passare, di entrare. savonarola, iii-57 : quel vapore va da una parte della
dicesi anche delle erbe. faldella, iii-57 : gli impalcati e gli assiti poi sconnessi
di sacchi di rena. beltramelli, iii-57 : traeva... l'alzaia per
). anarchico. pisacane, iii-57 : i loro sofismi sono impotenti, il
si riversava su la carta. panzini, iii-57 : parlava benissimo; affrontava la canaglia
sillaba, nel pronunciarla. salvini, iii-57 : dicesi fuoco con dittongo toscano,
caste e delle apparenze. panzini, iii-57 : il male d'italia è che manca
migliori che venissero fuori. faldella, iii-57 : ricevetti di lì a quindici giorni
dei tre fanciulli babilonesi (daniele, iii-57 sgg.), che si recita nelle
parola di questo sposalizio. getti, iii-57 : perché di'tu ch'io non vi
a partir d'egitto. beltramelli, iii-57 : un camminante, uno fra i tanti
puglia era molta commozione. savonarola, iii-57 : questo terremoto ci significa a noi
ben datore. rinaldo degli albizzi, iii-57 : non piccolo conforto mi fu, magnifico
mercatante se ne andò. faldella, iii-57 : la questione del pozzo era stata definita
il piacer d'istruirsi. leopardi, iii-57 : io da principio avea pieno il capo
con le solite prediche. faldella, iii-57 : tornato al mio paese, ricevetti di
più destamente mi sforzerò. ottimo, iii-57 : dice [piccarda] che quella sorte
felicemente seguirne il fine. leopardi, iii-57 : io da principio avea pieno il
, sarebbe stato un disastro. panzini, iii-57 : quella lotta elettorale è stata un
. - anche assol. cavalca, iii-57 : il quinto [grado] è non
pianta dalle radici. soderini, iii-57 : nelle pine sono alcuni che avendo
-che danneggia la salute. pisacane, iii-57 : si osserva finanche un morbo distruttore
se ne potesse. savonarola, iii-57 : e1 terremoto è un vapore
onorifico). pananti, iii-57 : can d'infedele, non ingombrare la
a suon di bastonate. soffici, iii-57 : di lei si diceva anche che,
escono direttamente dal core. gioberti, iii-57 : la caricatura in ogni genere è l'
gli risposi secco secco. gioberti, iii-57 : sono inclinato a credere...
. andrea del rosso. goldoni, iii-57 : signor don marzio, evviva questa
prezzo di quelle inezie. gioberti, iii-57 : sono inclinato a credere..
sarebbe cento volte appiccata. fanzini, iii-57 : sarebbe a dire che voi avete fatto
. f. f. frugoni, iii-57 : bisognava che ancora... gli
bisogna morire forzatamente di fame. faldella, iii-57 : fiori selvatici, che si fanno
è visto per tanti anni. giannone, iii-57 : cristo... non intendeva
, avida di commozioni. serra, iii-57 : le notizie che mi dai di te
non le sanno fare. gioberti, iii-57 : il dialetto schiettamente plebeio, misto sempre
anacreontiche gaie ed ingenue. serra, iii-57 : ti vedo così fremente e acceso
, gavinelli e dughi. roberti, iii-57 : se alcuni depongono aspramente le uova
coltivazione dei giardini. milizia, iii-57 : que'buoni cittadini che amano la
ch'è nell'eterno fuoco. faldella, iii-57 : giocherei l'orologio, che in
gola, malgrado l'astinenze. soldati, iii-57 : per penitenza, oltre a tre
sangue / spiccia dal fianco. pananti, iii-57 : veggo un infelice a terra disteso
la gratitudine verso un padre! panzini, iii-57 : noi nobili... abbiamo
bel paramento di camera. fagiuoli, iii-57 : e quando mi sentiste un giorno
de'bambini. patini, giorno, iii-57 : il misero dolente / mal tra le
. -sbiadito. lanzi, iii-57 : ho veduto il predetto quadro a olio
un cavallo; bardare. ramusio, iii-57 : simili animali potrian esser stati l'
che la terra si mova. pananti, iii-57 : se ne vedon [di schiavi
(un libro). faldella, iii-57 : giocherei l'orologio, che in sua
in meritare. cavalca, iii-57 : il fuoco dell'amore, quando è
si possa metter piano. dalla croce, iii-57 : fanno la pelle esteriore ineguale,
materiale del fuoco attuale. volta, iii-57 : eravamo lontani dal conoscere tutti i
, un animale). soderini, iii-57 : come naschino [i pini],
basta a tenerli lontani. leopardi, iii-57 : quel non potere sventolare e dibattere
, sbarrato. savonarola, iii-57 : el terremotto è un vapore intercluso
inzuppato nel brodo lungo. muratori, iii-57 : appresso convien adoperare profumi, spugne
lingua furbesca o ionadattica. gioberti, iii-57 : il dialetto schiettamente plebeio, misto
coperto di tela sottile. bisaccioni, iii-57 : [il principe d'etiopia era un
latinissimi. -latineggiante. serra, iii-57 : io son per credere che tu sii
e gloria di dio. musso, iii-57 : volete l'affetto d'ammirazione:
leonino: elefantiasi. dalla croce, iii-57 : occorre in certi paesi un male della
o nodulare. dalla croce, iii-57 : le specie della quale [lebbra]
leonina). dalla croce, iii-57 : il morbo elefantico...,
possono interessar l'uomo. leopardi, iii-57 : quel non avere un letterato con cui
risolvessi infine nel musicare. musso, iii-57 : o veramente beato chi s'avvezza
di libri; libreria. leopardi, iii-57 : qui niun altro fa venir libri,
