del cor tener sepolto! metastasio, iii-41 : che abisso di pene / lasciare il
giustizia o di amicabile composizione. aretino, iii-41 : la somma d'ogni sua natura
li bugiardi annoio. soderini, iii-41 : è ben vero che alcune piante vivono
aspettativa: aspettare, viglia. beltramelli, iii-41 : sei uomini erano armati di attendere
male, a stento. soderini, iii-41 : l'abete coltivato s'attrista, tanto
volto, la faccia. gelli, iii-41 : tale mi ha riso in bocca,
libertà momentanea e boccheggiante. gioberti, iii-41 : egli è vero che la letteratura
se nulla fosse stato. panzini, iii-41 : la verginità, che prima era un
sua gravitate. capellano volgar., iii-41 : e quel ch'è freddo,
boccalini, iii-41 : fu posto nella stadera il vastissimo
, severo, spietato. panzini, iii-41 : cosa crede lei, che io voglia
persone avide e incaute. guerrazzi, iii-41 : in questo tuo consiglio di dare a
fie tutto sco- munato. sercambi, iii-41 : e il danno che à ora ricevuto
o nella debolezza delle monete. goldoni, iii-41 : ho ritrovato il compratore del panno
la cosa va diversamente. de sanctis, iii-41 : quel padre dovrà divorare in silenzio
la roba e l'amico. goldoni, iii-41 : se avessi voluto vendere il panno
primo pregio che si rompe. goldoni, iii-41 : -non si potrebbe migliorare il
piace in sua bocca. gioberti, iii-41 : la letteratura italiana essendo, al parer
sette ve ne porti. savonarola, iii-41 : e tu, vecchia, piena di
rosso? p. fortini, iii-41 : non sanno loro stesse quello che
. ant. sfidare. ercambi, iii-41 : e subito il mandò a diffidare.
la sua rabbia. de sanctis, iii-41 : quel padre dovrà divorare in silenzio
e depressione dell'aristocrazia. boccalini, iii-41 : dagli uomini più sagaci fu notato
esercitare le potenzie sue. cavalca, iii-41 : buona madre è la carità,
estrinsecarsi, sfogo. de sanctis, iii-41 : ma una così lunga compressione della
altrui; espressivo. pallavicino, iii-41 : prepararono essi nell'esempio del proemio
proprio favore nelle elezioni. getti, iii-41 : questo squittinare è stato stamane una
si finisca tutto il vino. tasso, iii-41 : prego vostra signoria, se
meno del sesto della rendita. colletta, iii-41 : s'impose tributo su i poderi
tono, l'espressione. de sanctis, iii-41 : quel padre dovrà divorare in silenzio
il volo de'venti. milizia, iii-41 : 'fuga', idee che scappano da
, e tosto fassi oscura. milizia, iii-41 : 'fugace ', che fugge
suoi adornamenti e invenzioni. milizia, iii-41 : * fuggimento 'dicesi in termine
le murici dell'adriatico. milizia, iii-41 : 4 fulgido '. lucido, risplendente
può giovare a i prati. milizia, iii-41 : 'fuliggine ', materia nera
di fulligine, di galla. milizia, iii-41 : quella specie di acquerello che i
fumo e di faville! milizia, iii-41 : il fumo non ha color determinato,
parte dei futuristi nostrani. ojetti, iii-41 : i futuristi hanno inventato una nuova
voleva ammazzare. a. cattaneo, iii-41 : vedete, dico, quel garzoncello
dalla feccia di quello. giordani, iii-41 : provando e argomentando crearono una scienza
finale che chiaramente si scerna. serra, iii-41 : ebbero [la 4 commedia '
nero. 0. targioni tozzetti, iii-41 : geranio notturno. gera- nion triste
e incomposto; ridda. aretino, iii-41 : lo iniquo [l'amore] è
che pria t avvinse. siri, iii-41 : nuove proposte... si facevano
ben guardare. francesco da barberino, iii-41 : prudenza qui vedete / voi ch'a
non calzante, approssimativo. giordani, iii-41 : non ha il torto di vantarsi l'
-uomo non virtuoso. cavalca, iii-41 : buona madre è la carità, la
