sbigottirà. forteguerri, 7-112: che dirà il fior de'saracini, / quando
d'un, per cui gli uomini e il cielo / pregai contrari? =
chinata1, sf. rar. il chinare. -chinata di capo:
del monte gli distilla umore, il quale molto richiede, e assai se ne
del monte gli distilla umore, il quale da esso ghiottamente bevuto rifassene
2-38: già tutto parea d'oro il monte oeta; / fuggita di latona era
dell'erbe che a poco a poco alzavano il capo chinato dalla brina. manzoni,
ancora le reni dallo stare chinato dietro il muro, per sentire quello che dicevano.
iv-2-806: ella seguitava innanzi, chinata il capo. calvino, 1-109: l'addormentato
sottile, chinato, calvo. buonarroti il giovane, 9-187: vecchi, gobbi,
. nella torre pendente della garisenda, il lato situato dalla parte della pendenza.
incontro penda. buti, 1-798: sotto il chinalo, cioè dal lato, ove
: passavano le nuvole quella sera contro il chinato della garisenda, sì che al
sì che al fiero e ispido peregrino il fantastico cader della torre rammemorasse l'altro
aria, sicché la ributti e le tolga il salire: o se ciò non si
di riflesso: ed ella, continuando il moto, va diritto a ferire dentro il
il moto, va diritto a ferire dentro il cavo della volta ch'è compreso dalla
spilli e specchi. dossi, 465: il presepio della dolce fisionomia italiana,
3-245: e non mancava... il chincagliere ambulante che in quei giorni di
pacchiana. dossi, 542: il fornaio, che già faceva la cosa più
. soffici, ii-69: ciò che il mago traeva dalla misteriosa cassetta ed offriva
lettini: la chincaglieria del salotto e il bazàr del salone. -figur.
panzini, iii-458: ciò obbligò per cortesia il signor melas a presentarsi anche lui.
fra gli altri luoghi in lombardia, il mio dire operò tanto, che se io
, 4-765: si offerivano pronti a pagare il solito tributo di scudi novemila l'anno
, che furono: abolire per sempre il dono della chinea e la cerimonia;
cerimonia; cessare ne're delle due sicilie il nome di vassallo della santa sede.
una chineuccia che io ho, ovvero il leardo che cavalco io, e che aveste
febbre], non era ancora scoperto il chinino. dunque china pesta a gran
addosso un po'di febbre, e il medico mi faceva ingoiare il chinino.
, e il medico mi faceva ingoiare il chinino. pascoli, i-422: la febbre
a castagneto, gli lasciò, per il chinino ingoiato, straordinarie visioni. de roberto
, chinato, volto in basso (il capo, gli occhi: in segno di
: e falsembiante malizioso e saggio / il salutò col capo molto chino. petrarca,
dunque sperare che lei m'abbia concesso il suo perdono! *. carducci, 686
fresca è la sera e a te noto il cammino. verga, 4-142: gli
chino, mentre gli orecchi le ronzavano e il cuore le batteva forte. calvino,
marino, 1-72: quand'egli scorge il nudo pargoletto, / la forbice e 'l
sospende, / e curvo e chino entro il lanoso petto / con un riso villan
/ con un riso villan da terra il prende, / tra le ruvide braccia avvinto
fagiuoli, 2-56: mentre coll'interno il deridono [dio], par che umili
seco, / non è molt'anni, il pallido bambino i sbocconcellante la merenda,
lunghezza, e chini fino a mettervi dentro il capo. 3. figur. letter
schiavo. manzoni, 309: è il volgo gravato dal nome latino, /
in pendio; all'ingiù, verso il basso. -essere al chino: essere
. bembo, 1-270: ir vago il vento, / in su la fiamma,
su la fiamma, al chin correre il rio. tasso, 9-96: mentre ne
si poria; / ché noi vedemo il mondo andare al chino, / perché la
e 'l giglio / hanno sì accanato il gran mastino / che da la scala è
, cent., 62-13: fornire / il borgo, acciocché non cadesse al chino
versi la fortuna. 3. il chinare; il chinarsi. bruno,
. 3. il chinare; il chinarsi. bruno, 3-736: mentre
chinarsi. bruno, 3-736: mentre il ronfo sonavagli li scifoli e tromboni innante
andò trepidando trepidando a curvarsi e dar il capo in seno di madonna giunone; e
troppo corta, mostrò le natiche, il coliseo e la punta del campanile a
molto amaro, si mangia candito; il succo serve a preparare sciroppi ed estratti
sbarbaro, 1-38: mi sovviene il muretto sopra noli dove indugiai un pomeriggio
noli dove indugiai un pomeriggio a prendere il sole... da un orticello
forma del nome della cina, ritenuto il luogo di provenienza della pianta.
laterale nei forni fusori, da cui il metallo cola nelle forme; spina.
stridulo e un po'soffocato (come il fischio del merlo e di altri uccelli
del merlo e di altri uccelli, il cigolio di macchine e strumenti, ecc
. pea, 1-17: il pozzo era fondo cento braccia...
uccelli, l'ultimo è lui [il pettirosso] ad andarsene a letto,
è già quasi buio, e ancora sento il suo chiò chiò vagare nel silenzio della
è registrata fino dal salvini. segna il passaggio da 'cloaca 'a
/ ne'una chioccia. / appena tace il tuono, / che quando al capei
come una chioccia attor testa il bolognino, / che piccioletta piaga non l'
. / così le gambe guardi il fiorentino, / ché la chiocca
aretino, 8-284: a la fine il non avere mai un'ora di
loro chioccia. bene, è il manco male che elle abbiano, rimbrottoli,
1-5-421: bisogna condurre con essa anche il renze in chiocca. redi,
fatto in e non altrove ha il suo proprio nido collocato. chiabrera,
ciocca. catrame -che le segna il tempo, che la mette a regime.
v. chioccare *. come il malato cova il letto. e l'autore
*. come il malato cova il letto. e l'autore chiama sileno
lando, sì la bocca, / quand'il maestro col baston lo chiocca.
?... quandonatori / che passavano il lor vivere / fra 'l chioccare e fra
ci fosse la stella dell'alba, il carro, la chioccia con i pulcini,
suo pigolìo di stelle. fa il mozzone della frusta, scossa a un certo
, ponete 2-197: 'chiocciare', il mandar fuori che fa la chioccia
che la vedeva 2-39: così il rapace nibio furar suole / il misero pulcin
: così il rapace nibio furar suole / il misero pulcin nel cortile sul o allorché andava
ch'oltre l'essere e 'l crescere hanno il sentire, dimostrare dalle aie le
: odo chiocciare. come mentre il lusignuolo garrisce, e la lodola tirelira,
carrucola del pozzo. ojetti, ii-176: il primo ed il pappagallo squittisce,
, ii-176: il primo ed il pappagallo squittisce, ed il corvo crocita,
ed il pappagallo squittisce, ed il corvo crocita, e la cor
zirla. nacchia gracchia, ed il cucco cuccoveggia; e cantando il gallo
ed il cucco cuccoveggia; e cantando il gallo, e coccolando la chioccia, e
, e coccolando la chioccia, e pigolando il polcino... 2.
la concento. baldovini, 3-161: il nibbio... ha fatto un mal
.. ah! ah! » chiocciava il canonico. « buona notte, tutti
, e i pulsoderini, iv-273: il miglio, grano e panico, dato in
. locuz. ant. non gli chioccia il ferro: di chi è molto accorto
chiòccio, agg. rauco (come il verso della chioccia), stridulo e
, idest con la voce roca. il che significa sùbito timore, perché una
e che smise prima che ella alzasse il dito. betocchi, 5-128: tra
rocce, / io premerei di mio concetto il suco / più pienamente. landino [
da roma / tra sardi e corsi il vede quando cade. celimi, 1-75
i bastimenti genovesi. cattaneo, iii-2-122: il garrulo francese non è il corso taciturno
iii-2-122: il garrulo francese non è il corso taciturno. carducci, 873: domestica
greppo su 'l cavallo bianco / saetta il corso. spiovongli le chiome / in doppia
tipo di vino caratteristico della corsica; il vitigno che lo produce. pulci
pulci, iv-2: e gli è il trebban'leggieri, e tu di''l
corso. aretino, 8-8: pigliando il generale un gran bicchiere di corso,
bicchiere di corso, invitando a fare il simile a la badessa, lo mandò
uno, / che in gola ti caccino il cappio / corsoio. =
maniere de i cavalli, cioè, il ronzino, cortaldo, primo piatto, corsiere
con canna corta e rinforzata, per il tiro di grosse palle di pietra (soprattutto
. falconi, 1-26: fu facile cosa il ritrovarne [delle artiglierie] tante diverse
. courtain 4 la spada di ogieri il danese'. cortato, agg.
