più addentro cercare. bar etti, ii-95 : ben mi duole di vedere trasparire
un francesismo scrivo scrivo. panzini, ii-95 : anche lui non ne sapeva che
dal nostro vantaggio o piacere. giusti, ii-95 : l'immaginazione mi s'è inaridita
, ed era morto. panzini, ii-95 : non ne sapeva [il prete]
[= inganna]. sacchetti, ii-95 : non lessono mai costoro il lucano,
. s. caterina da siena, ii-95 : venne [il verbo] con
debitore al morto canonico. panzini, ii-95 : mi hanno assicurato che l'arciprete della
affare arduo, arrischiato. baretti, ii-95 : so quanto riesca arduo il conservare
/ all'apollinea forza. baretti, ii-95 : se non fate argine per tempo
arresto / dell'indegno uccisor. giordani, ii-95 : fece più volte (dopo il
dello stato di lucca. carena, ii-95 : a un assortimento di mappe di
qua uno di là. deledda, ii-95 : auff! -egli sbuffò, appoggiandosi
e. visconti, conc., ii-95 : ma che servono le autorità? ragioniamo
che ne siate avaro. idem, ii-95 : certo l'amico avaro, / come
un grande bacile di ottone. ojetti, ii-95 : da questo barbiere venivo a tagliarmi
e a voi mi raccomando. vasari, ii-95 : parendo a lui, come è
sorda '. b. davanzali, ii-95 : cecina e valente governavan l'imperio.
bersaglio, arco ed arciero. goldoni, ii-95 : il genio comico mi bolliva in
, piccolo paniere. luca pulci, ii-95 : e con bugnuoli il mar nel mar
due colpi, ecc. bocchelli, ii-95 : e agata bussò alla porta i colpetti
urlar per l'ombra. prati, ii-95 : e coperta di barbaro ossame /
delle lamiere. luca pulci, ii-95 : chi calafata, il me'che può
tra i dieci. b. davanzali, ii-95 : ma nel far de'consoli,
colle punte degli aghetti. aretino, ii-95 : chi vuole aver bene in corte bisogna
nervosi e circolatori. tramater, ii-95 : 'cardiaca', pianta simile al ma-
. infiammazione del cuore. tramater, ii-95 : 'cardiaflogosi', infiammazione del cuore,
con nausea o deliquio. tramater, ii-95 : * cardialgia ', dolore risentito
dell'albero. giacomo da lentini, ii-95 : or vi mostrate irata, dunque
- anche al figur. giordani, ii-95 : fu di ludibrio la vana emulazione
predecessori onorevole stato sia. aretino, ii-95 : la maggior parte de i grandi sono
tal guisa seco medesimo. pellico, ii-95 : la notte m'cra più deliziosa del
andrea da barberino, ii-95 : confessori da nn santo abate della
; saggezza. giacomo da lentini, ii-95 : or vi mostrate irata, dunque
a conquidergli e sterminargli. gioberti, ii-95 : una santa collera è opportuna per conquiderli
). giacomo da lentini, ii-95 : su'è lo core e suo son
, gli ho fatti arrotare. soderini, ii-95 : crescono agevolmente [i capperi]
parte della somma convenuta. bacchelli, ii-95 : agata bussò alla porta i colpetti
copriva la disattenzione di ada. bocchelli, ii-95 : era stata affittata da giancola per
bucchero bianca assai gentile. pananti, ii-95 : il reverendo in bocca se ne
volta / non rimarrà delusa. ungaretti, ii-95 : perché le apparenze non durano
erudizioni e preparazioni diverse. boine, ii-95 : tu pensi agli altri; fabbrichi la
favorirlo, servirlo. giusti, ii-95 : a te non mancheranno amici che ti
declinare e dichiararsi loro compagno. boccalini, ii-95 : luigi alemanni, nobilissimo poeta fiorentino
, più è stato tardo. metastasio, ii-95 : mancava solo a compire i disegni
altresì, come per gioco. ottimo, ii-95 : buono è pensare di spendere il
proporzione fino alla minore. metastasio, ii-95 : artabano, prefetto delle guardie reali
e neri / cipressi. arici, ii-95 : lauri dirittissimi v'addusse / peneo:
ingegna il disputante una bugìa. giordani, ii-95 : fu di ludibrio la vana emulazione
produrre la distensione. periodici popolari, ii-95 : noi ci ricordiamo delle paure suscitate
versi senza invenzioni episodiche. metastasio, ii-95 : vari accidenti... prestano
, lett. it., ii-95 : nella calandria non vi manca il negromante
per la conquista della verità. boine, ii-95 : una esaltazione di generosità lo scuoteva
disus. esenzione. beccaria, ii-95 : con questa esentazióne, che sembra
del segretario di stato. pananti, ii-95 : il reverendo, che vedea la fame
strapazzo dell'altrui fama? de sanctis, ii-95 : pare che quegli uomini non avessero
del fascino feminino eterno. ungaretti, ii-95 : perché crei, mente, corrompendo?
