43: indarno mi martorizzava il cranio col pettine sporgendo anche la lingua
d'annunzio, i-964: morti coprono il terreno, / chi squarciato il ventre e
coprono il terreno, / chi squarciato il ventre e il seno, / chi la
terreno, / chi squarciato il ventre e il seno, / chi la testa o
un braccio meno, / altri a mezzo il cranio aperto, / altri l'inguine
fondono / nell'arca della distruzione, il fuoco / è un vischio sui crani
negli occhi umani. pavese, 24: il marito è disteso / in un campo
2-13: in quella casa visse e morì il mio nonno materno... nel
delle grandi borse sotto gli occhi, il cranio quasi calvo, una spilla sulla
insensati per non sentirsi tratto tratto scaldare il cranio da que'pensieri che i moderni
un pensiero da questo cranio; che il poeta e il pensatore siano morti in
da questo cranio; che il poeta e il pensatore siano morti in me? pratolini
così « ignara della tempesta scatenatasi dentro il suo cranio *. pasolini, 16:
3. locuz. volg. spaccarsi il cranio: rompersi a testa, tormentarsi
rompersi a testa, tormentarsi, lambiccarsi il cervello (per risolvere un problema,
miei condiscepoli; ed io mi spacco il cranio e riesco appena a farne due o
, novantanove per cento, vengono cancellati il giorno di poi. 4.
, agg. medie. che riguarda il cranio e il cervello, che li considera
medie. che riguarda il cranio e il cervello, che li considera insieme mettendone
. -ci). che interessa sia il cranio sia l'encefalo, che è comune
del cranio. da essa si desume il tipo del cranio per quanto si riferisce
parte o dell'intera volta cranica per cui il cranio si presenta aperto. =
. strumento usato in antropologia per disporre il cranio orientandolo nella posizione migliore per lo
craniotomo '. strumento destinato a dividere il cranio del feto per diminuirne le dimensioni
feto per diminuirne le dimensioni ed agevolare il parto, quando la testa di quello non
cràpula (anche cràpola), sf. il mangiare e bere disordinatamente, smoderatamente
le piume. fontanella, i-251: giace il mondo fra lussi, e l'uomo
crapula oppresso, per la gola fuori / il negro vino, e della carne i
delle crapole, di cui si gravano il ventre. l. bellini, 5-139:
o bere. firenzuola, 405: il soldato, secondo che io intesi da
sonno. soderini, ii-121: ferma il cavolo la crapula. garzoni, 1-705
0 vilissimamente uccise tra la crapula e il sonno, secondo 1 demeriti loro.
, furbi per giocare, mariuoli per il rubbare, poltroni per non volersi troppo
aveva fra molte altre due passioni: il vin di porto e la pesca del salmone
vanteria crapulona dei mercanti, riempiendo loro il piattino di soldi ed offrendo loro da
si può concedere ai francesi ». così il parenti. e noi aggiungiamo, che
'sputacchio'; e ci sa proprio di salato il para gonare quelle illustri 4
'o 4 pasticcini ', come il volgo chiama tanti ninnoli, a uno sputacchio
tempo invigilare alla sanità generale di tutto il corpo, procurando di mantenere la giusta crasi
di mantenere la giusta crasi, ed il giusto equilibrio dei solidi e dei fluidi che
qualità o stato speciale del sangue; il quale stato, quando è contro natura e
dice 4 discrasia '. secondo galeno, il misto degli umori che costituiscono le diverse
acqua. carletti, 62: [il frutto del cacao] è di colore
non sia poscia stato potente a seguitare il suo moto, per la sua troppa
. g. del papa, 1-1-40: il nemico contro cui si debbe combattere non
l'acqua, al suttile, quale è il vapore, al più suttile quale è
anni, correan lividi lampi, / ed il raggio del sole ottenebrava / della mefitic'
del sole ottenebrava / della mefitic'aura il crasso velo. c. e.
, se non in quella parte che guarda il sole. -figur. d'
: di quel crasso loto è formato il tuo servile gentame! conoscimi.
s. degli arienti, 26: il iudice, ancora che fusse d'ingegno
. cecchi, 6-224: non è il caso di parlare di bellezza. né di
gli americani sieno inarrivabili nel neutralizzare anche il corpo femminile. bocchelli, i-188:
non crassa facezia emiliana, voglio dir il 4 bertoldo, bertoldino e cacasenno '.
crassissima ignoranza. baretti, 1-323: il volgaccio nostro, oltre alla sua ignoranza
ermafroditi, raccolti in infiorescenze cimose; il frutto è una capsula (e presentano una
(per guadagnare tempo, per attendere il momento favorevole); temporeggiare, ritardare
. di domani; che deve accadere il giorno successivo; che è rinviato a
della famiglia rosacee, a cui appartengono il biancospino (crataegus oxyacantha) e il
il biancospino (crataegus oxyacantha) e il lazzcruolo (crataegus azarolus).
latte, tututti fumanti / sentieno ancora il fuoco poderoso. salvini, 16-20:
. monti, 3-389: ciò fatto, il sacro di lieo licore / dal cratere
intorno auree le tazze, / e chi il vino attingendo a ricolmarle / dal cratere
palme a'regi onda di fonte, / il rito disponean, taciti, intenti.
