e quadrati accampamenti. d'annunzio, iii-2-130 : e blandi mi seguivano / lungo
affilava in viso. d'annunzio, iii-2-130 : un'insensata audacia sembra quasi affilarle
sperare la guarigione. d'annunzio, iii-2-130 : un'insensata audacia sembra quasi affilarle
-mansueto. d'annunzio, iii-2-130 : blandi mi seguivano [i mastini]
potesse diredare. settembrini [luciano], iii-2-130 : per quali colpe adunque egli mi
dar sospetto]. d'annunzio, iii-2-130 : ella si discosta dalla mensa e
voglia di finirla. d'annunzio, iii-2-130 : sibilano a volta a volta nella
ringentiliscono. settembrini [luciano], iii-2-130 : quel discolo e disubbidiente di me.
. e al figur. cattaneo, iii-2-130 : si svegliò l'italia appunto sotto
de tua maie- state. segneri, iii-2-130 : allora è che l'anima ricorre a
] in un pasticcio. cicognani, iii-2-130 : la raffaella aveva fatto una torta
ritirate invoglie. d annunzio, iii-2-130 : -dona tutta quanta / la tua
e ncopio lo scheletro. de marchi, iii-2-130 : quando mi sveglio, la mattina
una minaccia). d'annunzio, iii-2-130 : ella tiene stretta nel pugno e
tra le due mani. d'annunzio, iii-2-130 : ella tiene stretta nel pugno e