e sovenemi a ogn'ura. idem, ii-65 : ad ogne passo / gittone uno
in una tavola rustica. panzini, ii-65 : ma la loro pupilla, che
, per vecchiezza / accasciato. verga, ii-65 : 1 signori giurati si facevano vento
noi dobbiamo accettarlo qual è. deledda, ii-65 : i due ragazzi sapevano che la
dal molto parlare. bianco da siena, ii-65 : contra 'l peccato tristo doloroso,
una pena o un gastigo. verga, ii-65 : l'imputato... ascoltava
vinello molto allungato. caporali, ii-65 : poi, con aceto misto in acqua
/ s'affina tuttavia. ottimo, ii-65 : l'ultima buona disposizione salva l'
'l suo volere. bianco da siena, ii-65 : quella bestia pessima dell'ira.
recò uno alabastro d'unguento. segneri, ii-65 : vedete che getto, che prodigalità
alberi fruttiferi). panzini, ii-65 : i margini del vialetto sono formati
terrore). giacomo da lentini, ii-65 : ad ogne passo / gittone
parrà felice? parini, giorno, ii-65 : alternando, amor l'anime annoda.
nei paesi di ghiaccio. deledda, ii-65 2: la domenica, dunque,
così savio genitore si prometteva. gioberti, ii-65 : il culto delle lettere, che
ella altrettanto / s'appasta. idem, ii-65 : addensatesi [le tenebre] appastatesi
al figur. giacomo da lentini, ii-65 : com'om che ten lo foco,
rinascimento, d'esculapio. baretti, ii-65 : e come potete darvi a credere che
atterrì, e passò avanti. pellico, ii-65 : dizie accidiose / quanto feroci e quanto
ostacoli che si attraversano. giusti, ii-65 : sono qui in livorno a tentare
ogni travaglio e dolore. giordani, ii-65 : desidero che a lei sia accetta
altri barcaroli e marinari. marino, ii-65 : il procaccio vuol partire, non
campana ordinato. berni, 16-45 (ii-65 ): una trave ho vist'io che
che dovria cinger l'alloro? ojetti, ii-65 : strizza con le due mani il
ne fanno le vele. soderini, ii-65 : divegliesi così fatto terreno un braccio
, bravi, sbisai. gelli, ii-65 : questa accademia debbe aver fatto a'etterati
la caccia ai merlotti. prati, ii-65 : e repente s'intese / per
, viceré di napoli. vasari, ii-65 : spartì nel più basso con duoi
carne color di rame. panzini, ii-65 : i monili, le carni, le
sentirai cantar nostre carole. ariosto, ii-65 : il rosignuol dolci carole / mena nei
ant. casistica. gioberti, ii-65 : né ai filosofi potean supplire di gran
popoli latini era entrato. pellico, ii-65 : quel cattiv'umore è l'effetto naturale
suoi giorni portato ima croce. panzini, ii-65 : io mi meravigliai che tutta quella
da prep.). cavalca, ii-65 : rendè l'anima a coloro a chi
aver ciarlato con perpetua. pellico, ii-65 : quel cattiv'umore è l'effetto naturale
sigaretta fumata. ojetti, ii-65 : vecchi immalinconiti..., succiano
popolo romano al colosseo. idem, ii-65 : spartì nel più basso con duoi ordini
che si consumi. idem, ii-65 : altretal ti redico / de lo
... ». pellico, ii-65 : presi a fare per due giorni il
e la salute del corpo. guerrazzi, ii-65 : filippo, nella divina asinità del
spogliarsi della contratta umidità. pellico, ii-65 : presi a fare per due giorni il
corazza contro ogni malinconia. panzini, ii-65 : i monili, le carni, le
e alcune se la procacciano. prati, ii-65 : di savoia era un duca cortese
di mia cuccia uscia. mangelli, ii-65 : fanno che e'non possono imboccare più
). giacomo da lentini, ii-65 : avendo gran disio, / dipinsi
mentr'altri ride. l. bellini, ii-65 : il pospor fin la vita e
-con uso neutro. aretino, ii-65 : risolviamola di mille in una. sappi
risultare, divenire difficile. guicciardini, ii-65 : non precedevano già con simile prosperità
anche assol. giacomo da lentini, ii-65 : avendo gran disio, / dipinsi
somma frequenza di uditori. verga, ii-65 : all'assise discutevasi una causa capitale
di lusinghe e dispensiero. gioberti, ii-65 : il sacerdozio, che in origine fu