, forte e composta. serra, iii-57 : io son per credere che tu sii
per sé cucinava gli ossi. panzini, iii-57 : maioli con la linguettina libò il
e tutte le disgrazie. dalla croce, iii-57 : occorre in certi paesi un male
, tormentato. g. averani, iii-57 : avvenne una volta che il medico a
. dimin. martorèllo. ramusio, iii-57 : truovansi alcuni animali piccoli come piccoli
intendono le maschere napoletane. gioberti, iii-57 : quei personaggi ridicoli del teatro che
testimoni delle tue disonestà. giannone, iii-57 : per l'osservanza del nono precetto
, perdere d'intensità. cavalca, iii-57 : il fuoco dell'amore, quando è
particolari caratteristiche di aroma. baruffaldi, iii-57 : questa grana vellicante / e superba
, che roppe prima. castiglione, iii-57 : dannava gli francesi pro- prii de
nausea già tutti. g. averani, iii-57 : avvenne una volta che il medico
volgere delle stagioni). roseo, iii-57 : viene il tempo delle vendemmie secondo
. g. b. doni, iii-57 : il piano del teatro era detto da'
due ore dopo il mezzogiorno. tasso, iii-57 : io sono stato questa notte molto
delli abbati. m. adriani, iii-57 : questo sabacone fu da'censori successivi
orribile e contraffatto. dalla croce, iii-57 : gli pazienti diventano orribili nell'aspetto,
e sì gravi calunnie. giannone, iii-57 : per l'osservanza del nono precetto
istituzione; trattare rispettosamente. castiglione, iii-57 : sommamente amava et estimava le lettre
la cosa a otta. gelli, iii-57 : voi non serete a otta a guastarmi
di drappelloni. r. borghini, iii-57 : sono di sua mano nel palagio del
caccia. p. piccolomini, iii-57 : come vorremo noi immaginarci che una
pezzo di pasta compatta. moretti, iii-57 : ecco la serva... scioglier
con la mano. de dominici, iii-57 : servissi [l'albani] per modello
anche battiture ai monaci. soldati, iii-57 : per penitenza, oltre a tre
, / ché sarete esaudite. giordani, iii-57 : la moltitudine naturalmente è timida,
le pieghe strette l'uccide. ramusio, iii-57 : nel mezzo della pancia [dell'
sorridendo / con terribile piglio. giordani, iii-57 : qualora egli [napoleone] accennava
della pelle). dalla croce, iii-57 : dal che dipendono varie infermità,
dell'ineguaglianza delle fortune. gioberti, iii-57 : la plebaglia è la caricatura del
abitanti; bonsese. baruffaldi, iii-57 : questa grana vellicante / è superba
suo posto un oggetto. leopardi, iii-57 : qui... non si può
basiliche di roma. de dominici, iii-57 : nelle... figure di veneri
corrente di vetro analogo. beltramelli, iii-57 : fra un gruppo di querce si
di cinquanta elementi omogenei. musso, iii-57 : david è il maestro dell'arte oratoria
1 monti del lucchese. lanzi, iii-57 : son ragguardevoli anche pel colorito i
il forte a ritroso. bersezio, iii-57 : la donna s'awiò: anna
piano. papini [in lacerba, iii-57 ]: vengon sempre fuori con questo
bada, la minestra freddavasi. barujfaldi, iii-57 : tanto ch'ei non ti rimbrotti
intr. brillare. mazza, iii-57 : dorme lo spirto di favonio, e
ammirevole; ritirata leonina. ojetti, iii-57 : povero consolo, così felice,
diviso un oggetto. roseo, iii-57 : poi che saran ben mature, sfrondinsi
(il vino). roseo, iii-57 : quei che tardano più di quel che
. ulloa [gue- vara], iii-57 : poi che sua maestà si absentò,
. papini [in lacerba, iii-57 ]: non si deve venire a parlare
due fiaschi di vino. soffici, iii-57 : una sera, du'sere..
bene come la legata. passeroni, iii-57 : a gridar contro i vizi in sermon
gli error di confidenzia. cesari, iii-57 : ecco la carità vera che non disprezza
decoro delle persone richiede. giannone, iii-57 : si cominciò a biasimare ne'chierici il
nel segretodel cor la serberai. leopardi, iii-57 : quel non avere un letterato con
-dare regole o norme. giannone, iii-57 : si cominciò a biasimare ne'chierici il
, di disagio esistenziale. leopardi, iii-57 : quel non avere un letterato con cui
le sospese / vesti. de dominici, iii-57 : nelle quali figure di veneri ed
vi si caccia dentro. muratori, iii-57 : per le tele grosse si mescola coll'
non terminasse in etica. dalla croce, iii-57 : nail valore di una parola:
dello squamoso capo. dalla croce, iii-57 : tal volta asprezze pizzicanti, piane
oggetto). p. piccolomini, iii-57 : mai sarà tanto fortemente mossa quella
liberamente pensieri, opinioni. leopardi, iii-57 : quel serbarsi tutti i pensieri per sé
no in angusto letto. beltramelli, iii-57 : fra un gruppo di querce si
involgono vite e speranze future. cavour, iii-57 : se fosse permesso il tradire le
non pochi vi rimanessero. dalla croce, iii-57 : occorre in certi paesi un male
cavalier ragionare? andrea da barberino, iii-57 : giambarone e salardo dissono a fiovo la
nobiltà venturiera in fiandra. delfico, iii-57 : intimoriti dalla milizia venturiera, che girava
coscenzia. s. caterina da siena, iii-57 : ci doviamo disponere a portar volontariamente