privilegio delle sue concittadine. faldella, iii-102: si presentò in cravatta rossa e
chi: egli muore eretico. savonarola, iii-102 : e'sono molti frati e monache
li buoni qua sono angustiati. idem, iii-102 : e'cattivi frati, dico,
applicarono a scriver satire. goldoni, iii-102 : vi torno a dire che io non
vessare con esose tassazioni. boccalini, iii-102 : non potendo i prencipi, senza correr
ch'eravate guasto. berni, 32-25 (iii-102 ): e son profeti del tempo
una compagine sociale. de sanctis, iii-102 : la patria divisa ed imbarbaricata,
cerimonie, complimenti. aretino, iii-102 : [non è] pasto da'miei
e d'erba fresca. panzini, iii-102 : e allora lei oltre alla collezione
appunto ogni cosa gli crede. boccalini, iii-102 : i prencipi...
trovai a la compra. boccalini, iii-102 : era noto ad ognuno..
il terreno). soderini, iii-102 : si riempia la buca pigiandogli il
di moto retto. magalotti, iii-102 : in quell'istante medesimo ch'io
di quelli conti di montefeltro. savonarola, iii-102 : e questo carnasciale le monache stanno
che si dice anche ruminare. pananti, iii-102 : raccoglie [il cammello] in
è dilapidata da ladroni. boccalini, iii-102 : la crudeltà di minar i prencipati,
dicono acconciamente nelle città. idem, iii-102 : i piantoni degli arbori di condizione
, rapido. francesco da barberino, iii-102 : tien per la via diretta,
parlò male. bibbia volgar., iii-102 : saul non guardava con diritti occhii
continua guerra in casa. aretino, iii-102 : l'amore de la signora e la
proporzionato, adatto. faldella, iii-102 : egli si presentò ad uno di quei
attorniata da ogni dovizia rurale. pagano, iii-102 : ma se l'avara, e
con una medesima misura. sarpi, iii-102 : fu il cardinal molto prolisso, e
riassumerla, compendiarla. sarpi, iii-102 : diedero carico all'ambasciator ferrier che
zolla che mai vedrò. moravia, iii-102 : il lago d'asfalto tra i
metteva sotto mano. faldella, iii-102 : un giorno saltò il ticchio di
fiutar la fialetta dei sali. pirandello, iii-102 : ci sono altre due fialette d'
filettature sporgenti dei fabbricati. moravia, iii-102 : intorno, squallidi di giorno ma sfarzosi
andando. pananti, iii-102 : quando son molti cammelli insieme si
nella calma del pensiero. serra, iii-102 : m'assaporo tutta, in un silenzio
nel dorso due gobbe. pananti, iii-102 : la gobba che [il cammello]
di mano in mano. cavalca, iii-102 : cominciò il suo martirio la sera
in cosa quasi familiare. gioia, iii-102 : danno prova di delicatezza ed estensione
che pareva spezzata alla caviglia. ojetti, iii-102 : la cagna guaiva e s'agitava
o favore. bibbia volgar., iii-102 : saul non guardava con diritti occhi
molti. s. caterina da siena, iii-102 : egli è quella lebbra che tutte
-timore, spavento. cavalca, iii-102 : incontanente che il ladro sa per
ad arco; curvare. soderini, iii-102 : volendo far razza di qualche pianta,
ma senza fondo. a. cattaneo, iii-102 : di leo, 165:
insino all'anno 1375. guicciardini, iii-102 : soggiugnevano lo usare frequentemente questa medicina
erbe infertili e foglie. pagano, iii-102 : se l'avara e infertil terra di
che il fiato le mozza. faldella, iii-102 : quei balli erano veglioni del contado
: posto in isolamento. massaia, iii-102 : dovetti disporre tutto il necessario per
... spogli scheletrici. moravia, iii-102 : squallidi di giorno ma sfarzosi di
sono state tucte approbate. tortora, iii-102 : il sergente, bene istrutto dell'inganno
ottaviano contra di loro. cesari, iii-102 : quel 'latra'porta un'idea forte
maggioranza. g. aver ani, iii-102 : questo segno... l'ordinava
; gozzoviglia, crapula. savonarola, iii-102 : questo carnasciale le monache stanno in
di sua propria mano. leopardi, iii-102 : non trovandosi qui scrivani di greco,
: punire severamente. passeroni, iii-102 : nel far mal pon costei [la
non se ne conosce degno. marini, iii-102 : non sia vero ch'io quella
offerì l'egro pensiero. delfico, iii-102 : un sentimento...,
novelle quando s'ebbe arezzo. savonarola, iii-102 : questo carnasciale le monache stanno in
-riscatto. rinaldo degli albizzi, iii-102 : noi c'ingegnaremo, se possibile
a 40 giorni. a. cattaneo, iii-102 : stava esposta sulla piazza di atene
modo di vita). guicciardini, iii-102 : il quale [papa]..