spazio scoperto, lastricato, compreso entro il perimetro di un fabbricato o di gruppi
e lui invitato, in una fresca corte il menarono, dove di finissimi vini e
trovava, in quello entrò, e considerato il dilettevole sito, la spaziosa corte,
mezzo delle case, onde si piglia il lume. quello spazio che è compreso dall'
macerie. faldella, 2-218: il cane della corte, scacciato finalmente
tutti intieri, / breùs, il cavalier de'cavalieri, / sostò pensoso avanti
stello. / era fradicio e rotto il ponticello. / entrò pen
i gialli dei limoni; / e il gelo del cuore si sfa, / e
, uscite fuori, abbiamo vinto; il lotto è nostro. -corte dei miracoli
nel medioevo, spazio chiuso che comprendeva il castello o abitazione del signore e l'
fondiario che ne dipendeva (cioè, il complesso di terre e poderi con case
e degli animali da nutricare; perché il luogo dove tu ordini di far la corte
, i-196: legge più superba prescrisse il rispetto alla reggia; così appellando tutte le
anche città, luogo) dove risiede il sovrano; residenza reale; reggia. -per
-per lo più con valore collettivo: il sovrano, la sua famiglia e tutto
sovrano, la sua famiglia e tutto il suo seguito, comprendente il complesso dei
e tutto il suo seguito, comprendente il complesso dei funzionari, dei dignitari e delle
ministri e gli alti funzionari pubblici; il complesso di uffici, dignità e cariche
1-8 (112): soleva essere il lor mestiere e consumarsi la lor fatica in
della vostra bellezza e sapienza per tutto il mondo risuona, e per infinite parti del
amorosi inganni / e ch'è schiocchezza il servir nelle corti, / dove i
ad abbelire la corte, avvisando che il consorzio di esse raddolcir dovesse la favella
appena io giunsi in torino, che il mio buon cognato, allora primo gentiluomo
, 1-128: allor che guido occultamente il core / pose in vergin regale, e
e illustro in me, io perpetuo anche il sorriso italiano: quello che andò a
-corte pontificia, corte romana-, il complesso dei prelati e dei dignitari laici
prelati e dei dignitari laici che coadiuvano il pontefice sia come capo della chiesa (organi
stretto); gli edifici ove risiedono il pontefice e la sua corte. -anche,
3-12: su per questo palco venne il pontefice con tutti i cardinali e tutta
cardinali e tutta la corte di roma; il papa, parato in pontificale colla mitera
ad monte fiasconi con parte della corte e il restante della corte ad orvieto. guicciardini
si riconcilia coll'italia, se accoglie il sistema di libertà, fra pochi anni
, o meglio, quelli che chiamerò il partito cattolico, avranno il sopravvento.
che chiamerò il partito cattolico, avranno il sopravvento. orioni, x-29-245: l'
x-29-245: l'italia... rispetta il papa, segue il re, onde
... rispetta il papa, segue il re, onde a roma lo splendore
persona di papa niccola delli orsini, il quale essendo cardinale, e vacando la
: fu bello del corpo, e come il padre, e più, dissoluto in
a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare, ed esser uomo di corte,
gli venne gran volontà di andare a vedere il detto re adoardo. idem, 27-1
re adoardo. idem, 27-1: il gonnella piacevole buffone, o uomo di
e convenientissimo ad uom di corte è il gioco di palla, nel quale molto
dura in amorosa corte, / quando il furor di questa [la gelosia]
celeste, l'alta corte santa: il paradiso; gli angeli e i beati
paradiso. sacchetti, 81-32: come il sanese gli fu presso, più mostrava borghese
più mostrava borghese l'ira, volgendo il viso al cielo, e biastemando tutta la
salvini, 40-199: mi sentii colmare il cuore d'allegrezza, parendomi d'esser
s'ordinò una nobile corte, quando il figliuolo del conte raimondo si fece cavaliere
credito e più familiare, si è il 'curiam habere che noi diciamo 'tener
incontra ancora * tener corte bandita ', il che si facea col mandare un bando
sifrido tien corte. -arpeggiatori, / il più bel canto qual di voi mi
di munificenze dispensate con principesca liberalità. il palazzo era corte bandita. ma il
il palazzo era corte bandita. ma il signor conte doveva riuscire deputato!
in greti. aven conperato da lui il podere suo d'aliana. -figur
: era cosa maravigliosa vedere in pisa il mazzoni attorniato da una spessa corte di giovani
'il principale'. comisso, 7-224: il produttore improvvisato che ha le mani sui
parata affinché nessuno manchi ai convenevoli e il signore abbia una veduta d'insieme.
città a far corte al principe e rincontrare il re, a trasea fu vietato.
. a. verri, 2-ii-200: il conclave gli ha destinato otto principi a
corte a'grandi signori, e davano loro il titolo degli antichi eroi: « ave
quando, passata la luna di miele, il padrone ebbe i suoi capricci e prese
, gittarono le alte grida, e cominciò il disinganno. carducci, 733: verdun
363: in mezzo ad essi, il priore portava la sua serena indifferenza per tutte
far corte a una nazione per ottenerne il favore, ingrandisce l'animo. fogazzaro,
ingrandisce l'animo. fogazzaro, 7-305: il superiore, luminosa intelligenza, soleva fermare
superiore, luminosa intelligenza, soleva fermare il proprio lume ora sull'una ora sull'
per la loro virtù come forse penserà il sole degli astri che gli fanno la
., i-95: questo è sempre il destino di noi donne e di voi altri
dove si amministra la giustizia); il collegio dei giudici di un tribunale.
a vedire. compagni, 1-16: fuggissi il podestà in una casa vicina; la
con saldo ragionamento alla eccellentissima corte che il non rubare, potendo senza pericolo,
fra le regioni, sulle accuse contro il presidente della repubblica per alto tradimento e
tradimento e attentato alla costituzione e contro il presidente del consiglio e i ministri per reati
: aspettava sul lungo tevere de'mellini il tram per porta pia, che doveva lasciarlo
terzo ogni tre anni), che ha il compito di decidere intorno alle controversie che
oriani, x-29-185: per cinquanta giorni il senato francese ha seduto straordinariamente da alta
la costituzione gliene vietasse in questo caso il diritto. panzini, i-785: il
il diritto. panzini, i-785: il senato si costituì in corte suprema di giustizia
lo diritto della corte di giustizia sarebbe il peccatore giudicato, ed a morte condannato.
funzionava una corte di giustizia per punire il colpevole od emendarlo. 10
emendarlo. 10. figur. il tribunale di dio. dante, purg
solo [l'imperatore] contro tanti, il non aver denari, né sapere donde
d'aragona glie n'avevano dinegati, il condussero alla risoluzione di rendersi benevolo il
il condussero alla risoluzione di rendersi benevolo il papa. colletta, i-231: ne'consigli
que'magistrati, e cassar le politiche, il re creò nuova corte, detta 4
oimè! padrone mio, egli è il bargello con tutta la corte, e dice
quel che poi avvenne, avessi stracciato il pasquino: ch'io...
sanctis, i-38: ti deve dire [il guerrazzi] che luisa amò giacomo,
, 3-1-156: qui da man manca il piè convien si metta, / e s'
. d'annunzio, v-3-108: riconobbi il passo del cruscaio claudicante sul lastrico della
sacchetti, 164-55: come fu caldo [il ranno], se n'andò in
di quattr'ore si penò a lavare il capo. grazzini, 4-455: dalla
la 1 corte 'nell'organizzazione feudale, il termine assunse un valore di civiltà:
novellino, 62 (102): dopo il mangiare, venne il signore a corteare
102): dopo il mangiare, venne il signore a corteare. velluti, 46
.. sì che non menò seco donne il primo dì, né 'l seguente niuna
vestito di forte corteccia, e dentro è il midollo più tenero. bibbia volgar.
cappelletti in testa / d'orridi lupi; il manco piè discalzo, / il destro
; il manco piè discalzo, / il destro o d'uosa o di corteccia involto
l'era quel che mi dava tutto il gambo della stessa pianta della bambagia,
foglia / rinverdirà più mai, dacché il suo ceppo / lasciò ne'monti, e
/ lasciò ne'monti, e lo nudava il rame / di fronde e di cortecce
genti, / giuro, e tremendo il mio giurar ti fia. fogazzaro, 7-236
apre, sguscia via, lasciando ignudo il tronco. -corteccia di mezzo:
la sua corteccia di mezzo, cioè il legno bianco che è in mezzo
midollo, quoci nell'acqua e lavane il capo. -letter. albero,
del cinabrese, e così piantandole farai il giglio rosso. 3. crosta (
. crescenzi volgar., 3-7: il pane in forma grande ha la corteccia
più profonde di quel che suol fare il pane di puro grano. manetti,
: gli strati di seta che costituiscono il bozzolo del baco da seta. 5
. (nel linguaggio mistico): il corpo (come parte materiale ed esterna dell'
, 11-ii-260: riguardando... tu il mio aspetto, potrai in parte giudicare
fanno una corteccia soda o sia per il fuoco mentre si cuocono, o venga pure
pure dalla aria mentre si rasciugono; il che medesimamente aviene al pane. sarà
aviene al pane. sarà adunque bene il farli sottili, acciò che abbino più
distesa e finita secondo la sua linea e il suo piombo. soderini, i-129:
della fortezza] in maniera che possa difendere il tutto dalle pioggie, le quali dilavando
tutto dalle pioggie, le quali dilavando il terreno a poco a poco lo consumerebbono
. crescenzi volgar., 2-1: il quale umore primieramente spirando pullula suso,
: non molto si cava al basso [il suolo], che si trovano materie
sì per la profondità del senso, il quale sotto la bella corteccia delle parole gli
3-141: la corteccia del viaggio fu il visitar la duchessa a nome del padre
nome del padre; ma la midolla fu il trattare col papa sopra '1 concilio
, quantunque impossibile sia a umano ingegno il penetrarne il midollo de'sentimenti; tuttavia
impossibile sia a umano ingegno il penetrarne il midollo de'sentimenti; tuttavia, discorrendovisi
avea più né seme né corteccia, / il rossor, il pudor si stavan cheti
né corteccia, / il rossor, il pudor si stavan cheti; / perocché certi
solo alla corteccia delle cose diranno che il sistema continentale demolito nel 1814 vive nel
al classicismo di dante ci è misticismo e il ghibellinismo: la corteccia è classica,
ghibellinismo: la corteccia è classica, il nocciolo è medioevale. serra, ii-447
, 924: è doloroso, ripeto, il pensare che quelle triste parole messe fuori
/ tu puoi, predicator, battere il noce, / che il dire oltre
predicator, battere il noce, / che il dire oltre non passa alla corteccia.