taciti, intenti. pascoli, 621: il fanciullo dal cratere attinge / vino,
spiragli. salvini, ix-7: quale il cratere pien di fuoco etneo. targioni
non divisibile marina fu costretta a difendere il cratere della capitale. carducci, 706:
cratere della capitale. carducci, 706: il cavai nero / contro il ciel forte
706: il cavai nero / contro il ciel forte springò / annitrendo; e
ciel forte springò / annitrendo; e il cavaliero / nel cratere inabissò. fucini,
. d'annunzio, iv-2-564: riguardai il cratere vorticoso in cui l'impeto del
della fascia zodiacale fra l'idra e il corvo. salvini, 3-66: il
il corvo. salvini, 3-66: il crater nella mezza spira, e all'ultima
corno (ed è diffuso in italia il craterellus cornucopioides, detto corno dell'abbondanza
teridi, profonde / acque di mergellina il cor ferìo. craterisco, sm
giacinto per la struttura e all'ambra per il colore. landino [plinio
: quegli ultimamente per condur cose sono il traino, la barella, il carro,
sono il traino, la barella, il carro, le scale, il oratone,
barella, il carro, le scale, il oratone, il gigotto. = deriv
carro, le scale, il oratone, il gigotto. = deriv. da croia
, anche lui con la sua zazzera, il suo « craussino * attillato, e
spezie. panzini, ii-320: il cavaliere stette molto incerto fra il cotechino
: il cavaliere stette molto incerto fra il cotechino con crauti e il fritto misto.
incerto fra il cotechino con crauti e il fritto misto. = deriv. dal
che gli uomini portano facendola passare sotto il colletto e annodandola sul davanti.
sul pulpito faceva bella mostra di sé il capitano vestito di nero con la cravatta bianca
gesù. oriani, x-21-216: sebastiano, il sottofattore per i buoi, bel contadino
. pirandello, 7-59: ed era raro il caso che, parlando così tra loro
, l'uno non aggiustasse... il nodo della cravatta sotto il mento.
.. il nodo della cravatta sotto il mento. palazzeschi, 3-191: la
grande piastra, coi fiorellini rossi e il ferro di cavallo in brillanti e rubini.
fresca / una cravatta di buon gusto / il sorriso che si sforza / d'esser
della camicia. ojetti, ii-349: il volto liscio così che anche le pieghe
tratto tratto, ma senza soddisfazione, il suo luca che non era più luca
. panzini, ii-371: si faceva il nodo alla cravatta, o per meglio
alla cravatta, o per meglio dire il fiocco, giacché per ragioni di partito egli
l'usura. -togliere, prendere per il cravaitino: afferrare qualcuno per la cravatta
cravattino toltolo pel collare, già fermamente il traea. 3. sport.
, mossa di lotta libera per cui il lottatore costringe l'avversario a cadere per
avversario a cadere per terra, circondandogli il collo con un braccio fino ad afferrarne
sottile lastra di piombo usata per delimitare il testo di una tabella separandolo dalla testata
, che bisognava osservarla per forza, il suo bravo solino alla shakespeare colle sue
brave punte triangolari che gli coprivano mezzo il panciotto. beltramelli, ii-16: avevo.
al colletto. beltramelli, iii-1198: il cravattino rosso e il cappelluto sospeso sulla
beltramelli, iii-1198: il cravattino rosso e il cappelluto sospeso sulla selva dei capelli,
cravattóne di raso, le scarpe lucide, il vestito coi bottoni dorati. fogazzaro,
bottoni dorati. fogazzaro, 5-52: il visetto raso e roseo del signor giacomo
(luigi xiv aveva formato di truppe croate il cosiddetto reggimento di royal-cravate).
genere di commissioni in città, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio,
in città, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio, onorati dai
, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio, onorati dai comandi del contino
all'arte della cecca, qui si comprende il cecchiere, le botteghe...
dinanzi a cui avevo posto per offerta il più difficile dei miei premi? bocchelli,
e con sì poca grazia / chiede il semestre, ch'e'non v'è una
e rivela. segneri, i-618: il quale [figliuolo] procede dal padre in
ma d'immagine sostanziale, rappresentante tutto il bello, che dio può partecipare alle cose
quando non bastasse a farvi temere tutto il creato, che è tanto vasto, non
non dovrà bastare a farvi temere tutto il creabile, che è infinitamente mag
infinitamente mag gior di tutto il creato? = deriv. dal
. agostino volgar., 1-9-224: congiugnendosi il maschio e la femmina, non possono
: quegli sbuffi di fiacca genialità sono il marchio di infamia e di tortura dell'uomo
.. della generazione umana... il male che caviamo dalli parenti, e
ant. anche crianza), sf. il comportamento, il contegno, il complesso
), sf. il comportamento, il contegno, il complesso degli atteggiamenti,
. il comportamento, il contegno, il complesso degli atteggiamenti, dei modi abituali
situazioni) che caratterizzano una persona individuandone il tipo di educazione ricevuta, la disciplina
2-27 (i-953): ella era come il marito poverissimamente abbigliata...,
dal vago volto maiestà, non potendo il povero vestire celar la reale e generosa
liberalità, al merito del quale verso il suo re saria poco mezza inghilterra. firenzuola
e nutritori. baretti, 1-21: il conte baldassare castiglione... sapeva
iii-584: a francesca non piaceva molto il caffè; l'accettò per buona creanza,
, mentre la vecchia sorbiva con voluttà il suo e, forse per effetto della bevanda
onde non sarebbe creanza, né gentilezza il dargli ad annasare a tutti per delizia
creanza non venendo in persona ad augurarvi il buon viaggio per caserta. leopardi, iii-783
gli intelletti, senti dire; qui è il rimedio. leggere e scrivere, far
: senza aver creanza, / o il minimo rispetto / verso una sì gran
/ a lei, sì come fa il lupo alle pecore. / - creanze di
da'più prudenti, che questo [il mostrarsi vile e da poco] era
sazietà. nieri, 242: il boccon della creanza (dicono anche:
, cortese, garbato, che conosce il galateo, le regole del vivere sociale
inchin la creanzuta strega; / e il nati fino a terra il capo piega.
