che è attivo. savonarola, iii-466 : l'amore del fine è quello che
non sapresti governare un pollaio. idem, iii-466 : togli uno ambizioso (èccene egli
cupidità fa nella iniqua. savonarola, iii-466 : vedi nelle cose naturali, che sempre
cui raggia il fuoco. bellramelli, iii-466 : nel vicolo oscuro, strideva un
alcune panche cogli appoggiatoi. vasari, iii-466 : una facciata ed una salita di scale
luoghi dove si fanno. savonarola, iii-466 : piglia qua uno mercatante: lui
: lungi le tombe! deledda, iii-466 : e il vecchio soldato morto,
-per simil. pirandello, iii-466 : apparecchierà le tovaglie con piatti di
mucchiato. vattisneri, iii-466 : incominciò a servirsi di que'tri
per la gravità dell'odore. beltramelli, iii-466 : un grido fioco, lungo,
(un'offerta). betteioni, iii-466 : le offerte di danaro non furono né
, e altre pelli. panzini, iii-466 : una fascia azzurra a tracolla, una
fiorentini tolsono le due colonne. vasari, iii-466 : dinanzi una salita di bastioni.
sempre nelle tue lettere. serra, iii-466 : avrò rotto queste abitudini di vita fiacca
nelle corti settecentesche. panzini, iii-466 : re e regine, dame e gentiluomini
coll'e stretta: puledra. goldoni, iii-466 : -di che razza è? -è
. -intr. soderini, iii-466 : più fecondo diventerà [il mandorlo]
maggior copia d'arme. tortora, iii-466 : fra tanto il dighieres aveva rinforzato
delle facoltà intellettuali. bembo, iii-466 : a chi in quella guisa ama,
rivolte o altri staccamenti. vasari, iii-466 : s'entra nel mezzo della sala
blasfema, bestemmia. anonimo fiorentino, iii-466 : elli si trova molti ch'hanno
salita di scale). vasari, iii-466 : da quella parte dove sta il senatore
scuderia. f. f. frugoni, iii-466 : spiravano quelle vaste scuderie una regia
un pendìo a sdrucciolo. vasari, iii-466 : aveva il popolo romano...
eliminazione di un difetto. bembo, iii-466 : sì come a chi in quella guisa
d'un uomo innamorato. leopardi, iii-466 : per confessarvi la mia sciocchezza,
. prov. b. giambullari, iii-466 : chi vive a speranza, muore a
b. giambullari, iii-466 : chi vive a speranza, muore a
alle più grandi strette. leopardi, iii-466 : un 'figlio di famiglia', la
delle attività mondane. ottimo, iii-466 : in questo capitolo dirizza la sua 'commedia'
dalla lontananza. b. giambullari, iii-466 : ma chi vive a speranza, muore
rosso trinato di nero. soffici, iii-466 : appena una breve ombra le scendeva di
meno forza ne'numeri. papini, iii-466 : dal petrarca... [michelangelo