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vol. III Pag.87 - Da CHIOMADORO a CHIOSA (5 risultati)

sempre la chiosa di colui che ha fatto il testo va innanzi a tutte l'altre

e con gli essempi, vi allegherei il testo moderno, con la chiosa antica.

essa, che non ne avea forse il testo medesimo. pananti, i-314:

pulci, 24-43: io son sempre il berzaglio a ogni mira; / ognun

belle chiose. / non mi riprenda il mio signor con ira. baretti, 1-102

vol. III Pag.88 - Da CHIOSA a CHIOSTRA (38 risultati)

pulci, 25-81: l'altra mattina il re marsllione / mandò per tutti i

volgar. [crusca]: finito è il testo d'ovidio publio nasone solmonese de

: coll'arrosto cominciarono le bottiglie. il prete n'agguantò per il collo una

le bottiglie. il prete n'agguantò per il collo una di vinsanto; il sor

per il collo una di vinsanto; il sor cosimo, una d'aleatico e gostino

le donne parandosi coi tovaglioli. e il sor cosimo, posato l'aleatico: «

agli scudi d'oro. buonarroti il giovane, 9-748: ed or non fia

fidasse 'l suo, per quanto vale / il peso d'una chiosa.

varie fantasie degl'interpreti, parte colpa il maestro medesimo. gioberti, ii-127: la

: la tradizione sola può rendere intelligibile il dettato di un libro, può chiarirlo

notizia superstite, sia dell'idioma in cui il libro è steso, sia del suo

sia del suo stile, onde poterne chiosare il contenuto e coglierne il vero significato.

onde poterne chiosare il contenuto e coglierne il vero significato. serra, ii-382:

se non conosce la fame, conosce il disonore » chiosa un altro parolaio. bel

. fiore, 91-12: e però il mi'volere i'sì vi chioso, /

. ottimo, i-106: alquanto tratterà il chiosatore... sopra quella parola.

lati, ove si va a prendere il fresco ed a godere di qualche bella

chioschàto. pirandello, 7-135: prendeva il caffè nel chioschetto d'edera, a

di vedere un mio vecchio contadino. sparito il bosco che saliva sulla pendice; invece

, pallido d'in- sueto pallore, il viso oblungo, le braccia, povere coserel-

carducci, 825: rise d'alma luce il sole / per questa chiostra di bei

/ cartoccio. bocchelli, i-36: il sole ritornò all'alto del cielo, raggiando

suoi raggi, mentre egli saliva, empiva il creato, come il raggio di un

saliva, empiva il creato, come il raggio di un pensiero divino e carica tevole

dalla chiostra de'denti, semplicemente, il solito suo: « ahn? ».

la chiostra serrata dei denti, aveva versato il liquore energico senza risultato. d'annunzio

gialla chiostra / dei denti aspri, il palato / violaceo. levi, 1-110:

451: destati, ninfa; il tuo fedel ti chiama / tra le segrete

, 35 (607): s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato

(607): s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici

1827 (609): s'immagini il lettore la chiostra del lazzeretto].

chiostre, / delle allegrezze nostre / il mare immenso e il ciel. pascoli

delle allegrezze nostre / il mare immenso e il ciel. pascoli, 55: dalla

chiostre e nei cortili / la granata o il grembiul della massaia. d'annunzio,

della massaia. d'annunzio, iv-2-567: il sole accendeva in giro i culmini delle

chiostra, terrena chiostra: la terra; il giorno delle eterne chiostre: il giorno

; il giorno delle eterne chiostre: il giorno del giudizio. tasso,

letizia di vincere la giostra / contra il morire in questa bassa chiostra. idem,

vol. III Pag.89 - Da CHIOSTRIERE a CHIOTTO (36 risultati)

dicea gano, e il bicchier piglia / di scopulo che i servi

a que'sacri chiostri per impiegar quivi il resto de'lor giorni nella santa professione

'l silenzio delle stelle adora, / sente il nume, ed al cembalo s'asside

ebano sonante. giusti, iv-40: il terrore e la subitaneità del caso obbligò i

astrazioni della scuola; quando si vide il secolare riuscir filosofo e anche piacevolmente filosofo

., 6-3: quello che ama più il mondo che iddio, e piaceli più

mondo che iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,...

iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,... seguita il

il chiostro,... seguita il demonio. manzoni, pr. sp.

: invano è l'eremo, invano è il nirvana, invano sta il chiostro.

invano è il nirvana, invano sta il chiostro... venere ride e penetra

parzialmente o, più spesso, lungo tutto il perimetro da un portico; al centro

un pozzo). - anche soltanto il caratteristico portico perimetrale. bisticci,

., io (175): attraversato il primo cortile, s'entrò in un

, a un palazzo, o che circonda il cortile di una casa privata.

muro. marino, 2-14: sorge il palagio ov'ha la dea soggiorno, /

/ de la mia mente sì n'occupa il chiostro, / che ne cessa da

tal ostro / che nel tuo lampegiar il mondo alumi. ariosto, 17-57: io

mi rivolsi al grido; e vidi il mostro / che già gl'irsuti spogli le

ne trema la terra e n'urla il monte. tasso, 7-11: men vivo

continuarsi per diritto, quanto potea spingersi il guardo. parini, v-98: di

v-98: di femmineo merto / tesoreggia il circasso, e i chiostri adorna /

, celesti, eterni, alti chiostri: il cielo, la sede dei beati.

beati. -tenebrosi, tartarei chiostri: il mondo dei morti, l'inferno.

canz., 90: noi pur vediamo il cielo e le sue stelle, / la

sue stelle, / la luna, il sole, e ne'celesti chiostri / il

il sole, e ne'celesti chiostri / il vago lampegiar de gli altri segni.

maria] sovra gli empirei chiostri / il sovrano monarca onnipotente. marino, 355

petrarca, 366-78: ricorditi, che fece il peccar nostro, / prender dio per

, / s'armò, per liberarne, il re del cielo, / da l'

in sommo onorare se per te potente il vello dell'oro si potesse conducere ne'chiostri

si posseano. -chiostro mortale: il corpo, come involucro e prigione dell'

danno piato. redi, 16-vi-310: il buon sig. abate bardi, con

magalotti, 9-2-135: a chi pare il campione troppo forte per iscommetterci il suo,

pare il campione troppo forte per iscommetterci il suo, sta chiotto. fagiuoli,

zitti e chiotti, che se no il popolo gli avrebbe fatti a pezzi.

vol. III Pag.924 - Da COTULA a COVA (43 risultati)

coloro che si pensano che sia il partenio la co tuia fetida,..

con fiori simili al partenio, per il che da alcuni è stata tenuta, ma

stata tenuta, ma falsamente, per il vero partenio. d'alberti, 267:

tragico attore / l'elmata fronte e il coturnato piè. pindemonte, 11-764:

offerse al fin la possa, / anzi il fantasma: però ch'ei de'numi

figlia e di giunone, / che muta il passo coturnata d'oro. monti,

piede. d'annunzio, i-213: il mio piede coturnato / si profondò ne

coturno, che ricorda per l'allacciatura il coturno (una scarpa). panzini

coturnata in pien teatro / tragedia innalza il doloroso accento, / volò l'impaziente

coturnice gittata. montale, 37: il coro delle coturnici / ti blandisce nel

-figur. panzini, ii-455: il conte fu in giovinezza uno dei più

agg. ant. che ha al piede il coturno. buonarroti il giovane,

al piede il coturno. buonarroti il giovane, 9-753: i passi infidi /

ninfal guerniti. / al purpureo corame il mastro accrebbe / ricchi ricami in bel tramaglio

i canti / l'urto dei piè danzanti il suono / dei flauti frigi, e

del vino e l'onda corale / e il passo del lidio coturno, / o

, per esempio, si dimentichi che il russo, noi, quel cagliostro,

, 273: aver memoria di far metter il vantaggio ai coturni di coloro che n'

g. b. martini, 2-3-13: il coturno era un calzare quadrangolo, che

tragedia; lo stile tragico. -calzare il coturno: scrivere tragedie, dedicarsi alla

tromba, / ed or mi calzo il socco, ora il coturno, / or

ed or mi calzo il socco, ora il coturno, / or canto sulla cuna

vita, / l'uom istrione e tutto il mondo è scena. / prologo il

il mondo è scena. / prologo il pianto e l'episodio è pena / congiunta

dove pria calcò l'itale scene / il tragico coturno. algarotti, 2-462:

te l'itale scene / grave passeggia il sofoclèo coturno. c. gozzi, 4-325

i gran re precipizii, / ove il coturno camminando va, / segue tua

che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara. monti, x-3-214:

una volta la gente per bene, il coturno, e gittò giù un atto e

via le allegre pianelle, e calza il tragico coturno. = voce dotta

). cóva, sf. il covare degli uccelli; il tempo,

, sf. il covare degli uccelli; il tempo, la stagione in cui covano

, la stagione in cui covano; il nido, nidiata di uccelli.

... durano fatica in finire il nido, le cove, il parto.

in finire il nido, le cove, il parto. marino, 3-99: come

parto. marino, 3-99: come il cacciator, che fra le fronde / cerca

fra le fronde / cerca di filomena il nido ascoso, / e ficcando la man

sono addirittura crisi ministeriali e trattazioni diplomatiche il porre la tacchina in cova, il

il porre la tacchina in cova, il levare la pipita ai galletti, lo strapazzare

v-2-138: udivasi di quando in quando il sommesso gemito reco delle colombe nella cova

primavera, con le aiucce corte, il volo breve: simili, alcuni, a

: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi. pea,

occhio l'aquila quando andava a fare il suo nido; al tempo delle cove

vol. III Pag.925 - Da COVACCINO a COVARE (41 risultati)

torre in cima sorgea, cui dava il passo / sovra doppie catene angusto ponte

cova e 'l nido, / questo il refugio lor secreto e fido.