fusse, rintracciarne la giuntura. panzini, iii-102 : tutto si trova. e questione
. s. bernardino da siena, iii-102 : i tre primi movimenti di voluntà
. s. caterina da siena, iii-102 : e [l'amor proprio] la
supportava le nostre substanzie. ramusio, iii-102 : egli fu assai devoto e buon cristiano
una superficie per pareggiarla. soderini, iii-102 : fatta la buca a dentro il bisogno
. giuseppe di santa maria, iii-102 : gittò egli allora la pipa e
leone questo pontificato potentissimo. guicciardini, iii-102 : il quale [il papa].
equini. m. garzoni, iii-102 : le porrette è un male che nasce
. -di animali. roseo, iii-102 : i grani di esso [mirto]
al suolo. faldella, iii-102 : quei balli erano veglioni del contado,
di presente tuttavia ritiene. leopardi, iii-102 : quando sarete a milano, avrei
e comanda- menti suoi. alberti, iii-102 : conviensi per nostra negligenza nulla pretermettere
sono stati spogliati. boccalini, iii-102 : la crudeltà di minar i prencipati,
capo a processione. de dominici, iii-102 : avendo negato a'fratelli della congregazione de'
interpretazioni naturalistiche o filosofiche. moretti, iii-102 : avean modo di esaltare il paese
proprio cervello. onofri [in lacerba, iii-102 ]: il vecchio gorilla, a
(un debito). leopardi, iii-102 : dell'affare castelnuovo ti scrissi che
e intoppi. dizionario di sanità, iii-102 : se vi sono dei corpi estranei
con sangue di vergine. ottimo, iii-102 : rapportarono [gli dei] che li
regola / patisce eccezione? delfico, iii-102 : l'età di temperamento, un
un manufatto artistico. de dominici, iii-102 : questa sua prestezza di operare gli
a chi gli aveva fatti. leopardi, iii-102 : la prego che si compiaccia di
, improsciuttito nella stoppa. idem, iii-102 : come tutti i giovani artisti rosi dal
, ma come volpe. boccalini, iii-102 : la crudeltà di minar i prencipati,
salsedine. ulloa [guevara], iii-102 : nel tempo del diluvio generale non
, sconvolto. andrea da barberino, iii-102 : trovò [riccieri] il campo
sì radi e discontinuatamente. giannone, iii-102 : antenagora, ireneo, cipriano,
capace di giudicare. alberti, iii-102 : mai se non con ingegno scorgidore,
; costituito di serpentino. santi, iii-102 : egli è noto che il gabbro è
maniacale. soffici [in lacerba, iii-102 ]: quella magna ammirazione per i
compose il suo sistema musicale. gianelli, iii-102 : 'sistema misto': vogliono alcuni che
). ulloa [guevara], iii-102 : nel tempo del diluvio generale non
e le smozzicò balbettando. pecchi, iii-102 : qualche parola fu smozzicata, qualche
laudario di santa maria della scala, iii-102 : poi dicevan, quelle crude genti:
profondamente condizionato da preconcetti. casti, iii-102 : il popolo russo... è
de'sopravivi. onofri [in lacerba, iii-102 ]: i vecchio gorilla, a
, di dire 'fuoco'. casti, iii-102 : il popolo russo, come già fu
di dante. p. fortini, iii-102 : di nuovo con molti dollcissimi preghi mi
scienze e sulle arti di milano, iii-102 : senza sgomentarmi, continuai le mie osservazioni
ad alta voce. bibbia volgar., iii-102 : ritornando david, quando uccise il
ai sovrani). parini, giorno, iii-102 : e palpinsi e sorri- dansi e
verbena. g. averani, iii-102 : altri annaffiavano il cenacolo d'acqua di
e drento dolci assai. savonarola, iii-102 : questo carnasciale le monache stanno in man-
popolo. soffici [in lacerba, iii-102 ]: 'germanofobia'. in un libretto che