di voi, senatori. getti, iii-34: io ci ho pensato di molte volte
affogare. -figur. savonarola, iii-34 : tu fai tuoi castelli in aria,
modo allentava la fiamma. cavalca, iii-34 : sicché né per prosperità, né avversità
ammaccamento. -figur. salvini, iii-34 : questo... sente di quella
buone ci sono per questo. panzini, iii-34 : tu no, certo, anima
'l ver malvolentier s'ascolta. savonarola, iii-34 : inclina le orecchie tua e ascolta
che crudeltà son queste! vasari, iii-34 : guarda, diceva egli, che
vivamente esprimere il proprio sentire. giusti, iii-34 : gran medicina al tuo animo bennato
sentire veramente e fortemente? tozzi, iii-34 : e allora gli avventori si toglievano
. -figur. cavalca, iii-34 : noi siamo in questa vita in un
, e pur disegnon fole. savonarola, iii-34 : tu fai tuoi castelli in aria
: farlo rinsavire. gelli, iii-34 : ma fa'quel ch'io t'ho
sangue] che mi resta. goldoni, iii-34 : se aveste riputazione, non verreste
del codardo serve altrui. cavalca, iii-34 : chi adunque fugge e non sostiene li
dar cuore alli collegati. boccalini, iii-34 : l'aiuto e il soccorso delle
un subito può annichilarci. boccalini, iii-34 : quel potentato, che di stato
tanto eccesso di amore? goldoni, iii-34 : ho fatto quanto fare poteva una
cagione prossima del tumulto. de sanctis, iii-34 : attraverso le sue lacrime vedi brillare
, e sarebbe male. cavalca, iii-34 : e perché vedea alquanti, ch'erano
, e perdita deplorabile. menzini, iii-34 : tutte ridurannosi a questo capo, di
insulto, scherno. cavalca, iii-34 : o anima qual cosa ti può esser
ripromise quelle intime mura. soldati, iii-34 : quadrate, disposte secondo le diagonali
dal dritto di esse foglie. vasari, iii-34 : voglio un dì trovare una foggia
intesi. foscolo, gr., iii-34 : degli antiqui / sepolcri m'ap
scorgo efficacia che mi persuada. casti, iii-34 : i lama, come i preti
il convesso della terra. milizia, iii-34 : il petto degli uomini è grande
operazioni della stessa parte. milizia, iii-34 : l'articolazione del ginocchio non vuol
italia è stata fastidiosissima. milizia, iii-34 : la forma circolare è graziosa, e
passiflora. o. targioni tozzetti, iii-34 : * passiflora coerulea '. foglie
sol scherza e fiammeggia. milizia, iii-34 : i bei capelli vogliono esser inanellati e
deliziosa fluttuazione d'affetti. gioberti, iii-34 : ne nasce quella fusione intima dei
che cristo ha insegnato. cavalca, iii-34 : sì gli confortava e dicea che fossero
peregrini in questa vita. savonarola, iii-34 : io sono forestiere in questo mondo
rosate co'sua fornimenti. vasari, iii-34 : il collare da capo era lavorato di
architettori con un spiede. roberti, iii-34 : io vorrei che la geometria stessa
l'altro era cappello. de sanctis, iii-34 : ugolino,... come
fonte di ispirazione. de sanctis, iii-34 : creata questa situazione, il regno
rabbiosa). dalla croce, iii-34 : questa infermità è contagiosa, cresce
iuderi spesso li so'date. cavalca, iii-34 : o anima, qual cosa ti
passò di questa vita. pallavicino, iii-34 : che altro essere 1'affrettar immaturamente
siate inpacciato con parecchi ribaldi. tasso, iii-34 : 10 m'impaccio..
s. caterina da siena, iii-34 : l'anima non può venire a
alcun avviso di me. leopardi, iii-34 : augurandomi fausti incontri per servirla,
punti della sua lunghezza. vallisneri, iii-34 : altro incurvamento di strati al '
alle minime cose. m. adriani, iii-34 : porgevano molte noie a'greci vicini
prò degli usurieri d'israele. serra, iii-34 : mi conforto [del voto]
/ in bugie meno ingegnosa. pananti, iii-34 : sembra che i mauri..