. boccaccio, 8-228: sì fanno il covacciolo sentir del leone, che nelle

e chi in cova, / fanno il covàccio pel parto futuro. redi,

salvini, v-410: covàccio e covacciolo, il covo. rasori, cono.,

caccia pensava punto né poco, che il mondo fosse diverso, e sapeva o

marito con voi. baldinucci, 2-6-390: il trafredi..., levatosi da

: fuggon via, quai calabroni / che il villan col foco scaccia / dagli antichi

pidocchi], quando s'accrescono, il più delle colombe covanti sono offese.

di sé le uova per trasmettere loro il calore necessario allo sviluppo dell'embrione e

quantunque per rapire voli solitario, non congiunge il matrimonio, e non acconcia il nido

congiunge il matrimonio, e non acconcia il nido, e cova e riscalda l'

/ ché della bella prole / egli have il cielo adorno. marino, 17-90:

musco e sul lichene / fissando muti il cielo cristallino / con improvvisi palpiti, se

l. dati, 1-2-n: lievasi il sole ed entra in que'valloni;

ed entra in que'valloni; / il suo calor vi si rinchiude e cova,

pargoletti amori. campanella, i-55: il perfetto animai, ch'or mondo è,

alma parente, / covando, espresse il gran sembiante nuovo. d. bartoli

d. bartoli, 34-317: messo il seme sotterra, e quivi seppellito sì

lo padre e la madre sì che perdano il vedere in forma che non possano volare

poltrire nel letto. -covare la ceneret il focolare: starsene sempre in ozio accanto

ozio accanto al fuoco, fare abitualmente il poltrone. alberti, 69: però

spesso / de le mie gioie invidioso il sole; / cotanto io godo in lusingar

/ porre ogni sera ne'teatri il piede, / covar le piume finché il

il piede, / covar le piume finché il dì sia grande. monti, iii-180

vostre nuove, ed essa pure conviene che il miglior bagno per la ninetta si è

per la ninetta si è l'astinenza e il covar meno il letto e il marito

è l'astinenza e il covar meno il letto e il marito. nieri, 425

e il covar meno il letto e il marito. nieri, 425: cominciò a

sguardo stesso, che manifesta l'amore o il desiderio). -covare con gli occhi

cecchi, 1-i-391: questi dappochi tutto il dì stanno attorno alla moglie a covarla,

prede, apronio cesario... felicemente il combattè, e cacciò ne'deserti.

lasciando penna e calamaio al demonio, il quale, come egli diceva, gli ha

avaro, per più sicurezza, vendette tutto il suo; e col ricavato comprò una

certo luogo, e l'anima e il cuore con lei. tutti i giorni

giorni l'avaro era lì a covare il suo tesoro. manzini, 10-110: mi

in modo subdolo, finché non venga il tempo opportuno o l'occasione per manifestarli

, 401: chiunque alla beltà rivolge il core, / nel profondo del sen cova

. botta, 6-i-161: si avvicinava il tempo... nel quale, se

col minor si sdegni, / forse il furor divorerà; ma in petto, /

/ finché a vendetta non prorompa, il cova. lambruschini, 1-220: per un

vol. III Pag.926 - Da COVARE a COVARE (43 risultati)

dentro pure un tantino, era questo il momento di farsi canzonare per sempre.

... guardava, appassionata, il figliolo; quel figliolo chiuso, che covava

soltanto perché manca loro l'occasione e il coraggio. pavese, 4-264: il

il coraggio. pavese, 4-264: il tempo s'era guastato e oscurato, piovigginava

giorno e notte, io covavo nel freddo il terrore e la chiusa speranza.

su la città che cova solitaria / il suo vecchio dolor di spodestata.

: suscitare. parini, xvi-46: il verde piano e il monte, / onde

parini, xvi-46: il verde piano e il monte, / onde sì ricca sei

greve, / su cui perenne aleggia il mito e cova / leggende e canta a

e a ricercar mi mossi / manzoni, il torti, il grossi, / e

mossi / manzoni, il torti, il grossi, / e, assunto al tabernacolo

. carena, 2-298: 'covare il male ', vale in modo figurato,

si direbbe con altra metafora * accarezzare il male \ 10. mantenere latente

. d'annunzio, iv-2-168: tutto il paese di radusa appariva in dietro come

dietro come un monte di cenere che covasse il fuoco. borgese, 1-255: aveva

alcool gli avvamparono ora d'un tratto il cervello, come quelle di un rogo che

raunino, e covinle, e ammortino il germoglio. 12. ant

potrebbe senza di esso [principio] il bracco argomentar dall'odore dove si covi

di palazzi e palazzi marini e dove il mito si cova? mentre dalle volte un

pelasgiche, teutoniche e celtiche, è il compendio etnografico e lo specchio di europa

di europa, come geograficamente n'è il centro, perché ivi cova la vena

vena de'suoi maggiori fiumi, e risalta il nocciolo delle sue giogaie. panzini,

/ deh piangi or meco, e prendi il mio ra- marico. alamanni, 6-22-22

/ colà dove nel muto / aere il destin de'popoli si cova. monti,

libertade, o se per prova / sotto il sacro suo manto un'altra volta /

. botta, 6-i-495: quest'era il disegno che da lungo tempo aveva covato

condotta degli inglesi in tolone fece scoppiare il malumore che da lungo tempo covava nel

ci cova. de sanctis, lett. il., i-136: tra'proscritti fu

accolse con accurata gentilezza precisamente per celare il rancore che gli covava in fondo all'

di qualche tremenda rivelazione che covasse sotto il cuoio dei finimenti e sotto la minaccia delle

qualche sprazzo. tommaseo, ii-331: il germe della sua malattia covava da anni

atmosferico). pascoli, 161: il primo temporale / cova nell'aria. sai

nell'aria. sai che, per il grano, / presto è talora, tardi

. campanella, i-224: va il ragno a caccia, - e si fa

se l'orto covi o stia serrato il terreno, che patisca troppo d'umido,

ant. stagnare (l'acqua; anche il pus in una piaga).

covi. crescenzi volgar., 11-9: il sito della terra non sia sì piano

o acquitrino o vena vi cova, il campo è disutile e infermo. galileo

di dentro. lastri, vi-69: il terreno per i prati convien che sia

ciò, ci mette sospetto la stanza e il covare che fanno quelle brigate del governatore

fuggiti. pananti, i-295: se il tuo padron si trova / ti facciamo cacciar

due piedi. / quei rispose, il padrone è lì che cova. manzoni,

oste che... non domandasse il nome di chi capita a favorirlo, sai

vol. III Pag.927 - Da COVARIANTE a COVIGLIO (32 risultati)

lo storno] anco alla campagna, facend'il nido in alberi grossi...

, i cardellini che non hanno ancora il cappuccio rosso. calvino, 1-90: alla

una covata. ojetti, 1-503: il professore ugo brilli è l'ultimo superstite,

meno ingrati degli altri, han serbato il delizioso ricordo. 3. ant

etnol. costume di popoli primitivi, per il quale il padre, al momento della

di popoli primitivi, per il quale il padre, al momento della nascita del

e meditato. nievo, 87: il suo amore per clara, nato e

quando è piena, trasforma di colpo il pensiero in atto. pirandello, 7-180:

caro e covato mentre ognuno ricorda che il nonno, che se ne intendeva, lo

e tempestando, toglievo dal mio letto il capezzale e me ne servivo contro i

come una covatrice che non abbia fatto bene il suo lavoro? 2.

. incubatrice. covatura, sf. il covare, l'essere covato; il

. il covare, l'essere covato; il tempo in cui gli uccelli covano;

attaccate acquistano, a mio credere, il principio della loro covatura. 2

. covazióne, sf. ant. il covare, cova. bencivenni [crusca

scudi nella peschiera alle rane, e il pane, e la farina per accecare

pane, e la farina per accecare il pesce, e in ultimo il covazzo dell'

accecare il pesce, e in ultimo il covazzo dell'oca, e insomma tutte

buona e santa pazienzia; pensando che il tempo è poco, e la fadiga è

. bandello, 2-1 (i-667): il mio sozio ha finita l'opera sua

vuol dar covelle del suo, restituiscami il mio. inibriani, 2-209: daremo

e che l'uomo non allarghi troppo il freno ai desideri della carne et alle covotigie

per lunghezza a 100 ducati d'oro il covodo. = portogh. cóvado

che i nostri covielli formano di lor medesimi il carnevale e si chiama la contadina.

, / che con tanta leggiadria, / il più pratico covièllo, / non sa

ant. cantiniere. -nei conventi: il frate addetto alla dispensa. ser giovanni

incerto autore [tommaseo]: sicché il pensier, c'hanno vaga spene,

. cubile * covile, covo 'attraverso il neutro plurale cubìlia. covigliata,

: quinci move dall'anglico coviglio / il biondo imperator della foresta / il tronco stelo

/ il biondo imperator della foresta / il tronco stelo a vendicar del giglio.

appena a lui di piglio / e il toccai, che allegri e snelli / dal

, 14: sopra / lei cada il divo sdegno... / e fin

vol. III Pag.928 - Da COVILE a COVOLUME (62 risultati)

spaventino, e, ri- splendente il sole, si fuggano. alberti, 125

, 254: quelli che scorrevano per il piano, erano simili a quegli che andavano

e l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e

maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e i pericoli

dove al noto / cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville e colti

. d. bartoli, 9-30-186: il selvaggiume e le fiere che v'abitavan

v'abitavan dentro, chi ne sa dire il numero, se tutta l'isola n'

si mise subito in cammino, verso il covile della fiera che voleva provarsi d'ammansare

: coi luoghi si trovan le pasture, il ca- pannetto, la mandria, la

salina, la lama dell'acqua, e il covile del cane. fed. della

greggia. monti, x-3-198: quando spunta il mattin, fuor del covile / chiama

/ là in un canto de'cani il covil. carducci, 355: un covil

covil protegge / tepido i sonni ed il vigor restaura / ai can satolli.

che la ricetta, / a la rapina il pescator alletta. idem, vii-495:

pigramente nell'acqua,... assicurando il loro tenero corpicciuolo coll'andar sempre rinchiusi

tenero corpicciuolo coll'andar sempre rinchiusi dentro il proprio portatile covile. 4.

vestaccia. marino, 4-153: sotto il letto vogliam che tu nasconda / un

e tuo ministro e duce / sprigiona il ferro e libera la luce. soldani

sacrilegio udito / che per far bello il nefando covile, / fosse dal proprio

, a quello son giunta, che il tacerne saria più bello! troppo egli è

di femmine, che de'tuoi favori fanno il traffico il più infame. manzoni,

che de'tuoi favori fanno il traffico il più infame. manzoni, pr. sp

qualcheduno di que'meschini, per posarci il capo la notte. pellico, ii-58:

. marco, pure di piombo, il cui riverbero era tremendo, io soffocava.

