ogni sua divisa. berni, 16-26 (ii-69 ): allora il palafreno addobba e
una lista / di porpora. panzini, ii-69 : spesso io mi sono sognato di
tengano gli animi aperti. deledda, ii-69 : gli sembrò che il villaggio natio
di fede. andrea da barberino, ii-69 : e molti altri capitoli, che
prudentissimo arrigo. b. davanzali, ii-69 : i gladiatori,..
oblìo altrui o il disprezzo. soffici, ii-69 : parlava intanto, a mo'd'
antidiluviano. deledda, ii-69 : una scansìa di legno bianco nei
teologia è ricevuta comunemente. gioberti, ii-69 : dove può trovarsi una dualità e
estraendone il miele amaro. ojetti, ii-69 : quando l'automobile...
illuso da appetiti contrari. leopardi, ii-69 : dove è maggior desiderio di felicità,
levano con uno strido. soffici, ii-69 : egli si teneva in piedi con una
nel platonismo cristiano). gioberti, ii-69 : qual cosmogonia, più magistrale e
il frontone di greve architettura. ojetti, ii-69 : l'architettura dorica e ionica e
i piccoli ornati concordemente seguivano. ojetti, ii-69 : degli archivi, cioè di
muratura, cavalcano quei vicoli. ojetti, ii-69 : aggiungi che l'arco romano è
sofferma e si ricorda? ojetti, ii-69 : ai fianchi delle strade lucide asfaltate,
lo facessi per asinaggine. baretti, ii-69 : la più parte de'nostri compatrioti sono
, forse un mormorio. soffici, ii-69 : spalancava la bocca per mostrare agli astanti
sottoscrivermi alla vostra opinione. idem, ii-69 : questo è stato il mio tenor di
per attendere agli studi. panzini, ii-69 : con alcune sue compagne attendeva all'elegante
covo il giovine maschio. soffici, ii-69 : parlava intanto a mo'd'oratore,
ben bevuto. b. davanzali, ii-69 : e barcollando nel fiume, non aggiustavano
strada battuta della virtù. marino, ii-69 : i suoi versi hanno spirito e maestà
continuo e acre). segneri, ii-69 : potrete fin dal cielo...
tintinni / pena la scomunica. idem, ii-69 : spinto dallo sprone dei patimenti,
, e baci al piede. carena, ii-69 : a questa voce [fuligine
ne sieno, lorenzo de'medici, ii-69 : fortificando il cor contra il terribile
questa fosse maggior braveria? guicciardini, ii-69 : o non ardirebbono combattere o combattendo
avevano una sola cartella. panzini, ii-69 : una mattina venne alla borgata a ritirare
arte e dallo studio loro. idem, ii-69 : egli trovò in tal lavoro il
ad udir cosa mirabile. soderini, ii-69 : il calamo è spezie di canna,
contese ha da partire. guicciardini, ii-69 : si convennero che in campo sicuro,
per questo fiume. b. davanzali, ii-69 : per un ponte cominciato..
gittai disperato la penna. pellico, ii-69 : un giorno accadde che, invece
tutto il cantico di ezechia. pellico, ii-69 : ogni due o tre settimane,
addottrinato ne'dogmi cattolici. gioberti, ii-69 : l'unità più rigorosa, congiunta colla
, strassi poco scintillanti. soffici, ii-69 : ciò che il mago traeva dalla misteriosa
ciascun de lor. giacomo da lentini, ii-69 : amor non vole ch'io clami
vasto; generale. gioberti, ii-69 : si può immaginare una sintesi più
rente alle cose. gioberti, ii-69 : l'unità più rigorosa, congiunta colla
un maravi- glioso composto. gioberti, ii-69 : qual cosmogonia più magistrale e pitagorica
resto tutto è accomodato. pellico, ii-69 : io m'era sì spesso detto,
tanto implicata. l. bellini, ii-69 : così ha l'uom saggio in
avolgeva con la coda. vasari, ii-69 : vedesi in quella parte, ch'è
de sanctis, leti, il., ii-69 : libertà era la partecipazione più o
libri parlin di lei. gioberti, ii-69 : qual cosmogonia più magistrale e pitagorica
dello smargiasso. l. bellini, ii-69 : onde qual chi sul palco si trastulla
e meditata dell'animo. cavalca, ii-69 : dice santo jeronimo: quello che hai
in domenica. l. bellini, ii-69 : onde qual chi sul palco si
noi. donato degli albanzani, ii-69 : gli parve di fare ottimamente di
un'opera d'arte. milizia, ii-69 : l'armonia delle idee è nell'unità
diadema. m. adriani, ii-69 : la qual maniera ritennero i romani
diaspro o di diamante. folengo, ii-69 : ben fùr di cor di diaspro e
-far dimenticare. periodici popolari, ii-69 : il tempo, che muta e rimpasta
- anche sostant. segneri, ii-69 : non vi sembra questa, uditori,
. -sostant. segneri, ii-69 : non vi sembra questa, uditori,
duro e forte. giusto de'conti, ii-69 : di doglia i'me distrugo e
così stranamente disordinate. giordani, ii-69 : le invasioni de'barbari...
