duolo, / sen gìo. boccaccio, iii-323 : furo i monti accumulati / sopra
delle foglie dello agrifoglio. soderini, iii-323 : l'agrifoglio, che, piuttosto
albano). maia materdona, iii-323 : l'alma città, cui danno il
è mèta? maia materdona, iii-323 : or ve'qui tanti e tanti /
odor votive offerte. maia materdona, iii-323 : l'alma città, cui danno
non aggia seco. maia materdona, iii-323 : l'alma città, cui danno il
ai suoi affanni. maia materdona, iii-323 : l'alma città, cui danno il
cfr. solfa). giusti, iii-323 : cicale che sferzate dal sole, durano
-spreg. cassettàccio. tozzi, iii-323 : si rimise la giubba e chiuse il
pettegolezzo, voce malevola. giusti, iii-323 : quando un anno fa, il mio
destro è zoppa suo ventura. guicciardini, iii-323 : dal canto del re di francia
veduta dappresso non è bella. panzini, iii-323 : mi indicava certi palazzi dalla gran
per fernando il dì. moravia, iii-323 : l'albanese non chiedeva molto;
lunedì di un dilettante'. soffici, iii-323 : nell'anticamera di quest'ultimo ebdomadario
quali abbiamo fin'ora trattato. muratori, iii-323 : introdurrà gli espurgatori per espurgare subito
fanno nocimento alle persone. soderini, iii-323 : è openione che posto rasente le case
trasferiscono gli ossequii nell'inalzato. denina, iii-323 : ruggieri..., ricercato
abbandonati al torrente dell'ignoranza. panzini, iii-323 : incontrammo una forese che portava il
lo stoppaccio sporco in faccia. giusti, iii-323 : ora non mi maraviglio più se
ove tu'gl'imbratti. muratori, iii-323 : non ripiglieran, dico, indietro i
un solo, un robespiero? giusti, iii-323 : ora non mi maraviglio più se
-sottinteso. v. borghini, iii-323 : io veggio chiamati i ceriti da
spesse volte si traspianti. bembo, iii-323 : a me parrebbe che questa fonte non
, di certe robinie. beltramelli, iii-323 : le acque... mormoravano internandosi
- anche: fiancheggiare. beltramelli, iii-323 : le acque... mormoravano internandosi
amor suo il re defonto. passeroni, iii-323 : per avvincer costor, basta una
sbriciolato, sminuzzato. soderini, iii-323 : preparasi con le corteccie delle sue
che ad articolare la voce. leopardi, iii-323 : la mia scrittura sarà delle lingue
o danari o opere. ramusio, iii-323 : tutti quei che sono da combattere
nervo o fune sottile. ramusio, iii-323 : quando viene il giorno, tornano a
, una proposta). tortora, iii-323 : tali erano le ragioni che 'l duca
selva mai tanto mi piacque. bembo, iii-323 : col mormorio dell'acque che convitano
pallotta vinte libbre pesa. castiglione, iii-323 : io son contenta de non far grazia
tegami di roba fritta. moretti, iii-323 : la signora fortunata, seduta nella
ambizione. a. cattaneo, iii-323 : la gloria è il pascolo delle anime
guisa d'un paludamento. soffici, iii-323 : tipo d'ebreo smunto, pallido,
grave errore, ingannato. ottimo, iii-323 : elli non torna tale quale elli si
-itinerario dantesco nell'oltretomba. papini, iii-323 : io proposi già, nel primo volume
un monte. a. cattaneo, iii-323 : mentre orava nella sua stanza, vide
e fisiche). ottimo, iii-323 : con false dimostrazioni e vane, volse
tenendosi fuori la servitù. muratori, iii-323 : ammetterà... i ministri del
/ non avete creanza. spallanzani, iii-323 : il governo... in
la purgazione nelle femmine. ramusio, iii-323 : quando le donne hanno le
fiore della sua giovanezza. deledda, iii-323 : vi siete trovata l'amica,
formali particolarmente pregevoli. cesari, iii-323 : 'aver una donna... la
o dovrebbe conseguirne). guicciardini, iii-323 : fu mandato dal re di francia il
contrasegni della fuggitiva dafne. passeroni, iii-323 : per avvincer costor, basta una
eccezionaiità e l'esemplarità. betteioni, iii-323 : un critico che parla di miracoli nel
in senso teleologico. labriola, iii-323 : col supporto che la fantasia sia un
cinque die. rinaldo degli albizzi, iii-323 : facemo patti e capitoli cogli uomini
altro che di trinciere. ramusio, iii-323 : intomiansi di trincere coperte di legna
dentro mondana vanìa. anonimo fiorentino, iii-323 : le polizie e gli ordini delle