e pregiu- dicevole furore. leopardi, iii-104 : quanto più presto ella mi scriverà
. disus. alterabile. ottimo, iii-104 : se la stella, che è corpo
arditezza per sapere affogare. leopardi, iii-104 : le domando perdono di quest'arditezza
ha interesse di risparmiare. leopardi, iii-104 : non so se le circostanze della famiglia
dalla sua stessa pochezza. faldella, iii-104 : gli pareva di essere avviluppato con una
un cervello così balzano. gioberti, iii-104 : rinnovato il panteismo dell'antico oriente
stato burlato così barbaramente. leopardi, iii-104 : quando avesse (che dio non voglia
col terrore dell'avvenire. leopardi, iii-104 : sto aspettando la sua risposta con
me ne uscii di casa. vasari, iii-104 : papa clemente pontefice vii disegnando servirsi
gonzaga. gio berti, iii-104 : le controversie che ora bollono in francia
di vitella per san gilio. aretino, iii-104 : capreggiante, agg. che
di vinti- quattro caratti. boccalini, iii-104 : mentre visse al mondo, talmente
compartiti. foscolo, gr., iii-104 : e a te, felice orfeo,
, in rivolta. cavalca, iii-104 : il popolo concitato ed ammaestrato da
costituì finalmente suo grand'erede. giordani, iii-104 : ora napoleone lo rianima [quel
degli uomini! parini, giorno, iii-104 : tu fra le dame / sul mobil
della decrepitezza dei metodi. giordani, iii-104 : che dirò di quel potentato che,
-assol. francesco da barberino, iii-104 : e quando a passar vieni /
accapigliarono da veri demonietti. faldella, iii-104 : s'accorse che aveva daccanto quella
lo tenevano sempre sospeso. soderini, iii-104 : se elle fussero trapiantate da terra
dio fur già sepulti? segneri, iii-104 : è maggiore gesù cristo, dio
potere sopra l'emilia. pisacane, iii-104 : istituzioni, caste, privilegi,
uso pleonastico. francesco da barberino, iii-104 : e quando a passar vieni /
. 0. targioni tozzetti, iii-104 : 'erba ginestrina '. nome
medicamenti e anche a'veleni. pirandello, iii-104 : faccia di tutto per salvarla,
e senza altra esaminazióne. idem, iii-104 : dopo molte domande ed esaminazioni ed
robe de ogni condizione. aretino, iii-104 : -u'se'tu, facchino? -mi
denominarono « fascisti ». ojetti, iii-104 : fra due mesi, con le elezioni
poetiche piuttosto che a fecondarle. guerrazzi, iii-104 : la vanità, oltre a fecondarli
lati mal fiancheggiato. i. nelli, iii-104 : come andar giù, se ci
e de'fiumi. francesco da barberino, iii-104 : quando a passar vieni / fiumi
la starna è fuggiasca. pananti, iii-104 : le gazzelle scorrono in truppe,
virtuosa emulazione e gara. lanzi, iii-104 : la competenza o piuttosto la nimicizia
a base di latticini. aretino, iii-104 : mi parrebbe che voi pigliaste un'otto
alquanto curvate e rugose. pananti, iii-104 : le gazzelle scorrono in truppe,
... limitato. ramusio, iii-104 : il commendatore maggiore se ne ritornò
tutto per non allarmarmi. moravia, iii-104 : siccome l'aspirazione al bello e al
gli entra in bocca. pananti, iii-104 : sente [la iena] da lontano
a guado. francesco da barberino, iii-104 : quando a passar vieni / fiumi
combatte / su la fiumana. cavalca, iii-104 : tutta la notte il tribolarono,
o al passo stesso. cavalca, iii-104 : i piedi inciampavano per la via
sciogliere le loro inconciliabili contese. delfico, iii-104 : ma sono esse così inconciliabili queste
vogliono riconoscere il padrone. muratori, iii-104 : si dee anche temere d'un
: soldato di spettabile essempio per ottimo, iii-104 : la stella... è corpo
indietro. f. f. frugoni, iii-104 : l'increspano [la barba]
morti per tal occasione. muratori, iii-104 : per le robe, quantunque infettissime,
generazione, eterno. ottimo, iii-104 : la stella, che è corpo celeste
. s. caterina da siena, iii-104 : perdemmo... la grazia
fatto qualche deposizione all'interno. massaia, iii-104 : volli anche raccogliere [del pus
poi di mille versi renda? fagiuoli, iii-104 : tai lodi / non son inni
insudiciato. francesco da barberino, iii-104 : s'ello [il fiume] è
; immutabile. ottimo, iii-104 : la stella, che è corpo celeste
, si partì di là. tasso, iii-104 : scrivo dopo la partita del corriero
fiorentina, toscana o italiana. bembo, iii-104 : la qual voce ['ignavo
prigionieri] di piano. cavalca, iii-104 : gridavano e dicevano che non lasciasse
impegno un'opera letteraria. alberti, iii-104 : in lavorare la istoria aremo quella
strada battuta più leggière. pananti, iii-104 : si trova poi la gazzella, quel
e d'inesorabile fatalità. pisacane, iii-104 : egli è falso che l'uomo associandosi
, ammalò a morte. ramusio, iii-104 : il commendatore maggiore se ne ritornò
e par che si lamenti. pananti, iii-104 : il cacai [orso] grande
che gli mantiene gagliardi. lastri, iii-104 : la parte colorante, ossia la feccia
straordinario e stupefacente. gherardi, iii-104 : dapoi in qua che noi passamo il
seppellita come un coniglio. dossi, iii-104 : in gran parte, i vostri maluzzi
ove non è obedienza. bembo, iii-104 : come la toscana lingua..
giugnere alla spro- vista. tortora, iii-104 : il duca di gioiosa...
in stato d'arresto. cavalca, iii-104 : fu preso e menato legato..
