216: così più gravemente cade colui il quale abbondòe ne'beni temporali, che colui
sempre abonda, / lagrime e doglia, il cor lasso nudrisco. boccaccio, i-282
s'estende. tasso, 868: pregio il tosco sermon che tanto abbonda / di
, 13-32: 'l cor vivace il suo vigor trasfonde / al corpo sì che
spume abonda. baretti, li-io: il mondo non andò mai a modo di
382): e quando pur sopravvenisse il bisogno, io so, secondo l'apostolo
, i-4-89: così nel viso li abondava il pianto / che veder non poteva alcuna
3-3-50: deh! chi m'abbonda il pianto, ond'io sia forte / a
ond'io sia forte / a piagnere il mio error quanto conviensi! parini, viii-116
] non li prospera e abbonda secondo il loro desiderio perverso e disordinato. s
e li animali, costretto, infermo, il detto re filippo... si
e domandarono soccorso di vet- tuaglia; il quale la fece così piena e abbondevole come
d'annunzio, iv-1-656: intese [il boccaccio] talvolta un assai dotto orecchio a
e. cecchi, 5-127: interpretano il tristano come una romantica, abbondevole
e della vinaccia. machiavelli, 518: il conte, lasciata l'impresa, ne
fatto. manni, 2-516: spiegato [il sonetto] insieme con diversi altri con
. m. villani, 9-85: [il delfino] la città avea d'ogni
pianta] n'è laudevole la quale il nostro aere patisca, di che quivi non
. idem, iv-62: né prima il concreato furore trapassava, che le lagrime
crescenzi volgar., 5-20: [il pero] rallegrasi... d'essere
santo niccolaio distribuì lo detto grano secondo il bisogno di catuno, sì saviamente come
218: tutelavano abbondevolmente gl'interessi e il decoro della casa. = comp
: sendo bastante l'arte a migliorarlo [il vino], rettificarlo e abbonirlo.
. idem, 3-201: invece di abbonire il popolo giustamente esasperato. bacchelli, i-167
ferro schiumato..., ci abbonisce il ventidue per cento. metta, di
l. martini, i-226: fa [il duca] fabbricar di nuovo abitazioni /
. manzini, 9-113: strilla [il bimbo], ma, di nuovo sul
, ammansito. tommaseo, 1-292: il padrone di casa mi racconta le sue
manzini, 1-213: la sera, [il bambino] abbonito dal sonno, divenuto
. figur. l'accostare, ravvicinare, il fermare (all'improvviso, con decisione
ad abbordar la nave per paura che il congegno agisse in ritardo. vittorini,
l'abborda / tu stesso, e il tenta. manzoni, pr. sp.
, ed anche per rivolgere ad uno il discorso: « lo abbordai con
queste parole ». carducci, iii-17-129: il lettore è abbordato così. svevo,
. bacchetti, 2-14: non volle dire il suo nome a uno che lo abbordava
alla porta delle sale, per abbordare il compagno all'uscita. moravia, v-220:
. verga, 1-4x1: costei abbordava il punto spinoso della nostra conversazione con.
. 5. tr. fare il bordo, bordare, orlare. =
. magalotti, 20-190: abbordato [il piovano arlotto] in latino da un
abbordo o l'abbordaggio (la nave o il comandante). = deriv
, e ciascuna delle due navi sopporta il danno che ha sofferto... se
per colpa di uno dei capitani, il danno è a carico di colui che
aria che ributta, / ma spesso il bel si cela, se l'apparenza
uomo... spiccava in tutto il suo contegno. di facile abbordo con tutti
abboracciamenti. lanzi, 2-5-67: non esamino il sentimento del malvasia, che egli ito
parte abborracciando senza decoro, secondo che il tempo chiedea. lippi, 9-40: e
la borraccia, cioè la borra cattiva; il che si fa alla peggio e senza
? manzoni, 1117: è credibile che il malefico condottiero... avesse abborracciata
. magalotti, 1-437: è [il cocco] di buonissimo sapore, ma così
è da aspettarsi di vedere sciupato anco il bene ch'altri incominciava di fare.
: se alquanto lo scriver mio e il modo del dire, aborra', cioè acciabatta
'. se io non ho detto il fatto pienamente e non ho l'effetto vestito
e se tu vuo', lettor, che il ver si dica, / vedrai ch'
da bottaccio (v.): per il senso cfr. un passo analogo dello
fuor gli occhioni: / e pur apre il beccaccio, e pur cingotta.
tr. far gonfiare (un occhio, il viso) con un pugno.
o per te o per me. buonarroti il giovane, 9-162: s'affibbi,
gli abati francesi abbottonarsi, gl'infragnevano il petto. foscolo, v-198: nel
119-44: passando uno da san genagio, il quale avea nome giovanni di casuccio,
, da loro fu chiamato. buonarroti il giovane, 9-323: lo 'mbasciador..
in testa, / e gran riscontri abbottonato il petto, / e in calzari d'
e in calzari d'alluda, / pare il bascià di buda. magalotti, iv-101
male abbottonata e sudicia, si vedeva il petto vuoto e senza i seni. e
, femina o fanciulla, possa passare il gomito delle maniche. botta, 4-914
delle maniche. botta, 4-914: il principe wirtemberg... ebbesi una ricchissima
poi finire, e neanco formarne nettamente il disegno, potrà dirsi che va abbozzacchiando
gole universali, che furono il primo abbozzamento delle costituzioni. c
[intendesi] per fare apparire il primo abbozzamento delle statue. magalotti,
: e ritrar con poetico pennello / il vorria pure, e colorirlo in parte;
. pellico, 191: dopo il discorso su doveri degli uomini, ho abbozzato
perfezionato. tommaseo, 1-109: abbozzo il prospetto d'un'opera sull'educazione dell'
, l'abbozzare è sempre maggior cosa che il digrossare-, perché quello è cominciare a
iii-418: maestro di più moti i il pennel di natura in varie tinte / abbozza
de pisis, 161: leggero ò abbozzato il segno della croce / sul tuo petto
pratolini, 2-350: sollevo a metà il braccio abbozzando un saluto. 3.
oramai è impossibile; penso che sarebbe il meglio, non potendo altro, romper con
malinconico o di poesia? - rispose il giovane grasso dagli occhiali di tartaruga. -
], 9: la voce abbozzare esprime il ritenere qualche manovra in una data
nella fossa delle clavicole, straripava sopra il cavo dello sterno sul petto velloso.
dentro di noi e dell'anime nostre il picciol lume della ragione; ond'escono
). savinio, 1-57: il cielo toscano, quella notte, era mu
stata agganciata all'arco del cielo e il mare la spingesse per far l'altalena.
, i-197: irresoluto come egli era [il foscolo], fluttuante al pari di
una continua altalena. egli serviva e ricusava il giu ramento; serviva nell'
noie. idem, 248: stavolta il mio dolore fu meno impetuoso ma più
neri. de marchi, 651: il grazioso monsignore non volle sedersi per il
il grazioso monsignore non volle sedersi per il primo, il barone insistette, e dopo
non volle sedersi per il primo, il barone insistette, e dopo un po'd'
, per rispetto e per obbedienza, il prete cedette alle gentili insistenze. orioni
alla realtà. pea, 6-209: il suo snervante... volere o non
. che fa l'altalena, che ha il moto dell'altalena, che va su
, i-324: si udiva... il tonfo d'una sedia altalenante in un
cuna. viani, 19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua
19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua, con tutto il
il terzo giorno dopo pasqua, con tutto il cotone serrato e l'alberatura sconfasciata,
la capa. idem, 3-127: il grosso ciondolo silicante aveva mutato di pietra
farà come sua. redi, 16-iii-220: il fuscelletto impiastrato, essendo fitto altamente nella
quivi stando qualche tempo, succede che il veleno seccato sopra il fuscello si ammorvidisce
, succede che il veleno seccato sopra il fuscello si ammorvidisce e si rinviene, e
stimo altamente e vi amo con tutto il cuore. mazzini, ii-42: sentiva altamente
sono e debbono essere (ed è il dovere del loro particolare ufficio) gli
gli dissero: maestro, qual'è il maggiore comandamento della legge?..
... e disse cristo: onora il prossimo tuo come te medesimo..
sua. manzoni, 77: tolga il ciel che alcuno / più altamente di me
, 1-33: e se mi recherete il vero, e io voi guiderdonerò altamente.
colpo di cannone annunziante l'incursione celeste, il fragore delle altane lampeggianti come torri di
una costruzione. viani, 14-365: il dietrostanza dello « spaccio comunale » diventò
dietrostanza dello « spaccio comunale » diventò il ricettacolo di parecchi giovinastri che avevano il
il ricettacolo di parecchi giovinastri che avevano il capo bollente come l'altana del forno.