-con la particella pronom. siri, iii-41 : s'incespicava [il papa] fra'
.. mente... moravia, iii-41 : incominciò a contorcersi ed a gridare
, ecc.). campofregoso, iii-41 : sì ve inebria questa adulatrice /
-irrispettoso, irriguardoso. leopardi, iii-41 : la mia prima lettera fu opera più
d'or innanzi il piede. leopardi, iii-41 : che io veda e legga i
mia pena di vivere? moravia, iii-41 : pazzo di insaziato furore, corre verso
porta troia fu burata. gelli, iii-41 : questo squittinare è stato stamane ima
hanno quelle irritabilissime fibre. gioia, iii-41 : parte irritabile si dice quella che
organo maschile. panzini, iii-41 : e certe altre che trascinano le loro
noi volgarmente chiamiamo latone. baruffaldi, iii-41 : questa inguistara di fresco lattone /
antenotate distanze. parini, giorno, iii-41 : con morbide piume in su la guancia
quinta grandezza stellare. ottimo, iii-41 : ch'elle [stelle] abbino diversi
maestro nella tua orazione. leopardi, iii-41 : che io veda e legga i
cui partorì madre immortale. niccolini, iii-41 : maneggiar cavalli, trattar armi, travagliarsi
manifattura cotidiana. m. adriani, iii-41 : incominciando quest'opera vennero le pulzelle
è riformare se stessa. panzini, iii-41 : il marasma sociale si avvicina non soltanto
sembianza della creatura superba. panzini, iii-41 : sospirano, ridono il riso folle,
da loro in tanta stima. passeroni, iii-41 : pregate, ei dice, un
de darme la morte. cesari, iii-41 : ruggiva lo leone, dando vista
misererei conoscerla alla perfezione. fagiuoli, iii-41 : sapeano il futuro assai più a mente
denaro, senz'arme. pananti, iii-41 : traversammo il sordido e cupo cortile
e spesso nutrimento. a. cocchi, iii-41 : latte... mescolato ancora
-sostant. ulloa [guevara], iii-41 : ancora vi promettono [i governatori]
l'altre non apparisce. ottimo, iii-41 : ch'elle [stelle] abbino diversi
una città). guicciardini, iii-41 : essendo venuto a lui [al re
più rintanati dell'affrica. muratori, iii-41 : procede... in ogni
, nazione germanica. giannone, iii-41 : i padri istessi riputati oggi i più
goda non è onorevole spettacolo. leopardi, iii-41 : la mia prima lettera fu opera
un orcioletto d'or. dossi, iii-41 : bisognerebbe vederlo nella sua camera,
, calloso. dalla croce, iii-41 : nasce ulcera... ostracosa,
divennero pietosi e limosinieri. tasso, iii-41 : prego vostra signoria, se ha
-suddividere amministrativamente. muratori, iii-41 : partita la città in vari quartieri,
tosto piega. petrarca volgar., iii-41 : quando tu serai pervenuto all'ultimo
rispondea o rideva talvolta. leopardi, iii-41 : io non so come si possa
alla sposa il pan celeste. massaia, iii-41 : mancavano di pisside, e neppure
o caffè o pollacchina. baruffaldi, iii-41 : questa inguistara di fresco lattone,
, il comportamento). menzini, iii-41 : quella è vera nobiltà che ha per
lotta contro il classicismo. panzini, iii-41 : -prego di spiegare queste altre brutte
altre calcine. m. garzoni, iii-41 : mettansi dentro [una boccia] quattr'
alcuni uomini. petrarca volgar., iii-41 : ne lo mezo è lo faro,
tolto via. parini, giorno, iii-41 : con morbide piume in su la
qual gieta la virtute. leopardi, iii-41 : le cose desideratissime paiono impossibili quando
, al contrario. cavalca, iii-41 : se l'uomo potesse scampare l'inferno
governatore. ulloa [guevara], iii-41 : sua maestà comandarà a'pretori della
amministrativo. papini [in lacerba, iii-41 ]: un ministro nuovo è, quasi