quale [sommacco] quella parte che il cuopre, più cortecciosa, è la migliore
corteccioso. corteggiaménto, sm. il corteggiare; il cercare di ottenere protezione
corteggiaménto, sm. il corteggiare; il cercare di ottenere protezione e favore da
i corteggiamenti e le visite tolgono tutto il tempo. b. davanzali, ii-82:
2. in particolare: il cercare di piacere a una donna,
. tornasi di lampedusa, 285: il corteggiamento era finito: la bella aveva
era finito: la bella aveva detto il suo * sì », la fuga decisa
fece dare in prestito dalla casa alteri il martel d'argento, e che lo ripigliò
che lo ripigliò dalle mani del papa il cardinal conti,... e lo
forniva. marino, 6-147: dovunque il volto gira o il piè converte / presto
6-147: dovunque il volto gira o il piè converte / presto si trova a
de'fior fatto gigante / s'alza il giglio a mirar tuo volto amato,
aura vagante / più tua beltà che il popolo odorato. crudeli, 1-59: il
il popolo odorato. crudeli, 1-59: il coniglio stava / tra valli amene e
amene e rugiadosi prati / a corteggiare il rinascente giorno. bertola, 169:
è colà [sul reno] sentito il bisogno di tener dietro alle sue tracce onde
ringrazierei affabilmente della loro ospitalità -vorrei intagliare il mio nome sovr'essi, e giurerei
figur. straparola, 4-4: essendo il giovane nerino in padova e avendo presa
di molti scolari, che quottidia- namente il corteggiavano, avenne che tra questi c'era
0 favoleggia con la gatta o manda giù il pasto con le leggende degli altrui femetichi
aurea del mondo / de le fiamme minori il sommo duce / coronato di raggi il
il sommo duce / coronato di raggi il capo biondo / esce su i monti
e fior produce. / l'alba il corteggia, e 'n queste parti e 'n
'n quelle / gli fan per tutto il ciel piazza le stelle. redi, 16-vi-171
: nei tempi propinqui alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle proprie
, 5-29: chi non lo corteggia [il tiranno]... è notato
lasciando a lusinghieri e a gli adulatori il corteggiare i prencipi e signori? bruno
cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale per grazia de le stelle non
che voi che gli venga a levar il sole, se pur (per non farlo
visite, al corteggiare per anche il di lei cognato, dal quale soltanto
cosa naturale ed insita nell'uomo è il corteggiare i potenti, ed il rispettare
è il corteggiare i potenti, ed il rispettare i buoni. manzoni, pr.
sono bello; anzi me lo disse proprio il morpurgo, che è assai brutto lui
tinel del cardinal de'medici / a cortegiar il cuoco. 4. cercare di
, ch'abbiano grazia, / che tutto il dì non vi vadino i gioveni /
la vanità della sua donna appaga / il giovine scaltrito;... / ovunque
. alfieri, i-44: era [il sonetto] in lode d'una signora che
era onesta senza né stimare né amare il marito, e questo bastò perché tutti la
doveva recargli tutto, la sicurezza e il piacere, lo splendore del sorriso.
. pallavicino, 5-107: virgilio paragona il giubilo di di- done corteggiata dal popolo
giù nell'inferno. colletta, i-227: il nuovo im peratore leopoldo andò
porta d'or la corona e d'ostro il manto. de sanctis, lett. it
., ii-76: ne'lavori didascalici il periodo era una forma sillogistica dissimulata,
botta, 5-16: né era raro il vedere ecclesiastici di primo grado fare o
che 'n cipro impera, / tutto il corteggio e con diversi incarchi. d.
duca, tornasse a dietro con tutto il suo corteggio, ch'egli era il padre
tutto il suo corteggio, ch'egli era il padre, non il duca francesco.
ch'egli era il padre, non il duca francesco. f. corsini, 2-101
ferdinando cortes. algarotti, 3-175: vedesi il re che monta i gradini di una
/ lunghi commiati del corteggio, e il pianto / mal trattenuto in ogni ciglio,
comune. nievo, 63: tanto il signor conte che monsignore non uscivano dalle
grande e media aristocrazia pontificia, con il corteggio dei minori, dipendenti e inservienti,
de l'anno / rinascendo più bello, il capo estolli / ove i rami ti
..., disgiunto andar non dovea il favore verso le lettere. i.
, 3-200: colle sue rivoluzioni [il sole] l'abbraccia [la terra]
abbraccia [la terra], tirandosi dietro il corteggio di tutti i satelliti. algarotti
stelle a te corteggio, / e il tuo passo in alto preme / i sentieri
all'espansione della prima giovinezza succede tutto il corteggio del disinganno, la diffidenza,
corteggio del disinganno, la diffidenza, il concentramento, la malinconia, l'umor
al tasso] di non avere intero il senno. d'annunzio, i-818: e
senno. d'annunzio, i-818: e il sol languido ride al baccanale / tra
era, un po'da ogni parte, il solito corteggio e codazzo di costumi locali
illustre personaggio, per rendergli onore; il dovere di rendergli omaggio, di fare
inchini, non più avere a gloria il titolo di suo servidore, né a
fanno anche corteggio; / ma avuto il loro intento, i manigoldi / più
, e a distinguere la lettiga e il corteggio a cavallo; 1'incontro e
danno. colletta, i-53: giunto il corteggio, e consegnata la donna ad
, ricomparve corteggio simile al primo per il frate romualdo: ed allora gl'inquisitori
. frugoni, xxiv-939: quando che [il giovinotto] brami di accreditarsi per un
, 217: l'usanza / consunto il dolce de'corteggi avea. berchet, 163
di cui è protagonista; anche per esprimere il proprio dolore, la partecipazione a un
lutto). -corteo nuziale: il gruppo di parenti e di amici che
chiesa. -corteo funebre: che accompagna il feretro (nelle cerimonie funebri, al
si dà l'anello e si contrae il matrimonio in voce del sacerdote; e simile
alle persone che la visitano o li fanno il corteo, se non quel giorno del
ora del mezzodì,... il numeroso corteo nozzereccio se ne veniva a
, 298: quando dio volle, il corteo, sceso giù per la scala d'
allora, assessore comunale; mi ricordo il corteo con le bandiere rosse.
, 4-5: e febo, ch'è il compar, già colla cappa / e
viensene al corteo. imbriani, 2-164: il mio réve, non era di morire
lentissimamente, al nostro parere e credere, il sole, con tutto il suo corteo
credere, il sole, con tutto il suo corteo di pianeti, tra cui la
un altro diritto, insomma di tutto il negro corteo di negre parole che circonda
che veniva incontro a noi con tutto il suo corteo di mortificazioni, di disgusti,
giudici, ecc., che accompagnano il condannato al patibolo. palazzeschi, 1-452
tamburi che si inquadrano coi primi due. il condannato è in mezzo e si avanza
sul suolo ad ogni passo, mentre il corteo si forma e s'incammina pesante
-morte! morte! borgese, 1-233: il discorso capitò anche su un corteo socialista
-la coda del corteo si perdeva oltre il foro bonaparte e la testa era a mezzo
fuori della calca. ma per attraversare il viale dovette attendere che fosse passato un
va. d'annunzio, i-433: chiude il gran corteo la morte, / non
, sulfuree. sbarbaro, 1-280: meno il cipresso impassibile, e i pioppi che
lungo l'acqua -gli alberi han dimesso il loro aspetto. lontani, diventan fantasmi,
ormai soltanto nei vecchi libri dei poeti, il croco e l'asfodelo cinereo. sinisgalli
l'asfodelo cinereo. sinisgalli, 6-57: il precoce e pigro oriente ha popolato di
dell'asia, e i crociati ne cercarono il nido. così un corteo di draghi
di draghi, di ippogrifi percorre tutto il medio evo, e ne sono pieni i
commossi, a volte con a capo il podestà. piovene, 5-233: sotto gli
: sotto gli estensi, vide [il castello] cortei sfarzosi, cacce nei vicini
mangiarie, e le vostre donne tutto il dì stanno là a'munisteri delle monache
zuccherini e berlingozzi e mille novelle, il che non sta bene. =
di chi vive a corte (secondo il costume cavalleresco, che voleva, insieme con
insieme con la nobiltà di sangue, il valore, la generosità, la lealtà
mio marito aldobrandino, / rimanda ormai il farso suo a pilletto: / ch'egli
so trovare chi abbia di bontà passato il petrarca di splendidezza dell'opere, liberalissimo
rispose ettorre, / non rattenermi. il core, impaziente / di dar soccorso
me lontano / richiamano, fa vano il dolce invito. leopardi, 2-33: bell'
s'esalta, / e par sublime, il cuor. pascoli, 21: sempre
21: sempre mi torna al cuore il mio paese / cui regnarono guidi e
guidi e malatesta, / cui tenne pure il passator cortese, / re della strada
de le corti. manzoni, 63: il maggior premio che bramo, / il
il maggior premio che bramo, / il solo, egli è la vostra stima,
. dolce, xxv-2-212: -ben venga il mio caro e da ben ciacco.
ben ciacco. - sia ben trovato il mio cortese signore. 2.
e copria l'uno e l'altro il suo difetto, / con danno altrui,
. bandello, 1-2 (i-22): il re... giudicava non convenirsi
e xiii (poesia cortese); concepiva il rapporto sentimentale fra la donna (rappresentata
l'amante in modo analogo al rapporto fra il signore e il vassallo, secondo le
analogo al rapporto fra il signore e il vassallo, secondo le usanze delle corti
(o simula) stima e simpatia (il modo di trattare). -essere cortese
in bene avanzi, » / ricominciò il cortese portinaio. tavola ritonda, 1-366
, / incolpa l'ignoranzia nostra e il loco. boiardo, 2-2-42: « io
più commoda che bella; / quivi il guardian cortese degli armenti / onorò il
il guardian cortese degli armenti / onorò il cavalliero e la donzella. d. bartoli
cortesi. ojetti, ii- 291: il popolo siciliano è il più compito e cortese
ii- 291: il popolo siciliano è il più compito e cortese d'italia.