, i-63: all'austro s'aggiungono il leuconoto, cioè bianco noto, aitano
cantari, 64: poi gli mostrò il paese soprano / e 'l suo castello
, / che la sera dall'isola il traeva / e la mattina al suo castel
di pietra o mensa su cui il sacerdote celebra la messa. iacopone,
esso dio è sacerdote e sacrificio, il cui corpo e sangue nel sacramento dell'
di vino veramente si contiene, transustanziati il pane in corpo e il vino in
contiene, transustanziati il pane in corpo e il vino in sangue per divina potenza.
de'tempii, collocare lo altare, sopra il quale hanno a fare i sacrificii,
sei piedi, e largo dodici, sopra il quale collocavano le statue. tasso,
di lana bruna in cui s'awolge il sonno dei combattenti nella trincea. ojetti
che aveva tratto dalla scrivania, con il tono umiliato del prete quando sull'altare legge
inoperosi sugli altari. -aitar maggiore: il principale in una chiesa (posto in
paricchi dì, per divozione de tutto il populo, che aveano già il fatto miraculo
de tutto il populo, che aveano già il fatto miraculo sentito, star le lasciarono
messa. segneri, i-760: come il sagrifizio della croce fu a salute di
della croce fu a salute di tutto il genere umano in universale, così questo dell'
iii-2-10: precipitando, per così dire, il signore dall'altare del cuore, si
largo quanto un'aia, profondo come il sonno del giusto. deledda, ii-670
fede, la religione, la chiesa; il potere ecclesiastico. -il trono e v
. -il trono e v aitar e: il potere civile e quello ecclesiastico.
istesso attaccato e rovesciato l'altare, il trono, i diritti e le proprietà
. 3. stor. edicola per il culto degli dei pagani (distinta dall'
caro, 4-802: essa stessa regina il farro e 'l sale / con le man
altare era la mensa... il caro, nell'intervallo di pochi versi,
16-iv-23: con fronte sicura e dispettosa offerse il petto ignudo a carlo costa,.
una statuetta di bronzo con la cappa, il cappello alla spagnola e il pugno alteramente
cappa, il cappello alla spagnola e il pugno alteramente su l'elsa della spada
g. del papa, 1-2-77: ravvivare il sangue... per mezzo di
non dessino occasione a'franzesi di assaltare il reame di napoli; o perché,
(secondo voi medesimi peripatetici) è il composto, mai la materia. galileo,
galileo, 166: questo artificio [il telescopio] o costa d'un vetro solo
gli archi descritti da esse macchie sopra il disco del sole apparivano all'occhio nostro
: la diversità delle figure altera grandemente il movimento de'corpi. torricelli, 246
fu tra noi chi corresse a credere che il semplice riscaldamento, come tale, potesse
le scienze, lo spirito filosofico e il francesismo furono le tre cagioni che riunite
. le discipline fecero sentire al vivo il bisogno incessante di nuovi termini. cuoco,
1-154: ma voi, che avete il governo della nazione, sapete molto poco
. foscolo, ii-2-89: provenzali parlavano il dialetto plebeo romano, pronunziandolo ed alterandolo
: l'uomo ha... il terribile potere d'alterare a se stesso la
proporzioni loro,... ecco turbato il movimento. della ragione: culto,
nessuno; tu non hai fatto che il tuo comodo e il tuo vantaggio,
non hai fatto che il tuo comodo e il tuo vantaggio, sempre: accarezzato,
lippi, 2-1: era in ugnano il duca pedone, / che sempre all'
sacerdote che celebra la messa o assiste il celebrante all'altare. altàuro,
1-29: sdegnando alteramente la propria vita, il suo morto marito non pianse solamente,
tortoletti, iii-488: mira come di rose il crine infiora, / d'aureo coturno
crine infiora, / d'aureo coturno il piè leggiadro avvinta, / e de'
aurora. e. raimondi, i-349: il pavone per la sua bellezza viene da
. crescenzi volgar., 4-42: il vino affermano, del debole, farsi potente
di malvavischio le foglie ovvero le radici ovvero il suo torso tenero cotto metterai. gelli
... ippocrate dava a bere il sugo della radice dell'altea cotta a'feriti
selvatica, ha le foglie rottonde come il ciclamino e lanuginose, fa il fiore come
come il ciclamino e lanuginose, fa il fiore come la rosa, il suo
, fa il fiore come la rosa, il suo gambo è alto due gombiti,
, di dentro bianca; ha tratto il suo nome da le sue molte utilità
biasmare del- l'altegiar, s'ella il facesse più ch'a suo grado convegna.
e corruttibile dipendono dal movimento principalmente, il quale è cagione della generazione e della corruzione
padre degli animali, è ragionevole ch'il moto del sole ditermini le differenze del
e'sieno alterabili come questi. buonarroti il giovane, 9-276: un elisire, ed
, alterabili. cesarotti, i-114: il carattere rettorico di tutte le lingue è
petuo delle cose create, il quale io non posso alterare.
che si alteri per quanto a ciò il prezzo della stoffa. de sanctis, leti
., i-323: non già che il boccaccio... alteri le nozioni comuni
allorquando un fatto nuovo venne ad alterare il ritmo e a spostare il corso di quella
ad alterare il ritmo e a spostare il corso di quella regolare andatura. bocchelli
: si disse allora... che il pane del lazzeretto fosse alterato con sostanze
: si disse allora... che il pane del lazzeretto fosse adulterato con sostanze
fare novità. della casa, 2-3-112: il quale atto così insolente, come v
che nel farlo morire sanza alcuna giustificazione il popolo non si alterasse, lo serbò vivo
dubitate. ma voi v'alterate e avete il torto. anguillara, 2-175: ahi
alterare alquanto. sarpi, ii-225: il papa di questo s'alterò fuor di modo
aggravarsi. caro, 9-3-73: poiché il pericolo è cessato, mi starò questi
alterato. sarpi, ii-267: onde il papa più alteratamente disse che non vi
. frezzi, ii-6-140: non voltando il cielo, / ciò che da tempo pende
: non ti accorgi tu come il nostro re sta alterato, e quanto
da quello che egli soleva essere per il passato? b. cavalcanti, 262:
. marino, 331: celatamente trapelando il mare / per le sulfuree vene / e
, diviene infelice. idem, i-715: il giovanetto alterato dall'educazione è timido,
penetrato da quell'amore; aveva tutto il sangue alterato come da un veleno,
da tavola interrompendo di mangiare per nascondere il volto alterato dal pianto. codice penale,
. sarpi, ii-267: a che il pontefice mostrandosi alterato, soggionse l'ambasciatore
che non trova parole..., il padre soggiunse, con voce alterata:
padre soggiunse, con voce alterata: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto
[ediz. 1827 (119): il padre soggiunse con voce commossa..
stava studiando..., quando entrò il cappellano crocifero, con un viso alterato
3. ant. turbato, agitato (il mare). carletti, 86:
. carletti, 86: per essere il mare un poco alterato, la fece
. bartoli [alberti], 4-318: il bianco ed il nero non sono veri
alberti], 4-318: il bianco ed il nero non sono veri colori, ma
dello scrittore o testimone; appunto perciò il codice penale commina pene agli alteratori o
mutazione per soprav- vegnente accidente: siccome il granello del grano si corrompe per tumido
2-145: quando la persona sanguigna pone il giogo a la collerica, o la
: imbecillità e insussistenza del corpo, il quale è in continuo moto, mutazione e
alterazione. galileo, 403: adunque il dire « il cielo è inalterabile,
galileo, 403: adunque il dire « il cielo è inalterabile, perché nella luna
volevano caricare schiavi per le indie, il che causò tanta alterazione ne'prezzi,
l'uno. torricelli, 142: dicalo il filosofo colle sue parole stesse, acciò
intellettuale del secolo, e ne configurano il genio: il genio nazionale prepara e
, e ne configurano il genio: il genio nazionale prepara e forma a poco
maggiori alterazioni di questo fiume avvengono verso il tempo degli equinozi. manzoni, 287:
in europa. marotta, 1-241: il netto rilievo degli edifici che rotolano in disordine
. idem, i-179: ma ferdinando, il terzo dì, disperato che nella città
alterazione. marsilio ficino, 2-53: il corpo non è cosa stabile, perché
di mente recassi a roderigo sentire ricordato il nome della moglie. guicciardini, i-242
e sopra tutti lodovico sforza, essendo il primo esposto all'impeto degli inimici,
pochissima fatica, non mi dava alterazione il sonare con tanta bella disposizione di mano
e di lingua. tasso, u-ii-281: il fisico gentile ne l'alterazione del polso
d'antioco verso la madrigna. buonarroti il giovane, 9-340: dimmi, uom
., 4 (63): il cadere del suo nemico, l'alterazione di
misura. tommaseo- rigutini, 1072: il turbamento, che viene da affetti di
nervosa. cicognani, 2-196: per il soverchio acuto rinchiuso, le avevano data
alterazioncella. tommaseo- rigutini, 1072: il diminutivo alterazioncella può cadere, parlando d'
parlavano o per la patria o per il loro partito o per il proprio interesse,
patria o per il loro partito o per il proprio interesse, si laceravano nel senato
1141: altercando, non si cerca il vero come nella questione, non si
. galileo, 511: levare il più che sia possibile le cause dell'andarsene
. idem, 572: noi consumiamo il tempo in alterazioni frivole e di nessun rilievo
sempre [l'artista] che fra il concetto intimo della sua mente e le apparenze
quei camerieri disoccupati ci avevano guardato tutto il tempo e non avevano perduto una sola
di più sorti: l'uno ha il seme nero, i fiori quasi rossi,
fiori quasi rossi, ed è spinoso. il comune è più bianco, e più
più germoglioso, e va più alto che il papavero. il seme del terzo è
va più alto che il papavero. il seme del terzo è simile al seme dell'
purché i miei colleghi non mi facciano il tiro di mandarmi alla consulta, nel qual
: anzi già cominciava a essere grato il nome tanto odioso d'alfonso, chiamando giusta
sempre congiunte. deledda, ii-51: il bimbo lo seguiva tutto lieto di rendersi
di levità. leonardo, 1-221: il falcone per la sua alterigia e superbia,
alterigia pieno, / già 'l tebro innalza il crin dal letto algoso. segneri,
pregi, / mirando al fin che il camminar de'tempi / fa piegar la cervice
che la persona ha di sé; il disdegno dalla bassa opinione ch'egli ha
soggettività: e però l'obiettività, il mondo esterno, il non-io. bruno
l'obiettività, il mondo esterno, il non-io. bruno, 646: il
il non-io. bruno, 646: il moto è alterità, quel che si muove
gentile, 3-260: per quanto sia il rilievo della differenza, onde il soggetto sente