quando tu porta il resto. goldoni, iii-41 : non vi è speranza di crescere
getta ordinariamente di notte. lastri, iii-41 : 1 auerceti saranno sempre in maggior decadenza
altra. petrarca volgar., iii-41 : quando tu serai pervenuto all'ultimo
l'imaginazione all'intelletto. milizia, iii-41 : fuggente è quella parte che sfugge
, comprollo. g. averani, iii-41 : de'ragni ne sono due sorte:
donna mia. petrarca volgar., iii-41 : scilla apparesce essere uno sasso a
più forza per farsi sentire. passeroni, iii-41 : si sente male, è debole
altri dèi. petrarca volgar., iii-41 : sono [queste isole] ventose,
chi un braccio reciso. pananti, iii-41 : il primo oggetto che colpì i nostri
riservate. pasini [in lacerba, iii-41 ]: un ministro nuovo è, quasi
offerti / rigettando aspramente. leopardi, iii-41 : se le piacerà di non rigettare
visti nel reciproco rapporto. ottimo, iii-41 : se raro e spesso, che tu
gli avesser potuti seguire. marini, iii-41 : qui tacquero, perché videro ragu-
san giuliano. andrea da barberino, iii-41 : santa lena, madre di costantino,
e sanguinolenti le divoravano. pananti, iii-41 : il primo oggetto che colpì i nostri
sulle scienze e sulle arti di milano, iii-41 : a pietroburgo, nel 1759,
; porre sotto accusa. pindemonte, iii-41 : costui pubblicò l'una dopo l'altra
suo principio nell'arabia. giannone, iii-41 : 1 padri istessi riputati oggi i più
cattolici. giuseppe di santa maria, iii-41 : mi rispose che i scismatici stimano lecita
. i. nelli, iii-41 : ha preso il forcone e, se
a un organo collegiale. pindemonte, iii-41 : roma nondimeno disapprovò e pose nell'
a fini sanitari. muratori, iii-41 : quando non si possano aver lazzerettie luoghi
sulle scienze e sulle arti di milano, iii-41 : la quantità del calore assoluto che
(v. semplichiesa. leonardi, iii-41 : io non so come si possa ammirare
meglio abbarbicare. m. adriani, iii-41 : non potevano col piè fermo combattere
, apatia. a. cattaneo, iii-41 : in quanti... languisce il
qualche sua superchia autorità. boccalini, iii-41 : appresso poi li senatori polacchi posero
e per le piazze davanti. lanzi, iii-41 : perché le figure di così belle
? -sostant. getti, iii-41 : questo squittinare è stato stamane una lunga
vo anche bene spesso tacendo. pindemonte, iii-41 : roma... disapprovò e
ente che lo garantisce. cavour, iii-41 : quand'anche il corpo morale possedesse sul
, comportare. p. piccolomini, iii-41 : il suono suppone i corpi semplici,
dentro il solito tabernacolo. massaia, iii-41 : neppure si avrebbe potuto formare un tabernacolo
bestemmiare. s. caterina da siena, iii-41 : se tutte le lingue loro tagliassero
si esercitano. petrarca volgar., iii-41 : scilla apparesce essere uno sasso a mano
completa, buio notturno. ottimo, iii-41 : l'ottava spera, cioè il cielo
-crollo finanziario. dossi, iii-41 : ei non prevede che tomboli finanziari.
e le tibie piagnenti. niccolini, iii-41 : maneggiar cavalli, trattar armi, travagliarsi
, non sono unisone. passeroni, iii-41 : cotesto paragon delle cicale'/ mi
. l'amore). cavalca, iii-41 : dèe essere lata [la carità]
uomini si dà vanto. leopardi, iii-41 : se le piacerà di non rigettare la
in vita e in morte. idem, iii-41 : i perfetti, volendo rendere il
luogo sia vesigado. dalla croce, iii-41 : la prima indicazione, che occorre
l'acquisto della virtù. leopardi, iii-41 : io non so come si possa ammirare
. cominciarono a camminare. cesari, iii-41 : ruggiva il leone dando vista di
di comi e zoccolar moretti, iii-41 : i cavalli passarono... lo