manca. tasso, 13-59: e il picciol siloè, che puro e mondo /
mondo / offria cortese a i franchi il suo tesoro, / or di tepide
/ or di tepide linfe a pena il fondo / arido copre e dà scarso ristoro
5-1-20: non c'è stato così cortese il tempo, di lasciarcene arrivar memorie.
memorie. parini, giorno, i-679: il pennel cortese ivi dispieghi / palme sembianze
amico? manzoni, 27: allor che il guardo primo / su la vedova terra
guardo primo / su la vedova terra il sole invia, / noi sa la valle
non beve, / e già dorata il monte erge la cima. nievo, 1-20
1-20: forse desideri sapere, ove il nostro cavalluccio fu cortese di trascinarci dopo
colli? carducci, 621: oh se il turbine cortese / sovra l'ala aquilonar
astolfo lo inglese / non ebbe di bellezze il simi- gliante; / molto fu ricco
censori d'ognuno, chi vuol fare il grande ed il magnanimo. guarini, 417
, chi vuol fare il grande ed il magnanimo. guarini, 417: signori,
panzini, ii-35: un droghiere e il suo figliuolo mi furono così cortesi di
-figur. boccaccio, 1-21: mostrava il candido petto, del quale, mercé
riceve degna scusa dal sommo giove, il quale vestito di piuma sotto immagine di
8-8: la damigella un dì chiama il marchese; / in una cameretta sono andati
stessero pur allegre le donne, perché il re era venuto, e ch'era egli
10. ant. elegante, arguto (il discorso). guittone, xlvi-27:
privatamente nella rocca di fuminone in campagna il fece tenere in cortese prigione. 12
le predette lettere,... il senato stabilì che lentulo fosse rimosso dall'officio
cortesia. boiardo, 1-3-28: segue il duca dicendo: < can felone,
». / turbosse ne la faccia il re cartone, / dicendo: « astolfo
, irriga / più liberale e più cortese il petto. fed. della valle,
iscambievoli corte- seggiamenti di opere. buonarroti il giovane, i-590: ella, tutta
fica altera, / or già mi noce il meo corteseggiare, / ché me n'
un bon amico leiale, / cortesemente il dé saper tenire; / e noi
parvenza. m. villani, 2-66: il papa non ostante ciò favoreggiava oltre al
bonaventura, ch'avea per meglio raccattare il suo vitto di porta in porta, che
« adunque ti piaccia », soggiunse il re, « farmi la guida fin là
varchi, 18-2-112: e perché il capitan ridolfo si portò non meno umanamente
l'or delle sue spiche. buonarroti il giovane, i-594: que'frutti,
dee., 1-10 (118): il maestro, sentendosi assai cortesemente pugnere,
viso. pulci, 10-77: rinaldo il salutò cortesemente; / e'gli rispose
del frondoso monte / verso adone affrettando il piè veloce, / cortesemente gli chinar
gli chinar la fronte / e affabilmente il salutaro a voce. marini, xxiv-828
volete restar servito? », complimento che il contadino di lombardia, e chi sa
una bottega di fornaio o di droghiere pregava il padrone di pesargli per favore quel fagotto
di pesargli per favore quel fagotto; il che quello cortesemente faceva posandolo sulla bilancia
ne ritrovammo al fine ad un pantano; il quale, benché ancor lui fusse avaro
altro, ammettono ancor più cortesemente tra il fiume e i monti ubertose valli.
che, nella concezione cavalleresca, era il requisito proprio del nobile, che viveva
bisogne della sua patria e in cortesie il tempo che gli è dato ispendendo.
. gentilezza di modi, affabilità che rivela il desiderio spontaneo di compiacere. -anche:
/ che 'n su la scala porta il santo uccello. tavola ritonda, 1-484:
... occasione di vincer il suo padrone di cortesia, ed ubligarselo.
. verri, i-300: la cortesia è il segno dell'educazione nobile; la villania
svevo, 3- 589: accompagnai il dottore in giardino. esageravo gli atti
gli atti di cortesia perché non indovinasse il mio livore. tornasi di lampedusa,
. tornasi di lampedusa, 200: il percorso al buio sino al palazzo fu
-figur. panzini, ii-115: il tramonto, indi il crepuscolo, si
panzini, ii-115: il tramonto, indi il crepuscolo, si protrassero in quel giorno
, con cortesia del sole, oltre il consueto. 4. atto cortese
4. atto cortese, che denota il desiderio di fare cosa grata a qualcuno
vedere. ora la guerra ha guasto il tutto, e tutte le belle e buone
accogliere le sue cortesie al ricambiarle, il tratto fu sì abbastanza lungo, ma dàlli
chi moneta d'ariento, secondo vedea il valesse; e per questo modo in
gradire la cortesia, pigliò in mano il danaro offertogli, e l'andò subito a
stolta cortesia, che tutto / scoperse il vaso in un momento il fondo.
/ scoperse il vaso in un momento il fondo. 7. disus.
io fui: / e sdegnoso pudore il cor mi punse, / che all'alta
assunto / di gittar de la sella il cavalliero. g. stampa, ix-128:
: dite per cortesia, ma dite il vero, / se quante ne son or
a'suoi monti. montale, 3-260: il suo nome per cortesia. pantaleoni?
capo, col sorriso breve, rallentando il passo per cortesia. ojetti, ii-21:
far sorridere, almeno per cortesia, il mio interlocutore. quale era la chiave
questo regno fu del mio padre: il mio fratello abaga si lo ha tenuto
campo, né a nessun'altra cosa, il frutto della quale fuor di lei stessa
cortesia, / senza lasciar che tuoni riabbia il fiato, / ei volesse attaccar la
ne avete un quarto che sia desso il vero, apparecchiatelo per fame cortesia a
a lo straniero, e più vale il tacere. -il domandare è senno
-il domandare è senno, e il rispondere è cortesia: moniglia,
! -il domandare è senno, / e il risponder fu sempre cortesia.
1-101: nella parte corticale, sotto il primo involucro del grano (che va
cocchi, 5-1-102: è necessario che mediante il vital moto... s'accresca
la corteccia, o più esattamente, il midollo del papiro, detto poeticamente cortice
sotto la man già senti / dentro il materno cortice / scaldarsi i petti algenti
ella era molto bella e giovane. il perché, essendo in abito di cortegiana ed
cortigiana in un fiato, con dire, il mondo è guasto, e quando fosse
. campanella, i-412: sa molto bene il filosofo perché... le cortigiane
la cortigiana. oriani, x-4-256: il feroce destino della sua vita la ripigliava
direi quasi un oscuro fascino notturno, il divino orrore della notte. soffici,
lei. alvaro, 7-136: un tempo il trucco era riservato alle cortigiane.
fin di qua. baretti, 1-202: il contadino bertoldo..., avvezzo
con blandizia e cortigianeria alle lodi che il pontefice mi dava su la composizione e
" antigone ',... colto il momento in cui egli mi domandava se
puntuale. redi, 16-v-277: ancorché il termine di convenienza e di cortigianeria..
cortigianerie appetisce l'ombra. ella vòle il canto degli uccelli, il mormorio de
ella vòle il canto degli uccelli, il mormorio de tacque, il respirar del vento
uccelli, il mormorio de tacque, il respirar del vento, la freschezza de
cortigianescaménte, avv. ant. secondo il costume dei cortigiani; con inganno.
lo stato cortigianesco. alfieri, i-84: il taciturno sire..., rivoltosi
d'annunzio, v-3-134: in breve il dimacrato popolano in giubberello, non senza
a volpeggiare), seppe racquistarsi presso il dottore in camauro il favor perduto.
seppe racquistarsi presso il dottore in camauro il favor perduto. 3. di
e piegò. botta, 6-ii-577: teneva il conte d'artesia, con ispesa infinita
vigile e pronto... come il pane preesisteva all'uomo, così la tentazione
, e nel ricever la prima volta il pesante basto della servitù cortigiana, assicurarsi
tolleranza di quel faticoso servigio. buonarroti il giovane, 9-278: in abiti cangianti e
delle lettere cortigiane. tommaseo, ii-50: il bossuet non apprese quel suo grande stile
.. ha un castello che segna il trapasso dalla struttura militare del medio evo
de'letterati cortigiani, che nudi corsero il palio a piedi. campanella, i-327:
: sendo messer piero destrissimo cortigiano, il duca giovanni gli pose singulare amore. masuccio
singulare amore. masuccio, 212: il re con suoi baroni e cortesani conduttose
così perfetto come io voglio che sia il cortegiano, è stato superfluo il scriverlo
sia il cortegiano, è stato superfluo il scriverlo perché vana cosa è insegnare quello
medesime chi goderà del miglior posto? il plebeo ed il povero, o il
goderà del miglior posto? il plebeo ed il povero, o il ricco, il
il plebeo ed il povero, o il ricco, il nobile, il corteggiano?
il povero, o il ricco, il nobile, il corteggiano? leopardi, i-1371
o il ricco, il nobile, il corteggiano? leopardi, i-1371: i
simil. campanella, i-14: ammira il sol, le stelle e cose elette
stette. marino, 13-166: e secondando il va da tutti i lati / musico
gratta, / e perché vuol far meco il cortegiano, / questo suo drappo al
parlino di bellezza e fingano di fare il muso alla plebe e ricevano sotto il mantello
il muso alla plebe e ricevano sotto il mantello, la sera, al buio
, la sera, al buio, il prezzo dei loro passatempi. sono, lo
favore di cui godono i cortigiani presso il loro signore. berni, 50-40 (
fagiuoli, 3-2-34: io non fo il saccente, / non fo il cortigiane!