torti verso di me. giordani, ii-69 : oh quanta pietà, se non dispetto
danno. giusto de'conti, ii-69 : l'alma, provando amare tempre,
e ardo. giusto de'conti, ii-69 : di doglia i'me distolgo e spolpo
bisogne travagliati. b. davanzali, ii-69 : cadendosi addosso rematori e soldati qua
dominante la città tutta. cesarotti, ii-69 : cucullino, il quale insieme con
, timido e tremente. boine, ii-69 : salì: tentò il battente dubbioso,
via i fiorentini ». caporali, ii-69 : io poi nel resto vissi a la
difende. b. davanzali, ii-69 : fingendo voler passare il po contro
abuso di quell'arte. labriola, ii-69 : noi veramente non sappiamo intendere come,
/ ricordar quel ruggier. folengo, ii-69 : così volse ch'andrea, giovanni e
espurgare il decreto di graziano. giannone, ii-69 : gli ebioniti... non
bisogni di questa citade. cavalca, ii-69 : si giura per l'evangelio, o
in una pittura). milizia, ii-69 : possono anche gli arabeschi dar nel
a la pieria arena. lemene, ii-69 : come luce a luce, ed oro
adversari. benvenuto da imola volgar., ii-69 : promettendo ancora [li aretini]
-giurare falsamente: spergiurare. cavalca, ii-69 : la croce ed il nome ed il
con falsitadi per saramenti. cavalca, ii-69 : possiamo dire che è via peggiore,
ed ora sono alla nausea. leopardi, ii-69 : dove è maggior desiderio di felicità
già mostrono e'fiori. giovio, ii-69 : passò il tiranno la barca al
son feroci tutti quanti. folengo, ii-69 : ben fùr di cor di diaspro
de sanctis, lett. it., ii-69 : l'uomo non era un essere
attirarli e poterli catturare. boccalini, ii-69 : tu con le tue ridacchiare sei l'
canne e frasche e giunchi. bocchelli, ii-69 : prese una forcola delle lavandaie che
e la differenza specifica. piccolomini, ii-69 : per qual cagione d'ogn'intorno la
altra mia debilezza. c. campana, ii-69 : erasi combattuto su gli altri legni
duramente dentro le guancie. dossi, ii-69 : freddo madore gli pullulava sul fronte
placenta, non sempre manifesti. arici, ii-69 : fallaci steli di buon frutto scemi
dispersione de'suoi figli. mazzini, ii-69 : ma chi dirà doversi anteporre la
f. f. frugoni, ii-69 : tra tanta magnificenza non però la
lieve come un gatto. caporali, ii-69 : miser chi trabocca per le scale,
de sanctis, lett. it., ii-69 : stato: parola generica, sotto
dolcissimi e freschi giulebbi. angioletto, ii-69 : il signore uscì del paviglione con
non giusta a'sidicini. alberti, ii-69 : in giusta e ordinata battaglia spogliò
usavano stravaganti bat- tesmi. giannone, ii-69 : gli gnostici colle loro genealogie de'
del salvagnoli e compagni. rovani, ii-69 : da quella fonte corrotta [corte
(di rami). ungaretti, ii-69 : ai piedi stringe la salita / un
senza gravarmi di alcun peccato. bocchelli, ii-69 : non s'era mai gravato d'
o ira o disorientamento. caporali, ii-69 : così ad un che già pende e
educazione delle più grossolane. gobetti, ii-69 : gli spiriti grossolani son usi a ricercare
fede, martire cristiano. folengo, ii-69 : quell'altro il sa ch'aperse a
economia nazionale. c. ridolfi, ii-69 : un altro inconveniente offre codesta saggina
anno immolando / porco. foscolo, ii-69 : i soli / mirmidoni anelavano alla pugna
modo di veroni impiccati. vasari, ii-69 : mostrò negli archi che sono in