sia il rilievo della differenza, onde il soggetto sente l'alterità, attraverso la
del reale. idem, 5-138: il momento dell 'alterità è essenziale come il
: il momento dell 'alterità è essenziale come il momento della pura oggettività nel ritmo dell'
', sul termine greco (e il suo concetto) étepór>q <; 4 differenza
; alternativamente. ariosto, 3-50: il giusto alfonso e ippolito benigno, /
meninni, iii-430: segnava in aria armonioso il volo, / sciogliendo a gara alternamente
volo, / sciogliendo a gara alternamente il canto, / il musico de'boschi
sciogliendo a gara alternamente il canto, / il musico de'boschi alato stuolo. baretti
più breve e più schietta, rende superfluo il pesante alternativamente. boine, ii-181:
rinunzia, tra l'ardore del vivere e il desiderio del morire. -polso alternante
sereni a quelle piaggie alterna; / ma il ciel di candidissimi splendori / sempre s'
lago. pascoli, 97: presso il rudere un pezzente / cena tra le
paolieri, 2-190: in questo modo il grande albero e il piccolo uomo alternarono
: in questo modo il grande albero e il piccolo uomo alternarono l'albe e i
insieme con la coscienza d'essere sempre il più forte, possedeva quella della propria
lamento / l'altra risponde, e il flebil canto alterna. tasso, 11-5:
alterna. tasso, 11-5: e segue il coro a passo grave e lento,
alamanni, 5-2-330: che le nevi, il calor, la notte e 'l giorno
a l'alternar de la cui face il mondo / in mezzo de la notte un
: più su, di querce ci corona il monte; / e un bizzarro alternar
, e nervi e vene, / veggo il sangue e le fibre, onde s'
. nievo, 9: per solito il cancelliere era l'ombra incarnata del signor
, i-379: al tornare dell'inverno il cespuglio sarebbe scomparso e il sole e
dell'inverno il cespuglio sarebbe scomparso e il sole e la notte si sarebbero alternati ancora
catapulte di luce. negri, 2-739: il pacato alternarsi dei movimenti liturgici, l'
dei movimenti liturgici, l'ondeggiare é il ribrillare, a seconda, del piviale
mitra vescovile. ojetti, ii-339: il verde dei prati e degli allori dentro quella
alla barra e le guardie si succedevano il giorno e la notte di quattro in quattro
anche la vita... era come il mare con il suo alternarsi di bonacce
... era come il mare con il suo alternarsi di bonacce e di tempeste
alternanativamente. rajberti, 2-52: allora il padrone, in atto scoprendo ed ascondendo
tra le altre succedono alternatamente a toccare il timpano esterno. gozzano, 566
a tre lastre, e contemplai alternatamente il mio profilo e il profilo dello strano volatile
e contemplai alternatamente il mio profilo e il profilo dello strano volatile. govoni,
de iure patronato regio sono a lucerà il diaconato, l'arcidiaconato, tesorerato, cantorato
partenza. pea, 7-314: passai così il resto di quell'inverno senza alternative nella
poi falso che non vi fosse per il lombardo-veneto e i ducati cispadani veruna alternativa
sermoni. cuoco, 1-19: il re di sardegna... avvezzo ad
suoi soccorsi, tenne sulle prime il partito della lega, che gli parve il
il partito della lega, che gli parve il più forte. manzoni, pr
una bambina, e cantando alternativamente il miserere. borsieri, corte., ii-133
alternativamente testi avvicendare; dare il turno, la rotazione. tamente ebbono e
, proferendo alcune parole, alternativamente, poiché il 12 — battaglia, i.
silenzio delle cose chiedeva il suono delle loro voci ed esse credevano
. 2. dir. secondo il principio dell'obbligazione alternativa (v.
. codice civile, 1287: quando il debitore, condannato alternativamente a due prestazioni
di un gran diametro contribuiranno a regolare il moto alternativo dello stantufo. alternato
ripete e si esegue alternamente. buonarroti il giovane, i-448: le nobili donne.
lodi novelle ricominciaron cantando, ed accompagnando il canto contrastante, e alternato per varie
. gadda, 2-97: prende a dondolar il capo con quel berrettino, come a
giorni e delle notti efficacemente concorre [il sole] alla produzione delle cose terrene.
tra le altre succedono alternatamente a toccare il timpano esterno: e per la necessità
con vomito alterno or gli trabocca / il sangue per la piaga, or per la
bocca. idem, 790: tomi il mio duolo, e ceda / poscia al
e ceda / poscia al nuovo diletto il core in preda: / così nel giro
nel giro alterno / faccia la'doglia il mio gioire eterno. morando, iii-231:
2-1-199: delle vicende alterne / ferma il flusso e riflusso, e fa che invano
che invano / scocchi la morte ove il diletto abbonde. parini, giorno, ii-785
sopporta / in pace, o figlia, il tuo dolor; ché molti / degl'
. arici, 71: dal zoccolo petroso il picciol fusto / sorge; e da
, lett. it., ii-401: il punto di vista [del foscolo]
grigio mare. idem, 748: e il mare eterno, il mare / alterno
748: e il mare eterno, il mare / alterno, a spiaggia sospingea l'
. d'annunzio, iv-2-157: ma il profondo tremito della voce, ma i
ricamo. panzini, ii-149: è il faro tricolore su la torre bianca di s
appoggia e cede. montale, 1-128: il cammino finisce a queste prode / che
nebbia, e fischi / alterni dentro il bosco che si cela. 2.
altra. d'annunzio, ii-811: il falso e il vero son le foglie
d'annunzio, ii-811: il falso e il vero son le foglie alterne / d'
foglie alterne / d'un ramoscello: il savio non discerne / l'una dall'
/ figliuoli d'èva, e non chinate il volto / sì che veggiate il vostro
chinate il volto / sì che veggiate il vostro mal sentero! m. villani,
che altiero. idem, 8-29: il tesoriere altiero e presuntuoso non si curò
armi, e con gli occhi ardenti spaventi il mondo. idem, 17-137: questa
, i-io: ma fu sì altero sempre il giovinetto, / che mai le ninfe
umile. idem, 19-4: sorrise il buon tancredi un cotal riso / di
/ o pur, maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro
idem, giorno, ii-1081: mentre il labbro e la man v'occupa e scalda
, [fido destriero] quand'ella il collo, e il petto / t'iva
destriero] quand'ella il collo, e il petto / t'iva palpando; indi
: e mi detta più alteri inni il pensiero. idem, v-297: e a
superba e ritrosa. / amor regge il suo imperio senza spada. arici,
venti / sparga in giro le fronde e il suolo adombri / l'antica erculea quercia
pretesto o scusa di mostrarsi tale; il superbo è colpevolmente superbo. rade volte,
, 128: suonano i campi sotto il gran cavallo / che altero agita in corso
[nuvola] levava su le compagne il capo altiero aspirando a una corona di
umiltà?... io penso che il vostro bisogno di schiavitù sia molto altiero
quella provocante. palazzeschi, 4-166: essendo il fondo del suo animo altero e nobile
e nobile, ripugnava di sfogar fuori il disagio che soffriva nella propria famiglia. ungaretti
, 33-26: quando al re mostrò il castello / ch'or mostro a voi su
altieri. tasso, 7-36: splende il castel come in teatro adorno / suol fra
tempi / di cavallo e di cervo il figlio misto, / che prendeva l'onor
: de le sue ricche penne [il pavone] / il superbo gemmaio in
sue ricche penne [il pavone] / il superbo gemmaio in giro aperse, /
stellata sfera. preti, iii-174: frenava il mio bel sol vago destriero, /
vago destriero, / eh'avea di neve il manto, il crin d'argento;
/ eh'avea di neve il manto, il crin d'argento; / movea veloci
non è sì grato a i caldi giorni il tuono, /... / come
all'alto; elevatezza, altitudine; il punto più elevato. latini,
altezza delle case. palladio, i-19: il piedestilo è per la quarta parte dell'
[nell'acquario] una mammina alza il suo bambino minuscolo all'altezza dei pesci
per mille pericolose battaglie, per mezzo il sangue de'fratelli e degli amici loro
che nell'oro alle mense reali si beveva il veleno. idem, dee.,
qual tanta possanza / valse a spogliarti il manto e l'auree bende? / come
altezza vertiginosa da cui ha potuto vedere il mondo in una luce insolita?
, 125: sta su! riguarda il suo viso lucente! / e ora pòi
di me... aveva raggiunto il sommo dell'altezza corrispondendo perfettamente a una
. b. croce, ii-13-38: il pensiero non è oggetto di conoscenza, perché
oggetto di conoscenza, perché ne è il soggetto, e non si lascia mai piegare
. palazzeschi, 4-56: aveva spremuto il proprio ingegno per ritrarre con la seta
immagine di tutti i santi, quasi rattenendo il respiro per l'altezza della missione.
, 8-3: da verso settentrione sale [il gran mogol] fino a trentacinque gradi
a livello. viani, 19-127: il sovrano e il figlio, vestito con l'
viani, 19-127: il sovrano e il figlio, vestito con l'uniforme dei
-figur. all'altezza dei tempi: secondo il progresso. baldini, 4-133: non
altezzosità con la quale era stato imposto [il nipote], quel « lei
. ugurgieri, 308: e gonfiato il cuore di pompa per lo nuovo regno
all'altezzosa superbia. faldella, iii-69: il rilievo è però limitato, seguitai ad
perché un pomeriggio di festa, il giorno della pentecoste. idem, ii-546:
e stanchezza. tombari, 3-170: guardò il cruscotto sorridendo: cielo pesante e apparecchio
: cielo pesante e apparecchio pesante: il motore vibrava, ma l'altimetro segnava sempre
soderini, i-63: all'austro s'aggiungono il leuconoto cioè, bianco noto, aitano
, ii-3-176: l'altipiano di somma è il colmo elevato ed arido della pianura,
seguitare nel cielo. comisso, 12-182: il viaggio fu tra i più sublimi che
vittorini, 1-12: si ha quasi il senso d'essere entrati in un mare d'
dell'universo. luzi, 49: il pensiero m'insegue in questo borgo /
/ lesse forte con grido altisonante / il nome di tognaccio. salvini, 16-152
carducci, iii-6-280: poeta, secondo il suo secolo, fu il ricciardi:
poeta, secondo il suo secolo, fu il ricciardi: ma inteso tutto a rimpinzare
tua vita, l'oblìo altrui o il disprezzo. soffici, ii-69: parlava
sonora. boccaccio, viii-181: è il lione non solamente audace ma temerario;
aver bisogno delle mie persuasioni a raffrenare il soverchio dolore. che devo dirvi,
si può averla, quando ogni momento il piede dell'altissimo ci schiaccia e spoltiglia
lettera... ne ruppi violentemente il suggello, e la lessi con voce
che vola in alto. buonarroti il giovane, 9-517: non per forza /
al veleggio, avevano scelto nel lazio il ripiano di àrdea, la rupe di tufo
65): come voi vedete, il sole è alto e il caldo è grande
vedete, il sole è alto e il caldo è grande. idem, dee.
