concedea. egidio romano volgar., iii-2-18 : ellino [i giudici] non debbono
a'tempi nostri. d'annunzio, iii-2-18 : sonate / la bùccina, che il
avvenevolmente. egidio romano volgar., iii-2-18 : e'conviene che quellino che vogliono
vergogna. egidio romano volgar., iii-2-18 : quellino che ordinare le leggi, e'
, di un esercito. boccaccio, iii-2-18 : teseo, con vento fresco a suo
delle mie mille sorti. idem, iii-2-18 : sonate / la bùccina, che il
duro corpo di ghiaccio. segneri, iii-2-18 : conservandoci [iddio], non fa
di dio creativa. segneri, iii-2-18 : continuando sempre [iddio] in prò
anche le vescovesse. d'annunzio, iii-2-18 : -mandate grido alla diaconessa, /
scoppiai in una franca risata. cicognani, iii-2-18 : si presentò con la disinvoltura franca
(un vento). boccaccio, iii-2-18 : teseo, con vento fresco a suo
, il notaio. d'annunzio, iii-2-18 : a sergio il pallio e la giudicatura
guaina del grembiale. d'annunzio, iii-2-18 : forte di rimessi e di ritrosi
mentre sopraggiunse la notte. carducci, iii-2-18 : profonda, solitaria, immensa notte
del re di roma. petrarca, iii-2-18 : seder femmi in una riva, /
del sommo sacerdote. d'annunzio, iii-2-18 : -il presbitero sergio ambisce il pallio
chiamarsi 'una posizione sociale'. cicognani, iii-2-18 : quel signor romualdo, in prefettura,
a santa maria formosa. d'annunzio, iii-2-18 : - il presbitero sergio ambisce il
di un tessuto. b annunzio, iii-2-18 : forte di rimessi e di ritrosi /
niva in tiro per seminarla. carducci, iii-2-18 : profonda, - edificare
generale non può favellarsene. segneri, iii-2-18 : affinché le creature perseverino in se