; e ho divinato ch'essi ascoltavano il dolore favellare del dio, rivelare la bellezza

algarotti, 3-133: e là ancora è il seno di balchan, covile de'pirati

sparsero la diffidenza, l'assassinio e il veleno nelle società divenute covili d'infelici

ficcati i travicelli, o piane, reggenti il tavolato dei ponti, le quali buche

salvini, 23-259: al covo giunto [il cervio], traggo fuora / la

0. rucellai, 4-69: adagiandovi entro il covo di un bel grogiolato letto con

: poi ch'essi furono satolli e il canonico di sant'andrea ebbe recitato un

qua ed uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo

.. fu chiamata presso madlen: il solo suo entrare maestoso e luminoso nella

bene alla fanciulla. le parve che il sole stesso, coi suoi zecchini scintillanti

stesso, coi suoi zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi

coi suoi zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi guardati

zecchini scintillanti e il rosso il giallo il viola dei suoi raggi guardati ad occhi

triste covo. cicognani, 1-93: il prudore irresistibile dalla cima dei capelli alle

: passavo perciò le mie giornate fra il lavoro, la biblioteca, i caffè,

, affrettandomi, la mattina, ad abbandonare il mio triste covo prestissimo, per non

, / io soffersi ai tuoi tavoli il martirio, / lo soffersi a formarmi un

, / è covo di briganti sotto il monte / zara di sasso non scalfito /

694: o severino, de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi

, de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi sogni io ben lo

arino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve / di questo novo sol

nido a covo geme, / or bacia il caro maschio, or tutta sola /

arboscel vola e rivola. -fare il covo: fare la tana, il nido

-fare il covo: fare la tana, il nido. -al figur.: procacciarsi

, procurarsi uno stato di benessere per il futuro. buonarroti il giovane,

benessere per il futuro. buonarroti il giovane, 9-107: io per me 'ntendo

io per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne. carducci

. carducci, 190: presto dunque il reliquario, / e ben venga il santo

dunque il reliquario, / e ben venga il santo novo! / tra i compari

compari del lunario / anche lui si faccia il covo, / avvocato e servigiale /

rischio presi. salvini, 34-154: il capriuol veggendo / a covo, manimetter non

. firenzuola, 659: può far il mondo ch'i'non possa colorire cosa

, 3-2-263: ma pria saper conviene / il modo d'insegnare antico e nuovo /

. allegri, 127: l'acchiappar verbigrazia il bene a covo, perch'egli è

e sebbene la riportassi al covo secondo il mio solito, chi sa quanto avranno bestemmiato

solito, chi sa quanto avranno bestemmiato il compare quei poveri amanti, vedendosi scoperti

covolume, sm. fis. il limite a cui tende il volume di

fis. il limite a cui tende il volume di un gas reale quando la pressione

vol. III Pag.929 - Da COVONE a COZZARE (37 risultati)

ritto, e i vostri covoni adoravano il mio covone. macinghi strozzi, 1-604:

d'un campo: ed ecco, il mio covone si levò su, ed anche

, 11-2-363: è premura dei contadini il levare ben tosto dall'acqua, i covoni

vi sente, pensa ai padroni / il contadino vostro che miete, / e mentre

avuto a dire, che papa clemente era il più bel principe che fussi mai,

e la paglia, si leghi [il grano] in piccole manne, o come

pezzi, l'ileo, l'ischio ed il pube, che si riuniscono in

assomiglia per l'aspetto (e abita il nordamerica dal canada meridionale al messico)

coyoti. cozióne, sf. il cuocere, cottura. crescenti volgar

crescenti volgar., 3-7: il quale [pane] ha nella sua

, eccesso de'tormenti, / non il monton cozzante e furibondo, / non il

il monton cozzante e furibondo, / non il furor de'più crucciosi venti, /

/ non d'etna o d'ischia il fremito e 'l fracasso / si pareggi al

foscolo, sep., 204: il navigante / che veleggiò quel mar sotto

terra dei ciclopi, e incolume ascolta il canto delle sirene, e passa illeso

un altro maggiore, tra i sudditi ed il prelato cozzanti insieme, a veder chi

/ e le biade ondeggiar come fa il mare! bembo, 1-271: pasce

pecorella i verdi campi, / e sente il suo monton cozzar vicino. molta,

, ix-571: ella sedea / negletta il crine e gli occhi rivolgea / al cozzar

, / con cui cozza lottando, il capo adorna. algarotti, 2-476:

per la soggetta valle / le pecorelle il citiso, e lascivi / i capri saltellar

cozza. marini, xxiv-807: spinse il guardo verso la sventurata nave e videla già

ai sonanti bòssoli comincia; / ora il picchiar de'bòssoli sul piano; / ora

de'bòssoli sul piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare,

, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar de'due dadi; or de

; or de le mosse / pedine il martellar. cesarotti, ii-41: cozzano

l'usbergo del petto / e tossa dure il muscolo carnoso / potè romper cozzando:

, 181: così vedi, se il mare eolo conturba, / cozzar due flutti

dei rottami sparsi / del lor naufragio il loro etereo mare. saba, 51:

mi piaceva guardar sui fanciulleschi / volti il cupo turchino dei berretti; / quando

coi petti. gozzano, 48: il vento cresce, cozza, / sibila,

in fascia: / quando gli fussi ben il capo mozzo, / parlerebbe quel capo

mozzo, / parlerebbe quel capo sanza il busto: / ciascuno stracca, ond'

seco. tasso, 9-1: ma il gran mostro infemal, che vede que ti

dal maggior numero. gli scrupolosi abbracciarono il sistema del tuziorismo che calmava la loro

ei s'abbia in pace / da'greci il dato guiderdon consenti; / né tu

né tu cozzar con inimico petto / contra il rege, o pelide. colletta,

vol. III Pag.930 - Da COZZATA a COZZOLO (35 risultati)

con un olivares. leopardi, i-1009: il popolo cozzava colla tirannide che soffriva.

continenti. carducci, 722: io trassi il temerario con vergogna / nel toro d'

con tutta l'anima e con tutto il cuore, questa è la vera musica spirituale

* morale universale 'di holbac, il 'governo civile 'di locke, le

civile società, per quanto lo consente il cozzare perpetuo delle opinioni interessate, e delle

due ritmi che si riprendono, stride contro il pen tametro consistente di un

offesa e di diffesa. dragoni fischianti per il tragitto dell'aere nel ventilar le insegne

. locuz. -cozzare col muro, contro il muro: ostinarsi a fare cose impossibili

10. prov. ognuno fugge il bue che cozza: tutti fuggono le

casa, 591: alla fine ognuno fugge il bue che cozza. = forma dialettale

altri [poeti] che ci becchiamo il cervello tratti dalla gola della immortalità..

gozzo. còzzo, sm. il cozzare; colpo dato cozzando con

, e da rabbiosi denti. buonarroti il giovane, 9-828: da ruote infranti

ferrata e dura: / temon le porte il cozzo, e l'alte mura.

, 4-558: delle colme / targhe già il cozzo si sentìa. guerrazzi, ii-105

1019: urli feroci assordavano l'aria, il cozzo delle baionette si mesceva al rumore

respingenti; una fila di cassoni neri; il treno. montale, 3-222: dopo

picca abbasseran sull'occidente, / e il cozzo orrendo solverà la lite. de sanctis

, i-405: suonava ancora dai mari il fragore della battaglia di lepanto, l'

e l'oriente. abba, 1-56: il grande, supremo cozzo, avvenne mentre

contro quel che avrebbe dovuto essere, il cozzo delle armi civili di cesare e

composizioni, tosto che vedremo lor dare il primo cozzo dalla riflessione e dall'esame

e 1'incontro immediato, direi quasi il cozzo del disinganno colla fidanza, dava più

8-1 io: nella contraddizione si vedeva il certo, nella distruzione la gioia, nell'

e di divisioni politiche, che parvero allontanare il carducci da una parte almeno della romagna

. moretti, 17-m: « ecco il mestiere adatto per il suo figliuolo,

17-m: « ecco il mestiere adatto per il suo figliuolo, padrona: il pecoraio

per il suo figliuolo, padrona: il pecoraio! ». « sì »,

e cioè dan di cozzo, che è il loro modo di essere cattivi ».

dar di cozzo nel marito di lei, il qual destatosi mezzo spaventato disse, dio

mi dài di cozzo, / né rammenti il passato! de sanctis, lett.

passato! de sanctis, lett. il., ii-419: contro al fato non

i cadetti avevano sopportato con discreta rassegnazione il loro stato miserabile, non potendo dar

concordanza si rende evidente da sé. il violarla è un costringer le idee a

in contrasto. tommaseo, ii-186: il ministro l'una camera mette a

vol. III Pag.931 - Da COZZONE a CRANIO (37 risultati)

o di quattro rami, e poi il bossolo, la calamita e la carta

intesi, in perugia un giovane, il cui nome era andreuccio di pietro,

di pietro, cozzone di cavalli, il quale, avendo inteso che a

; / ch'era anche cozzon d'uomini il deserto. caro, 12-i-321: col

paraninfo. aretino, 8-119: onde il cozzone di puttane, non pur di

mano. -che vorresti, ch'i'facessi il cozzone? note al malmantile, 1-362

i-636: io non ho fatto mai il cozzone di matrimoni. 3.

