, amano la terra affonda. idem, iii-113 : sendo la terra secca in sito
criniera toccava la terra. beltramelli, iii-113 : vedemmo passare lontano una coppia di
sue gambe di airone. beltramelli, iii-113 : striduli e penosi lamenti degli aironi e
sia meglio per lui. guicciardini, iii-113 : il pericolo che, assentandosi quello esercito
uomo e valente. g. gozzi, iii-113 : le stravaganze nelle arti liberali sono
, / lacero, sanguinoso. giusti, iii-113 : dall'altro canto, se questi
le chiaverine. berni, 32-57 (iii-113 ): che parve lor pel primo uno
affanni e cordoglio amarissimi! aretino, iii-113 : il comprendere che tali calamità procedevano
saracin li meni in campo. aretino, iii-113 : anco me ha scampato iddio da'
-acer. capezzolóne. tozzi, iii-113 : giacco... si grattò il
, e fanne penitenzia. savonarola, iii-113 : di quelli che s'indugiano a
prudenzia e nel consiglio. savonarola, iii-113 : il diavolo adunque che aveva insegnato
gloriasi d'essere romano. leopardi, iii-113 : contuttoché non avessi il bene della sua
e noi con essi. soldati, iii-113 : gli tornarono in mente le parole
iddio signore eleggesse. rinaldo degli albizzi, iii-113 : de'fatti delle terre e forteze
, e non altro. leopardi, iii-113 : essendo io affatto digiuno di lingua
è ucciso. bibbia volgar., iii-113 : quando il signore averà deradicati tutti i
santi studi / adrian tornerà. giusti, iii-113 : l'italia lenta, disarmata,
nuovi lavori pei tipografi. faldella, iii-113 : essa si gettò a fiaccacollo nei
con fatica. bibbia volgar., iii-113 : chi mi dirà se il tuo padre
pittori trasmesso al vasari. monti, iii-113 : scritto che siate sull'elenco degli
nelle fantasie da'secentisti. pananti, iii-113 : gli orientali, nel loro linguaggio
veramente l'arte del carbonaio. leopardi, iii-113 : io ho qualche corrispondenza coi principali
ha né garbo né creanza? faldella, iii-113 : per esitare in qualche modo il
persona). rinaldo degli albizzi, iii-113 : de'fatti delle terre e fortezze
, ecc.). panzini, iii-113 : ma che cosa videro sotto la pergola
s. caterina da siena, iii-113 : ecci ora bisogno di medico che non
chiese a far orazione. faldella, iii-113 : per esitare in qualche modo il rigoglio
vedute disgregate e parziali. pisacane, iii-113 : le leggi, come fugacemente dicemmo
aprirebbe il finestrino del cielo. faldella, iii-113 : a trent'anni illuminata cominciò a
li quali mi attendevano. sarpi, iii-113 : riformò ancora [il papa].
. fiumóne. i. nelli, iii-113 : i piccoli borratelli saranno assorbiti tutti
parlare, discorrere). pisacane, iii-113 : le leggi, come fugacemente dicemmo,
, nella pipa. ramusio, iii-113 : usavano gl'indiani di questa isola
seguito, dai fascisti. ojetti, iii-113 : per lasciarli liberi di conquistarsi il
fiore di questa pianta. faldella, iii-113 : si conosceva che era una bellezza
, ecc.). cavalca, iii-113 : quello che io acquistai colle mani
e giocherelli che posseggo. serra, iii-113 : il servizio è ridotto un'ombra
tutti i poteri politici. pisacane, iii-113 : oltr'alpe s'inaugurò il governo costituzionale
di ceppi di ferro. idem, iii-113 : l'estremità di questo manto o di
ha verso 11 consorzio. ojetti, iii-113 : ora di italiani ce n'è tanti
nella croce veggoti inchiodato. cavalca, iii-113 : contra gli cherici cristo si lamenta e
vecchi. f. f. frugoni, iii-113 : gli efori... furono
alla immagine di dio. ottimo, iii-113 : intelligenza è quella per la quale
, eseguirne gli ordini. sercambi, iii-113 : chi non seguìa sua intenzione, sen-
ogni cosa alla roversa. tortora, iii-113 : ma lo sciatra, che altrimenti
sopra le forze sue. dossi, iii-113 : -bene sentiamo -aggiunse col fare dei bambini
atene e dell'accademia. delfico, iii-113 : quali sono i difetti dominanti del bel
increspano, s'irrigidiscono. pananti, iii-113 : il vento secco, cocente infiamma
contendere ne lo stormo. cavalca, iii-113 : io fui tutto pieno di dolori
cassilaggine, ovvero dente cavallino. ramusio, iii-113 : gl'indiani... prendevano
pensili alcuni padiglioni naturali. beltramelli, iii-113 : andammo... nel rossigno crepuscolo
dell'opere altrui norma sicura. fantoni, iii-113 : nella lettura della storia sacra e
