prime vertigini della fame. panzini, iii-356 : luce molto folgorante, e io credo
gravava su quell'aria. panzini, iii-356 : d'improvviso... si tolse
saranno accolti a grande onore. idem, iii-356 : mi salutò e mi accolse benevolmente
al suo primo marito. ottimo, iii-356 [par., 15-107]: astinenza
scempio / vedi afflitta costei. fanzini, iii-356 : come ogni persona mite e afflitta
, dolce è lo stile. fontanella, iii-356 : chi fra strepiti avvezzo avido brama
, rosso come un tacchino. panzini, iii-356 : quello che aveva, era il
discosto, si arrenderono. guicciardini, iii-356 : la quale [città] battuta
sarò da te sbandita? fontanella, iii-356 : fra due valli mi fermo ombrose e
così scrivono come parlano. fontanella, iii-356 : chi fra strepiti avvezzo avido brama
villano dalla corba alzata. panzini, iii-356 : la luce bianca della gloria investì
suo calor dal seno. leopardi, iii-356 : ti amerò con tutto quel calore che
campo vermiglio. andrea da barberino, iii-356 : il padre di buovo portava propio
, ma riposata e dolce. panzini, iii-356 : chi mai... avrebbe
così leste e compagnevoli. panzini, iii-356 : chi mai... avrebbe imaginato
della coscienza lo rassicurava. giusti, iii-356 : noi che dopo il naufragio possiamo
vento coperto, si raccolse. savonarola, iii-356 : io t'ho detto altre volte
erede delle sue facoltà. monti, iii-356 : se qualcuno deve pur morir di fame
il loro ufficio. deledda, iii-356 : vado alla delegazione municipale e rimetto
. -per simil. soderini, iii-356 : disama [il castagno] le fonti
o schioppi per ributtarli. fontanella, iii-356 : poggio dal piano a l'erto
quattro celebri famiglie mendicanti. fontanella, iii-356 : in quel tempio sacrato / suona
non desse / altarmi? fontanella, iii-356 : mentre respiro, / fra due valli
le profondità delle tenebre. ottimo, iii-356 : dice [l'autore] che non
cose antiche formate di gesso. fontanella, iii-356 : in quel tempio sacrato / suona
quella fabbrica assai freddamente. milizia, iii-356 : studiò raffaello, e imitò freddamente il
sì / frescoso e bello! soderini, iii-356 : appetisce [il castagno] l'
spreg. scrivano. papini, iii-356 : confessioni preziose ma che non danno
-far gregge: ammassarsi. ojetti, iii-356 : i paesi e paeselli gialli fan gregge
ci troveremo da mandare. ramusio, iii-356 : questi indiani della costa mi portarono
nazioni. berchet, conc., iii-356 : è incomportabile in un critico la
- anche al figur. ramusio, iii-356 : presi il mio cammino fin ch'io
. aeron. sbandometro. ojetti, iii-356 : nella livella davanti al pilota, la
luisa e qualche geranio. panzini, iii-356 : nella solitaria villa di barga egli
-compiere, effettuare. bembo, iii-356 : quante notti miseramente passa veg- ghiando
il ciel si ride. goldoni, iii-356 : -com'è riuscito il cavaliere dopo i
ma alquanto piu grandette. soderini, iii-356 : ama questa fecondissima pianta e fuor
del peccato suo continuo. bembo, iii-356 : la qual [ora piacevole] per
la rena e l'alga. ramusio, iii-356 : arrivai ad un ragionevole riduto che
aver per male. p fortini, iii-356 : o non ti adirare, el mio
aspettato questo tempo sollecitamente. bembo, iii-356 : quante notti miseramente passa vegghiando,
sostentamento di se medesimo procacciare. ottimo, iii-356 : fu ordinata la dota non a
afta / torre precipitòssi. arici, iii-356 : dagli omeri si squarcia allor le vesti
, per libertà ai cittadini. cavour, iii-356 : quando il pubblico teme per la
fauci invade il mediterraneo. leopardi, iii-356 : ieri ed oggi il vento di
paesi diversi dal proprio. goldoni, iii-356 : oh bella cosa il viaggiare! oh