rif.], lib. vi-tit. iii- capo ii-sez. iv: dell'ordine
pace e stava a orecchiare. dossi, iii- 241: un vecchiastro..
non gli negar l'orecchio. mazza, iii- 141: orecchio / negando al
palpabile. s. bernardino da siena, iii- 264: gesù, fontana d'eloquenzia
/ voti porgesse ditirambo nume. fontanella, iii- f f 353:
e sottile. ulloa [guevara], iii- iii: come tu arriverai presso
. consolida el panarizio ulcerato. pallavicino, iii- 689: gli ambrogi, gli
e dal pan di spezie. panzini, iii- 222: con arte grandissima,
a costantinopoli prigione. b. croce, iii- 27-88: anche il 'panslavismo '
di accademia francese. b. croce, iii- 22-6: hanno [gli uomini della
2-36: bellissimo color pavonazzo. ramusio, iii- 152: le foglie sono in qualche
contadini, le sue faccende. dossi, iii- 152: se la tua regnante
frullate nell'odio ai piemontesi. dossi, iii- 143: né oggi alcuno più
quei cuori che sanno goderla. leopardi, iii- 814: il clima di pisa
, del paradossale. b. croce, iii- 27-24: qualche scrittore dottrinario bensì e
della sua fé 'l candore. michiele, iii- 479: la vite d'ogni
che l'arte allora pargoleggiava. carducci, iii- 16-30: quel senso onestamente baldanzoso di
uso dei parlanti. b. croce, iii- 25-102: ormai si è ben compreso
e forte. settembrini [luciano], iii- 1-212: la buona povertà, per
alquanta, che parla dolore. cino, iii- 95-12: de li occhi suoi si
ed arselo la maggior parte. cino, iii- 50-4: mi rimembra de la bianca
in tanti anni trovarne alcuno. beltramelli, iii- 230: d'altra parte mi
la guerra da se stessi. carducci, iii- 12-84: feriati i tribunali, chiuse
generalmente e particolarmente affetti. leopardi, iii- 829: cataloghi manuali e che
ribalderia. f. f. frugoni, iii- 286: oh quanto è lecco
queste forme presa a caso. carducci, iii- 10-155: questo povero esule a cui
molto contrari alla sua intenzione. carducci, iii- 1-432: io sono un raggio de
ventre escito de mate segellata! cavalca, iii- 115: non sentisti dolore nel
un navigato mortale? b. croce, iii- 26-371: gli avvenimenti sono conosciuti solo
astronomia, unico suo pascolo. serra, iii- 191: ho rifrugato le stesse pieghe
pascare. s. caterina da siena, iii- 206: lungo tempo aveva pasquato
con passaggio piacevolissimo. b. tasso, iii- 165: ne credo..
lasciasse la sua in libertà. leopardi, iii- 1020: il forestiere che abita il
ad affrontar signori e prencipi. carducci, iii- 24-334: valletti, alzate la portiera
passato allo stipendio del cattolico. alfieri, iii- 1-62: nessuno talmente aderisce a una
entrare un'armata in francia. alfieri, iii- 1-205: mi conviene pure osservare di
disse essere stato percosso ulisse. soderini, iii- 222: la pastinaca pesce ancora
invito a venir da me. leopardi, iii- 328: essendo stanco di far
loro è del tutto spento. cavalca, iii- 182: egli [cristo]
patrigno o di tua matrigna. ottimo, iii- 165: dopo le dette cose
che sono affatto ignoti generalmente. delfico, iii- 234: la repubblica di genova
verificato che ascendeva a 1909. cattaneo, iii- 1-374: verso il novecento, l'
cari, non è vero? moretti, iii- 131: e allora, patti chiari
sparò moltissime cannonate. d'annunzio, iii- 1-52: una barca su la brenta
pavimentato di marmo era deserto. moravia, iii- 112: quanto poi alle terrazze
, è uno grandissimo peccatone! dossi, iii- 164: la loro interna casetta,
sgangherato che non finiva più. serra, iii- 597: gente materiale, chiassosa
pedantùcolo afaticcio come son io. monti, iii- 182: quello di bologna per
una pedata ad un tamburo. marinetti, iii- 197: vuoi che ti prenda
cominciò a ballare in peduli. beltramelli, iii- 635: inbacuccate entro le pezzuole
saggio tira al pegaseo destriero. guerrazzi, iii- 281: ma ahimè! questa
ogni soa cura. andrea da barberino, iii- 448: la disgrazia di berta
arrivo di una nuova mascherata. beltramelli, iii- 959: oggi mi portate un
ch'ella sia magnetica possanza. carducci, iii- 25-44: la rapidità e la possanza
variare il terreno. c. ridolfi, iii- 249: le praterie stabili e
, ogni e qualunque fede. moretti, iii- 777: questo ampio studio dell'
e delle passioni. b. croce, iii- 27-115: il legittimismo...
o imitando chi gli esercita. carducci, iii- 21-425: claudio monteverde...
usanza, scellerata e prava! pallavicino, iii- 247: essendo que'popoli fermi
confonde col 'fatalismo '. carducci, iii- 10-303: il duello seguita così con
di letteratura e di spirito. delfico, iii- 114: non furono mai le
del vostro primo libro. redi, \ iii- 106: io me ne rallegro
o 'l predire l'argomento. tortora, iii- 474: se 'l duca fu
eterna e assoluta è contradittoria. massaia, iii- 136: l'unione pacifica di
mare oceano orientale. bibbia volgar., iii- 503: egli mandarono i prefetti
feste. f. f. frugoni, iii- 114: fu [sparta]
terrazzani ed abitatori della campagna. carducci, iii- 17-296: nel 1773, soppressi i
risorgimento intellettuale di una nazione. carducci, iii- 7-395: il 'tartufo 'del
per decreto preordinato di dio. carducci, iii- 14-231: in ferrara, se non
e terribile prepara: ammàina! beltramelli, iii- 61: ella lo aveva scacciato sempre
chiamò tali accoppiamenti legali prostituzioni. alfieri, iii- 1-21: il conservare, il difendere
perizia e capacità. b. croce, iii- 27-253: in quegli stessi anni apparivano
negli almanacchi quanto dovea avvenire. foscolo, iii- 1-373: or voi da forti /
dicendo: lasciateci almeno questa. carducci, iii- 16-58: nel 1754, il 14
di collazione o presentazione regia. leopardi, iii- 614: circa il benefizio,
voi presente. dante, conv., iii- xv-16: disse salomone in quello de'
presentissimo indivisibile stante racchiude. cesari, iii- 543: in quel punto indivisibile
cosa notissima a ciascuno. dalla croce, iii- 21: l'acqua marina.
