di un giorno. vallisneri, iii-547 : si legga il morton, che è
, pienamente formato. soderini, iii-547 : se si carichi [il pesco]
. -congratularsi. panzini, iii-547 : nessun disco sonoro ci ripeterà la
delle pecchie il travaglio. soffici, iii-547 : si aggiravano rintontiti, come fuchi
. f. f. frugoni, iii-547 : questi due versi... mi
mezzo; inserire. soderini, iii-547 : volendole [le pesche] ancor più
del palazzo la- teranense. leopardi, iii-547 : in bologna nel materiale e nel
massima parte essendo poverissimi. leopardi, iii-547 : in bologna nel materiale e nel
qualche colpa o difetto. leopardi, iii-547 : non potei, dico, ringraziarla
amorose. p. fortini, iii-547 : quale era sordomuto quale monacaio,
nebbia sulla mia vita. serra, iii-547 : certe abitudini e certi fastidi della
: essere completamente disabitato. beltramelli, iii-547 : la terra non aveva orme, il
quelle spiagge. a. cocchi, iii-547 : tumore, che dava a lei e
radi, empiemi sanati. leopardi, iii-547 : non potei, dico, ringraziarla prima
un disco fonografico). panzini, iii-547 : nessun disco sonoro ci ripeterà la voce
sostant. p. fortini, iii-547 : quale era sordomutto, quale monacaio,
stupore; stupefacente. fanzini, iii-547 : « tu fuggirai », diceva «
circostanza; riscontro. delfico, iii-547 : nello studio del perfezionamento degli organi