; / e il nati fino a terra il capo piega. fagiuoli, 3-3-23:
capo piega. fagiuoli, 3-3-23: il ragno, creanzuto personaggio, / dopo
ragno, creanzuto personaggio, / dopo il saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava
saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava il suo pellegrinaggio. baretti, 1-59:
e tutto nella sua forma e'stabilì il mare, e formò le acque e la
e formò le acque e la terra, il cielo e l'erbe e l'altre
[el summo love] aver adorno / il ciel di stelle, e aver creato
ciel di stelle, e aver creato il sole / che gira al mondo splendido d'
un giorno, / e ornar di rose il verno e di viole. aretino,
e 'n ciel distinse / l'orse, il cigno, il leone, 'l drago
distinse / l'orse, il cigno, il leone, 'l drago e 'l toro
e altezza tutta la superficie della terra, il vallesio si credesse ch'ella fosse un
. manzoni, 829: se d'adamo il pazzo orgoglio / al signor ci fa
creata, non si doveva stupirsi che il sangue avesse ripreso la sua vasta circolazione per
quasimodo, 4-43: in principio dio creò il cielo / e la terra, poi
l'altro. della casa, 2-3-359: il tempo le crea [le usanze]
[le usanze], e consumale altresì il tempo. botta, 5-134: ed
d'annunzio, iv-2-470: la vergine e il vecchio, commemorando a vicenda la mina
né pòssi a tal belleza acomparare / il mio splendor, che il cielo ha illuminato
belleza acomparare / il mio splendor, che il cielo ha illuminato; / e ciò
, 7-39: incarnano in fatto, giusta il divino disegno, la energia progressiva della
specie, preparano al proprio elemento spirituale il potere di crearsi una forma corporea superiore
iii- 782: aveva comprato uova per il malato e un bel chilo di fagiuoli
che in realtà sono tanto ricchi da crearsi il condimento col loro sangue stesso.
surse l'arte, / e del bello il gioir, come il crearlo, /
e del bello il gioir, come il crearlo, / dalla stessa non nasoa inclita
a'fantasmi anima eterna: / sdegno il verso che suona e che non crea.
né tempo né spazio, di vagare dietro il verisimile sdimenticati del vero, la facoltà
; toma a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo; apprezzare, amare
. it., ii-160: è [il tasso] un carattere lirico: non
un carattere eroico. e, come il petrarca, è natura subbiettiva, che crea
subbiettiva, che crea di se stesso il suo universo. b. croce, ii-8-7
altra attività spirituale, con la soluzione il problema, con la forma il contenuto,
soluzione il problema, con la forma il contenuto, che non è materia informe
ii-8: in che modo potremmo spiegarci il prodigio di un dante, che, intento
affidano alla fantasia, lasciano al lettore il margine perché esso crei l'avvenimento col
suo colore, la sua drammaticità, il suo significato. 5. fondare
i princìpi, le leggi, e precisando il metodo. crusca [s.
: galileo creò le scienze fisiche. il vico creò la filosofia della storia.
tarquito contra esultando con armi rilucenti, il quale la ninfa driope aveva creato a
e tanta ambizione che, non che il cardinalato, ma il pontificato non lo
, non che il cardinalato, ma il pontificato non lo capeva. firenzuola, 55
l'egìoco confusa in amore, creasti / il simile a'numi sarpedone, laodamìa.
concesso l'amore per creare la crisalide o il seme che potesse resistere al freddo e
. chiabrera, 1-iii-86: ma sotto il caro piè creava il suolo, / ovunque
1-iii-86: ma sotto il caro piè creava il suolo, / ovunque trapassò, fronde
! de sanctis, iii-287: lasciamo stare il legame intellettuale che cuce insieme i romanzi
): carlo magno, che fu il primo facitore de'paladini, non ne seppe
ruota di fortuna era caduto, / creato il nuovo re, che si prepara /
non meno punto di tutto questo fu necessario il creare in quel tempo giulio ii,
, non andò che a pochi giorni il crearlo l'imperatrice suo cavallerizzo maggiore.
, 12-11-185: venne rinnovato ai cattanei il titolo di conte... e concessa
dottori e notari. botta, 4-74: il pontefice- ottenne facilmente dal senato veneto,
dee, d'amor sorelle / creowi il fato; né da lui potrei / partirvi
né da lui potrei / partirvi, né il desia la terra o il cielo.
, né il desia la terra o il cielo. de sanctis, lett. it
cittade infino al tempo che si fece il primo popolo in firenze, come innanzi
bonitario de'campi. botta, 5-6: il debito dello stato montava continuamente, non
per crear soldatesche. colletta, i-267: il re creò tribunale per i colpevoli di
libro, nel quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio secondo la detta
e come di nobili cavalieri ornata; il che fatto hanno quasi tutti gli altri
... dove allor si creava il giovinetto fratei di ottone. idem, 385
fratei di ottone. idem, 385: il re... chiese appresso il
il re... chiese appresso il puttino, per crearlo nella sua corte
ah! non è, no, il mio fine / il crear legge ogni mia
, no, il mio fine / il crear legge ogni mia voglia, il farmi
/ il crear legge ogni mia voglia, il farmi / col finto insano orgoglio ai
misurando i tempi da che si vede il baleno a che quegli si sentono.
, 1-25: nello 'ntelletto si crea il secondo / ramo di questo amore immaginando.
6-i-40: chi serrar pensa a'pensier vili il core, / apra in voi gli
. e. cecchi, 1-171: il solo che arrivasse a crearsi, era.