comparve lo 'stabat '. carducci, iii- 6-318: si scoprono vari equivoci e
ha mille necessità di tributare. menzini, iii- 36: io lascio a voi
io con lui. b. croce, iii- 25-246: dovette poi accomodarsi [manzoni
e le sue proprie virtù. leopardi, iii- 1054: il povero, come altri
osservanza di simili precetti dispensare. goldoni, iii- 83: a sua eccellenza il
dì scoraerommi di esservi padre. goldoni, iii- 168: niente più abbonisco di una
le ampolline dei nuovi pretoccoli. dossi, iii- 302: -non è naturale, non
argia ci son per niente. carducci, iii- 22-128: passa in disamina le narrazioni
provincia sopra delle altre. d'annunzio, iii- 1-409: quando mai le virtù
ch'io vi amo teneramente. leopardi, iii- 496: mi prevalgo dell'occasione di
del colorire dell'insigne maestro. carducci, iii- 24-252: c'è in vece delle
contratto fu risecata e ristretta. vasari, iii- f f 509:
piena libertà loro. a. cattaneo, iii- 133: settanta dei primati morirono
il nome primitivo degli etruschi. moravia, iii- 19: uomini smarriti nelle loro passioni
arrotondarsi la tenuta. b. croce, iii- 27-112: in germania, alcuni piccoli
de tornare indrieto presto spaccia. bembo, iii- 387: male abbiam procacciato,
troppo oltre con lo scemare. bembo, iii- 103: il qual uso tanto
procella / per vaste pianure. carducci, iii- 30-185: i 'nembi 'sono
secchi che quasi la soffocarono. carducci, iii- 14-124: il filosofo, non a
. s. gregorio magno volgar., iii- 7 (22): li demoni
quali senza replica furono accettati. carducci, iii- 10-428: nel 1306 mandaron dante procuratore
assai mi dole. francesco da barberino, iii- 139: fa'guardar di nocte
necessarie e costitutive. b. croce, iii- 9-6: anche nella ricerca del vero
d'essa si potrà chiamare. soderini, iii- 552: il pesco mandorlo è piu
sabbia e mondiglie. b. croce, iii- 22-248: si calcolava che la produzione
in questo / inviolabil santuario. beltramelli, iii- 568: l'uomo profano di
fede del vicario savoiardo '. carducci, iii- 7-121: il pulci non è ateo
più degli altri medicamenti. dalla croce, iii- 33: alle medesime [labbra]
massima di oltre 9 metri. carducci, iii- 21-193: 1 sepolcri furono trovati a
, ma infino a'letti. roseo, iii- 202: profumandosi col rosmarino o
ai materia per bocca. d'annunzio, iii- 1-38: nessun orrore di quella morte
figliuoli. f. f. frugoni, iii- 296: or sapete chi sia
i liberali ed i progressisti. gioberti, iii- k k 59:
ha dato e dà luogo. idem, iii- 27-91: che nel suo intrinseco quel
quarto della lunghezza delle colonne. vasari, iii- 492: l'architrave..
prolungamento del combattere sarà vostra. gianelli, iii- 76: 'risonanza ':
come per accompagnar quella fuga. carducci, iii- 9-183: di questa prolungata lontananza,
di mantova. anonimo [in belloni, iii- 225]: riconoscendo il signor carlo
la vita col mio lavoro. carducci, iii- 7-416: quando in una età critica
che vale l. 35. leopardi, iii- 698: il maggior partito di questi
faccia troppo lungo spazio durare. gioberti, iii- 227: 1 trionfatori di
mosche e simiglianti. p. piccolomini, iii- 52: la terza opinione intorno
che fosse stato al proposito? tortora, iii- 342: il bellino,.
era stata commessa la proposta, óherardi, iii- 25: piaque molto a ciascheduno la
che dannoso in alcuno convenentre. carducci, iii- 27_i55: parlare d'una romanza provenzale
con de'patti e contratti. pagano, iii- 159: il dominio è il
propria, vestono alla scitica. bembo, iii- 80: sì come i romani
sicura che sia proprio lui? deledda, iii- 496: protesa su una barca
con tutte le nostre forze. carducci, iii- 7-346: il poeta, se fu
avversità soprawegnenti ricevere. bibbia volgar., iii- 189: quelli che m'annunziò che
equizio. s. bernardino da siena, iii- 161: furono [gli ebrei
molte mi aspettano in gierusalem. musso, iii- 48: non vedete che iddio
affissa nella piazza d'augusta. siri, iii- 608: non ostante le protestazioni
ogni parte del mondo cartesiano. cesari, iii- 121: questo scappar fuora di tratto
di 500 sacchi di tormento. idem, iii- 990: diede obbligo [a
maestro perché garibaldino ed emigrato. carducci, iii- 28-91: per desiderio gentilmente significatomi dalla
e corso abbondante di saliva. ibidem, iii- 50: 4 salivazione 'o
a tre mila uomini ebrei. leofiordi, iii- 203: mi disse in generale
tutte le città d'italia. leopardi, iii- 1115: credo che l'edizione non
luce che in qualche mese. carducci, iii- 6-290: non è lavoro che quel
eccidio / del tuo pudor. carducci, iii- 6-114: manco male che, dopo
sentono certe prediche! '. giusti, iii- 141: sai che cosa potrei
foglio, oggi l'adduca. pallavicino, iii- 806: la qual dinunzia.
amici, pontiglioso. a. cattaneo, iii- 316: come è possibile che io
che niente provassero. a. cattaneo, iii- 18: lo stato delle anime nell'
azzurro e sereno. b. croce, iii- 32-3 ^ 0: egli, senza
ricci e lunghi, svolazzanti. beltramelli, iii- 297: erano trascorsi due anni da
di fedire. egidio romano volgar., iii- 3-13: il ferire puntone piglia meno
l'incenso della vostra adorazione. carducci, iii- 23-352: a chi leggendole [quelle
grato e piacevole. b. croce, iii- 32-12: quando tenevo ufficio di ministro
mostrare e alzare senza vergogna. carducci, iii- 3-29: sorridean da i cilestri occhi
, si dirà figura quadrilatera. baruffaldi, iii- 26: ne formi [con
architravi venghino di quadrato perfetto. vasari, iii- 125: col medesimo [paulino
i dilicati cuon degli ateniesi. betteioni, iii- 59: l'atto secondo è
'latina '. b. croce, iii- 27-169: per questa monarchia..
conoscere la qualità dell'offesa. muratori, iii- 185: le qualità d'una peste
comune di firenze. rinaldo degli albizzi, iii- 27: siamo liberi del conducere
. f. scarpelli [in lacerba, iii- 119]: ecco una deliziosa contadinella
ottusi e parimente più gagliardi. beltramelli, iii- 581: tale convenzione gli si accrebbe
al prezzo di lire quarantamila. carducci, iii- 23-58: di quell'archivio restano ancora
popolo sì nobile come ignobile. massaia, iii- 103: fummo sequestrati interamente, e
quarant'ore. palazzeschi [in lacerba, iii- 151]: anche mia nonna quando
la sua cintura di pelle. carducci, iii- 16-142: il bandiera, discorrendo nella
questa parte e di quella. casti, iii- 147: 1 preti russi sono quasi
vendetta della morte di mizio. leopardi, iii- 18: conviene emendare la inavvertenza
galoppo nel sobborgo di pesth. betteioni, iii- 189: ha il vizio per
ritratti quattrocenteschi di giovani ignoti. ojetti, iii- 337: siamo andati alla villa
sarà portato innanzi all'uscio. segneri, iii- 2-173: di qui a poco avrai
, ma da mani valorose. carducci, iii- 5-184: ora la questione del romanticismo
lo leggerò intieramente con quiete. passeroni, iii- 193: sebben m'alzo talor
un de'padri del quietismo? boine, iii- 244: vecchia e spinosa questione
, ove valor si perde. beltramelli, iii- 22: belcolore, eran
cinquecento botte. idem [guevara], iii- 166: il fondamento della galea
rendita di quindici mila scudi. carducci, iii- n-55: quindicimila passi da avignone,
nel corso di anni quattro. carducci, iii- 16-18: misero insieme una suppellettile di
al rischio della patria ». leopardi, iii- 322: io sto qui,
e lui gratissimamente mi raccolse. tortora, iii- 382: appena giunto in parigi
libri in padova si associ. leopardi, iii- 970: sarebbe possibile di trovar costì
cura fin al suo ritorno. marini, iii- 109: raccontandovi la libertà di mio
col nostro signore. andrea da barberino, iii- 535: racconciossi tutto il reame a
occhi nostri per un rado. soderini, iii- 310: piglia il fuoco presto
alcuni preti, il medico, òjetti, iii- 440: due giorni dopo alcuni
ma forti figli d'arminio! carducci, iii- 21-202: tutte queste raffinatezze voluttuarie come
ripigliare il monte-spino, riordinarsi. carducci, iii- 24-141: a sentirmi sparare a bruciapelo
diviene inetto per l'avvenire. leopardi, iii- 12: allora io ragazzo non
/ le amorose nereidi oceanine. carducci, iii- 4-10: le raggianti sopra l'alpe
che raggia tutto nostro stuolo. cesari, iii- 423: il sole era gesù
e di valuta. a. cattaneo, iii- 288: qual e mai quel
disprezza / volubile bellezza. de dominici, iii- 55: questa si annovera oggi
un gran ribuffo al raggazzo. carducci, iii- 3-238: per le vie del borgo
/ senza il mio canto. bembo, iii- 567: né fia per tutto
l'altra 1 montecchi nominata. ramusio, iii- 323: quando viene il giorno,
come dall'apennino l'italia. delfico, iii- 633: il mare,.