fare. a. cattaneo, iii-34 : la pace disarma bensì il fianco di
savi, non amando. idem, iii-34 : -ecci punto di varietà da le
nascondersi. a. cattaneo, iii-34 : amore nato dalla bellezza del vano se
altrimenti. m. adriani, iii-34 : abitavano intorno a messina alcuni barbari
vegetazione selvaggia). ramusio, iii-34 : sisto tutto intricato d'arbori. leonico
perdere (tempo). campofregoso, iii-34 : uscito poi de la noiosa scola,
isfoghi barbari e ciechi? beltramelli, iii-34 : l'acqua la rispecchiò ed ella
lagrimarlo in sì soave canto. pindemonte, iii-34 : vicino gli cadde un giovane cavaliere
sapeva spiegarsi la causa. tecchi, iii-34 : la vista di un bambino,
. -asportare. guicciardini, iii-34 : da uno colpo della quale [artiglieria
dalle lingue della corte. goldoni, iii-34 : -come avete saputo degli orecchini?
il lupuseritematoso). dalla croce, iii-34 : suole nascere nella faccia, e massime
la santità pontificia. m. adriani, iii-34 : presa la città, sacrificò ad
farebbe 'l core. francesco da barberino, iii-34 : malanconia, / accidia e codardia
africa vedrà tanto potente. tasso, iii-34 : io m'impaccio tanto malvolentieri co'
guarniti e bei cavalli. castiglione, iii-34 : delli italiani è peculiare laude il
suoi abitanti). moretti, iii-34 : io sono stata tanti anni in un
mezzo al suo trionfo. pasini, iii-34 : da un castello di tradizioni sospette
la giustizia sanza schermi? cavalca, iii-34 : noi siamo in questa vita in un
. -sostant. alberti, iii-34 : nella pittura paiono cose splendidissime ove
dell'opera delle carceri. ojetti, iii-34 : prima seduta dell'opera di santa
prebende, della scuola eugeniana. ometti, iii-34 : prima seduta dell'opera di santacroce
suono appelliamo. g. averani, iii-34 : gli organi della lingua, per cui
. g. gozzi, 1- iii-34 : chi vi diè tal lume? /
piombo pallido ed oscuro. alberti, iii-34 : l'avorio e l'argento sono
si avessero a pascere. zilioli, iii-34 : crescevano fra tanto nella roccella le calamità
tes sono. vasari, iii-34 : il collare da capo era lavorato di
. f. f. frugoni, iii-34 : io vi vorrei passeggiar'anche per
-diffuso in un luogo. muratori, iii-34 : il distretto suburbano e le ville poste
, cucchiaiera, forchettiera. baruffaldi, iii-34 : altre belle / taschettine e cassettelle
piccolo formato: esagonali. soldati, iii-34 : tra le palpebre socchiuse si distrasse
. - anche sostant. alberti, iii-34 : disse virgilio enea vedersi sopra gli
confronti indifferenza e noncuranza. gelli, iii-34 : s'ella se ne laverà le mani
-piega geologica. vallisneri, iii-34 : le valli, particolarmente ne'luoghi
e allevamento dei figli. panzini, iii-34 : « ma voi » dico io «
tema lo fan dubitare. marini, iii-34 : poltronàccio, come sono mal impiegate
, ella è porosa. soderini, iii-34 : gli ulivi vogliono campo d'argilla e
occupano uno spazio maggiore. gianelli, iii-34 : il passaggio dalla sesta alla quarta si
lezion mettete in pratica. spallanzani, iii-34 : questo mio progetto di promuovere la
sogliono pensare alla prevaricazione. bisaccioni, iii-34 : l'uomo, ch'e necessitato
s. gregorio magno volgar., iii-34 (4): l'anima chi desira
cristallo mostra bene e male. leopardi, iii-34 : augurandomi fausti incontri per servirla e
. s. bernardino da siena, iii-34 : il grano si batte, poi alla
quindici anni; quindicennio. boccalini, iii-34 : gli imperi e regni, che la
delle virtù cristiane. cavalca, iii-34 : sì gli confortava e dicea che fossero
. -abilmente. castiglione, iii-34 : delli italiani è peculiare laude il cavalcare
corpo di un edificio. palazzeschi, iii-34 : sulla parte della strada maestra..