nell'ozio. b. davanzali, ii-69 : vedendo cecina e il nimico armeggiare,
li animali. m. adriani, ii-69 : usarono i greci imporre i soprannomi derivati
convien ridurre ogni produzione. lemene, ii-69 : come luce a la luce ed
una persona). angiolello, ii-69 : ritornati che furono al campo, ci
t'amo, proferì. pindemonte, ii-69 : de'franchi spirti, ch'oggimai potranno
essere indulgente. lorenzo de'medici, ii-69 : mostra benigna a noi la santa
a se stessi. lorenzo de'medici, ii-69 : miserere alla figlia infetta ed egra
gelido, freddissimo. delfico, ii-69 : non si tralasciano i racconti fatti al
studiar né a negozi. tommaseo, ii-69 : negli amori invescato [dante] da
lascivo. bandello, 2-41 (ii-69 ): come ei vide la bella elena
e argento. cravaliz [gómara], ii-69 : le donne si cuoprono la natura
la sposa. f. casini, ii-69 : alzatevi dalle vostre carriuole, prendete le
de la lordezza. p. fortini, ii-69 : oh quante delicateze che ella aveva
son lunge. lorenzo de'medici, ii-69 : miserere alla figlia infetta ed egra
per tanto tempo sospesa. dossi, ii-69 : freddo madore gli pullulava sul fronte
. erroneo, sbagliato. savonarola, ii-69 : la signoria di vinegia...
. albertano volgar., ii-69 : aprire i fatti dell'amico è
. 5. caterina da siena, ii-69 : se ella è stata buona suddita
vendetta. 'lorenzo de'medici, ii-69 : miserere alla figlia infetta ed egra
di diversa forma. l. pascoli, ii-69 : volle fare i modelletti delle volte
e alle norme etiche. caporali, ii-69 : io poi nel resto vissi a la
galee. giuseppe di santa maria, ii-69 : s'ordinò la processione verso la chiesa
la moglie dell'altro. della casa, ii-69 : non... si conviene
che questo intende. dalla croce, ii-69 : il nervo o corda si apostema,
movimenti. giuseppe flavio volgar., ii-69 : eccoti la novella come intorno alla
che non invilissero nighittosi. mazzini, ii-69 : in un popolo guasto per molti
al mio disio! lorenzo de'medici, ii-69 : miserere alla figlia infetta ed egra
, cestria, cicestria. tasso, ii-69 : se nobiltà se grandezza se beltà se
comportamento). l. bellini, ii-69 : così ha tuoni saggio in ogni contingenza
verissimo obiecto? giusto de'conti, ii-69 : l'alma, provando amare tempre,
orrebele fine le condusse. della casa, ii-69 : né si conviene ad alcuno vagheggiare
di tenebre. lorenzo de'medici, ii-69 : miserere alla figlia infetta ed egra
per farci la minestra. d'annunzio, ii-69 : spezzò [elena] 11 suo
un'osteria. a. pucci, ii-69 : sa sempre [il signore] quanta
invadere con la vegetazione. soderini, ii-69 : rivestirà [la balsamina] ancora un
dumilia paghe. rinaldo degli albizzi, ii-69 : in questo dì è suto in
. -pallidìccio. soderini, ii-69 : il suo fiore è somigliante a quello
le chiome e pampinoso. michiele, ii-69 : ignudo nel letto al pampinoso /
materiali. m. ricci, ii-69 : come i grandi particolarmente o quasi
corte. ulloa [guevara], ii-69 : ogni monaco debbe avvertire di non
elenco prolisso di patimenti. giusti, ii-69 : io, spinto dallo sprone dei patimenti
gentilissimo giovine. idem, 2-41 (ii-69 ): caro padrone, avete voi
. privilegiato. a. cattaneo, ii-69 : si fidano di portarsi al collo i
di lui. lorenzo de'medici, ii-69 : 'miserere'alla figlia infetta ed egra
acuta, peracuta. dalla croce, ii-69 : il tetano è morbo peracuto.
