che si coglie a mano. faldella, iii-63 : avrei desiderato toccare tutte e ad
fosse ammattito dalla gran contentezza. faldella, iii-63 : io godevo, e mi ammattivo
). appallottolare. faldella, iii-63 : quei misirizzi volanti, che dovunque
si chiama metter giudizio. faldella, iii-63 : a sette anni ero già un vecchietto
conversazioni). francesco da barberino, iii-63 : guardati da colui / che va
costanza; diligentemente. cavalca, iii-63 : dice s. gregorio: il diavolo
dei balocchi alla fiera. faldella, iii-63 : i balocchi bambineschi, quei bei
quel visetto decrepito e bambinesco. faldella, iii-63 : così fanciullo mi trovavo come un
abbarbagliarsi, cioè errare. faldella, iii-63 : sul barbaglio di note che compongono
di ferro al naso. faldella, iii-63 : nelle steppe c'erano delle mandre di
formar queste scritture communi. aretino, iii-63 : da qui innanzi vo'portar meco
se stessa assai vile. goldoni, iii-63 : se vi occorre protezione, assistenza,
smanie. nulla di questo. monti, iii-63 : arbitra- riamefnte avendone ordinata la carcerazione
-per simil. aretino, iii-63 : che c'è, elmetto del mio
molta severità spa- gnuola. guerrazzi, iii-63 : è un deputato della opposizione,
ragion sommettono al talento. cavalca, iii-63 : conciossiacosaché iddio tanto ci amasse, che
, assassina la complessione. goldoni, iii-63 : -non avete mica gettato il tempo
/ disciolte, immobil giacque. moravia, iii-63 : se quelle bottigliette inacidite, quelle
/ quell'umile speranza. moravia, iii-63 : quelle bottigliette inacidite, quelle impolverate
più facilmente alle radiche. faldella, iii-63 : non mi piaceva nemmanco la musica.
ma in singulare displicènzia. boccalini, iii-63 : gli spagnuoli... si fecero
dissolvente degli increduli opportunisti. faldella, iii-63 : non mi piaceva nemmanco la musica
distribuiménto porger la mano. vallisneri, iii-63 : posta all'incontro in evidenza la
vento). francesco da barberino, iii-63 : guardati da colui / che va
al polo ergi la mente. pisacane, iii-63 : noi non daremo campo alla rivoluzione
critica e di erudizione. serra, iii-63 : la concezione dell'universo e della vita
in ogni stranio lito. goldoni, iii-63 : giacché con tanta bontà vi esibite
soggiacere a pregiudizi essenzialissimi. denina, iii-63 : il vantaggio essenziale che giuditta potea
in questo tempo vivono. cavalca, iii-63 : quale troverà pur con un peccato
al fattor publico. tasso, iii-63 : mandai questa settimana a vostra
materia al mio feretro. casti, iii-63 : ai lama pontefici sono celebrati dopo
che mi lega a te. ojetti, iii-63 : il commissario che c'è adesso
sul fiocco di raso nero. soffici, iii-63 : si vedeva in giro con un
forastiere perché vengano sicuramente. goldoni, iii-63 : voi siete forestiere, come sono
popolo nelle varie nazioni. giusti, iii-63 : parrebbe che qua la formazione della guardia
infelice / le lagrime materne. casti, iii-63 : ai lama pontefici sono celebrati dopo
ultimo respiro, morire. pulci, iii-63 : per poco mancò poi la notte che
presso le donne greche. milizia, iii-63 : 4 gimnopodi ', scarpe delle femmine
di sfacciate pitture i genesei. milizia, iii-63 : * gineceo '. parte
delle proporzioni del capitale. pisacane, iii-63 : nell'aspra lotta le forze della
, il salso granchio suole. ramusio, iii-63 : li granchi sono alcuni animali terrestri
il grasso del brodo. soderini, iii-63 : conciossiaché la neve è la schiuma della
spedizione contro i ribelli. conciliatore, iii-63 : fu rimunerato grettamente dai donatari con
o in marmellate. ramusio, iii-63 : il guaiaba è un arbore bello in
bot. baobab. ramusio, iii-63 : il guanabano è un arbore molto
delle antiche greche statue. leopardi, iii-63 : similmente componendo, se io
un'emozione; arrossire. beltramelli, iii-63 : vidi imporporarsi i volti delle vergini.
