che sa il latino. panzini, iii-516 : [il palazzo dei bentivoglio] era
buona peza si trattennero. vasari, iii-516 : chi combatte con dappochi, non vince
-figur. ciro di pers, iii-516 : l'ottomana luna, che dal sublime
tiratasi dietro alle spalle. soderini, iii-516 : è salariato uno che di continuo
agg. che disintossica. soffici, iii-516 : s'era sottoposto a quella famosa cura
e la terza chirurgica. vallisneri, iii-516 : abbiamo disaminato i tre soliti fonti
. 0. targioni tozzetti, iii-516 : « geastrum coronatum... geaster
malattie dei giovani li sgomentano. ojetti, iii-516 : braies, il laghetto azzurro con
, ch'è peggio. cesari, iii-516 : segue ora via più stendendo e
aspetto irreale. moretti, iii-516 : la luna trasforma, irrealizza il paesaggio
tutti dentro da sè. ottimo, iii-516 : * lo reai manto 'ec.
quattro grosse e belle tinche. vasari, iii-516 : aveva fatto fare certe nicchie.
ordine senatorio. f. casini, iii-516 : dalle persone del vostro ordine non si
donna clara, oscuramente. papini, iii-516 : fu liberato sol per morire oscuramente
un mazzo di penne. moretti, iii-516 : un altro [cane], impaurito
e e bibbia volgar., iii-516 : si fornì nella restaurazione della casa
. f. f. frugoni, iii-516 : tosto che vide la dama il cappone
o pelli di animali. soderini, iii-516 : l'olmo marito, detto attimo,
-singola creatura. ottimo, iii-516 : 'lo reai manto', cioè la nona
'l suo tosco alcun sumerga. arici, iii-516 : l'odioso / mio capo con
di canapa f. f. frugoni, iii-516 : or per succinger la narrativa, tosto
sempiterno carcere le lassa. arici, iii-516 : l'odioso mio capo con la folgore