un grandissimo caldaione. d'annunzio, ii-767 : di carni ammanivan la vivanda / per
dato in parte alcuna. d'annunzio, ii-767 : il coro / dehe femmine ancehe
all'acque creò. d'annunzio, ii-767 : recava l'austro il coro / delle
un polipo immenso. d'annunzio, ii-767 : saliva un violento / foco dal
cariche di rossetto. d'annunzio, ii-767 : oh giardino di spessi / aromi
imbe- stiavano sconciamente. d'annunzio, ii-767 : splendea divinamente / la sua carne
, ma tutto fu vano. moretti, ii-767 : come questi amici hanno un po'
letter. stemperarsi. d'annunzio, ii-767 : quasi mosto / si liquefaccia in
vassoio di melagrane. d'annunzio, ii-767 : oh giardino di spessi / aromi,
siasi della meridiana. de marchi, ii-767 : ora [il conte] è tutto
gli uffici del comune. vasari, ii-767 : entrando, oltre alle cose dell'arte
può uscire fuora. d'annunzio, ii-767 : s'udìa scoppiar la melagrana / come
testa del tempio. de marchi, ii-767 dieci minuti dopo la timonella si fermava davanti
di niun altro. de amicis, ii-767 : perché, se io vedo due
diceva anche sbilencio. de marchi, ii-767 : dieci minuti dopo la timonella si
quali è maggior numero. siri, ii-767 : soprarrivarono il giorno doppo le lettere di
, sparpagliato e largo. de marchi, ii-767 : una loggetta... rivestita
di sinopia il filo. d'annunzio, ii-767 : recava l'austro il coro /