veder governare le bestie, a imparare il linguaggio speciale dei cocchieri, dei cozzoni

(cozzonéggio). ant. fare il sensale, compiere le operazioni di sensale.

nome del genere crabro, che è il lat. class, crabro 1 calabrone '

(anche crak), voce che imita il rumore di un oggetto che si frantuma

erano in cielo. ojetti, ii-410: il vetraio che riga il vetro col diamante

, ii-410: il vetraio che riga il vetro col diamante e, crac, lo

con la precisione d'un sarto che taglia il panno; l'elettricista...

metro. cicognani, 6-91: si vide il signor egisto stropicciarsi forte la fronte;

si frantuma. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza tentennava sui colonnini di

colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro.

m'acquatto di colpo per timore che il crac svegli qualcuno. alvaro, 9-43:

qualcuno. alvaro, 9-43: mentre prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua,

docum. nel sec. xv). il significato più recente (al n.

cappuccio di penne allungate sul capo; il maschio è nero col ventre bianco,

cra era, voce che imita il gracchiare del corvo e della cornacchia.

esopo volgar., 3-57: il corbo... cominciò a cantare in

qua riquà », / se c'è il corbo, alor faccia « ero ero

, 2-714: zitte, voialtre cicale: il vostro cra-cra c'impedisce d'ascoltare il

il vostro cra-cra c'impedisce d'ascoltare il rantolo della vecchia signora che muore;

italia? che si aspetta? *. il comizio si sbanda. le case tedesche

dare, comprare a credito, differendo il pagamento. fagiuoli [tommaseo]:

, cra): voce che imita il gracchiare del corvo e della cornacchia (e

: però non dovete aspettar lui [il tempo], facendo come 'l corvo,

. s. antonino, 2-90: il corvo, che dice crai crai,.

(cfr. cra cra); per il n. 2, cfr. crai1

da'filamenti più lunghi, biforcuti, ed il frutto coriaceo, globoso, monospermo:

irrigidivano i muscoli respiratorii, le eccitavano il vomito. panzini, iv-168: 4 crampo

, che si riferisce, che riguarda il cranio; che si trova in prossimità

inferiore, in cui è diviso convenzionalmente il cranio. -nervi cranici: i nervi

tirare i nervi, gli sembrava che il cervello gli bollisse dentro la scatola cranica.

vol. III Pag.932 - Da CRANIO-CEREBRALE a CRAPULA (33 risultati)

pullicella succede quell'ossa, che circonda il cervello, da'greci chiamato craneo. marino

soavi ed odorati. redi, 16-iv-103: il cranio [de'cervi] s'innalza

cranio di morto; e ci scoverse il coperchio, e rideva; e mostrava il

il coperchio, e rideva; e mostrava il cranio in mezzo a un nembo di

nievo, 43: indarno mi martorizzava il cranio col pettine sporgendo anche la lingua

d'annunzio, i-964: morti coprono il terreno, / chi squarciato il ventre e

coprono il terreno, / chi squarciato il ventre e il seno, / chi la

terreno, / chi squarciato il ventre e il seno, / chi la testa o

un braccio meno, / altri a mezzo il cranio aperto, / altri l'inguine

fondono / nell'arca della distruzione, il fuoco / è un vischio sui crani

negli occhi umani. pavese, 24: il marito è disteso / in un campo

2-13: in quella casa visse e morì il mio nonno materno... nel

delle grandi borse sotto gli occhi, il cranio quasi calvo, una spilla sulla

insensati per non sentirsi tratto tratto scaldare il cranio da que'pensieri che i moderni

un pensiero da questo cranio; che il poeta e il pensatore siano morti in

da questo cranio; che il poeta e il pensatore siano morti in me? pratolini

così « ignara della tempesta scatenatasi dentro il suo cranio *. pasolini, 16:

3. locuz. volg. spaccarsi il cranio: rompersi a testa, tormentarsi

rompersi a testa, tormentarsi, lambiccarsi il cervello (per risolvere un problema,

miei condiscepoli; ed io mi spacco il cranio e riesco appena a farne due o

, novantanove per cento, vengono cancellati il giorno di poi. 4.

, agg. medie. che riguarda il cranio e il cervello, che li considera

medie. che riguarda il cranio e il cervello, che li considera insieme mettendone

. -ci). che interessa sia il cranio sia l'encefalo, che è comune

del cranio. da essa si desume il tipo del cranio per quanto si riferisce

parte o dell'intera volta cranica per cui il cranio si presenta aperto. =

. strumento usato in antropologia per disporre il cranio orientandolo nella posizione migliore per lo

craniotomo '. strumento destinato a dividere il cranio del feto per diminuirne le dimensioni

feto per diminuirne le dimensioni ed agevolare il parto, quando la testa di quello non

cràpula (anche cràpola), sf. il mangiare e bere disordinatamente, smoderatamente

le piume. fontanella, i-251: giace il mondo fra lussi, e l'uomo

crapula oppresso, per la gola fuori / il negro vino, e della carne i

delle crapole, di cui si gravano il ventre. l. bellini, 5-139:

vol. III Pag.933 - Da CRAPULARE a CRASSULA (26 risultati)

o bere. firenzuola, 405: il soldato, secondo che io intesi da

sonno. soderini, ii-121: ferma il cavolo la crapula. garzoni, 1-705

0 vilissimamente uccise tra la crapula e il sonno, secondo 1 demeriti loro.

, furbi per giocare, mariuoli per il rubbare, poltroni per non volersi troppo

aveva fra molte altre due passioni: il vin di porto e la pesca del salmone

vanteria crapulona dei mercanti, riempiendo loro il piattino di soldi ed offrendo loro da

si può concedere ai francesi ». così il parenti. e noi aggiungiamo, che

'sputacchio'; e ci sa proprio di salato il para gonare quelle illustri 4

'o 4 pasticcini ', come il volgo chiama tanti ninnoli, a uno sputacchio

tempo invigilare alla sanità generale di tutto il corpo, procurando di mantenere la giusta crasi

di mantenere la giusta crasi, ed il giusto equilibrio dei solidi e dei fluidi che

qualità o stato speciale del sangue; il quale stato, quando è contro natura e

dice 4 discrasia '. secondo galeno, il misto degli umori che costituiscono le diverse

acqua. carletti, 62: [il frutto del cacao] è di colore

non sia poscia stato potente a seguitare il suo moto, per la sua troppa

. g. del papa, 1-1-40: il nemico contro cui si debbe combattere non

l'acqua, al suttile, quale è il vapore, al più suttile quale è

anni, correan lividi lampi, / ed il raggio del sole ottenebrava / della mefitic'

del sole ottenebrava / della mefitic'aura il crasso velo. c. e.

, se non in quella parte che guarda il sole. -figur. d'

: di quel crasso loto è formato il tuo servile gentame! conoscimi.

s. degli arienti, 26: il iudice, ancora che fusse d'ingegno

. cecchi, 6-224: non è il caso di parlare di bellezza. né di

gli americani sieno inarrivabili nel neutralizzare anche il corpo femminile. bocchelli, i-188:

non crassa facezia emiliana, voglio dir il 4 bertoldo, bertoldino e cacasenno '.

crassissima ignoranza. baretti, 1-323: il volgaccio nostro, oltre alla sua ignoranza

vol. III Pag.934 - Da CRASSULACEE a CRAVATTA (50 risultati)

ermafroditi, raccolti in infiorescenze cimose; il frutto è una capsula (e presentano una

(per guadagnare tempo, per attendere il momento favorevole); temporeggiare, ritardare

. di domani; che deve accadere il giorno successivo; che è rinviato a

della famiglia rosacee, a cui appartengono il biancospino (crataegus oxyacantha) e il

il biancospino (crataegus oxyacantha) e il lazzcruolo (crataegus azarolus).

latte, tututti fumanti / sentieno ancora il fuoco poderoso. salvini, 16-20:

. monti, 3-389: ciò fatto, il sacro di lieo licore / dal cratere

intorno auree le tazze, / e chi il vino attingendo a ricolmarle / dal cratere

palme a'regi onda di fonte, / il rito disponean, taciti, intenti.

taciti, intenti. pascoli, 621: il fanciullo dal cratere attinge / vino,

spiragli. salvini, ix-7: quale il cratere pien di fuoco etneo. targioni

non divisibile marina fu costretta a difendere il cratere della capitale. carducci, 706:

cratere della capitale. carducci, 706: il cavai nero / contro il ciel forte

706: il cavai nero / contro il ciel forte springò / annitrendo; e

ciel forte springò / annitrendo; e il cavaliero / nel cratere inabissò. fucini,

. d'annunzio, iv-2-564: riguardai il cratere vorticoso in cui l'impeto del

della fascia zodiacale fra l'idra e il corvo. salvini, 3-66: il

il corvo. salvini, 3-66: il crater nella mezza spira, e all'ultima

corno (ed è diffuso in italia il craterellus cornucopioides, detto corno dell'abbondanza

teridi, profonde / acque di mergellina il cor ferìo. craterisco, sm

giacinto per la struttura e all'ambra per il colore. landino [plinio

: quegli ultimamente per condur cose sono il traino, la barella, il carro,

sono il traino, la barella, il carro, le scale, il oratone,

barella, il carro, le scale, il oratone, il gigotto. = deriv

carro, le scale, il oratone, il gigotto. = deriv. da croia

, anche lui con la sua zazzera, il suo « craussino * attillato, e

spezie. panzini, ii-320: il cavaliere stette molto incerto fra il cotechino

: il cavaliere stette molto incerto fra il cotechino con crauti e il fritto misto.

incerto fra il cotechino con crauti e il fritto misto. = deriv. dal

che gli uomini portano facendola passare sotto il colletto e annodandola sul davanti.

sul pulpito faceva bella mostra di sé il capitano vestito di nero con la cravatta bianca

gesù. oriani, x-21-216: sebastiano, il sottofattore per i buoi, bel contadino

. pirandello, 7-59: ed era raro il caso che, parlando così tra loro

, l'uno non aggiustasse... il nodo della cravatta sotto il mento.

