- anche al figur. trivulzio, iii-241 : sempre tu splenderai dentro al cor
ingegno umano. g. gozzi, iii-241 : ragionava con tanta acutezza e pene-
come una sacra eredità. panzini, iii-241 : allentò la mano, il cavallo
fa la bocca al monte. trivulzio, iii-241 : giacean negli antri lor le fere
occhi la stellata sfera. trivulzio, iii-241 : giacean negli antri lor le fere in
noi l'ascriviamo alla natura. giusti, iii-241 : se io rispondo tardi alla lettera
i tuoi muti maestri. trivulzio, iii-241 : giacean negli antri lor le fere
/ scender dive immortali. trivulzio, iii-241 : giacean negli antri lor le fere
esemplari delle stampe liberali. panzini, iii-241 : portava sandali da frate ai piedi
che fluì dal mirmillone. deledda, iii-241 : dalle quercie che spandevano la loro
pioggie non sieno guasti. panzini, iii-241 : portava sandali da frate ai piedi
pronunziò di questa data. gioberti, iii-241 : il genio particolare ed universale,
spese. rinaldo degli albizzi, iii-241 : dia loro, pe'loro danari,
detta disugualità di apparizioni. vallisneri, iii-241 : le ascensioni, le descensioni rette
(un vento). soderini, iii-241 : fuggendo sempre quegli spazii et aperture
, grassinelli e turrachi. guicciardini, iii-241 : il pontefice... soprattutto desiderava
per farina: confarreazione. milizia, iii-241 : i romani aveano tre maniere di
, di congresso europeo. giusti, iii-241 : dio voglia che in un modo
zucche votate e secche. panzini, iii-241 : portava sandali da frate ai piedi nudi
e traendone estreme conseguenze. serra, iii-241 : in- somma certe fronde non s'
e le che han partorito. trivulzio, iii-241 : giacean negli antri lor le fere
impolminato e mal fatto. aretino, iii-241 : orazio di persona grossa e grande
. g. p. zanotti, iii-241 : ma ve ne state, comoda e
rimproverai di donnesca imbecillità. colletta, iii-241 : altro segno di potenza fu creduto
m'imbragiava la gota. idem, iii-241 : bortolina, abbassando lo sguardo, imbragiò
(uno strumento). vallisneri, iii-241 : ove [sopra un archetto diviso in
, ecc.). vallisneri, iii-241 : il 'finto sole'ideato dagli astronomi
del mio duolo intende. bellori, iii-241 : là dove la mia vista non intende
della facoltà inventrice. spallanzani, iii-241 : ella però la cui testa è
sua gente a partenai. pananti, iii-241 : tutte le nazioni incivilite del globo
, volto. francesco da barberino, iii-241 : guardati dal fabro / che non
di legname. francesco da barberino, iii-241 : guàrdati... / da maestro
consistenza, libate appena. idem, iii-241 : la vita appena libata era già
nulla truova se non chimere. delfico, iii-241 : la temperanza... ha
per la citade. francesco da barberino, iii-241 : guarda... / da
minima. g. b. doni, iii-241 : mentre messer lo basso, di
di una cometa]. vallisneri, iii-241 : le amplitudini ortive ed occidue.
-deturpare, rovinare. lanzi, iii-241 : è da dolersi che, per certa
ad or ad or percote. marino, iii-241 : con la mano il tergo /
le sue orazioni sacre. guasti, iii-241 : fra le scritture che cadono nel
amasse la patria sua. tasso, iii-241 : non mi pare ancora d'esser
sm. pentacolo. musso, iii-241 : non sono questi tre triangoli implicati
all'arida e pettegola erudizione. serra, iii-241 : vuoi che ti dica che per
senza fondamenti teorici. vasari, iii-241 : se egli [il tintoretto] avesse
si ritirano in belgrado. spallanzani, iii-241 : una delle diverse cose che proposto
incredulità. b. croce, iii-241 : quelli... che dapprima avevano
. procione lavatore. gioia, iii-241 : il rattone (quadrupede americano che ha
animo altiero e regio. pananti, iii-241 : vi sono regie anime eccelse che ardon
. f. f. frugoni, iii-241 : si compendia in un piatto una
rientrare al proprio servizio. goldoni, iii-241 : dovè brighella? dove sono i poveri
piccolo, di pelo rosso. ottimo, iii-241 : il sole dà uomini con capelli
ver ^ ^ milizia, iii-241 : di sera la si conduceva [la
di modestia). bembo, iii-241 : o esse [voci] della lingua
mezzo ai cenci scomposti. beltramelli, iii-241 : passavan le giova- nette, i
, allo scoperto. strafiarola, iii-241 : certo che è bellissimo [il crocefisso
, un ideale). gioberti, iii-241 : il genio italico è il più ampio
soldi x. francesco da barberino, iii-241 : guarda dal setaiolo, che t'
sempre nel celeste sito. savonarola, iii-241 : il male della pena e le tribulazioni
presontuosi. f. f. frugoni, iii-241 : signori miei, soffritemi di grazia
rigati e a giardino. leopardi, iii-241 : quanto alle legature par
i misi e gli anni? alberti, iii-241 : el tempo e la fatica indarno
gasterosteus aculeatus). gioia, iii-241 : i giovani lucci inesperti inghiottono il pesce
alla competente autorità giudiziaria. cavour, iii-241 : in quanto poi alle lagnanze sporte dai
disgusto e con sdegno. guerrazzi, iii-241 : non potettero più frodare la congiura ancora
farò bevere bon ricapito. straparola, iii-241 : entrate le suori in camera,
lagnarsi di suo danno. savonarola, iii-241 : li profeti parlando con lo spirito santo
dai comuni possono procedere. cavour, iii-241 : quando i negozianti di genova fecero
dovuto o opportuno. denina, iii-241 : gotifredo con ambascerie offiziose che gli
atteggiamento infido, ambiguo. dossi, iii-241 : in quella, un vecchiastro, che