per tutto l'essere. panzini, iii-514 : vino color sangue spumeggiante, impetuoso
tre cause. erano troppe. pirandello, iii-514 : mi hanno voluto uccidere, quando
percorrere con passo ardito? deledda, iii-514 : ho cominciato a leggere; a leggere
grande statua che vi campeggiava. panzini, iii-514 : c'è ancora, tutto merlato
dov'è la sentinella. panzini, iii-514 : cori le contrade di bologna rosseggiarono nelle
questa corsa allo stupore. deledda, iii-514 : sentivo di essere stupida e ignorante
, spolverata di zucchero. panzini, iii-514 : anche le « cresccntine » bolognesi
del tempo che fu. deledda, iii-514 : leggevo le cronache mondane e invidiavo
.: disinvolto. siri, iii-514 : fu costretto il medesimo nemurs a
(una sostanza). vallisneri, iii-514 : colle quali [polveri] non solamente
contentavo di divenirle cognato. serra, iii-514 : cogli estranei dissimulo e mostro il solito
con gl'impiegati ferroviarii. deledda, iii-514 : mio marito è ingegnere ferroviario:
si partì della camera. vasari, iii-514 : uno amico suo, che già diceva
così sapiente de'becchi. soderini, iii-514 : mesticate ancora tra le cipolle bastano assai
a ripulire il forno. beltramelli, iii-514 : il fornaio che era intento a
santi che non lo sono. pindemonte, iii-514 : artista saggio nel cammin suo dura
bene e de 'l male. ojetti, iii-514 : v'è nel suo confessato sforzo
/ era sua luce infetta. arici, iii-514 : una gran folla per veder s'
impreziosito, ingemmato. ottimo, iii-514 : qualunque strumento più dolcemente suona qua
poi ti mustri bruna. pindemonte, iii-514 : verranno i giorni / più lieti
acevano il loro dovere. soffici, iii-514 : usciti che fummo da quella tana
'l mio cor pere. bembo, iii-514 : e 'l divin chiaro sguardo sì mi
mi vedi al presente. delfico, iii-514 : io non farò l'elogio dell'agricoltura
. rinomanza, notorietà. leopardi, iii-514 : non avendo letto quell'articolo,
nel punto della controversia? cesari, iii-514 : ella ha tocco il punto.
-sm. moralismo ipocrita. ojetti, iii-514 : gide mi piace, anche se dissento
tiene iddio su la terra. cesari, iii-514 : l'empireo, trono e reggia
f f paura. idem, iii-514 : descrive la immensa suavitade del suo
fame cadere i frutti. soderini, iii-514 : quando il mallo della noce si stacca
schenno i 'sei personaggi'. ojetti, iii-514 : il difficile è semplificare la trama
gl'insipidi scherzi catullmi. leopardi, iii-514 : sappi che io preverrò questo inconveniente,
semplificata di molto la questione. ojetti, iii-514 : (v. semplice1)
mallo. soderini, iii-514 : di poi smallate [le noci]
principio giunto. cesari, iii-514 : ella ha tocco il punto, e
coprire; velo. milizia, iii-514 : velabri dicevansi anticamente i veli o le
, che ero vendibile! ojetti, iii-514 : ormai gabriele vive a parigi, scrive