.. il nodo della cravatta sotto il mento. palazzeschi, 3-191: la

grande piastra, coi fiorellini rossi e il ferro di cavallo in brillanti e rubini.

fresca / una cravatta di buon gusto / il sorriso che si sforza / d'esser

della camicia. ojetti, ii-349: il volto liscio così che anche le pieghe

tratto tratto, ma senza soddisfazione, il suo luca che non era più luca

. panzini, ii-371: si faceva il nodo alla cravatta, o per meglio

alla cravatta, o per meglio dire il fiocco, giacché per ragioni di partito egli

l'usura. -togliere, prendere per il cravaitino: afferrare qualcuno per la cravatta

cravattino toltolo pel collare, già fermamente il traea. 3. sport.

, mossa di lotta libera per cui il lottatore costringe l'avversario a cadere per

avversario a cadere per terra, circondandogli il collo con un braccio fino ad afferrarne

sottile lastra di piombo usata per delimitare il testo di una tabella separandolo dalla testata

, che bisognava osservarla per forza, il suo bravo solino alla shakespeare colle sue

brave punte triangolari che gli coprivano mezzo il panciotto. beltramelli, ii-16: avevo.

al colletto. beltramelli, iii-1198: il cravattino rosso e il cappelluto sospeso sulla

beltramelli, iii-1198: il cravattino rosso e il cappelluto sospeso sulla selva dei capelli,

vol. III Pag.935 - Da CRAVATTAIO a CREANZUTO (35 risultati)

cravattóne di raso, le scarpe lucide, il vestito coi bottoni dorati. fogazzaro,

bottoni dorati. fogazzaro, 5-52: il visetto raso e roseo del signor giacomo

(luigi xiv aveva formato di truppe croate il cosiddetto reggimento di royal-cravate).

genere di commissioni in città, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio,

in città, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio, onorati dai

, e il sarto, il calzolaio, il cravattaio, onorati dai comandi del contino

all'arte della cecca, qui si comprende il cecchiere, le botteghe...

dinanzi a cui avevo posto per offerta il più difficile dei miei premi? bocchelli,

e con sì poca grazia / chiede il semestre, ch'e'non v'è una

e rivela. segneri, i-618: il quale [figliuolo] procede dal padre in

ma d'immagine sostanziale, rappresentante tutto il bello, che dio può partecipare alle cose

quando non bastasse a farvi temere tutto il creato, che è tanto vasto, non

non dovrà bastare a farvi temere tutto il creabile, che è infinitamente mag

infinitamente mag gior di tutto il creato? = deriv. dal

. agostino volgar., 1-9-224: congiugnendosi il maschio e la femmina, non possono

: quegli sbuffi di fiacca genialità sono il marchio di infamia e di tortura dell'uomo

.. della generazione umana... il male che caviamo dalli parenti, e

ant. anche crianza), sf. il comportamento, il contegno, il complesso

), sf. il comportamento, il contegno, il complesso degli atteggiamenti,

. il comportamento, il contegno, il complesso degli atteggiamenti, dei modi abituali

situazioni) che caratterizzano una persona individuandone il tipo di educazione ricevuta, la disciplina

2-27 (i-953): ella era come il marito poverissimamente abbigliata...,

dal vago volto maiestà, non potendo il povero vestire celar la reale e generosa

liberalità, al merito del quale verso il suo re saria poco mezza inghilterra. firenzuola

e nutritori. baretti, 1-21: il conte baldassare castiglione... sapeva

iii-584: a francesca non piaceva molto il caffè; l'accettò per buona creanza,

, mentre la vecchia sorbiva con voluttà il suo e, forse per effetto della bevanda

onde non sarebbe creanza, né gentilezza il dargli ad annasare a tutti per delizia

creanza non venendo in persona ad augurarvi il buon viaggio per caserta. leopardi, iii-783

gli intelletti, senti dire; qui è il rimedio. leggere e scrivere, far

: senza aver creanza, / o il minimo rispetto / verso una sì gran

/ a lei, sì come fa il lupo alle pecore. / - creanze di

da'più prudenti, che questo [il mostrarsi vile e da poco] era

sazietà. nieri, 242: il boccon della creanza (dicono anche:

, cortese, garbato, che conosce il galateo, le regole del vivere sociale

vol. III Pag.936 - Da CREARE a CREARE (57 risultati)

inchin la creanzuta strega; / e il nati fino a terra il capo piega.

; / e il nati fino a terra il capo piega. fagiuoli, 3-3-23:

capo piega. fagiuoli, 3-3-23: il ragno, creanzuto personaggio, / dopo

ragno, creanzuto personaggio, / dopo il saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava

saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava il suo pellegrinaggio. baretti, 1-59:

e tutto nella sua forma e'stabilì il mare, e formò le acque e la

e formò le acque e la terra, il cielo e l'erbe e l'altre

[el summo love] aver adorno / il ciel di stelle, e aver creato

ciel di stelle, e aver creato il sole / che gira al mondo splendido d'

un giorno, / e ornar di rose il verno e di viole. aretino,

e 'n ciel distinse / l'orse, il cigno, il leone, 'l drago

distinse / l'orse, il cigno, il leone, 'l drago e 'l toro

e altezza tutta la superficie della terra, il vallesio si credesse ch'ella fosse un

. manzoni, 829: se d'adamo il pazzo orgoglio / al signor ci fa

creata, non si doveva stupirsi che il sangue avesse ripreso la sua vasta circolazione per

quasimodo, 4-43: in principio dio creò il cielo / e la terra, poi

l'altro. della casa, 2-3-359: il tempo le crea [le usanze]

[le usanze], e consumale altresì il tempo. botta, 5-134: ed

d'annunzio, iv-2-470: la vergine e il vecchio, commemorando a vicenda la mina

né pòssi a tal belleza acomparare / il mio splendor, che il cielo ha illuminato

belleza acomparare / il mio splendor, che il cielo ha illuminato; / e ciò

, 7-39: incarnano in fatto, giusta il divino disegno, la energia progressiva della

specie, preparano al proprio elemento spirituale il potere di crearsi una forma corporea superiore

iii- 782: aveva comprato uova per il malato e un bel chilo di fagiuoli

che in realtà sono tanto ricchi da crearsi il condimento col loro sangue stesso.

surse l'arte, / e del bello il gioir, come il crearlo, /

e del bello il gioir, come il crearlo, / dalla stessa non nasoa inclita

a'fantasmi anima eterna: / sdegno il verso che suona e che non crea.

né tempo né spazio, di vagare dietro il verisimile sdimenticati del vero, la facoltà

; toma a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo; apprezzare, amare

. it., ii-160: è [il tasso] un carattere lirico: non

un carattere eroico. e, come il petrarca, è natura subbiettiva, che crea

subbiettiva, che crea di se stesso il suo universo. b. croce, ii-8-7

altra attività spirituale, con la soluzione il problema, con la forma il contenuto,

soluzione il problema, con la forma il contenuto, che non è materia informe

ii-8: in che modo potremmo spiegarci il prodigio di un dante, che, intento

affidano alla fantasia, lasciano al lettore il margine perché esso crei l'avvenimento col

suo colore, la sua drammaticità, il suo significato. 5. fondare

i princìpi, le leggi, e precisando il metodo. crusca [s.

: galileo creò le scienze fisiche. il vico creò la filosofia della storia.

tarquito contra esultando con armi rilucenti, il quale la ninfa driope aveva creato a

e tanta ambizione che, non che il cardinalato, ma il pontificato non lo

, non che il cardinalato, ma il pontificato non lo capeva. firenzuola, 55

l'egìoco confusa in amore, creasti / il simile a'numi sarpedone, laodamìa.

concesso l'amore per creare la crisalide o il seme che potesse resistere al freddo e

. chiabrera, 1-iii-86: ma sotto il caro piè creava il suolo, / ovunque

1-iii-86: ma sotto il caro piè creava il suolo, / ovunque trapassò, fronde

! de sanctis, iii-287: lasciamo stare il legame intellettuale che cuce insieme i romanzi

): carlo magno, che fu il primo facitore de'paladini, non ne seppe

ruota di fortuna era caduto, / creato il nuovo re, che si prepara /

non meno punto di tutto questo fu necessario il creare in quel tempo giulio ii,

, non andò che a pochi giorni il crearlo l'imperatrice suo cavallerizzo maggiore.

, 12-11-185: venne rinnovato ai cattanei il titolo di conte... e concessa

dottori e notari. botta, 4-74: il pontefice- ottenne facilmente dal senato veneto,

dee, d'amor sorelle / creowi il fato; né da lui potrei / partirvi

né da lui potrei / partirvi, né il desia la terra o il cielo.

, né il desia la terra o il cielo. de sanctis, lett. it

vol. III Pag.937 - Da CREATINA a CREATO (32 risultati)

cittade infino al tempo che si fece il primo popolo in firenze, come innanzi

bonitario de'campi. botta, 5-6: il debito dello stato montava continuamente, non

per crear soldatesche. colletta, i-267: il re creò tribunale per i colpevoli di

libro, nel quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio secondo la detta

e come di nobili cavalieri ornata; il che fatto hanno quasi tutti gli altri

... dove allor si creava il giovinetto fratei di ottone. idem, 385

fratei di ottone. idem, 385: il re... chiese appresso il

il re... chiese appresso il puttino, per crearlo nella sua corte

ah! non è, no, il mio fine / il crear legge ogni mia

, no, il mio fine / il crear legge ogni mia voglia, il farmi

/ il crear legge ogni mia voglia, il farmi / col finto insano orgoglio ai

misurando i tempi da che si vede il baleno a che quegli si sentono.

, 1-25: nello 'ntelletto si crea il secondo / ramo di questo amore immaginando.

6-i-40: chi serrar pensa a'pensier vili il core, / apra in voi gli

. e. cecchi, 1-171: il solo che arrivasse a crearsi, era.

