anche al figur. leopardi, iii-236 : ti amerò con tutto quel calore
orto suo per aiutarlo. buti, iii-236 [par., 12-71]: agricula
, labra amorose. brignole sale, iii-236 : se finor con l'amorosa fronte /
ne caddi anciso. bùgnole sale, iii-236 : se del mio cor furato appar convinta
. oggi. francesco da barberino, iii-236 : se t'eleggon di novo,
là dal fiume. bùgnole sale, iii-236 : se del mio cor furato appar convinta
or dimori, alpestre! brignole sale, iii-236 : allor che io le apersi il
le stelle ardenti. bùgnole sale, iii-236 : se del mio cor furato appar convinta
tanta forza d'attristarci. gioberti, iii-236 : le sue parole edificano e non
ei se n'attrista. brignole sale, iii-236 : più dèi goder quanto ella più
in pene avvolto. brignole sale, iii-236 : mandi avvolta in * oimè *
ne'miei bisogni spendere. guicciardini, iii-236 : ma per il re si teneva ancora
calzon fino a'calcagni! guerrazzi, iii-236 : guai se avesse preso fumo il custode
, che campeggia. vasari, iii-236 : i vasi che si sono trovati di
facciamo letizia della pena. savonarola, iii-236 : ora nequizia / di quella legge,
o deve essere ricordato. pallavicino, iii-236 : disse che 'l tralasciamelo delle congregazioni
appresi nel lungo dolore cosciente. panzini, iii-236 : il loro io cosciente..
palesò alcuno delli complici. aretino, iii-236 : io ammiro di publio, che si
di maioliche in urbino. vasari, iii-236 : di questi vasi... mandò
crudo, incolto. soderini, iii-236 : per essere in terra sassosa, crudele
sogliono fare apertamente tutti? deledda, iii-236 : il giudice... condanna le
, la massima diligenza. serra, iii-236 : virtù letterarie son diventate quelle che
straordinario e nulla più. serra, iii-236 : virtù letterarie son diventate quelle che
. spacciato, finito. boccalini, iii-236 : essendosi venuto all'atto di cavarle
, dal di fuori. savonarola, iii-236 : ogni operazione che procede da
egli n'è uscito. muratori, iii-236 : noterò solo pensare il sidenam, che
pagare il fio. bùgnole sale, iii-236 : se del mio cor furato appar
che strappava i baci. moravia, iii-236 : scopriva [la vestaglia] più che
tardi gli rende. brignole sale, iii-236 : se finor con l'amorosa fronte /
duro penser teco vaneggio. boccalini, iii-236 : essendosi venuto all'atto di cavarle
anch'ei sia sano. brignole sale, iii-236 : se finor... /
rendete e'cuor furati. bùgnole sale, iii-236 : se del mio cor furato appar
-con la particella pronom. aretino, iii-236 : o spurio, di'all'ancilla e
. ant. graffito. vasari, iii-236 : i vasi che si sono trovati in
lana. p. fortini, iii-236 : oh tu se'la bella gridalana,
/ sollicito era. berni, 37-43 (iii-236 ): il conte a le parole
della forza che si distrugge? spallanzani, iii-236 : tale custodia o scrigno fate poi
. s. caterina da siena, iii-236 : [la discrezione] è forte
continuo pericolo di riscalda- muratori, iii-236 : noterò solo pensare il sidenam zione e
della camera al ministero. cavour, iii-236 : se le interpellazioni dell'onorevole deputato
sico puoi cognoscere lo intrinseco. savonarola, iii-236 : ogni operazione che procede da violenzia
di spietato ed inumano. pananti, iii-236 : i selvaggi sono feroci, inumani
dell'uomo e della donna. guicciardini, iii-236 : scaramuccia, 140: si
e i polsi. ramusio, iii-236 : comandai che fusse posto in prigione
mazzasorda. o. targioni tozzetti, iii-236 : 'mazza sorda. mazza da pazzi