le ama sarà lo sposo. panzini, ii-95 : questo prete fabbrica con passione di
lui stimato troppo rovinoso partito. metastasio, ii-95 : artabano, prefetto delle guardie reali
i mezzi per medicarli. giordani, ii-95 : ebbe poi quasi campo agli studi più
, poi berlino e dresda. zanella, ii-95 : di tedeschi filologi un drappello,
, intrigante. pananti, ii-95 : ma che bisogno c'era / d'
al fondo. andrea da barberino, ii-95 : presso alle spiagge di spagna ruppe l'
una donna compiacente. giovio, ii-95 : il re la prese [la donna
loro forze. capellano volgar., ii-95 : sappi per fermo che tutta mia
cuor degli uomini votanti. leopardi, ii-95 : se ciò accade anche nelle cose
calpestio delle ugne ferrate. prati, ii-95 : oh speranza!... ondeggiavano
fertilità, benefico. pallavicino, ii-95 : rimanendo gli uomini in altissima espettazione
de sanctis, lett. it., ii-95 : la vita teatrale in certi tempi
lana. g. barbaro, ii-95 : viddi appresso di lui quattro over
faceva gelare le carezze. ungaretti, ii-95 : perché le apparenze non durano? /
de sanctis, lett. it., ii-95 : nella calandria non vi manca il
dipendere. francesco da barberino, ii-95 : magion non face l'om ma
sanctis, lett. it., ii-95 : nella calandria non vi manca il negro
al figur. a. verri, ii-95 : subitamente baldanzosi e lieti [gli
corbi che voci umane. gelli, ii-95 : il nostro leggere o cantare salmi,
in molte stelle. l. pascoli, ii-95 : graticolò le tele, e principiò
o inattesa, insperata. alberti, ii-95 : aparecchiarènci con animo forte e pronto
di vittuaglia. donato degli albanzani, ii-95 : lasciato il guarniménto ne'suoi due campi
curare l'idrocele. dalla croce, ii-95 : lodano alcuni quel coltello commodo all'
quello che io vorrei dire. delfico, ii-95 : gli oratori... studiano
un gomito del cocchiere. ojetti, ii-95 : da questo barbiere venivo a tagliarmi
grandi che non meritano rimessione. giovio, ii-95 : fu forzata dar campo franco di
yorick buffone del re. perticati, ii-95 : si crei in quest'oggi medesimo
-completare, integrare. sarpi, ii-95 : nel condennare quei che non confessano
impasto di parola. de marchi, ii-95 : balbettò un « riverisco » quasi
lasciollo stare. lorenzo de'medici, ii-95 : se non ti muove l'età mia
questo negozio. c. gozzi, ii-95 : condanno lei... della inscienza
cassoni fatti d'alica palustre. bersezio, ii-95 : ora che noi mettiamo i piedi
varii accidenti suoi particolari. de marchi, ii-95 : questo intese dire la povera bestia
ponte rotto sulla brentella. boriili, ii-95 : intersecazioni di strade, tutte lunghissime
al mese per intertenimento. giovio, ii-95 : ha ancora a buon conto apostato quindicimila
ntrigamento della sua gramigna. vasari, ii-95 : un quadro d'un cristo deposto di
il contrario di fuori. giraldi cinzio, ii-95 : il parlare... dà
all'instruzióne del giovinotto. bocalosi, ii-95 : base della libertà è l'istruzione
e balorda. de sanctis, ii- ii-95 : il mondo è quasi come la donna
di vari colori con oro. bellori, ii-95 : naturalissimo è l'affetto di un
lagrimoso vivo. c. campana, ii-95 : lagrimoso spettacolo fu quivi a'cristiani il
: lamiera. bibbia volgar., ii-95 : tolse eleazar questi turiboli di rame
prendere apollonia. lorenzo de'medici, ii-95 : uccidere un legato è cosa vile.