. vico, 244: restava finalmente il censo, perché, per tutto il

il censo, perché, per tutto il tempo innanzi, essendo stato l'erario de'

per esempio, perché all'arte sola spetterebbe il carattere di creazione nella perpetua creatività che

, ma le feconda e dà loro il primo impulso vitale. 2.

cosifatta. l'aristocrazia dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio ma che pur

da lunga servilità ad abitar con esso il sepolcro. barilli, 6-74: dottori

fede profonda raggiunge con la scintilla geniale il colmo dell'eleganza. pavese, 8-159

giunge sempre attraverso la noia. anche il dolore per diventare creativo deve prima farsi

: l'aria, la vista, ed il comodo di questa casa mi restituì gran

senso attivo e creativo, che è il solo giusto, per ciò stesso che è

, io ne intesi abbastanza per sublimare il mio intelletto alla immensità di questo tutto

7-135: gli angeli, frate, e il paese sincero / nel qual tu

... pensano in questo modo il creato mondo esser fatto igualmente ettemo col

, nella quale ci si rappresenta subito il niente, come una cosa positiva, di

primigenio e perpetuo delle cose create, il quale io non posso alterare. onofri,

pensieri degli esseri creati, / ma il tuo nome natio / è un nome nostro

le create cose, ogni creata cosa: il creato, l'universo.

vol. III Pag.938 - Da CREATO a CREATORE (46 risultati)

]. monti, x-3-297: fra il concento degli augelli e il plauso /

x-3-297: fra il concento degli augelli e il plauso / delle create cose egli [

plauso / delle create cose egli [il sole] sublime / per l'azzurro

/ né ogni creata cosa, / né il vasto ciel co * rai, /

ciel co * rai, / né il mar colla sua voce / ci sveglierà più

viscere, creati / del vostro sangue: il procrear qui figli / troppo è gran

proietti creata, e primo vide / il contener delle contente sfere. -costruito

sono sentenze create da secoli ed esprimevano il pessimismo sulle sorti umane. 4

giovanni, 101: volse andare a visitare il papa di nuovo creato. d.

se in capo a dieci anni si scopre il bisogno d'un altro termine, presenteremo

ben creato giovane, vinse messer lodovico il ducato sudetto. marcellino, 1-40:

, 1-528: ai conviti [il cortigiano] deve esser modesto, savio,

girolamo leopardi, 1-42: questo [il buio] ti rende così ben creato,

: non è da persona ben creata il parlar in tal forma. -per

/ ballare i topi, e covi il focolare. anguillara, 2-319: vedendolo

. anguillara, 2-319: vedendolo [il toro] ella così ben creato, /

delle cose create, l'universo, il mondo, la terra e quanto su di

, venti; udite, cieli, il canto; / perché il creato il creaor

cieli, il canto; / perché il creato il creaor tconoschi. d. bartoli

il canto; / perché il creato il creaor tconoschi. d. bartoli,

uscir del mondo e allontanarsi da tutto il creato sensibile. segneri, ii-193:

, da dio già stabilita in tutto il creato. filicaia, 2-2-121: l'alta

e le sorgenti apparvero, / onde il creato ha vita. fantoni, 856:

, i-32: una diva scorrea lungo il creato / a fecondarlo, e di natura

creato; la quale non è altro che il disordine sottentrato all'ordine, la divisione

sottentrato all'ordine, la divisione e il caos succeduti au'armonia del cosmo,

stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato ti sta innanzi come una sola

sera, e racconta. non è soltanto il creato che l'interessa, ma l'

che l'interessa, ma l'uomo, il suo simile. sinisgalli, 6-169:

più simpatia (e in realtà ostentano il più gran ribrezzo) per la luce

berni, 32-42 (iii-108): il re di fiessa.. / disse:

allora si avisa- rono che quello era il creato del confessore, che venne dentro

roma comandatrice, ma al creatore di tutto il mondo generalmente avere ubbidito. guittone,

madonna del mondo,... dirizza il mio dire per tal modo, che

creature con certo modo e termine: ma il creatore ama con amore infinito. lorenzo

, 99: 11 creatore, e il tutto e l'uno, io canto:

divinità rappresenti di quel che si faccia il sole. baretti, 1-235: il

il sole. baretti, 1-235: il nostro globo è, e solo può essere

pacata e benefica con che lo guarda il creatore. manzoni, 42: chiniam la

quetar volesti in quell'eterno vero / che il grande amor ti dette e il gran

che il grande amor ti dette e il gran pensiero. oriani, x-21-141: in

ch'el tesoro per sé no'lauda il suo cumulatore dopo la sua vita, come

egli era bene un poeta, e il poeta, sapete, è quasi un creatore

bronzo degli eroi / foggiò se stesso il creatore spento [verdi]. idem,

venerato mallarmé... dicono che il segreto del suo comportamento era nella dolorosa

costruttori la massima parte dei quali ignora il soffio della poesia. sono a migliaia

vol. III Pag.939 - Da CREATURA a CREATURA (31 risultati)

spontanea: è la vera musa, il « deus in nobis », che possiede

, e te ne dà l'impressione e il sentimento. fogazzaro, 5-41: egli

d'annunzio, iv-2-815: ella vide il suo amico levarsi con impeto, tremare

sua forza creatrice. deledda, iii-850: il suonatore eseguiva dei semplici esercizi, come

serra, ii-54x: egli non ha il pennello creatore di un saint- simon che

formidabili di quell'affascinante creator di madonne il qual superava in novità d'ingegni tutti

è una creatrice di mondi, come il desiderio. ma è proprio necessario che il

il desiderio. ma è proprio necessario che il nostro pane quotidiano sia zeppo di vermi

beltramelli, ii-654: è sempre per il nonno che sono in pena...

/ ma poi che 'l verno viene e il tempo passa, / fugge il diletto

e il tempo passa, / fugge il diletto e quel piacer si lassa. savonarola

che ha nome luna, / cui sotto il mento s'incurva / una collana /

stroncato o una foglia più grande o il terriccio d'una talpa o il passo di

grande o il terriccio d'una talpa o il passo di qualche animale. montale,

dell'altra. -in senso collettivo: il creato. fra giordano, 3-265:

d'animo, sia di commiserazione per il suo destino di fragilità e sofferenza)

a leggere su questo gran volume ch'è il mondo, e intendere il vero significato

ch'è il mondo, e intendere il vero significato degl'infiniti caratteri che sono

ricamo e acconciature, / e vomitando il lor genio carnale / per le dame più

: è spet tacolo atroce il veder deperire una bella creatura, stoi

nell'atmosfera lietamente sino a toccare il cielo con un dito. gozzano, 132

gli usi del suo paese, il mistero della sua bellezza. -come

-saziati, creatura mia, -dissi portandole il piatto della pollanca. rosetta, come

. crescenzi volgar., 9-58: il quale [asino] se avrà peli

occhi o degli orecchi, varierà molto il color della creatura. -figur.

: si rilevi come... il bello sia pura opera e creatura dell'assuefazione

de sanctis, i-9: innanzi al poeta il corso della natura è danza e armonia

della natura è danza e armonia; il suo suono è canto e parola; il

il suo suono è canto e parola; il rombo, il mormorio, il sussurro

canto e parola; il rombo, il mormorio, il sussurro è voce di sdegno

; il rombo, il mormorio, il sussurro è voce di sdegno e di

vol. III Pag.940 - Da CREATURALE a CREDENTE (36 risultati)

. g. villani, 10-226: il quale era del paese del papa, e

acton fu posto alla testa degli affari, il vecchio de marco confinato ai minuti dettagli

voleva maritare assolutamente; e aveva trovato il... l'uomo: un'altra

giù non tanto per lui, quanto per il grasso stipendio che temevano di perdere.

di quelli anni tempestosi di poco avanti il '70 mi ricordo che feci la gita a

voi, e non tenere in corpo il malumore, con quella creaturina che c'

per lui; e, rimesso sul lettuccio il bambino, si fermava un tratto a

creaturale, agg. proprio delle creature (il sentimento di venerazione, di rispetto verso

. otto. creazióne, sf. il creare; l'atto con cui dio

vizi capitali, dalli sette difetti venuti per il peccato originale, dalli sei giorni della

dispetto l'immaginarci ancora fuori d'iddio il niente. algarotti, 2-21: né

ii-213: nei tempi propinqui alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle

poco inferiore alla storia del processo creativo, il capolavoro di questo genere. qui la

stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato ti sta innanzi come una sola

di avere scoperto finalmente... il grande segreto di dio, la vera

della creazione dell'universo. 2. il mondo creato, l'universo in quanto opera

con certezza che un uomo può avere il sentimento di una propria altissima intelligenza che

, 9-165: meno mate che il mondo può sempre ricominciare daccapo...

ecco te stagioni, te feste, il tempo di amare: la creazione è

un sistema di pensiero, invenzione, il dar forma e l'eseguire materialmente un'

, iii-9-63: i due studi che il vossler distingue, chiamandoli studio estetico e

pure è lecito applicare alla negazione depretisina il titolo d'una creazione shakesperiana. d'

creazione shakesperiana. d'annunzio, iv-2-224: il novissimo senso musicate ch'essi hanno del

oriente nell'interno di un frutto nostrano come il cocomero. pratolini, 9-187: videro

. pratolini, 9-187: videro in nini il loro ideale. la lodarono nei loro

roto. botta, 5-17: volle il re [di francia] rimediare con

la creazione della corte plenaria, ma proruppe il parlamento in un'asprissima protesta.

essere creazione d'un'altra, e il termine e fine d'un male esser grado

volare per l'aria, ma cessando il vento cadevano in terra. baldinucci, 2-5-

2-5- 162: dopo brevissimi giorni il pontefice infermò e morì, cioè il

il pontefice infermò e morì, cioè il ventesimosesto dalla sua creazione. 8.

attualmente e che conservarono invariati attraverso il tempo (in contrapposto a evoluzionismo).