non fo il saccente, / non fo il cortigiane! né l'affettato. manzoni
insuperbiscono alcuni cortigianetti spe- latini, quando il signor loro gli pon la mano in su
fagiuoli, 1-5-479: non è già questo il palazzo incantato della fata morgana, che
e novecento cortili. monti, x-2-356: il sentiero / prese inver la capanna,
/ prese inver la capanna, e il fido cane / nel mezzo del cortil
egli un forestiero sperare accesso. osservò il suo oriuolo e rispose: tra un
nespolo sembrava avesse un'aria di festa; il cortile era spazzato, gli arnesi in
spazzato, gli arnesi in bell'ordine lungo il muricciuolo e appesi ai piuoli. d'
cartocci, e tiravamo le pannocchie gialle contro il muro del portico. 2
che piascian nel cortile; / questo farà il mestier come va fatto, / senza
, diede loro ordine di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto, e,
di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto, e, calati dentro,
: padron 'ntoni mostrava ai suoi ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della longa
io l'arò nel cortiluzzo, aprirò il secondo uscio. e. cecchi, 6-195
tela nera, in la quale era dipincto il papa cum li cardinali. ariosto,
de pareti: / che quelle e il suolo ove si mette il piede / son
che quelle e il suolo ove si mette il piede / son da cortine ascose e
da tapeti. straparola, 2-1: sopra il guanciale li conciò la testa, coprendolo
un appartamento terreno, che dopo aver ricevuto il fresco della notte... è
giorno. parini, giorno, i-87: il sonno / ti sprimacciò le morbide coltrici
mano, ove, te accolto, il fido / servo calò le seriche cortine
/ ricoperti. foscolo, v-170: il signore, come possessore della camera,
come possessore della camera, stimando che il letto prossimo al caminetto debba essere più
verga, 3-18: 'ntoni aveva mandato anche il suo ritratto... e la
la povera longa non si saziava di guardare il tappeto e la cortina e quella colonna
e la cortina e quella colonna contro cui il suo ragazzo stava ritto impalato, grattando
/ grave che copria d'ombra / il rito infecondo / e la carne sazia.
morbida cortina, i m'è dolce il sognar teco. 2. ant
punto si levano cortine di fumo che il vento radente porta in giro qua e
, 6-13: una strana mestizia pareva soffonderle il viso, nei momenti in cui non
quadri, in modo che chiudendosi nascondono il dipinto. vasari, ii-275: condussero
. vasari, ii-275: condussero [il francia e andrea del sarto] molte
, in quella che è volta verso il coro, una nostra donna annunziata, e
cortina) composto di mattoni rettangolari aventi il lato maggiore doppio del minore per poterli
dove terminavano le scale della prospettiva ed il palco della scena, fece da ogni
trovare l'acqua, e quivi fa il primo passatoio e l'ultimo dalla parte dinanzi
. cattaneo, ii-2-316: non è qui il luogo di ripetere la descrizione ch'egli
colle sue cortine scendeva giù a trovare il borgo della porta a san niccolò.
baluardi. davila, 83: si era il secondo giorno abbattuto tanto spazio di muro
5-4-175: in altro modo rinforzar voleano il tartaglia e l'alghisi facendo la cortina
lunghezza della cortina... è come il modulo delle altre parti della fortificazione.
due parti del padiglione disposte lateralmente sotto il colmo o cappello. = lat
la frase si diffuse però soprattutto dopo il discorso pronunciato da churchill a fulton (
boce. caro, 6-77: ora è il tempo, disse / la vergine,
serpente pitone, con cui la pitonessa copriva il tripode, sul quale sedeva per dare
, vii-188: questo, questo, è il 28 — battaglia, iii.
caro lenzuolo, anzi il nobil cortinaggio e la ricca tapez- zaria
re. fagiuoli, 1-5-293: c'è il cortinaggio: questo non è il mio
è il cortinaggio: questo non è il mio letto certo: sia di chi
: era quasi felice, e il giorno dopo cominciò a scrivere piccole poesie,
perciò bisogno, volendosi che tutto il fronte della battaglia sia cortinato e difeso,
a un velo, che unisce il cappello al gambo e che,
al gambo e che, quando il fungo è maturo, si trasforma in una
fra gidio [crusca]: voi il troverrete non in grandi palagi e
basso deh a vecchia fortezza, verso il vecchio arsenale cortinato tutt'intomo, chiamato
... / che del bel monte il corto andar ti tolse. idem,
2-3-40: va sol di notte, e il dì non è veduto, / curri
modesta lunghezza (come la spada, il pugnale e simili). - combattere ad
che chi ha bella persona, non ha il viso dilicato,... e
dilicato,... e chi il volto dilicato,... ha la
calzoni), o le braccia sopra il gomito (le maniche di un vestito,
giusti, i-389: c'era saltato incontro il padrone di casa tutto allegro..
smerlato della sottana di sotto spumeggia sopra il ginocchio. alvaro, 7-262: esiste
, ma un punto più vicino (il tiro di un arciere, di un artigliere
cortissimo. pancrazi, 1-82: il borgo ripido è tutto fatto per
: affannoso e frequente, in cui il polmone non si dilata del tutto.
. d'annunzio, iv-2-230: aveva il volto tutto infiammato e la respirazione corta
mancarle. ojetti, i-48: ho il respiro corto e le mani che tremano
maestro alberto, 33: tu, quando il caldo della state avanza, / l'
di cristo 1200, i samminiatesi disfeciono il borgo a san- giniegio ch'era nel
ad abitare al poggio, e rifare il castello di samminiato il quale aveano disfatto
, e rifare il castello di samminiato il quale aveano disfatto poco tempo dinanzi, sicché
venir troppo, / e de la vita il trappassar sì corto. andrea da barberino
. andrea da barberino, 1-75: perché il tempo è corto, ognuno si vada
: non so se in lui potè più il duolo o l'ira; / ma
l'ira; / ma da piangere il tempo avea sì corto, / che restò
tempo avea sì corto, / che restò il duolo, e l'ira uscì più
vaghezza che n'arde et inquieta / il tornar e 'l fuggir del gran pianeta /
e in tempo corto / puoi ridrizzar il tuo caduto seggio. d. bartoli
, 38-104: or quanto a'medici, il concorde giudicar che ne fecero furono due
morte. montecuccoli, 2-175: fa il turco le guerre corte e grosse. forteguerri
specchi degli anni. bocchelli, 2-51: il giorno dopo, con quella fretta che
. dante, 12-67: canzone, il tuo cammin vuol esser corto; /
ariosto, 25-39: era del giorno il termine ormai corto, / che rosseggiava in
corto, / che rosseggiava in occidente il sole. -di prossima scadenza.
trovano benissimo la via di fare tutto il loro traffico delle pelli, senza mai
essendo a corto d'argomenti, accettasse il suggerimento. pavese, 4-281: ero
: di vermiglio e d'oro ha [il sole] un color misto / che
1-239: dicesi che questo animale [il coccodrillo] nell'acqua ha corta vista
tasso, 14-45: drizzò più su il mio guardo, e 'l fece accorto /
corta, e dance assai; né il fame / molte t'è bello ov'altri
cadevan gli occhi miei, / ma il ciel forze lor dié più che mortali /
cose immortali. barilli, 1-96: il vecchio cisposo vendeva i suoi dola un
e la notte, correndo in moto per il suo servizio, avrebbe avuto bisogno degli
, rallegrasi e contrista / ben mille volte il dì nostra natura: / spesso il
il dì nostra natura: / spesso il mal la fa lieta, il bene attrista
/ spesso il mal la fa lieta, il bene attrista. / spera il suo
, il bene attrista. / spera il suo danno, e del bene ha paura
bene ha paura: / tanto ha il viver mortai corta la vista. galeazzo di
: ahi, come, o speme, il veder corto appanni! d.
o diva, / del tuo divoto sacerdote il corto / immaginar, tu vedi la
di far loro del bene; né il corto nostro prevedere può scoprirne alcuna nell'
di un altro vero, ogni qual volta il loro accordo è impossibile o almeno difficile
dio, raccomandando la figliuola al curato, il quale poveretto e corto com'era,
le donne hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto. 16. ant.
chiaro davanzali, 577 6: ma dritto il pel, di corno l'onore porta
, 33-121: oh quanto è corto il dire e come fioco / al mio concetto
suo vantaggio trasse patto, e rendè il castello a'nemici. petrarca, 284-3
è corta. sassetti, 103: se il traffico di raugia fusse bastevole a spedire
agiati barbassori. monti, x-3-375: il furor... mi cerca a morte
: a via fuggir m'invita / il cielo, e l'ore per fuggir son
di maledizioni motorizzate:... perché il caffè, che la paimira aveva messo
che i iambi e'corei son come il canto fermo della periodo, e gli eroici
numero di spondei; talché, rassunto il conto, le sillabe prolisse monteranno al
cavalli] io disegnava di fare tutto il mio viaggio di spagna, dovendo la carrozza
al mio passato silenzio altra cagione che il mio eterno timore di riuscire troppo molesto
della confidenza colle persone in alto costituite, il timore, alle corte, di essere
avesse avuto pur conforto / di rivedere il suo ruggier di corto. dolce,
far la lite corta, / dove circonda il popul lo steccato, / sonando il
il popul lo steccato, / sonando il corno s'appresenta armato. -farla
l'impe- radore fu quegli che stimolò il papa a venir alle corte.
fagiuoli, 1-6-129: io non sono il dottor bartolo né ho le sue chiacchiere
chiacchiere, però vi paleserò così alla buona il mio desiderio, e verrò alle corte
bastarono né amici, né parenti, né il parroco, né nessuno...,
sforzi per riuscire a bene; preso forse il traslato da'giuocatori di pallottole, a
sembra vergogna, e dispiace molto, il perdere il giuoco per aver fatto il tiro
, e dispiace molto, il perdere il giuoco per aver fatto il tiro corto;
, il perdere il giuoco per aver fatto il tiro corto; ond'è che si
amante, fu condannata che le fosse mozzo il capo. ella, udita questa sentenza
posso ricavarne molto più che dal figliuolo, il qual è tenuto corto. -tenersi
colia rendita d'un orto / sbarca il suo lunario. nieri, 392: lui
civetta] / da piè non resterà poscia il più corto. /...
col mondo sottosopra, col pericolo che il governo abolisse davvero le corporazioni religiose,
più conveniente moderare le spese, perché il più corto non rimanesse poi da piede?
corte, e le bugie che hanno il naso lungo. bratteati, 4-212: la
per poco con la menzogna: viene il momento che dobbiamo aprire i denti e
che dobbiamo aprire i denti e sputare il boccone che nascondiamo nella guancia.
senso intellettuale e nel proprio c'è il diminutivo 'cortino '; ma,
, 2-3-218: non so chi si abbia il torto di noi due, io
, o citareggio corto, / taccia il vulgo; bell'arte / è per breve
poco slancio, così che non raggiunge il punto a cui mirava il giocatore.
che non raggiunge il punto a cui mirava il giocatore. varchi, 23-49: è
un bon amico leiale, / cortesemente il dé saper tenire; / e noi
consiglia lungo, e fa'corto. il dimorare per consigliare è lodato, ma
per consigliare è lodato, ma dopo il consiglio è buona la fretta.
