e mal era esequito. massini, iii-277 : trassi nettar divino, / ch'allor
più de le volte. massini, iii-277 : dafne mentre bevea, / col dolce
l'opre. foscolo, gr., iii-277 : come d'erato al canto ebbe
una vecchia cassa- panca. idem, iii-277 : e chi è? -un sant'uomo
altro nome detto cantero. guerrazzi, iii-277 : le storie raccontano che luigi xvi
a sì fatte sottilità. leopardi, iii-277 : vi tratto, come vedete,
a la città congiunge. panzini, iii-277 : tempo verrà che i figli della
badesse del sacro luogo. panzini, iii-277 : purtroppo una legge crudele vieta ai
bronzo, con candelieri. panzini, iii-277 : tempo verrà che... le
sultano risoluto di decampare. colletta, iii-277 : il capo del suo stato-maggiore,
europa con gran guadagno. menzini, iii-277 : quell'andar sì ristretto, quel
di sbagliare. rinaldo degli albizzi, iii-277 : noi gli abbiamo fatti tutta notte
. 5. caterina da siena, iii-277 : più tosto voglio esercitarmi per cristo
-disus. forcine. roberti, iii-277 : oggi i capelli sono...
. figura, dipinto. lanzi, iii-277 : sono per lo più finzioni allegoriche,
all'addiaccio. rinaldo degli albizzi, iii-277 : ci stiàno villanamente, in su
nell'estremo fe'testamento. ottimo, iii-277 : san francesco... andò a
d'oggi sapessero disprezzare. oriani, iii-277 : il partito mazziniano galvanizzato da tali
germoglia. foscolo, gr., iii-277 : come d'erato al canto ebbe
dossi, iii-277 : come si legge con entusiasmo il d'
, indivisi di spirito. delfico, iii-277 : i popoli sudditi di imo stesso
s'inietti nell'intestino. spallanzani, iii-277 : cercheremo altresì con tal mezzo di
. pellico, conc., iii-277 : non vai la spesa (pensai io
dimenticare, trascurare. dossi, iii-277 : si legge con entusiasmo il d'azeglio
-intr. guicciardini, iii-277 : aresti veduto... alcuni piegarsi
. s. caterina da siena, iii-277 : che maggiore diletto può avere la
/ nascer soavi armonici concenti. menzini, iii-277 : vorrei... sapere.
a quella della colazione. passerotti, iii-277 : quello, che si ha da fare
tardi che non dovea. leopardi, iii-277 : se il nostro commercio epistolare non
sillaba uscì dalla camera. moretti, iii-277 : la madre non moveva palpebra.
più lungo che largo. milizia, iii-277 : 'peristilio': edilìzio circondato nel suo
. 0. targioni tozzetti, iii-277 : 'arum dracunculus'...: aro
istruzione o monca o pletorica. ojetti, iii-277 : d'annunzio può tentare d'accomodar
, pratoli e porcini. soderini, iii-277 : io chiamerei salvatichi quelli susini che
(un sacramento). muratori, iii-277 : alcuni teologi hanno scritto che, in
fé uno orribile profume. ramusio, iii-277 : vedendo quel fumo esser maggiore che
voler più sapere d'amori. moretti, iii-277 : regolata questa faccenda, i suoi
giudaica setta son cernuti. alberti, iii-277 : in breve tempo [ippolito]
ivi appariva. anonimo fiorentino, iii-277 : descrive loro [delle anime]
e sulle scienzee sulle arti di milano, iii-277 : il signor lambert, supponendo che
.: susino simiano. soderini, iii-277 : avendo avvertenza chi pone nel detto
il capo smoccola a santella. guerrazzi, iii-277 : i francesi... smoccolarono
mente governa il tutto. musso, iii-277 : ascende [cristo] al ciel
di gesù cristo). musso, iii-277 : questo è stato il sigillo d'iddio
notari o da due portieri. cavour, iii-277 : ammesso quest'emendamento è d'uopo
d'uno stesso tenore. leopardi, iii-277 : vi obbedisco e vi tratto, come
al mondo). gioberti, iii-277 : tutta la terra è un vasto tormentatorio