confronti o a misure. brancati, ii-65 : chiuso il libro, si alzò
uomo ad un altro uomo. boine, ii-65 : una improvvisa chiarezza si fece nel
cose belle da raccontare. pananti, ii-65 : appena don don don fean le campane
puerilità del bel mondo. leopardi, ii-65 : sempre che usciamo dei termini dottrinali
de sanctis, lett. it., ii-65 : machiavelli. con l'una mano
resto ». b. davanzali, ii-65 : ragione entrata a pochi. manzoni
epulone, da ghiottone. segneri, ii-65 : non si sa ch'ella dissipava già
troppo distanti, ma equidistanti. ojetti, ii-65 : dalle finestre equidistanti, sul pavimento
più restano inoperose. de sanctis, ii-65 : secondo l'ordinamento dell'università politecnica
memore delle battaglie celesti. gobetti, ii-65 : la figura di lulù è pienamente esplicata
, mentir non può. leopardi, ii-65 : i pensieri di buffon non compongono
compagna all'esule viaggio. ungaretti, ii-65 : aurora, amore festoso, d'
beltà reina. foscolo, gr., ii-65 : leggiadramente d'un ornato ostello,
« politica tradizionale ». oriani, ii-65 : dava [il guerrazzi] corpo
dei singoli cantoni. de sanctis, ii-65 : secondo l'ordinamento dell'università politecnica
come una pianta rigogliosa. ungaretti, ii-65 : scalza varcando da sabbie lunari,
-valido, opportuno finanziariamente. colletta, ii-65 : legge inattesa dichiarò debito della nazione
e simili verzure rappresentavano. folengo, ii-65 : l'angel maggior ch'aveva d'oro
non l'ài provato. ottimo, ii-65 : chiaro appare come l'ultima buona
foggia del suo secolo. mazzini, ii-65 : una brevissima esposizione della particolare fi
altra il caldo delle reni. michiele, ii-65 : mi consolo però spesso nel male
volte la forinola della risposta. verga, ii-65 : i signori giurati si facevano
lussurioso e feminacciolo forte. folengo, ii-65 : già non fu sasso in quella
con le proprie mani. monti, ii-65 : non potete figurarvi quanto costui abbia
fa gentili e delicate. soderini, ii-65 : e [la bietola bianca] in
di legno. a. verri, ii-65 : la stupida plebe cedeva a'padri,
da camera sudicio. de marchi, ii-65 : con una salvietta si asciugò un
1 processi; gabbione. verga, ii-65 : tutti gli occhi si volsero alla gabbia
, altre sui forestieri. colletta, ii-65 : fu... abolita la gabella
ed instinto suo naturale. ramusio, ii-65 : fu un gentile intelletto, il
-figura geometrica. oriani, ii-65 : una prosa serrata come una falange e
dal gimè si noma. baruffaldi, ii-65 : bel vedere entro i suoi stalli
le giustizie de'malfattori. verga, ii-65 : la folla inferocita voleva far giustizia
'buona cera '. menzini, ii-65 : ella discioglie in petulante riso /
indarno i suoi doni. arici, ii-65 : le spiche aride e grame /
di forza e di grandezza. boccalini, ii-65 : ad olao disse apollo che in
/ di chi anelante vien. arici, ii-65 : se in- dustre cura di lieo
alla porta per uscirne. ojetti, ii-65 : vecchi immalinconiti che, i gomiti sulla
tua dismisura. lorenzo de'medici, ii-65 : o venerando, immenso, eterno
gran dio le glorie immense. lemene, ii-65 : in voi natura egual bontà dispensa
(una persona). alberti, ii-65 : tu non puoi farmi parte de'tuoi
la cotta. compagnia della lesina, ii-65 : è vero appresso che adamo e quei
, un sentimento). boriili, ii-65 : inglesi, ben nati, ben educati
incompreso. -sostant. ojetti, ii-65 : oggi disegna le saliere. belle mani
fan ricco fregio al cielo. bellori, ii-65 : il manto di questa vergine è
tutta / l'ellade. tozzi, ii-65 : dalle finestre tutta la valle incurvata
o soddisfazione; malvolentieri. tasso, ii-65 : chi non si compiace d'esser vestito
molto ispesso la voleva vedere. cesari, ii-65 : questa similitudine... viene
e vissuti tanto tempo. sarpi, ii-65 : il papa con la solita libertà