lo stimolo sessuale, un sensoderini, iii-34 : gli ulivi vogliono campo d'argilla e
dite che io ò. gelli, iii-34 : se tu facessi a modo mio,
di un vino. santi, iii-34 : quest'acqua... ha un
è tenuto di fare. cavalca, iii-34 : degno... è di morire
attribuita a qualcosa. betteioni, iii-34 : queste sono vampate effimere, e il
battezzati già da qualche anno. massaia, iii-34 : poscia si riesaminò il piccolo catechismo
pezzi di stoffa). vasari, iii-34 : il signor duca... gli
era robusto nelle fatiche. marini, iii-34 : non hai vergogna, così robusto
alcuno scoglio. petrarca volgar., iii-34 : in quella medesima china calde fonti
alla rosseza e panno. dalla croce, iii-34 : parte opposta una fiammetta rotonda
parte soccombente'). pagano, iii-34 : come ne'più selvaggi tempi si disfidavano
trarsi d'impaccio. boccalini, iii-34 : gli imperi e regni, che dopo
in gozzo e ben strette. baruffalai, iii-34 : altre belle / taschettine e cassettelle
umbri, la scartocciatura. soffici, iii-34 : in settembre cominciò nell'aia la scartocciatura
schiavitùdine tutto israelle soggetta. menzini, iii-34 : piange dario appresso lo storico,
grandine spessa che il tempesta. roseo, iii-34 : ogni ria e alditeno li
a dio ne rimarita. mazza, iii-34 : quando a me sovverrà l'estremo giorno
buon tempo. c. campana, iii-34 : per aggrandir l'effetto con la prestezza
estraneo; spaesato. ojetti, iii-34 : sospirava e si guardava attorno, diffidente
, -che conturba la gente. cavalca, iii-34 : oh anima, qualcosa ti può
nativa pare un agnusdeo. marini, iii-34 : uranio, che si trovava presente,
scia lasciata sulle acque. campofregoso, iii-34 : sequendo la legiadra faccia / de la
sulle scienze e sulle arti di milano, iii-34 : ricevute da'sigg. todaro per
strette e co'capelli sciolti. vasari, iii-34 : era cristofano della persona sua trascurato
e con valore avverb. vasari, iii-34 : era cristofano della persona sua trascurato e
la vera vostra madre. bisaccioni, iii-34 : il duca antonio, prima che morisse
procreazione. a. cattaneo, iii-34 : la prole si considera...
rende e più vivace. deledda, iii-34 : si precipitò giù per le scale,
da talamo. a. cattaneo, iii-34 : la prole si considera come il fiore
descrittiva e speculativa. colletta, iii-34 : amore delle armi proprie mi spingerebbe a
il cortese girone. berni, 29-42 (iii-34 ): ma quel ch'è poco pratico
'territoriali'o 'fondiarie'. cavour, iii-34 : l'onorevole preopinante ci ha detto
. s. maria maddalena de'pazzi, iii-34 : da 5-v-671: vengono accusati
s. gregorio magno volgar., iii-34 (4): l'anima chi desira
arrotondata, graziosa carnosità. milizia, iii-34 : le belle mani hanno un tondatèllo moderato
fuoco, ed arso ». roseo, iii-34 : ha da avvertire chi pianta vigna
sua andatura). tecchi, iii-34 : la vista di un bambino, di
un terreno). soderini, iii-34 : il mandorlo ama il campo duro,
ripulirla senza guardarsi attorno. moretti, iii-34 : ti ricordi quando la maestra soccorsa
di un'opera. betteioni, iii-34 : penso che nessuna opera di verdi,
i terremoti. petrarca volgar., iii-34 : in quella medesima china calde fonti
verrucole s'applica. dalla croce, iii-34 : suole nascere nella faccia, e massime
e ghibellini. petrarca volgar., iii-34 : alcune [fonti] sono che gettano