). dante, conv., iii-xi-16 : sì come cotidianamente di- cemo,
conforto. dante, conv., iii-xi-16 : isifile dice ad archimoro: «
impetuosamente. dante, conv., iii-xi-16 : per lunga consuetudine le scienzie,
attenzione. dante, conv., iii-xi-16 : quando isifile dice ad archimoro:
. dante, conv., iii-xi-16 : la metafisica..., perché
fuggire. dante, conv., iii-xi-16 : o consolazione de le cose e de
esiliati. dante, conv., iii-xi-16 : o consolazione de le cose e de
essere. dante, conv., iii-xi-16 : chiama enea a ettore: « o
. dante, conv., iii-xi-16 : non era esso [ettore] luce
altri. dante, conv., iii-xi-16 : chiama enea a ettore: « o
. dante, conv., iii-xi-16 : per alcuno fervore d'animo, talvolta