senten zioso. leopardi, ii-65 : sempre che usciamo dei termini dottrinali
. -intr. dossi, ii-65 : poi, tutti inselvàrono duce il nebbioso
miele del nettare dei fiori. barilli, ii-65 : inglesi, ben nati, ben
, di molto intiepidito. panzini, ii-65 : il mio sentimento di fedeltà monarchica
un sonno vero. de marchi, ii-65 : stracco e mezzo malato si abbandonò
intrico, groviglio. milizia, ii-65 : per colonne si mettono cannucce che
l'amor divino. g. ferrari, ii-65 : gli inventori delle religioni erano uomini
il sicomoro], c. ridolfi, ii-65 : possono esser con essa [saggina
/ come in un prato. ungaretti, ii-65 : scalza varcando da sabbie lunari,
ruote mal ferme. de marchi, ii-65 : aveva la finestra sopra un cortiletto
, come se galleggiassero. palazzeschi, ii-65 : fra l'ombre, fra l'ombre
che maggiormente gli soddisfaccia. pallavicino, ii-65 : qual più importuno consiglio arebbe potuto
. dimin. liliolétto. baruffaldi, ii-65 : bel vedere, entro i suoi stalli
una così poco lodevole ritirata. delfico, ii-65 : co- desti autori...
addice alla lucubrazione. giovio, ii-65 : mi donò una toga lucubratoria di pur-
, esuberanza, esasperazione. segneri, ii-65 : quante ambre... dovevansi essere
eron molte machine focace. guicciardini, ii-65 : per espugnarla [ceri] né
, come tre gaie sartine. deledda, ii-65 : cuciva a macchina, in una
sapore. cravaliz [gómara], ii-65 : mamay è un bellissimo arboro,
, martore e bassette. giovio, ii-65 : pensava [papa clemente] che un
riguardi. c. campana, ii-65 : replicando, in materia di d.
antico velluto di lucca. ojetti, ii-65 : ora attraversiamo dormitoi deserti,.
anche prosontuosamente operi. lettere inedite, ii-65 : da donna sì maravigliosa non è
compositore pisano vi coltiva. panzini, ii-65 : il rastrelletto raccoglie, con la rapidità
divino. lorenzo de'medici, ii-65 : o vera luce micante e purissima
milligramma ': la millesima parte ojetti, ii-65 : l'ha disegnato a penna su grandi
ai sultani turchi. milizia, ii-65 : quanti monumenti d'importanza non furon
, mischi e rossi. giovio, ii-65 : pensava che un pilicione di panno
e gieneralità de rigueor. bellori, ii-65 : il manto di questa vergine è di
materiale elastico. g. averani, ii-65 : se una spira fatta di molla si
un carattere fisionomico). ojetti, ii-65 : scemi dalla maschera mongolica inchiodata agli
giallo o verde o altro. lanzi, ii-65 : nell'im- basamento vi ha pur
. s. carlo da sezze, ii-65 : alcune volte con moto violente tirava
il loro odor tanto lontano. baruffaldi, ii-65 : bel vedere entro i suoi stalli
e i nimbosi oracani. papi, ii-65 : il sol natante / popol squammoso abitator
. naturalóne. compagnia detta lesina, ii-65 : sempre emmi stato fissa nella memoria
debba cercare di migliorarlo. pascoli, ii-65 : offese dio nella sua bontà anche
lagnarmi e poi morir. pindemonte, ii-65 : si faccia pur per la terribil diva
a un suo desiderio. molza, ii-65 : a i quali [baroni] essendo
notizia di ricardo. g. bentivoglio, ii-65 : furono poi messe da lui più
orazioni e de'salmi. forteguerri, ii-65 : fammi un poco il novero de i
che nel tuo volto adoro. pananti, ii-65 : nice si desta, appella il
diffìcilissima a schiarirsi. f. casini, ii-65 : quando vedi che uomini, che
lumi e della libertà. pascoli, ii-65 : costringere il danaro a fruttar danaro,
con le lor compagnie. foscolo, ii-65 : tu fidi / troppo nella tua grande
lei presento. francesco da barberino, ii-65 : to'l'exemplo: tu hai un
fare guerra. francesco da barberino, ii-65 : to l'exemplo: tu ài un
e di paragonata virtù. segneri, ii-65 : quale innocenza più paragonata di quella
giudizio di una giuria. monti, ii-65 : l'accusa di giuccioli non è passata
con esche amabili. f. casini, ii-65 : gettarono nello stagno paste affatturate.
