spago. settembrini [luciano], iii-2-350 : stavo testé con la pazienza solita
maggior che l'inseguìa. carducci, iii-2-350 : viva; e un urlar di
prieghi / a giove avverso. carducci, iii-2-350 : io bevo al dì che tingere
de'bei giovenchi. d'annunzio, iii-2-350 : poco discosto è teseo, seduto sopra
cominciai allora ad urlare. carducci, iii-2-350 : vìva; e un urlar di vittime