dal balcon del giorno. maia materdona, iii-319 : ignudo il petto alabastrino e bello
. maia m ater dona, iii-319 : ignudo il petto alabastrino e bello /
la carne, osso duro. idem, iii-319 : l'al- bercocco è di spezie
della razza delle bianche. idem, iii-319 : le alessandrine [albicocche] sono più
della sua bellezza morale. panzini, iii-319 : oh, cari frati in lunga fila
aria nuova d'intimità. panzini, iii-319 : il luogo lo cantò anche il d'
e considerazione. bcrni, 41-30 (iii-319 ): come colui che molto ben parlava
infinitamente calmo dell'eternità. deledda, iii-319 : vanno a vedere la grotta della
mi si disdirà. andrea da barberino, iii-319 : lucafero, adirato, prese del
e dai nostri corrispondenti. giusti, iii-319 : il dì 22 marzo ricorrendo un'adunanza
gran giubbileo. andrea da barberino, iii-319 : lucafero lo sgridò, e ferì lui
o secco). tozzi, iii-319 : tavolate di pane caldo e crocchiolante,
particella pronom. bibbia volgar., iii-319 : e salomone si desedò, e co-
lasciato come morto. maia materdona, iii-319 : per temprar con bel gioco il lungo
e da i sacri concilii. sarpi, iii-319 : li re di francia erano stati
lapis e di colori. maia materdona, iii-319 : per temprar con bel gioco il
. prodotto dal diospiro. soderini, iii-319 : l'albercocco il miliaco et asberges
ben formati, ben cotti. monti, iii-319 : la direzione ha scritto subito a
suo così insufficiente capitaletto. serra, iii-319 : in questi giorni ho conversato,
a fare tale fazione. guicciardini, iii-319 : pochi dì poi renzo...
grave indizio, sentore. sarpi, iii-319 : sentiva alquanto il fetore d'eresia il
-di animali. maia materdona, iii-319 : battea con picciol globo i sassi
giulebbe: sorridere leziosamente. dossi, iii-319 : aura percotti, barilotta di donna,
neve aggiungendo ed animata. idem, iii-319 : per temprar con bel gioco il
nostre carceri l'attuffarono. guicciardini, iii-319 : avuta l'occasione di potere per la
(i capelli). dossi, iii-319 : aura percotti, barilotta di donna,
l'introduzione delle frodi. passeroni, iii-319 : il sangue riscaldato / spesso ad
, da qualche colombella. cesari, iii-319 : sono cose coteste che a solo
avverbiale). i. nelli, iii-319 : -voi, signor cleante...
mummuficate, cavalli ischeletriti. panzini, iii-319 : dentro la chiesa era l'ossario
così son chiamati). dossi, iii-319 : aura è una maestra ispettora. b
: smemorato. i. nelli, iii-319 : non mi crediate tanto lubrica di
de le scritture. maia materdona, iii-319 : forse il ciel, poich'è
beltà pur troppo ornato. monti, iii-319 : aspetto i vostri coralli e ne
sempre. foscolo, gr., iii-319 : d'amore oblio l'arti saranno.
lo sguardo. b. giambullari, iii-319 : per coprirse avean fitta la testa
: provocare, sfidare. tortora, iii-319 : io vi dirò brevemente che ciò non
di due viottole campestri. panzini, iii-319 : dentro la chiesa era l'ossario
sicuro la stima degli stranieri. papini, iii-319 : quando si tratterà di salire al
le pianelle di velluto. soderini, iii-319 : piantato [il pioppo] in terra
. piccola radura. soderini, iii-319 : fanno [le rose salvatiche] alla
salita. parini, giorno, iii-319 : qual per monti a stento rampicando
con turbato ciglio. b. giambullari, iii-319 : con tempesta / ciascun serrollo e
nostrale o esotico. delfico, iii-319 : distinguiamo sempre due alzamenti di prezzi
s. maria maddalena de'pazzi, iii-319 : tanto conoscimento infondeva per essa rimirazióne
situazione assai pericolosa. bembo, iii-319 : arei giurato, amor, ch'a
invocazioni poetiche si degni bembo, iii-319 : io vissi pargoletta in doglia e 'n
antiorario; svitare. guerrazzi, iii-319 : remosse, sdipanando certe viti, la
iron.). dossi, iii-319 : ula, che sfida a improperi la
e de'nemici sconfitti. arici, iii-319 : tutto / s'adempie intorno di lamenti
f. f. frugoni, iii-319 : spalancò filoteamone le risa, secondandolo
guardare o considerare qualcosa. passeroni, iii-319 : forse direte ch'io perché son veglio
della presenza degli dei? leopardi, iii-319 : non posso abbastanza lodarvi del vostro zelo
divina. francesco da barberino, iii-319 : convien esser presto / nostro intellecto
ricalcitrato. f. f. frugoni, iii-319 : spalancò philotheamone le risa, secondandolo
un alimento). soderini, iii-319 : piantato [l'albero] in terra
pigiare, svinare. i. nelli, iii-319 : chi vendemmia troppo e resto o
: / ivi m'assisi. bembo, iii-319 : la minore, dopo un brieve