garritnee colla mansuetudine de'servigi. bembo, iii- 394: a noi le sue canzoni
membro onde sospenderne la circolazione. carducci, iii- 21-266: venuto al punto, l'
corso non sana restato doppo. pananti, iii- 140: alcune truppe di arabi erranti
che bisognava una buona cura. ramusio, iii- 385: vi faceva tanto freddo che
, è spesa di rappresentanza. soffici, iii- 373: durante la bonaccia sua
e di fantasia. b. croce, iii- 25-174: il poeta che fosse esclusivamente
rendendoli spesso sacri ai numi. leopardi, iii- 58: quando io ho avuto
gentilmente da una tela finissima. carducci, iii- 27-3: queste son carte di registri
loro ongne cosa. francesco da barberino, iii- 119: fa'che tua famiglia
le cure che gli prodigavano. beltramelli, iii- 250: tuttodì e tutta notte
quello che io averei voluto. idem, iii- 342: ella avrà avuto di
co'verbi in fine. boine, cxxi- iii- 551: questo tuo modo di
ma bianco. palazzeschi [in lacerba, iii- 30: traversate la vostra città colle
carro molto reale. andrea da barberino, iii- 277: la bella feliziana era
obbligato per la colpa mortale. savonarola, iii- 140: se la mano di
re di guardia loro. lamenti storici, iii- 314: al redoguarda andomo ove
niuno / di redimerlo accenna. cattaneo, iii- 3-24: ceccopieri... aveva
/ e parte e riede. carducci, iii- 1-179: qui non pone il suo
ciera / mi darà diportando. cino, iii- 151-9: così non morragg'io,
e reggonsi sotto alcuno signore. guicciardini, iii- 146: furono già dominati [gli
, si affaccia carlo dossi. cicognani, iii- 2-280: la raffaella era salita:
spende malvolontieri. documenti diplomatici milanesi, iii- 417: avemo infinite nove querelle de
appennino una città chiamata marmorina. ramusio, iii- 303: avanti il luogotenente,
vi regnino. ulloa [guevara], iii- 124: virgilio chiamò 'senectus
tutte le nostre operazioni giustamente. ottimo, iii- 599: lo sviamento de'sudditi
de'miei 'viaggi '. pindemonte, iii- 00: si disse che la reimpressione
come in quel della femina. musso, iii- 286: non vedete san paolo
vita fa prima relinqua. anonimo fiorentino, iii- f f 176:
confusi e i casi ignoti. alfieri, iii- 1-141: vorrei che catoni fossero gli
la 'nsegna? dante, conv., iii- iv-6: in quelle [cose]
di pregio, non rendendo. segneri, iii- 1-59: i figliuoli sono obbedienti,
in mira nell'unione sociale. pananti, iii- 46: la voce che più dolcemente
non spiegar insegna di favorito. beltramelli, iii- 416: finirono per invitarla a sedere
che aveva del suo tristano. calandra, iii- 217: a quel punto gli
repente e pien di spine. guicciardini, iii- 349: i passi più bassi verso
, pena e de dolore. boccaccio, iii- -19: ne il buon ligurgo dì
quindi ripulsivi e proprio increanti. carducci, iii- 18-19: ai princìpi della filosofia nuova
/ e al funerale. d'annunzio, iii- 1-1044: -non riposa, non ha
mendico gli concede a fatica. leopardi, iii- 253: vedo che tutto mi contraddice
e turisi che non rispiri. alberti, iii- 147 questi fondi e questo vaso tutti
il restante del lor corpo. spallanzani, iii- 79: che penserem noi del
medesimo luogo dove fu preso. pananti, iii- 224: vista la piega delle
s'imaginò un bellissimo tratto. tortora, iii- 3643: la corte del parlamento,
d'acque dolci e salate. moravia, iii- 186: ben diverso è lo
le retribuisco. borsieri, conc., iii- 201: le nazioni indiane..
iambi e fu liberalmente riaccolto. beltramelli, iii- 367: un giorno giambatta,
fantasima, non si riaprivano. ojetti, iii- 118: l'usciere si riaffaccia
che ora riannodo le trattative. ojetti, iii- 247: caprin mi scriveva da
si ribadisce e si rassoda. beltramelli, iii- 617: la sua vanità egoistica si
, che pur l'envoglia. boiardo, iii- 3-47: com'io dico, nacque
scomunica e dovette farsi ribenedire. carducci, iii- 22-371: ben presto si conchiuse una
parole, immagini ed affetti. carducci, iii- 16-109: v'è un saggio di
di ordini degli imperatori cristiani. carducci, iii- -126: il 'fiore di rettorica'
solita grida contra i bravi. carducci, iii- 15-169: la 'casa di correzione',
dubbia per nessuno. b. croce, iii- 25-205: negazione e critica giusta,
l'avolterio e il micidio. bolognetti, iii- 275: da giove e da
ridette, quantunque incidentemente. goldoni, iii- 430: i libri vecchi si
la quale son ritornato. de dominici, iii- 74: essendo il re rientrato
lo conservò disciolto e scolorato. idem, iii- 24-279: l'osservazione che sto per
e rifiuta gli ampi sacrifici. pananti, iii- 57: se ne vedon [
quasi rifiuto degli dei cupido? delfico, iii- 136: che ne sara di
amorevole che veglia sull'umanità. fanzini, iii- 307: « dio » dice
genero di farinata. b. croce, iii- 23-288: forse, chi ne avesse
ginocchi, e ascolta palpitante. beltramelli, iii- 537: c'era, lungo
consisteva in un rigoroso silenzio. leopardi, iii- 556: aspetterò l'esito della
si scorgeva chiaramente attristarsi. carducci, iii- 18-410: egli è il crociato dell'
mille lampi il torbido oceàno. segneri, iii- 1-99: ne'giorni di lavoro sta
non sono più così rilasciati. carducci, iii- 24-29: il nidore dell'arrosto salìa
patetica sopra lo stesso scolpita. leopardi, iii- 324: quella tal quale oscurità che
scrisse sul catafalco di moisè. alfieri, iii- 1-195: dolce e grandioso spettacolo sarebbe
si scoprisse la malignità sua. goldoni, iii- 974: basta, io ho
ero rimangiata. soffici [in lacerba, iii- 4]: ognuno di codesti schiavi
dai nostri; ora bruciava. carducci, iii- 23-342: 1 goccioloni rimbalzavano fitti pizzicottando
di bisogno. breme, conc., iii- 326: colla stessa libertà colla quale
delle cose tolte. andrea da barberino, iii- 377: credendo [pipino] che
s'adirano quasi mai punto. passeroni, iii- 359: / vi trovo sempre
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 120: si agiterà la misura con
d'inghilterra, dall'antecessore. goldoni, iii- 1083: / vorrei andare a farmi
sì fattamente rimpinza il carcame. deledda, iii- 1031: dopo averla rimpinzata di dolci
rimuneravano i vincitori nella lotta. alfieri, iii- i-28: se il caso pure volesse
venire. imitazione di cristo volgar., iii- 34-2: la tua mano è potente
li rimuove. idem, conv., iii- xii-g: tanta fu l'affezione a
il resto. settembrini [luciano], iii- 1-49: tutti irritati avriano voluto farlo
d'una torcia. p. fortini, iii- 562: d'ora in ora
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 206: cominciò a trarsi vicini
suggerii e tributari delli spagnoli. pindemonte, iii- 565: come l'alba in veder
e presentato di alcuni rinfrescamenti. tasso, iii- 32: ho gran volontà d'
patrimonio signorile. settembrini [luciano], iii- 2-54: m'ero tutto ringalluzzito,
dalla selva trappiantato in giardino? baruffaldi, iii- pref: tabacco, pianta straniera,
del dantesco in quel marmoreo. carducci, iii- 5-269: contro a'buoni e generosi
macigno. f. f. frugoni, iii- 263: perorò il bracmano, per
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 332: non deve mai essere riputata
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 140: 1 segni...
