di alcune parti d'italia. faldella, iii-78 : messi molta carne al fuoco,
cristiani. g. gozzi, iii-78 : si ha ad acquistare un sicuro
quando arriva è passato. magalotti, iii-78 : in questo circo non vi è
i loro vezzi invecchiati. faldella, iii-78 : avessi dovuto foggiare una serva o
di bando alla massaia. savonarola, iii-78 : siate tutti insieme e fateli la
, fanno le bambinóne. giusti, iii-78 : è mancato un ette che non abbian
, occultare subdolamente. giusti, iii-78 : è mancato un ette che non abbiano
ad amo pur bevvero. giusti, iii-78 : se ricuserò, si indispettiranno loro
tarsi da birbone. goldoni, iii-78 : se foste una donna onorata, non
senza dare nell'occhio. faldella, iii-78 : aveva la bisaccia dei libri in
caparra; accaparrare. aretino, iii-78 : vado a caparrare la stanza per gli
fe'da buon senno. a retino, iii-78 : -a che proposito t'alzi tu
tutti i bimbi buoni. tozzi, iii-78 : c'era chi vendeva certe chicche di
nuove / tutte adempite. giordani, iii-78 : cesare dittatore... buttò
l'atto di contrizione! soldati, iii-78 : si accorgeva che la nonna era
o teatrale). de sanctis, iii-78 : quando si sente dannato, il demonio
perde il già acquistato. guicciardini, iii-78 : onde il pontefice non potrebbe dinegare
città che s'incendia delirando. panzini, iii-78 : il brivido panico, il furore
un sol mio passo. casti, iii-78 : i limaiti per distornare qualche disgrazia
l'adoperano molti uffici. panzini, iii-78 : in una * ge- schichte der
, adombrata nel capro emissario. casti, iii-78 : gli ebrei usavano la cerimonia del
, in mezzo a. tasso, iii-78 : peraventura ha voluto mostrare l'ar-
convertito. m. adriani, iii-78 : esalando da'corpi morti e corrotti
l'acqua esile riga. beltramelli, iii-78 : il petto turgido vieppiù urgeva di
sia quella. p. fortini, iii-78 : ben sapete che c'è certi falombelli
e ad frate piero. sarpi, iii-78 : avendo lorena datogli parola che non
egli scorga il letto. vasari, iii-78 : aiutò [il mosca] a piero
non dormo al fuoco. gelli, iii-78 : o sporta mia, tu hai tanti
pace e la libertà. panzini, iii-78 : il brivido panico, il furore
al proprio villaggio. massaia, iii-78 : in ciascuna di queste divisioni vi
l'idillio del baldovini. soffici, iii-78 : mi appagava la sua opera per i
totalmente diversi dai nostri. pananti, iii-78 : la lingua degl'indigeni di barberia è
(un'idea). soffici, iii-78 : mi appagava la sua opera per i
di sforzo o ricercatezza. gioberti, iii-78 : la cognizione di una lingua non
grecità contemporanea al classico latino. gioberti, iii-78 : la grecità e la sobria latinità
; fermo, convinto. spallanzani, iii-78 : io posso dirvi con illibata schiettezza
ant. impiccato. novellino, iii-78 : guardava imo cavaliere impenduto per la
dell'impetigine. ramusio, iii-78 : ebbe i capelli assai rubicondi, ed
delle dimensioni. a. cattaneo, iii-78 : negavasi da zenone il moto,.