. o. targioni tozzetti, ii-69 : col nome d''orzo di germania
cong. ipotetica se. gelli, ii-69 : conferisca gli scritti de'fiorentini con gli
prospettiva; prospettico. piccolomini, ii-69 : per regole geometriche e perspetti ve
ruppe la canna pescatrice. pindemonte, ii-69 : già la palude il vomer sente,
feciono de'ferri delle pialle. bellincioni, ii-69 : le cintole ch'escon da le
scomporsi). b. davanzati, ii-69 : barcollando nel fiume, non aggiustavano
si mostri più chiara. batacchi, ii-69 : compita questa lettera scempiata, /
; sobbarcarselo. donato degli albanzani, ii-69 : finito il parlamento e tornati gli
, un'annata). pindemonte, ii-69 : oh come ride ogni pendice! oh
placido sonno e quiete. monti, ii-69 : prussia freme, l'impero è
che non poteano esser frenati. balbo, ii-69 : il popolo lo seppellì [masaniello
, conseguentemente. lorenzo de'medici, ii-69 : sendosi agli altri due [l'
umana generazione. donato degli albanzani, ii-69 : finito il parlamento e tornati gli ambasciatori
una regione). arici, ii-69 : fallaci steli di buon frutto scemi /
giovanni da samminiato (petrarca], ii-69 : la prima povertà delle cose del
domandava. catzelu [guevara], ii-69 : sia uno animai tanto bruto et irrazionale
e che m'importa. segneri, ii-69 : cristiani miei, allegramente, la vita
sanctis, lett. it., ii-69 : patria era dove tutti concorrevano più o
ragionevole inequdità. catzelu [guevara], ii-69 : ogniun di noi desidera che i
forma di clientelismo. bocalosi, ii-69 : colle protezioni o il beneficiare che
che a quella appartenessero. giordani, ii-69 : oh quanta pietà, se non
far non si poteva. della casa, ii-69 : non è... prudente
pazzi publici. c. campana, ii-69 : si fussero mossi a favorir don
fecce avanzate a'topi. lanzi, ii-69 : non è qui tempo di trattenere il
. - anche sostant. milizia, ii-69 : 1 rabescanti si ricordino che, malgrado
, la tenebra). giuliani, ii-69 : era l'otto di marzo; un
appien rassomigliante al vero. deledda, ii-69 : mobili strani riempivano la camera lunga
colpo secco. luca pulci, ii-69 : tutto d'ira acceso, anfitrione /
rena. s. caterina da siena, ii-69 : se ella [la monaca] è
. s. caterina da siena, ii-69 : se ella [monaca] ha a
tutte a un'otta. cavalca, ii-69 : si giura per l'evangelio o per
fondo. idem [castagneda], ii-69 : volendo il governatore essere de'primi
nuovo in assemblea. pallavicino, ii-69 : la mattina vegnente... ricongrega-
sepoltura cierca. albertano volgar., ii-69 : anche chi cela l'altrui colpa procaccia
gozzano (1883-1016). gozzano, ii-69 (tit.): la via del
con piena balia. c. campana, ii-69 : per essere le genti dell'armata
far massa di cose. pisacane, ii-69 : i romani... avevano fatto
tenergli alquanto di freno. tortora, ii-69 : oranges si aveva fatto non solo
tal non s'intermetta. papi, ii-69 : quanfio già visto / avea di più
ristuccherà di tali ragionamenti. cebà, ii-69 : né il conseguir ciò che vogliono
o un precedente giudizio. savonarola, ii-69 : la signoria di vinegia...