. 0. targioni tozzetti, iii-236 : 'mazza sorda, mazza da pazzi
, quasi nova dea. bellori, iii-236 : la signora faustina maratti, dotata
la micranea. i. nelli, iii-236 : mia sorella è tenuta iq una disaggradevole
vecchio immerso nella decrepitezza. pananti, iii-236 : dotati d'una grande mobilità d'
sagginato di mosche baie. bolognetti, iii-236 : salse poi claudio il suo destrier
. 5. bernardino da siena, iii-236 : tutti i motivi delle eresie sono
. -sostant. pindemonte, iii-236 : il suo umore traea sempre al
tutti i santissimi sagramenti. bellori, iii-236 : aumentandosi il male, munito de'santi
vegetale eseguito a rilievo. milizia, iii-236 : 'nervi': si è dato alcuna volta
tosto viene alle nocevoli. ottimo, iii-236 : uscì fuori il nocevole ferro e l'
soprannome. anonimo [in bellori, iii-236 ]: faustina maratti, dotata dalla
da otto reali oro. panzini, iii-236 : -l'oro che era nell'automobile è
dei sacerdoti. ottimo, iii-236 : non solo è suta materia di quel
esprimere un voto. guicciardini, iii-236 : caduto [il fulmine] in sulla
nostra peregrinazione prendono allegrezza. ottimo, iii-236 : ha tolto il pastore della chiesa
typha latifolia). targioni tozzetti, iii-236 : 'mazza sorda, mazza da pazzi
dia tessaron. foscolo, gr., iii-236 : suo coro, abbia le ardite
. -sostant. guicciardini, iii-236 : una lapide grande, che a piè
et a far tracollare possenti. pananti, iii-236 : dotati d'una grande mobilità d'
dicendo che è per amore. betteioni, iii-236 : se in questo libro gli dò
buon polso e fortissime. spallanzani, iii-236 : io vorrei... che
stra conservazione. anonimo [in bellori, iii-236 ]: aumentandosi il male, munito
a un uso determinato. spallanzani, iii-236 : io vorrei... che al
chi ve le dà. guicciardini, iii-236 : non molto innanzi, uno folgore,
si fu rimaquesto rimario! passeroni, iii-236 : or leggo, ora passeggio, ritata
, un mobile). spallanzani, iii-236 : io non posso mettere tutto questo
l'ho ripreso oggi. beltramelli, iii-236 : percorsero buon tratto di strada in
a questa sancta resurexióne. straparola, iii-236 : passate le feste della resurrezione,
-dissolvere, disgregare. muratori, iii-236 : noterò... che questo veleno
esprimere una salutazione somma. musso, iii-236 : 1 dieci apostoli, a'quali
un anno l'opre. soderini, iii-236 : i peri che fan le pere dure
tre cornette. p. fortini, iii-236 : venite su, ché crizia ti vòle
proprietà; integro. soderini, iii-236 : spesse volte ancora gli arbori, o
o sgradevole. fioso. idem, iii-236 : cherubina è affatto ignorante di tutta la
o dell'oppi- gnorazione. beltramelli, iii-236 : le nebbie, le dolci sorelle del
quale minacciava il precipizio. delfico, iii-236 : come uomo di stato egli sostenne la
e angusta. a. cattaneo, iii-236 : cristo per nove mesi si chiuse nella
a loro non manca. delfico, iii-236 : come uomo di stato egli sostenne la
sentire una passera canaria. passeroni, iii-236 : or leggo, ora passeggio, ora
amministrare beni e averi. delfico, iii-236 : come uomo di stato egli [m
erroneo mai non l'aggiugne. cavalca, iii-236 : il pellegrino, avvengaché per la
suetudini. milizia, iii-236 : il trasporto per i piaceri è un'
a conoscere lo stesso dio. pindemonte, iii-236 : vagheggiò... la cattedra
, ecc.). soderini, iii-236 : al noce vizioso di frutto duro,
preferenza. c. campana, iii-236 : furono, in ciò conformi i giudici