inganno a l'uom. fantoni, ii-95 : ha l'anima sul volto, o
dalla corte in diposito. caporali, ii-95 : avrei visto omer tra i levantini
, mastro de'cavalieri? pindemonte, ii-95 : quale ornai v'ha gleba, che
ingegnosa apostrofe al tempo. tommaseo, ii-95 : doveva stimare com'uno de'più maestrevoli
sempre dannai le estreme. giovio, ii-95 : il re la prese per aver somma
luminoso]. albertano volgar., ii-95 : la mediocrità nelle ricchezze e nella
vantaggi, vergognosi guadagni. guicciardini, ii-95 : giudicando essere il tempo comodo a
cose non mezzolane. albertano volgar., ii-95 : di grande animo è le grandi
pesce fresco e tenero. pananti, ii-95 : una minestra appar ch'era un
). o. targioni tozzetti, ii-95 : coltivasi [l'erba stella]
ciascuna setta. donato degli albanzani, ii-95 : intra gli uomini furono mischiate le
'ha per titolo. giannone, ii-95 : pigliavano [i pagani] il risorgimento
un artista. g. ferrari, ii-95 : una passione irritata, l'eccesso
solean parer già così belli. pindemonte, ii-95 : quanti / mutati dal dolor volti
volte senza lenza pesca. òttimo, ii-95 : segue il poema, mostrando che tante
senza annodargli in treccie. fantoni, ii-95 : il crin raccolto / in latteo nodo
nodi di vostri statuti. bellincioni, ii-95 : talor rispondo che chiamar non m'odo
fedele di tali gradi! giordani, ii-95 : il giovine masini fece notabil prova
, aforisma, sentenza. fagiuoli, ii-95 : tenete a mente questa gran notizia,
òmini stolti. francesco da barberino, ii-95 : magion non face l'om ma omo
[il vino]. panzini, ii-95 : mi hanno assicurato cne l'arciprete
e coll'oblio delle sollecitudini. ojetti, ii-95 : in questa orologeria fu comprato il
di fiori l'alpestri sponde. lemene, ii-95 : ornaro il prato / la rosa
e strugge. berni, 17-68 (ii-95 ): né più soggiunse la vergine orrenda
di serpilla e di fidelfio. bocalosi, ii-95 : se il popolo non può esser
precedere la nostra fortezza. giannone, ii-95 : arnobio, che fiorì nel 303,
, svelto e paino. ojetti, ii-95 : da noi, ricchi e poveri,
induce pallore nelle biade. lemene, ii-95 : tinta di pallore innamorato /..
mia a la gloria sua. sarpi, ii-95 : il conte di mon- fort,
faccia un buco nel mezzo. santi, ii-95 : panetti di loto depositato dall'acqua
; tifoso. b. davanzati, ii-95 : nel far de'consoli, chiedeva
mandato alla casa. bibbia volgar., ii-95 : nullo fosse mai ardito d'andare
, cioè pavera. g. barbaro, ii-95 : fanno eziandio far fasci di canne
capo a guisa di pavone. bellori, ii-95 : naturalissimo è l'affetto di un
piede; pedule. caporali, ii-95 : fin le pianelle mie mi abbandonaro,
mano ha l'arco. ojetti, ii-95 : proibiti, i capelli corti e ritti
sua eternità e permanenzia. reina, ii-95 : l'amore, che ci porta il
maggiore. ulloa [castagneda], ii-95 : mandò... giovanni di coimbra
fegato, scaccia da sé. marino, ii-95 : voi séte troppo ruzzante e pizzicate
grazia. s. caterina da siena, ii-95 : or questa è la dottrina che
sofisti del suo tempo. sarpi, ii-95 : il conte di monfort, vedendo trattarsi
mio nome, o peregrino. panzini, ii-95 : mi hanno assicurato che l'arciprete
eziandio a se medesimi. savonarola, ii-95 : santo tommaso dice che e'non
un rito). sarpi, ii-95 : nel condennare quei che non confessano
in preda al dolce sonno. brancata ii-95 : quando il respiro e profondo, il
terreno. giuseppe flavio volgar., ii-95 : or prosperando la fortuna li desideri
qualità soprascritta. ulloa [castagneda], ii-95 : mandò... giovanni di
di punto. petrarca volgar., ii-95 : perseverando nondimeno in quello né per
verno di qua dal reno. balbo, ii-95 : in tutta questa guerra come nelle
san piero. antonio di meglio, ii-95 : viva viva la santa madre ecclesia,
ad una cosa stessa. foscolo, ii-95 : a che gli obliqui / raggiri ornai
un'immagine simbolica). restoro, ii-95 : avemo posto mercurio; e 'mperciò
lago di como). beccaria, ii-95 : forse tutte queste difficoltà avrebbero potuto
padri e distorgli la b. davanzati, ii-95 : già si odiavano, e gli odi
stati si rau- navano. pallavicino, ii-95 : a'diciannove d'aprile raunaronsi i
mansoris. f. f. frugoni, ii-95 : converrebbe tirar in trionfo i vostri
