assiepavano addosso alle pareti. idem, iii-56 : mi scostai alquanto per poter abbracciare
che si chiama cattivo gusto. idem, iii-56 : così appuntino accade...
l'orzo e 'l grano. soderini, iii-56 : l'avena, detta bromos,
costoro a fare il baione. faldella, iii-56 : era senza cappello e ancora con
ogni volta che si casca. aretino, iii-56 : io debbo ire a battezzare un
. facciola, battole. faldella, iii-56 : dondolano le gambe a cavalcioni delle
tre maggiori. berni, 30-49 (iii-56 ): che del bisavol tuo fu discendente
fanno i tedeschi col boccale. vasari, iii-56 : ben è vero che nel lontano
bramanica o sacerdotale. gioberti, iii-56 : nell'ultimo millenario anteriore all'èra
che fra noi il latino. gioberti, iii-56 : si può aggiungere...
e la morte. gioberti, iii-56 : nell'ultimo millenario anteriore all'èra
candidezza del parlar latino. boccalini, iii-56 : il serenissimo sigismondo battori, già prencipe
poponi, i cocomeri. goldoni, iii-56 : -ehi! che roba! non ho
al suo baroccino sgangherato. deledda, iii-56 : la notte prima della festa sognò
nelle mie visite giornaliere. parini, iii-56 : sì fermo il tuo colosso / nel
d'acciaro. parini, giorno, iii-56 : a le vergini ancelle il cane affida
, trito e crivellato. soderini, iii-56 : riempiasi un quadro nel sopraddetto sito
dal centro alla punta. pisacane, iii-56 : gli economisti hanno francamente appiccata la
ghebbio una pietra non digerita. serra, iii-56 : qualche anno fa mi accorgevo a
efficaci parole e gesti. monti, iii-56 : non mi dilato in questo discorso perché
. accessibile, attingibile. serra, iii-56 : anche la mia attitudine puramente contemplativa,
soccorso, s'arrese. serra, iii-56 : ho passato le mie vacanze molto
; brutto; deforme. cavalca, iii-56 : vedendolo uomo spregiato, e mal
un po'per tutto. serra, iii-56 : qualche anno fa mi accorgevo a volte
dominatrice su la solitudine. beltramelli, iii-56 : il vento cade a tratti,
. s. caterina da siena, iii-56 : voi sapete bene: se il padre
titolo onorifico. rinaldo degli albizzi, iii-56 : de'fatti del signore di faenza
il silenzio). beltramelli, iii-56 : il vento cade a tratti, senza
fugace il pigro tordo. roberti, iii-56 : il fanello fra i cespugli s'appiatta
nate proprio per filare. tasso, iii-56 : avrei bisogno... di chi
essi vorrà chiudere iddio. soldati, iii-56 : precipitò in un pianto dirotto,
sensazioni, ecc. vasari, iii-56 : avendo a far poi in uno degli
questa fissità di supplizio. beltramelli, iii-56 : il vento cade a tratti, senza
cui l'orbe fu poco. giordani, iii-56 : tutti sapevamo che gli basta il
con guastarne la dicitura. pallavicino, iii-56 : se i fondatori de'benefici risuscitassero
formula 'empirsi le tasche'. pisacane, iii-56 : libertà a tutti e per tutti
pie montese. serra, iii-56 : ho passato le mie vacanze molto
, indefinito. francesco da barberino, iii-56 : a la prima ritorno / de
tener mica da giuoco. tasso, iii-56 : sono infermo, e l'infermità non
, un dialetto). gioberti, iii-56 : il pali... era già
, scribacchino. faldella, iii-56 : i curiali, ossiano i grattacarte,
, tortuoso. l. pascoli, iii-56 : fiumi... più rapidi e
di continuare il mio travaglio. moretti, iii-56 : sorrise con indulgenza scuotendo leggermente la
a qualcosa, determinare. siri, iii-56 : l'emergenze per castro infantarono le
, tanto erano infiammati! guicciardini, iii-56 : il pontefice, infiammato sopra modo
mobilità de'loro pensieri. niccolini, iii-56 : gli uomini... amano riposatamente
lavoro inutile e infruttifero. panzini, iii-56 : vi dirò che ghiselda ha consumato,
non andasse innanzi. m. adriani, iii-56 : essendosi proposta certa distribuzione di grano
godere di alcuna considerazione. leopardi, iii-56 : crede ella che un grande ingegno
amoroso. -sostant. bisaccioni, iii-56 : la serenissima infante isabella chiara eugenia
un magazzino di trucchi. serra, iii-56 : qualche anno fa mi accorgevo a
religione primitiva; stregone. massaia, iii-56 : primi e principali nemici erano, come
gli schiavi cristiani. pananti, iii-56 : n'esce [dalla prigione degli schiavi
ov'era il figliuolo. bisaccioni, iii-56 : andata in fiandra, [l'infanta
, comune, grossolano. monti, iii-56 : v'era da contentar tutti, perché
, un giorno doccia. moretti, iii-56 : cristina recò il matterello della piada,
che sprezzi miseramente noi. marini, iii-56 : ben conosceva ella che.
