evviva! vittoria! panzini, iii-238 : mi par di rivivere al tempo dell'
fuor del caso di nuocere. giusti, iii-238 : oltre a tutto questo, ci
la pompa delle figure. gioberti, iii-238 : guardatevi parimenti dal cedere agli umani
pochi dì morì disperato. savonarola, iii-238 : il catellino figliuolo del leone rugirà
in piamonte. berni, 37-49 (iii-238 ): come fu giunto, venne
.. giustissime contentature. pallavicino, iii-238 : cortigiani ambiziosi e d'insaziabil contentatura.
si bee acqua piovana. brignole sale, iii-238 : d'emilia gentil che si morio
del nostro vecchio cielo. beltramelli, iii-238 : dalle nebbie dell'occaso emergeva la stella
-agg. epistolare. monti, iii-238 : vi è nota la mia epistolaria pigrizia
che si chiama trolena. soderini, iii-238 : se s'acconcino a uso di fogna
muro alto e massiccio. moravia, iii-238 : sorgeva la banca, alto edificio
un diluvio di pioggia. serra, iii-238 : cerca di non tradirti: serba
terra in sua maggior bellezza. aretino, iii-238 : o velo dolce, o velo
battuto per le nostre fellonie. savonarola, iii-238 : non credere che ti ferisca a
. -figur. giusti, iii-238 : quand'anco avessi in corpo un filone
apra e discioglia. bùgnole sale, iii-238 : d'emilia gentil che si morio
dal loro reciproco intrecciamento. pisacane, iii-238 : i grandi capitali formandosi con accumulare
o di piccoli capitali. pisacane, iii-238 : col nuovo patto sociale, la formazione
bisognerebbe sostenerlo con un muro. soderini, iii-238 : quando si fa con mandar giù
invecchiando mi frusta. berni, 37-47 (iii-238 ): se non pigli di quella
asinelio carico di pomi. moravia, iii-238 : per questa sua gita in banca aveva
piovano il giusto. g. averani, iii-238 : si sentiva irrugiadare di dolce sustanza
capovolgimento totale. papini, iii-238 : l'arte [nella 'commedia '
di pietra tra confini. soderini, iii-238 : quando si fa con mandar giù
esteriore, insignificante. labriola, iii-238 : ci sarà ben la storia naturale del
e scuola di spirito. monti, iii-238 : ho inteso da altri l'applaudita apertura
della natura umana. leopardi, iii-238 : dici troppo bene ch'io forse non
arti liberali. francesco da barberino, iii-238 : tuo populo a rimore / rifrena
una definizione scolastica). castiglione, iii-238 : né so come possiate dire che la
col loro nome vulgato. papini, iii-238 : non è [la * commedia
terrene, carnali. de sanctis, iii-238 : hanno derivato [i poeti] dal
faccian capo. c. campana, iii-238 : il prencipe ranuccio in altra parte,
sudditi e vincer i nemici. marini, iii-238 : quivi potè svellersi dalle braccia del
sì buona a usare. roseo, iii-238 : col grano ingrassan molto le galline,
f. f. frugoni, iii-238 : qui spuntarono due lacrimette, spremute
di elevazione spirituale. cavalca, iii-238 : la tribolazione adopera pazienza e la
di lagrime. a. cattaneo, iii-238 : gli occhi con tanto profluvio di
le puntano coi telescopi. marinetti, iii-238 : il comandante ci punta col cannocchiale
come un asino. dossi, iii-238 : accennava ad una magnifica giovane,
. s. caterina da siena, iii-238 : voglio che per la strada battuta
e lo rendette così illustre. spallanzani, iii-238 : io sono stato talmente ricolmo di
quelle grida. francesco da barberino, iii-238 : tuo populo a rimore / rifrena con
, ridando loro coraggio. boccaccio, iii-238 : a'suoi gridava con solerte cura /
con l'armi tenere. pananti, iii-238 : come non potranno tenere in rispetto
se le avvi cine. golaoni, iii-238 : il povero mio marito pena in carcere
stelo. pellico, conc., iii-238 : le aurette gentili accarezzano i fiori appena
morale e intellettuale. briola, iii-238 : la volontà, che io sappia e
o in affari. cavour, iii-238 : far sì che una parte del prezzo
. s. carlo da sezze, iii-238 : per il pentimento de'figli e per
2. militanza mercenaria. colletta, iii-238 : i due consiglieri... opponevano
i preti con le opinioni. giusti, iii-238 : ci sarà da fare cogli arrabbiati
di titoli di stato. cavour, iii-238 : essa costituisce un patto libero che il
. s. caterina da siena, iii-238 : voglio che per la strada battuta della
loro per fianco. c. campana, iii-238 : il principe ranuccio in altra parte
repulsa a quegli assalti audaci. marini, iii-238 : quivi potè svellersi dalle braccia del
amano meglio non intendere. cesari, iii-238 : oh! che salto! grida qui
e terrammi uno sciagurato. boccalini, iii-238 : 1 più insigni virtuosi di questa
vien ch'io ti miri. goldoni, iii-238 : -via, mio tesoro, ve
i 'pompieri'nel 1847. colletta, iii-238 : incontrati da'vigilatoli gendarmi de'quali =