. anonimo fioren tino, iii-23 : « sì come lo fuoco che discende
a chi non s'affatica. savonarola, iii-23 : tu potresti aver buon tempo a
donna io vero amor trovai. goldoni, iii-23 : so che l'amore ch'ella
formavano una esigua aureola. panzini, iii-23 : ella portava un cappello fantasia di
becche, e balzane. gelli, iii-23 : tu spendi oggi un tesoro in
, la buca aperta. gioberti, iii-23 : quindi com'egli spazieggia universalmente.
e de l'offellette. getti, iii-23 : tuo padre... usava le
e viventi e future. de sanctis, iii-23 : in italia si combattevano le ultime
borasca in mar tranquillo. goldoni, iii-23 : avrà pensato... che fossi
, fu costretto d'andarsene. goldoni, iii-23 : se facessi a modo di mia
a quella della palma. soderini, iii-23 : o che l'arbore nasce di
convinto di meritarle. b. croce, iii-23 * 307: nelle figurazioni sacre
miserabili e di poco credito. goldoni, iii-23 : questa che v. s.
in soldi undici la libbra. cavalca, iii-23 : dal dì che nacque per infino
di sentirmelo ricordare continuamente. panzini, iii-23 : io evito i funerali perché mi
nel seno / nasconder può! colletta, iii-23 : sursero in gran numero spiatori e
dei cibi sono singolarissimi. soderini, iii-23 : trattando prima della generazione che ci
non dell'individuo. de sanctis, iii-23 : l'italia perì perché i pazzi
danari grossi. bibbia volgar., iii-23 : interverrà che qualunque sarà rimaso di casa
donne e il vino. moravia, iii-23 : erostrato aveva dilapidato il magro patrimonio
ingannatori. s. caterina da siena, iii-23 : rispondovi ch'io non voglio che
fattor l'alma s'interna. savonarola, iii-23 : dormono quelli dolci sonni senza pensieri
emancipando il suo figliùol. aretino, iii-23 : le madri ed i padri, ne
ciò doglia sì viva? panzini, iii-23 : la sua voce venata di erre
da tullio riverita? de sanctis, iii-23 : l'italia perì perché i pazzi furono
fortuna dà nel maiordomo. goldoni, iii-23 : se facessi a modo di mia moglie
fervente bollor della collera. beltramelli, iii-23 : ardì, nel tardo amore,
, strano, fantastico. panzini, iii-23 : ella portava un cappello fantasia di
banchettati. di breme, conc., iii-23 : la caccia e la pesca,
può essere un giannizzero. pananti, iii-23 : la schifa ciurma era tutta coperta da
si celebrassero co'festivi apparati. mcnzini, iii-23 : bella cosa (io noi niego
a quella povera donna. oriani, iii-23 : la sua opera [di garibaldi]
pennello o della matita. milizia, iii-23 : alcuni ritrattisti finiscono più le vesti e
bella, dilicata e finita. milizia, iii-23 : un quadro finito, che ha
. -sostant. milizia, iii-23 : il leccato è freddo e secco,
distribuzione; idraulico. soffici, iii-23 : i custodi, rientrati la mattina,
giungere a un risultato. aretino, iii-23 : tu mi fornisci d'accorare con le
a pelar la gatta. giusti, iii-23 : la cosa guardata per tutti i
fare tutti quei giocolini. goldoni, iii-23 : capperi! grand'aria! ho paura
sproposito sul largo dei lombardi. soldati, iii-23 : il tram rosso...
dispor rose e ligustri. goldoni, iii-23 : lasci andar il giuoco, lasci
, benedicere e glorificare. savonarola, iii-23 : per le tribulazioni de'iusti è onorato
gentilmente, cortesemente. cavalca, iii-23 : la prima perfezione noi non possiamo
gesto dell'altra mano guantata. panzini, iii-23 : le belle braccia erano guantate di
sa condur li cavalli. panzini, iii-23 : 'l'ho vista, sul ghiaccio,
stato costretto a indebitarsi grossamente. aretino, iii-23 : la gioventù imbracata ne la bevanda
dio. -sostant. leopardi, iii-23 : ottimamente hanno avvisato di sopprimere quella
. di breme, conc., iii-23 : ora da cotesta sua specie di
vigore / perdendo va. zendrini, iii-23 : ma sempre inerte il giovine caduto
la morte / scampare. baruffaldi, iii-23 : salir le fé presto all'insuso.