1-i-402: sole inesorabile. moravia, iii-63 : quel dici minos e kadamanto,
di qualche cosa. soderini, iii-63 : chi è che dubiti che se il
, eccitato; aizzato. gherardi, iii-63 : inzigato da molti cortigiani gentiluomini,
la gitto, o maggio. zendrini, iii-63 : mi ritrovai per una landa ascosa
alle responsabilità. francesco da barberino, iii-63 : guardati... / da quel
pesce tarantola. g. averani, iii-63 : il garo veniva per lo più di
ancora. g. averani, iii-63 : il garo... ritenne sempre
o mammea. ramusio, iii-63 : èvvi un frutto che si chiama mamei
a me a manipolarli. muratori, iii-63 : la comunità di ferrara fa manipolar
. mazzini. pisacane, iii-63 : sono scorsi quasi due anni che ho
lo capestro tirò fuori ciuriaci. gherardi, iii-63 : 1 signori, che vedieno questi
un l'altro matura. tortora, iii-63 : essendo le vettovaglie all'estremo, si
, fu calpesto e guasto. tortora, iii-63 : il sollevamento del grano mietuto durò
che regni la giustizia. giordani, iii-63 : gli stoici negavano che nel savio
e i dì sereni. muratori, iii-63 : la comunità di ferrara fa manipolar
goffa, dappoco. gherardi, iii-63 : messer mellon, voi favellate scostumatamente
delle colonne, i pilastri. niccolini, iii-63 : com piacque al suo
tutte la più negletta. passeroni, iii-63 : dopo essermi doluto / un pezzo in
poca ditta altrui. m. adriani, iii-63 : conobbero aver la repubblica bisogno di
un animale). ramusio, iii-63 : sono molti rospi in terra ferma e
scherz. nunziatura. fagiuoli, iii-63 : se il nunzio foss'io sol per
iliade e nell'odissea. faldella, iii-63 : nelle steppe c'erano delle mandre di
di trovatore e di poeta. leopardi, iii-63 : io certo quando traduco versi,
- per sinestesia. dossi, iii-63 : dalle tapezzerìe, dalle tende, dalle
sabino, il pelasgico. gioberti, iii-63 : la lingua universale di occidente nell'antichità
patria, lontano lontano. beltramelli, iii-63 : vidi molli giacigli fra i grani
alla poligala. 0. targioni tozzetti, iii-63 : 'polygala vulgaris':...
l'argomento; ammirarla. castiglione, iii-63 : sono [i fatti gloriosi] nobilissima
la cosa è proceduta bene. guicciardini, iii-63 : parendo al pontefice che l'oppugnazione
. - anche sostant. pananti, iii-63 : le stagioni ordinariamente progrediscono con un
fra pochi anni. de dominici, iii-63 : maggiormente si accrebbe la stima del
a lungo nella notte. moretti, iii-63 : la sala dei banchetti, alla spada
che si dice pubblicamente. marini, iii-63 : l'imperadrice, nel cui petto
mediev. punctator -oris: gianelli, iii-63 : « 'punctator 'è colui
traverso di una cruna. soldati, iii-63 : per fare una penitenza più commossa
de'più squisiti lavori. pananti, iii-63 : era l'ultimo raffinamento del lusso e
sta- gioni). pananti, iii-63 : le stagioni ordinariamente progrediscono con un
rilegate per manco di voto. ottimo, iii-63 : però che alla verginità fu venuto
: eliminare, sopprimere. arici. iii-63 : scosse [giove] il mel dalle
discacciò l'essercito rubello. zendrini, iii-63 : un poeta m'apparve. avea nel
darli assai fatica. m. garzoni, iii-63 : il cavallo infermo camina legato ed
serbarsi in perpetua prosperità. leopardi, iii-63 : e similmente componendo, se 10
la esprime). fagiuoli, iii-63 : star 'n un paese, il quale
pesce scombro. g. averani, iii-63 : il garo veniva per lo più di
emissione vocale). cebà, iii-63 : nota ch'egli è anche argomento di
». s. caterina da siena, iii-63 : a volere la vita durabile,
infelicità a giacomo leopardi. moretti, iii-63 : la sala dei banchetti, alla
g. de robertis [in lacerba, iii-63 ]: importa sapere se questi signori
colonne con sopromato ragionevole. pindemonte, iii-63 : quanto alla nostra arena...
-leggere distrattamente, leggiucchiare. dossi, iii-63 : sedèvano a digestione, lei mezzo intontita
faldella, iii-63 : il mio cervellino, non ritenuto da
(una pianta). soderini, iii-63 : bisogna che gli arbori si concuochino e
iiii denari. p. piccolomini, iii-63 : più facilmente si può separar l'
(un prelato). pallavicino, iii-63 : fine di lui sarebbe stato il torre
spedito e senza stento. leopardi, iii-63 : nella prosa r affettazione e lo
l'altra, distesa. faldella, iii-63 : mi mostravano delle stese di grano,
talora anche graziosa maldicenza. leopardi, iii-63 : moltissime cose sono affettazioni e stiracchiature nella
3. lucido intellettualmente. baruffaldi, iii-63 : son limpidissimo / e stralucente / d'
, non rimanga straniato. faldella, iii-63 : così fanciullo mi trovavo come un
suda, s'ingegna. leopardi, iii-63 : traducendo in prosa, per ottener questo
plur.). ramusio, iii-63 : hanno [i granchi] due bocche
mio libro sopra la digestione. leopardi, iii-63 : io certo quando traduco versi,
altro. -sostant. roseo, iii-63 : piglisi farina d'orzo, e di
/ dovrà nascer elisa. leonardi, iii-63 : io certo quando traduco versi, facilmente
immortale / all'omerico strale? leopardi, iii-63 : e similmente componendo, se io
lascierò, il protesto. leopardi, iii-63 : componendo, se io vorrò seguir
la lunga coda sempre gira. ramusio, iii-63 : il guanabano è un arbore molto
se non senza affacciarvisi. pananti, iii-63 : il clima è dolce e salubre,
uando non equivocamente indecenti. fanzini, iii-63 : forse il ono è un po'