, non che la mattina, ma qualora il sole era più alto, sotto odorifera
cose. panzini, ii-55: finché il sole non fu alto, il lavoro procedette
finché il sole non fu alto, il lavoro procedette abbastanza bene. idem,
. penna, 241: passando sopra il ponte / alto sull'imbrunire / guardando
l'hanno arrestato. volevano solo schiarimenti. il delitto è avvenuto in altitalia. vittorini
donne [cruscd \: non prendono il medicamento, se non è il dì alto
prendono il medicamento, se non è il dì alto e ben chiaro. firenzuola
2. profondo. -alto mare: il mare profondo, il mare aperto,
. -alto mare: il mare profondo, il mare aperto, lontano dalla costa (
-anche sost. ant. alto: il mare. -alto: il cielo.
alto: il mare. -alto: il cielo. fra giordano, 3-124:
giordano, 3-124: allora è detto alto il pozzo, quando egli è ben profondo
sue galee si teneva in alto sopra il porto di napoli. idem, 5-47:
all'altra banda / per gli alti stagni il buon nochier la vela. idem,
/ fa entrar ne l'alto e abandonare il lido. tasso, 15-25: ercole
come stanche. 3. profondo (il sonno, il silenzio, la notte,
3. profondo (il sonno, il silenzio, la notte, la quiete
tonde e i venti, e parea muto il mondo. idem, 12-36: e
minacciando / a me su 'l volto il ferro ignudo pose. morando, iii-228
volto tevere). iv-2-859: altissimo era il silenzio, ed essi non battevano
, nato da un silenzio così alto che il passaggio dei carri di i-200: a
perduti con rastrelli e forbici / lasciavano il vivaio / dei fusti nani per i
i simili, / infila l'erta, il vicolo, scompare / dietro la porta
: mandato fuori un altissimo strido, sopra il morto giovane si gittò. ariosto,
accorda / con che i vicin cadendo il nilo assorda. castiglione, 314: poi
, 18-101: allor tutte le squadre il grido alzaro / della vittoria altissimo e
che discorrevano ad alta voce per vincere il rumore dei loro carri e delle sonagliere
dal sonno in un lavoro, per il pensiero ancora vigile si ridesti dal torpore
dal torpore. sbarbaro, 1-90: il mare parla più alto dell'uomo e
dell'uomo e copre con la voce il ronzio dei suoi inutili pensieri. pavese
che colui conquista cosa nobile et altissima il quale sormonta li altri uomini in quella
inf., 3-4: giustizia mosse il mio alto fattore. idem, inf.
al ciel. boccaccio, i-49: veduto il re,... gli s'inginocchiò
profondo / si facea nominar per tutto il mondo. castiglione, io7: spesso si
: geme cruccioso, e 'n contra il ciel si sdegna / che sperata gli neghi
gira, / e s'avvien che ridente il guardo ruote, / forma vaghe pozzette
, / ove quasi in suo centro il cor s'aggira. / quivi amor certo
sufficienti, anzi scarse, a sostenerne il decoro. leopardi, i-1456: l'animo
e regalmente; / fende in mezzo il gran corteggio. palazzeschi, 4-228: si
era la prima volta che le mancava il coraggio di andare a testa alta davanti a
, 120: chi sa se il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato
, con quattro bestemmie, / alto il naso nell'aria. aristocrazia e
burocratico: a indicare l'eccellenza, il grado supremo. comisso, 12-160:
, un'opera: e indica altresì il vanto, la gloria che è insita nel
7-594: ma tutta notte di saturno il figlio / con terribili tuoni annunziava / alte
essendo ancora di più in pregio molto alto il vino e l'olio, la carne
bere. magazzini, 72: serbati il grano a queltaltr'anno, massime se
le merci loro. segneri, 1-77: il signore ti ha comperato a prezzo sì
/ del mio sol, ch'ammira il cielo, / spira or senso d'alta
i-51: spera d'essere egli [il peccatore] quell'uno mostrato a dito,
98): negli uomini è gran senno il cercar d'amar sempre donna di più
augustini, iii-197: io mi rido qualor il pomo ascolto / dir fosse d'oro
accese d'ira, ed a giunone il volto. / uopo d'oro non ha
egli fu tra brine involto / che diè il frigio pastore a citerea. baretti,
, dell'alta industria. nei più il moto dell'intelligenza era molto limitato.
a modo di castella ove è oggi il più alto della città di siena. boccaccio
e con rigoglio levandosi in alto, il fratello mio e prossi- mano suo avendo
in alto. passavanti, 211: il tuo cuore s'è levato in alto.
petrarca, 13-6: i'benedico, il loco e 'l tempo e l'ora /
questo ebbe detto, disdegnando / riprese il corso, più veloce assai / che falcon
(247): calandrino, sentendo il duolo, levò alto il piè. buti
, sentendo il duolo, levò alto il piè. buti, iii-373: come lo
terzo...: e come subito il mandò in alto, tanto subito o
in alto, tanto subito o più il volse a basso. machiavelli, 8-425:
la casa, dall'alto al basso, il terribile tocco fece la stessa impressione:
: in cima alla ripida salita dove finisce il paese, la vista della campagna si
antenna. chiabrera, 4-3-142: appoggia il tergo alle sassose sponde / alto pensando
turbi. carducci, 853: giunge [il sole] come il bacio d'un
853: giunge [il sole] come il bacio d'un dio: / bacio
la testa china sul lavoro qualunque fosse il tono della conversazione: parlassero alto o
dee., 2-3 (145): il confortò [l'abate] e gli
se valente uom fosse, ancora iddio il riporrebbe là onde la fortuna l'aveva
, come un altro si converrìa che il facesse, a cui per poca possa meno
posto che vorrai. panzini, ii-705: il povero papà aveva tante conoscenze, in
in alto. comisso, 12-136: il mio libro... uscì con illustrazioni
. b. davanzali, i-126: il che m'invita a dire più da alto
bassi. negri, 2-845: seguendo il senso delle note, gli alti e
: comandare, disporre dispoticamente, secondo il proprio arbitrio. -guardare, trattare dall'
. ser giovanni, i-115: mandò il re in provenza a carsivaio a significargli
in basso, quasi ci avessero avuto il freno anch'essi. fogazzaro, 2-57
ha già un'azienda ragguardevole, il momento è duro per tutti, gli alti
non più! machiavelli, 807: il valentino avea fatto alto / con
domattina, sabato, si moverà il grosso del campo, il quale farà alto
moverà il grosso del campo, il quale farà alto nelle campagne dell'
guardia poi di casa s'è lasciato / il nostro servo nominato maso, /
i ribaldi... lasciarono il saccheggio a mezzo, e se n'andarono
arrestati ovunque tu sia, che il ferrone angiò cammina quanto il vento.
che il ferrone angiò cammina quanto il vento. = voce militare,
684: ecco che uscì con alla poppa il bimbo, / un'altocinta femmina.
figur. cagna, iii-199: il bulicame di teste nel piazzale sfrig- golava
per avere un lavoraccio anche sporco, il facchino magari, agli altifomi di cogne
: prima gli fu portato via di mano il cavallo, poi tramutato e subito dopo
cavallo, poi tramutato e subito dopo travolto il barroccio nella corrente. egli intanto si
degli altogatti di sulla strada. vedeva il fiume rovesciare ad uno ad uno gli
terra. viani, 19-358: il mare fremeva già di accordi notturni:
del cielo fu piena di altoparlanti che gridavano il mio nome, e parole insieme al
svegliavo credendo d'essere in treno perché il timbro e la cadenza erano quelli degli altoparlanti
lucca, fondato dall'ordine ospitaliero (il più antico documento dell'ospedale è del
): « un suo cappuccio, sopra il quale era tanto untume che avrebbe condito
loro maestri. idem, 1-250: il pittore arà la sua pittura di poca eccel-
fondo, ma che vi rimangano per il resto incluse. panzini, iii-326
: quella parte della diceria nella quale il parlieri reca argomenti et assegna ragioni per
giordano, 5-47: qual è dunque il legare di che cristo dice, la
credetemi che iddio vi mandarà sterminio. tu il vedi per alturità e anco il vedi
tu il vedi per alturità e anco il vedi co la ragione. leonardo,
'l troppo lodare è altresì biasimato, come il troppo biasimare. idem, 7-36:
64 (109): altresì come il leofante / quando cade, non si
al loro gridare, / di lor voce il levan suso, / ed io voglio
g. villani, n-131: tennono il procinto della guscianella infino al serchio,
speranza della biada altresì si cessò quando il germoglio malamente perle. boccaccio, i-124:
; la qual fu altresì lunga come il viaggio medesimo. varchi, v-158: altresì
redi, 16-i-213: bestemmia, oltre il significato di attribuire empiamente a dio quel
lingue, ed è altresì certissimo che il primo pregio dello scrittore è quello d'
..]. leopardi, ii-652: il desiderio di beni che non si possono
beni che non si possono conseguire senza il male degli altri, di beni che
, filoso- fuccio, che ognuno muore il dì suo, che vecchio è chi
esatto considerare come passioni la gioia e il dolore, l'entusiasmo e la depressione
e la scontentezza, la tranquillità e il rimorso, e altrettali coppie di contrari.