al figur. bibbia volgar., iii-23 : gli occhi suoi [di eli]
, empi nemici interni. bisaccioni, iii-23 : [è] molto più difficile
ant. lapislazzuli. dalla croce, iii-23 : cavisi... il sangue dalla
ant. lecciastro. soderini, iii-23 : la palma, il cedro,.
m'illudo, dar frutto. tecchi, iii-23 : adesso che poteva esser libera,
e della giustizia nella pace. marini, iii-23 : saputasi per la città la morte
d'un ottone? de sanctis, iii-23 : il nostro savio non pare abbia anima
trovarsi un buon marito. goldoni, iii-23 : mia moglie, povera disgraziata, che
prenderà esemplo de fare sembiante. papini, iii-23 : mi parve... che
terreno agricolo. soderini, iii-23 : perché si truova talora un paese
mangiano tutto il suo. goldoni, iii-23 : glieli do [i trenta zecchini]
bestiame è molto adatta. santi, iii-23 : per salirvi dovemmo girare a ne
egli potrà, col tiranno. pananti, iii-23 : guardati dalla maschera di chi ti
modo feroce e brutale. moretti, iii-23 : -ti ha fatto molto male?.
una mansione. francesco da barberino, iii-23 : per che dal pensier possa abstenere
f. f. frugoni, iii-23 : è [prudenza] la microfenice
'l molo. c. campana, iii-23 : il papa montò sopra il palco
, passare di moda. baruffaldi, iii-23 : perché scarsa parea / e melensa /
m'aveva odore di peccato. papini, iii-23 : per quanto firenze sia mutata e
per la storia dell'arte senese, iii-23 : detti maestro antonio e gioanni si obbri-
l'oro a para piglia. fagiuoli, iii-23 : don rodrigo, pensando al parapiglia
la madonna. a. cattaneo, iii-23 : voi, virtù celesti, che dovrete
f fa ut grave. gianelli, iii-23 : 'parypate': avea questo nome la seconda
suo pastone appresso. m. garzoni, iii-23 : si terrà il cavallo in luoghi
di qui. petrarca volgar., iii-23 : quelle cose che tu medesimo in contanti
: continuamente, ininterrottamente. moravia, iii-23 : erostrato aveva le spalle larghe: e
pertinenza'. breme, conc., iii-23 : da cotesta sua specie di reggia al
: fuggire, svignarsela. fagiuoli, iii-23 : quasi un miglio era in su,
capo infin le piante. cavalca, iii-23 : dalla pianta de'piedi per infino
di una lettera. spallanzani, iii-23 : mi prevalgo di questa occasione per
, nascita. a. cattaneo, iii-23 : ama iddio le porte della vita,
nei tempi ancorpiù remoti. santi, iii-23 : per salirvi dovemmo girare a ne
determinata. francesco da barberino, iii-23 : per che dal pensier possa
peggior più forza prende. roseo, iii-23 : si deve far scelta di quella
la medicina razionale. de dominici, iii-23 : fiorivano a'tempi suoi nella nostra
disuguaglianza nel piano. de dominici, iii-23 : sovvenendogli poi cne il divin raffaello,
la stampa, edito. leopardi, iii-23 : l'articolo sopra il bellini fu scritto
dà suo merto puramente. cavalca, iii-23 : alla seconda perfezione, cioè di
sembra puzzar di politeismo. leopardi, iii-23 : l'articolo sopra il bellini fu
trapassate nostre buone venture. pananti, iii-23 : la più trista situazione può aver
scrotale; orchiocele. dalla croce, iii-23 : se nel ceroto aviene il ramice varicoso
cocere. 0 targioni tozzetti, iii-23 : sono le rape di uso cibario
saliceto volgar. [altieri biagi], iii-23 : li cavi de li fogili