me te dai. de sanctis, iii-113 : in questo mondo musicale e voluttuoso
ardere finché s'infuochi. lastri, iii-113 : ecco... trovato il
2. manopola. baruffaldi, iii-113 : 'manopola'è un guanto di ferro
o di cotone. ramusio, iii-113 : non è altro il lor letto che
il mattino. francesco da barberino, iii-113 : guardai [il cavallo] da
commandamento partir da parigi. faldella, iii-113 : per esitare in qualche modo il
poco al merito suo. leopardi, iii-113 : essendo io affatto digiuno di lingua
re e gran lama. massaia, iii-113 : non sapendo qual partito prendere,
altro di poesia inordinatamente. bellori, iii-113 : dato di piglio a'pennelli, [
/ sue rugiadose stille. pananti, iii-113 : quando il viaggiatore in quel misero
sulla gola. c. campana, iii-113 : trovandosi le cose dell'assedio in
i brutti e i belli. arici, iii-113 : n'è il morso [dell'
del regno della china. giordani, iii-113 : si credevano sicurati da'tartari,
; musone, mutria. faldella, iii-113 : finì con l'abbandonarlo in un canto
neanche, nemmeno. cavalca, iii-113 : io non ebbi né pur dell'acqua
i suoi meriti). bembo, iii-113 : tanto sono le lingue belle e buone
e con radice pilosa. ramusio, iii-113 : questa erba ha un piede di
inerme si mostra fera. mazzei, iii-113 : lapo vostro, sano come un pesce
la figlia del pescecane. ojetti, iii-113 : di mussolini parla [sforza]
verità che si resta sbalorditi. ojetti, iii-113 : ora di italiani ce n'è
libertà sotto la chiesa. tortora, iii-113 : il duca di mena teneva tai
pioppi del rio salto. beltramelli, iii-113 : andammo... nel rossigno
corso d'acqua. anonimo fiorentino, iii-113 : cesare fece fare fossati per tutto
. f. f. frugoni, iii-113 : all'or che i re vennero dichiarati
cibo stesso. francesco da barberino, iii-113 : fallo [il cavallo] sfangar
ecc.). carena, iii-113 : 'consiglio, tribunale delle prese '
di fiori profumati. panzini, iii-113 : v'era l'odore fresco del trifoglio
guerra. m. palmieri, iii-113 : marco regolo..., preso
preservata per quattordici secoli. gioberti, iii-113 : essa [la francia] fu
'è copiato e pulito. leopardi, iii-113 : è qui un mio conoscente il
. s. caterina da siena, iii-113 : pregovi per l'amore di cristo
antagonista, quando si ristrigne. pananti, iii-113 : il vento secco, cocente,
pane. papini [in lacerba, iii-113 ]: i socialisti di treves hanno già
così eccelsa idea. i. nelli, iii-113 : ah, isoletta, è possibile
, e sto pensoso. bembo, iii-113 : rivolgendo ogni cosa, con qual voce
avere alle spalle. berni, 32-57 (iii-113 ): ecco addosso gli fu la
(l'acqua). soderini, iii-113 : in tutti quei lati dove si cognosce
tagliata di monte tauro. soderini, iii-113 : in tutti quei lati cularitate neccessarie
, sconciavala un pocolino. faldella, iii-113 : si conosceva che era una bellezza
e rispondere colle scritture. boccalini, iii-113 : esattissimamente furono veduti gli scritti di
ondanza che nei piovosi. pananti, iii-113 : il vento secco, cocente,
. s. carlo da sezze, iii-113 : molti... si sequestrarono dal
di mota. francesco da barberino, iii-113 : fallo sfangar la sera [ilcavallo]
un abito femminile). passeroni, iii-113 : per usar parole chiare e aperte,
fuggire. s. caterina da siena, iii-113 : non caggia tepidezza né sgomento in
gli possano generare infermità. soderini, iii-113 : in tutti quei lati dove si conosce
frontiera romana. papini [in lacerba, iii-113 ]: s'è studiato soltanto,
greggia. documenti diplomatici milanesi, iii-113 : non sarà possanza così grande che
/ che s'acconventi? faldella, iii-113 : finì con l'abbandonarlo in un
, stracciabile. papini [in lacerba, iii-113 ]: sua maestà l'imperatore re
che insensibili acquisti assottigliasi. mazza, iii-113 : s'omin le belle succedevoli ore /
, una crudeltà supervacanea. labriola, iii-113 : di primo tratto metto qui un
svisceran per provvederci. a. cattaneo, iii-113 : a questi casi, ch'erano
preparazione di un cibo. roberti, iii-113 : il lor [delle balie] cibo
dar quanto prima in tisica roberti, iii-113 : in inghilterra molte madri gracili e
ecc. ulloa [guevara], iii-113 : dunque voleva l'imperatore che i
-rifl. parini, giorno, iii-113 : 1 cari sensi / meco detta