sorte e di molte epoche... il portico di fondo, in faccia all'
. tavola ritonda, 9: il primo che scontra sì gli dà un colpo
/ fatta venire assai pietosamente / tututto il tempio, e 'l suo capo altrettale
, i-104: e con seco chiamò [il re] sei de'maggiori e de'
e altretante cornuta si mostrò per tutto il mondo febea. castiglione, 99: in
528: già tre volte / ha il nudo mietitor tronche le spighe, /
tronche le spighe, / ed altretante il verno ha scossi i boschi / de le
. idem, 12-57: tre volte il cavalier la donna stringe / con le robuste
. idem, ii-263: godo che il famoso regalo alla cugina le sia finalmente giunto
che venieno appresso, / non sappiendo il perché, fenno altrettanto. idem, 26-2
altrettanto si tagliavano i capelli: era il mio caso. 2. avv
al mio piacere l'amata giovane, il quale trovai altretanto di me quanto io di
un ponte, del quale tu veda il simulacro del sole nel- l'acque del
25 braccia circa, altrettanto vedrai movere il simulacro del sole nella superficie di detta
/ in lei finia, né passava oltre il segno. / io da lei altretanto
in quello incanto; / che quando sarà il tempo ch'ella n'esca, /
/ avesse brandimarte sepultura, / verso il monte ne va. speroni, 5
casa, 549: così addiviene, che il più delle persone odia altrettanto gli spiacevoli
petto? idem, 16-42: allor ristette il cavaliero, ed ella / sovragiunse anelante
fugge altretanto. segneri, ii-50: il vetro, benché di natura fragilissimo,
vorrei parlare; e come nulla affatto studio il parlare, così altrettanto quello scrivere.
9 (148): lucia arrossì; il barocciaio sorrise, guardando agnese, la
fare altrettanto. leopardi, 857: il male è cosa comune a tutti i pianeti
dell'universo... e penso che il sole medesimo, e ciascuna stella risponderebbero
stella risponderebbero altrettanto. rajberti, 3-122: il mondo non è forse altretanto incorreggibile nel
nel campo morale. barilli, 2-264: il cielo di nubi è fermo, leggero
si dole, / e dolendo adolcisce il mio dolore. idem, iii-1-52:
: egli si vuole inacquare, quando altri il bee. g. morelli, 204
. pascoli, 162: tuo padre il grano / pulverulento si gettava avanti.
con lei foss'io da che si parte il sole, / e non ci vedess'
vista, / ch'altri che lui il pregio non acquista. foscolo, xvi-268
non crederò che vostro padre abbia palesato il suo dubbio ad altri fuorché alla porro.
altri la grande / commune madre, il sole altri e le stelle. idem,
/ ecco un — 361 avido il cerca, altri l'attende, / un
cenni tuoi star pronti / già ferve il gran lavoro. altri ti veste / la
/ diramasi chinese; altri, se il chiede / più la stagione, a
vivi raggi / cuba s'affretta e il messico e l'altrice / di molte perle
830: in minor regno / contrasse il mar le sue procelle e l'ire:
con l'articolo: valtrieri). il giorno precedente a ieri, l'altro
ed ei giacea senz'onda. buonarroti il giovane, 9-369: awengach'una certa pazzerelli
che sono qui, ed è cominciato il settimo. de roberto, 124: fino
forza di ricordare l'altrieri e non sappiamo il domani. pr aiolini, 5-79:
pianto si resolve / se pietate altramente il ciel non volve. idem, 351-14:
tutta mi mirava, non altramente che il pavone le sue penne, immaginando di
ogni cagione la quale ad altramenti fare il potesse conducere. idem, dee.,
bembo, 2-48: meglio fu il dire, come egli fe', che se
. tasso, 7-55: non altramente il tauro, ove l'irrìti / geloso amor
e impugna l'ima e l'altro il ferro acuto, / ed aguzza l'orgoglio
a la prudenza del cittadino s'appartiene il far sue leggi e 'l riformarle,
riformarle, e a quella del cortigiano il segnar le suppliche e 'l conceder le
le grazie non altramente ch'egli fosse il signore. idem, n-iii-579: se
. c. dati, 1-396: il cedrarancio, altrimenti il pomo ermafrodito,
, 1-396: il cedrarancio, altrimenti il pomo ermafrodito, che da'giardinieri,
, che sono sottoposta al fato; il quale ordina altrimenti. idem, ii-142:
avea di fera più che d'uomo il volto. boterò, i-226: ma simili
, ma sui beni: altramente tutto il carico delle taglie caderà sopra de'poveri
ed eziandio l'uomo medesimo, altrimenti il senso, altrimenti l'immaginazione, altrimenti
città tua permanente: la tua città è il paradiso. 5. ant. stranamente
, 43: parve al frate, quando il piovano gli rispose per il contradio,
, quando il piovano gli rispose per il contradio, e così altramente, che il
il contradio, e così altramente, che il piovano gli volessi dare e però si
forma altramente-, sulle altre avrà influito il fr. ant. autrement (cfr
, come quei che puote / avesse il ciel d'un altro sole adorno.
, in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai... essere medicina certissima
sole / di quel che scorrer suole il cerchio torto, / laggiù dov'io
parini, giorno, i-557: tosto il signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono
.. attiene all'interrompere e restar il parlare imperfetto, ché nel resto la
, 49: sulla soglia, tra il nembo degli odori / pingui, un mendico
, 589: sai bene che come il rapto platonico è di tre specie, de
già rimbomba d'una in altra sala / il tuo nome, o signor. manzoni
altri: la gente, gli estranei, il prossimo. manzoni, pr.
., 26 (448): il male degli altri, dalla considerazion del quale
, v-i 7: così ciascuno mette il proprio paradiso nell'inferno degli altri.
. restante, rimanente. -l'altro: il resto, tutto il resto.
-l'altro: il resto, tutto il resto. latini, i-2826: chi
tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol
., 99-3: l'uno ne dice il suo parere e dicelo in un suo
in un suo modo e l'altro dice il contrario, sì che sono in tencione
, l'altro è savio di celare il suo pensiero, ed altri semplici ed aperti
sua potestate, / altro folle ragiona il suo valore, / altro sperando m'
legname. tasso, 1-79: geme il vicino mar sotto l'incarco / de tal
, altri son effettualmente caldi, come il sole ed altri innumerabili fuochi; altri
, i monatti, alcuni de'quali seguivano il convoglio a piedi, altri eran seduti
fra due, oppure nelle enumerazioni (il secondo); specie con rapporto di
si ritrovano: l'una è il regno; l'altra il governo dei boni
l'una è il regno; l'altra il governo dei boni, che chiamavano
e l'imo e l'altro il tinge / con molte piaghe: e stanco
su 'l pomo de la spada appoggia il peso. bruno, 278:
l'una in guerra coll'altra. il povero renzo n'aveva, da molte ore
l'un cuore, non lontano / il calpestìo dell'altro passeggero. ojetti,
l'altro. bocchelli, 1-ii-519: urlava il matto; urlava lei; fissandosi l'
: fine è quello per cui cagione il parlieri dice compostamente; e certo questa cagione
fosse intesa. boccaccio, i-312: il quale quando tarolfo vide, si maravigliò
., 24 (422): il pover'uomo aprì la bocca, e disse
altro. pascoli, 57: altro il savio potrebbe; altro non vuole; /
; altro non vuole; / pago se il ciel gli canta e il suol gli
pago se il ciel gli canta e il suol gli odora. panzini, iii-349:
che altro, non se ne fregiavano il petto. -dell'altro (in senso
531: passò dell'altro tempo. il principe migliorò e ricadde, la duchessa
quella strega della mia moglie ha nascosto il vino, ma piglio la chiave di cantina
, ii-2- 418: altro è il disperarsi, altro l'operare da disperato.
., i-intr. (65): il sole è alto e il caldo è
65): il sole è alto e il caldo è grande, né altro s'
non per altra cagione che per tenere il nome de'tarquinii. ariosto, 43-136
gelosia, con una strana ragione ingannare il suo sentimento. vasari, i-63: la
. c. gozzi, i-15: il libro dell'» imparziale » non fece altro
altro effetto che quello di far eruttare il vesuvio del bilioso gratarol. cuoco,
foscolo, 1-170: tu non altro che il canto avrai del figlio, / o
far con lui, altro che di toccare il petto col mento, e la terra
aveva in testa, di far tutto il contrario. idem, pr. sp.