oliveti. 0. targioni tozzetti, iii-23 : il 'ravizzone ', di cui
lunghi e ravvolti. dalla croce, iii-23 : gli segni di questa infermità [
indisposizione. jjlloa [guevara], iii-23 : se un cavaliero è chiamato pigro
camfiofregoso, iii-23 : quell'altro che se tien de sangue
sparsi in bei tremori. mazza, iii-23 : il mare /... si
di ritornare. petrarca volgar., iii-23 : ma ogimai non te sopretengo troppo
s. gregorio magno volgar., iii-23 (13): lo corpo de l'
. 3 3 carena, iii-23 : 'rocchetti': due piuoli o tubi di
trattenimenti. ulloa [guevara], iii-23 : montalban, vostro maestro di sala
. dimin. schiavinétta. avonarola, iii-23 : servi a cristo e starai quieto e
al suo posto. lamenti storici, iii-23 : odio portai a ludovico sforza, /
contrapposizione a primaticcio). roseo, iii-23 : si deve far scelta di quella semenza
-come formula di saluto. goldoni, iii-23 : -padrona mia riverita. -serva umilissima.
massima nettezza e precisione. lanzi, iii-23 : vi è pur molto da lodare in
, invano si sforza. campofregoso, iii-23 : quell'altro, che se tien de
per avere loro libertà. savonarola, iii-23 : servi a cristo e starai quieto
siepe. breme, conc., iii-23 : ora da cotesta sua specie di reggiaal
sulle scienze e sulle arti di milano, iii-23 : il nuovo prodotto, che sinteticamente
ed alzarlo secondo il bisogno. carena, iii-23 : 'mantice, soffietto': tettuccio di
. sinfonia. luca pulci, iii-23 : poi tutti i suoi scudier fece danzare
, de'pre borghini, iii-23 : niccolò, detto il tribolo..
re rainero. petrarca volgar., iii-23 : ogimai non te sopretengo troppo qui:
giardino le lave sovrapposte. fanzini, iii-23 : l'abito di mussolina aveva sopraposti
egli na buone spalle. moravia, iii-23 : erostrato aveva le spalle larghe: e
e argomenti disparati. ioberti, iii-23 : egli [dante] spazieggia universalmente,
le apposite spazzole. deledaa, iii-23 : ella rialzò sui polsi grassi e bianchi
ingegno speculatissimo. breme, conc., iii-23 : costui non restò di proferire contra
una carrozza. carena, iii-23 : sperino è un finestrino chiuso con cristallo
goffo. uiloa [guevara], iii-23 : gioventù sì mal spesa. f.
né pietà né ragione. colletta, iii-23 : fatta potentissima la polizia, sumero
restre oracolo dell'umana sapienza. musso, iii-23 : qual più al f
che a la porta erano. muratori, iii-23 : la conversazione, e il concorso
dello stile epistolare. tasso, iii-23 : ho finita la purga, e verrò
tarlata e come lazarina. dalla croce, iii-23 : frequente volte le ossa tarlate,
ne è provocato. dalla croce, iii-23 : fra le molte cause che impediscono e
espressioni linguistiche toscane. dossi, iii-23 : tu compila il tuo opuscolo, toscasineggia
del peregrino. p. piccolomini, iii-23 : perché esso [empedocle] negava
rade volte alla donna. dalla croce, iii-23 : le varici che gli arabi appellano
in caso di sobbalzi. carena, iii-23 : 'ventole': due strisce di pelle allentate
zascaduno invito. petrarca volgar., iii-23 : como dice tulio, zascuna medesima
io sento. petrarca volgar., iii-23 : como dice tulio, zascuna medesima
militarizzato. palazzeschi [in lacerba, iii-23 ]: guglielmone! tu ài militarizzato in