avezza / ne le fatiche. bracciolini, iii-262 : e mi ricorda come al sonno
avere allegrezza con stato. idem, iii-262 : spesso doppo allegrezza terrena / ti
/ sembra languido fiore. bracciolini, iii-262 : lucido rio, che per l'alpestre
nulla o nulla appare. bracciolini, iii-262 : e fin che tu [il rio
animo di qualche donna. tasso, iii-262 : la medicina de l'animo è
a temi diversi). salvini, iii-262 : i verbi in isco sono anomali,
puro, dio immutabile. idem, iii-262 : il signore dio, t'ho detto
giudicare delle cose attraverso. giusti, iii-262 : alle accuse stampate e ciarlate contro
vede ancor senza essa. savonarola, iii-262 : e le case de avorio e
mai in quei paesi. idem, iii-262 : i manovali cominciarono a portare le
(un pettegolezzo). giusti, iii-262 : alle accuse stampate e ciarlate contro
. 5. caterina da siena, iii-262 : oh quante diletto se noi
verso la porta. berni, 38-52 (iii-262 ): onde ridendo van senza pensieri
corre quel poco. forte- guerri, iii-262 : oh! vedi quanto / da un
un altro presule. sarpi, iii-262 : nessun abbate o altro prelato possi
già fondate le dinastie? casti, iii-262 : già da lunghissimo tempo la dinastia
debito nel conto della vita. moravia, iii-262 : si avvicinarono alla tavola guardata da
ant. spopolamento. boccalini, iii-262 : non vi siete vergognati di far voti
e il passo tolto. bracciolini, iii-262 : l'umido corso a te [lucido
. dimin. distinzioncèlla. vallisneri, iii-262 : fate che traslatino [i filosofi]
a quel fallace amore. bracciolini, iii-262 : fin che tu non giungi ove
disviate e schince. bracciolini, iii-262 : l'umido corso a te [rio
la diversione dell'acque. bracciolini, iii-262 : fin che tu non giungi ove t'
sciatore carlo da barbiano. boccalini, iii-262 : tutte le vostre azioni doverebbono drizzarsi
ricchezze toccava talvolta la stravaganza. soffici, iii-262 : essendo di natura molto entrante e
. s. caterina da siena, iii-262 : oh quanto diletto se noi vedessimo
darebbe ragione a me. serra, iii-262 : il buon sonnino è tornato a fare
di aver poggiato più alto. lanzi, iii-262 : nella parte del disegno..
di grazioso aspetto. m. adriani, iii-262 : era in roma una donna,
, intascare denaro. dossi, iii-262 : se dopo imborsella, non domanda mai
virtù della grossa cavalleria. colletta, iii-262 : il primo impeto andato a vuoto,
meditativi, i diminutivi. salvini, iii-262 : i verbi in * isco 'sono
una prop. subordinata. cesari, iii-262 : il veder questo fulgore aggirantesi per
aspetto fìsico dei bambini. deledda, iii-262 : la donna non poteva davvero raccontare
, corrompere, guastare. giusti, iii-262 : mi basta che i miei amici non
anche per simil. pallavicino, iii-262 : tutte le sue petizioni contenersi
legata eguale a quella. spallanzani, iii-262 : il zante è stata l'isola da
insieme col texto. lamenti storici, iii-262 : or qui narrar el tutto veneria /
d'una squadra mista. panzini, iii-262 : altre armi sono state esperimentate su
sia all'italiana. vallisneri, iii-262 : coprendogli ed infrascandogli con nomi ampollosi
nei peccatori del purgatorio? papini, iii-262 : la poesia è, sì,
. il macinino del caffè. moretti, iii-262 : non mancavano né le ampolline dell'
non tenere. 0. targioni pozzetti, iii-262 : la parte carnosa del frutto,
parlarte con vuce. anonimo fiorentino, iii-262 : in quegli che produce lo cielo
con manovelle e pali. vasari, iii-262 : vestiti da manovali col vassoio e manovelle