. vico, 244: restava finalmente il censo, perché, per tutto il
il censo, perché, per tutto il tempo innanzi, essendo stato l'erario de'
per esempio, perché all'arte sola spetterebbe il carattere di creazione nella perpetua creatività che
, ma le feconda e dà loro il primo impulso vitale. 2.
cosifatta. l'aristocrazia dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio ma che pur
da lunga servilità ad abitar con esso il sepolcro. barilli, 6-74: dottori
fede profonda raggiunge con la scintilla geniale il colmo dell'eleganza. pavese, 8-159
giunge sempre attraverso la noia. anche il dolore per diventare creativo deve prima farsi
: l'aria, la vista, ed il comodo di questa casa mi restituì gran
senso attivo e creativo, che è il solo giusto, per ciò stesso che è
, io ne intesi abbastanza per sublimare il mio intelletto alla immensità di questo tutto
7-135: gli angeli, frate, e il paese sincero / nel qual tu
... pensano in questo modo il creato mondo esser fatto igualmente ettemo col
, nella quale ci si rappresenta subito il niente, come una cosa positiva, di
primigenio e perpetuo delle cose create, il quale io non posso alterare. onofri,
pensieri degli esseri creati, / ma il tuo nome natio / è un nome nostro
le create cose, ogni creata cosa: il creato, l'universo.
]. monti, x-3-297: fra il concento degli augelli e il plauso /
x-3-297: fra il concento degli augelli e il plauso / delle create cose egli [
plauso / delle create cose egli [il sole] sublime / per l'azzurro
/ né ogni creata cosa, / né il vasto ciel co * rai, /
ciel co * rai, / né il mar colla sua voce / ci sveglierà più
viscere, creati / del vostro sangue: il procrear qui figli / troppo è gran
proietti creata, e primo vide / il contener delle contente sfere. -costruito
sono sentenze create da secoli ed esprimevano il pessimismo sulle sorti umane. 4
giovanni, 101: volse andare a visitare il papa di nuovo creato. d.
se in capo a dieci anni si scopre il bisogno d'un altro termine, presenteremo
ben creato giovane, vinse messer lodovico il ducato sudetto. marcellino, 1-40:
, 1-528: ai conviti [il cortigiano] deve esser modesto, savio,
girolamo leopardi, 1-42: questo [il buio] ti rende così ben creato,
: non è da persona ben creata il parlar in tal forma. -per
/ ballare i topi, e covi il focolare. anguillara, 2-319: vedendolo
. anguillara, 2-319: vedendolo [il toro] ella così ben creato, /
delle cose create, l'universo, il mondo, la terra e quanto su di
, venti; udite, cieli, il canto; / perché il creato il creaor
cieli, il canto; / perché il creato il creaor tconoschi. d. bartoli
il canto; / perché il creato il creaor tconoschi. d. bartoli,
uscir del mondo e allontanarsi da tutto il creato sensibile. segneri, ii-193:
, da dio già stabilita in tutto il creato. filicaia, 2-2-121: l'alta
e le sorgenti apparvero, / onde il creato ha vita. fantoni, 856:
, i-32: una diva scorrea lungo il creato / a fecondarlo, e di natura
creato; la quale non è altro che il disordine sottentrato all'ordine, la divisione
sottentrato all'ordine, la divisione e il caos succeduti au'armonia del cosmo,
stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato ti sta innanzi come una sola
sera, e racconta. non è soltanto il creato che l'interessa, ma l'
che l'interessa, ma l'uomo, il suo simile. sinisgalli, 6-169:
più simpatia (e in realtà ostentano il più gran ribrezzo) per la luce
berni, 32-42 (iii-108): il re di fiessa.. / disse:
allora si avisa- rono che quello era il creato del confessore, che venne dentro
roma comandatrice, ma al creatore di tutto il mondo generalmente avere ubbidito. guittone,
madonna del mondo,... dirizza il mio dire per tal modo, che
creature con certo modo e termine: ma il creatore ama con amore infinito. lorenzo
, 99: 11 creatore, e il tutto e l'uno, io canto:
divinità rappresenti di quel che si faccia il sole. baretti, 1-235: il
il sole. baretti, 1-235: il nostro globo è, e solo può essere
pacata e benefica con che lo guarda il creatore. manzoni, 42: chiniam la
quetar volesti in quell'eterno vero / che il grande amor ti dette e il gran
che il grande amor ti dette e il gran pensiero. oriani, x-21-141: in
ch'el tesoro per sé no'lauda il suo cumulatore dopo la sua vita, come
egli era bene un poeta, e il poeta, sapete, è quasi un creatore
bronzo degli eroi / foggiò se stesso il creatore spento [verdi]. idem,
venerato mallarmé... dicono che il segreto del suo comportamento era nella dolorosa
costruttori la massima parte dei quali ignora il soffio della poesia. sono a migliaia
spontanea: è la vera musa, il « deus in nobis », che possiede
, e te ne dà l'impressione e il sentimento. fogazzaro, 5-41: egli
d'annunzio, iv-2-815: ella vide il suo amico levarsi con impeto, tremare
sua forza creatrice. deledda, iii-850: il suonatore eseguiva dei semplici esercizi, come
serra, ii-54x: egli non ha il pennello creatore di un saint- simon che
formidabili di quell'affascinante creator di madonne il qual superava in novità d'ingegni tutti
è una creatrice di mondi, come il desiderio. ma è proprio necessario che il
il desiderio. ma è proprio necessario che il nostro pane quotidiano sia zeppo di vermi
beltramelli, ii-654: è sempre per il nonno che sono in pena...
/ ma poi che 'l verno viene e il tempo passa, / fugge il diletto
e il tempo passa, / fugge il diletto e quel piacer si lassa. savonarola
che ha nome luna, / cui sotto il mento s'incurva / una collana /
stroncato o una foglia più grande o il terriccio d'una talpa o il passo di
grande o il terriccio d'una talpa o il passo di qualche animale. montale,
dell'altra. -in senso collettivo: il creato. fra giordano, 3-265:
d'animo, sia di commiserazione per il suo destino di fragilità e sofferenza)
a leggere su questo gran volume ch'è il mondo, e intendere il vero significato
ch'è il mondo, e intendere il vero significato degl'infiniti caratteri che sono
ricamo e acconciature, / e vomitando il lor genio carnale / per le dame più
: è spet tacolo atroce il veder deperire una bella creatura, stoi
nell'atmosfera lietamente sino a toccare il cielo con un dito. gozzano, 132
gli usi del suo paese, il mistero della sua bellezza. -come
-saziati, creatura mia, -dissi portandole il piatto della pollanca. rosetta, come
. crescenzi volgar., 9-58: il quale [asino] se avrà peli
occhi o degli orecchi, varierà molto il color della creatura. -figur.