. tommaseo, i-373: giovanni teneva il contrario, e a torto: e quel
per l'anno nuovo!... il cognato tagliò corto, come uno che
a una lettera, tirò fuori anche il genio civile; tagliai corto e gli
, sm. eletti-. fenomeno per il quale in un circuito elettrico, per
di rapina. leonardo, 1-114: il qual vento facendosegli intorno [all'uccello
] lo spingerà molto con prestezza, come il cor- tone, uccello di rapina ch'
. sinisgalli, 6-35: ha visto il cortone di barbìga far forza con le grandi
luoghi ombrosi, dove non tocca mai il sole, in luoghi cretosi e bianco
suoi vassalli. gioia, 1-ii-132: il clero ottenne dalla imbecillità di costantino.
vale azione di corvo, ma è il francese 'corvée 'ridotto ad occhio e
2-204: le corvate erano obblighi che il vassallo si assumeva, di coltivare certi
davanti. molti si lamentano che manca loro il tempo, mentre ne spendono tanto per
mentre ne spendono tanto per la corvatta ed il ciuffo, e altre faccende simili.
, i-389: intanto c'era saltato incontro il padrone di casa tutto allegro, con
era monotona e pesante. c'era il servizio di guardia, c'erano le corvè
acqua, e finiva che restava appena il tempo di mangiare e di riposare. calvino
hanno mandato a accompagnarmi? - chiese il disarmato. = fr. corvée
corvè obbligatorie furono abolite in francia il 4 agosto del cortometràggio (córto
. cinem. 1789; mentre il termine fu assunto nell'ambito militare
da 140 a 280 uomini: durante il secondo conflitto mondiale il nome venne attribuito
uomini: durante il secondo conflitto mondiale il nome venne attribuito a unità del naviglio
corvetta da guerra che gl'inglesi tenevano presso il forte di san giovanni. tommaseo,
d'alta scuola, movimento che fa il cavallo allorché, abbassando la groppa e
, 6-122: a corvette ne vien [il cavallo d'al- fenore] soave e
bracciolini, 1-20-37: pende in aria il porcel, come una secchia, / e
2-5-364: in due modi si maneggia il cavallo, cioè a dire in aria,
camminando, colle gambe dinanzi piegate verso il petto, reggendosi o equilibrandosi tutto in
2-319: 'corvetta', quell'operazione che fa il cavallo nel maneggio, per la quale
), colle gambe dinanzi piegate verso il petto, reggendosi ed equilibrandosi tutto sulle
a sua volta da courbe 'curvo': con il sufi, -ette, che indica l'
, per estens., chi cavalca il cavallo che compie questo particolare movimento)
soderini, iv-150: farlo andare [il puledro] piano e forte, secondo
non lice. fagiuoli, 1-7-48: il vanni dietro a me poi corvettava, /
confratello de'cavalli da maneggio, e come il * leggiadro 'galoppa, lo
'corvetta, 1''agile 'fa il passo-salto. 2. per simil.
cento picchiate sorde. bocchelli, i-442: il farmacista uccellatore usciva colla sua civetta.
mascalcie [crusca]: grazioso si è il cavallo corvettatore. corvétto, sm
ali lunghe e acute (e vi appartiene il corvo). = voce
. corvino, agg. che ha il colore nero proprio delle penne del corvo
volto. viani, 14-471: avanza verso il camposanto degli inglesi e, non visto
mole, fra le specie italiane, il corvo imperiale { corvus corax),
essere educato alla parola e al canto; il corvo comune o reale { corvus frugilegus
bibbia volgar., v-590: egli dà il cibo a'loro animali, e a'
fianco / insin ch'ella a tancredi il cor non passi, / e 'l cadavero
annunzio, iv-1-325: si udiva distinto il gracchiare basso e interrotto dei corvi che si
su i tetti del palazzo o traversavano il cielo. negri, 2-914: qui
cielo. negri, 2-914: qui il silenzio non è turbato se non dal
, 71: dovrà posarsi lassù / il cristo giustiziere / per dire la sua parola
dire la sua parola. i tra il pietrisco dei sette greti, insieme / s'
ortiche e girasoli. brancoli, 4-20: il cielo di villa borghese si fa sempre
di una persona, e, anche, il pelo di un animale). bibbia
9-16: ma nero più che corvo era il destriero. marino, 13-36: un
notizie, o che ostenta scetticismo circa il buon esito di un'impresa.
, 1-7-267: non voll'io / essere il corvo delle male nuove. prati,
orco aralda, / la corva errante il negro dì mi suona. nievo, 1-45
ariosto, 3-11: col corpo morto il vivo spirto alberga / sin ch'oda il
il vivo spirto alberga / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba, /
contrari effetti / e ne la lingua il tosco e 'n bocca 'l ghigno,
cantando e gemendo, si raggira ancora il nero e brutto corvo del peccato il quale
il nero e brutto corvo del peccato il quale, crocitando e gracchiando, assorda
nome tanto, / che l'udrebbe il mar d'india, e quel di calpe
,... / se a'cigni il vivere e il morir contrasti, /
/ se a'cigni il vivere e il morir contrasti, / pigliati i corvi,
tiengli pur da te, / giacché il gracchiar più del cantare amasti. foscolo
cantare amasti. foscolo, xv-174: il libro fu architettato: sarà di un'edizione
l'altare. salvini, 3-74: il cinto évvi del lucido orione, / ed
/ e 'l crater lieve, ed éwi il corvo, e sonvi / stelle non
la coda, su la quale posa il corvo. 7. milit.
ambulatorie,... come anche il corvo demolitore, che alcuni chiamano grue.
di subito inventare quella macchina nautica detta il corvo. 8. bot. fico
dottati. 9. locuz. -aspettare il corvo: attendere invano. g.
m. cecchi, 310: (aspetta il corvo). oh! tu se'pur
tutti gli altri posti distinti, aspetteranno il mio riveritissimo sedere come noè aspettò il
il mio riveritissimo sedere come noè aspettò il corvo, cioè inutilmente. -corvo bianco
bandello, 1-34 (i-416): ma il forsennato non s'accorgeva che cercava un
credere se non a'maestri? -aprono il salvini, e mandano ai corvi t'
di mare [sono]... il balano, il corvo, il citerò
]... il balano, il corvo, il citerò. = da
. il balano, il corvo, il citerò. = da corvo1, per
citerò. = da corvo1, per il colore. còsa, sf. nome
rettor., 8-29: sì come dice il buono poeta lucano, non è conceduto
4-3: io narrerotti in che maniera il cielo / con moto alterno ognor si volga
leopardi, 17-99: due cose belle ha il mondo: / amore e morte.
, 363: in mezzo ad essi, il priore portava la sua serena indifferenza per
1-68: brevi sono le forme / che il caos inquieto produce. / la vita
mi preparo alla morte, / so il principio delle cose, / la fine è
si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. ci tornavo la
paragonare a quello vero e santo, il quale è nato di quella venere,
dissi che era figliuola del cielo: il quale, perciocché è celeste, rende odor
e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena,
è la mia donna allora / che il roseo collo piega e il vago riso /
allora / che il roseo collo piega e il vago riso / a i baci porge
si dee credere, che ti sarebbe caro il ragionare e l'armonia che fanno i
eziandio delle minute cose, stato sia il petrarca, perciò che ogni volta che dinanzi
338: egli tiene che la materia e il corpo entri ne l'essenzia e sustanzia
fece fare un modello di legno grande quanto il vivo, che si snodava nelle congiunture
le cose vere e reali, come il cielo, l'uomo e gli altri animali
. magalotti, 9-2-88: l'esserci il nome, non ci fa esser la
fa esser la cosa; come tesserci il nome della fenice, non ci fa esser
pallido intanto su l'abnobie rupi / il sol cadendo raccogliea d'intorno / dalle cose
: l'idea... è il principio universale, che abbraccia il reale
. è il principio universale, che abbraccia il reale o lo scibile, la storia
, la ragione e la rivelazione, il naturale e il sovranaturale, il necessario
e la rivelazione, il naturale e il sovranaturale, il necessario e il contingente
rivelazione, il naturale e il sovranaturale, il necessario e il contingente, la divinità
e il sovranaturale, il necessario e il contingente, la divinità e l'universo.
nere del precipizio. sotto c'era il baratro cilestro del feroce ghiacciaio. forse
, questo fiore / che ormai ha perduto il suo profumo / è forse ciò che
proprietà delle erbe, continuando ed osservando il moto del cielo, il corso della
ed osservando il moto del cielo, il corso della luna, e gli andamenti del
suo rapporto con l'uomo, per il quale è un oggetto di conoscenza.