/ di suo color ciascuna. cino, iii- 41-5: fa rinovellar la terra e
tempi una altra volta rinverzisca. bembo, iii- 420: se gli alberi la
del detto spedale. f. casini, iii- 283: il zelantissimo papa destinava frequentemente
e i gran ripari scuote. santi, iii- 47: a tempo della repubblica senese
bordoni. g. b. doni, iii- 24-72: questo pare, che oggi
sole s'accresce. i. nelli, iii- 101: nel parelio uno solamente
da faramondo re di francia. varano, iii- 461: l'origin sua ripeter
ripienezza di versi martelliani indigesti. carducci, iii- 25-386: io mi sento come una
hanno la bassezza di tollerarli. carducci, iii- 2-209: cristo, che a pietro
amor. s. caterina da siena, iii- 29: siccome la madre nutrica
potrebbero farsi miracoli. b. croce, iii- 27-242: nel '67 fu ripristinata in
non avrebbe guastate le cose. leopardi, iii- 538: non so quanto ella
le riprovò e le respinse. carducci, iii- 5-379: se di alcun pontefice riprovò
statura, tozzo e riquadrato. mazza, iii- 93: immane forza / reggea
, anzi propriamente come vive. foscolo, iii- 1-240: il disegno d'una bella
, mi consuma e sface? bembo, iii- 508: tal per te sono
livorno / pratica pel riscatto. zilioli, iii- 130: per il qual comandamento
pagare un forte riscatto. d'annunzio, iii- 1-653: malatestino aveva a noia d'
massimamente per la mala compagnia. bembo, iii- 471: io delle tre innocenti
tuo cenar coi giovani). soderini, iii- 445: l'ellera cotta e
ma vengono per occasione particolare. tortora, iii- 260: benché il duca di savoia
sfoggiare molte attrattive sul parlamento. fanzini, iii- 472: occupava su la terrazza
udito / risonò dolce 'nvito. varano, iii- 519: potresti / allontanarti almen
nobil famiglia genovese dei mari. ojetti, iii- 200: m'ha parlato degl'
risse e dalle corruttele europee. carducci, iii- 1-139: ergersi in tanto / su
del sangue. settembrini [luciano], iii- 1-215: sanami la ferita, ungendola
l'altro verso la democrazia. carducci, iii- 14-198: l'autore della 'silvia'.
in mare. anonimo [in bellori, iii- r39]: quanto al nutrire se
, a restar dal combattere. tortora, iii- 84: gli altri, che
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 138: ecco quel sasso che
del corpo. g. aver ani, iii- 244: donde ne segua il
che comprova questo a meraviglia. delfico, iii- 42: nell'anno seguente incominciando
pasciuta e non manca giamai. savonarola, iii- 45: si rinoverà la terra
il fondo del suo cratere. santi, iii- 375: gli alberi predetti rivestono
ma non è modo comune. carducci, iii- 23'37i: questi è severino ferrari
poi volando e rivolando. d'annunzio, iii- 2-1000: dopo l'acquata, non
rivoletti. s. carlo da sezze, iii- 197: figuriamoci dunque che questo
tenuta per essenzialmente rivoluzionaria. pisacane, iii- 202: il rivoluzionario di buona
era stata una cosa sola. boine, iii- 267: mi ricordo che questa
acquisto della roba forestiera. d'annunzio, iii- 1-608: madonna, ecco che viene
, non rulla quasi mai. beltramelli, iii- 692: trascorreva, rullando e
petto / l'avversario ferì. carducci, iii- 23-108: egli, afferrando una torcia
di rotazione e di ondulazione. carducci, iii- 24-122: la capelluta cometa estravagante doveva
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 353: i granelli della rena
guerra fosse per tutto rotta. segneri, iii- visto il tempo un po'meno
non oscuro nome. c. campana, iii- 199: erasi tosto presentatala rovina
; che non è giusto. leopardi, iii- 127: io mi sono rovinato con
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 384: con quest'apparato si possono
suoi servitori attuali. f. casini, iii- 499: sia nel ruolo di
avo sole ed ornamento avito. carducci, iii- 19-154: vi parrà, o giovani
n'è troppa necessità). fanzini, iii- 695: il fiaccheraio, bizzarro
, saldar le piaghe sue. passeroni, iii- 62: perché a vincer s'
vuole un riso al salto? panzini, iii- 670: vecchio risotto al salto
signor, che tu uccidesti. sercambi, iii- 371: vedendo il duga di milano
apparecchiata. f. f. frugoni, iii- 603: il pappagallo spiegò di repente
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 352: l'indurimento è maggiore
nostra natura vinta dal costume. passeroni, iii- 271: la gola e il
ogni celeste nume. a. cattaneo, iii- 322: come dobbiam portarci noi
a quella ch'è illuminata. milizia, iii- 415: sbattimento dicesi dai pittori
sbocca, tante vocali fa. segneri, iii- 1-67: quando si ode un bestemmiatore
cholera a deprimere gli animi. carducci, iii- 20-92: sbolliti gli ardori giovanili,
donde quel pensieraccio sia sbucato? carducci, iii- 27-131: la somma delle asinerie fu
questi strumenti 'scabilli'o 'scabelli'. gianelli, iii- 91: 'scabillo': anticamente, armato
d'un abisso mi spingo. zendrini, iii- 367: dio rotondò il pianeta
diè a crivellarlo di colpi. beltramelli, iii- 677: non aggiunse parola: le
ha fatto tardi! r. sacchetti, iii- 154: scoppiavano fischi, voci
che tu hai letto ». milizia, iii- 342: volle andare a nascondere
certo aspettava col cappuccio basso. beltramelli, iii- 1235: se ne è andato scalzo
dettare, scambiare, rifare. cesari, iii- 587: notate bellezza e forza che
per la distribuzion delle terre. leopardi, iii- 35: l'impresa non sarà grande
scanzie di ebano co'cristalli. casti, iii- f f 200:
più allegri e freschi rampolli. soderini, iii- 507: il noce..