: si rilevi come... il bello sia pura opera e creatura dell'assuefazione
de sanctis, i-9: innanzi al poeta il corso della natura è danza e armonia
della natura è danza e armonia; il suo suono è canto e parola; il
il suo suono è canto e parola; il rombo, il mormorio, il sussurro
canto e parola; il rombo, il mormorio, il sussurro è voce di sdegno
; il rombo, il mormorio, il sussurro è voce di sdegno e di
. g. villani, 10-226: il quale era del paese del papa, e
acton fu posto alla testa degli affari, il vecchio de marco confinato ai minuti dettagli
voleva maritare assolutamente; e aveva trovato il... l'uomo: un'altra
giù non tanto per lui, quanto per il grasso stipendio che temevano di perdere.
di quelli anni tempestosi di poco avanti il '70 mi ricordo che feci la gita a
voi, e non tenere in corpo il malumore, con quella creaturina che c'
per lui; e, rimesso sul lettuccio il bambino, si fermava un tratto a
creaturale, agg. proprio delle creature (il sentimento di venerazione, di rispetto verso
. otto. creazióne, sf. il creare; l'atto con cui dio
vizi capitali, dalli sette difetti venuti per il peccato originale, dalli sei giorni della
dispetto l'immaginarci ancora fuori d'iddio il niente. algarotti, 2-21: né
ii-213: nei tempi propinqui alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle
poco inferiore alla storia del processo creativo, il capolavoro di questo genere. qui la
stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato ti sta innanzi come una sola
di avere scoperto finalmente... il grande segreto di dio, la vera
della creazione dell'universo. 2. il mondo creato, l'universo in quanto opera
con certezza che un uomo può avere il sentimento di una propria altissima intelligenza che
, 9-165: meno mate che il mondo può sempre ricominciare daccapo...
ecco te stagioni, te feste, il tempo di amare: la creazione è
un sistema di pensiero, invenzione, il dar forma e l'eseguire materialmente un'
, iii-9-63: i due studi che il vossler distingue, chiamandoli studio estetico e
pure è lecito applicare alla negazione depretisina il titolo d'una creazione shakesperiana. d'
creazione shakesperiana. d'annunzio, iv-2-224: il novissimo senso musicate ch'essi hanno del
oriente nell'interno di un frutto nostrano come il cocomero. pratolini, 9-187: videro
. pratolini, 9-187: videro in nini il loro ideale. la lodarono nei loro
roto. botta, 5-17: volle il re [di francia] rimediare con
la creazione della corte plenaria, ma proruppe il parlamento in un'asprissima protesta.
essere creazione d'un'altra, e il termine e fine d'un male esser grado
volare per l'aria, ma cessando il vento cadevano in terra. baldinucci, 2-5-
2-5- 162: dopo brevissimi giorni il pontefice infermò e morì, cioè il
il pontefice infermò e morì, cioè il ventesimosesto dalla sua creazione. 8.
attualmente e che conservarono invariati attraverso il tempo (in contrapposto a evoluzionismo).
e crebre / maledir la spelonca ed il profeta. faldella, 2-120: i suoi
e i folti tronchi / a pena il sol vi raggia: / e l'aere
: tutte legan di bende forestiere / il crin prolisso e crebro, / e
228: ispensesi la fede cristiana per tutto il mondo,... avvegnaché ne
di divini tesori, e quella per il cui mezzo son ripieni li cieli e la
i popoli credenti / quel giusto che il comun riparatore / per le sorde annunciò selve
cattolico. de sanctis, lett. il., i-248: spirito dommatico, credente
, guglielmo non si era mai posto il problema dell'aldilà. egli assentiva senza
cavalcature del nostro redentore, che significano il suo antico credente ebreo ed il novello
significano il suo antico credente ebreo ed il novello gentile: l'asina e il pullo
ed il novello gentile: l'asina e il pullo. l. adimari, 1-197
: così s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla de'ciechi credenti e
lett. it., i-64: il poeta dee essere un credente, ma non
l'intime caverne del cuore, riempie il petto de'credenti di celeste soavità.
credenti? svevo, 2-534: provava il medesimo alleggerimento di coscienza di chi ha
. credanza, credènzia), sf. il credere; opinione, persuasione generica (
umiltà di core, / sembra infedele il mio fedele amore. boccalini, i-267:
a tua credenza, ecc.: secondo il mio parere, secondo il tuo parere
: secondo il mio parere, secondo il tuo parere, ecc. pietro da
di questa credenza fu mattia bemeggero, illustrando il luogo di svetonio citato di sopra.
ogni credenza: oltre l'immaginabile, il credibile. - acquistare, ottenere credenza:
, vi-1-135 (10-13): messer bertuccio il guardi per fiorenza, / ché de
ch'io ne dotti, tant'ba il viso fero. chiaro davanzali, 220 e
: quanto di grave e faticoso il forte / teban sofferse, io sostener
non schivo, / s'acquistar pur credenza il ver ne deve. c.