tosto. pellico, conc., ii-65 : né paventava io di nemico o di
esempio altrui. compagnia della lesina, ii-65 : è vero appresso che adamo e
uno pelizon indosso. giovio, ii-65 : pensava che un pilicióne di panno
dimin. pendolina. de marchi, ii-65 : sonarono le quattro e tre quarti a
punto di morte. giovio, ii-65 : gli ignoranti puono avere sentimento di
e appena osavano riguardarla. menzini, ii-65 : ella discioglie in petulante riso /
-bagliore rosseggiante del cielo. ungaretti, ii-65 : scalza varcando da sabbie lunari, /
; mettere di guardia. gonzaga, ii-65 : toma, toma, squarzaferro, mezaganassa
di colore rosso. caporali, ii-65 : anacreonte un vezzo col pendaglio /
corona singoiar di poltronzoni. straparola, ii-65 : perché il fico assai li piacque
, bricconesco, canagliesco. straparola, ii-65 : ciascuno da per sé s'ingegna di
laterali gl'ingressi alle forestiere. goldoni, ii-65 : scena prima. sala della locanda
più portentoso della chimera. menzini, ii-65 : hai tu giammai le meraviglie udite
né dì né notte. mazzei, ii-65 : e'vuole abitare altrove, dove ara
ben montare. girolamo da siena, ii-65 : la mattina per tempo, se
dei nemici esterni. periodici popolari, ii-65 : amate la libertà, diritto sacrosanto delle
nella sua professione. de anctis, ii-65 : secondo l'ordinamento dell'università pohtecnica
in rotundità. lorenzo de'medici, ii-65 : nell'interiore mio penetra e passa
e presti. b. davanzati, ii-65 : incolpava i soldati suoi più ronti
peccato). b. davanzanti, ii-65 : gli aiuti batavi... si
concezione aristotelica). piccolomini, ii-65 : quanto al mondo tutto insieme- mente
quarta elementare. p. levi, ii-65 : io non disegnavo dalla quarta elementare
. b. davanzati, ii-65 : si vantavano per li padiglioni superbamente
e 'private '. pascoli, ii-65 : io doveva a ogni modo comprendere come
forse unica in italia. vasari, ii-65 : nel suo tempo vi si messe
resta, il bianchetto. lastri, ii-65 : il grosso ravanese meglio si feconda
scarto. catzelu [guevara], ii-65 : fin che la chiesa militante abbia
. benvenuto da imola volgar., ii-65 : aggiunsono a loro crudelissima maledizione dopo
contagio). g. capponi, ii-65 : la peste in quegli anni si era
e dagli esteri stati. balbo, ii-65 : così riaprissi la guerra, che durò
in salute, guarire. ottimo, ii-65 : il corpo, essendo in infermità,
criticarla, questa commedia. delfico, ii-65 : codesti autori... fecero delle
que'generosi. pellico, conc., ii-65 : rimembri tu come ci rallegrammo sulla
facoltà dell'animo. piccolomini, ii-65 : agli altri, per ristoro e rinfrancamente
col papa. g. villani, ii-65 : marsilio rosso colla nostra cavalleria tornato al
la mosca a latte riscaldato. bellincioni, ii-65 : di nuovo ècci un maestro cominata
quella onde iravamo scesi. vasari, ii-65 : di questo disegno finì bramante il
in tanta copia possono venire. pindemonte, ii-65 : se la- scian fuggir l'istante
valore stilistico. p. levi, ii-65 : la fatica si è via via ridotta
élites intellettuali. t. regge, ii-65 : le domande sul futuro elettronico e
umane rose. catzelu [guevara], ii-65 : fin che la chiesa militante abbia