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 304: tra le tante figure
noi, caro don gesualdo! papini, iii- 575: tutti mancavan di parola
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 243: le prime sperienze che
vera (scarsa famiglia). beltramelli, iii- 711: erano scarsi i passanti
, lisciandosi la barba scarsa. ojetti, iii- 77: ce la descriveva con
, salvo il santo battesimo! ojetti, iii- 134: il povero ispettore urla
« vigliacchi! ». d'annunzio, iii- 1-67: a un tratto si scosse
, e massimamente messere benedetto. bembo, iii- 117: essendo egli e messer
vollero farsi sceglitori del messo. idem, iii- 368: la prorogazione gli era
chieste da lui mercanzie scelte. spallanzani, iii- 89: il museo di pavia
un ricchissimo e sceltissimo museo. goldoni, iii- 248: oh quale e quanta fu
immaginosa, soave! b. croce, iii- 32-62: ho sempre mostrato la più
/ e stiacciata una mana. papini, iii- 449: quel violento che gli
[in montagna]. d'annunzio, iii- 1-45: le sue ginocchia sono agitate
il suono de l'armi. roseo, iii- 205: se si beve il
glossario delle consuetudini giuridiche (1877), iii- 217: i terreni coltivati a
gli uomini di campagna ». deledda, iii- 1007: lo trovava per lo meno
e d'ogni scandolo. anonimo fiorentino, iii- 484: se lo testimonio non
corpo e proibisce la putreffazione. roberti, iii- 119: la paniccia liquida del
molti erroneamente, ma 'sci'. panzini, iii- 841: gli austriaci, su
perdita del povero nostro tassoni. carducci, iii- sciagurataménte (disus. sciaurataménte),
a sollazzare ne'deliziosissimi bagni? massaia, iii- 199: i convitati sommavano a parecchie
tenendoli sempre l'occhio addosso. gioberti, iii- 138: i biscaglini, discendenti degli
lo stecato. giuseppe di santa maria, iii- 92: l'unico rimedio era
operosa radice. settembrini [luciano], iii- 1-330: verso la mezza notte mi
scimieggiando pindaro, ora anacreonte. carducci, iii- 24-53: per certi versi sciolti nei
bassi, maligni: tutti. leopardi, iii- 862: questi viottoli,
le nostre cuoia. i. nelli, iii- 10: ditemi, critone mio
dello spirituale che del temporale. casti, iii- 142: la religione dei russi
, trovai le camere vuote. carducci, iii- 1: 3-95: filocoro, sciupato
ci correva la gran differenza! carducci, iii- 24-245: che spropositi! li rileva
della intenzione mia di obbedirti. leopardi, iii- 109: poco prima di ricevere le
di scolature d'acqua. f casini, iii- 390: il fiume ha la
spesso fo seco una sullucherata. carducci, iii- 27-45: un 'almanacco'...
quel duro candor scolpisca lidia. arici, iii- 15: 1 manichi amendue di molle
collo scombiccheratóre di versi. de marchi, iii- 2-151: quando parlo di critici,
sull'infame testa dell'etman. beltramelli, iii- 162: non una volta la
li usci e le finestre. giannone, iii- 96: le tante increpazioni e
fiumi sconosciuti. foscolo, gr., iii- 167: avido sir..
più da negligenza e sordidezza. leopardi, iii- 200: per corona de'nostri mali
esstremità, scontorsione. i. nelli, iii- 343: terenziano fa delle scontorsioni
venga a sconturbare. i. nelli, iii- 431: -che ci è di
uscirò a combattere. c. campana, iii- 163: il secondo giorno di
dì tra mille oscure grotti. bembo, iii- 406: in due parti,
per il sirmio e bagca. muratori, iii- 159: il mezzo o sia lo
baldanzoso. f. f. frugoni, iii- 271: lo scettro incallir fa
si scorubbia per nulla. passeroni, iii- 190: tuttavia, galeotti,
che scoscendevano entro l'incile. carducci, iii- 2-22: quella cura che ogn'or
di far recapitare il plico. leopardi, iii- 102: la prego che si
non rho perduto mai più. milizia, iii- 362: franceschiello de muro,
padrona d'uno stile proprio. ojetti, iii- 13: il coro è al
; poi qua alla questura. beltramelli, iii- 1008: sissignore, floridiana! ebbene
, diritto rigido quasi sdegnoso. pafiini, iii- 494: questa, nell'essenziale
con un secchiolino sulla testa. dossi, iii- 219: per chi, nato a
diventaremo etici della terza spezie. goldoni, iii- delfico, ii-283: le prime
delle nostre ultime corti secentesche. fanzini, iii- 384: senza saper come,
del mal caduco che patisce. menzini, iii- 77: egli comandava a bacchetta
. laudario di santa maria della scala, iii- 19: veder come se'stato
, anni 22. andrea da barberino, iii- 48: la mattina vegnente,
del re glielo fé segnare. carducci, iii- 30-110: come insegnante, sono persuaso
d'amor, di fé. leopardi, iii- 164: non le domando se
istoria esser molesta. b. tasso, iii- 100: se pure ho trapassato
e la vita per lei. passeroni, iii- 393: in ogni cosa voi
di sego antico e nuovo. siri, iii- 675: il sevo, di cui
e sellare due mule. d'annunzio, iii- 1-103: ha fatto sellare il suo
su, san marino. d'annunzio, iii- 2-1114: tutta la selva digradante sileva
salvatico era tutto il maladetto. bembo, iii- 335: 1 poeti..
piramidi in mille fantastiche forme. panzini, iii- 465: faccia serrata fra un
la morte. borsieri, conc., iii- 420: noi faremo gran senno
spirito acquista le prime nozioni. alfieri, iii- 1-38: tra l'idea che si
molti casi della casa arciducale. pindemonte, iii- 177: mostrò subito un certo
sentimento grande della maestà sua. segneri, iii- 1-129: finora vi ho spiegati i
per maggior distinzione di sentimenti. cesari, iii- 107: è gravido di sentimenti assai
e l'erba. documenti diplomatici milanesi, iii- nello sviamento dell'intelletto).
in suo giudicar torto ragiona? mazza, iii- 77: quei che serpe /
lasciare povero ». m. adriani, iii- 471: molte fiate che pompeo
loro salari. settembrini [luciano], iii- 1-83: esser procuratore imperiale e governar
/ dei giusti regi. d'annunzio, iii- barbigio, / sai tu, giannin
è il cui da'serviziali. leopardi, iii- 644: ricci vi parla di
mala volontà. dante, conv., iii- xi-4: erano chiamati li seguitatori di
imbriglia con morso dorato. de marchi, iii- 1-469: colletto alto, finito in
quello sfacciaménto. uuoa [guevara], iii- 137: la lussuria, l'
storpicciare le cose senza giudizio. alfieri, iii- 1-165: uno scrittore latino eccellente,
.. come fate voi? alfieri, iii- 1-235: alcun principe mai avrebbe la
gire appresso lei e trattenerla. leopardi, iii- 264: il tedio e la
, quando cominciano a riaversi. vallisneri, iii- 410: 'gonorrea'vogliono alcuni valenti
non succede in gran copia. soderini, iii- 73: sfioriscono [gli alberi
di cavallo e di vitto. bersezio, iii- 49: gaspare fece voltare il cavallo
, nella spelonca si prese? alfieri, iii- 1-45: i troppi abusi di essa
bugie e parole di scheme. musso, iii- 187: non fa cristo che
e i contorni troppo sfumati. cesari, iii- 49: specchiatevi in un cristallo
quel che per lei provo. pindemonte, iii- 74: più assai che gli
udire dalla lor bocca medesima. dossi, iii- 382: 1 primi calzoni sgradiscono sempre
innamorerebbe né anche delfiddea venera. goldoni, iii- 35: so io che vi è
mani nella foga del ragionamento. beltramelli, iii- 1212: la granata arriva, coglie
tremende sguardature. settembrini [luciano], iii- 3-52: venendo all'altra riva tu
da quelli discreditate le follie. giannone, iii- 40: altri, credendo pure
scritte prima. breme, conc., iii- 25: ebbe tanto di ardire
condizioni alle quali può conoscerla. cattaneo, iii- 3-304: secondo ferrari...
in amicizia con la terra. giordani, iii- 113: si credevano sicurati da'
sole de'greci. m. adriani, iii- 97: essendo ancor giovanetto e
/ sillogizzante, pallido nipote. ojetti, iii- 192: stupenda la piccola pitoèff
tutto né la medesima diffinizione. soderini, iii- 96: così come negli animali
de'turchi in questa parte. marini, iii- 120: in questo mentre calloandro
se la laude fosse falsa. leopardi, iii- 292: è ben duro per me
principe tomaso. romagnosi, conc., iii- 125: lo scrittore è un
, exiava alcuni interrotti sospiri. musso, iii- 106: non contento d'udire
sinistra dei sospetti più infami. beltramelli, iii- 222: pensavo a qualcosa di
al governo costituito. b. croce, iii- 22-85: anche la 'questione meridionale',
di meliga siringata alla cannella'. panzini, iii- 204: statua di butirro siringato
essi qualunque fibra di baldanza. pindemonte, iii- 261: sforzi tuttavia così grandi
d'oro brunito che smagliava. leopardi, iii- 414: feci quattro volte la strada
più prolungato e intenso. carducci, iii- 15-106: la poesia parmense fu ritratto
smaniare prima dell'alba. d'annunzio, iii- 1-687: 'francesca dà un gemito più
lettera di vostra signoria illustrissima. leopardi, iii- 37: dall'ultima sua pregiatissima e
/ della smarrita libertà primiera? pananti, iii- 50: ecco perdute le mie fatiche
attendiamo una formale smentita ». carducci, iii- 25-93: prima di dare una smentita
a smontare probabilmente al falcone. deledda, iii- 75: un forestiere alto e
in qua sobbolle. b. croce, iii- 22-11: il 'paese reale'sobbolliva contro
onesto per l'altra via. muratori, iii- 293: trovando che i suoi
noi siamo a tutraltra condizione. carducci, iii- 8-236: qual socio spendesse a proprio
racconto / e poi soddisfarotti. spallanzani, iii- 285: giacché...