dati, 282: la qual cosa [il circolo di giotto] appresso di me
i-49: l'indispensabilità della guerra, il rigiro degli affari, e l'interesse
saremmo noi cori pusillanimi da non confessare il vangelo? da prenderci soggezione, se
in lei con tutta la spontaneità ed il profumo dell'età virginale. fogazzaro,
dubbi circa la fede. a confessione finita il penitente se n'andava tranquillo e il
il penitente se n'andava tranquillo e il confessore rimaneva scosso nelle credenze proprie.
vera credenza: la fede cristiana, il cristianesimo. giamboni, 2-65: ma
regno. aretino, iii-214: [il cor] dovrebbe essere intento / al
17-24: ma tenne / santa credenza il terzo [re] e qui [contro
fatta a credito; le merci, il denaro dati a credito. -a credenza,
antichi padri] con domeneddio, aspettando il pagamento dopo lungo tempo. g. villani
'nteresse / e lasciate ch'a gli altri il pensier tocchi. tasso, iii-24:
tocchi. tasso, iii-24: aspetto il libro che io le dimandai, perché
quello che mi è mostrato. buonarroti il giovane, 9-761: passi quello smargiasso violente
, iii-41: se avessi voluto vendere il panno a credenza, l'avrei venduto
1-28: ieri ho dato a credenza tutto il bene che ho potuto, ne è
che ho potuto, ne è pulita cosa il ricordarlo; oggi me ne pago io
d'allegria; domani dio mi farà il saldo colla moneta che vorrà. verga
scalchi e coppieri facevano prima di servire il signore, per assicurarlo che non vi
boccaccio, i-109: voltato a salpadino, il quale già voleva fare la credenza,
credenza al famiglio che lo recò [il pagone], subito morì. masuccio,
credenza: con l'obbligo di mantenere il segreto. -porre in credenza: affidare
discrezione altrui. -tener credenza: mantenere il segreto. breve di montieri, v-50-71
67 (115): un giorno, il consiglio comandò credenza; lo fanciullo tomòe
che li avea promesso di tenere credenza, il manifestò a un'altra donna. compagni
2-37 (i-1070): deliberatosi adunque il re di parlargli e raccontargli i casi
se voi non favellate altramente, io il vi terrò segreto, ancoraché non mi ponghiate
simili frasi presso gli scrittori italiani dopo il secolo xi; o perché qualche segreto '
opera buona che aveva fatta, e il rimanente. [ediz. 1827 (196
essere * creduti *, da cui il nome), al quale competeva il
il nome), al quale competeva il disbrigo delle pratiche più delicate; dal
g. villani, 7-16: riformarono il consiglio di cento buoni uomini di popolo
elessono] un consiglio di ottanta cittadini, il quale chiama vono la credenza. guicciardini
. ser donati, 6-229: congregato il gran consiglio della città, fu creato
determinato. questo secondo consiglio si appellava il * consiglio di credenza ', cioè
credenza. b. pitti, 1-83: il detto dì 22 mi diede la commessione
illustrissime in credenza del conte achille, il quale avemo udito attentamente e con molto
di saluto, / toglie, affrettando il suo partir, congedo. baldi,
con un breve di credenza. buonarroti il giovane, 9-328: le lettere che
nuovo; / onde s'io risi, il caso ve n'accerti. / ma
si spacciano da eroi liberatori, ma il debito del titolo serbano a pagarlo quando
alla cappannelle a credenza, e non farà il simile de'gran fatti quando sarà
di raffaello da urbino pittore, che il vescovo salamanca mi dessi da fare un
credenze, dilettano la vista. buonarroti il giovane, 9-594: e fatti noi veramente
cosa. palazzeschi, 3-223: ricordo il fumo della zuppiera sulla credenza, mentre
spalanca la credenza, spazza con la mano il vasellame che si infrange per terra
di stoviglie per imbandire la mensa; il luogo ove questo assortimento viene custodito.
con grande spesa. caro, 12-iii-147: il signor duca suo consorte fece fare qui
: di questi vasi... mandò il detto duca guidobaldo una credenza doppia a
mandato, per ordine de'padroni, il caffè. 3. per estens.
secolare, lo scalco... annunziò il primo servizio di credenza e i servi
con le due credenzette di noce e il lungo divano da anticamera coperto di tela
una credenzina che andava a pezzi, il fornello e due seggiole, era tutto quello
, che egli è autorizzato a rappresentare il proprio stato: in esso è indicato il
il proprio stato: in esso è indicato il nome dell'agente diplomatico, specificato il
il nome dell'agente diplomatico, specificato il carattere e l'oggetto della sua missione
-ritirare le credenziali: richiamare in patria il proprio rappresentante diplomatico. varchi,
illimitata. alfieri, i-74: [il mio curatore] mi scrisse in quell'occasione
al figur. machiavelli, 11-2-460: il cuoco e un suo credenziere si sono
(66): troppo indiscretamente maneggiando il bel manico del vaso, non potendo resistere
portasse al maestro che lo aveva fatto, il quali subito lo racconciassi. guarini,
questa giudiziosa credenziera non ne faccia prima il saggio. segneri, ii-14: tenne faraone
torre due suoi prima amantissimi famigliari. il capo de'coppieri, ed il capo de'
famigliari. il capo de'coppieri, ed il capo de'credenzieri. salvini, 22-138
de'credenzieri. salvini, 22-138: il pane onesta credenziera appose. c.
con lodi sterminate a'credenzieri, / il buon tebaldo esercita le dita. de
latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere. nievo, 60:
nievo, 60: agostino, il credenziere, recava le portate vicino al
redi, 16-vii-299: avrà caro che il suo nuovo credenziere gli faccia una piccola
. stor. nell'italia meridionale e durante il secolo xv, funzionario di dogana o
, iii-81: curvo, quasi prono, il professore saliva sulla pedana, s'accostava
al credenzone, porgeva l'amitto, il camice, il cordone, i paramenti,
porgeva l'amitto, il camice, il cordone, i paramenti, non senza,
odi! m. villani, 1-70: il conte di romagna...,
credere. giov. cavalcanti, in: il conte carmagnola... diceva che
/ mai noi lassa seguir chi troppo il crede. boccaccio, dee.,
udire quello che io debbo dire: il che, se dagli occhi di molti e
poterlo pur crédare. masuccio, 47: il marito, udita la subita resposta e
subita resposta e sì bene ordenata, o il crese o de creder mostrava.