diletterà, sentendosi megliorare. mazzei, ii-65 : penso questo agio ch'arete, fia
, essere picchiato. goldoni, ii-65 : - ti lasci bastonare così? e
un vociar sommesso. de marchi, ii-65 : l'unico rumore era lo sbatacchiare
che di lor redìa. ungaretti, ii-65 : scalza varcando dà sabbie lunari,
scarponi riquadrati in punta. pananti, ii-65 : sbalzava in piè, batteva l'
elaboratore elettronico. p. levi, ii-65 : io non disegnavo dalla quarta elementare,
collera). a. cattaneo, ii-65 : udite ora quanto scotti la collera
meno rigido. arti e mestieri, ii-65 : primamente bisogna avanti esporre alcun filo
. strage. andrea da barberino, ii-65 : tutte le strade erano pienedi morti e
dell'acqua. derni, 16-45 (ii-65 ): a verona, a montorio,
colonna, ultimo verso. gozzano, ii-65 : il campanile scocca / lentamente le sei
suoi lacci / cassandra trae. fantoni, ii-65 : veggo del tempio il velo in
le zanfragnino lo appella. giordani, ii-65 : mi sembra che ogni amatore degli
: perdere conoscenza. cavalca, ii-65 : venendo a morte uscì del senso,
fiamma). a. cattaneo, ii-65 : mentre in città serpeggiava il fuoco,
sgradite sorprese. g. prati, ii-65 : il più vecchio di lor, messer
s. maria maddalena de'pazzi, ii-65 : infondendo in essa [nell'anima]
. cfr. papini [in lacerba, ii-65 ]: « lascio la scienza ai
forza. a. cattaneo, ii-65 : mentre in città serpeggiava il fuoco,
di torta tagliati radialmente. bellincioni, ii-65 : per duo spicchi di mela et un
ancora ritrovato un uomo. tabucchi, ii-65 : parlò della solitudine, di una vita
maggior virtù e c. gozzi, ii-65 : m'ingegnava a voler credere quel racconto
fuoco di brace lento lento. barilli, ii-65 : il fuoco in camera tua te
segno che presto moriranno. cavour, ii-65 : io sono lieto che la discussione
vati ho qualche loco. baretti, ii-65 : hanno inventato chi l'ombre, chi
mortai piaga d'amore. menzini, ii-65 : hai tu giammai le meraviglie udite /
ghibellini. benvenuto da imola volgar., ii-65 : se vedessimo la vittoria essere de'
più schiena. a. cattaneo, ii-65 : di repente sopra tutta l'isola stese
per uccelar il suo prossimo. rovani, ii-65 : che cosa avvenne in trent'anni
stato d'animo). ramusio, ii-65 : questa medesima infelicità [di un'abitudine
tratte felicemente. f. casini, ii-65 : venne cristo, e comandò a'pescatori
al bambino. t. regge, ii-65 : io posseggo un personal minimo,
saffico. a. cattaneo, ii-65 : o piangesse o cantasse sulla sua cetra
profilo di un timpano. bellori, ii-65 : nel triangolo compagno vedesi la 'prudenza'
socie- tà). fagiuoli, ii-65 : il secol tristo non voi dotta e
amorosa. lorenzo de'medici, ii-65 : perché tu nel mio cor la sete
pavento allora. loredano de'medici, ii-65 : o venerando, immenso, eterno lume
facciam densa testugine di scudi. fagiuoli, ii-65 : il ladro sol, l'adulator
finanza non inghiottisce la repubblica. colletta, ii-65 : legge inattesa dichiarò debito della nazione
la rappresentanza sola del medesimo. colletta, ii-65 : legge inattesa dichiarò debito della nazione
. gita in automobile. montale, ii-65 : son stato fuori sette giorni precisi.
-ci). teocratico. gioannetti, ii-65 : che importa a noi che vi siano