coll'acqua. cellini, 1-96 iii- 16: opinione di molti è che alle
da loro vestita colle parole. alfieri, iii- 1-237: si verranno a trarre i
da scrivere al conte. d'annunzio, iii- 1-676: rimane paolo / con voi
nugulo e ier fu sole. roseo, iii- 184: se fa sole è meglio
perché si prestasse l'evizione. leopardi, iii- 437: ti mando particolo che promisi
e tu sollazza. bibbia volgar., iii- 195: david e tutto israel
sollion la nuoce sempre mai. soderini, iii- 195: ho provato a fame
tempo. s. caterina da siena, iii- 27: solo il peccato è
canto sol labbra e sguardi. leopardi, iii- 167: dirò solo che,
segna con qualche notabile mancamento. cesari, iii- 77: la libertà è dote
mio picciolo stato. francesco da barberino, iii- 352: qui c'è donato
alla somma parte dell'aria. beltramelli, iii- 176: il silenzio delle altitudini somme
tutto il mondo ne sconvolgo. arici, iii- 655: questa istessa cittade e
moltitudine sommossa da'magistrati minori. carducci, iii- 19-279: leonetto cipriani fece afferrare alberto
e altri mille in oggetti. cavour, iii- 412: quando la banca è
da venti aspri e sonanti. bembo, iii- 392: non altramente aviene nella vita
una grandine fitta di palle. gioberti, iii- 187: genova, posta a
]: gl'impiegati soprannumero. cavour, iii- 290: essendovi un gran numero
che facilmente si può infiammare. spallanzani, iii- 88: succo gastrico che,
dalle sciocchezze degli uomini. d'annunzio, iii- 1-1061: implacabile, ascoltami! /
e a'forastieri. a. cattaneo, iii- 186: soprantendeva alle portate delle
non sordo egli s'estolle. milizia, iii- 490: sordo in pittura è
ha ciascun d'orrendo mostro. marini, iii- 85: gran cose invero voi
inebria gli uomini. b. tasso, iii- 100: la disperazione..
di terror. foscolo, gr., iii- 300: non ha l'ali,
, dar legge a tutti. moretti, iii- 304: volle dominare la conversazione
non lasciandolo giungere al sacerdozio. idem, iii- 426: or questo soperchio di gaudio
cosa sono sovenuti. a. cattaneo, iii- 170: ero un povero cieco,
distruttori della libertà? f. casini, iii- 261: ah, giudice sowersor di
la mal tentata agnese. d'annunzio, iii- 2. traviato, sviato;
sozzura e pestilenzia. a. cattaneo, iii- ^ o: bella la santità, perché
matti fini erede ». de marchi, iii- 2-790: comincio col ringraziarla d'aver
per iesù cingete ornai la spada carducci, iii- 1-141: tu lasciasti la cadente etade
nelle scuole anche men rigide. goldoni, iii- 883: in messina, dove
chiamato uomo spanditore di sangue. pallavicino, iii- 682: assai celebra [la fama
e andossene a riposare. d'annunzio, iii- 2-310: in questo alabastro / è
sono sparvierati e putte scodate. guerrazzi, iii- 127: cari miei, con
ma io spasimava ai giungere. leopardi, iii- 564.: non ti dirò quanto
, / maltrattarmi! spaventarmi! leopardi, iii- 1099: una terribile esplosione del vesuvio
un de'loro preti. d'annunzio, iii- 1-607: ecco, e dietro a
non torni nel primo officio. bembo, iii- 320: le -tre donne.
la sua spada s'uccise. sercambi, iii- 250: per la qual cosa
et isperticate? settembrini [luciano], iii- 1-95: il 'lessifane'mette in canzone
spese loro il ventre impingui. carducci, iii- i9'55: governo clericale è governo
certa globosità saniosa e fracida. siri, iii- 997: non si adombrarono punto al
acqua chiara discorreva un rivo. roseo, iii- 126: questo si intende quando
il fondamento a diverse relazioni. carducci, iii- 12-13: la scienza di guerra fu
mai non si ne svezza. guittone, iii- 47-12: se vi spiaccio, lasso
acquetta che spicci di vena. faldella, iii- 85: io credeva che dalle
e per pagarsi del rischio. leopardi, iii- 128: quanto alla necessità d'uscire
. lli avitatori. andrea da barberino, iii- 270: venne dalle mura della
e muto. f f. frugoni, iii- 312: il razzo altro non è
le vostre cure ». d'annunzio, iii- 2-380: prima di abbandonarsi spirante sopra
uno stato di libertà spirante. alfieri, iii- 1-293: la spirante repubblica un
per la signoria. m. villani, iii- 1-69: i governatori del comune di
dei socialisti. settembrini [luciano], iii- 2-284: gli sedeva a fianco sul
troppo all'aperto. g. averani, iii- la distillazione di liquidi fermentati, usato
de valore circa ducati seicento. fanzini, iii- 134: la lisetta viene,
già lacere dalle tanaglie infocate. carducci, iii- 1-99: a fronte urlavano / accorrenti
finti marinai. montano [in lacerba, iii- 150]: bisogna girare il bicchiere
dalle circostanze de'miei tempi. leopardi, iii- 1109: né avrei punto replicato alla
pendenti ella spontaneamente si precipita. spallanzani, iii- 422: la conferva di fonte
sprezzator degli uomini mi rendo. carducci, iii- 19-138: antonio panizzi...
il regno al fier plutone. musso, iii- 331: t'era paruto poco
linguaio, anzi in moltissimi. bembo, iii- 137: aviene alcuna volta cne quello
la povertà mi spronavano altrove. mazzini, iii- 297: il popolo non guarda
dir vero, troppo sproporzionato. leopardi, iii- 167: userò quella stessa confidenza
. u. tommei [in lacerba, iii- 13j: si faceva i polli davanti
sputato un po'di sangue. cicognani, iii- 2-284: la bimba à sputato fuori
voto e abbandonato dagli ugonotti. carducci, iii- 11-253: con una squadra di ottocento
sul suolo ardente del peloponneso. carducci, iii- squagliare (ant. e region
riscalda in esse il sangue. cagna, iii- 211: le scettiche riluttanze del
balìa che appartenesse a comune. guicciardini, iii- 92: sotto nome del triumvirato
difficoltà che le fanno contrasto. cavour, iii- 142: dobbiamo avere un sistema
stagione o fuor di stagione. carducci, iii- 15-149: né ezechiele né pindaro erano
dato una carrozza di corte. carducci, iii- 24-396: le stalle mugghiano. mi
generali'del regno. b. croce, iii- 15-99: il manno non aveva ritratto
stesso antinoo, già deificato. carducci, iii- 23-67: notai, tra le altre
la guerra e gridarono alrarmi. carducci, iii- 2i " 337: con le previsioni
, immediatamente deporrebbe il potere. carducci, iii- 6-381: tutta questa letteratura ti pare
malagevoli, per condur carri. pananti, iii- 104: le gazzelle scorrono in
primo e lasci il secondo. delfico, iii- stra stillante d'acqua benedetta.
