,...]. cattaneo, iii-1-237 : già nel secondo anno la semina
-spreg. cinghialàccio. segneri, iii-1-237 : ora morta e dannata, sono data
. -figur. segneri, iii-1-237 : se vi fosse mai per gran disavventura
'. settembrini [luciano], iii-1-237 : ti muti facilmente in ogni cosa
imbambolargli. settembrini [luciano], iii-1-237 : egli mi guardava fiso, e
ippocrene, e affatto impuri. alfieri, iii-1-237 : le satire il loro veleno tutto
di leggieri con esso. alfieri, iii-1-237 : gli scrittori che la tragedia maneggiano
in matrimonio a unire. segneri, iii-1-237 : tale convien che sia chi ricusa alle
dei monti frumentari. cattaneo, iii-1-237 : il viceré caisotti... riordinò
'rozzezze'. settembrini [luciano], iii-1-237 : sai quel che penso per issione
e smascherato il volto. d annunzio, iii-1-237 : i suoi occhi sono sbendati.
il proprio assoluto arbitrio. segneri, iii-1-237 : convien che sia chi ricusa alle volte
arrossiscano poi dipiangere alla tragedia. alfieri, iii-1-237 : si verranno a trarre i soggetti
signoreggia. settembrini [luciano], iii-1-237 : amore è forzagrande e signoreggia non pure
/ non è sano. alfieri, iii-1-237 : così gli scrittori che la tragedia maneggiano
spasimo di te! d'annunzio, iii-1-237 : egli era..., nell'
cetra archi d'onore inalza. alfieri, iii-1-237 : le satire il loro veleno tutto