dell'uomo, non solamente della infermità il contaminasse, ma quello infra brevissimo spazio
, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta italia si ritrovi
, 28: loreto impagliato e il busto d'alfieri, di napoleone cosa
abbandonato, si vedeva un catino arrugginito sopra il suo sostegno; ed era tutto;
a cui si è particolarmente affezionati per il loro valore affettivo. lorenzo de'
non fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto, / né
oro. pratolini, 5-156: indossava il tuo cappotto, ch'era la sola
cosa decente che tu possedevi e dentro il quale avevi fino ad allora riparato il
il quale avevi fino ad allora riparato il tuo abito misero, stinto e rattoppato.
sia sposa, / non di ruggier, il qual non ch'abbi regno, /
pari a. einaudi, 1-594: il primogenito ha preso moglie e, come
come si dice da noi, ha attaccato il cappello al chiodo, ossia, essendo
, vi-1-124 (4-10): or accendete il foco, e sì cocete / cosa
la vigilia di natale pare che sia il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare
la bocca e gli occhi e tutto il viso, che fiera cosa pareva a vedere
donna di cui non si ricorda più il nome (o non lo si vuol dire
la cosa, guarda i cosi, il coso... * solamente così.
menalippo per disdegno, / che quei faceva il teschio e l'altre cose. garzoni
la cosa s'apre in modo che il fanciullo ne può uscire. forteguerri,
ben coprire, e che tu mandi il segnai tuo al maestro simone, che è
petrarca, 337-14: dio per adomarne il cielo / la si ritolse; e cosa
dallo ammirabile e santo nome di colui il quale di tutte fu facitore le dea
che io scrivessi le cose fatte da il popolo fiorentino. guicciardini, 107:
in questa maniera, sarebbe proprio peccato il dime male. giusti, 3-162:
cosa grossa. per questa scappata affrettarono il disegno di chiudermi nel collegio di maddaloni
da caserta. pavese, 5-69: il parroco, parato a festa, con gli
, con gli occhi lucidi, fece il discorso sui gradini della chiesa. cose grosse
forte si maravigliano, e meno comprendono il divino giudicio, e poco conoscono il consiglio
il divino giudicio, e poco conoscono il consiglio e 'l rimedio dell'avversità,
veder la cosa ch'era, / verso il rumore in gran fretta si mosse.
la speme e breve ha la memoria il corso, / il rimembrar delle passate cose
ha la memoria il corso, / il rimembrar delle passate cose, / ancor che
l'affanno duri! nievo, 206: il cancelliere... non mostrava gran
ad oggi ». pavese, 4-230: il segreto finalmente afferrato che potevano esistere dolci
mie ridurmi in ancona, ove averò il modo che le mie entrate mi saranno mandate
i-268: alle sue cose / deve il padrone da se stesso attendere. manzoni,
si presentavano male: bisognava prepararsi che il tribunale annullasse la cessione dei crediti,
anni. alfieri, i-293: venuto il giugno, in cui si tentò già di
cui si tentò già di abbattere intieramente il nome del re, che altro più
, i-222: alla sera si apre il giornale e si trova con dispiacere che le
-cosa pubblica: lo stato, il governo. latini, rettor.,
rendono opportuno. de sanctis, leti, il., ii-69: libertà era la
mani dei procaccianti. alvaro, 7-164: il nazionalismo dà l'illusione al più reietto
papi, 1-3-69: prestarono alla municipalità il giuramento di esser fedeli al nuovo ordine di
alle cagioni di rivoluzione che porta seco il corso politico di ogni popolo aggiunge anche
7-6: per neuna altra cosa veggiamo che il popolo di roma tutto il mondo mise
veggiamo che il popolo di roma tutto il mondo mise sotto la sua signoria se
.. / poi che cessero ad altri il giorno, quasi / abbian fatto gran
sep., 151: a egregie cose il forte animo accendono / l'urne de'
sono cose delle quali è anche passato il tempo di ridere. de sanctis, iii-93
lo scopo della vita è la gloria, il fare grandi cose degne della posterità.
gettando una occhiata, una carezza su tutto il lavoro. « l'idea c'è
., 4-104: parlando cose che il tacere è bello. idem, par.
, xxiv-134: certamente le cose toccanti il nostro interesse... sono facilmente
. verga, 3-18: bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che
sempre delle cose allegre, da far ridere il cuore agli altri, lì sulla carta
. bernardo volgar., 9-9: se il secolare uomo parla teco cose vane,
secolare uomo parla teco cose vane, il più tosto che puoi, quelle tali parole
volse, / e, di sabbia, il nonnulla che trascorre / silente, è
ora toccava alla madre. con lei il ragazzo imparava ad essere gentile, ad
pascoli, 1352: questo diceva pregando, il bambino oh! bambino! ch'egli
a se stesso la morte cattiva e il suo fine. / e gli rispose con
lontano; / cotanto ancor ne splende il sommo duce ». idem, par.
potrian dire al presente, che, guardando il cielo, non vi può veder cosa
tutto splendido di vesti festive, circondare il corpo quasi esanime d'una meschina conta-
sciagurati. magalotti, 9-2-88: amicizia è il nome d'una bellissima cosa. bocchelli
-sensazione. alvaro, 7-98: il dolore è tal cosa che più d'ogni
, 1-20: una bella cosa era il fresco e che viaggiavamo soli, e
sp., 38 (672): il bello era a sentirlo raccontare le sue
santa religione cristiana. sarpi, i-160: il cardinale contarmi patì molte calonnie nella corte
i contemporanei adoperarono rispetto alle profane, il senso allegorico non esclude il letterale.
profane, il senso allegorico non esclude il letterale. b. croce, iii-22-261:
più bisogno di scusarsi o di celarsi; il suo nome non solo non incontrò il
il suo nome non solo non incontrò il sorriso e lo scherno per lungo tempo
moda. -cosa di scuola: il compito che i maestri assegnano da svolgere
sé. bartolini, 15-136: per il filosofo scettico e per la cinica filosofia
dire o non si sa ben specificare il nome. dante, vita nuova,
cosa alcuna, che non vi sia il vino. manzoni, pr. sp.
piatto da cui estraeva la particola per il comunicando; e luchino apriva la bocca verso
bocca verso quella cosa bianca guardando sbigottito il signor arciprete che tendeva la mano e
brancoli, 4-32: comunque, ho il diabete: su questo ormai non c'è
tendeva la cosa del banchetto, a chiamarvi il messere da s. to miniato,
463): piglia la penna [il letterato], mette come può in forma
. tanto che si rechi [il venditore] a le cose ragionevoli.
., 6-10 (132): il fante mio ha in sé nove cose tali
si girano: così in picciol giro il gran mondo perisce. d. battoli,
cose, e per vaghezza di trovarne il vero, ne vo in traccia. cuoco
degli uomini. pascoli, 627: il fior coglievo delle cose, ch'ora /
paragonare a quello vero e santo, il quale è nato di quella venere,
dissi che era figliuola del cielo: il quale, perciocché è celeste, rende odor
cose celesti; e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena,
, / di due nere pupille, il caro sguardo, / la più degna del
chiuso fra cose mortali / (anche il cielo stellato finirà) / perché bramo dio
ribella / però se in cosa umana il mio cor spera, / tu sola in
tempo dura. de sanctis, lett. il., ii-412: in questa ricostruzione
ai viventi? alvaro, 7-213: il vestito del povero è un costume romantico,
uomo. -cose del mondo: il complesso di fatti, di avvenimenti,
vuole arrestarle. nievo, 132: il sole, la luca e le stelle egli
mondo. -cose di quaggiù: il mondo, la terra (contrapposti al
temporali. panzini, ii-528: riguardò ancora il monastero dove vivono coloro che non ne
corso ordinario delle cose sarebbe riuscito [il machiavelli] un letterato fra'tanti stipendiati a
ii-8-76: sempre nuovo ed altro è il corso delle cose, e non si
e protagonista e antagonista e ha creato il costruttore. purtroppo è difficile liberarsi dalle
non parole vuote; si curò dunque il succo, si esiliarono le parole morte
mistici, etici e poetici, e divenuto il supremo regolatore del mondo: la logica
la logica o la forza delle cose, il lato moderno. pavese, 8-287:
2-37 (i-1070): deliberatosi adunque il re di parlargli e raccontargli i casi
né la madre né la figlia amano il signore: vanno in chiesa la domenica,
la bocca e gli occhi e tutto il viso, che fiera cosa pareva a
, 2-64: [gli accenti] danno il concento a tutte le voci, e
le voci, e l'aimonia, il che a dire è tanto, quanto sarebbe
ella possa nel verso; nel qual verso il suono e l'armonia vie più naturale
dico melissa maga, non sofferse / udirne il pianto e i dolorosi gridi. guicciardini
tenue e più rara che la nebbia o il fumo. fagiuoli, 1-1-20: fa'
così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d'
o quella. gramsci, 78: il tempo mi appare come una cosa corpulenta,
accanto, egli era sicuro contro tutto il mondo, contro ogni cosa ignota e
, ai quali parrà che venga a mancare il sostegno e la guida; parte gli
di pio nono per tentare di riprendere il disopra e di vendicarsi. -cose
lascia che guardi / l'albero, il ragno, l'ape, lo stelo,
dignitosissima cosa. pavese, 4-155: il giornale diceva che la guerra era dura
proposizioni esclamative, unito a che ha il valore del semplice che interrogativo (cfr
, 3-231: bernardino fatappi, detto il bello, soleva andar cicalando per le
per prova / intenderlo potessi, e il capo inerme / agli atroci del fato
croce, ii-8-150: che cosa deve fare il critico e storico della poesia quando gli
poteva valere la casa? ognuno allungava il collo sul muro dell'orto, e
i-298: ahi! già ti vedo, il volto / grave di cento cose,
/ che libera e tenace / sotto il mio sasso avrò. alvaro, 9-112:
bartoli, 33-12: nel passarci sopra il capo que'tuoni, par che vadano saltelloni
per l'osterie. foscolo, xiv-39: il * tieste 'fu giudicato da un
. svevo, 3-612: augusta disse che il riso era una gran bella cosa.
ri- magna. pindemonte, 262: il vento, e il fumo del cammin
pindemonte, 262: il vento, e il fumo del cammin non conto, /
. firenzuola, 583: restaci a pigliare il naso, il quale è della maggior
583: restaci a pigliare il naso, il quale è della maggior importanza che cosa
che strillavano sulla piazza e si battevano il petto, lo videro arrivare in tal
dee., 8-10 (327): il quale, senza dime cosa del mondo
ci era differenza di cosa del mondo ed il medesimo era dei pugnali.
