uso anche tra i greci. carducci, iii-10- 105: il leggersi quei sonetti nella
operare dirittura in tutte cose. boccaccio, iii-10- 61: non men di me
dirizzone e venni a casa. carducci, iii-10- 340: ma il dionisi era
augurii dipingean su i volti! carducci, iii-10- 270: firenze è sempre il
questa è la fine medicina. fazio, iii-10- 36: qui sono i bagni
dirà: 'io sono fisonomista'. carducci, iii-10- 288: l'* empia forma'del
frondosità pare fecondità. b. croce, iii-10- 304: voi, romanzieri o
ultra 'sotto i borboni. carducci, iii-10- 40: quel gergo convenzionale, quel
di fuori, andavano cedendo. carducci, iii-10- 39: incominciano a intenebrarsi la
invalidata dal comandante. b. croce, iii-10- 32: il ministro, non appena
a chi mi ha tradito? carducci, iii-10- 180: al lume degl'incendi
nuove e ardentissime. b. croce, iii-10- 140: che preti, borghesi
di tutta italia. b. croce, iii-10- 137: i redattori del leonardo sono
vera di sintassi. b. croce, iii-10- 345: senza parlare di certi
volte più libero in fatto. carducci, iii-10- 140: tutto deve piangere quando
modestamente lascia correre il bronzo. carducci, iii-10- 198: al 1300 gli svariati
provenuta dall'abolizione della libertà. carducci, iii-10- 141: dall'abver dante introdotto l'
dilettevole risonamento. mamiani [in carducci, iii-10- 214]: gli idraulici e con
tutti i deliri della passione. carducci, iii-10- 159: desiderio cocente che riarde
tra gli eguali sarebbe primo. carducci, iii-10- 346: tutti v'attingevano;
ninfa / la ritrosa fanciulla. carducci, iii-10- 160: la donna appetita e
sgorbi, spropositi'. b. croce, iii-10- 190: dio ci guardi dalle dissertazioni
delle più ignobili declamazioni assolutiste. carducci, iii-10- 307: la trivialità usata a