metteva ed alla catena. vasari, ii-95 : lo volevano a furia di popolo senza
, redivivi ancorché recisi. pindemonte, ii-95 : scorgo / degli estinti guerrier l'
a tanta noiosa barbarie? moretti, ii-95 : cominciò a leggere molto volenterosamente come
regnanti case italiane contaminata. pascoli, ii-95 : nel cielo di giove, dalle
detto finora più amriamente. giordani, ii-95 : riassunse francamente le cavil- azioni dell'
essere molto mal ridotto. giuliani, ii-95 : mi presero di forza, mi riportarono
o un territorio. tortora, ii-95 : quelli della città corsero in maggior numero
animo). g. prati, ii-95 : aimè! d'odio rigurgita il petto
graffa chirurgica). dalla croce, ii-95 : molti cuciono simil ferite con zollaglie
pianse. s. caterina da siena, ii-95 : or questa è la dottrina che
... invita. savonarola, ii-95 : santo tomaso dice che e'non si
corpo ad essere giudicato. giannone, ii-95 : amobio, che fiorì nel 303,
, le fessure. luca pulci, ii-95 : chi calafata, el me'che può
(un cibo). soderini, ii-95 : mandan via [i capperi],
riscono e salutano. de marchi, ii-95 : balbettò un 'riverisco'quasi
). giuseppe flavio volgar., ii-95 : or prosperando la fortuna li desideri
e lordo e pidocchioso! manni, ii-95 : usa il nostro idioma di nominare
, ma sì spiritualmente. musso, ii-95 : è un cristo solo, sacrificato spiritualmente
a crescente di luna. manni, ii-95 : in 'saio', poi, vale in
dai poveri. b. davanzati, ii-95 : le male biette e la città
da un organo. soderim, ii-95 : i capperi... mandan via
in mezzo di loro. restoro, ii-95 : mercurio, lo quale ha a significare
vecchio e del portico nuovo. monti, ii-95 : adelasio è in scissura con alessandri
tuttoalienarsi, dall'amicizia sua. cebà, ii-95 : simonide non si dolse gran fatto
e uno poco de cera. soderini, ii-95 : le foglie di qualunque cappero peste
di un divano. de marchi, ii-95 : mentre egli stava seduto sullo scrimolo
-assol. luca pulci, ii-95 : isdruce [la tempesta] a prua
sede apostolica ordinate. gir. priuli, ii-95 : il papa ali 8 de questo in
del fatto; per mazza, ii-95 : destrier che teme non toccar la meta
qual cosa diva. lorenzo de'medici, ii-95 : io so che se'mafianimo e
andasse in santina. luca pulci, ii-95 : con una tromba alla sentina in fretta
, barricata. donato degli albanzani, ii-95 : finalmente si ruppe la pertinacia de'
facendole stormire. c. marzocchi, ii-95 : mentre il giovane pensava aquello strano fatto
romana. petrarca volgar., ii-95 : la chiesa romana fu pronunziata signoressa
(un organo). brancati, ii-95 : il respiro è profondo, il fegato
si fa intendere commune- de marchi, ii-95 : questo intese dire la povera bestia col
un'opera letteraria). papini, ii-95 : le scienze esatte... fecero
uso di coturno antico. rovani, ii-95 : entrato nel palazzo, quando mise
pena dell'altrui errore. ottimo, ii-95 : solo salgono per la pena che
anche di uomini. nardi, ii-95 : l'animo invitto del re francesco non
). b. davanzati, ii-95 : lo stesso vìtellio, che or veniva
alla plebe. a. cattaneo, ii-95 : vedendo e sentendo dire or questi or
de la mala gente. latini, ii-95 : l'amico avaro /...
determinare un valore numerico. piccolomini, ii-95 : calculare, supputare e conoscere molti
s. maria maddalena de'pazzi, ii-95 : tutta misericordia... che
cattivo gusto. 1. nelli, ii-95 : credetemi pure, palandra mia, che
e'denti di drento. dalla croce, ii-95 : si hanno mo come a
delle loro scelleraggini. goldoni, ii-95 : questa posso dire che sia stata
di dio non consideri. segneri, ii-95 : non è gran fatto che vi attristiate
primiero il desiato segno. mazza, ii-95 : destrier che teme non toccar la meta
perfettamente in sé. r. borghini, ii-95 : in napoli, in s.
in badia vinaio. pananti, ii-95 : voltandosi al frate torzone [padre serafino
io agionse de tranchera. guicciardini, ii-95 : il re... faceva instanza
s. maria maddalena de'pazzi, ii-95 : vedeva l'unità della s. ma
potesse via menare. g. barbaro, ii-95 : il modo che servano in questo
. miner. mineg. barbaro, ii-95 : se alcun mi dicesse come, vanno
piglieremo e agironi. g. barbaro, ii-95 : questi tartari sono buoni strozieri,
là a scatti, dalla croce, ii-95 : molti cuciono simil ferite con zollaglie,