. cosa per cosa, mentre fa il suo camino, oltre che contempla le
cotal ventura: / ma lor narra il guerrier cosa per cosa. giusti,
mio buon signore! » rispose tranquillamente il vecchio rimettendo la ruota al biroccio,
viveva nella casa di suo nipote, il padrone della sala di ballo. vecchia
bisogno di denari e conviene ch'io rompa il collo ad altre due pezze di panno
, cose che capitano: a indicare il rassegnato fatalismo con cui si constata l'
c. e. gadda, 330: il caso, già di per se penoso
... stimar più la robba che il sangue! -cose da turchi.
cosa, di cosa nasce cosa e il tempo la governa: per esprimere la
? di cosa nasce cosa, e il tempo la governa. razzi, 2-1-3:
nasce cosa; ma è ben difficile il trovare persona di direzione che si esponga
: la notte,... / il rugiadoso piè lenta movendo, / rimescola
. colletta, i-93: non potrò esporre il governo di carlo per successione di tempi
: la faccenda, la questione o il fatto è in questi termini. gelli
aveano, la prima cosa, visitato il corpo del glorioso s. zanobi. g
alle segrete cose. carducci, 119: il buon sofo gentile / te mise dentro
cielo. -l'ogni cosa: il tutto. galileo, 362:
, si legge che l'ogni cosa, il tutto e 'l perfetto, formalmente son
di. pieri, 54: venne il soldano di babbiionia ad oste ad acri
e d'uve, che e'fe'[il podere] l'anno passato. b
tutto quanto. -anche: tutto quanto il necessario. guittone, xxv-61: orine
, miserie, ogni cosa, commosse il povero pastore. manzoni, pr.
, 1-56: e solitaria volgi / verso il nord, dove ogni cosa corre /
: fu un solo dei membri componenti il governo quegli che sottoscrisse il decreto,
membri componenti il governo quegli che sottoscrisse il decreto, ed io so per cosa
d'ogni cosa, ho creduto necessario il premettere certe considerazioni. -qualche cosa
iv-2-455: ella mi porse la mano continuando il suo sorriso timido. e parve risvegliare
scorse qualche cosa di rosso nell'ombra, il damasco rosso delle pareti, i cortinaggi
far lo sa ivano, e fuori il servitore. -se cosa fosse che
-stato di cose, stato delle cose: il modo oggettivo in cui si configura una
bene spesso lo stato delle cose ed il corso degli avvenimenti vincono la prudenza dell'uomo
noi non è uno, ma rappresenta il parere di un ceto di persone, ovvero
: modo di dire usato per vantare il proprio buon diritto a dare il proprio
per vantare il proprio buon diritto a dare il proprio consiglio o il proprio assenso in
diritto a dare il proprio consiglio o il proprio assenso in una determinata faccenda,
determinata faccenda, oppure per offrire generosamente il proprio aiuto o i propri servizi a
sì, ma che pur ne sapeva il suo bisogno e di conto e di lettere
da qualche cosa. segneri, iii-1-28: il simile possi am dire de'peccatori,
cosa è dunque la commedia? è il medio evo realizzato, come arte, malgrado
guardate che gran cosa è questa! il medio evo non era un mondo artistico
era un mondo artistico, anzi era il contrario dell'arte. -essere l'
nell'ordine delle cose: accadere secondo il naturale svolgersi dei tempi. alvaro,
gran cosa mi parrebbe, che tu il risapessi giammai. razzi, 5-1-2: è
sostituire alla colonna fitta che v'offre il g. un quarto di colonna: a
dee., 2-5 (166): il tornarsi dentro e chiuder la finestra fu
altra, essere una cosa e diventare il contrario: mutare radicalmente il proprio carattere
e diventare il contrario: mutare radicalmente il proprio carattere, le proprie idee in
eri una cosa, appena smobilitato diventasti il contrario. -essere una cosa.
-la paura è una cosa, e il sentirsi far male è un'altra.
trova, e, brevemente, voi e il diavolo credo che siate una cosa.
. m. cecchi, 1-i-190: il mio figliuolo e io siamo una cosa medesima
concordia dà che amore viva, e il volere di due fa essere una cosa
stessa? de sanctis, lett. il., i-24: queste qualità spic
: queste qualità spic dove il è da contenuto -fare cosa propria
onore del morto. idem, 4-127: il marchese, sdraiato sulla sedia a
: manifestare chiaramente le proprie intenzioni, il proprio disegno. bandello, 1-37 (
mamme, un poco seccate giacché dopo il bagno in spiaggia stavano accuratamente dipingendosi,
donne romane anticamente non seppono cosa fosse il bere vino acciò che non cadessero in
ragionasi qualche cosa d'un cappello per il protonotario. -riuscire una cosa:
dispiacevano punto alle sorelle le capatine che il vicinato dava alla loro porta mantenendosi deferente
e del parra ed ha potuto trasportare il montanelli moribondo. panzini, iii-684: hanno
piccola parte. palazzeschi, 4-350: il mio salario lo portavo tutto là,
biancheria, per comprarmi le scarpe o il grembiule, e per non rimanere proprio senza
panfilo, continua con alcuna piacevol cosetta il nostro diletto. trattati antichi [crusca
non molto grandi. bruno, 3-735: il sonno si fece un passetto avanti,
cosetta ed apportar qualche picciolo proposito avanti il senato. redi, 16-iv-367: i polpi
. panzini, ii-703: era [il pacco] pieno di cioccolata e di
altre cosette, e talora esponendo loro il vangelo. manzoni, pr. sp
d'amor vuole imparar dottrina, / abbia il cor franco ad esser sofferente, /
ubidiente. masuccio, 20: il frate, avuta la resposta, rassettate sue
g. gozzi, 1-58: gira il povero gli occhi a tutte le coserelle sue
in mente, mi si rimescola tutto il sangue. alfieri, i-21: aveva
, abitando in torino; aveva spiegato il virgilio; e che so io, tante
la colpa del tempo che seguette, il quale tirò questa voce a significare quella
anche nel torbido e guasto, esige il consenso superiore. -vezzegg. cosùccia
fa idio a levarti da'tiranni; il tiranno è sospettoso d'ogni cosuzza e non
. segneri, 9-377: non soio il signore ha già stabilito precisamente quante anime
pigliar benché minima cosuccia, / ordinereste il gatto e la bertuccia. baretti,
collega. ascoltatela, e ditemene schiettamente il parer vostro. foscolo, xiv-7: mi
altre nostre cosucce. panzini, i-138: il pulire e l'ordinare tutte le mie
* (e nella lingua giuridica con il senso di * causa, processo ':
causa); ma ben presto assunse il significato di 'affare 'e si venne
vasi a una cocca della giacchetta, il cosacchino rattratto le scopriva tanche e le
(plur. -chi). nome con il quale si designano alcune popolazioni stanziate in
pastorizia; eccellenti e spericolati cavalieri, il regime zarista formò con essi corpi di
furia e irruenza negli assalti), che il governo sovietico sciolse in un primo tempo
, ma ricostituì nel 1936 (e il nome di cosacco è tuttora simbolo di
nostri professori di comunismo possedere eglino soli il privilegio di ragionare il furto? anche
possedere eglino soli il privilegio di ragionare il furto? anche i cosacchi lo sanno fare
omicida, e ritrarre l'occhio ofeeso e il cuore ribelle dalle grandi squadre armate,
3. locuz. alla cosacca: secondo il costume dei cosacchi.
mattioli [dioscoride], 498: credesi il ruellio che la lisimachia sia quella erba
animali), fra l'anca e il ginocchio, il cui scheletro è costituito
, fra l'anca e il ginocchio, il cui scheletro è costituito dal femore,
: gli cani tuttavia lo mordono [il lione] alle cosce e fannolo rivolgere or
altri se consiglia, / ed halli il suo partito dimostrato, / e già la
le astuzie e, bassando in un punto il capo con grandissima prestezza, il puse
punto il capo con grandissima prestezza, il puse tra le coscie di colui che
, fuorché in una cossa / stampato il marchio avea di gneo carbone.
ed all'intomo i molti muscoli che fanno il fianco e la coscia. foscolo,
, segno del giro che dovea fare il coltello. nievo, 154: il man
fare il coltello. nievo, 154: il man tino gli cascò per terra [
diodati [bibbia], 1-132: il signore ti metta in mala- dizione ed
, facendoti cader la coscia e gonfiare il ventre. idem, x-132: '
rimasti infra gli occhi delle volte ed il diritto delle mura alle quali s'appoggiano,
che l'una coscia della porta sia il muro della chiesa; e da l'altro
. baldinucci, 169: strigne [il torcolo da rame] il rame intagliato
: strigne [il torcolo da rame] il rame intagliato sopra la carta..
delle cosce, delle quali è composto il torcolo, da potersi alzare e abbassare.
alle cosce. collodi, 161: il direttore della compagnia, vestito in giubba
or là svo- laza: / percotesi il furor con man la coscia: / la
angosce. marino, 12-24: bestemmia il pentimento e per angoscia / si per-
aretino, ii-8: al mio tempo il duca borso fece una giostra con gli uomini
avevano i gambali, i cosciali ed il capale di ferro. sassetti, 124:
marino, 16-92: del medesmo è il cosciale e 'l guemimento / un passaman
: se vi fu mai cavaliere che mozzò il fiato allo stallone con tanaglia de'cosciali