palme e di altre monocotiledoni. beltramelli, iii- 1107: s'inarcò a colpire più
la fantasia di farsi frate. leopardi, iii- 42: non so dirle con
più cosa m'ha detto. alfieri, iii- 1-144: se fra il popolo rozzo
, -en onne cosa ordenata. segneri, iii- 1-261: un medesimo david compariva sì
ai piedi del supremo gerarca. carducci, iii- 25-182: a lui si deve per
facendovi più strage che altrove. leopardi, iii- 119: nella terribile circostanza della
, nate per mio tormento. betteioni, iii- 210: la pompa di un
nella casa di mio padre. papini, iii- 640: forse i due scultori
del viver mio la primavera. carducci, iii- 19-348: queste popolazioni, credute strane
non aver ricevuto ingiuria alcuna. giannone, iii- 4: i popoli sottoposti,
: qualche strappatèlla di fune. guerrazzi, iii- 165: pochi giorni dopo, patite
.. strascino vita infelice. carducci, iii- 1-262: altri indorato fra sublime plebe
concorde di tutti i popoli. milizia, iii- 4: bisogna che il guarini
allo strepito delle vostre vittorie. leopardi, iii- 237: lo strepito e lo splendore
per gran stretta. a. cattaneo, iii- 155: una notte ebbe tali
per compassione con un cambio. pananti, iii- 169: debbono rimanere stretti a
. s. gregorio magno volgar., iii- 16 (1): monti agni
, overo fallo allo strectoio. soderini, iii- e e 520:
per uso di medicina conservata. carducci, iii- 21-202: quel primo sepolcro ed altri
streminzito, qualche tordo miserello. moretti, iii- 497: accanto al prete un
de'fondi il naviglio sonava. carducci, iii- 24-417: qua e là tonfi di
. g. gozzadini [in carducci, iii- 22-266]: la sua capigliatura,
: 'strombettio': lo strombettare. gianelli, iii- 133: sembra tale strombettio e
quale entra ne gli unguenti. soderini, iii- 483: assai durano le [
studentesca insieme. b. croce, iii- 27-342: così ragionavano e insegnavano a
acciò togliesse via lo studio. panzini, iii- 571: per mio conto,
ascoltanti nel sentire metafoncamente ragionare. leopardi, iii- 320: ti rendo quelle grazie
dietro la demissione del caraffa. arici, iii- 429: le sturbate / nozze di
terreno dove si vede esserne. idem, iii- 250: è da scavare a
tucti. s. caterina da siena, iii- 162: si sono partite dall'
sopore, massimamente nel veneto. carducci, iii- 16-220: la subitaneità e la vivace
alla suprema amministrazione dell'egitto. spallanzani, iii- 282: senza saper leggere né
marmorea conca onda d'argento. santi, iii- 256: l'acido boracico,
esse indebitamente e per superchieria. carducci, iii- 10-140: cotesta partecipazione di dolore in
fiero incontro con la retroguardia. muratori, iii- 213: silvio de le boe
, la diede ad enea. ottimo, iii- 8 8 123:
misturaggini. f. f. frugoni, iii- 29: come all'arancio,
giocando tutto il suo finiscono. leopardi, iii- 215: se la mia salute
la quietissima tirannia del suocero. cavour, iii- 204: l'altro giorno.
vi è carestia di superlativi. carducci, iii- 26-342: ciò non ostante, il
, sarà barbaro verso costoro. panzini, iii- 687: è supponibile che il grande
gli ambiziosi pensieri della sovranità. siri, iii- 17: negli animi suspicacissimi de'
sussidio che possiamo agli altri. monti, iii- 378: la costanza mi prega di
scosse] si fecero sussultorie. carducci, iii- 24-218: applaudiva se stesso con un
sussurrar s'odon le fronde. arici, iii- 35: dagli sciami / dell'
]: svegliarino, svegliarolo. baruffaldi, iii- 178: lo svegliarino è una
gran dubbi il nodo sleghi. pananti, iii- 230: allora sui diruti avanzi
al sole direttamente. n. ginzburg, iii- 1287: le ragazze escono al lavoro
disordini e delle sue svergognatezze. moravia, iii- 341: a questo sogno,
lasciai condurre. papini [in lacerba, iii- 111]: gl'imbecilli, destinati
ristoro d'un'infermo svigorito. bersezio, iii- 59: le braccia le ricadevano
e ne copra lo tafanario. fusinato, iii- 169: mostrati bestialmente umanitario / per
le vespe e i tafani. passeroni, iii- 104: ci pungono le vespe
sua povera tonaca. c. campana, iii- 6: molti gli tagliarono alcuna parte
o il dove. a. cattaneo, iii- taglieggiare1, tr. { taglieggio
non a qualche disperato partito. carducci, iii- ii-254: a tale eran le cose
tale che ruppe l'elmo. bembo, iii- 283: è 'tale', in
fosse da dicto re dicto. castiglione, iii- 126: dico che 'l corteggiano trovandosi
elevata, tappata di lauri. deledda, iii- 757: il luogo era riparato
può ch'egli valea tesori. pindemonte, iii- 266: oh chi mi posa /
e scambiai graziosi in colombani. leopardi, iii- 1103: ho tardato fin qui a
rancie, tarlate e fradicie. passeroni, iii- 248: quanti frutti son belli
che in sé contiene. santi, iii- 319: deposita [l'acqua] un
rosso e si tasta bofonchiando. panzini, iii- 212: adesso mi tasto.
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 205: la convulsione durò circa a
trebbia, poi al trasimeno. carducci, iii- 26-176: la valle d'aosta fu
pur neo. settembrini [luciano], iii- 2-232: un'opera potrebb'essere di
fa degli altrui mali. d'annunzio, iii- 2-359: su la pelle / del
da un telonio. a. cattaneo, iii- 270: si converte una maddalena
nostro tema. ulloa [guevara], iii- 147: il tema del nostro
dato il nome di temperatura. leopardi, iii- 814: il clima di pisa,
sulle scienze e sulle arti di milano, iii- 147: noi...
tutti gli altri dì proibiti. massaia, iii- 144: conferii loro il suddiaconato,
a piede si potea passare. ottimo, iii- 148: aveva fatte fare falci
securo asii della tenaria notte. dannunzio, iii- 2-331: pronta, eccomi, all'
né giustificarsi, né attenuarsi. leopardi, iii- 1033: voi dite benissimo ch'egli
essa dalla sua bella innocenza. cesari, iii- 597: atto tenerissimo e pieno
non hanno mai potuto allignare. leopardi, iii- 875: certamente il modo con
modo che nessuno potrà scusare. cavour, iii- 320: essi potranno dire..
terminare e apilastrare. m. villani, iii- 8-90: diremo de'confini tra il
della nazione de'longobardi *. leopardi, iii- 613: nella vita del petrarca
erede il detto messer simone. sercambi, iii- 249: il predicto messer baldassari
, e da non tentarsi. soffici, iii- 145: seduti tra le ginestre
barbarico sangue un giorno tinse. cesari, iii- 156: i padovani (colpa
pasco raro tra larici alti. beltramelli, iii- 229: io udivo, dalla capanna
ogni cosa, così stupefatto! carducci, iii- 24-262: ei si diverte a tirare
non sappiendo dove. b. tasso, iii- 149: io non voglio.
per consolazione de'suoi amici. carducci, iii- i3_275: brevi appunti...
in veterani e in licenziati. siri, iii- 992: i tironi...