, con una croce in cima; il quale non è altro che un gran
vago? / altro più dolce aver che il tuo pensiero? pascoli, 688:
tuo pensiero? pascoli, 688: il mio sogno non era altro che sogno;
cercar se abbia torto o ragione, il superiore deve farlo sgomberare. pirandello,
. che non sei altro (a sottolineare il valore dell'attributo, dell'epiteto)
de roberto, 545: hai venduto il libro! a quest'ora il mio debito
venduto il libro! a quest'ora il mio debito sarà estinto. -ci vuol
.. ti ricordi d'artaserse, il tenentino? -sì..., sì
: e io chiesi: -fu mai malato il babbo? - altro che -mia madre
sp., 24 (417): il timore che la madre... dicesse
firenzuola, 461: piacque molto al re il consiglio del carpigna, e lo pregò
pregò strettamente che li desse esecuzione; il quale, senz'altro, se n'andò
. lippi, 7-2: questo ha il vantaggio, al mio parer, senz'altro
: un poggetto artificiale... il quale non è altro che un gran mucchio
altro, che fu l'ultimo, e il più micidiale. pirandello, iii-253:
del boccaccio, alle quali muta sempre il proemio. rajberti, 2-27: né
l'altro (doman l'altro): il giorno successivo a domani (dopo domani
e poi? che farò domani, il resto della giornata? che farò doman l'
l'altro (ter l'altro): il giorno precedente a ieri (in simmetria
. manni, 2-540: potrebbe [il fatto] essere accaduto forse qualche anno
parini, giorno, i-48: allora sorge il fabbro, e la sonante / officina
: mi è venuto a ritrovare / il mio compagno arabo / che s'è ucciso
2-43: ma verrà quel giorno, che il solito medico di casa vi spingerà nel
: una volta le avevo detto che il premio ci aspettava nell'altro mondo e lei
mi aveva fatto una grande sfuriata dicendo che il premio voleva averlo adesso, subito,
così tolleranti. collodi, 122: il povero cane non si reggeva più in piedi
gonfiato come un pallone. per altro il burattino, non volendo fare a fidarsi
, altèrum * l'imo dei due, il secondo, l'altro ', e
* diverso, mutato, opposto ': il latino parlato ne ha esteso l'uso
egli ha? petrarca, 72-74: certo il fin de'miei pianti, / che
miei pianti, / che non altronde il cor doglioso chiama, / ven da'
sue. tansillo, ix-620: poich'il gioir perdei de la sua vista, /
quali non vengono d'altronde, ma hanno il loro fonte natio, che rampolla del
, / sol fuggendo, allungar poteva il corso: / e poi ch'altronde io
quando da questo congregamene si accorge che il grano del paese non basta, averà
del paese non basta, averà pensiero il governatore della città e il capo della
averà pensiero il governatore della città e il capo della provincia fare venire altronde, e
appennino], bel monarca de'monti, il capo alpino / par che di viva
/ che corona è la quercia e scettro il pino. guiducci, i-272: la
, iv-57: egli è vero che il professore di como mal si comporta..
riesce singolarmente adatta all'argomento perché previene il tedio delle obiezioni che l'autore avrebbe dovuto
non è coraggio; ma toma loro conto il dirlo; e d'altronde non hanno
specie di suo fratellino minore che è il caso. slataper, 1-7: ma
separare da quell'immagine, che è il segno luminoso e certissimo dell'inizio della sua
del n. 3, d'altronde calca il fr. d'ailleurs. altrotale
; / 'nanzi ch'altrove piume qui il graticcio. petrarca, 53-7: io parlo
idem, 331-51: se stato fusse il mio poco intelletto / meco al bisogno
nel cuore; però che, come il cuore è offeso, l'anima si parte
. ariosto, 2-29: non convien -dice il vento -ch'io comporti / tanta licenzia
altre, per le quali ostinatamente seguendo il cammino, giunsi in fine al mio intento
, 2-197: mi abbisognerà d'impetrare qui il permesso, là la tolleranza, altrove
nel riconoscere resistenza, non può attingerne il criterio altrove che in se medesimo. negri
, / l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale altro altrove?
nella nebbia, e fischi / alterni dentro il bosco che si cela. -in
boterò, i-222: altrove si getta il bronzo e se ne forma l'artiglieria
forma l'artiglieria; altrove si lavora il canape e si fanno cordaggi e vele
cordaggi e vele e sarte; altrove il legname, e si fabricano e remi e
le ferite impresse / volgon per forza il cor piagato altrove. emanuelli, 1-141:
bene / a te che fia, se il tuo metti in oblio? g. villani
pulci, 3-47: vedi che spesso il disegno altrui erra. castiglione, 120:
affaticano a purgare l'altrui campo che il loro medesimo è tutto pieno di pruni e
ortica. tansillo, ix-611: sgomenta il freddo de l'altrui durezza / i
tante strade si raggira e tante / il corridor ch'in sua balia la porta,
la turba affannata / che tu [il bisogno] persuadesti / sprezzar gli altrui diritti
giorno, iv-79: ahimè, tolgalo il ciel, forse il tuo cocchio,
: ahimè, tolgalo il ciel, forse il tuo cocchio, / ove il varco
forse il tuo cocchio, / ove il varco è più angusto, il cocchio altrui
/ ove il varco è più angusto, il cocchio altrui / incontrò violento. monti
tua vita, l'oblìo altrui o il disprezzo. pirandello, 7-219: gli ammaestramenti
idem, conv., ii-1-3: udite il ragionar ch'è nel mio core,
/ ed èmmi a noia e 'n dispiacere il mondo. ammaestramenti, 129: credi
petrarca, 22-14: quando la sera scaccia il chiaro giorno, / e le tenebre
447: se con rapido giro / vibra il canto veloce, / altrui toglie il
il canto veloce, / altrui toglie il respiro / il fulmin de la voce.
, / altrui toglie il respiro / il fulmin de la voce. parini,
: a te soavemente i lumi chiuse / il gallo, che li suole aprire altrui
saba, 376: nel largo petto il suo cuore non era / altrui malvagio.
, altra gente; gli altri; il prossimo (e mai come soggetto):
boiardo, 2-9-1: alor convien tenire alciato il ciglio, / né se smarir per
. tasso, 16-46: lasciarsi córre il virginal suo fiore; / far de le
: / -coloro ch'ad altrui tolgono il sonno, f neanch'essi dormir ponno.
. battoli, 36-15: grandissimo era il prò spirituale che ne traea per altrui,
ne traea per altrui, e altrettanto il merito che per sé. c. dati
dati, i-384: l'amicizie, il commercio, e il barattare con altrui quelle
l'amicizie, il commercio, e il barattare con altrui quelle cose delle quali
, ogni altra persona, chiunque; il prossimo (mai come soggetto).
può avere, con ciò sia cosa che il mondo sia una sola città a tutti
ché già ne scopre / le strade il sol ch'altrui richiama a l'opre.
, denaro d'altri (in opposizione a il suo, il proprio).
(in opposizione a il suo, il proprio). iacopone, 9-8:
saggio si può dir colui / che perde il suo per acquistar l'altrui.
d'amore e di carità verso il prossimo, a favore di altri, per
prossimo, a favore di altri, per il cui bene si è disposti a
bene si è disposti a sacrificare il proprio benes sere, il
il proprio benes sere, il proprio tornaconto. tommaseo-rigutini, 287
denze, l'una verso il proprio simile, l'altra verso se stesso
nel caso dell'amore sensuale, il quale giustamente è stato detto « egoismo in
l'altruismo; chi agisce e opera per il bene del prossimo, senza badare
l'ipotetico altruista è disposto a rimborsare il costo marginale della cultura, egli sa però
, egli sa però che altro è il costo marginale ove la cultura si estenda
se vengono non è colpa mia ma il resultato involontario del mio sistema altruista e
. idem, 2-576: e questo è il vento australe, che al- l'altunno
ora e ne i pian solingo va / il dissidio, o mortai, de
sali pensoso la romita altura / ove ha il suo nido l'aquila. d'annunzio
linee delle alture si volgevano indeterminate verso il fondo, si scomponevano, si ricomponevano
che 'l vento, che aumenta il lor volare, sia di retto corso e
pasto. idem, iv-2-959: abbandonò il timone d'altura. le ali si librarono
mai dogha, / avendo in tanta altura il su'cor miso. passavanti, 200
fra giordano, i-133: non si vince il nemico pur con alture, no,
centauro ingegnoso / rendea feroce e sano / il suo alunno famoso. idem, giorno
ad acquistar. d'azeglio, 1-106: il mio professore, molto modesto, e
perfettamente in armonia coll'alunno, era il portinaio. leopardi, 8-72: or te
tuo seme i generosi alunni / medita il petto mio. rajberti, 2-21: io
di esculapio,... in tutto il resto sono di una ignoranza incredibile.
cielo non pure la lingua toscana ma il volgo le siepi e i muli di toscana
di toscana. idem, iii-17-226: il poeta avrebbe avvertito l'alunno che 'l tal
l'alunno che 'l tal giorno era il caso deh'amico ammalato e deh'amica dalle
dalle convulsioni; un altro giorno era il parto della marchesa o duchessa tale,
della marchesa o duchessa tale, e il battesimo. betteioni, iii-217: alla lezione
lezione assisteva sempre una istitutrice a sorvegliare il contegno delle alunne. b. croce
: dunque fui parato a scuola. il maestro, della gotta da cui era afflitto
licenza nella stessa scuola dove ha compiuto il corso di studi. -anche alunno che
di tidèo, / né di larissa il bellicoso alunno, / né diece anni
dal dolce alunno di sileno. buonarroti il giovane, 9-485: e del più degno
giorno, i-351: amore adunque / il più possente infra gh dei, 11
le grazie alunna, / giovenilmente vezzeggiando, il piede, / villan del servo con
divora / l'argine opposto, e il caro alunno [il tenero arboscello] atterra
opposto, e il caro alunno [il tenero arboscello] atterra. =
cera per deporvi le uova e lasciarvi il miele (dette anche alvèoli);
quando l'alveario dentro è scuro, il che è argomento che i fori debbono esser
primi secoli si preferiva ad * alveare 'il termine più popolare * amia 'o
* amia 'o 4 bugno 'o il più generico 4 cassetta '.
un fiume: costituito dal fondo (il letto) e dalle due pareti laterali
suave agli occhi tonda chiara mena [il fiume], / ei pesci nel quieto
sproporzionata larghezza. montanari, 1-499: il fiume piave... fu condotto
: nel letto dei fiumi riguardasi piuttosto il fondo; nell 'alveo, anco i lati
fanno più o men capace: sgombrare il letto de'fiumi, dilatare l'alveo;
. d'annunzio, iv-2-144: quando il fiume rientrò nell'alveo, uscirono..
la vita] ripreso a scorrere per il verso solito, senza mutamenti né novità.