/ ma non lo credo: benché, il mio credere, / o no,
tu per te stesso, senza ch'altri il dica, / te n'avvedrai se
844: io per me credo che il mondo sia oggidì migliore di quello che
: ma io credo che sì; perché il colore è quello che ti ha innamorato
, che l'amore eterno e fedele sia il migliore; e perciò solo s'appigliano
l'ansar del petto / si paresse il magnanimo furore! nieri, 246:
. m. villani, 1-67: il popolo credendosi racquistare libertà e pace sotto
mia vita. sacchetti, 197-94: il podestà e 'l collaterale suo dissono e allegarono
, che quasi egli si credette avere il torto. s. giovanni crisostomo volgar
. ariosto, 41-88: sobrin raddoppia il colpo, e di riverso / gli mena
gli mena, e se gli crede il capo torre. a. f. doni
13-5: qui s'adunan le streghe ed il suo vago / con ciascuna di lor
che or si vede macinata sottile quanto il più far si possa, poche ore
. galileo, 112: non però creda il sarsi che questo mi fusse stato causa
tutti s'invecchiano, così s'invecchi il mondo. govoni, 164: sai che
, io ti prometto / di darti mezzo il reame e l'avere. machiavelli,
credendo megliorare. tasso, 18-83: passa il bu- glion vittorioso inanti / e già
/ con acuto coltello / vorrei passarmi il fianco. redi, 16-ii-27: estinguer mai
, 16-ii-27: estinguer mai non credo il grande ardore / che nel mio sen barbaramente
allor fu credendo di far bene ed or il mio sarebbe stato conoscendo di far male
, l'efficacia; ritenere probabile (il verificarsi di un determinato avvenimento).
dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare e dio cui tu credevi.
bibbia], 2-122: se non metto il dito nel segnai de'chiodi, e
, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma ciò che sia
forza un conforto; e chi non aveva il coraggio di soffrire cercando e aspettando,
riforma della religione. govoni, 195: il signore su una parete / mostra il
il signore su una parete / mostra il candido petto ignudo. i...
persona o una cosa quale la indica il complemento predicativo); scambiare una cosa
zelo / uman cedendo, autor sen creda il cielo. marino, 2-82:
l'ha mosse, / ch'allor giusto il giudicio io crederei, / quando comun
: -affliggere la povera bice! -intervenne il vecchietto tutto rasato, con una voce così
a vostro comodo, ma possibilmente dentro il mese, il compenso che crederete per
, ma possibilmente dentro il mese, il compenso che crederete per questi due scritti
denaro. borgese, 1-220: finché il libretto del credito italiano era intatto,
: e 'l padre loro tirro, appo il quale era l'armento del re,
presto, intorno alle bandiere / scorrono il pian con lungo avvolgimento. b. segni
uno stato, non si dee credere il magistrato supremo ad ogni uomo, ma a
: comanda poi che sterile diventi / il fertil campo, e frutto non apporte
e frutto non apporte / a ch'il seme in deposito gli crede. agostini,
per via non usata, volòe verso il gelido settentrione. cariteo, 334: non
oltre alla fatica tu gli aggiugni anco il risico dello starti del credere, la
ariosto, 26-59: era sì baldanzoso il creder mio, / ch'io non stimava
giorni appresso morì papa iulio secondo. andato il cardinale de'medici a roma, contra
e vera, gli è come avere il capogiro, vede rivoltarsegli innanzi la storia
di là da ciò che sente / il senso: o voce / del mio
la malvagità degli altri, è ugualmente malsicuro il credere e il non credere),
, è ugualmente malsicuro il credere e il non credere), si disse..
costui, essendo valoroso, volle dimostrare il contrario. -credi, creda,
3-53: ella creda, mylord, che il piacere di trattenermi con lei è cagione
. foscolo, xiv-333: quando anche il soave sogno de'nostri amori terminerà,
amori terminerà, credimi, io calerò il sipario. c. bini, ii-219
. prati, i-193: credimi. il mondo tutto / è un'ara dolorosa
: - cosa ti credi? - fece il mauri sorridendo. -ho passato la
credere che da purità d'animo proceda il non sapere tra le donne e co'
una volta darmi a credere / che il mal mi sia sano. della casa,
un albero magico e non dica più il vero. idem, i-958: la dimane
tutti medesimamente, e non mobili secondo il moto e delazione d'un corpo. galileo
: si disse... che il pane del lazzeretto fosse alterato con sostanze
che è più credibile, voleva sotto il diadema nascondere, come cesare dittatore, la
tasso, il448: per questa ragione, il verisimile e 'l credibile sarebbe l'istesso
senonché, prima del credibile, sotto il colore di misfatto di cui l'avevo
l'avevo vestito, dovevo veder spuntare il più tenero rosa. 3.