è mio. settembrini [luciano], iii- 1-251: perché mai, o amore
, geme, sospira. de dominici, iii- 78: sopra ad un'altra delle
perdere la vita. i. nelli, iii- 236: piuttosto torrebbe a star sempre
poi delle topiche colle grandame. betteioni, iii- 265: le topiche, le distrazioni
nuove torbidezze. soffici [in lacerba, iii- 60]: è un pezzo ormai
di tormento, fu morto. sanudo, iii- 18: fo examinato da li
a tre libbre. g. averani, iii- 197: questi bicchieri torniti potevano
/ tutti ingoia di francia. spallanzani, iii- 270: vede per la prima
, fino alla stoltezza. d'annunzio, iii- 1-537: si vede nell'andito il
spinte che traboccano li figliuoli. segneri, iii- 1-200: la trabocca...
buona imagine patema di voi. bembo, iii- 17: avea trafitte le compassionevoli donne
fime del bue. f. casini, iii- 439: che raggiratasi nella mente
svergognata immodestia del suo tempo. santi, iii- 112: raccolti a monte massi.
un mur soprammattone. f. casini, iii- 297: prima bastava il velo
dimora in così onorevole posto. delfico, iii- 137: uno dei beni più
.., vien detta. cattaneo, iii- 1-134: 1 dodici libri dell'
disperazioni difformi, senza sbigottimenti. beltramelli, iii- 1195: ognuno che va e sa
lippomano a quella di verona. leopardi, iii- 414: in questo ufficio tutti
suo posto tra le nazioni. carducci, iii- 11-21: clemente v..
su d'una superficie liscia. idem, iii- 158: parini...
che in pescare colla cannuccia. leopardi, iii- 238: dici troppo bene ch'io
mio disegno m'arà rotto. savonarola, iii- 496: amasia sacerdote, vedendo
ma anche lodato di traverso. carducci, iii- 14-149: dopo tanta sazievolezza d'arcadia
continuava incessante senza tregua. d'annunzio, iii- i-154: com'è grande la sua
di sudor ancor mi bagna. boccaccio, iii- 395: la terra circustante triema
premendo la guardava sollecito. d'annunzio, iii- 1-45: le sue ginocchia sono agitate
era entrata ben questa carota. beltramelli, iii- 1057: allora il gran pugno nocchieruto
noi fatte l'anno scorso. soffici, iii- 545: un ufficiale austriaco che
a vicenda lo loro prodezze. carducci, iii- 27_i33: in casa trincano il vino
trincierarsi e ritirarsi in ordinanza. pananti, iii- 235: nel cuor dell'inverno.
soprastavano al rimanente già atterrato. carducci, iii- 21-202: l'alberti lasciò indicato il
fonda il trono dell'opposizione. ojetti, iii- 21: se il duca salisse
mai bevuto con maggior gusto. panzini, iii- 879: pitagora domandò di uscire,
: libri non trovabili altrove. carducci, iii- 21-13: a mettersi a rimutare di
come a monachecca. i. nelli, iii- 296: ch'ella s'innamorasse pure
e dalle rispettive municipalità. leopardi, iii- 304: anche qui è stato
, alle quali s'appoggino. soderini, iii- 521: è il tubero vizio
vita, thia, thuia. idem, iii- 293: non dissimile nel legno
le nascenze a l'anguinaglia. muratori, iii- 201: parleremo ora di questi
casa col cervello in tumulto. beltramelli, iii- 599: 1 mormorii passavan via col
a fabricare quella imagine umana. leopardi, iii- 44: quando ho letto qualche
ora uscire in luce riformato. spallanzani, iii- 315: se qualche squarcio di
tegno ben garzon ciascun amante. cino, iii- 63-2: bernardo, quel gentil che
fu che caduto in terra. bembo, iii- 285: alcuna volta tuttoché altro
avea di 'decimonono'. b. croce, iii- 23-143: il suo ritratto del conte
della divina potenza ed intelligenza. carducci, iii- 14-156: l'idilio è la visione
sì forzosa. dante, conv., iii- xi-14: fine de l'amistade vera
, che con la pazienza. goldoni, iii- 407: il perdonare è atto
modesto, umano e schietto. alfieri, iii- 1-130: riunisce [il principe]
quattro piedi del verso undicisillabo. carducci, iii- 15-16: s'industriava a dar similitudine
a metter l'ugna addosso. carducci, iii- 15-412: alla fine invece del baronetto
sentenza d'un suo pari. delfico, iii- 597: è solo per l'
. unzione spirituale. b. cróce, iii- 27-63: in certo senso, la
collazioni di molti offici vacabili. leopardi, iii- 415: intanto s'è indicato
e palido. ulloa [guevara], iii- 169: il mare molto più
che macometto sì ti vaglia. carducci, iii- -254: o veneziani maligni,
vallee, boschi e foreste. foscolo, iii- = deriv. da valletto. ligiani.
genti sparse raccogliea nel vallo. alfieri, iii- 2-259: insolentir perché più numer sete
fama sua s'ampliò molto. guicciardini, iii- 280: in verona erano trecento
di superbia e d'odio. carducci, iii- 16-204: quella società...
che mai vantasse gravità eroica. moretti, iii- 202: le signore, per
in varcar l'ignoto calle. pananti, iii- 115: i pellegrini affannati,
da uso sozzo. a. cattaneo, iii- 112: la carità del santo
rodevano i freni del vassallaggio. carducci, iii- 5-50: 1 conti e i baroni
vide più sozza figura. lamenti storici, iii- 217: con gran ferocitate /
costui dovessi essere il bisogno. tasso, iii- 135: ora questa può far la
'l basalisco mustrate. andrea da barberino, iii- 306: ella aveva nome drusiana
vegetale, sensitivo e intellettivo. carducci, iii- 10-152: nell'uomo sono tre anime
'velaio maestro': treviere. d'annunzio, iii- 2-5: i velai, i cordai
disfece la cità de ierusalem. savonarola, iii- 136: l'ira non desidera
presso ogni classe d'uomini. leopardi, iii- 803: vorrei che la presente fosse
a questo monaco suo fratello. muratori, iii- f f 164:
per ordine del generale wallis. carducci, iii- 24-410: 1 versi intitolati 'la
e rinfranca mirabilmente gli impauriti. leopardi, iii- 180: io non so veramente
credere nella infallibilità degli oracoli. deledda, iii- 902: la vita, quella
luce chiarissima in quell'ambiente. cagna, iii- 182: il lucernario del soffitto
peste d'italia. b. croce, iii- 23-49: i nostri versificatori, che
dritto altrui per ogne calle. carducci, iii- 2-287: vede le sue spalle /
vanno per l'ordinate vicende. musso, iii- 146: 1 cieli non
a vicenda d'ammazzare amorathe. leopardi, iii- 394: tornati a casa con
vieto e noiava. b. croce, iii- 26-181: tornano alla vieta considerazione della
milizia de'cavalieri di dio. idem, iii- 36: vogliono essere puri,
iscomo sopra d'una asinella. carducci, iii- 30-255: si devono spiegare se non
al corso usato. g. averani, iii- 34: la carestia e l'abbondanza
per istralciar que'viluppi allegorici. cesari, iii- 276: qui c'è un
, io verrò al tempio. muratori, iii- 167: subito che si scorge
crescimento in bene. cassiano volgar., iii- 7- (3ó): la carità
suo violatore, l'uccise. bembo, iii- 484: tu puoi avere in
, 4 viscontesse. b. croce, iii- 26-25: nelle 'historiettes'del tallemant des
che già mai potessi avere. aretino, iii- 83: la deliberazion prima è tanto
ti sono sembrati acerbi rimproveri. carducci, iii- 30-270: è [il sonetto]
andare a partito. p. fertini, iii- rosamente difficile. 305: livia,
e dal tuo grande. lamenti storici, iii- 23: io fui volatil più
luzzo buon seco sei tiene. carducci, iii- 28-330: a molto dante aggiungi dell'
ad arte un ciel distrusse. carducci, iii- 23-88: allora i dragoni che stanno
un forestiero come una trottola. marinetti, iii- 284: questa città è un vortice
/ del figlio di latona. carducci, iii- 1-146: o tancredi o rinaldo!
cercava di mettere qualche zeppa'. beltramelli, iii- 770: la mente ha bisogno