, tornando da loreto. leopardi, iii-262 : ella non conoscerà recanati, ma saprà
saggio era stimato prima. tasso, iii-262 : io son poco sano e tanto
ovvero dell'audito concepe. savonarola, iii-262 : quando l'uomo vuole far qualche
, subdolo; sdolcinato. dossi, iii-262 : la 'sciana', dalla voce mielosa e
circa 180 kg). panzini, iii-262 : oltre alle armi comunemente conosciute,
nella forma voluta. soderini, iii-262 : se si desiderino strade coperte,
di sasso o di pietra. soderini, iii-262 : un vaso a nicchi a uso
cavi). soderini, iii-262 : pilette fatte a nicchi o altra foggia
per giugnere fino all'epoca. spallanzani, iii-262 : cotal bitume è notissimo anche oggigiorno
la dottrina del moto. serra, iii-262 : con la sua voce grossa e
ciò ch'io voleva. leopardi, iii-262 : in che cosa consisterebbe la mia
errore. -tradurre. ramusio, iii-262 : feci lor palesare da gl'interpreti
a quella della mensa. leopardi, iii-262 : le sono gratissimo degli amorevoli inviti
sbaglio, errore. spallanzani, iii-262 : cotal bitume è notissimo anche oggigiorno
e più felice che mai. panzini, iii-262 : oltre alle armi comunemente conosciute,
-con riferimento ad animali. roseo, iii-262 : se vi son olive, schiantesene qualche
ad ogni tante braccia. soderini, iii-262 : certe pilette fatte a nicchi.
davano delli pomelli delle spade. savonarola, iii-262 : io romperò le coma dello altare
. -dominio territoriale. guicciardini, iii-262 : del nuovo pontefice non si comprendeva
, del suo mistero. serra, iii-262 : con la sua voce grossa e con
languido: -oimè! -proruppe. idem, iii-262 : io son poco sano e tanto
virtù prossimano a dio. ottimo, iii-262 : la povertade è prossimana a dio
per alimentare il bestiame. roseo, iii-262 : colui che ha gran mandria di vacche
mentale di un oggetto. savonarola, iii-262 : quando l'uomo vuole far qualche
-circondare, delimitare. soderini, iii-262 : fare certi andari e sentieri per costa
prencipe armeno di gran ricchezze. goldoni, iii-262 : beatrice è una sciocca. mi
arte, ecc. de sanctis, iii-262 : gettando lo sguardo in quel mondo
le cose. a. cattaneo, iii-262 : una musica, una commedia, con
dire al mio amico. ojetti, iii-262 : naturalmente io ho ringoiato il mio pessimismo
renderlo più sicuro. soderim, iii-262 : se egli sarà in monte aspro a
penne delle ale corte. cesari, iii-262 : il veder questo fulgore aggirantesi per terzo
di semi-fusione, specialmente in alspallanzani, iii-262 : la materia bituminosa e semifluicune cellette
santo soliloquio david profeta. tasso, iii-262 : non potendo tener celati tanti pensieri noiosi
, liberando da impacci. ottimo, iii-262 : chi m'ha tolto il peso de
, ma non d'aceto. soderini, iii-262 : fare certi andari e sentieri er
... diconsi 'saline'. cavour, iii-262 : crede l'onorevole deputato brofferio che
dare fine alla veglia. vasari, iii-262 : quando fu tempo di svegliare,.
testifichi dominico. f. casini, iii-262 : ciò che non può cagio
avuto voglia di dirvi ». alberti, iii-262 : n trama con femmine alcuno mai
preferita per antica usucapione. pattavicino, iii-262 : di queste [petizioni] il re
re che agenore era detto. leopardi, iii-262 : ella sappia dunque ch'io non
(il mare). segneri, iii-262 : questo è un voler giudicare la qualità
confidenza, amiconi. soffici, iii-262 : in capo a pochi giorni eravamo tutti
caratteristiche dei felini. guerrazzi, iii-262 : ond'ella, più felinamente carezzevole che