e crebre / maledir la spelonca ed il profeta. faldella, 2-120: i suoi

e i folti tronchi / a pena il sol vi raggia: / e l'aere

: tutte legan di bende forestiere / il crin prolisso e crebro, / e

228: ispensesi la fede cristiana per tutto il mondo,... avvegnaché ne

vol. III Pag.941 - Da CREDENZA a CREDENZA (30 risultati)

di divini tesori, e quella per il cui mezzo son ripieni li cieli e la

i popoli credenti / quel giusto che il comun riparatore / per le sorde annunciò selve

cattolico. de sanctis, lett. il., i-248: spirito dommatico, credente

, guglielmo non si era mai posto il problema dell'aldilà. egli assentiva senza

cavalcature del nostro redentore, che significano il suo antico credente ebreo ed il novello

significano il suo antico credente ebreo ed il novello gentile: l'asina e il pullo

ed il novello gentile: l'asina e il pullo. l. adimari, 1-197

: così s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla de'ciechi credenti e

lett. it., i-64: il poeta dee essere un credente, ma non

l'intime caverne del cuore, riempie il petto de'credenti di celeste soavità.

credenti? svevo, 2-534: provava il medesimo alleggerimento di coscienza di chi ha

. credanza, credènzia), sf. il credere; opinione, persuasione generica (

umiltà di core, / sembra infedele il mio fedele amore. boccalini, i-267:

a tua credenza, ecc.: secondo il mio parere, secondo il tuo parere

: secondo il mio parere, secondo il tuo parere, ecc. pietro da

di questa credenza fu mattia bemeggero, illustrando il luogo di svetonio citato di sopra.

ogni credenza: oltre l'immaginabile, il credibile. - acquistare, ottenere credenza:

, vi-1-135 (10-13): messer bertuccio il guardi per fiorenza, / ché de

ch'io ne dotti, tant'ba il viso fero. chiaro davanzali, 220 e

: quanto di grave e faticoso il forte / teban sofferse, io sostener

non schivo, / s'acquistar pur credenza il ver ne deve. c.

dati, 282: la qual cosa [il circolo di giotto] appresso di me

i-49: l'indispensabilità della guerra, il rigiro degli affari, e l'interesse

saremmo noi cori pusillanimi da non confessare il vangelo? da prenderci soggezione, se

in lei con tutta la spontaneità ed il profumo dell'età virginale. fogazzaro,

dubbi circa la fede. a confessione finita il penitente se n'andava tranquillo e il

il penitente se n'andava tranquillo e il confessore rimaneva scosso nelle credenze proprie.

vera credenza: la fede cristiana, il cristianesimo. giamboni, 2-65: ma

regno. aretino, iii-214: [il cor] dovrebbe essere intento / al

17-24: ma tenne / santa credenza il terzo [re] e qui [contro

vol. III Pag.942 - Da CREDENZA a CREDENZA (34 risultati)

fatta a credito; le merci, il denaro dati a credito. -a credenza,

antichi padri] con domeneddio, aspettando il pagamento dopo lungo tempo. g. villani

'nteresse / e lasciate ch'a gli altri il pensier tocchi. tasso, iii-24:

tocchi. tasso, iii-24: aspetto il libro che io le dimandai, perché

quello che mi è mostrato. buonarroti il giovane, 9-761: passi quello smargiasso violente

, iii-41: se avessi voluto vendere il panno a credenza, l'avrei venduto

1-28: ieri ho dato a credenza tutto il bene che ho potuto, ne è

che ho potuto, ne è pulita cosa il ricordarlo; oggi me ne pago io

d'allegria; domani dio mi farà il saldo colla moneta che vorrà. verga

scalchi e coppieri facevano prima di servire il signore, per assicurarlo che non vi

boccaccio, i-109: voltato a salpadino, il quale già voleva fare la credenza,

credenza al famiglio che lo recò [il pagone], subito morì. masuccio,

credenza: con l'obbligo di mantenere il segreto. -porre in credenza: affidare

discrezione altrui. -tener credenza: mantenere il segreto. breve di montieri, v-50-71

67 (115): un giorno, il consiglio comandò credenza; lo fanciullo tomòe

che li avea promesso di tenere credenza, il manifestò a un'altra donna. compagni

2-37 (i-1070): deliberatosi adunque il re di parlargli e raccontargli i casi

se voi non favellate altramente, io il vi terrò segreto, ancoraché non mi ponghiate

simili frasi presso gli scrittori italiani dopo il secolo xi; o perché qualche segreto '

opera buona che aveva fatta, e il rimanente. [ediz. 1827 (196

essere * creduti *, da cui il nome), al quale competeva il

il nome), al quale competeva il disbrigo delle pratiche più delicate; dal

g. villani, 7-16: riformarono il consiglio di cento buoni uomini di popolo

elessono] un consiglio di ottanta cittadini, il quale chiama vono la credenza. guicciardini

. ser donati, 6-229: congregato il gran consiglio della città, fu creato

determinato. questo secondo consiglio si appellava il * consiglio di credenza ', cioè

credenza. b. pitti, 1-83: il detto dì 22 mi diede la commessione

illustrissime in credenza del conte achille, il quale avemo udito attentamente e con molto

di saluto, / toglie, affrettando il suo partir, congedo. baldi,

con un breve di credenza. buonarroti il giovane, 9-328: le lettere che

nuovo; / onde s'io risi, il caso ve n'accerti. / ma

si spacciano da eroi liberatori, ma il debito del titolo serbano a pagarlo quando

alla cappannelle a credenza, e non farà il simile de'gran fatti quando sarà

di raffaello da urbino pittore, che il vescovo salamanca mi dessi da fare un

vol. III Pag.943 - Da CREDENZIALE a CREDERE (32 risultati)

credenze, dilettano la vista. buonarroti il giovane, 9-594: e fatti noi veramente

cosa. palazzeschi, 3-223: ricordo il fumo della zuppiera sulla credenza, mentre

spalanca la credenza, spazza con la mano il vasellame che si infrange per terra

di stoviglie per imbandire la mensa; il luogo ove questo assortimento viene custodito.

con grande spesa. caro, 12-iii-147: il signor duca suo consorte fece fare qui

: di questi vasi... mandò il detto duca guidobaldo una credenza doppia a

mandato, per ordine de'padroni, il caffè. 3. per estens.

secolare, lo scalco... annunziò il primo servizio di credenza e i servi

con le due credenzette di noce e il lungo divano da anticamera coperto di tela

una credenzina che andava a pezzi, il fornello e due seggiole, era tutto quello

, che egli è autorizzato a rappresentare il proprio stato: in esso è indicato il

il proprio stato: in esso è indicato il nome dell'agente diplomatico, specificato il

il nome dell'agente diplomatico, specificato il carattere e l'oggetto della sua missione

-ritirare le credenziali: richiamare in patria il proprio rappresentante diplomatico. varchi,

illimitata. alfieri, i-74: [il mio curatore] mi scrisse in quell'occasione

al figur. machiavelli, 11-2-460: il cuoco e un suo credenziere si sono

(66): troppo indiscretamente maneggiando il bel manico del vaso, non potendo resistere

portasse al maestro che lo aveva fatto, il quali subito lo racconciassi. guarini,

questa giudiziosa credenziera non ne faccia prima il saggio. segneri, ii-14: tenne faraone

torre due suoi prima amantissimi famigliari. il capo de'coppieri, ed il capo de'

famigliari. il capo de'coppieri, ed il capo de'credenzieri. salvini, 22-138

de'credenzieri. salvini, 22-138: il pane onesta credenziera appose. c.

con lodi sterminate a'credenzieri, / il buon tebaldo esercita le dita. de

latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere. nievo, 60:

nievo, 60: agostino, il credenziere, recava le portate vicino al

redi, 16-vii-299: avrà caro che il suo nuovo credenziere gli faccia una piccola

. stor. nell'italia meridionale e durante il secolo xv, funzionario di dogana o

, iii-81: curvo, quasi prono, il professore saliva sulla pedana, s'accostava

al credenzone, porgeva l'amitto, il camice, il cordone, i paramenti,

porgeva l'amitto, il camice, il cordone, i paramenti, non senza,

odi! m. villani, 1-70: il conte di romagna...,

credere. giov. cavalcanti, in: il conte carmagnola... diceva che

vol. III Pag.944 - Da CREDERE a CREDERE (25 risultati)

/ mai noi lassa seguir chi troppo il crede. boccaccio, dee.,

udire quello che io debbo dire: il che, se dagli occhi di molti e

poterlo pur crédare. masuccio, 47: il marito, udita la subita resposta e

subita resposta e sì bene ordenata, o il crese o de creder mostrava.