/ di semplici costumi. zendrini, iii-104 : ignorato si mesce fra gente;
avrei. giuseppe di santa maria, iii-104 : più volte fu fatto chiamare dalla giovane
sagace, occulata e prudente. muratori, iii-104 : stieno poi ben oculati i conservatori
apposta, di proposito. pallavicino, iii-104 : sostenne per opera la parte del
possuto. s. carlo da sezze, iii-104 : ritornato..., per
e tra la spagna. giordani, iii-104 : ora napoleone lo [quel potentato]
splendori / trarsi ver'noi. ottimo, iii-104 : nelle peschiere che hanno l'acqua
suol de le pianelle. cavalca, iii-104 : credesi che gli uscissero quelle scarpe o
fu più leggiero il monte. pindemonte, iii-104 : ambedue raddrizzarono in generale gli studi
. f. f. frugoni, iii-104 : l'increspano [la barba],
proporzionatamente alla comune difesa. gianelli, iii-104 : il suono nei corpi dura proporzionatamente
smaccato servilismo, piaggeria. zilioli, iii-104 : imparino da questo essempio i savi a
un'eccitazione dei sensi. faldella, iii-104 : era lei che, con due occhi
si sazia. a. cattaneo, iii-104 : quasi distesa la tovaglia di purgatissimo lino
e quantità di terra. bellori, iii-104 : non bisogna considerare il disegno come
di commiserazione). dossi, iii-104 : cessi dallo studiarsi la lingua e il
che tenzonavano dalla bigoncia. pindemonte, iii-104 : ambedue raddrizzarono in generale gli studi
. sciocchezza, stupidaggine. fagiuoli, iii-104 : quando lodan certi poco chiari, /
gerson, metterli tutti. bellori, iii-104 : le più principali [opere di
l. folgore [in lacerba, iii-104 ]: l'anima stupefatta si rapprende
u. tommei [in lacerba, iii-104 ]: non mancheranno 'pièces 'teatrali
a un sistema economico. giordani, iii-104 : che dirò di quel potentato che.
nominato e famoso. idem, iii-104 : poiché fu giunto [crierano salariati
matematici de'suoi regni. de dominici, iii-104 : per tal effetto il signore iddio
u. tommei [in lacerba, iii-104 ]: il saggio mi darà un po'
raffazzonatore di libri. labriola, iii-104 : una volgare riflessione, popolare assai
della nobiltà franzese. c. campana, iii-104 : l'arciduca intanto vicino alla terra
a penetrare nella basilica. papini, iii-104 : per quasi vent'anni la vita
ottima salute. i. nelli, iii-104 : -io ti veggo pur grasso come un
principe sacratissimo de'cristiani. boccalini, iii-104 : alcuni baroni francesi...
u. tommei [in lacerba, iii-104 ]: ristamperò degli scoglionati, prefazionerò
, scrocco. baruffateli, iii-104 : di galoppo corrono ove si faccia
core. s. carlo da sezze, iii-104 : andò coltivando et addomesticando l'inselvatichiti
volse el disnasse con lui. castiglione, iii-104 : parmi che abbiate rubbato questo passo
di equilibrio politico. giordani, iii-104 : napoleone... lo costituisce [
e non apostoli »? fagiuoli, iii-104 : se voi lodate me, voi fate
(un filamento). santi, iii-104 : annesso e spesso interposto al gabbro è
del tono di voce. gianelli, iii-104 : 'smorzato': è una diminuzione di voce
corde relative ai tasti. gianelli, iii-104 : 'smorzatore': è quel corpo che impedisce
il soggetto della cantilena. gianelli, iii-104 : 'soggetto': è una cantilena la quale
a uno spettacolo. anonimo fiorentino, iii-104 : fecero fare grandi steccati in figura
di esercizi musicali). gianelli, iii-104 : 'solfeggio': è una specie di aria
n'è sorte. b. tasso, iii-104 : né più s'intromette in sorte alcuna
una lingua). bembo, iii-104 : ora non che poeti si truovino che
, bravaccio. berni, 32-29 (iii-104 ): parvi che questo giovane sì arguto
riso). a. cattaneo, iii-104 : piovevano minuti granellini di migliosvestito di scorza
e tarde e ratte. alberti, iii-104 : nel publico lavoro torremo dai nostri
tova- gliuolino. g. averani, iii-104 : dopo cominciarono a chiamare i tovagliolini
vedrai come si traffica. gherardi, iii-104 : veduto che abiamo come la pecunia si
vederla e scamparne mai. faldella, iii-104 : era lei che con due occhi traforelli
, la fama). menzini, iii-104 : udii, dico, essere stato fatto
significato avverbiale). gherardi, iii-104 : dapoi in qua che noi passamo il
umo. s. caterina da siena, iii-104 : venne [cristo], e
prezzo e ad usanza. idem, iii-104 : alla voce 'nudo's'aggiunse non solamente
che egli discrive, discendere. ottimo, iii-104 : nullo vacuo è tra 'l cielo
; contagio, epidemia. leopardi, iii-104 : l'altra sera parlai colla commissione medica
zelatore della salute loro. pindemonte, iii-104 : il muratori zelò assaissimo su l'onore
sputarvi sopra si accende. passeroni, iii-104 : ci pungono le vespe ed i tafani
carattere. tommei [in lacerba, iii-104 ]: chi l'à detto ch'egli
omosessualità. tommei [in lacerba, iii-104 ]: morale e bucaiolismo. =
u. tommei [in lacerba, iii-104 ]: per conto mio è un letteratomane
u. tommei [in lacerba, iii-104 ]: il prof. von w.