vegetare fra gli agi. leopardi, iii-214 : più facilmente potrò esser felice mendicando
maestro ardito e rispettoso amante. sempronio, iii-214 : ella d'amanti ha stretta /
vermiglio crin lidia sciogliea. idem, iii-214 : ecco, vostra mercé, non
cor, mih'alme ancehe. sempronio, iii-214 : eha d'amanti ha stretta /
mercanti nelle loro lettere. goldoni, iii-214 : suo marito fa contrabbandi a tutt'
, consparse i fiori. sempronio, iii-214 : cari lacci de l'alme aurati e
); reazione. soderini, iii-214 : per antiperìstasi si fa sì che il
alcuna / serbi di noi? panzini, iii-214 : appressa le tue labbra alla serratura
e al figur. sempronio, iii-214 : cari lacci de l'alme aurati e
: emblemi della possa bruta. panzini, iii-214 : vide tre volte bruto raggomitolarsi in
: anche delle piante. soderini, iii-214 : ancora è proprio l'assideramento nella
di morirsi di fame. soderini, iii-214 : e per causa della lor debolezza
linguaggio e il cuore]. giusti, iii-214 : l'opposizione fatta per sistema,
di due serpi attorto. sempronio, iii-214 : ciascun di veli ha la sua chioma
/ aureo monil adorno. sempronio, iii-214 : cari lacci de l'alme aurati e
metafore e le sue antitesi. panzini, iii-214 : cominciò a dire che lui era
, come ha l'omo. aretino, iii-214 : ciascun suggetto di mirando affare,
si rafforzano a vicenda. soderini, iii-214 : per antiperistasi o contrapposizione si fa
messaggi dell'etterno regno. aretino, iii-214 : [il cor] dovrebbe essere intento
la contazione del corpo. leopardi, iii-214 : contuttociò ella lasciava per tanti un
(la luce). lanzi, iii-214 : le sue tinte son fresche, soavi
difettare ne'suoi mestrui. menzini, iii-214 : difettano poi in tutte le parti
quello che in questo. guerrazzi, iii-214 : non è per difetto, giorgio,
giustizia del mio ingegno. vallisneri, iii-214 : potè dunque ottimamente muoversi il feto
passato in distrazione e simili. idem, iii-214 : ella lasciava per tanti anni un
documenti importanti della famiglia. moravia, iii-214 : le cronache e i documenti scientifici del
opportunamente (affari). sarpi, iii-214 : la risposta di questo cardinale fece
o in scultura. m. adriani, iii-214 : effigiarono una grande imagine di siila
sotto il patronato della spagna. serra, iii-214 : poi mi guardo con occhio più
amante di una sovrana. casti, iii-214 : l'imperatrice elisabetta aveva avuto dal
piegarsi ai rivoluzionari francesi. leopardi, iii-214 : non tardai molto ad avvedermi che
veemente passione, furore. arici, iii-214 : igniti sguardi / saettano dagli occhi
avere una bella immaginazione. leopardi, iii-214 : ella conosceva ancora la miserabilissima vita
illativo. soderini, iii-214 : appresso questo è l'assiderarsi, che
la costituzion della macchina. spallanzani, iii-214 : tosto che i nostri fossati si
tempo te la fura. ramusio, iii-214 : egli, riputandosi più peccatore de gli
ha una sottilissima membrana. muratori, iii-214 : talvolta si son vedute infino a
begli occhi. p. fortini, iii-214 : egli maladiceva le invide mura, quali
che serve per irrigare. delfico, iii-214 : quando il riso cresciuto in mezzo
correlazione logica o sintattica. bembo, iii-214 : 'or quando egli arde il cielo'.
-sostanza vischiosa. ramusio, iii-214 : la maggior parte di loro avevano
billon, martene, ruinart. leopardi, iii-214 : ella lasciava per tanti anni un
ant. nasturzio. ramusio, iii-214 : questa ultima [isola] era tonda
intessere. foscolo, gr., iii-214 : mesci, odorosa dea, rosee le
a cristo quando puoi. gherardi, iii-214 : tancia, è elli di bisogno torre
la mia salute peggiora. leopardi, iii-214 : ella lasciava per tanti anni un
. region. livido. dossi, iii-214 : quella folla dalla tinta pantrito e
il quale finalmente suppurò. muratori, iii-214 : talvolta si son vedute infino a
-raro femm. gioberti, iii-214 : la sardegna, isola...
. pace all 'anima sua! moretti, iii-214 : la donna annunziò che il vecchio
sporco, al giallognolo. dossi, iii-214 : quella folla dalla tinta pantrito e dalle
struttura sintattica, grammaticale. bembo, iii-214 : come che questa voce ['egli
oggetto); fragile. musso, iii-214 : è men quasi passibile un vetro che
rocciosa di esso). zendrini, iii-214 : che diverrìa mosè, tolto l'orebbe
nostre potenzie colligate. lamenti storici, iii-214 : dalle potenzie un tempo fui [rodi
epistolari. b. tasso, iii-214 : con pregarle perpetua felicità faccio fine
il mio passare di quinci. soderini, iii-214 : ancora è proprio l'assideramento nella
s. bernardino da siena, iii-214 : se fussi a piè d'una
macchia e si oscura. bellori, iii-214 : una damigella con ambe le mani
regolatore di cotesti teatri romani. monti, iii-214 : non all'officio della direzione generale
non resta d'arricchire. alberti, iii-214 : voleva, non voleva, accusava,
vivere infine alla fine. musso, iii-214 : io voglio pur dir qualche cosa di
quefl'altra riflessione: 'assiduo'. leopardi, iii-214 : tutto questo e le riflessioni fatte
sì come luminarie nel mondo. ottimo, iii-214 : solone... fu il
moltissimo di che compiacermi. leopardi, iii-214 : ella conosceva ancora la miserabilissima vita
orzi e fieno e grano. delfico, iii-214 : circa la metà di settembre si
e sovranamente da lui? leopardi, iii-214 : ella lasciava per tanti anni un uomo
a siccità: prosciugarsi. delfico, iii-214 : segandosi poco dopo il riso, non
] cum la gamba isnella. passeroni, iii-214 : da una macchia immediate in quello
. 1. c. campana, iii-214 : subito mi mossi, ordinando a don
cavalli il colonnello fortmestre. betteioni, iii-214 : allo spirare dei quattro anni io
a spopolarsi lo stato. fantoni, iii-214 : la maggior parte dei gentiluomini monta
anche un'imbarcazione). pananti, iii-214 : ci parve un legno da guerra moresco
il vangelio di cristo. alberti, iii-214 : erano le nostre gote...
periodo di tempo). alberti, iii-214 : erano le mie notti lunghe troppo e
(7rapanatans). ramusio, iii-214 : questa ultima era tonda ed aveva tre
-in numerali composti. cavalca, iii-214 : come è detto nel trigesimoottavo e nel
inumato. m. adriani, iii-214 : valeria, morto che fu, partorì
riferimento a dio). savonarola, iii-214 : per buttar giù li tiranni, viene
una sensazione di calore. aretino, iii-214 : oltre di ciò il vampo del rossore
che mi sono proposti. rapini, iii-214 : le felicità son due: la
son tutte intasate. dizionario di sanità, iii-214 : 'viscosità', termine che si
mano d'un subalterno sofista. leopardi, iii-214 : non poteva ignorare quello ch'era
volto qua e là. alberti, iii-214 : erano le mie notti lunghe troppo e