dalla madre confortato a far quello che il suo credibil padre dicea, come forzato
colla illusione. de sanctis, lett. il., ii-163: [il tasso
. il., ii-163: [il tasso] voleva soprattutto dare al suo poema
dié vinto. manzoni, 100: il voltaire lascia fuori due elementi importantissimi:
crediménto, sm. ant. il credere, credenza. pannuccio del
sone ereditate, in contante, anche il credito, anche il valore di
in contante, anche il credito, anche il valore di quelle carte cesserebbe di
] obbliga, da ima parte, il destinatario accettante ad aprire un credito al
[banca] tra via mercato e il pont veder, si occupava di operazioni creditizie
alle iniziative. crédito, sm. il credere, l'essere creduto; plausibilità,
alcuna volta è detta... il credito, o vero l'accoglimento delle cose
radere, / così ben taglia, e il padron gli dà credito. berni,
alla dimostrazione ch'egli voleva fare, che il suo, cioè, era stato un
sbarbaro, 1-183: e le ritarda il suo paradiso: il momento che, al
e le ritarda il suo paradiso: il momento che, al calore del vino
al calore del vino, le tornerebbe il credito nelle proprie grazie e gli uomini
, 1-80: son dunque (disse il saracino) sono / dunque in sì poco
questa, ora in quella città lavorando il meglio che e'poteva; non però cose
stinte bastavano allora per assicurar il credito d'un'opera: ora
l'opinione è quella che tormenta il saggio ed il volgare; che ha messa
quella che tormenta il saggio ed il volgare; che ha messa in credito
sp., 4 (67): il gentiluomo pensò subito che, quanto
e clamorosa, tanto più accrescerebbe il suo credito presso tutta la parentela
tutta la parentela, e presso il pubblico. de sanctis, lett
., ii-434: le scienze positive prendono il disopra, cacciando di nido tutte
sistematiche. i nuovi dogmi perdono il credito. de roberto, 581: quelle
, 581: quelle carte erano il documento e la misura della sua popola
ignoti, tutta la città passava sotto il portone del palazzo. saba,
. soderini, ii-113: per essere il cavolo di credito in tutte le provincie
. goldoni, iii-7: tante volte dipende il credito d'una bottega dalla buona maniera
ancora senz'esito. manzoni, 794: il barbiere giangiacomo mora componeva e spacciava un
dovevano aver credito. giusti, ii-438: il dire che voi non avete cuore di
cagione questo in ogni luogo a crescergli il credito, e non diminuirlo. machiavelli,
della reputazione dello stato, a perdere il credito nelle mercanzie. guicciardini,
in rovina. presto presto si perde il credito, e si fallisce. monti,
. monti, iii-170: comprendo che il matrimonio della beatrice deve aver esaurita la
deve aver esaurita la cassa. ma il credito di francescantonio per la pubblica piazza
soperchiavano di molti milioni la moneta; il credito le sosteneva: era dunque introdotta
, iii-4-135: quando si volle rianimare il languore del prestito coll'offerta dell'interesse
affidare allo stato i suoi capitali. il credito era spento. giusti, 2-94
si son vedute! / chi perse il credito, / chi perse il fiato,
perse il credito, / chi perse il fiato, / chi la collottola / e
ho quasi sessantanni, sono cardiaco, senza il becco di un quattrino, credito ne
sue istituzioni. manzoni, 1060: il credito pubblico non poteva sussistere, e
agire significa estendere la solvibilità, allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti,
concedere somme a prestito; chiudere il credito: interrom pere le
. sacchetti, 120-7: capitando il gonnella in alcuna terra in puglia
era uso, assai bene addobbato per avere il credito, andò in polleria.
la mettono [la roba] sopra il prezzo rigoroso quando la vendono a
vendono a credito. alfieri, i-53: il sarto sapendo ch'io poteva pagare
* la distanza che passa fra il momento del convenuto patto a quello del suo
commercianti invece di traiet- tare materialmente il danaro da una piazza all'altra,
danaro la pro messa o il patto di farlo trovare nella designata piazza
principe, che concilia l'essere e il non essere; siccome dimostrano il credito
e il non essere; siccome dimostrano il credito e la moneta di carta. bocchelli
di carta. bocchelli, 2-245: il salumaio del borgo gli aveva chiuso il credito
il salumaio del borgo gli aveva chiuso il credito, ma sandrone era deciso a
del danaro più rapida, senza aumentare il circolante, più facilità di credito,
con credito. nievo, 1-9: il mestiere... mi aiuta di molti
e modalità. carducci, i-821: il credito italiano si trascina in una faticosa
marotta, 6-57: oggi è proprio il « liquido » che scarseggia, dice,
« liquido » che scarseggia, dice, il governo ha bloccato il credito bancario e
, dice, il governo ha bloccato il credito bancario e addio. codice civile,
1842: l'apertura di credito bancario è il contratto col quale la banca si obbliga
1-602: rispetto alle persone che domandano il credito, questo si distingue in pubblico
consuntivo: quello concesso da privati per il pagamento di beni di consumo o di
vita economica. boccardo, 1-604: il credito agrario si fa all'agricoltore in
in quanto coltiva e produce, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario
fa a qualunque proprietario in quanto possiede; il primo è personale, ed ha per
la moralità dell'individuo accreditato, mentre il secondo è reale, ed ha per
: 4 credito marittimo '. è il credito applicato alla navigazione ed al commercio
indeterminato e utilizzabile per operazioni diverse entro il limite massimo prefissato. -credito periodico:
periodo e rinnovabile per periodi analoghi entro il tempo di validità del contratto. -credito
periodo si cumula con quella concessa per il periodo successivo. -credito rotativo: che
frazionabile: utilizzabile in più volte entro il periodo di validità. -credito di elasticità
carico dal fornitore del cliente, riservandosi il diritto di rifiutare il proprio intervento in
cliente, riservandosi il diritto di rifiutare il proprio intervento in qualsiasi momento, oppure
al beneficiario il credito disposto, assuma l'impegno di
pubblico. colletta, i-276: ma il silenzio dell'universale volse a tumulto quando
volse a tumulto quando fu visto che il governo spogliava i banchi pubblici. così
era né verisimile né possibile, che il bignami (nuovo in napoli) avesse
. -apertura di credito bancario: il contratto con il quale una banca si
di credito bancario: il contratto con il quale una banca si obbliga a tenere a