puzzolente, nauseabondo. pananti, iii-56 : sono fortunati quelli che rimangono più
, ed imperfetta virtù. colletta, iii-56 : dell'italia il piemonte, genova
. f. f. frugoni, iii-56 : non vi fu disonestà che non
scellerate per proprio moto. tortora, iii-56 : il matteucci fu rimandato subito a venezia
andare il cassone e fuggissi. ramusio, iii-56 : queste formiche fanno una motta di
e di consiglio. m. adriani, iii-56 : appellando il consolo a gli altri
... in esiglio! soffici, iii-56 : trascorrevano i nababbi stranieri guidando le
vano d'una finestra. faldella, iii-56 : quella ninfa da fornello strizzò l'
immaginarsi, vagheggiare. cavalca, iii-56 : io sono apparecchiato ad ogni flagello
con rocche e satelliti. niccolini, iii-56 : conveniva all'occupator della repubblica fiorentina
letter. movimento leggero. faldella, iii-56 : quella ninfa da fornello strizzò l'occhio
autore di un testamento. pallavicino, iii-56 : non è maraviglia che siasi data
, totale, assoluto. pananti, iii-56 : n'esce un aria appestata, e
-orso lavatore: procione. ramusio, iii-56 : l'orso formigaro è quasi ai maniera
parti forti e ossose. gioia, iii-56 : in onta dell'armatura ossosa del cranio
buddisti dell'indo- china. gioberti, iii-56 : il pali o idioma magadino..
di passatempo. giuseppe di santa maria, iii-56 : fui alloggiato in agusa da g10
mi perdoni questo peccataccio. musso, iii-56 : si veggono questi peccatacci enormi in
ulloa [guevara], iii-56 : sarebbe grandissimo bene che si confederassero
dentro da esso. cavalca, iii-56 : disse isaia profeta di cristo e
un tutto di perfezzione. de dominici, iii-56 : queste due opere, pari nella
e di pugno discreto. denina, iii-56 : l'ordine di privar degli occhi l'
) di piano automatico. ojetti, iii-56 : nella mia pianola due rulli io
semplice sì, ma vaga. muratori, iii-56 : avvertasi... che le
rogna, la scabia. dalla croce, iii-56 : generalmente appresso gli medici quei mali
poveri). muratori, iii-56 : le vesti di seta non debbono essere
gli pare più giusto. tortora, iii-56 : il nunzio non si era mosso senza
, si fece avanti. ojetti, iii-56 : nella mia pianola due rulli io
pena si mò ire. giordani, iii-56 : ora io ho pur veduto..
suo discreto amico. m. adriani, iii-56 : fornito il tribunato, fece procaccio
luce ivi si sceme. pananti, iii-56 : altri obbligati a scendere in precipizi terribili
scabbia, rogna. dalla croce, iii-56 : la psora è una asprezza della pelle
s. maria maddalena de 'pazzi, iii-56 : sono tanto continui e frequenti e'
minuscolo, ridottissimo. lamenti storici, iii-56 : fu tropp'alta la mia impresa /
-modo, maniera. alberti, iii-56 : dico composizione essere quella ragione di
-anche sostant. leopardi, iii-56 : io non sono certo una gran cosa
resta come le cipolle. faldella, iii-56 : fosse stato sotto i presidenti di
cavalli, le mani. moretti, iii-56 : il vaglio leggero... pareva
brano musicale così eseguito. ojetti, iii-56 : madero un giorno lo tenne a colazione
di libri minacciava rovina. leopardi, iii-56 : i giornali, come sono stati letti
della melagrana). roseo, iii-56 : si appendano [l'uve] dove
sofi novelli il volo spieghi. mazza, iii-56 : muto chiaror di pallida lucerna /
avea lasciato cadere giù nellaspiaggia. cesari, iii-56 : dante, tutto sorpreso di maraviglia,
(un gas). pananti, iii-56 : n'esce un aria appestata, e
chiamati mozioni. p. piccolomini, iii-56 : perché con poco impeto l'aria si
esattamente ogni sillaba. g. averani, iii-56 : non ammettevano i romani alle loro
alloggiar primavera in strani mesi. leopardi, iii-56 : non c'è uno che si
qualcun invido e rio? marini, iii-56 : da doppia gelosia venivate miseramente straziato
ra della sua casa. soldati, iii-56 : precipitò in un pianto dirotto,
altre ragioni del detto padule. ramusio, iii-56 : paiono queste 11 cielo e l'
catturarla e trattarla male. passeroni, iii-56 : da coloro, che van d'onori
di così religioso ufizio. mazzini, iii-56 : ne dominatori, né schiavi. noi
mani e delle braccia. baruffaldi, iii-56 : ecco già mi purgo il naso,
a qualcuno, per tripudiare. goldoni, iii-56 : eccolo lì, pazzo più cne
un titolo, fregiarsene. guicciardini, iii-56 : il pontefice, infiammato sopra modo
che non sia quasi usurpazione. delfico, iii-56 : né vaglia l'opporre che fosse
, quanto ne avean seminato. moretti, iii-56 : di mano in mano che la
e prestezza pulisce i grani. moretti, iii-56 : cristina recò il matterello della piada
scrittori, ecc. baruffaldi, iii-56 : questo a te, del serbatoio /