/ ma non lo credo: benché, il mio credere, / o no,

tu per te stesso, senza ch'altri il dica, / te n'avvedrai se

844: io per me credo che il mondo sia oggidì migliore di quello che

: ma io credo che sì; perché il colore è quello che ti ha innamorato

, che l'amore eterno e fedele sia il migliore; e perciò solo s'appigliano

l'ansar del petto / si paresse il magnanimo furore! nieri, 246:

. m. villani, 1-67: il popolo credendosi racquistare libertà e pace sotto

mia vita. sacchetti, 197-94: il podestà e 'l collaterale suo dissono e allegarono

, che quasi egli si credette avere il torto. s. giovanni crisostomo volgar

. ariosto, 41-88: sobrin raddoppia il colpo, e di riverso / gli mena

gli mena, e se gli crede il capo torre. a. f. doni

13-5: qui s'adunan le streghe ed il suo vago / con ciascuna di lor

che or si vede macinata sottile quanto il più far si possa, poche ore

. galileo, 112: non però creda il sarsi che questo mi fusse stato causa

tutti s'invecchiano, così s'invecchi il mondo. govoni, 164: sai che

, io ti prometto / di darti mezzo il reame e l'avere. machiavelli,

credendo megliorare. tasso, 18-83: passa il bu- glion vittorioso inanti / e già

/ con acuto coltello / vorrei passarmi il fianco. redi, 16-ii-27: estinguer mai

, 16-ii-27: estinguer mai non credo il grande ardore / che nel mio sen barbaramente

allor fu credendo di far bene ed or il mio sarebbe stato conoscendo di far male

, l'efficacia; ritenere probabile (il verificarsi di un determinato avvenimento).

vol. III Pag.945 - Da CREDERE a CREDERE (26 risultati)

dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare e dio cui tu credevi.

bibbia], 2-122: se non metto il dito nel segnai de'chiodi, e

, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma ciò che sia

forza un conforto; e chi non aveva il coraggio di soffrire cercando e aspettando,

riforma della religione. govoni, 195: il signore su una parete / mostra il

il signore su una parete / mostra il candido petto ignudo. i...

persona o una cosa quale la indica il complemento predicativo); scambiare una cosa

zelo / uman cedendo, autor sen creda il cielo. marino, 2-82:

l'ha mosse, / ch'allor giusto il giudicio io crederei, / quando comun

: -affliggere la povera bice! -intervenne il vecchietto tutto rasato, con una voce così

a vostro comodo, ma possibilmente dentro il mese, il compenso che crederete per

, ma possibilmente dentro il mese, il compenso che crederete per questi due scritti

denaro. borgese, 1-220: finché il libretto del credito italiano era intatto,

: e 'l padre loro tirro, appo il quale era l'armento del re,

presto, intorno alle bandiere / scorrono il pian con lungo avvolgimento. b. segni

uno stato, non si dee credere il magistrato supremo ad ogni uomo, ma a

: comanda poi che sterile diventi / il fertil campo, e frutto non apporte

e frutto non apporte / a ch'il seme in deposito gli crede. agostini,

per via non usata, volòe verso il gelido settentrione. cariteo, 334: non

oltre alla fatica tu gli aggiugni anco il risico dello starti del credere, la

ariosto, 26-59: era sì baldanzoso il creder mio, / ch'io non stimava

giorni appresso morì papa iulio secondo. andato il cardinale de'medici a roma, contra

e vera, gli è come avere il capogiro, vede rivoltarsegli innanzi la storia

di là da ciò che sente / il senso: o voce / del mio

la malvagità degli altri, è ugualmente malsicuro il credere e il non credere),

, è ugualmente malsicuro il credere e il non credere), si disse..

vol. III Pag.946 - Da CREDIBILE a CREDITO (33 risultati)

costui, essendo valoroso, volle dimostrare il contrario. -credi, creda,

3-53: ella creda, mylord, che il piacere di trattenermi con lei è cagione

. foscolo, xiv-333: quando anche il soave sogno de'nostri amori terminerà,

amori terminerà, credimi, io calerò il sipario. c. bini, ii-219

. prati, i-193: credimi. il mondo tutto / è un'ara dolorosa

: - cosa ti credi? - fece il mauri sorridendo. -ho passato la

credere che da purità d'animo proceda il non sapere tra le donne e co'

una volta darmi a credere / che il mal mi sia sano. della casa,

un albero magico e non dica più il vero. idem, i-958: la dimane

tutti medesimamente, e non mobili secondo il moto e delazione d'un corpo. galileo

: si disse... che il pane del lazzeretto fosse alterato con sostanze

che è più credibile, voleva sotto il diadema nascondere, come cesare dittatore, la

tasso, il448: per questa ragione, il verisimile e 'l credibile sarebbe l'istesso

senonché, prima del credibile, sotto il colore di misfatto di cui l'avevo

l'avevo vestito, dovevo veder spuntare il più tenero rosa. 3.

dalla madre confortato a far quello che il suo credibil padre dicea, come forzato

colla illusione. de sanctis, lett. il., ii-163: [il tasso

. il., ii-163: [il tasso] voleva soprattutto dare al suo poema

dié vinto. manzoni, 100: il voltaire lascia fuori due elementi importantissimi:

crediménto, sm. ant. il credere, credenza. pannuccio del

sone ereditate, in contante, anche il credito, anche il valore di

in contante, anche il credito, anche il valore di quelle carte cesserebbe di

] obbliga, da ima parte, il destinatario accettante ad aprire un credito al

[banca] tra via mercato e il pont veder, si occupava di operazioni creditizie

alle iniziative. crédito, sm. il credere, l'essere creduto; plausibilità,

alcuna volta è detta... il credito, o vero l'accoglimento delle cose

radere, / così ben taglia, e il padron gli dà credito. berni,

alla dimostrazione ch'egli voleva fare, che il suo, cioè, era stato un

sbarbaro, 1-183: e le ritarda il suo paradiso: il momento che, al

e le ritarda il suo paradiso: il momento che, al calore del vino

al calore del vino, le tornerebbe il credito nelle proprie grazie e gli uomini

, 1-80: son dunque (disse il saracino) sono / dunque in sì poco

questa, ora in quella città lavorando il meglio che e'poteva; non però cose

vol. III Pag.947 - Da CREDITO a CREDITO (59 risultati)

stinte bastavano allora per assicurar il credito d'un'opera: ora

l'opinione è quella che tormenta il saggio ed il volgare; che ha messa

quella che tormenta il saggio ed il volgare; che ha messa in credito

sp., 4 (67): il gentiluomo pensò subito che, quanto

e clamorosa, tanto più accrescerebbe il suo credito presso tutta la parentela

tutta la parentela, e presso il pubblico. de sanctis, lett

., ii-434: le scienze positive prendono il disopra, cacciando di nido tutte

sistematiche. i nuovi dogmi perdono il credito. de roberto, 581: quelle

, 581: quelle carte erano il documento e la misura della sua popola

ignoti, tutta la città passava sotto il portone del palazzo. saba,

. soderini, ii-113: per essere il cavolo di credito in tutte le provincie

. goldoni, iii-7: tante volte dipende il credito d'una bottega dalla buona maniera

ancora senz'esito. manzoni, 794: il barbiere giangiacomo mora componeva e spacciava un

dovevano aver credito. giusti, ii-438: il dire che voi non avete cuore di

cagione questo in ogni luogo a crescergli il credito, e non diminuirlo. machiavelli,

della reputazione dello stato, a perdere il credito nelle mercanzie. guicciardini,

in rovina. presto presto si perde il credito, e si fallisce. monti,

. monti, iii-170: comprendo che il matrimonio della beatrice deve aver esaurita la

deve aver esaurita la cassa. ma il credito di francescantonio per la pubblica piazza

soperchiavano di molti milioni la moneta; il credito le sosteneva: era dunque introdotta

, iii-4-135: quando si volle rianimare il languore del prestito coll'offerta dell'interesse

affidare allo stato i suoi capitali. il credito era spento. giusti, 2-94

si son vedute! / chi perse il credito, / chi perse il fiato,

perse il credito, / chi perse il fiato, / chi la collottola / e

ho quasi sessantanni, sono cardiaco, senza il becco di un quattrino, credito ne

sue istituzioni. manzoni, 1060: il credito pubblico non poteva sussistere, e

agire significa estendere la solvibilità, allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti,

concedere somme a prestito; chiudere il credito: interrom pere le

. sacchetti, 120-7: capitando il gonnella in alcuna terra in puglia

era uso, assai bene addobbato per avere il credito, andò in polleria.

la mettono [la roba] sopra il prezzo rigoroso quando la vendono a

vendono a credito. alfieri, i-53: il sarto sapendo ch'io poteva pagare

* la distanza che passa fra il momento del convenuto patto a quello del suo

commercianti invece di traiet- tare materialmente il danaro da una piazza all'altra,

danaro la pro messa o il patto di farlo trovare nella designata piazza

principe, che concilia l'essere e il non essere; siccome dimostrano il credito

e il non essere; siccome dimostrano il credito e la moneta di carta. bocchelli

di carta. bocchelli, 2-245: il salumaio del borgo gli aveva chiuso il credito

il salumaio del borgo gli aveva chiuso il credito, ma sandrone era deciso a

del danaro più rapida, senza aumentare il circolante, più facilità di credito,

con credito. nievo, 1-9: il mestiere... mi aiuta di molti

e modalità. carducci, i-821: il credito italiano si trascina in una faticosa

marotta, 6-57: oggi è proprio il « liquido » che scarseggia, dice,

« liquido » che scarseggia, dice, il governo ha bloccato il credito bancario e

, dice, il governo ha bloccato il credito bancario e addio. codice civile,

1842: l'apertura di credito bancario è il contratto col quale la banca si obbliga

1-602: rispetto alle persone che domandano il credito, questo si distingue in pubblico

consuntivo: quello concesso da privati per il pagamento di beni di consumo o di

vita economica. boccardo, 1-604: il credito agrario si fa all'agricoltore in

in quanto coltiva e produce, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario

fa a qualunque proprietario in quanto possiede; il primo è personale, ed ha per

la moralità dell'individuo accreditato, mentre il secondo è reale, ed ha per

: 4 credito marittimo '. è il credito applicato alla navigazione ed al commercio

indeterminato e utilizzabile per operazioni diverse entro il limite massimo prefissato. -credito periodico:

periodo e rinnovabile per periodi analoghi entro il tempo di validità del contratto. -credito

periodo si cumula con quella concessa per il periodo successivo. -credito rotativo: che

frazionabile: utilizzabile in più volte entro il periodo di validità. -credito di elasticità

carico dal fornitore del cliente, riservandosi il diritto di rifiutare il proprio intervento in

cliente, riservandosi il diritto di rifiutare il proprio intervento in qualsiasi momento, oppure

vol. III Pag.948 - Da CREDITO a CREDITORE (6 risultati)

al beneficiario il credito disposto, assuma l'impegno di

pubblico. colletta, i-276: ma il silenzio dell'universale volse a tumulto quando

volse a tumulto quando fu visto che il governo spogliava i banchi pubblici. così

era né verisimile né possibile, che il bignami (nuovo in napoli) avesse

. -apertura di credito bancario: il contratto con il quale una banca si

di credito bancario: il contratto con il quale una banca si obbliga a tenere a