2. cavità. buonarroti il giovane, 9-866: può [il sole
buonarroti il giovane, 9-866: può [il sole] co'rai fecondatori / penetrar
/ grave far d'ampi tesori / il grand'alveo della terra. magalotti, 9-1-25
ombre. bonsanti, 2-209: lo colse il timore che nella caduta i rubini fossero
e tignuole. idem, 9-104: sopra il fummo e fiamma di paglia un poco
s'abbrucin l'alie: e poi rivolgi il copertoio dell'alveo sopra la terra,
alveo, e ottimamente con quella medesima il mele e la cera e tapi strigni.
dell'alveare, ove le api depongono il miele; favo, arnia. crescenzi
formano gli elementi più specifici per cui il polmone respira: e somigliano ai fori
4. bot. ricettacolo che contiene il seme. targioni pozzetti, 12-10-83:
. idem, 10-95: e certo il pitetto meschino è di sì oscuro luogo nato
, agg. che concerne l'alvo, il ventre, intestinale. -flusso
bencivenni [crusca]: ottimo si è il clistere per tutti i mali della regione
. petrarca, iv-3-49: poi vidi il gran platonico plotino, / che, credendosi
dal suo fero destino, / il qual seco venia dal materno alvo. ariosto
costei co 'l suo morir quasi prevenne / il nascer mio; ch'in tempo estinta
uscìa de l'alvo; e fu il fatale / giorno, ch'a lei diè
infin dal ma- tem'alvo, o il latte / gli sia mancato. saba,
/ e le lasciaro [alla ninfa] il capo ignudo e calvo.
la stradetta alzaia, che passa sotto il ponte e rasenta il pelo dell'acqua.
che passa sotto il ponte e rasenta il pelo dell'acqua. qui non c'è
scendessi così, tra l'acqua e il cielo / con l'alzaia a fossa bur-
, /... / e traesse il bardotto la sua fune / senza canto
: quello abbassamento ed alzamento annuo per il quale il sole ci apporta le diverse stagioni
abbassamento ed alzamento annuo per il quale il sole ci apporta le diverse stagioni. idem
.. diverse vene, che mantengono il lago, queste stesse vene avrebbero potuto
rendesse inosservabile. viviani, 1-581: il qual canale non si riempie, o si
rialza a gran segno, quanto fa il resto del letto, di cui ben concedo
ben concedo ancora che l'alzamento e il riempimento non segue che appoco appoco.
suo... ma più volentieri il popolo usa, anche in questo caso,
verso l'alto; elevare, aumentare il livello; innalzare, erigere. - anche
, 25-2: al fine delle sue parole il ladro / le mani alzò con ambedue
prove / del bavarico inganno / ch'alzando il dito colla morte scherza? boccaccio,
): senza mutar colore, alzato il viso e le mani al cielo, disse
. idem, i-168: dunque lascia il piangere, il quale è atto feminile
i-168: dunque lascia il piangere, il quale è atto feminile e di pusillanimo
e di pusillanimo core, e alza il viso verso il cielo. idem,
pusillanimo core, e alza il viso verso il cielo. idem, i-191: di
i-363: erano necessitati, per tutto il campo, o d'alzare il terreno per
per tutto il campo, o d'alzare il terreno per ripararsi o alloggiare nelle fosse
alzo allor, ben che a pena, il debil ciglio / e veggio due vestiti
man nuda e fredda alzando verso / il cavaliere, in vece di parole, /
gli dà pegno di pace. buonarroti il giovane, 9-674: non fia sì
e di ristoro. marino, 313: il papavero molle / alzò dal grave oblio
soave in tanto / egli alza il mento, e il gomito protende; /
egli alza il mento, e il gomito protende; / e mollemente la man
io (169): alzò essa verso il padre imo sguardo tra atterrito e
così noioso per lui, alzandogli il lume sul viso, e facendovi, con
346): l'altro compagno (era il nibbio), afferrandola d'improvviso
, ed agli ardenti voti che il suo amantissimo cuore alzava senza dubbio
i morsi rabbiosi della fame, allora alzò il capo per ringra ziare la
nunzio, iv-2-705: si volse ad attizzare il fuoco, aggiunse molta legna,
alla pila del pozzo si sciabattavano il viso con acqua tersa: riscosse dal treno
mono / fanciulli, forza il puledro sui campi / umidi d'orme
orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli alberi.
-nel gioco delle carte, dividere il mazzo (anche: tagliare le carte
(anche: tagliare le carte, il mazzo) e invertire le due parti
. fogazzaro, 5-116: pasotti porse il mazzo al puttini perché alzasse.
puttini perché alzasse. -alzare il bollore: bollire. manzoni, pr
notava un buon cappone, fece alzare il bollore al brodo. -disus.
sassetti, 55: lascerò di dirvi adesso il remore che si è fatto dei presenti
nostri versi a prova, / qualunque paia il nostro modo e l'arte: /
, / o dolenti pastori, / alzare il tempio o pure alzar la tomba /
: alzi pur d'oro e cinga il letto intorno / scolpito argento. buonarroti il
il letto intorno / scolpito argento. buonarroti il giovane, 9-822: babel, che
, achille, alzare / nell'alma il primo altare. foscolo, sep.,
, 18-101: allor tutte le squadre il grido alzare / de la vittoria altissimo
più grave, e sopra o sotto il corista; ma perché un instrumento solo
solo serva a due parti; facendo il basso, quando bisogni, la parte
tenore;... si può diminuire il tratto delle corde, e con qualche
. 5. locuz. -alzare il capo { la testa, la cresta)
i-130: dio sa se mai più alzo il capo, ché gli anni crescono e
per tant'anni senza mai poter alzare il capo, e il pensare a tante
senza mai poter alzare il capo, e il pensare a tante mie probabili speranze andate
speranze andate tutte in aria, e il trovarmi vecchio..., è un
, che son quelli che sanno bene il mestiere; gli operai milanesi alzan la cresta
del re, niuno de'baroni osava alzare il ciglio. petrarca, 138-10: fondata
pon mente iddio. -alzare il dito: per confermare una promessa;
(446): a queste mie parole il duca alzò la fede e disse:
alla fede. -adla fede. -alzate il dito. - ecco. -disus
. -disus. volgar. alzare il fianco: riempirsi di cibo, mangiare
728: io ho per un tratto alzato il fianco da re. -alzare
fianco da re. -alzare il gomito: bere eccessivamente, ubriacarsi.
/ ed egli pappa ed alza allegro il gomito. lami, 2-57: ma
cena, ed aveva egli bene alzato il gomito,... si messe a
: ho imparato a non alzar troppo il gomito. palazzeschi, 3-203: quel brav'
3-203: quel brav'uomo aveva trovato il segreto per essere felice a questo mondo:
essere felice a questo mondo: alzare il gomito quanto più poteva. -alzare
cominciarono a alzar le spalle, ad arricciar il naso, e a dire: «
le alzavo sovente in quei giorni. il finimondo sempre atteso era arrivato. -alzare
, trovarono lo altrui e al fine il loro precipizio. -alzare i tacchi (
tutto osi, e nulla stime. buonarroti il giovane, 10-884: senti com'ella
invitto garzon, sdegna d'alzare / fra il rauco suon di stèntori plebei / tu'
state capaci di alzare la voce verso il nuovo e legittimo proprietario che odiavano profondamente
. b. davanzali, i-19: il denario per le guerre fu alzato da dieci
i soliti dieci assi per un denario il giorno. c. dati, 265:
quadri da esso fatti, bisognò che alzassero il prezzo. -alzare i salari: aumentarli
i prezzi e alzando i salari accresco il numero di quelli che hanno possibilità di comprare
si vede bene... se il cane alza un volo. 6
chinato o in ginocchio); lasciare il letto; rizzarsi. -per estens.
(99) • già più alzandosi il sole e cominciandosi a riscaldare, a
vigna intorno, / e come s'alza il giorno / i coltelli arrotare / e
volgimenti le braccia. segneri, i-65: il fumo solo, che s'alza continuamente
alzatosi un venticello favorevole, si prese il largo. monti, 15-101: alzàrsi i
: la povera lucia, sentendo che il cuore era lì lì per pentirsi ritornò
ci si passa quest'espressione, come il vincitore stanco e ferito, di sopra il
il vincitore stanco e ferito, di sopra il nemico abbattuto. idem, pr.
cessata l'acqua, se non ritornato il sereno, si mise in cammino. pascoli
l'aurora ». linati, 30-21: il profumo delle crete e dei pini s'
ora d'alzarsi, di incominciare a ornare il mondo di voli e di musiche.