come i romanzi. g. sacchi, ii-69 : il pane intanto andava a ruba
atteggiamento dannoso. b. davanzati, ii-69 : vedendo... il nimico armeggiare
periodi propizi e sfavorevoli. bellincioni, ii-69 : così il proverbio dice: / non
un uom da poco ». pananti, ii-69 : gli sposi saltarono in capanna:
l'idea della francia. papini, ii-69 : ci ha dato [hegel] delle
le vacche non ancor satolle. ojetti, ii-69 : quando l'automobile rallenta per attraversare
fanciulle indarno desideranti marito. giusti, ii-69 : il sano sberta il malato, l'
le pecore scabbiose. d'annunzio, ii-69 : fu di postriboli cencio, / nettò
si ragenza. albertano volgar., ii-69 : termine a termine aggiugnere a colui
situazioni offerte dalla vita. comisso, ii-69 : sempre avevo condotto me stesso con la
al re de'galli'. batacchi, ii-69 : compita questa lettera scempiata, /
che amare ricchezza. m. palmieri, ii-69 : nella prudenzia due vizi maximamente sono
a far questo. berni, 16-58 (ii-69 ): a galafron vien la schiuma
dell'assemblea stessa. pallavicino, ii-69 : ricongregaronsi i padri; e 'l primo
in unità di tempo. gianelli, ii-69 : li normanni cantavano col modo loro
da conprension la scombuglio. mamiani, ii-69 : mille rompimenfusione politica, sociale,
come ha fatto vostro marito. giannone, ii-69 : gli gnoto malvagità di lui che
brilla / su lunghe parole. luzi, ii-69 : là lungoinvisibili / pianure e lo sfarzo
quale sarà di minor quantità. piccolomini, ii-69 : il tumore sferico che fa l'
della nostra altissima professione. giordani, ii-69 : provvegga dio ben presto ch'elle [
aspetto granulare dell'emulsione. emanuelli, ii-69 : sullo schermo del cielo, vidi comparire
signorile egli è vilissimo schiavo. segneri, ii-69 : che mai 106: avertisca
sindicato è venuto in luce. savonarola, ii-69 : la signoria di vinegia..
. f. f. frugoni, ii-69 : innarcò lo spartano le ciglia, vedendo
il mal de'mdi. di giacomo, ii-69 : per estorcere denaro erano feroci. il
smemoraggine d'ambedue voi. mazzei, ii-69 : vi si troverà molta ingratitudine,
lese; apertamente. sta, ii-69 : si fa lo snodaménto per mezzo estrinseco
conduce almen riposato. bandello, 2-41 (ii-69 ): il quale [giovinetto]
parenti). m. adriani, ii-69 : il nome proprio era come gaio,
aperto. c. gonzaga, ii-69 : io no 'l lasciarei per un principe
di tutto il soldo. tortora, ii-69 : oranges si aveva fatto non solo riservare
svolgere una parte determinata. gozzano, ii-69 : nel fare il giro a tondo /
accoglie lieta madre e sposa. gobetti, ii-69 : siffatto atteggiamento è sembrato filosofico e
riconosceva il suo regno. ungaretti, ii-69 : udendo il cielo / spada mattutina,
con violenza. b. davanzati, ii-69 : con una torre in sull'ultima nave
pietà n'avesse. giusto de'conti, ii-69 : di doglia i'me distrugo e
il capo chino. gozzano, ii-69 : socchiusi gli occhi, sto / supino
-sigillo riproducente un emblema. batacchi, ii-69 : compita questa lettera scempiata, / per
nessuno vuole. caporali, ii-69 : gli uffizi che ebbi, non mi
straziare e uccidere. ottimo, ii-69 : lo demonio, avendo disdegnato che
-con uso recipr. palazzeschi, ii-69 : insieme si levano, / dirette ciascuna
; fastidio, seccatura. bellincioni, ii-69 : è scritto a lato all'asse de'
foglio di carta sugante? barilli, ii-69 : hyde park la mattina sembra un vecchio
-anche sostant. vocabolario filosofico-democratico, ii-69 : in altra maniera come potrebbe religione
, le narici filigginose. gozzano, ii-69 : socchiusi gli occhi, sto / supino
straordinario estro, genialità. vasari, ii-69 : si vede ne'suoi capitelli che sono
, tetano o singhiozzi. dalla croce, ii-69 : il tetano è morbo peracuto,
amare la verità ulloa \ guevara|, ii-69 : quantunque un religioso sia nella sua
mal tratto. gius. sacchi, ii-69 : un soldato francese fece qualche mal tratto
per calpestio, scalpiccio. dossi, ii-69 : cresce il trepicchio, il corricorri degli
custodia di un oggetto. angioletto, ii-69 : furon trovati ne'carriaggi di ussuncassanalcuni vasi
già io! » bandello, 2-41 (ii-69 ): ella, a le vangele di
si vantava di bella sorella. tasso, ii-69 : se nobiltà se grandezza se beltà
punto del difetto non veggono. gobetti, ii-69 : insultano alla filosofia che non hanno
regnava da mattina a sera. ojetti, ii-69 : adesso è vendemmia. nelle vigne
la veniva giù a secchie. giuliani, ii-69 : era l'otto di marzo;
collocata decta bandiera. rinaldo degli albizzi, ii-69 : sento che in questi dì è
approfonditamente, di vista. giusti, ii-69 : che cara persona che è questa marchesa