questo è congiunta la ippocrisia. savonarola, iii-78 : sono alcuni che fanno bene per
fra le imposte accostate. moretti, iii-78 : ha visto quel bambino ch'è
, e non servo. moretti, iii-78 : a questo lercio maccabeo vuol bene
n. 2). vasari, iii-78 : il fine... di quest'
portano le armate navali. giannone, iii-78 : le spontanee e libere oblazioni mensuali
. g. b. doni, iii-78 : la qual proprietà meglio si conoscerà,
che incominciava a turbarmi. beltranielli, iii-78 : il volto di lei fu invaso da
e i dentini smaglianti. betteioni, iii-78 : dentro di me mi divertivo mezzo
moscacieca. berni, 31-26 (iii-78 ): tocca ben lui e di punta
esile e gracile. moretti, iii-78 : il vecchio non l'ascoltava più,
andare in rovina. fagiuoli, iii-78 : conoscereste quei finti zelanti, / che
grembo della civiltà universale. pisacane, iii-78 : la nazionalità è l'essere di
d'uno stesso autore. ojetti, iii-78 : ha citato [d'annunzio] o
di cavalli a quegli orientali. castiglione, iii-78 : gli orientali, come sempre sono
di timore reverenziale. ottimo, iii-78 : adorava [tobia] divotamente iddio e
forma di volontà). labriola, iii-78 : i giuristi, i psicologi ed i
gli schiavi i lor liberatori. pagano, iii-78 : i clienti non aveano persona civile
. immobilità, immutabilità. ottimo, iii-78 : attribuisceli [a iddio] mano,
selci in copiose stille. arici, iii-78 : mesto per li templi e lagrimoso
basiliche. ulloa [guevara], iii-78 : in quel luogo fu poi per
ad una cosa stessa. niccolini, iii-78 : tutti naturalmente per fuggire il sospetto
della santa fede. f. casini, iii-78 : taluni concorrono co'loro suffragi in
e balìa. andrea da barberino, iii-78 : sanza saputa della madre o del
del prossimo in generale. ottimo, iii-78 : adorava [tobia] devotamente iddio e
gittato verso l'ordine sociale. panzini, iii-78 : i versi di cioccolani sono come
firenze oggi sia cima. gioberti, iii-78 : la grecità e la sobria latinità dell'
di truppe. c. campana, iii-78 : non pareva ciò bastante a raffrenare
in campo. gualdo priorato, 3- iii-78 : cominciarono ad osservarlo con maggior avvertimento
contenente sabbia; friabile. vasari, iii-78 : quella pietra non è tanto dura quanto
la peste] resistere. muratori, iii-78 : quantunque poi molti de'beccamorti ed
non gli riescan rigide. cesari, iii-78 : tu hai preso un cibo rigiao,
rigirato su se stesso. alberti, iii-78 : forse facendo io, quale fu conversa
a dio). milizia, iii-78 : la natura dona grazia all'infanzia e
, né ventaccio derieto. bembo, iii-78 : io stimo che rovaio sia vento
alcuna. ulloa [guevara], iii-78 : giovan di padiglia insieme con la mo-
si rifece sbarazzino galante. ojetti, iii-78 : quand'era [sforza] giovane,
documenti per la storia dell'arte senese, iii-78 : condurre o mettarvi maestri a
seco. ulloa [guevara], iii-78 : il vescovo di zamora fu preso nel
; pochi i particolari; boine, iii-78 : 'universale concreto': agli occhi di molti
bisognava berla. berni, 31-27 (iii-78 ): rinaldo si scontorce e si
evangelo. -sostant. castiglione, iii-78 : vedessi che gli orientali, come sempre
fattezze da far nausea. milizia, iii-78 : la natura dona grazie all'infanzia e
accettare l'evidenza. marini, iii-78 : rimasero a cotal vista come d'improvviso
consigliere in cento lire. giannone, iii-78 : si offerivano sovente anche danari,
talvolta a sonaglio. berni, 31-26 (iii-78 ): tocca ben lui e di
di virtù si fero. cesari, iii-78 : tu hai preso un cibo rigido,
e più luminosi del sole. giannone, iii-78 : si offerivano sovente anche danari,
delimitata da nervature). bellori, iii-78 : ne'spicoli poi de'gran finestroni,
. - anche assol. faldella, iii-78 : avessi dovuto foggiare una serva o un'
in ombre. a. cattaneo, iii-78 : definisce egli di fede crearsi ogni anima
l. montano [in lacerba, iii-78 ]: non essere lasciati...
altre miserie me li tarlarono. faldella, iii-78 : avevo paura, che non mi
determinato comportamento. francesco da barberino, iii-78 : a piccioli et a grandi / come
/ questa nostra kostune! bembo, iii-78 : sicuramente m'incresce, che essendo
un'altra lingua. zeno, iii-78 : tra le opere del magagnò in lingua
chierici e di ecclesiastici. pananti, iii-78 : nel divano si parla turco, e
la sinistra tenendo ivi. ramusio, iii-78 : ebbe gli occhi vivi, e l'
(una persona). betteioni, iii-78 : matematica, nella quale materia ero pure
essere poverissimo. boccalini, iii-78 : ardisco dire che un sol cervello cremonese