, i-143: prima la plebe, poscia il popolo, ed infine il senato si
, poscia il popolo, ed infine il senato si alzarono a vendetta ed a
pianta che s'alza da terra quanto il levistico o poco più. g
, 2-71: rispose [apollodoro] che il tempio voleva essere più alto, e
e amiche. idem, i-1-118: dove il sole è perpendicolare il mare bolle et
i-1-118: dove il sole è perpendicolare il mare bolle et alz " a, et
mare bolle et alz " a, et il suo bollore fa correr tacque per le
deve alzarsi. idem, iv-1-27: il loro amore cresceva col fieno, e
loro amore cresceva col fieno, e il fieno s'alzava, s'alzava, ondoso
quelli che sparpagliano i libri in tutto il mondo. campanili di libri s'alzano
coloro che dubitavano, alzandosi, e il corpo mostrando loro, addomandavano se nel ventre
. m. villani, 9-4: il verno fu freddissimo e aspro, in
quando la luna arriva al levante, il mare alza; quando è a mezzo
striscino e insacchino nella ragna. buonarroti il giovane, 9-776: mirò tranquillo 'l mare
. b. segni, 191: il quale [prezzo del grano] quanto
. 12. diventar più alcoolico (il vino). tombari, 1-17:
elevazione. -alzata del sole: il sorgere del sole. -alzata di spalle
gettavano alle parti di giovacchino [murat] il quale come più audace e meno cauto
del mondo. manzoni, 886: il riconoscer voi medesimo un tal contrasto,
è un'alzata di piede per fare il passo dell'uscio. idem, 988
ingegno, ma a'mezzi che somministra il vocabolario d'un popolo. nievo,
-per alzata: nelle assemblee, manifestare il proprio voto, la propria approvazione alzandosi
alzare le carte da gioco: dividendo il mazzo in due e sovrapponendo al primo mucchio
quello più basso (prima d'iniziare il gioco). magalotti, i-137:
, 125: piombare principalmente significa adoperare il piombo per aggiustare le diritture del- l'
. d. battoli, 13-21-2-50: il cuor mi dice, che un così
corpi. pratolini, 2-141: dopo il secondo litro, con un'alzata di
m. villani, 2-33: prese [il capitano dell'oste] per partito d'
lumiera alzata sopra ogni lume molto, il sabato notte,... l'
/ che con l'ale amorose / levando il parte d'ogni pensier vile; /
18-12: ei drizzò vèr l'oliveto il piede, / con gli occhi alzati contemplando
in volo. montale, 83: il volo / tuo sarà più terribile se alzato
levato dal letto, che ha lasciato il letto; che rimane in piedi a vegliare
si semina. targioni tozzetti, 12-1-454: il vano di questa porta, doppo fatto
203: questo è un vento furiosissimo, il quale in molte poche ore gira tutto
e nero), col ventre e il petto assai chiari, testa e collo
portatili e le artiglierie) per regolare il tiro (diretto o indiretto) secondo
ojetti, ii-812: appena è venuto il mio comandante, io gliel'ho detto
mai di dare di quando in quando il comando: « alzo a zero! »
gli ufficiali prepararono gli istrumenti per dare il livello, la direzione e l'alzo.
sa farsi amare (per la bellezza, il garbo, la grazia, la gentilezza
. salviati, 6-41: solo il buono è amabile veramente; e vera è
onde s'avviva / da'begli spirti il vostro amabil globo. foscolo, ii-2-338:
ana- creonte. manzoni, 314: il volto / volgea repente, pallida /
484: quanto era ruvido e brontolone il vecchio negoziante, altrettanto suo figlio.
giurassa da l'ardua grivola bella / il sole più amabile arride. idem,
oriani, 1-574: alberto mario, il più squisito cavaliere della nuova borghesia,
nuova borghesia, come d'azeglio era il più amabile della vecchia aristocrazia piemontese,
panzini, iii-313: a dire che il popolo di romagna sia spirituale e portato
meglio. viani, 14-448: comprende [il vino] tutti i profumi più delicati
dolce. ricettario fiorentino, 199: il vino falerno si pigli, che coll'
. caterina de'ricci, 447: il vino rosso, quando è tanto colorito.
quelli che nella riviera della spezia fanno il razzese e l'amabile, fanno l'
amabile, quando l'uva è matura storcono il picciuolo, a dove egli sta attaccato
i grappoli, avendogli spampanati bene che il sole vi batta sopra, lasciandogli così
a far l'amabile. buonarroti il giovane, 9-204: in quanto a'
di puri inni celesti armonioso / è il nostro culto; amabilmente grave. foscolo
/ colle azzurre pupille amabilmente / signoreggiava il suo virgineo coro. panzini, ii-253
. cecchi, 6-241: a tratti il ponte è sospeso a tramagli ed amache di
manzini, 7-164: a un tratto il vano della finestra fu attraversato da un
di amaca. montale, 1-39: il sommesso alito / che ti cullò, riversa
anche babbuino a muso di cane per il suo grosso muso canino: con folta criniera
1-371: a questo si deve aggiungere il modo, che ora comunemente si tiene
che ora comunemente si tiene per indorare il rame per via d'amalgama d'argento
fu. ugolini, 22: amàlgama: il vocabolario 10 registra per solo termine chimico
unione. soffici, v-1-16: smarrito il senso delle forme e dei volumi [
air. e. cecchi, 5-342: il peccato originale della prosa poetica [di
parlavano, gridavano, si confessavano, il mondo si rivelava una miracolosa amalgama d'
. soldati, i-73: lucido dalla pioggia il bronzo, le spalle rotonde, la
.. di quello che dev'essere stato il nostro quattrocento. = voce
= voce scientifica, trasmessa con il linguaggio degli alchimisti: lat. mediev
si spoglia l'oro da tutto quanto il mercurio, col quale si era amalgamato.
con la canaglia 'amalgama stranamente, il grave col faceto '. è tutta
amalgamarono: ogni cosa fu confusione: il mondo morale presentò la immagine del caos
tecn. processo chimico, operato mediante il mercurio, per separare i metalli preziosi
anch'io a distinguere... il prataiolo o pratella arvense, che fa una
regala un mal di corpo da chiamare il prete prima ancora che il medico. peggio
da chiamare il prete prima ancora che il medico. peggio che andar di notte
suoi. bembo, 5-1-304: salutò il prencipe loredano a nome del papa
ami, / mi sia senza sperar dolce il languire. rolli, 514: perverso
: vide salito in albero eminente / il suo nuovo amantissimo cliente. colletta,
colui che d'esaltar con lode / il nostro stato ha in uso, e vegga
uso, e vegga quanto / è il gener nostro in cura / all'amante natura
io mi vanto, / al tuo conspetto il pianto / di costei reco. d'
l'amante per la cosa amata come il sugetto colla forma, il senso col sensibile
amata come il sugetto colla forma, il senso col sensibile, e con seco
diva * / diss'io appresso « il cui parlar m'inonda / e scalda
dire: o amata da dio, il quale è 'primo amante *, perché
17: se di tanto mi degna il primo amante, / che, mentre io
inf. t 5-134: quando leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto
amanti, che ciascuno si crede essere il più misero, e di ciò s'invaghisce
. idem, 7-235: ama la terra il delo, e 'l bel sembiante /
cara al caro amante / s'adorna, il sen s'ingemma, 11 crin s'
22-74: in- delibata, intera / il garzoncel, come inesperto amante, /
non sono sempre in vena di fare il professore, e né meno il letterato.
di fare il professore, e né meno il letterato. vorrei fare, oggi e
segreto tutto suo che l'amante e il maestro non toccano. quasimodo, 23:
biblioteche. salvini, v-463: il menante, l'amanuense, lo scrittore.
conciliatore, ii-606: madama dettava; il conciliatore scriveva, e scrivendo non cambiava
comincian le prime tragedie dell'amanuense: il pelo al pennino, la carta che suga
del primo amante, idest di dio, il quale è primo amore. scala dei
idem, 39: e chi cercasse il mondo tutto quanto, / non troveria
gentile damigella; / e quella è il fiore d'ogni donna bella. capei-
a diportarsi al vallo, / dove il tauro, abbassando i comi irati, /
= provenz. ant. amansa. con il suff. degli astratti come * speranza
simili, le quali senza alcun dubbio farebbono il parlare affettato, spiacevole e oscuro *
1-92: scalda l'amaracino, e provoca il sonno; apre, mollifica e matura
amaracino e tutti / fugge gli unguenti il setoloso porco. = voce dotta,
ugurgieri, 30: nel quale luogo il soave amaraco, spirando odore, riceve
come l'abrotino. idem, ii-178: il sansuco, ovvero amaraco, che è
amaranto, / qual del tenero acanto il gambo spoglia. idem, 6-126: casia
: come suol esalare alle narici / il soave liquor dell'amaraco. =
amarissimamente e con dolorosissime lagrime piansono il loro peccato. a. pucci, cent
. tasso, 8-55: io spogliar feci il corpo, e sì men dolse,
e: -di mia sorte / curi il ciel, disse; or tu qui mòri
19-72: e con tai detti amaramente il punge. baretti, i-3: dubito
le mie giornate, allora sentii amaramente il peso della solitudine. leopardi, iii-127
.. per quelle cose che mi offenderanno il cuore. giusti, ii-206:
. d'annunzio, iv-2-1027: il bel tappeto amarantino, variato d'azzurro
, 131: non senza causa il giglio e l'amaranto / l'uno di
colore, / vergine illustre, v'orna il sacro manto. domenichi [plinio]
dubbio noi siamo vinti dall'amaranto, il quale è veramente più tosto spiga porporina,
istessi amor ha loco: / amano il bel ligustro e l'amaranto / e
ride la calta in fronda, / il soave amaranto, / le pallide viole,
amaranto, / le pallide viole, / il pieghevol acanto. forteguerri, 16-36:
amaranto immortai, e sulle gote / il bacio ottenne dell'eterna pace. idem
pace. idem, 258: sotto il suo piè fioria la primavera, /
quelle, voglio dire, di cui il contadino d'ogni paese ha fatto una gran
gran classe deh, sii presente: il tuo terren natale / a te s'adoma
verga, 3-249: tornò a guardare il mare, che s'era fatto amaranto,
alla capigliatura. palazzeschi, 188: il pozzo azzurro del sole / affonda, /
viscide; dalla sua distillazione si ottiene il maraschino (a zara in dalmazia)
. cfr. amarena. buonarroti il giovane, 9-204: vin d'amarasche,
del rossigno, che cede alquanto verso il paonazzo. targioni tozzetti, 8-254:
restò con un amico di mandarlo [il suo servidore], subito arrivato a
inclinazione e attrazione dell'intelletto; sentire il culto, venerare (la virtù, la
: muore amando qualunque ama: perché il suo pensiero dimenticando sé. nelle persona
ottenuta, l'amore viene, e manca il desiderio. castiglione, 90: a
al pari di noi medesimi, che è il sommo possibile dell'umano affetto. carducci
troppo odiammo e sofferimmo. amate. / il mondo è bello e santo è l'
vi fu ed è ancora da quelli che il conobbero amato assai; ma tra gli
umili prieghi in favore dell'amato padre il quale io amai e amo quanto egli